ANNA IDENTICI

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  1. tomiva57
     
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    Anna Identici

    Da Wikipedia


    Anna Identici (Castelleone, 30 luglio 1947) è una cantante italiana.


    I primi passi

    Figlia di un dipendente delle Ferrovie dello Stato, già da bambina si mette in luce con le sue doti canore in spettacolini provinciali in Emilia ed in Lombardia, ma ha il suo vero esordio nel 1962, all'età di 15 anni, durante il Carnevale di Crema. Dopo aver partecipato al Festival di Castrocaro nel 1964 arrivando in finale, viene scelta da Mike Bongiorno come valletta per il suo programma televisivo La fiera dei sogni, insieme a due sue colleghe: Milena e Anna Marchetti.

    Sanremo e la gloria


    Nel 1965 vince il Festival di Zurigo, e l'anno seguente debutta al Festival di Sanremo con la canzone Una rosa da Vienna, scritta per lei da Bruno Lauzi su musica di Gianni Guarnieri, che canta in coppia con i New Christy Minstrels classificandosi al quinto posto. Nello stesso anno partecipa al concorso Un disco per l'estate con il brano Tanto tanto caro, e all'Oscar Nazionale della Canzone dove si afferma con Il bene che mi dai.







    Nel 1967 incide Un bene grande così, e nel 1968 ritorna a Sanremo guidata da Mara Maionchi con Quando m'innamoro, scritta da Daniele Pace e Mario Panzeri su musica di Roberto Livraghi , che diverrà la sua canzone più celebre. Questo brano verrà inciso da Engelbert Humperdinck con il titolo A man without love, e raggiungerà il secondo posto delle classifiche di vendita britanniche conquistando anche una certa popolarità oltreoceano. Bob Dylan e i Grateful Dead ne proporranno una loro versione durante il loro tour congiunto del 1989.

    Nel 1969 Anna Identici, poco prima di partecipare al Festival di Sanremo, dove avrebbe dovuto cantare la canzone Il treno, tenta il suicidio. Si salva ma verrà sostituita da Rosanna Fratello.

    Da ragazza acqua e sapone a cantante "impegnata"

    Il 1970 la vede tornare alla ribalta con la conquista del terzo posto al Festival di Napoli con la canzone Distrattamente, che canta in coppia con Tony Astarita.

    È ancora a Sanremo nel 1970 e nel 1971 rispettivamente con Taxi e Il dirigibile, entrambe cantate in coppia con ad Antoine. Dopo queste partecipazioni decide di cambiare genere, passando ad una musica più "impegnata" e pubblicando nel 1971 l'album Alla mia gente, che contiene canti di lavoro e canzoni legate a temi di attualità. Significativa di questa svolta è la canzone che presenta al Sanremo del 1972 intitolata Era bello il mio ragazzo, che parla delle cosiddette Morti bianche. L'anno seguente partecipa per l'ultima volta alla manifestazione canora con Mi son chiesta tante volte.

    Nel 1974 riscuote grande successo con la canzone 40 giorni di libertà, sigla dell'omonimo sceneggiato televisivo dedicato alla partigiana Repubblica dell'Ossola. In seguito continua a dedicarsi alla musica folk e pubblica diversi album di musica popolare italiana.

    I suoi anni


    Successivamente collabora con Umberto Bindi, duettando con lui nella canzone Se ci sei, che apre l'album Bindi del cantautore genovese, pubblicato nel 1985. L'ultimo suo lavoro in sala di incisione è l'album Maria Bonita del 1986, realizzato in collaborazione con Sergio Bardotti, sul tema della condizione sociale delle donne in Sudamerica.

    È ricomparsa in TV negli anni 2000 in alcune trasmissioni di revival.

    Nel 2008 interpreta il brano Partire, scritto da Sergio Bardotti e Pino Massara, nell'album Bardoci, omaggio al paroliere scomparso. Nello stesso album sono contenuti "Se fossi il tempo" scritto da Nini Giacomelli, Sergio Bardotti e, musica Pino Massara interpretato da Simone Cristicchi e "La Ballerina/Ciranda da Bailarina" scritto da Nini Giacomelli, Sergio Bardotti e, musica di Chico Buarque de Hollanda brani che Anna Identici aveva cantato nel 1984, nello spettacolo TELECOMANDO diretto da Velia Mantegazza

    Discografia


    Album


    * Anna Identici (1966)
    * Anna Identici (1969)
    * Alla mia gente (1971)
    * Apro gli occhi di donna su 'sta vita (1972)
    * Adesso sembra solo una speranza (1973)
    * E per la strada (1974)
    * Anna come sei (1976)
    * Vita (1978)
    * Maria Bonita (1986)








    recensioni:
    da:iltafano.typepad.com


    Eravamo tutti più giovani. Io abitavo in un attico d'angolo, e nella stanza circondata dal terrazzo, dove fra le tante cianfrusaglie c'era anche un pianoforte, sul quale spesso strimpellavo, senza il minimo senso del pudore, talvolta ci riunivamo per fare le ore piccole, tanto non avevamo appartamenti confinanti che avremmo potuto disturbare... un bel gruppo di amici: un professore di sociologia pazzo, che ci ha lasciati prematuramente. Un tipo bizzarro, che ogni volta si meravigliava perchè lo stato gli pagava delle trasferte perchè potesse insegnare un paio di giorni a Urbino, ed un paio di giorni a Trieste. Sua moglie, una bella "mula" triestina, Melitta. L'amica originaria di Anna: una laureata in lettere e legge, che insegnava in un istituto tecnico di Cologno Monzese. Andava ad insegnare, anche in inverno, con delle camicette semitrasparenti, senza reggiseno... poi si meravigliava come Alice nel Paese delle Meraviglie quando i suoi "ragazzi" la accoglievano al grido di "ohè... bella gnocca..."!

    E infine, la meno appariscente e rumorosa di tutti, persino di Marisa, era Anna. Se non mi avesssero giurato tutti che era una cantante - attrice all'apice della fama, l'avrei scambiata per una qualsiasi. Anche perchè, dopo due bicchierini di pessima slivovitz al metanolo, si iniziava coi canti "etnici". Insomma, coi canti da ubriachi veneti e da osterie romane. Anna, con la sua bella voce infantile e cristallina, che si divertiva come una pazza, e non rabbrividiva per il mio "accompagnamento" (chiamiamolo così per comodità) al piano.

    Anna aveva appena finito di girare, come attrice, e come interprete della sigla, delle cui parole era co-autrice, uno sceneggiato che aveva avuto un enorme successo, con lei nella parte di Gisella Floreanini, e Andrea Giordana nei panni di un comandante partigiano. Anna Identici cantava anche la sigla dello sceneggiato. Lo sceneggiato, per chi se ne ricorda ancora, si intitolava "Quaranta giorni di libertà".

    Annaidentici_3 Lo sceneggiato era dedicato alla Repubblica dell'Ossola. Scrive il sito www.prato.linux.it:

    "...in tempi di revisionismo e di “fìcscion” sulle foibe, sarebbe forse difficile adesso immaginare uno sceneggiato in Rai in cui si parla della Repubblica dell’Ossola. La prima repubblica partigiana non solo d’Italia, ma di tutta Europa, che di giorni non ne durò neppure quaranta, ma in tutto 33. Con un governo, un esercito e una capitale, Domodossola. La cosa riuscì a far rimanere esterrefatto il mondo intero, realizzata per di più, com’era, all’interno di un paese in guerra. La Libera Repubblica dell’Ossola. E uno sceneggiato che ne parlava, dove i fascisti si chiamavano fascisti assassini e repubblichini, e non “combattenti dalla parte sbagliata”. Fatto coi mezzi di allora. Ottenne un successo enorme in mezzo mondo..."

    Alla vigilia della messa in onda televisiva, il 24 novembre 1974, il film viene proiettato in anteprima in un cinema di Domodossola che non riesce minimamente a contenere le migliaia di persone che si accalcano per entrare in sala. Allora erano avvenimenti di soli trent’anni prima. C’erano tutti quelli che erano sopravvissuti, a quei quaranta giorni che poi furono 33. Tutti quanti, e si riconoscevano.

    Scrive ancora prato.linux.it: "...Anna Identici, quella tizia che dopo gli inizi di carriera da “ragazzina acqua e sapone” con canzonette del tipo di Quando m’innamoro, a un certo punto aveva cambiato tutto e s’era messa a cantare canzoni di mondine e di partigiani, s’era suicidata artisticamente per fare quel che voleva veramente. Cadendo col tempo in una depressione che la portò persino a tentare il suicidio, quello vero. Ma è ancora lì, dimenticata e condannata a non vendere mai più un cazzo. Una di quelle persone davanti alle quali è necessario semplicemente inchinarsi..."

    Ed io mi inchino, con affetto e discrezione, di fronte a questa dolce, minuscola, fragile amica, che non ha mai accettato di vivere di musichetta "leggera", come pure le sarebbe stato facilissimo fare. Mi inchino alla sua coerenza, alla sua forza fragile, dedicando a voi, a me e a lei il testo, la musica e la copertina della Anna Identici dei "Quaranta Giorni di Libertà"



    Quaranta Giorni di Libertà

    Quaranta giorni di libertà,
    il sole in cielo si era fermato,
    piccolo mondo pieno d’amore
    di vita, di speranza e verità.
    Quaranta giorni di libertà.
    Dentro il nostro cuore era già domani,
    tutti i nostri canti che rubava il vento.
    Spuntava in mezzo ai sassi di quei monti
    l’albero della nuova primavera,
    di fronte al cielo nero che avanzava.
    Era la nostra giovane bandiera,
    che fiera sventolava,
    quella vera no, non la spezzava.
    Quaranta giorni di libertà,
    il sole in cielo si era fermato,
    piccolo mondo pieno d’amore
    di vita, di speranza e verità,
    quaranta giorni di libertà.
    Spesso dentro il cuore normale è niente,
    tanti nostri sogni che ha rubati il tempo.
    Quell’albero ha trent’anni ed è cresciuto,
    alla sua ombra è comodo restare
    però dà tante foglie e pochi frutti.
    Svegliati ancora, troppo c’è da fare,
    se resti lì a guardare,
    l’albero che hai piantato può morire.
    Quaranta giorni di libertà,
    il sole in cielo si era fermato,
    piccolo mondo pieno d’amore
    di vita, di speranza e verità,
    quaranta giorni di libertà,
    quaranta giorni di libertà,
    quaranta giorni di libertà.


    Edited by gheagabry1 - 3/1/2023, 23:52
     
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  2. tomiva57
     
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    Il funerale del lavoratore

    Cover di Anna Identici del celebre brano Funeral de um lavrador di Chico Buarque. Del brano brasiliano era stata fatta una cover dal duo spagnolo Barbara & Dick (1967) proposta poi anche in italiano, con un arrangiamento "folk-internazionale", più ritmato e accattivante dell'originale. La versione della Identici fa riferimento a questa di Barbara & Dick piuttosto che all'originale di Chico Buarque.






    Edited by gheagabry1 - 3/1/2023, 23:33
     
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    Anna Identici

    Ariston ‎– AR 10034/LP, Ariston ‎– AR/LP
    1969

    Tracce;

    A1 Il Treno
    A2 La Gente Vola
    A3 Un Bene Grande Così
    A4 Bentornato A Casa
    A5 Una Rosa Da Vienna
    A6 Non Calpestate I Fiori
    B1 Sorridi Sorridi Sorridi
    B2 Non Passa Più
    B3 Più Importante Dell'Amore
    B4 Tanto Tanto Caro
    B5 Al Bar Del Corso
    B6 Quando M'Innamoro






    Il treno





    Edited by gheagabry1 - 3/1/2023, 23:31
     
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