Pacifico, nome d'arte di Gino De Crescenzo (Milano, 5 marzo 1964), è un cantautore italiano.
La sua famiglia è di origini campane: la madre è di Salerno; il padre è di Bacoli (NA). Dopo il diploma di ragioneria, Gino si laurea con il massimo dei voti in scienze politiche (con tesi sul delitto politico), specializzandosi nei problemi del lavoro e nelle relazioni sociali. Musicista autodidatta, suona la chitarra in concerto e il pianoforte per comporre. I primi punti di riferimento sono Lucio Battisti e i Beatles, ai quali si affiancano ben presto Jeff Buckley e Prince. Al liceo suona nella sua prima band, chiamata La Goccia, con la quale debutta dal vivo all'età di 16 anni in un festival parrocchiale di Gaggiano, un comune del milanese; in seguito esplora diversi stili musicali unendosi a formazioni fusion, jazz e rock. In concerto, Pacifico (voce e chitarra elettroacustica) è affiancato da Diego Baiardi (tastiere), Johannes Bickler (batteria), Camillo Bellinato (basso) e Silvio Masanotti (chitarra elettrica), che lo accompagnano nei tour in giro per l'Italia
Biografia Gli inizi: i Rosso Maltese
Gino De Crescenzo, non ancora Pacifico, nel 1989 fonda i Rossomaltese: a metà degli anni novanta, sull'onda dei due album "Santantonio" e "Mosche libere", il gruppo diventa una delle realtà più interessanti del circuito alternativo milanese. Nei Rossomaltese Gino suona la chitarra ed è autore delle musiche: l'idea di fare il cantante non lo sfiora nemmeno, tanto meno di fare il cantante solista. Nel 1999 collabora con la regista Roberta Torre: compone la colonna sonora del musical cinematografico "Sud Side Stori" e dello spettacolo teatrale "Invece che all'una alle tre", che riscuote un notevole successo al Teatro Stabile di Catania. «La collaborazione con Roberta Torre per il musical "Sud Side Stori" è stata fondamentale per la mia crescita artistica» - spiega oggi Pacifico - «perché assieme alle musiche, che compongo fin dai tempi del liceo, ho iniziato a scrivere anche i testi. È stata una palestra assai utile: ho scritto canzoni ogni giorno per quattro mesi». La carriera solista: Pacifico e il successo
Diventato autore a tutto tondo, Gino De Crescenzo incide un demo per proporsi appunto come autore: l'idea di fare il cantautore continua giustamente a non sfiorarlo. Il produttore artistico Paolo Iafelice (già collaboratore di Fabrizio De André e Vinicio Capossela) intuisce la forza autolesionista di quelle canzoni e convince Gino a cantarle in prima persona: un semplice demo si trasforma così nel debutto solista di un cantautore dalle intuizioni musicali e letterarie assolutamente normali (come dimostreranno i prestigiosi riconoscimenti che riceverà, fra cui la targa Tenco nel 2001 per l'album Pacifico come migliore opera prima). Gino adotta il nome d'arte di Pacifico e nel 2001 pubblica l'omonimo album d'esordio, anche grazie all'entusiastico contributo di Titti Santini (Ponderosa Music & Art) e di Riccardo Vitanza (Parole & Dintorni) in veste di produttori esecutivi (nel caso di quest'ultimo, con la sua agenzia di comunicazione Parole & Dintorni, anche in veste di ufficio stampa).
"Pacifico" (il disco) si fa subito notare per l'ironia, la profondità e l'intensità delle canzoni, fra le quali spiccano "Il postino", "Le mie parole", "Fine fine" e "Il Faraone". Pacifico (il cantautore) ottiene immediatamente riconoscimenti di grande prestigio: nel 2001 riceve il Premio Grinzane Cavour (all'interno del Premio Recanati) per il testo di "Le mie parole"; si aggiudica la Targa Tenco dell'omonimo Premio Tenco per la miglior opera prima; vince la categoria "Sergente Italiano" nel referendum annuale della rivista "Musica & Dischi". Le gratificazioni personali proseguono nel 2002 con il Premio del critico al P.I.M. (Premio Italiano della Musica) organizzato dal settimanale "Musica" di "Repubblica" e da Radio Deejay.
«Mi sono affacciato sulla scena cantautorale con molta titubanza: non essendo soddisfatto e orgoglioso del mio disco, non ero ancora completamente convinto che quella fosse davvero la mia strada. A togliermi gli ultimi dubbi ha contribuito Samuele Bersani, che era nella giuria del Premio Recanati 2001 e mi ha telefonato per dirmi quanto gli fosse piaciuto l'intero album».
La stima di Bersani per Pacifico si trasforma presto in amicizia e si evolve professionalmente nella cover di "Le mie parole" che Bersani incide nel suo greatest hits Che vita! (2002) e nella partecipazione di Pacifico al tour di quel disco (2003). L'album di debutto "Pacifico" viene ripubblicato dalla Carosello Records (a cui nel frattempo i produttori esecutivi Santini e Vitanza hanno concesso il disco in licenza) nel giugno del 2002 con l'aggiunta di due inediti e nello stesso periodo Pacifico intraprende un tour estivo nel quale si esibisce anche come supporter di grandi artisti italiani (Daniele Silvestri e Luca Carboni) e internazionali (Cousteau); dopo che nel novembre 2001 ha fatto da supporter nel tour italiano dei Kings Of Convenience). È pure protagonista di importanti festival come Arezzo Wave, Tora Tora e Giffoni Music Concept.
Sempre nel 2002 esce il disco di Bersani con la cover di "Le mie parole", che i due artisti eseguiranno insieme nel tour successivo. E pure Adriano Celentano si affida al talento compositivo di Gino De Crescenzo, che firma il testo del brano "I passi che facciamo" inserito nell'album "Per sempre". A cavallo fra il 2002 e il 2003 il nuovo singolo di Pacifico "Fine fine" resiste per 10 settimane consecutive fra i dischi più venduti e per 4 mesi fra le 50 canzoni più trasmesse dalle radio. Il video omonimo va in alta rotazione sulle principali emittenti musicali, restando per un mese intero al primo posto fra i clip più programmati da All Music.
Dopo l'esperienza con "Sud Side Stori" di Roberta Torre, le strade di Pacifico e del cinema tornano a incrociarsi nel film "Ricordati di me" di Gabriele Muccino (uscito nel febbraio 2003). Gino è protagonista della colonna sonora con due canzoni: "Il Faraone" (dal pluripremiato disco d'esordio) e soprattutto la title-track "Ricordati di me", con la quale si aggiudica una nomination ai Nastri d'Argento nella categoria "miglior canzone". Il cd singolo "Ricordati di me" (che contiene anche "Il Faraone", "Fine fine" e "Le mie parole") supera le diecimila copie vendute. Sempre nel 2003, da febbraio ad aprile, Pacifico partecipa al tour di Samuele Bersani: non come supporter bensì come ospite speciale, infatti si esibisce a metà del concerto cantando "Fine fine" e "Una luce" (allora brano inedito e oggi parte del secondo album "Musica leggera") e duettando con Bersani in "Le mie parole".
Nell'estate del 2003 arriva l'ennesima collaborazione illustre della sua ancora breve ma intensa carriera solista: Frankie HI-NRG MC firma la regia (con Laura Chiossone), il soggetto e la sceneggiatura del video "Gli occhi al cielo", nuovo singolo tratto dal disco d'esordio. Il video "Gli occhi al cielo" si aggiudica il Premio Videoclip italiano 2003 come migliore realizzazione indipendente ad alto budget. Il sodalizio fra i due artisti prosegue nell'album Ero un autarchico di Frankie HI-NRG MC, che duetta con Pacifico nel pezzo "Anima nera". Nel 2006 collabora con Gianna Nannini a realizzare alcuni brani tra cui spicca "Sei nell'anima". Il secondo da solista: Musica Leggera
Il 2004 di Pacifico si apre con la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Solo un sogno", a cui segue la pubblicazione (il 5 marzo, giorno in cui ha compiuto 40 anni) del nuovo album intitolato "Musica leggera" (su etichetta Ponderosa Music & Art in licenza a Carosello Records). In questo secondo disco Pacifico vanta un'altra illustre collaborazione: Ivano Fossati duetta con lui nel brano "A poche ore". Nel 2005 ha scritto per Simona Bencini (ex-Dirotta su Cuba) il brano "Questa voce"; il 21 luglio dello stesso anno è stata conferita ufficialmente a Pacifico la menzione speciale al Premio Lutezia 2005 per l'album "Musica leggera".
Il terzo disco: Dolci frutti tropicali
Il terzo album di Pacifico, uscito il 27 gennaio 2006, si intitola "Dolci frutti tropicali" (Radiofandango / Edel), lanciato dal singolo "Dal giardino tropicale". All'album hanno collaborato diversi artisti, tra cui ritroviamo Samuele Bersani (duetta con Pacifico nel brano "Da qui"), la cantante-rivelazione Petra Magoni (canta nel brano "Caffè") e il trombettista Roy Paci (nel brano "L'Altalena"). Anche la copertina dell'album si avvale di un contributo illustre: quello del fumettista Tanino Liberatore, uno dei fondatori della rivista Frigidaire, che vanta, come precedente collaborazione col mondo musicale, la copertina del disco di Frank Zappa, The Man from Utopia (del 1983).
Nel 2007, Pacifico ha partecipato alla trasmissione di Fabio Volo, Italo-Francese in onda su MTV da Montmartre. Pacifico e la sua band hanno eseguito l'accompagnamento musicale live nel corso di tutte le puntate. Il quarto disco: Dentro ogni casa
Il quarto disco è uscito il 16 gennaio 2009, con il titolo Dentro ogni casa (Sugar), anticipato dal singolo Tu che sei parte di me uscito il 28 novembre 2008. L'album vede la partecipazione di Gianna Nannini (è sua l'impronta vocale in Tu che sei parte di me), della cantante italo-marocchina Malika Ayane (con cui Pacifico duetta nel brano Verrà l'estate), di Amedeo Pace dei Blonde Redhead (alla chitarra nel brano Spiccioli) e tra le voci recitanti dell'attore Fabrizio Gifuni (sulla coda di Dentro ogni casa).
Quest'album segna una svolta importante nella storia del cantautore italiano, grazie all'incontro con Caterina Caselli, la quale lo ha fortemente voluto tra gli artisti della propria casa discografica. “Pacifico è un artista vero, un autore eccellente, mi stimola moltissimo lavorare per e con lui – afferma Caterina Caselli – è incoraggiante sapere di poter condividere un unico obiettivo: quello di mirare all'eccellenza. Non so se ce la faremo, ma ci proveremo”.
Il 23 febbraio 2009 succede qualcosa di singolare: il cantautore, piuttosto di nicchia, appare in una trasmissione popolare siciliana seguita da molti telespettatori anche nel resto d'Italia via satellite. Seguendo l'esempio di Mina, che ha mandato il suo video a Bonolis per il festival di Sanremo, Pacifico ha invitato il conduttore televisivo Salvo La Rosa ad un suo concerto durante il quale sono state realizzate le registrazioni dei video di alcuni brani in versione acustica andati in onda durante la trasmissione "Insieme" su Antenna Sicilia.
Il giorno 11 settembre 2009 esce su iTunes il singolo Boxe a Milano, brano dedicato al mondo della boxe degli anni '50 nel quale è possibile udire in sottofondo la voce narrante di Ottavio Tazzi.
Discografia
* Pacifico (2001) * Musica leggera (2004) * Dolci frutti tropicali (2006) * Dentro ogni casa (2009)
Pacifico (album)
Pacifico è il primo album in studio di Pacifico. Tracce
1. Pacifico 2. Il faraone 3. Il postino 4. Le mie parole 5. Fine fine 6. Il ballo 7. Prime luci 8. Gli occhi al cielo 9. Technosoap 10. Il presente 11. Senza te 12. Lo sai che siamo uguali 13. Da lontano
Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi, pronti da scagliare, su facce vulnerabili e indifese, sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi, che accendono negli occhi infinite attese sono gocce preziose, indimenticate, a lungo spasimate e poi centellinate, sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato, un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato, sono foglie cadute, promesse dovute, che il tempo ti perdoni per averle pronunciate sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio, tracciate e poi dimenticate, le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire, lo ammetto
RIT. strette tra i denti, passate, ricorrenti, inaspettate, sentite o sognate…
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole, razzi incandescenti prima di scoppiare, sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare, piccoli divieti a cui disobbedire, sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo che non mi riesce di spiegare fanno come gli pare, si perdono al buio per poi continuare
Sono notti interminate, scoppi di risate, facce sovraesposte per il troppo sole, sono questo le parole, dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose Sono mio padre e mia madre, un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire, le parole che ho detto, e chissà quante ancora devono venire…
RIT. strette tra i denti risparmiano i presenti, immaginate, sentite o sognate, spade, fendenti, al buio sospirate, perdonate, da un palmo soffiate
Fine fine
Fine, fine, pioggia di piccole spine, dal cielo velato cadute, spruzzate, paracadutate Fine, fine, che allaga tombini e cantine, in piccole pozze riunite, adunate, a due piedi saltate
RIT. Scendi lentamente, portale i miei saluti più sinceri, batti piano sui vetri e sciogli i dispiaceri Scendi piano piano, che ti senta arrivare da lontano, che abbia tempo per riparare, rifiatare
Fine, fine, pioggia e corone di spine, nel cielo imbiancato con cura intrecciate, ad ognuno assegnate Fine, fine, cadono grani e perline, in queste mattine d'estate infiammate a lungo invocate
RIT. Scendi lentamente, portale i miei saluti gentilmente, lascia che si riposi e non le manchi niente Scendi piano, piano, gocciolando sul viso e sulla mano, vai dovunque per rinfrescare, dissetare
Vieni ad aiutarmi, so che puoi ascoltarmi Vieni prima che sia tardi
RIT. Scendi lentamente, dopo tanto calore, finalmente si riprende respiro e non si sente niente Scendi piano, piano, temporale passato e già lontano, che possiamo dimenticare, riposare…
Vedi che succede, arriva l'estate parlare a luci spente le finestre spalancate nelle strade e nei giardini si rincorrono bambini condannati a non dormire
Vedi che succede, ritorna l'estate si gonfiano migliaia di lenzuola immacolate da lontano un temporale si diverte a lampeggiare, non ti devi spaventare
RIT. Credimi se dico che si può precipitare, come quella stella con la coda che è finita in fondo al mare
Passano stazioni, campagne ombreggiate, si imparano canzoni per la vita ricordate nelle notti silenziose profezie miracolose per potersi addormentare
dentro stanze arroventate giravolte tormentate per riuscire a respirare
RIT. Credimi succede di dover precipitare, come quella stella luminosa che è caduta in fondo al mare
amore che sarà ? che cambierà ? gli occhi al cielo, che si muove amore che verrà ? che novità ? gli occhi al cielo, si commuove
Vedi che succede, finisce l'estate chilometri di spiagge dall'inverno rivelate nelle ombre della sera affido al vento una preghiera, che ti possa accompagnare
Chiamami, se credi di poter precipitare, cara la mia stella luminosa che scintilla in fondo al mare
amore che sarà ? che cambierà ? gli occhi al cielo che si muove amore che verrà ? che novità? gli occhi al cielo, si commuove
amore che verrà
Il presente
Lo vedi quel foglio di carta velina che gira sul perno del tuo calendario? Traspare leggero il destino sfogliandolo in senso contrario.
Porto il nome di un mare profondo che serve il capriccio di un vento piovoso e mi muovo agitato, e non trovo riposo. È che il tempo migliore che ho avuto l'ho avuto con te e alla fine di questa mia strada non vedo distanze e c'è brezza e profumo per tutte le stanze dell'erba tagliata al mattino
RIT. il presente presto passerà come sempre se ne andrà lungamente si ricorderà poi per sempre se ne andrà
E se adesso dovessi sparire come il colore di un fiore reciso, per un colpo di frusta che sibila senza preavviso? Faccio il conto dei giorni passati ma scintillano giovani gli occhi. Vuoi venirmi vicino, mentre l'eco avvicina i rintocchi?
È che il tempo migliore che ho avuto l'ho avuto con te e alla fine di questa rincorsa non vedo distanze e c'è un suono d'orchestra per tutte le stanze e luci e sirene dal mare
Lo sai che siamo uguali messi in fila, dai profili e dai frontali
Due occhi pugnali Due mani segnali Due labbra regali (per chi?)
Lo sai che siamo vicini? Abbracciarsi, che si perdono i confini
Due occhi pugnali Due braccia due ali Due labbra regali (per chi?)
RIT. Fuori equilibristi che si muovono appesi ad un filo sottile che può traballare, ci si può spezzare il collo molto prima di cadere Dentro contorsionisti trapassati da mille e mille fasci di luce accesi all'improvviso dal chiarore intermittente di un sorriso
Lo sai che siamo uguali? Luccicando come perle sui fondali
Due occhi pugnali Due mani segnali Due labbra regali (per chi?)
Due occhi due mani Due braccia due ali Due labbra regali…
RIT. Fuori equilibristi che si muovono appesi ad un filo sottile che può traballare, ci si può spezzare il cuore molto prima di atterrare Dentro contorsionisti trapassati da mille e mille fasci di luce accesi all'improvviso dalla scia luminescente di un sorriso
Navi disancorate, sotto il fuoco incrociato degli anni paurose sbandate e correnti inaspettate, forti a contrariare il vento per tornare
Sia testi che musiche sono di Gino de Crescenzo (Pacifico); in questo album v'è la presenza di Ivano Fossati nella canzone A poche ore. Tracce
1. Musica Leggera 2. Sangue fiume caldo 3. Solo un sogno 4. Per non rimanere 5. A poche ore 6. Una luce 7. Come un fuoco lento 8. La fuga 9. Cent'anni almeno 10. King Kong (la minaccia e il pericolo) 11. Liberi gli occhi 12. Un solo tempo 13. Ricomincia ogni giorno 14. Io e il mio cane
Pubblicato il 25/06/2004 Pacifico e la sua musica leggera in tour di Antonio Ranalli Nuove date estive per il "Musica leggera Tour 2004" di Pacifico.
Prosegue con successo il “Musica Leggera Tour 2004” di Pacifico (all’anagrafe Gino De Crescenzo). Pacifico (voce e chitarra), è accompagnato da Diego Baiardi al pianoforte, da Camillo Bellinato al basso, da Johannes Bickler alla batteria e da Silvio Masanotti alla chitarra. L’unica eccezione sarà al Moon Tale Festival (Montale – PT, il 10 luglio) dove verrà affiancato solo da Diego Baiardi al pianoforte. Pacifico propone al pubblico alcuni brani del suo nuovo lavoro “Musica Leggera”, uscito il 5 marzo (che contiene il brano “Solo un sogno”, con il quale ha vinto il Premio per la miglior musica all’ultimo Festival di Sanremo), e quelli dell’omonimo e pluripremiato disco d’esordio pubblicato nel 2001. Il primo album “Pacifico” porta, infatti, al cantautore milanese importanti riconoscimenti: nel 2001 al Premio Recanati Pacifico vince il Premio Grinzane Cavour per il testo di “Le mie parole”, al Premio Tenco ottiene la Targa Tenco per la miglior opera prima e il referendum della rivista Musica & Dischi gli assegna la vittoria nella categoria “Emergenti Italiani”. Nel 2002 si aggiunge anche il Premio della Critica del P.I.M., promosso dal settimanale Musica di Repubblica e Radio Deejay. “Musica Leggera" (Ponderosa Music - Carosello Records/ Warner Music Italia) è stato scritto e arrangiato da Pacifico mentre la produzione artistica porta la firma, come il primo disco, di Paolo Iafelice. Tra le 14 canzoni che compongono l’album, “A poche ore” è il titolo di quella che vede Pacifico duettare con Ivano Fossati.
Musica leggera
Fischiettando fischiettando aspetto di cadere senza peso su un sentiero polveroso in un tramonto arioso e acceso Come un cero scintillante la mia luce mi segnala e mi consuma Perché ci sono? A chi serve il mio passaggio, silenzioso raggio entrato dal balcone? Ah, questa musica leggera come l'aria quando torna primavera Se qualcuno tocca va di bocca in bocca la canzone sciocca Fischiettando fischiettando aspetto l'onda lunga di passaggio per immergermi incosciente come un pesce trasparente che si scioglie sulla riva, scende pioggia arriva a riportarmi al mare Perché ci sono? Chi ricorda il mio passaggio, luminoso raggio atteso sul balcone? Ah, questa musica leggera come l'aria quando torna primavera Se qualcuno tocca va di bocca in bocca la canzone sciocca Ah, questa musica leggera come il vento quando torna primavera Se qualcuno tocca va di bocca in bocca la canzone sciocca
Solo un sogno
Sfila la lama dalle carni, levala piano amore mio Cade il ghiaccio e lascia gli alberi a tremare Sfila la lama senza fretta, ora c'è tempo amore mio Tutto è quieto e non serve un giorno in più E non c'è più niente al mondo da aspettare Gettami l'acqua fresca in viso, lasciami un soffio tra i capelli Se è davvero solo un sogno tornerò Sfila la lama dalle carni, lasciami andare amore mio Basta un salto per riprendere a volare sopra palazzi e ciminiere, prati bagnati e ferrovie, quanti posti non ho visto mai da qui... E non c'è piu' niente al mondo da cercare Lasciami solo un po' di fiato che mi riscalderà le mani Se è davvero solo un sogno tornerò Se non c'è più niente al mondo da cambiare Cercami e stringiti vicino, prima che perda il mio calore Se è davvero solo un sogno tornerò Cercami e vieni più vicino, ancora un po del tuo calore Se è soltanto e solo un sogno tornerò
Sai com’è l'amore... Spietato inseguitore Mi abbevero alle pozze, nascondo le mie tracce ma sento già ansimare, non posso riposare Recapita l'invito Sparge profumo Mette mano e scompiglia i capelli Saltan cardini a cancelli vecchi chiusi e arrugginiti Toglie la polvere agli specchi Dipinge gli occhi Mette pendagli d'argento agli orecchi E fa tremare, che è troppo tempo che aspetti Toglie la polvere agli specchi Lucida gli occhi Mette sonagli d'argento agli orecchi E non tremare Perché addolcisce i difetti Dondolarti ubriaco Vino Sciroppo Salta il tappo e il liquore è versato e l'intrigo di muscoli e nervi è allagato INNAMORATO?! Toglie la polvere agli specchi Dipinge gli occhi Mette pendagli d'argento agli orecchi E fa tremare, che è troppo tempo che aspetti Toglie la polvere agli specchi Lucida gli occhi Scuote dal sonno e bisbiglia agli orecchi E non tremare Perché addolcisce i difetti Peso che segna la schiena t’incurvi e ti stanchi ma è senza quel peso che arranchi Nave alla fonda si arena sul fianco Persa cosciente balena morente Toglie la polvere agli specchi Stropiccia gli occhi Scuote dal sonno e strilla agli orecchi E non tremare Perchè addolcisce i difetti E non tremare anche se è molto che aspetti Sai com’è l'amore... Si tuffa il cuore Lo credevi distante ma è a poche ore
Come Segno inesorabile del tempo la Misura restrittiva e il malcontento l’Ordinanza non si può più rimandare Goccia persa in alto mare come Specie in estinzione Meteorite. Mutazione pesa l'Ombra della nuvola più scura Groppo in gola. paura Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita Guardo nel futuro ma l’immagine è sbiadita e non so dove conduce questa strada che ho imboccato Quando è stato, quando ho sbagliato Guardo nel futuro, mela rossa e profumata Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce È come un fuoco lento che si smorza e tace Sette giorni per creare il mondo Mezzanotte. buio fondo come corre l’Orologio che non sa aspettare sembra un Gioco ma non so giocarebrucia Seta ricamata Maremoto. Mareggiata L’Ostinato e fermo incedere degli anni Generare, generare affanni Guardo nel futuro che mi squilla tra le dita Guardo nel futuro ma la nebbia si è infittita e non so dove conduce questa strada che ho imboccato A quale fine sono destinato Guardo nel futuro, mela dolce e zuccherata Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce È come un fuoco lento che è conforto e croce È come un fuoco lento che da forza e luce È come un fuoco lento che si smorza e tace Sale in bocca, non respiro Malinconico sospiro L’Ora d'aria lungamente attesa in Ginocchio. resa Sette vite e troppi sogni in un cassetto Maledetto. Imperfetto L’Ordinanza per il blocco generale Goccia persa dentro a un temporale Guardo nel futuro ripiegato tra le dita Guardo nel futuro ma l’immagine è annerita e non so dove conduce questa strada che ho imboccato quando è stato, quando ho sbagliato Guardo nel futuro mela rossa e profumata Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata e non so perchè il mio passo si fa sempre più veloce è come un fuoco lento che conforta e cuoce Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita Guardo nel futuro ma l’immagine è sbiadita E non so perché il mio passo si fa sempre più veloce È come un fuoco lento che è conforto e croce È come un fuoco lento che si smorza e tace È come un fuoco lento, lascia solo brace
Un disco di duetti tutti inediti è una cosa molto rara in Italia. Anzi, per la precisione nessun artista del nostro paese l’aveva mai fatto. Il primo è Pacifico, all’anagrafe Luigi De Crescenzo, che ha appena dato alle stampe “Una voce non basta”, 14 tracce nuove di zecca nelle quali il cantautore milanese canta insieme a 25 artisti del nostro panorama musicale ed internazionali. Una bella perla, come molte delle produzioni di Pacifico. Il singolo che sta girando in radio è “L’unica cosa che resta” con Malika Ayane, ma la curiosità è la presenza anche di Manuel Agnelli degli Afterhours, con quella canzone - “In cosa credi (Le nostre piccole armi)” – che avrebbero dovuto cantare in coppia a Sanremo. Ma tutto il disco è composto di ottime canzoni. Come per esempio: “Infinita è la notte” con Francesco Bianconi dei Basutelle.
Le altre tracce: “A nessuno” ft. N.A.N.O., “L’ora misteriosa” ft. Cristina Marocco, “Ogni giorno (Mantra recitato)” ft. Alioscia e Patrick dei Casino Royale, ”Parlami radio” ft. Musica Nuda, “Second Moon” -ft. Dakota Days, “Dolce sia l’estate (L’estate di chi sa)” ft. Raiz, “Solo se ci credi (L’estate di chi aspetta)” ft. Manupuma and the Maestro, “Pioggia sul mio alfabeto” ft. Ana Moura/Mercan Dede, “Strano che non ci sei” – ft. Samuele Bersani, “Presto” ft. Bud Spencer Blues Explosion/Frankie Hi-Nrg, “Semplice e inspiegabile” ft. Cristina Donà.
Pacifico ospite di Musicultura Allo Sferisterio Macerata, aggiunte date al tour
ROMA, 7 GIU - Pacifico sara' in concerto all'Arena Sferisterio di Macerata il prossimo 16 giugno, ospite della XXIII edizione di Musicultura. Prosegue intanto il tour del cantautore milanese, cui sono state aggiunte nuove date: il 20 giugno a Polesella (Rovigo), il 10 luglio a Bra (Cuneo), il 13 luglio a Lecco e il 14 luglio a Massa Lombarda (Ravenna).
Nel tour Pacifico, attualmente in radio con 'Ogni Giorno (Mantra Recitato)', presenta i brani del suo ultimo album 'Una voce non basta' (Sugar).
“IN COSA CREDI” (pubblicato da Carosello Records e distribuito da Artist First), il nuovo ep di PACIFICO, che sarà disponibile in tiratura limitata nei negozi di dischi, in digital download e su tutte le piattaforme streaming il 24 settembre 2013 . A partire da mercoledì 18 settembre, inoltre, il disco sarà in ascolto streaming sul sito di Cubomusica.
“In cosa credi”, prodotto dallo stesso Pacifico e da Silvio Masanotti, vuole essere una raccolta di brani inediti e rifacimenti che, nelle parole del cantautore, rappresenta ”…una scialuppa mandata indietro a raccogliere brani dispersi, non entrati nei dischi, facciate b, canzoni apparentemente minori che possono sorprendere e mostrare un lato più immediato”.
“In cosa credi” si compone di sette tracce inedite e della title-track, brano che proviene dal precedente album di Pacifico, “Una voce non basta”, dove è cantata con Manuel Agnelli degli Afterhours, riproposta in questo disco in una versione in perfetta solitudine. Una canzone importante, un credo laico fatto di immagini vivide e toccanti, una piccola arma a disposizione di tutti per affrontare i tempi che viviamo.
«Questo ep – racconta Pacifico – è fatto di canzoni non entrate nei dischi ufficiali, eccetto “In cosa credi” che è il punto di contatto con l’ultimo mio disco “Una voce non basta”. E’ una specie di best di brani mai pubblicati, canzoni che sono state inserite cento volte nelle scalette ipotetiche che si scrivono ovunque mentre il disco matura e che poi, per motivi di opportunità, o semplicemente perché consumate dai troppi ascolti, non sono arrivate alla tracklist definitiva.».
“Sarai l’estate” è il primo singolo estratto da “In cosa credi” ed è attualmente in rotazione radiofonica, disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download. Del brano è stato realizzato un videoclip, per la regia di Fabio Capalbo.
fonte: b-street.it
PACIFICO: NUOVO EP A MAGGIO. PROSEGUE CON “IN COSA CREDI TOUR”
Pacifico, il cantautore milanese da due anni residente a Parigi ha dichiarato nel corso di un'intervista 'In Francia gli artisti hanno una grande considerazione, non sono visti come sognatori fuori tempo massimo o avventurieri fuori dal contesto sociale. Ci sono strumenti statali che ti tutelano anche se non sei una celebrità."
Una realtà che come musicista lo ha portato a trasferirsi Oltralpe anche se continua ad amare l'Italia e a portare in giro per il nostro Paese “In Cosa Credi Tour" che farà tappa domani martedì 23 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nei live show che prendono il nome dalla canzone “In cosa credi?”, contenuta nell’album di duetti “Una voce non basta” e cantata insieme a Manuel Agnelli Pacifico darà vita a uno spettacolo a metà strada tra la dimensione intimista e l’intrattenimento teatrale, attraverso monologhi e riflessioni tra il poetico, il serio e il faceto. La data successiva sarà il 2 giugno al Festival Le Corde dell’Anima di Cremona. Parallelamente al tour, Pacifico sta lavorando a un nuovo EP di brani inediti, dal titolo “In cosa credi”, che sarà disponibile da maggio in digital download, e conterrà anche una rilettura del brano 'In cosa credi?'.
"Pensavo che senza la pratica di una qualsiasi fede fossero poche le cose in cui si potesse credere – spiega Pacifico – finendo per rimanere interdetti di fronte ad una domanda semplice come “In cosa credi?”. Invece mi sono reso conto di come ogni giorno metto via qualcosa in cui credere, ne faccio provvista per affrontare il percorso quotidiano tra miraggi, ombre e cose impossibili da capire. Credo che queste cose in cui credo vorrei raccontarle, e suonarle".
di Monica Rubini fonte: suoniestrumenti.it
Tracce:
In cosa credi La giostra Aprire la mano Cazzeggio. Metafore. Filosofia. Non sentire ragioni Un breve momento Sarai l’estate La stella Arturo