PACIFICO ( cantautore)

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    Pacifico (cantautore)


    Da Wikipedia

    Pacifico, nome d'arte di Gino De Crescenzo (Milano, 5 marzo 1964), è un cantautore italiano.

    La sua famiglia è di origini campane: la madre è di Salerno; il padre è di Bacoli (NA). Dopo il diploma di ragioneria, Gino si laurea con il massimo dei voti in scienze politiche (con tesi sul delitto politico), specializzandosi nei problemi del lavoro e nelle relazioni sociali. Musicista autodidatta, suona la chitarra in concerto e il pianoforte per comporre. I primi punti di riferimento sono Lucio Battisti e i Beatles, ai quali si affiancano ben presto Jeff Buckley e Prince. Al liceo suona nella sua prima band, chiamata La Goccia, con la quale debutta dal vivo all'età di 16 anni in un festival parrocchiale di Gaggiano, un comune del milanese; in seguito esplora diversi stili musicali unendosi a formazioni fusion, jazz e rock. In concerto, Pacifico (voce e chitarra elettroacustica) è affiancato da Diego Baiardi (tastiere), Johannes Bickler (batteria), Camillo Bellinato (basso) e Silvio Masanotti (chitarra elettrica), che lo accompagnano nei tour in giro per l'Italia


    Biografia

    Gli inizi: i Rosso Maltese


    Gino De Crescenzo, non ancora Pacifico, nel 1989 fonda i Rossomaltese: a metà degli anni novanta, sull'onda dei due album "Santantonio" e "Mosche libere", il gruppo diventa una delle realtà più interessanti del circuito alternativo milanese. Nei Rossomaltese Gino suona la chitarra ed è autore delle musiche: l'idea di fare il cantante non lo sfiora nemmeno, tanto meno di fare il cantante solista. Nel 1999 collabora con la regista Roberta Torre: compone la colonna sonora del musical cinematografico "Sud Side Stori" e dello spettacolo teatrale "Invece che all'una alle tre", che riscuote un notevole successo al Teatro Stabile di Catania. «La collaborazione con Roberta Torre per il musical "Sud Side Stori" è stata fondamentale per la mia crescita artistica» - spiega oggi Pacifico - «perché assieme alle musiche, che compongo fin dai tempi del liceo, ho iniziato a scrivere anche i testi. È stata una palestra assai utile: ho scritto canzoni ogni giorno per quattro mesi».

    La carriera solista: Pacifico e il successo


    Diventato autore a tutto tondo, Gino De Crescenzo incide un demo per proporsi appunto come autore: l'idea di fare il cantautore continua giustamente a non sfiorarlo. Il produttore artistico Paolo Iafelice (già collaboratore di Fabrizio De André e Vinicio Capossela) intuisce la forza autolesionista di quelle canzoni e convince Gino a cantarle in prima persona: un semplice demo si trasforma così nel debutto solista di un cantautore dalle intuizioni musicali e letterarie assolutamente normali (come dimostreranno i prestigiosi riconoscimenti che riceverà, fra cui la targa Tenco nel 2001 per l'album Pacifico come migliore opera prima). Gino adotta il nome d'arte di Pacifico e nel 2001 pubblica l'omonimo album d'esordio, anche grazie all'entusiastico contributo di Titti Santini (Ponderosa Music & Art) e di Riccardo Vitanza (Parole & Dintorni) in veste di produttori esecutivi (nel caso di quest'ultimo, con la sua agenzia di comunicazione Parole & Dintorni, anche in veste di ufficio stampa).

    "Pacifico" (il disco) si fa subito notare per l'ironia, la profondità e l'intensità delle canzoni, fra le quali spiccano "Il postino", "Le mie parole", "Fine fine" e "Il Faraone". Pacifico (il cantautore) ottiene immediatamente riconoscimenti di grande prestigio: nel 2001 riceve il Premio Grinzane Cavour (all'interno del Premio Recanati) per il testo di "Le mie parole"; si aggiudica la Targa Tenco dell'omonimo Premio Tenco per la miglior opera prima; vince la categoria "Sergente Italiano" nel referendum annuale della rivista "Musica & Dischi". Le gratificazioni personali proseguono nel 2002 con il Premio del critico al P.I.M. (Premio Italiano della Musica) organizzato dal settimanale "Musica" di "Repubblica" e da Radio Deejay.

    «Mi sono affacciato sulla scena cantautorale con molta titubanza: non essendo soddisfatto e orgoglioso del mio disco, non ero ancora completamente convinto che quella fosse davvero la mia strada. A togliermi gli ultimi dubbi ha contribuito Samuele Bersani, che era nella giuria del Premio Recanati 2001 e mi ha telefonato per dirmi quanto gli fosse piaciuto l'intero album».

    La stima di Bersani per Pacifico si trasforma presto in amicizia e si evolve professionalmente nella cover di "Le mie parole" che Bersani incide nel suo greatest hits Che vita! (2002) e nella partecipazione di Pacifico al tour di quel disco (2003). L'album di debutto "Pacifico" viene ripubblicato dalla Carosello Records (a cui nel frattempo i produttori esecutivi Santini e Vitanza hanno concesso il disco in licenza) nel giugno del 2002 con l'aggiunta di due inediti e nello stesso periodo Pacifico intraprende un tour estivo nel quale si esibisce anche come supporter di grandi artisti italiani (Daniele Silvestri e Luca Carboni) e internazionali (Cousteau); dopo che nel novembre 2001 ha fatto da supporter nel tour italiano dei Kings Of Convenience). È pure protagonista di importanti festival come Arezzo Wave, Tora Tora e Giffoni Music Concept.

    Sempre nel 2002 esce il disco di Bersani con la cover di "Le mie parole", che i due artisti eseguiranno insieme nel tour successivo. E pure Adriano Celentano si affida al talento compositivo di Gino De Crescenzo, che firma il testo del brano "I passi che facciamo" inserito nell'album "Per sempre". A cavallo fra il 2002 e il 2003 il nuovo singolo di Pacifico "Fine fine" resiste per 10 settimane consecutive fra i dischi più venduti e per 4 mesi fra le 50 canzoni più trasmesse dalle radio. Il video omonimo va in alta rotazione sulle principali emittenti musicali, restando per un mese intero al primo posto fra i clip più programmati da All Music.

    Dopo l'esperienza con "Sud Side Stori" di Roberta Torre, le strade di Pacifico e del cinema tornano a incrociarsi nel film "Ricordati di me" di Gabriele Muccino (uscito nel febbraio 2003). Gino è protagonista della colonna sonora con due canzoni: "Il Faraone" (dal pluripremiato disco d'esordio) e soprattutto la title-track "Ricordati di me", con la quale si aggiudica una nomination ai Nastri d'Argento nella categoria "miglior canzone". Il cd singolo "Ricordati di me" (che contiene anche "Il Faraone", "Fine fine" e "Le mie parole") supera le diecimila copie vendute. Sempre nel 2003, da febbraio ad aprile, Pacifico partecipa al tour di Samuele Bersani: non come supporter bensì come ospite speciale, infatti si esibisce a metà del concerto cantando "Fine fine" e "Una luce" (allora brano inedito e oggi parte del secondo album "Musica leggera") e duettando con Bersani in "Le mie parole".

    Nell'estate del 2003 arriva l'ennesima collaborazione illustre della sua ancora breve ma intensa carriera solista: Frankie HI-NRG MC firma la regia (con Laura Chiossone), il soggetto e la sceneggiatura del video "Gli occhi al cielo", nuovo singolo tratto dal disco d'esordio. Il video "Gli occhi al cielo" si aggiudica il Premio Videoclip italiano 2003 come migliore realizzazione indipendente ad alto budget. Il sodalizio fra i due artisti prosegue nell'album Ero un autarchico di Frankie HI-NRG MC, che duetta con Pacifico nel pezzo "Anima nera". Nel 2006 collabora con Gianna Nannini a realizzare alcuni brani tra cui spicca "Sei nell'anima".

    Il secondo da solista: Musica Leggera


    Il 2004 di Pacifico si apre con la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Solo un sogno", a cui segue la pubblicazione (il 5 marzo, giorno in cui ha compiuto 40 anni) del nuovo album intitolato "Musica leggera" (su etichetta Ponderosa Music & Art in licenza a Carosello Records). In questo secondo disco Pacifico vanta un'altra illustre collaborazione: Ivano Fossati duetta con lui nel brano "A poche ore". Nel 2005 ha scritto per Simona Bencini (ex-Dirotta su Cuba) il brano "Questa voce"; il 21 luglio dello stesso anno è stata conferita ufficialmente a Pacifico la menzione speciale al Premio Lutezia 2005 per l'album "Musica leggera".

    Il terzo disco: Dolci frutti tropicali

    Il terzo album di Pacifico, uscito il 27 gennaio 2006, si intitola "Dolci frutti tropicali" (Radiofandango / Edel), lanciato dal singolo "Dal giardino tropicale". All'album hanno collaborato diversi artisti, tra cui ritroviamo Samuele Bersani (duetta con Pacifico nel brano "Da qui"), la cantante-rivelazione Petra Magoni (canta nel brano "Caffè") e il trombettista Roy Paci (nel brano "L'Altalena"). Anche la copertina dell'album si avvale di un contributo illustre: quello del fumettista Tanino Liberatore, uno dei fondatori della rivista Frigidaire, che vanta, come precedente collaborazione col mondo musicale, la copertina del disco di Frank Zappa, The Man from Utopia (del 1983).

    Nel 2007, Pacifico ha partecipato alla trasmissione di Fabio Volo, Italo-Francese in onda su MTV da Montmartre. Pacifico e la sua band hanno eseguito l'accompagnamento musicale live nel corso di tutte le puntate.

    Il quarto disco: Dentro ogni casa


    Il quarto disco è uscito il 16 gennaio 2009, con il titolo Dentro ogni casa (Sugar), anticipato dal singolo Tu che sei parte di me uscito il 28 novembre 2008. L'album vede la partecipazione di Gianna Nannini (è sua l'impronta vocale in Tu che sei parte di me), della cantante italo-marocchina Malika Ayane (con cui Pacifico duetta nel brano Verrà l'estate), di Amedeo Pace dei Blonde Redhead (alla chitarra nel brano Spiccioli) e tra le voci recitanti dell'attore Fabrizio Gifuni (sulla coda di Dentro ogni casa).

    Quest'album segna una svolta importante nella storia del cantautore italiano, grazie all'incontro con Caterina Caselli, la quale lo ha fortemente voluto tra gli artisti della propria casa discografica. “Pacifico è un artista vero, un autore eccellente, mi stimola moltissimo lavorare per e con lui – afferma Caterina Caselli – è incoraggiante sapere di poter condividere un unico obiettivo: quello di mirare all'eccellenza. Non so se ce la faremo, ma ci proveremo”.

    Il 23 febbraio 2009 succede qualcosa di singolare: il cantautore, piuttosto di nicchia, appare in una trasmissione popolare siciliana seguita da molti telespettatori anche nel resto d'Italia via satellite. Seguendo l'esempio di Mina, che ha mandato il suo video a Bonolis per il festival di Sanremo, Pacifico ha invitato il conduttore televisivo Salvo La Rosa ad un suo concerto durante il quale sono state realizzate le registrazioni dei video di alcuni brani in versione acustica andati in onda durante la trasmissione "Insieme" su Antenna Sicilia.

    Il giorno 11 settembre 2009 esce su iTunes il singolo Boxe a Milano, brano dedicato al mondo della boxe degli anni '50 nel quale è possibile udire in sottofondo la voce narrante di Ottavio Tazzi.


    Discografia


    * Pacifico (2001)
    * Musica leggera (2004)
    * Dolci frutti tropicali (2006)
    * Dentro ogni casa (2009)




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    Pacifico (album)



    Pacifico è il primo album in studio di Pacifico.
    Tracce

    1. Pacifico
    2. Il faraone
    3. Il postino
    4. Le mie parole
    5. Fine fine
    6. Il ballo
    7. Prime luci
    8. Gli occhi al cielo
    9. Technosoap
    10. Il presente
    11. Senza te
    12. Lo sai che siamo uguali
    13. Da lontano





    Il faraone






    Il postino



    Edited by tomiva57 - 18/8/2012, 19:03
     
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    Le mie parole

    Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
    pronti da scagliare,
    su facce vulnerabili e indifese,
    sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
    che accendono negli occhi infinite attese
    sono gocce preziose, indimenticate,
    a lungo spasimate e poi centellinate,
    sono frecce infuocate
    che il vento o la fortuna sanno indirizzare

    Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
    un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
    sono foglie cadute, promesse dovute,
    che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
    sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
    tracciate e poi dimenticate,
    le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
    lo ammetto

    RIT.
    strette tra i denti,
    passate, ricorrenti,
    inaspettate, sentite o sognate…

    Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
    razzi incandescenti prima di scoppiare,
    sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
    piccoli divieti a cui disobbedire,
    sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
    che non mi riesce di spiegare
    fanno come gli pare, si perdono al buio
    per poi continuare

    Sono notti interminate, scoppi di risate,
    facce sovraesposte per il troppo sole,
    sono questo le parole,
    dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
    Sono mio padre e mia madre,
    un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
    le parole che ho detto, e chissà quante ancora
    devono venire…

    RIT.
    strette tra i denti
    risparmiano i presenti,
    immaginate, sentite o sognate,
    spade, fendenti,
    al buio sospirate, perdonate,
    da un palmo soffiate








    Fine fine

    Fine, fine, pioggia di piccole spine,
    dal cielo velato cadute, spruzzate, paracadutate
    Fine, fine, che allaga tombini e cantine,
    in piccole pozze riunite, adunate, a due piedi saltate

    RIT.
    Scendi lentamente, portale i miei saluti più sinceri,
    batti piano sui vetri e sciogli i dispiaceri
    Scendi piano piano, che ti senta arrivare da lontano,
    che abbia tempo per riparare, rifiatare

    Fine, fine, pioggia e corone di spine,
    nel cielo imbiancato con cura intrecciate, ad ognuno assegnate
    Fine, fine, cadono grani e perline,
    in queste mattine d'estate infiammate a lungo invocate

    RIT.
    Scendi lentamente, portale i miei saluti gentilmente,
    lascia che si riposi e non le manchi niente
    Scendi piano, piano, gocciolando sul viso e sulla mano,
    vai dovunque per rinfrescare, dissetare

    Vieni ad aiutarmi,
    so che puoi ascoltarmi
    Vieni prima che sia tardi

    RIT.
    Scendi lentamente, dopo tanto calore, finalmente
    si riprende respiro e non si sente niente
    Scendi piano, piano, temporale passato e già lontano,
    che possiamo dimenticare, riposare…



     
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  3. tomiva57
     
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    Gli occhi al cielo

    Vedi che succede, arriva l'estate
    parlare a luci spente le finestre spalancate
    nelle strade e nei giardini si rincorrono bambini
    condannati a non dormire

    Vedi che succede, ritorna l'estate
    si gonfiano migliaia di lenzuola immacolate
    da lontano un temporale si diverte a lampeggiare,
    non ti devi spaventare

    RIT.
    Credimi se dico che si può precipitare,
    come quella stella con la coda che è finita in fondo al mare


    Passano stazioni, campagne ombreggiate,
    si imparano canzoni per la vita ricordate
    nelle notti silenziose profezie miracolose
    per potersi addormentare

    dentro stanze arroventate giravolte tormentate
    per riuscire a respirare

    RIT.
    Credimi succede di dover precipitare,
    come quella stella luminosa che è caduta in fondo al mare

    amore che sarà ? che cambierà ?
    gli occhi al cielo, che si muove
    amore che verrà ? che novità ?
    gli occhi al cielo, si commuove

    Vedi che succede, finisce l'estate
    chilometri di spiagge dall'inverno rivelate
    nelle ombre della sera affido al vento una preghiera,
    che ti possa accompagnare

    Chiamami, se credi di poter precipitare,
    cara la mia stella luminosa che scintilla in fondo al mare

    amore che sarà ? che cambierà ?
    gli occhi al cielo che si muove
    amore che verrà ? che novità?
    gli occhi al cielo, si commuove

    amore che verrà






    Il presente

    Lo vedi quel foglio di carta velina
    che gira sul perno del tuo calendario?
    Traspare leggero il destino
    sfogliandolo in senso contrario.

    Porto il nome di un mare profondo
    che serve il capriccio di un vento piovoso
    e mi muovo agitato, e non trovo riposo.
    È che il tempo migliore che ho avuto
    l'ho avuto con te
    e alla fine di questa mia strada
    non vedo distanze
    e c'è brezza e profumo per tutte le stanze
    dell'erba tagliata al mattino

    RIT.
    il presente presto passerà
    come sempre se ne andrà
    lungamente si ricorderà
    poi per sempre se ne andrà

    E se adesso dovessi sparire
    come il colore di un fiore reciso,
    per un colpo di frusta che sibila senza preavviso?
    Faccio il conto dei giorni passati
    ma scintillano giovani gli occhi.
    Vuoi venirmi vicino, mentre l'eco avvicina i rintocchi?

    È che il tempo migliore che ho avuto
    l'ho avuto con te
    e alla fine di questa rincorsa
    non vedo distanze
    e c'è un suono d'orchestra per tutte le stanze
    e luci e sirene dal mare

     
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  4. tomiva57
     
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    Lo sai che siamo uguali

    Lo sai che siamo uguali
    messi in fila, dai profili e dai frontali

    Due occhi pugnali
    Due mani segnali
    Due labbra regali (per chi?)

    Lo sai che siamo vicini?
    Abbracciarsi, che si perdono i confini

    Due occhi pugnali
    Due braccia due ali
    Due labbra regali (per chi?)

    RIT.
    Fuori equilibristi che si muovono appesi
    ad un filo sottile che può traballare,
    ci si può spezzare il collo molto prima di cadere
    Dentro contorsionisti trapassati da mille e mille
    fasci di luce accesi all'improvviso
    dal chiarore intermittente di un sorriso

    Lo sai che siamo uguali?
    Luccicando come perle sui fondali

    Due occhi pugnali
    Due mani segnali
    Due labbra regali (per chi?)

    Due occhi due mani
    Due braccia due ali
    Due labbra regali…

    RIT.
    Fuori equilibristi che si muovono appesi
    ad un filo sottile che può traballare,
    ci si può spezzare il cuore molto prima di atterrare
    Dentro contorsionisti trapassati da mille e mille
    fasci di luce accesi all'improvviso
    dalla scia luminescente di un sorriso

    Navi disancorate, sotto il fuoco incrociato
    degli anni paurose sbandate e correnti inaspettate,
    forti a contrariare il vento per tornare








     
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  5. tomiva57
     
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    Musica leggera (Pacifico)



    image



    Sia testi che musiche sono di Gino de Crescenzo (Pacifico); in questo album v'è la presenza di Ivano Fossati nella canzone A poche ore.
    Tracce

    1. Musica Leggera
    2. Sangue fiume caldo
    3. Solo un sogno
    4. Per non rimanere
    5. A poche ore
    6. Una luce
    7. Come un fuoco lento
    8. La fuga
    9. Cent'anni almeno
    10. King Kong (la minaccia e il pericolo)
    11. Liberi gli occhi
    12. Un solo tempo
    13. Ricomincia ogni giorno
    14. Io e il mio cane




    Pubblicato il 25/06/2004
    Pacifico e la sua musica leggera in tour
    di Antonio Ranalli

    Nuove date estive per il "Musica leggera Tour 2004" di Pacifico.

    Prosegue con successo il “Musica Leggera Tour 2004” di Pacifico (all’anagrafe Gino De Crescenzo). Pacifico (voce e chitarra), è accompagnato da Diego Baiardi al pianoforte, da Camillo Bellinato al basso, da Johannes Bickler alla batteria e da Silvio Masanotti alla chitarra. L’unica eccezione sarà al Moon Tale Festival (Montale – PT, il 10 luglio) dove verrà affiancato solo da Diego Baiardi al pianoforte. Pacifico propone al pubblico alcuni brani del suo nuovo lavoro “Musica Leggera”, uscito il 5 marzo (che contiene il brano “Solo un sogno”, con il quale ha vinto il Premio per la miglior musica all’ultimo Festival di Sanremo), e quelli dell’omonimo e pluripremiato disco d’esordio pubblicato nel 2001. Il primo album “Pacifico” porta, infatti, al cantautore milanese importanti riconoscimenti: nel 2001 al Premio Recanati Pacifico vince il Premio Grinzane Cavour per il testo di “Le mie parole”, al Premio Tenco ottiene la Targa Tenco per la miglior opera prima e il referendum della rivista Musica & Dischi gli assegna la vittoria nella categoria “Emergenti Italiani”. Nel 2002 si aggiunge anche il Premio della Critica del P.I.M., promosso dal settimanale Musica di Repubblica e Radio Deejay.
    “Musica Leggera" (Ponderosa Music - Carosello Records/ Warner Music Italia) è stato scritto e arrangiato da Pacifico mentre la produzione artistica porta la firma, come il primo disco, di Paolo Iafelice. Tra le 14 canzoni che compongono l’album, “A poche ore” è il titolo di quella che vede Pacifico duettare con Ivano Fossati.









    Musica leggera

    Fischiettando fischiettando
    aspetto
    di cadere senza peso
    su un sentiero polveroso
    in un tramonto arioso e acceso
    Come un cero scintillante
    la mia luce mi segnala
    e mi consuma
    Perché ci sono?
    A chi serve il mio passaggio,
    silenzioso raggio
    entrato dal balcone?
    Ah, questa musica leggera
    come l'aria quando torna primavera
    Se qualcuno tocca
    va di bocca in bocca
    la canzone sciocca
    Fischiettando fischiettando
    aspetto
    l'onda lunga di passaggio
    per immergermi incosciente
    come un pesce trasparente
    che si scioglie sulla riva,
    scende pioggia arriva
    a riportarmi al mare
    Perché ci sono?
    Chi ricorda il mio passaggio,
    luminoso raggio
    atteso sul balcone?
    Ah, questa musica leggera
    come l'aria quando torna primavera
    Se qualcuno tocca
    va di bocca in bocca
    la canzone sciocca
    Ah, questa musica leggera
    come il vento quando torna primavera
    Se qualcuno tocca
    va di bocca in bocca
    la canzone sciocca





    Solo un sogno


    Sfila la lama dalle carni,
    levala piano amore mio
    Cade il ghiaccio
    e lascia gli alberi a tremare
    Sfila la lama senza fretta,
    ora c'è tempo amore mio
    Tutto è quieto
    e non serve un giorno in più
    E non c'è più niente al mondo
    da aspettare
    Gettami l'acqua fresca in viso,
    lasciami un soffio tra i capelli
    Se è davvero solo un sogno tornerò
    Sfila la lama dalle carni,
    lasciami andare amore mio
    Basta un salto per riprendere a volare
    sopra palazzi e ciminiere,
    prati bagnati e ferrovie,
    quanti posti non ho visto mai da qui...
    E non c'è piu' niente al mondo
    da cercare
    Lasciami solo un po' di fiato
    che mi riscalderà le mani
    Se è davvero solo un sogno tornerò
    Se non c'è più niente al mondo
    da cambiare
    Cercami e stringiti vicino,
    prima che perda il mio calore
    Se è davvero solo un sogno tornerò
    Cercami e vieni più vicino,
    ancora un po del tuo calore
    Se è soltanto e solo un sogno tornerò

     
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    A poche ore

    Sai com’è l'amore...
    Spietato inseguitore
    Mi abbevero alle pozze,
    nascondo le mie tracce
    ma sento già ansimare,
    non posso riposare
    Recapita l'invito
    Sparge profumo
    Mette mano e scompiglia i capelli
    Saltan cardini a cancelli vecchi chiusi e arrugginiti
    Toglie la polvere agli specchi
    Dipinge gli occhi
    Mette pendagli d'argento agli orecchi
    E fa tremare,
    che è troppo tempo che aspetti
    Toglie la polvere agli specchi
    Lucida gli occhi
    Mette sonagli d'argento agli orecchi
    E non tremare
    Perché addolcisce i difetti
    Dondolarti ubriaco
    Vino Sciroppo
    Salta il tappo e il liquore è versato
    e l'intrigo di muscoli e nervi è allagato
    INNAMORATO?!
    Toglie la polvere agli specchi
    Dipinge gli occhi
    Mette pendagli d'argento agli orecchi
    E fa tremare, che è troppo tempo che aspetti
    Toglie la polvere agli specchi
    Lucida gli occhi
    Scuote dal sonno e bisbiglia agli orecchi
    E non tremare
    Perché addolcisce i difetti
    Peso che segna la schiena
    t’incurvi e ti stanchi
    ma è senza quel peso che arranchi
    Nave alla fonda si arena sul fianco
    Persa cosciente balena morente
    Toglie la polvere agli specchi
    Stropiccia gli occhi
    Scuote dal sonno e strilla agli orecchi
    E non tremare
    Perchè addolcisce i difetti
    E non tremare
    anche se è molto che aspetti
    Sai com’è l'amore...
    Si tuffa il cuore
    Lo credevi distante
    ma è a poche ore

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/P/testi_canzoni_..._ore_63106.html







    Come un fuoco lento


    Come Segno inesorabile del tempo
    la Misura restrittiva e il malcontento
    l’Ordinanza non si può più rimandare
    Goccia persa in alto mare
    come Specie in estinzione
    Meteorite. Mutazione
    pesa l'Ombra della nuvola più scura
    Groppo in gola. paura
    Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita
    Guardo nel futuro ma l’immagine è sbiadita
    e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
    Quando è stato, quando ho sbagliato
    Guardo nel futuro, mela rossa e profumata
    Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
    e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
    È come un fuoco lento che si smorza e tace
    Sette giorni per creare il mondo
    Mezzanotte. buio fondo
    come corre l’Orologio che non sa aspettare
    sembra un Gioco ma non so giocarebrucia Seta ricamata
    Maremoto. Mareggiata
    L’Ostinato e fermo incedere degli anni
    Generare, generare affanni
    Guardo nel futuro che mi squilla tra le dita
    Guardo nel futuro ma la nebbia si è infittita
    e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
    A quale fine sono destinato
    Guardo nel futuro, mela dolce e zuccherata
    Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
    e non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
    È come un fuoco lento che è conforto e croce
    È come un fuoco lento che da forza e luce
    È come un fuoco lento che si smorza e tace
    Sale in bocca, non respiro
    Malinconico sospiro
    L’Ora d'aria lungamente attesa
    in Ginocchio. resa
    Sette vite e troppi sogni in un cassetto
    Maledetto. Imperfetto
    L’Ordinanza per il blocco generale
    Goccia persa dentro a un temporale
    Guardo nel futuro ripiegato tra le dita
    Guardo nel futuro ma l’immagine è annerita
    e non so dove conduce questa strada che ho imboccato
    quando è stato, quando ho sbagliato
    Guardo nel futuro mela rossa e profumata
    Guardo nel futuro ed è una mela avvelenata
    e non so perchè il mio passo si fa sempre più veloce
    è come un fuoco lento che conforta e cuoce
    Guardo nel futuro che mi sfila tra le dita
    Guardo nel futuro ma l’immagine è sbiadita
    E non so perché il mio passo si fa sempre più veloce
    È come un fuoco lento che è conforto e croce
    È come un fuoco lento che si smorza e tace
    È come un fuoco lento, lascia solo brace

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/P/testi_canzoni_...:o:g_63111.html




     
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  7. tomiva57
     
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