Marina Restuccia, in arte Marina Rei (Roma, 5 giugno 1969), è una cantante italiana.
biografia
Marina Restuccia è figlia di Vincenzo (che nei dischi in cui ha suonato si è firmato come Enzo Restuccia), batterista dell'orchestra di Ennio Morricone e poi con vari cantautori, quali Fabrizio De André e Angelo Branduardi, e Anna Giordano, violista. Cresce con la passione per l’arte e per la musica in particolare grazie anche all’influenza dei genitori che la abituano al jazz, al soul, ma anche alla musica classica. A diciotto anni si stacca dalla famiglia per dedicarsi alla musica dal vivo, esibendosi in alcuni tra i più noti locali romani. Inoltre appare come corista e ballerina di fila nelle coreografie di Gino Landi e Franco Miseria per la Rai e Canale 5.
Successivamente inizia a incidere dischi dance con lo pseudonimo di Jamie Dee, ottenendo una discreta notorietà anche all'estero (specialmente in Giappone). Nel 1991 firma un contratto discografico con la Flying Records e prodotta da Roberto Ferrante pubblica il primo singolo: Burnin' up. Si avvale della collaborazione di Max & Frank Minoia per il secondo singolo Memories memories e nel 1992 pubblica Two time baby. Different moods è il suo primo album ed esce in Giappone (Special love, il singolo estratto). Nel 1993 viene pubblicato Get ready, ultimo singolo per la Flying. Nel 1994 passa alla X Energy e pubblica Don't be shy, singolo pubblicato anche in molti paesi europei. Contemporaneamente in Giappone esce il secondo album (Don't be shy), che spazia dalla dance all'acid jazz. Il nuovo singolo People (everybody needs love) viene pubblicato sia in Europa che negli Stati Uniti. Intanto prende parte a progetti e collaborazioni con i Blunero, JFM Project, Mistral, PF Sound.
Il 1995 si apre con il nuovo singolo So good, sempre con la produzione e la supervisione di Frank & Max Minoia. Il singolo Dreaming blue pubblicato a fine '95 e U, pubblicato nel 1996, sono gli ultimi due brani incisi come Jamie Dee. Infatti, nel 1994 la cantante aveva firmato per la Virgin Records, continuando la collaborazione col musicista Frank Minoia intrapresa già qualche anno prima.
Nell'Aprile del 1995 esce il brano Sola, inciso con un nuovo pseudonimo, Marina Rei: anche il genere è nuovo e si discosta dalla precedente produzione, imponendosi subito nelle radio grazie ai ritmi soul ed acid jazz. Nell’Autunno dello stesso anno è la volta di un altro singolo di successo, Noi e pubblica il primo omonimo album Marina Rei, da lei interamente scritto (autrice dei testi) con Frank Minoia (compositore e arrangiatore delle musiche). La consacrazione avviene però l’anno successivo al Festival di Sanremo: Marina partecipa nella sezione giovani col brano Al di là di questi anni e si classifica terza vincendo anche il premio della critica. Si fa anche notare per l'esibizione a piedi nudi, quasi ricalcando Sandie Shaw. Attribuisce questa scelta alla volontà di sentirsi maggiormente a proprio agio. L’album d’esordio viene ripubblicato con l’aggiunta del brano sanremese e in poche settimane si aggiudica il disco di platino superando di gran lunga le 130.000 copie vendute e confermandosi come l’album d’esordio di maggior successo nel ’96, grazie anche agli altri singoli estratti quali Pazza di te, Odio e amore, I sogni dell’anima (remixato da Todd Terry). Nello stesso anno si aggiudica il Telegatto d'oro nel corcorso musicale Vota la voce nella categoria migliore rivelazione.Alla partecipazione sanremese seguono una serie di concerti che culminano con l'esibizione in Piazza San Giovanni a Roma, in occasione della tradizionale festa del Primo Maggio.
Nel 1997 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo col brano Dentro me (nel video appare addirittura il famoso ballerino Daniel Ezralow). Il secondo album “Donna” si distacca di poco dal precedente, mantenendo le sonorità black della collaborazione con Frank Minoia, e risulta impreziosito da un’altra collaborazione col celebre sassofonista Michael Brecker, totalizzando le oltre 200.000 copie vendute. L’album è trainato da un singolo di enorme successo, Primavera, cover della canzone You To Me Are Everything (EN) dei The Real Thing (EN) , con cui Marina Rei vinse il Disco per l’Estate. il videoclip della canzone vede la partecipazione di Margherita Buy. Il tour che segue ottiene un ottimo successo di pubblico: durante la Festa dell'Unità di Reggio Emilia canta di fronte ad un pubblico di 20mila persone.“Donna” è anche il titolo di un cd uscito in Spagna che raccoglie il meglio dei due album di Marina unitamente a tre versioni in spagnolo.
Negli innumerevoli concerti dal vivo in tutta Italia, dimostra tutta la sua forza sia come vocalist che come percussionista, collezionando alcune performance davvero memorabili. Malgrado ciò l’artista avverte l’esigenza di concedersi più tempo e più spazio per arrivare ad esprimere sé stessa nelle sue canzoni, ed il primo segno di questo cambiamento si ha a partire dall’album “Animebelle” (1998), col quale Marina abbandona la collaborazione con Frank Minoia per un nuovo team di produzione dove Pietro e Paolo Micioni s’impegnano in un progetto comunque di stampo prettamente soul, ma più aperto al pop internazionale, di cui T’innamorerò, primo singolo estratto, è l’esempio più efficace. Al disco partecipano tra gli altri anche Trilok Gurtu e Ashley Ingram, bassista della band Imagination e produttore della cantante soul Des'ree.
La svolta
La partecipazione al Festival di Sanremo 1999 segna uno spartiacque nella carriera di Marina Rei, all’apice della popolarità: Un inverno da baciare è una delle sue canzoni più valide in assoluto e lascia sottintendere il nuovo corso musicale intrapreso dall’artista. Il brano presenta uno spessore inedito, almeno fino a quel momento, nel testo, supportato da un arrangiamento elettronico che lo farà balzare ai primi posti delle classifiche grazie anche ad un video molto trasmesso in cui la cantante appare computerizzata sulla falsariga di Lara Croft. La ristampa di “Animebelle” rimane così per diverse settimane in classifica, trainato anche dalle hit Cuore a metà (anche questa molto trasmessa dalle radio), e L’allucinazione con cui partecipa al Festivalbar conquistando un disco di platino. Nell’ottobre del 2000 arriva “Inaspettatamente”, album dalle notevoli sfumature rock e che lascia ampio spazio anche all’elettronica. Le canzoni, quasi tutte scritte e composte dalla stessa Marina Rei, esprimono, attraverso racconti di rabbia e delusione, tutto il suo vissuto in un momento particolare della sua esistenza che si ripercorre inevitabilmente sulle scelte musicali. L’artista sembra avvicinarsi sempre di più al rock romano come quello dei Tiromancino, di cui Federico Zampaglione firma infatti il brano La mia felicità, mentre I miei complimenti, Maestri sull’altare e l’omonima Inaspettatamente sono i singoli estratti. Ma nonostante il grande successo della canzone I miei complimenti, l’album sembra non ottenere lo stesso riscontro dei lavori precedenti: il cambiamento è forte, anche il suo modo di cantare è diverso rispetto ai primi successi, e le nuove scelte artistiche vengono dunque apprezzate più dalla critica, che dal pubblico. Nello stesso anno compone la musica per la canzone di Syria Maledetto il giorno. Marina lascia la Virgin e approda, nel 2002 alla BMG. La nascita di suo figlio Nico, avuto dall'ex compagno Daniele Sinigallia (fratello di Riccardo, ex-Tiromancino) ispira un lavoro ancora più maturo quale è “L’incantevole abitudine”, prodotto e arrangiato proprio da Daniele Sinigallia. Il giorno della mia festa è sicuramente il brano più immediato, subito di grande riscontro in radio, anche se non rende giustizia ad un album altamente poetico che rappresenta il sopraggiungere di un nuovo equilibrio, una nuova dimensione artistica ed esistenziale che si colloca nella delicatezza di brani come Verrà il tempo, singolo che apre il disco, o Lasciati guardare. Degni di nota anche La parte migliore di me, Così lontani, Qualcuno con cui restare. Nel 2004 Marina partecipa al cd-tributo a Franco Battiato "Voli imprevedibili", dove interpreta con la consueta eleganza il brano La stagione dell’amore, e successivamente compare nella colonna sonora del film “Fino a farti male” per il quale scrive il brano And I close my eyes con cui otterrà la nomination al Nastro d'Argento per la miglior canzone originale.
Per l’uscita di un nuovo lavoro bisogna aspettare il Festival di Sanremo del 2005, dove Marina avrebbe dovuto presentare Song’je, prima sua esperienza col napoletano in cui è stata affiancata da Francesco Di Bella dei 24 Grana. Ma il regolamento ha fatto sì che la scelta cadesse su Fammi entrare, brano ipnotico ma non particolarmente immediato: non arriva in finale, anche se l’artista riesce comunque ad esibirsi con Riccardo Sinigallia, co-autore del brano assieme a Daniele e la stessa Marina Rei. Inoltre il brano risulta uno dei più trasmessi in assoluto seppur limitatamente al solo periodo sanremese: a partire da questo momento la cantante gestisce infatti la propria attività da sola, chiudendo i ponti con le major e affidandosi (come altre validissime artiste) alla OPM 2000, etichetta indipendente che però non riesce ovviamente ad assicurarle la visibilità di un tempo. Il nuovo album si intitola “Colpisci”: produzione e arrangiamenti ancora di Daniele Sinigallia, suoni curatissimi. La title-track è il risultato di un’altra preziosa collaborazione con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, il resto è soprattutto opera dell'abilità di Marina Rei nel comporre i suoi pezzi. Dopo l’ennesimo tour estivo, tra il 2005 e il 2006 Marina provvede alla realizzazione teatrale di un nuovo progetto live che è “L’Acustico in 7”, in cui i brani principali del suo repertorio acquisiscono una nuova veste grazie alle esecuzioni unplugged con ampio utilizzo di archi.
Il 9 febbraio 2007 esce “Al di là di questi anni”, album inciso in presa diretta al Forum Music Village di Roma, che racchiude le atmosfere dei suoi ultimi concerti, basati sul contrasto tra strumenti come chitarre elettriche e tastiere, ed elementi più acustici, come le sue affezionate percussioni. La scaletta dell'album è rivolta al passato, come in un best: da I miei complimenti a Un inverno da baciare, da T'innamorerò a Noi, passando per la stessa Al di là di questi anni e la più recente Fammi entrare. Ma le canzoni ne escono totalmente reinventate, come anche Quello che non c'è, cover degli Afterhours (mai incisa prima), e stravolta nella sua struttura musicale dalla creatività di Marina Rei e Anton Giulio Frulio. L'album è edito dalla On the Road Music Factory.
Nel luglio dello stesso anno intraprende, assieme ai colleghi cantautori romani, Paola Turci e Max Gazzè, un tour denominato Di comune accordo, dove Marina è alle percussioni, Paola Turci alla chitarra e Max Gazzè al basso. Il tour ha toccato molte piccole località italiane ed una tappa estera a Losanna, oltre ai più grandi capoluoghi italiani. Nel 2008 partecipa con Paola Turci al Festival di Sanremo, come ospiti nella serata dei duetti, per l'esecuzione del brano in gara Il solito sesso di Max Gazzé, riproponendo così lo schema del tour in trio.
Musa
Si intitola "Musa", l’album di inediti della cantante uscito l’8 maggio 2009 con etichetta OTRlive e distribuzione Universal, anticipato dall'omonimo singolo uscito in radio e nei circuiti digitali il 3 aprile. Un disco interamente scritto e prodotto da Marina che si sviluppa intorno ad un universo femminile fatto di figure di donne forti nel lavoro, nella famiglia e nella società. Donne per un certo senso rivoluzionarie e fuori dagli schemi, che trovano la loro natura anche insieme agli uomini ma che sanno mostrare il loro lato più dolce e fragile abbandonando la maschera dell'uomo forte a tutti i costi. Il disco è molto più eterogeneo dei lavori precedenti. Da segnalare sono la ballad Sorrido, l'intensa cover Il mare verticale di Paolo Benvegnù, Donna che parla in fretta e l'intimissima Un volo senza fine, impreziosità dalla chitarra acustica di Carmen Consoli.
Attualità
Sempre nello stesso anno partecipa al concerto del Primo Maggio a Roma, in piazza San Giovanni, dove strega il pubblico riproponendo uno dei suoi brani più storici, I miei complimenti, oltre a Sempre di Gabriella Ferri e Donna che parla in fretta, canzone per la quale riceve nel 2010 la nomination al Premio Amnesty Italia 2010. Il 22 giugno 2009 prende parte all'iniziativa Amiche per l'Abruzzo tenutasi a Milano a favore della raccolta fondi per le vittime del terremoto in Abruzzo. Nel luglio 2009 partecipa a Italia Wave, dove propone alcuni brani dell'ultimo disco e graffianti versioni di Piece of My Heart di Janis Joplin e Strawberry Fields Forever dei Beatles insieme a Paolo Benvegnù. Nel 2010 scrive per Giorni di rose di Paola Turci il brano Il cielo sopra di noi.
Il 2011 segna il passaggio di Marina alla Big Fish Entertainment per l'organizzazione dei suoi concerti. In estate è impegnata nel nuovo progetto live Black Beauty in duo con Andrea Normanno, dj di fama internazionale. Nello stesso anno firma il brano Passerà l'estate, cantato da Giorgia nel suo album Dietro le apparenze. Il 27 aprile 2012 è entrato in rotazione radiofonica un nuovo singolo intitolato E mi parli di te, in cui ha collaborato Pierpaolo Capovilla, frontman della band Il Teatro degli Orrori. L'artista si è inoltre esibita per la terza volta al concerto del Primo Maggio di Piazza di Porta San Giovanni a Roma, presentando i nuovi brani E mi parli di te e Qui è dentro (canzone sul tema del sovraffollamento delle carceri che ha ricevuto una nomination al Premio Amnesty Italia 2013), unitamente ad una cover di Move over, in omaggio a Janis Joplin. Il 24 agosto 2012 esce in radio L'errore, brano scritto insieme ad Andrea Appino degli Zen Circus, nonché secondo singolo estratto dall'album di inediti La conseguenza naturale dell'errore, in uscita il 18 settembre. Questo lavoro vanta numerose collaborazioni: Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Max Gazzè, Valerio Mastandrea, Ennio Morricone, Riccardo Sinigallia, oltre ai già citati Andrea Appino degli Zen Circus e Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori. Sempre nel 2012 collabora con gli Epo nel brano Un fuoco e suona la batteria nel brano in Ali sporche del rapper Coez. Nel 2014 partecipa come ospite alla serata del venerdì del Festival di Sanremo, dedicata alla canzone d'autore italiana, duettando con Riccardo Sinigallia nel brano "Ho visto anche gli zingari felici"
Il 17 luglio 2014 annuncia che il titolo del suo decimo lavoro discografico, prodotto da Giulio Ragno Favero (bassista della band Il Teatro degli Orrori), si intitolerà Pareidolia. L'album,distribuito a partire dal 30 settembre 2014 e pubblicato sull'etichetta dell' artista stessa, la Perenne, viene anticipato dal primo singolo Lasciarsi Andare.
discografia
Album
Marina Rei (1995) Donna (1997) Anime belle (1998) platino Inaspettatamente (2000) L'incantevole abitudine (2002) Colpisci (2005) Al di là di questi anni (2007) Musa (2009) 2012 - La conseguenza naturale dell'errore 2014 - Pareidolia (Perenne)
Singoli
Sola (1995)/ video Noi (1995) Al di là di questi anni (1996)/ video Pazza di te (1996) I sogni dell'anima (1996)/ video Odio e amore (1996) Dentro me (1997)/ video Donna (1997) Primavera (1997)/ video T'innamorerò (1998)/ video T'innamorerò (remix feat. Neffa) (1998)/ video Cuore a metà (1998) Un inverno da baciare (1999)/ video Scusa (1999) L'allucinazione (1999)/ video Inaspettatamente (2000)/ video I miei complimenti (2000)/ video Maestri sull'altare (2001)/ video Il giorno della mia festa (2002)/ video Verrà il tempo (2002)/ video La parte migliore di me (2003)/ video Fammi entrare (2005)/ video Song'je (2005)/ video Colpisci (2005) Le stelle (2005) I miei complimenti (2007) Musa (2009)/ video Sorrido (2009)
Marina Rei è il primo album di Marina Rei pubblicato nel 1995 e ristampato l'anno successivo in occasione della partecipazione al Festival di Sanremo '96 col brano Al di là di questi anni.
Tracce
Mo-monotonia I sogni dell'anima Noi La prima volta Generatore di traffico Bianco Libera libera Pazza di te Sola Odio e amore Io lo devo a te
Quando tutto gira male e vedo nero ho bisogno di cambiare di ricominciare da zero. Voglia di vivere anche se qui va così, così se qui tutto va così ti prendi quel che hai che poi non basta mai mi piacerebbe vivere questa vita senza guai. Eh eh non mi importa che la gente pensa solo a sè io prima o poi lo farò voglio dire, voglio dire: "no!" cerco nell'aria qualcosa che non finirà...mai sento nell'aria c'è già quello che mi darà. Voglia di vivere anche se qui va così, così se qui tutto va così ti prendi quel che hai che poi non basta mai mi piacerebbe vivere questa vita senza guai. Voglia di vivere anche se qui va così, così se qui tutto va così no, non è solo mia l'idea di andare via schiacciando sotto un sasso la mo-monotonia
Quante volte ho immaginato te l'amore nella fantasia completamente senza limiti vero e libero, ma senza ipocrisia. Quante volte ho creduto che fossi solo un pensiero lontano e quante volte ho pregato perchè avrei voluto averti con me. Sono desideri o verità sono i sogni di quest'anima. Fantasia L'amore nella fantasia fantasia solo mia. Quante volte ho immaginato te come in una mitologia tu, l'eroe irraggiungibile mi liberavi dalla malinconia. Mi portavi tra le nuvole scaldate dai raggi del sole proprio come nelle favole dai non mi svegliare... ...e quante volte ho pregato perchè ti avrei voluto davvero con me. Sono desideri o verità sono i sogni di quest'anima. Fantasia l'amore nella fantasia fantasia solo mia.
Sono passati 11 anni! a volte il tempo sembra niente e nascosto in me il ricordo indelebile. Di quando lei è andata via con gli occhi pieni di pianto ed io lì con mio fratello accanto. Sono passati 11 anni a volte il tempo sembra niente lui ci chiedeva consigli entrando in confidenza, per dimostrare la sua innocenza. Ma ormai tutto era finito, senza sapere perchè Noi, figli dell'amore noi, figli del dolore noi, chiusi nel silenzio noi, saremo solo noi. Allora provo ad immaginare quanta gente come me ha creduto di impazzire e chi ancora di morire. Quando si restava chiusi al buio nelle nostre stanze pregando che qull'incubo finisse. Sono passati 11 anni a volte il tempo sembra niente avere un po'di pace chissà come, per incanto! Non era chiedere tanto. Ma ormai tutto era finito, senza sapere perchè. (chorus) Credi di aver avuto paura ma anche tanta fortuna, provo ancora dolore ma di più provo amore. C'è chi invece non l'ha mai trovato e vive credendo di non essere mai stato amato.
Tu in un angolo del mondo Tu ridi e piangi in un secondo Tu lotti e muori per la vita Tu troppo profonda è la ferita. Ma la terra dei sogni non c’è più E io la creerò,la plasmerò come fosse mia Qui la terra dei sogni non c’è più Ma io la scoprirò e nessuno mi porterà via. Chorus Bianco La neve cade già, guardo avanti a me l’orizzonte sale piano bianco il vento sta soffiando, luce su di me la mia luna non mi lascerà. Tu stai cercando la verità Tu non è altrove ma nella tua intimità. M a la terra dei sogni non c’è più E io la creerò,la plasmerò come fosse mia Qui la terra dei sogni non c’è più Ma io la scoprirò e nessuno mi porterà via.
Libera Io voglio fare quello che mi va Io trovo molto naturale Questa politica non finirà Corro il rischio ma non vado via. Crescerà forte dentro di me La voglia di lottare e di vincere Basterà un’emozione Così forte che mi trascinerà. Chorus Libera,libera,sono libera lo so Lasciatemi sfogare io non mi nasconderò Libera,libera e libera sarò Di dire e di pensare anche quando non si può Perché nascondere la verità? Lo trovo stupido e banale. E perché chiudersi in un angolo Senza mai riuscire a vivere. Crescerà forte dentro di me La voglia di lottare e di vincere Basterà un’emozione Così forte che mi trascinerà.
Chorus
Libera,libera,sono libera lo so Lasciatemi sfogare io non mi nasconderò Libera,libera e libera sarò Di dire e di pensare anche quando non si può Libera,libera,sono libera lo so Ho voglia di gridarlo e allora non mi fermerò. Libera,libera e libera sarò E non c’è niente di più bello al mondo…oh no!
Di nuovo le 8 tra poco devi andare Il tempo passa in fretta lei sarà li ad aspettare E chissà quando potrò ancora vederti Muoio già dalla voglia di riabbracciarti. Io non so perché mi sta accadendo Qualcosa dentro mi sta cambiando Milioni di emozioni in un solo minuto E una forza che non ho mai conosciuto. Dimmi perché Stai lì a guardarmi Amore dimmi perché Non posso più lasciarti. Pazza di te Mi sto innamorando Pazza di te Io senza di te non vivo più. Sono persa nel desiderio di capire Come si possa tanto amare e poi soffrire, piano piano stai prendendo il sopravvento vorrei sapere a cosa stai pensando. Mi basta la felicità di stare insieme Saraà una frase fatta, ma io ti voglio bene Sentire la tua voce almeno una volta al giorno Vorrei la buona notte la tuo ritorno. Dimmi perché Stai lì a guardarmi Amore dimmi perché Non posso più lasciarti.
Donna è il secondo album di Marina Rei, pubblicato nel 1997.
Il disco
Dalla critica è stato definito come “un ritratto molto intimo dell’universo femminile e della vita di tutti i giorni che sprigiona la passione di Marina per il rhythm and blues, il funky e la musica nera”. Questo disco si distacca di poco dal precedente, mantenendo le sonorità black della collaborazione con Frank Minoia, e risulta impreziosito da un’altra collaborazione col celebre sassofonista Michael Brecker. Pubblicato dopo la partecipazione al festival di Sanremo del 1997 con il brano “Dentro me” (nel cui video appare il ballerino famoso ballerino Daniel Ezralow) classificatosi 13º nella categoria big. L’album riuscì ad arrivare alla posizione 15 della classifica italiana, e risultò alla posizione 40 nella classifica dei dischi più venduti dell’anno ottenendo due dischi di platino e superando le 200.000 copie vendute. Il terzo singolo Primavera (uscito dopo Donna) nel cui videoclip Marina è affiancata da Margherita Buy, raggiunse il 10 posto e risulto all’82 posto come singolo più venduto del 1997 vincendo il prestigioso concorso musicale “Un disco per l’estate”e diventato ormai un classico della musica leggera italiana. Il disco è stato inoltre recensito positivamente dalla rivista musicale americana Billboard. Nonostante tutto sembra essere quello meno apprezzato dai fans più accaniti nonché dalla stessa Rei. Ecco infatti cosa c’è scritto nella sua biografia ufficiale: “Ai tempi del secondo album, “Donna” (1997), il meccanismo discografico si era già fatto impegnativo e logorante, sottraendole tempo ed energie alla scrittura di testi e musica, alla ricerca d’un suono appropriato e che le rispondesse. Marina inizia a non condividere a pieno le scelte della casa discografica, tra queste – la più sofferta – quella di una seconda partecipazione al Festival di Sanremo”.
Tracce
Musica Dentro me È tardi ormai Donna Due come noi Sono mia Primavera La voce del cuore Mondo bisogno Lei Le parole dell'amore La faccia che ho
Anime belle è il terzo album di Marina Rei pubblicato nel 1998.
Tracce
T'innamorerò - 4:05 Anime belle - 4:12 Cuore a metà - 4:27 No more - 4:06 Fortunata - 3:50 Attimi di noi - 3:50 Scusa - 4:32 L'eternità - 4:16 Come un'onda - 4:43 Ti scrivo una canzone - 3:49 Ci sarò (I'll be) - 4:24 L'allucinazione - 4:18 Noi - 3:39
Niente di ciò che verrà domani sarà come è già stato ieri tutto passa tutto sempre passerà la vità è come un'onda come il mare in un và e vieni infinito quel che poi vedremo è diverso da ciò che abbiamo visto ieri tutto cambia il tempo tutto nel mondo non serve a niente fuggire nè mentire a se stesso amore se hai ancora un posto nel cuore mi ci tuffo dentro come fà un'onda nel mare niente poi si perderà ricordi di noi come eravamo ieri tutto passa ma non si dimentica la vita che ho vissuto è la mia vita in un và e vieni infinito quel che poi vedremo è diverso da ciò che abbiamo visto ieri tutto cambia il tempo tutto nel mondo non serve a niente fuggire nè mentire a se stesso amore se hai ancora un posto nel cuore mi ci tuffo dentro come fà un'onda nel mare
Quando il buio ti oscurerà sarò lì ad illuminarti, quando non saprai più che e cosa sei sarò lì a ricordarti, quando ti perderai io ti ritroverò, quando vivrai nel dubbio risponderò ai tuoi perché. Sarò la spalla su cui piangerai, la casa dove tornerai. In tutti i giorni che vivrai, in tutto quello che farai, ci sarò. Sarò la forza che ti aiuterà a trovare la felicità, sarò lì anche se pioverà. Quando nessuno ci sarà, ci sarò. E quando un abbraccio aspetterai sarò vicino a stringerti, e quando la tua fede svanirà sarò con te a ricrederti, quando vedrai bugie dirò la verità, quando cercherai qualcuno potrai correre da me. Sarò il sole che asciugherà il tuo cuore.
Inaspettatamente è il quarto album di Marina Rei pubblicato il 10 novembre del 2000. L'album è stato anticipato dal singolo omonimo uscito in radio il 10 ottobre e in vendita il 15. Gli undici brani che compongono l'album sono stati scritti nei testi e nella musica quasi esclusivamente da lei, fatta eccezione per "La mia felicità", scritta insieme a Federico Zampaglione dei Tiromancino, "Ride" e "Inaspettatamente", coofirmate nella musica da Daniele Sinigallia. Altri singoli estratti: I miei complimenti, Maestri sull'altare.
Tracce
Inaspettatamente - 3:42 Maestri sull'altare - 4:00 La mia felicità - 3:29 Mentite spoglie - 3:50 I miei complimenti - 4:42 Ride - 3:48 Paura di te - 3:55 La notte - 4:55 Il respiro del mio vivere - 4:08 Il lato oscuro - 4:18 Abuso di potere - 5:09
da Wikipedia foto web
Video Inaspettatamente
Video
Maestri sull'altare
Video
La mia felicità Sola come sono in una stanza buia Sola con i miei occhi verso il cielo nero Forse il mondo è fuori che mi guarda E cerco tra i pensieri quello più sincero Scrivo le parole libere libere come i rumori per la strada fuori Bagnata solo dalla pioggia sporca e dalle lacrime Mia e soltanto mia la paura non è più la tua E la vivrò da dentro La mia felicità a a a a La mia felicità a a a a Tornano le favole di donna con il sorriso negli occhi E dentro gli occhi le ore Passate nei cortili con la voglia di sorridere E la voce con cui canto la mia fragilità Scrivo le parole libere libere con gli odori che sentivo ieri La mia felicità a a a a La mia felicità a a a a Sola come sono in una stanza buia Sola con i miei occhi verso il cielo nero Forse il mondo dorme non si sveglia e cerco tra i pensieri Quello più sincero.