ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry
     
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    “La macadamia è considerata una delle noci più squisite del mondo
    per il suo sapore unico e delicato,
    la sua croccantezza e l’intenso color crema”.
    (Chronica Horticulturae)


    LA MACADAMIA


    Macadamia-integrifolia
    La Macadamia è un genere di piante perenni della famiglia delle Proteaceae che comprende nove specie. Di queste sette sono native dell' Australia orientale, una della Nuova Caledonia ed una, la Macadamia hildebrandii dell'Indonesia.
    Il nome del genere Macadamia è un omaggio al famoso scienziato australiano John McAdam, collega del botanico britannico Ferdinand von Mueller che fu il primo, insieme a Walter Hill (direttore del giardino botanico di Birsbane) a descrivere questa pianta.
    I Sinonimi della piante sono: Noce australiana, Noce del Queensland , Noce di Baphal o del “bush”.
    Sono piante sempreverdi e maestose, può arrivare a 50 anni di vita, nel corso della quale la produzione di noci cresce di pari passo. In condizioni ottimali con la presenza di climi umidi e subtropicali , l’albero di macadamia raggiunge un’altezza di 15 metri. Le foglie sono unite in gruppi da 3-6, hanno una forma ellittica, sono lunghe da 6-30 cm ed hanno una larghezza tra i 2 e i 13 cm. I fiori sono prodotti in grappoli della lunghezza variabile tra i 5-30 cm, mentre i singoli fiori sono lunghi circa 10-15 mm, con una colorazione tra il bianco-rosa-porpora, con quattro tepali. In Australia la fioritura ha inizio nel corso della stagione fredda quando le giornate sono brevi, a mese di maggio.

    Macadamia-ternifolia
    La pianta della noce di macadamia cresce molto lentamente e mediamente e produce le noci solo una decina di anni dopo essere stata piantata, ma la fruttifica-
    zione può continuare per tutto l’arco della vita. La raccolta comincia a diventare interessante quando l’albero ha circa 7 anni e un albero di 15 anni riesce già a produrre 50 kg di noci ogni anno. La Macadamia è un genere di pianta che può autoimpollinarsi, ma all’interno della stessa specie ci sono cultivar autocompatibili e cultivar autosterili. Trascorse 5-8 settimane dall’inizio della fioritura le noci presentano le dimensioni di un pisello e molte di queste si distaccano e cadono al suolo, solo l’1% dei fiori procede nello sviluppo e diviene frutto maturo. La lignificazione del guscio comincia all’inizio di dicembre seguita da un rapido accumulo di olio fra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Le drupe (frutti con nocciolo) pendono dall’albero in lunghi grappoli che assomigliano a quelli dell’uva. Il frutto, sferico e commestibile, con un diametro va dai 2 ai 3 centimetri, è racchiuso in un guscio marrone, molto duro, che a sua volta è racchiuso in uno spesso involucro protettivo di colore verde. Le noci cadono al suolo quando sono mature contemporaneamente.
    Le noci sono vendute solamente seccate, bollite o arrostite (salate e non salate) dato che la noce fresca si deteriora facilmente e in poco tempo diventa rancida.
    I gusci delle noci di macadamia, duri come sassi, hanno un potere calorifico che si avvicina a quello della lignite. Una società elettrica australiana usa i gusci per produrre elettricità, impiegata sia dagli stabilimenti nei quali si lavorano le noci che dalla rete elettrica in generale. Si tratta del primo progetto waste-to-energy (energia dai rifiuti) realizzato in Australia; se più coltivatori forniranno il “combustibile”, la quantità di energia prodotta potrebbe aumentare considerevolmente.

    noce-del-queensland
    I Componenti dell’ olio di noce di macadamia: circa 80% di acidi grassi mono-insaturi, dei quali il 50% è acido oleico e il 20% acido palmi-toleico, vitamine A, B ed E , minerali. La noce: circa il 70% di grassi, vitamina B, calcio, ferro,. Fosforo. Secondo recenti studi, un consumo modesto di noci di macadamia può effettivamente ridurre le lipoproteine a bassa densità, o colesterolo cattivo, e i trigliceridi, nonché abbassare la pressione sanguigna. Il prezioso estratto di olio è facilmente assorbito dalla pelle alla quale dona un aspetto luminoso e una testura morbida, a effetto seta. E’ ricco di acido palmitoleico che è un antiossidante e rallenta così l’invecchiamento della pelle. L’olio fornisce anche una leggera protezione dai raggi solari. Per ottenere l’olio di noce di macadamia le noci vengono pressate e quindi l’olio viene delicatamente filtrato. Vengono raccolte solo le noci cadute dall’albero, che hanno il giusto punto di maturazione.
    Nella cosmesi, è usato per saponi, solari, lozioni, shampoo e creme.

    Le noci macadamia sono tossiche per i cani e anche per i gatti. La tossicità viene manifestata da debolezza, unita all'incapacità di stare sulle zampe fino a 12 ore dopo l'ingestione. Le condizioni si normalizzano generalmente entro le 48 ore dall'ingestione.

    ..storia, miti e leggende..



    Molto tempo prima la scoperta di questa noce per noi così preziosa, gli aborigeni australiani la usavano come fonte di proteine e grassi. Le noci vennero scoperte nelle foreste sud orientali dell' Australia, più precisa-
    mente sul Monte Bauple nel Queensland australiano. Per questo motivo i frutti sono noti fra la popolazione come “Bauple nuts” (noci di Bauple). Narra una leggenda della tribù Budjilla: un ragazzo chiamato Baphal portò per primo la noce alla sua gente. Questo avvenne subito dopo che il dio Yindingie aveva lasciato la Montagna e non c’era nessuno a tutelare la terra. Così Baphal partì per la Montagna per verificare che tutto fosse a posto. Durante il cammino cadde e si ferì un piede. Il suo animaletto da compagnia, una lucertola, si rivolse al wallaby e gli chiese che fare. Il saggio wallaby a sua volta cercò l’aiuto del canguro per portare acqua a Baphal. Poi si rivolsero al acatua che raccolse noci dall’albero di macadamia così da nutrire Baphal. Infine, crearono un falò con le foglie dell’albero. La tribù di Baphal vide il fumo e mandò i soccorsi. Da allora le noci sono state chiamate “noci di Baphal” .

    macadamia
    "Il Botanico Walter Hill guardava inorridito il suo giovane assistente. Il ragazzo aveva appena mangiato le noci di un albero, una specie scoperta di recente che cresceva nelle foreste pluviali subtropicali del Queensland sud-orientale, in Australia. Si diceva che quelle noci fossero velenose. Ma il ragazzo non dava alcun segno di malessere, anzi, trovava le noci deliziose. Così Hill ne assaggiò una e si disse d’accordo. Subito dopo cominciò a inviare piantine di macadamia ad amici e botanici di tutto il mondo."

    In Australia i primi tentativi di coltivazione della noce di macadamia risalgono al 1880; l’eccezionale resistenza del guscio comportò molte difficoltà e rallentamenti nell’automazione del processo di lavorazione. Si deve attendere fino alla metà del XX secolo perché in Australia si diffonda la coltivazione a scopo commerciale nei territori del New South Wales e del Queensland.

    Il guscio è coriaceo e difficile da schiacciare. Gli aborigeni usavano sassi. John Waldron, un pioniere nel settore della frutticoltura, si serviva di incudine e martello. Con questi semplici arnesi schiacciò circa otto milioni di noci nell’arco di cinquant’anni.


    Edited by gheagabry1 - 13/10/2019, 15:41
     
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118 replies since 13/2/2011, 11:34   75790 views
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