ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry
     
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    Il LUPPOLO



    Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, che può raggiungere anche i sette metri di altezza; le foglie di questa pianta sono cuoriformi e picciolate, con la parte superiore ruvida e quella inferiore resinosa. È una specie dioica e quindi i fiori sono presenti su individui separati; i fiori maschili sono riuniti in pannocchie, mentre quelli femminili presentano un cono membranoso; entrambi sono di colore verde e la fioritura avviene in estate.
    Il luppolo ama gli ambienti freschi e terreni fertili, non a caso cresce spontaneamente vicino ai corsi d’acqua, lungo le siepe e ai margini dei boschi; viene usato soprattutto per la produzione della birra .. è l'amaricante e aromatizzante più diffuso nella birra al giorno d’oggi. Utilizzato per la prima volta nel XI secolo dai birrai Svizzeri, (le prime testimonianze sono quelle di santa Ildegarda) soppiantò ben presto ogni altra spezia o erba per la sua grande capacità conservante, oltre per il gusto secco che bilanciava il dolce del malto, rendendo la birra più beverina. Pianta della famiglia della Cannabis, coltivata solo in particolari zone geografiche (l’Hallertau in Germania, la zona di Saaz in Boemia, la Stiria, il confine tra belgio e francia, la zona nordoccidentale degli Stati uniti, il sud dell’inghilterra) produce escrescenze floreali dette “coni”, ricche di resine e di acidi, che, estratti tramite ebollizione, conferiscono il classico gusto amarognolo alla nostra birra. Vi sono poi luppoli, detti “nobili”, che, oltre alle resine, contengono una elevata quantità di oli essenziali, che conferiscono alla birra toni agrumati, fruttati, di tabacco o spezie. Tra le varie tipologie di luppolo possiamo riconoscere oltre 50-70 toni diversi: lo speziato “marino” del luppolo di Saaz, il tono fiorito dell’Hallertau Hersbrucker, quello pinoso del luppolo Cascade, fino al tropicale fruttato del Fuggle inglese.

    Il luppolo era noto già agli antichi egizi che lo usavano come erba medicinale, ne parla anche Plinio il Vecchio (23/24-79 d.C.) paragonando ad un lupo essendo nocivo per l’albero come un lupo per un gregge di pecore. La prima esperienza di coltivazione in Italia risale intorno al 1850.


    "Può stupire l'apprendere che il luppolo appartiene alla stessa famiglia della Cannabis; in effetti questa pianta è conosciuta sin dai tempi più remoti per i suoi effetti soporiferi e calmanti. I lavoratori delle vecchie fabbriche di birra, trattando il luppolo, dopo lungo tempo accusavano sonnolenza e dovevano interrompere il lavoro periodicamente per evitare di cadere addormentati!
    Nella Memoria letta da Gaetano Baroni, socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili, nella seduta del 10 giugno 1838, si leggono alcune informazioni sulla coltivazione del luppolo, osservata dall’autore nel Nord-Europa, nell’intento di suggerirla anche ai coltivatori toscani “… in certi luoghi bassi, dove la vite scarseggia di frutto, o è di poco sapore e che in conseguenza dà un vino di poco valore”. Scrive il Baroni che “il luppolo ama un terreno di buon fondo, di terra friabile, non tanto argillosa o tenace, né tanto sabbiosa o di rena pura … per preparare il terreno, si lavora in primavera e si pulisce dall’erbe e si torna a lavorare nell’estate facendo altra pulitura; per non perdere raccolta in questo terreno, si potranno coltivare le barbabietole o le rape, ché i lavori necessari a questa coltura potranno essere di preparazione a quella dei luppoli, … che potranno essere piantati nella seguente primavera”.
    In cucina i getti apicali della pianta di luppolo selvatico vengono raccolti in primavera ed utilizzati esattamente come gli asparagi. In medicina il luppolo viene ancora oggi utilizzato per curare stati di ipereccitabilità, insonnia di origine nervosa, stati di tensione, dispepsie. In virtù delle proprietà amare ed aromatiche viene impiegato come stomachico, per stimolare l’appetito e nella dispepsia nervosa. Nella tradizione i fiori di luppolo venivano usati per riempire i cuscini come aiuto per dormire bene"
     
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118 replies since 13/2/2011, 11:34   75777 views
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