ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry
     
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    Il MIRTILLO


    Piccolo arbusto a foglie caduche, originario dell'Europa settentrionale; molte specie di vaccinium sono diffuse in gran parte delle regioni fresche o temperate dell'Emisfero settentrionale. Si tratta di piccoli arbusti densamente ramificati, talvolta rampicanti o tappezzanti, che si mantengono al di sotto dei 40-50 cm di altezza. Le foglie sono ovali o lanceolate, spesse e cuoiose, di colore verde brillante, assumono colorazione giallo-oro o rossastra in autunno e tendono a rimanere sulla pianta anche dopo essere appassite; in primavera inoltrata produce piccoli mazzetti di fiori campanulati, lievemente cerosi, di colore bianco, all'ascella fogliare. All'inizio dell'estate o all'inizio dell'autunno, a seconda della specie, maturano i frutti tondeggianti, di colore viola, ricoperti da uno strato di pruina che li rende opachi. Esistono molte specie di vaccinium, con frutti di dimensione variabile: V. corymbosum, originario dell'America settentrionale ha frutti con diametro vicino ai due cm; V. macocarpon ha frutti rossi, come V. vitis-idaea. In generale i mirtilli maturano in successione, nell'arco di 3-4 settimane. Questi frutti sono molto apprezzati da consumare freschi o in confettura e vengono anche utilizzati sia in erboristeria che nell'industria farmaceutica, essendo ricchi di vitamine e di flavonoidi.
    In Italia è reperibile nelle Alpi e negli Appennini fino a un'altezza di circa 2300 m. Anche il mirtillo rosso è diffuso nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale; le sue bacche sono rosse e hanno un sapore amarognolo. Il mirtillo blu cresce in modo spontaneo in Europa, l'altezza della pianta può raggiungere i 25 cm; le sue bacche sono di colore nero-bluastro e sono molto più insipide rispetto al mirtillo rosso e nero. Il vaccinium arboreum è la specie più grande fra i mirtilli, cresce nel nord America e può arrivare anche all’altezza di 8-9 m.

    ...storia, miti e leggende...


    In Svizzera, negli scavi di una città del Napoleonico, sono stati rinvenuti reperti tessili tinti in malva-violetto con succo di mirtillo. La bacca era usata anche dai Galli e dai Celti per colorare gli abiti. Le donne dell’antico Impero romano facevano il bagno diluendo nell’acqua un decotto di foglie di mirtillo per favorire l’abbronzatura.
    Sempre nell’antichità, il mirtillo nero veniva consigliato da Dioscoride per curare la dissenteria. Nel Medioevo si attribuivano ai mirtilli proprietà astringenti, toniche e depurative, mentre si riteneva che le foglie dell’arbusto fossero in grado di curare le emorroidi, la cura consisteva nel sedersi su un cuscinetto di foglie di mirtillo e di rosa bollite. I medici del 700 consigliavano il consumo di questo frutto per moderare l’ardore di una bile infiammata.
    In America settentrionale i mirtilli erano ingredienti portanti della dieta della popolazione indigena che li consumava freschi in estate e seccati in inverno. Le bacche dalla varietà rossa erano ritenute un simbolo di pace degli indiani Delaware, che le impiegavano per tingere sia i corpi che i tappeti.
    La leggenda americana racconta che i Padri pellegrini appena sbarbati, utilizzassero i mirtilli che crescevano particolarmente abbandonati in quelle regioni. I mirtilli divennero protagonisti anche nella Seconda guerra mondiale, si dice che i piloti della Raf, la flotta aerea inglese, ne facessero incetta per migliorare le loro capacità di visione notturna.
    In Irlanda e In Scozia, da sempre si celebra la “domenica del mirtillo”, uomini, donne e bambini percorrono boschi e campagne alla ricerca delle bacche che serviranno a preparare costate, confetture e sciroppi. Per consuetudine le bacche accompagnano il tacchino servito ne giorno del Ringraziamento, sembra che durante la guerra di secessione il generali Ulysses Grant avesse ordinato di servire ai soldati una salsa di mirtilli per arricchire il modesto pranzo del Rinascimento delle truppe. Secondo una tradizione nordica il mirtillo protegge dalla malasorte, In Scandinavia i suoi rami sono utilizzati nella cerimonia del “Piccolo Yule”, il 13 Dicembre, un rito associato alla stella del solstizio d’inverno, conosciuta nella tradizione nordica come “portatore di torcia”.
    (irishcoffee.net)
     
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118 replies since 13/2/2011, 11:34   75777 views
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