LA BOTTEGA DELL'ARTE

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    La Bottega dell'Arte




    Da Wikipedia



    La Bottega dell'Arte è un gruppo musicale italiano.


    Formazione

    * Piero Calabrese: (Roma, 30 ottobre 1958), tastiere e voce
    * Massimo Calabrese: (Roma, 6 aprile 1955), basso, chitarre e voce
    * Romano Musumarra: (Roma, 21 luglio 1956), tastiere, flauto, chitarre e voce
    * Fernando Ciucci: (Roma, 24 luglio 1952), voce, chitarre
    * Alberto Bartoli: (Roma, 18 giugno 1958), batteria, percussioni.

    Storia del gruppo

    Il gruppo nasce nei primi anni settanta, quando i fratelli Piero Calabrese e Massimo Calabrese si uniscono a tre amici di infanzia (Fernando Ciucci, Romano Musumarra e Alberto Bartoli) per formare un complesso, sulla scia dei gruppi emergenti della musica leggera italiana, nati dopo gli exploit in classifica di band come i Pooh. Il loro stile rifletteva le tipiche tendenze musicali in voga negli anni settanta, ovvero: prevalenza di sapienti incroci di tastiere analogiche sulle chitarre, uso del flauto, melodie rarefatte, testi ispirati ad un romanticismo fiabesco. Si può dire che il loro genere fosse una sorta di "progressive rock", espresso in chiave melodica ed italiana.

    Dopo il primo singolo pubblicato nel 1974 per una piccola etichetta romana, ottengono un contratto con la EMI Italiana, ed incidono il secondo 45 giri, che si rivela un successo da classifica, infatti Come due bambini arriva nei primi 5 posti della Hit-Parade e si conferma uno dei brani più interessanti e apprezzati del 1975. Nello stesso anno, la band pubblica anche il primo 33 giri, intitolato semplicemente La Bottega dell'Arte, apprezzato da pubblico e critica, dal quale però non vengono estratti altri singoli di successo.

    Nel 1976 pubblicano il brano singolo Amore nei ricordi e partecipano al Festivalbar del 1976 arrivando secondi, il retro del 45, Mare Nostrum è un brano strumentale nel quale il gruppo dimostra di avere qualità compositive e strumentali che vanno ben oltre le semplici canzoni "easy" che servono solo a dare notorietà alle produzioni del gruppo.

    Sulla scia dei fortunati esordi,nel 1977 il gruppo pubblica il singolo Che dolce lei che ottiene buoni livelli di vendita e spiana la strada al successivo LP, intitolato Dentro, considerato da molti come il lavoro più completo che la band sia riuscita a portare all'attenzione del pubblico.

    Ne segue un singolo, Bella sarai, pubblicato nel 1978, che si rivela il prodotto commerciale che porta il gruppo all'apice della popolarità. Nel 1979 pubblicano un singolo ed un LP di, intitolati entrambi L'avventura, un cambio di stile repentino e, per un gruppo passato dalle tematiche e sonorità anni settanta ad un funky e rhythm and blues che rivela ancor di più la grande abilità strumentale dei 5 componenti.

    Il gruppo, legato indissolubilmente ai successi iniziali, esaurisce la propria vena creativa e partecipa al Festival di Sanremo 1980 con Più di una canzone con la quale non riesce a salire sul podio dei vincitori, nell'edizione che vide il successo di Toto Cutugno. Esce una raccolta celebrativa che include il brano presentato al Festival.

    Nel 1981, dopo la pubblicazione del singolo Vecchio Rock, Fernando Ciucci lascia il gruppo per motivi personali, segnando di fatto la fine di un'epoca, essendo la voce principale dei maggiori successi del gruppo. Nonostante la canzone sia passata quasi inosservata in Italia, è diventata una canzone di successo nei paesi scandinavi, uno dei pochi casi nei quali il gruppo è riuscito ad esportare la propria musica fuori dai confini italiani.

    Nel corso dei primi anni ottanta, sulla scia di un pop-rock di tendenza pubblicano alcuni singoli di scarso successo in Italia, Nelle stelle, nel vento e No stop to America, che nel 1983 sarà scelta come sigla dal programma di Raiuno "Fresco Fresco".

    Nel 1984 i 4 componenti rimasti, pur avendo già da tempo intrapreso proficue carriere soliste come produttori o session-man di lusso, decidono di dare alle stampe un ultimo lavoro con quel nome che li ha resi famosi nella seconda metà degli anni settanta. Il frutto di questa unione è Forza 4, un album passato quasi inosservato, pubblicato in pochissime copie e le restanti mandate al macero dopo il fallimento della piccola società al quale era stata affidata la distribuzione.

    Nonostante la grande delusione per una fine cosi sottotono, due brani del disco vengono estrapolati dal contesto per diventare sigle televisive e di una telenovela molto seguita in Sudamerica.

    Fernando Ciucci apre con la moglie un vivaio a Roma; Romano Musumarra si dedica all'attività di produttore (tra i tanti dischi, anche del 45 giri inciso dalla principessa Stéphanie di Monaco, Ouragan) e session man (lavorando anche con Mario Castelnuovo), Piero Calabrese apre uno studio di registrazione e suo fratello Massimo Calabrese si dedica all'attività di autore e produttore lanciando tra gli altri Giorgia ed Alex Baroni.

    Discografia

    33 giri


    * 1975: La Bottega dell'Arte (EMI Italiana, 3C-064-18106)
    * 1977: Dentro (EMI Italiana, 3C-064-18248)
    * 1979: L'avventura (EMI Italiana, 3C064-18423)
    * 1980: La Bottega dell'Arte (EMI Italiana, 3C-064-18493)
    * 1984: Forza 4 (New Sound, NWLP 1701)

    45 giri

    * 1974: Addio/Notturno per noi (Tomato Record, ZZ 999)
    * 1975: Come due bambini/Ripensare a lei (EMI Italiana, 3C 006-18108)
    * 1976: Amore nei ricordi/Mare nostrum (EMI Italiana, 3C 006-18185)
    * 1977: Che dolce lei/Pastelli (EMI Italiana, 3C 006-18115)
    * 1978: Bella sarai/Resta co' li occhi chiusi (EMI Italiana, 3C 006-18325)
    * 1979: L'avventura/4280 miglia (EMI Italiana, 3C 006-18379)
    * 1980: Più di una canzone/Finisce qui (EMI Italiana, 3C 006-18464)
    * 1981: Vecchio rock/Via del grano (EMI Italiana, 3C 006-18534)
    * 1982: Nelle stelle, nel vento/Domani verrà (Bottega dell'Arte Records, 5020 001)
    * 1983: No stop to America/Verso est, verso il sole (RCA Italiana, PB 6698)

    33 giri pubblicati all'estero

    * 1976: La Bottega dell'Arte (EMI, 6219; pubblicato in Argentina)
    * 1984: Forza 4 (New Sound, NWLP 1701; pubblicato in Scandinavia)

    45 giri pubblicati all'estero

    * 1976: Come due bambini/Ripensare a lei (Peters International, PI 440; pubblicato negli Stati Uniti)
    * 1976: Como dos ninos/Recordando te (Odeon, 1366; pubblicato in Argentina)
    * 1976: Amore nei ricordi/Mare nostrum (Sonopresse, ST 40223; pubblicato in Francia)
    * 1976: Amore nei ricordi/Mare nostrum (Crystal, 006 EMD 18185; pubblicato in Germania Ovest)
    * 1976: Amore nei ricordi/Mare nostrum (Odeon, 1205; pubblicato in Cile)
    * 1978: Bella seras/Resta co' li occhi chiusi (EMI, 3C 006-18325; pubblicato in Spagna)
    * 1978: Bella seras/Quedarse con los ojos cerrados (EMI, 1656; pubblicato in Argentina)
    * 1984: Let Me Go, Let Me Run/No stop to America (pubblicato in Scandinavia)
    * 1985: No stop to America/Will You (Savoir Faire, 200 5797 A; pubblicato in Francia)










    la-bottega4




    La Bottega dell'Arte (1975)


    La Bottega dell'Arte è il titolo del primo omonimo album della band romana de i La Bottega dell'Arte, uscito nel 1975.

    Il gruppo è composto da due fratelli, Piero e Massimo Calabrese, ed altri tre componenti che si conoscono sin dall'infanzia. Il gruppo, seguendo la miglior tradizione melodica italiana, miscela abilmente musiche ispirate al pop adolescenziale in voga in quegli anni con interessanti esperimenti al limite della musica allora definita come rock progressive, spaziando con maestria da ballate acustiche come Ripensare lei, utilizzata come Lato B del singolo Come due bambini, fino a brani di grande atmosfera sonoraa come la strumentale Mare Nostrum, pubblicata come brano di chiusura e inserito l'anno successivo come Lato B del singolo Amore nei ricordi.

    L'esordio del disco è anticipato dall'uscita del singolo Come due bambini, dove la voce del gruppo, Fernando Ciucci ci racconta l'amore di due giovani che si stringono intensamente sotto le coperte, carezzandosi, proteggendosi proprio "come due bambini, che la paura sempre troverà vicini". Questo singolo diventerà un immediato successo della band, riuscendo ad entrare addirittura nei primi dieci posti della classifica, superando in termine di vendite i singoli del periodo di gruppi più affermati nello stesso genere musicale, su tutti i Pooh, dominatori delle classifiche anni settanta con i loro brani delicati dedicati all'amore. L'azzeccata scelta dell'accoppiata Come due bambini-Ripensare a lei, i due brani più "semplici" del disco, permette al gruppo di potersi permettere un seguito, che sfocierà, nel 1976 con la pubblicazione di un 45giri che non trova spazio in alcun album di studio, Amore nei ricordi, altro brano passato alla storia personale del gruppo come uno dei più riusciti ed apprezzati del periodo. La strumentale Mare Nostrum, che viene inclusa come fortunato Lato B del singolo riesce addirittura a partecipare ed arrivare seconda all'edizione 1976 del Festivalbar.

    Se il tema dell'amore si trova in diverse canzoni dell'album, una particolare menzione meritano proprio "Noi nel bene, noi nel male" e "Amore non amore" dove gli intrecci vocali e dei sofisticati arrangiamenti strumentali arrivano a vette di raffinatezza degna dei più esperti colleghi delle Hit-parade nostrane, in anni nei quali la concorrenza fra band simili, figlie di un percorso musicale lanciato dai Pooh, ha dato alla nostra musica molti degli evergreen che popolano la cultura musicale del nostro paese.

    Non basta solo il sapiente utilizzo delle voci e una buona tecnica strumentale per dare vita ad un album variegato com'è questo esordio del gruppo romano. In Camelot troviamo melodie dissonanti mischiate a sezioni più commerciali, il tutto condito in una composizione musicale che scorre tra le musiche medioevali e i tentativi di sembrare internazionali con coretti e chitarre che fanno l'eco ai Queen e ai Genesis. L'album si apre con la suite di "Il fiume, il villaggio, la miniera", brano suddiviso in tre sezioni ben distinte, passando da composizioni strumentali a strofe e ritornelli puramente "pop" fino a concludere con musiche che portano l'ascoltatore ad atmosfere folk da sagra paesana. L'abile maestria del gruppo sta nel riuscire a non cadere nel banale, abbinando testi piuttosto sognanti e rarefatti, non rinunciando ad una semplicità di fondo che ha la potenzialità di catturare sia un pubblico più "easy" che uno più "maturo".

    Particolari sono infatti l'utilizzo dei flauti e dell'Harpsichord, strumenti che non fanno propriamente parte della musica leggera italiana di quel periodo. Prova tangibile di una decisa influenza progressive sono anche i brani "A Cynthia" e "Un'esistenza".

    Tracce:

    1. Il fiume, il villaggio, la miniera - 5'30"
    2. Come due bambini - 3'18"
    3. Ripensare a lei - 3'12"
    4. Camelot - 5'16"
    5. Noi nel bene, noi nel male - 3'44"
    6. Un'esistenza - 5'59"
    7. Amore non amore - 3'26"
    8. A Cynthia - 5'30"
    9. Mare Nostrum - 4'38"








    La Bottega dell'arte: La bottega dell'arte
    (1975)


    Se c’è una cosa che proprio non riuscivo a comprendere, è come mai in certe pubblicazioni sul Prog Italiano comparisse ogni tanto il primo album della “Bottega dell’Arte”.
    Sono andato a indagare e ho scoperto anche che il gruppo non solo viene citato da illustri esperti quali Augusto Croce e Riccardo Storti, ma sul suo stesso sito "labottegadellarte.com" auto-definisce “progressive” alcuni dei suoi brani.

    Ho rispolverato il vinile, e ho incredibilmente scoperto che in effetti qualche traccia di Prog c’è, anche se assolutamente insufficiente a distogliere il quintetto romano da un ambito prettamente Pop.

    Per esempio, tra le cose più interessanti si apprezza una certa creatività nell’uso dell’Harpsicord, dei flauti e dei cori; qua e là fa capolino qualche sporadica dissonanza e occasionalmente, la batteria suona anche molto “musicale” sul modello di Phil Collins e pure con qualche piccola divagazione metrica.
    Inoltre, nei rari momenti in cui il groove generale si scostava dalla tipica canzone melodica in salsa Pooh, certi arrangiamenti lasciavano anche piacevolmente sorpresi per freschezza e autoironia (es il finale di “Il fiume, il villaggio, la miniera”).
    Sono comunque frammenti davvero sporadici: la “Bottega dell’Arte” resta sostanzialmente una band romantica che manifestò velleità progressive solo nel primo 45 giri (“Notturno per noi / Addio", Etichetta Tomato, 1974) e sporadicamente nel primo LP targato 1975 .

    Formatosi a Roma nei primi anni ’70 dai due fratelli Piero e Massimo Calabrese - rispettivamente tastierista e bassista - e da altri tre amici d’infanzia tra cui l’ex tastierista degli Automat, Romano Musumarra, il quintetto ottiene quasi immediatamente un enorme successo commerciale con il suo single del 1975 “Come due bambini”: una ballata in stile Pooh che non solo lo catapulta in testa alle classifiche, ma fa da traino al primo omonimo 33 giri, pubblicato nello stesso anno per la EMI.

    bottega dell'arte come due bambiniOltre alla hit milionaria, l’album contiene altri otto brani di stampo pop di cui però almeno tre, includono qualche intuizione più osée: “Camelot”, “A Cynthia” e “Un’esistenza”.
    L’intento è dichiaratamente quello di catturare sia il pubblico adolescenziale che quello più adulto e, viste le vendite e gli introiti, non si può dire che l’intuizione non fosse azzeccata.

    Comunque, se di Prog non ce n’era quasi per nulla agli esordi, ce ne sarà ancor meno nei lavori successivi sino all’ultimo album “Forza 4” del 1984, la cui title track sarà scelta come sigla iniziale della celeberrima novela “Cara a Cara”.
    Dopo la seconda metà degli anni '80, quasi tutti i componenti della bottega rimarranno nell'ambito musicale, in particolare Massimo Calabrese che diventerà uno stimato produttore, lanciando tra gli altri il compianto Alex Baroni e la sua compagna di allora Giorgia.

    Detto questo, conservate questo disco per le vostre cenette a lume di candela e non preoccupatevi se la vostra controparte odia il Prog. Tanto non ce n'è.

    Pubblicato da J.J. JOHN


    Edited by gheagabry1 - 4/1/2023, 00:15
     
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    Bella sarai

    Dietro i vetri dorme la città
    e con l'alba un sogno morirà
    resto qui a guardare
    la tua immagine svanire
    lasci qualche pagina di te
    scritta di silenzi e di perchè
    con le mie canzoni
    e le prime tue emozioni
    Bella sarai nei lunghi anni tuoi
    e ti amerò finchè respiro avrai
    anche se ormai tu non ritorni
    resta qualcosa restano i giorni
    Bella sarai solo un ricordo in più
    dei giorni miei dei giorni tuoi

    Piano al buio scoprivano noi
    i miei anni stretti contro i tuoi
    persi tra la gente
    che di noi non saprà niente
    Bella sarai nei lunghi anni tuoi
    e ti amerò finchè respiro avrai
    anche se ormai tu non ritorni
    resta qualcosa restano i giorni
    Bella sarai anche se poi di te
    mi resterà col tempo che sarà
    qualche momento perso nel vento
    quando al tuo fianco dormivo stanco






    Più di una canzone


    Rimani un istante non è stato niente
    Asciugati il viso resta qui
    Perché abbassi gli occhi
    E non vuoi che ti tocchi
    E getti i libri in terra e te ne vai?

    Va bene ho capito stasera ho sbagliato
    Scoiattolo impaurito resta qui
    Ricordi i silenzi di quei primi momenti
    Tu non sarai soltanto un'altra in più

    Sarai più di una canzone più
    Sarai più di un'illusione tu
    Resta qui nei giorni miei
    Stasera donna ormai
    Lo leggo dentro gli occhi tuoi

    Noi due qui nel viale
    Ancora a parlare
    La giacca mia che copre pure te
    Ritrovo il sorriso adesso
    Su quel tuo viso
    Che non sarà soltanto un altro più

    Sarai più di una canzone più
    Sarai più di un'illusione tu
    Resta qui nei giorni miei
    Stasera donna ormai
    Lo leggo dentro gli occhi tuoi

    Sarai più del mio respiro più
    Sarai più del mondo intero tu
    Resta qui non andar via
    Sei tu la mia poesia
    La strada tua sarà la mia.



    Edited by gheagabry1 - 4/1/2023, 00:13
     
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    Dentro


    Da Wikipedia





    Dentro è il titolo del secondo disco pubblicato dal gruppo musicale romano La Bottega dell'Arte, pubblicato nel 1977, a due anni di distanza dal fortunato album d'esordio, intitolato semplicemente La Bottega dell'Arte.

    L'uscita del disco viene anticipata dal singolo Che dolce lei, che ottiene successo in termini di vendite, riuscendo a bissare le precedenti uscite su 45 giri del gruppo. Si tratta di un brano delicato, dalle tematiche molto intime e tanto care alla popolazione adolescenziale, l'amore è infatti uno dei temi più usati dalla band dei fratelli Calabrese per promuovere la propria musica d'autore. In questa ballata si parla della prima volta di questa "lei", di particolare effetto il ritornello che recita: "...Che dolce lei, coi suoi timori di sbagliare insieme a me, che non sapeva ancora amare e non parlò, piccola donna nei suoi sogni mi portò...".

    Come Lato B, come nel caso della precedente "Amore nei ricordi", viene scelta una strumentale, in questo caso Pastelli. Le tematiche dell'album non si discostano molto dal singolo di lancio, l'amore viene sviscerato nelle sue più svariate forme, trovando sempre un sapiente intreccio fra le voci dei componenti e i tappeti di tastiere a rendere "pieno" il suono, contornato dai soli elettrici di chitarra di Romano Musumarra.

    Tra gli episodi più riusciti del disco si ricordano la titletrack Dentro ed Il suo sguardo, la malinconia, la mia poesia.

    Rispettando le tendenze progressive del disco precedente, il gruppo cerca sonorità particolari in Incontro, Musicante e Canzone del sole d'inverno dove si sentono influssi d'oltremanica sia nella struttura dei pezzi che negli originali arrangiamenti, contornati da strumenti particolari e dal sapiente utilizzo dei sintetizzatori.

    I testi si fanno più maturi, lasciando meno spazio alle divagazioni fiabesche del disco precedente, mettendo in luce una certa vena malinconica della musica, creando quell'alone tipico delle band italiane degli anni settanta, divise tra il tentativo di catturare l'attenzione del pubblico giovane e nello stesso tempo di riuscire a farsi apprezzare anche da una fascia di pubblico più propensa alla musica di qualità.

    I La Bottega dell'Arte rimangono loro malgrado a metà del ponte, essendo non totalmente "Pop" per poter allargare il bacino di possibile ascolto, ma nemmeno cosi marcatamente "diversi" da rientrare nella categoria di artisti del calibro della PFM.

    Venature rock le possiamo trovare in A Renèè e L'ultima storia, dove s'incrociano interessanti sonorità psichedeliche, con un finale che sembra ispirato alla musica ambientale di Mike Oldfield.

    In Quando una donna assistiamo ad un esperimento sonoro "all'avanguardia" per l'epoca, con effetti particolari sulla voce introduttiva del brano.

    Il discreto successo di questo disco porta il gruppo ad essere uno dei più apprezzati del filone melodico italiano di quel periodo, sorpassati solo dai "giganti" di quel periodo ovvero Pooh, Collage, Homo Sapiens e Cugini di Campagna. Questo disco risulterà, a posteriori, il miglior disco della breve carriera del quintetto romano, infatti i lavori successivi non otterranno lo stesso apprezzamento dalla critica e dal pubblico, lasciando al solo singolo Bella sarai, pubblicato nel 1978, l'onore di arrivare fino al terzo posto della classifica dei singoli, apice della popolarità della carriera del gruppo.
    Formazione

    * Piero Calabrese: voce, tastiere
    * Massimo Calabrese: basso, chitarre
    * Romano Musumarra: tastiere, flauto, chitarre
    * Fernando Ciucci: voce, chitarre
    * Alberto Bartoli: batteria, percussioni.

    Tracce

    1. Dentro - 4'56"
    2. Il suo sguardo, la malinconia, la mia poesia - 4'56"
    3. Che dolce lei - 3'35"
    4. A Renée - 3'55"
    5. Canzone del sole d'inverno - 3'15"
    6. Quando una donna - 3'18"
    7. Incontro - 3'12"
    8. Musicante - 5'18"
    9. Questa sera è per noi - 4'07"
    10. L'ultima storia - 4'32"





    Dentro


    la luce del mattino
    e l'alba nel tuo seno
    s'e' fatta gia'
    dormi ed ho capito
    che una regina sei
    fiabe leggende antiche
    ricordano il tuo viso
    le tue virtu'
    dormi con un sorriso
    in lui mi perdo
    occhi chiusi per sognare
    qual e' il volto di un amore
    che una donna spera sempre
    nasca dentro lei
    un respiro nel suo cuore
    una vita come un fiore
    sboccera' per noi
    una donna solamente
    una donna veramente
    che arrossisce se la guardi
    quando vuole te
    tra sognare e non capire
    che succede di diverso
    adesso intorno a te
    spiagge dimenticate
    nascondono i segreti i miei i suoi
    fuochi d'incenso e sogni
    svaniscono con noi
    occhi chiusi per sognare
    qual e' il volto di un amore
    che una donna spera sempre
    nasca dentro lei
    un respiro nel suo cuore
    una vita come un fiore
    sboccera' per noi
    una donna solamente
    una donna veramente
    che arrossisce se la guardi
    quando vuole te
    tra sognare e non capire
    che succede di diverso
    adesso intorno a te
    una donna solamente
    una donna veramente
    che arrossisce se la guardi
    quando vuole te
    tra sognare e
    non capire
    che succede di diverso
    adesso intorno a te.


    Edited by gheagabry1 - 4/1/2023, 00:12
     
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    Video

    Che dolce lei




    Edited by gheagabry1 - 4/1/2023, 00:08
     
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    Questa sera è per noi

    Tu
    piu' non dormi e guardi me
    perche' gia' sai
    che la notte non e' lunga e finira'
    cavaliere errante
    tra la gente me ne andro'
    piu' non tornero'
    sai
    non e certo amore
    quello che e' tra noi
    ma perche' mi guardi ancora
    che cos'hai
    non so darti niente nulla
    di importante poi
    forse sbaglierei
    questa sera e' per noi
    casa tua e non penso piu' a lei
    un po di compagnia un bacio
    e una bugia
    spengo la luce ma non dormi
    neanche tu
    io
    porto dentro gli occhi il seno
    che mi dai
    i gesti di una donna che oramai
    avra' gia' vissuto mille volte
    ha dato ormai
    niente trovera'
    questa sera e' per noi
    casa tua e non penso piu' a lei
    un po di compagnia un bacio
    e una bugia
    spengo la luce ma
    non dormi neanche tu
    sconosciuta se mai ho sbagliato
    a parlarti di lei
    e' solo colpa mia
    cresce la nostalgia
    e' stato bello
    ma e' finita amica mia.










    Edited by gheagabry1 - 4/1/2023, 00:12
     
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    L'avventura - 1979

    Tracce:

    1. L'Avventura (3:20)
    2. Un Emozione In Più (3:37)
    3. 4280 Miglia (3:38)
    4. Via Del Grano (4:13)
    5. La Casa Del Tempo (3.25)
    6. Finisce Qui (3:55)
    7. Ancora Solo (3:48)
    8. Pescatore Della Luna (5:22)
    9. Un' Altra Storia (4:15)