EUGENIO FINARDI ...x...

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    Eugenio Finardi


    Eugenio Finardi (Milano, 16 luglio 1952) è un cantautore italiano.

    Biografia

    Figlio di madre statunitense (cantante lirica) e padre bergamasco (tecnico del suono), ha doppio passaporto italiano/americano. Dopo l'incisione di un disco di canzoni per bambini all'età di nove anni ("Palloncino rosso fuoco"), "Gege" (così era conosciuto nell'ambiente musicale di quegli anni) inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock, in gruppi quali i Tiger, Il Pacco e L'Enorme Maria dove ha modo di conoscere il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini.

    Inizia poi a scrivere canzoni con testi in inglese, e nel 1973 la Numero Uno (casa discografica di proprietà tra gli altri di Mogol e Lucio Battisti) pubblica il suo primo 45 giri, con "Spacey stacey" e "Hard rock honey", brani con sonorità vicine all'hard rock, cantati in inglese, di cui Finardi scrive le musiche (i testi sono della cantautrice californiana Marva Jan Marrow).

    Decide quindi di passare all'italiano, con testi impegnati ed ideologici, e viene messo sotto contratto dalla Cramps di Gianni Sassi, Sergio Albergoni e Franco Mamone, che pubblica il suo primo album nel 1975: si intitola "Non gettate alcun oggetto dai finestrini", e contiene anche una cover rock della canzone folk "Saluteremo il signor padrone".

    Il successo arriva l'anno dopo con "Sugo" che porta in se due delle sue canzoni più famose "La radio" e "Musica Ribelle".

    Segue l'album "Diesel" 1977 considerato tra i suoi migliori, che contiene altri brani divenuti famosi come "Non è nel cuore", "Diesel" e "Scimmia"; quest'ultima racconta drammaticamente la sua esperienza con la droga.
    Dalla collaborazione con il gruppo "Crisalide" che vede tra i componenti Ernesto Vitolo alle tastiere e Stefano Cerri (figlio del più famoso chitarrista jazz Franco Cerri) al basso elettrico nasce l'album Blitz del '78, che contiene tra gli altri i brani "Extraterrestre" e "Cuba", nei testi si nota marcatamente il disagio dovuto al riflusso culturale nell'Italia di quegli anni.

    Sempre con i Crisalide viene pubblicato "Roccando Rollando" del '79, che si allontana dalle sonorità rock dei dischi precedenti, accostandosi anche al reggae in "Legalizzatela", al calypso in "15 Bambini" (con cui partecipa al Festivalbar 1979) e alla ballad acustica in "La canzone dell'acqua".

    Nel 1981 esce l'album omonimo "Finardi" dove in alcune canzoni collabora con l'autore dei testi dei Pooh Valerio Negrini. In quest'album domina la canzone "Trappole", di cui scriverà anche la versione in inglese. Scrive "Laura degli specchi" per Alice. Dopo un disco in lingua inglese "Secret Streets", dove rivisita anche alcuni brani del disco precedente, nel 1983 è la volta di "Dal Blu" che contiene "Le ragazze di Osaka" e "Amore diverso". L'album è dedicato alla figlia Elettra, nata con la Sindrome di Down.

    Seguono Vorrei svegliarti (Sanremo 1985), preludio dell'album "Colpi di fulmine".

    Dolce Italia è del (1987), mentre nel (1989) il cantautore pubblica "Il vento di Elora" con la celebre "Vil Coyote" dove traccia in modo originale similitudini tra la vita reale e i personaggi dei cartoni animati.

    Nel 1990 con La forza dell'amore rilegge in chiave moderna alcune sue canzoni, con la partecipazione di Ligabue, Ivano Fossati e Rossana Casale. Dopo Millennio del 1991 esce "Acustica" con il brano Katia (1993) e "Le donne di Atene" (traduzione firmata insieme ad Alberto Camerini della celebre canzone di Chico Buarque de Hollanda Mulheres De Atenas). Nel 1996 incide Uno di noi, versione italiana del successo di Joan Osborne One of Us; la canzone affronta temi legati alla fede in Dio. Segue un periodo di minore ispirazione culminato con Amami Lara (Sanremo 1999), mentre "Accadueo" è l'album del 1998, che l'anno dopo viene ripubblicato con l'aggiunta del brano citato, ispirato al personaggio di Lara Croft, protagonista dei videogiochi della serie Tomb Raider.

    Negli ultimi anni si è dedicato a vari progetti. Con Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso, e Marco Poeta dedica un disco al "Fado", la musica portoghese.

    "Il silenzio e lo spirito" è del 2003 ed è un album d'indubbio fascino, registrato dal vivo e con canzoni accomunate dalle tematiche religioso-spirituali, come "Orleans" di David Crosby "Hallelujah" di Leonard Cohen e "Il ritorno di Giuseppe" di Fabrizio De André.

    Il 2005 è l'anno di "Anima blues" e conferma il distacco di Finardi dall'attività cantautoriale. A seguirlo in questa avventura arriva Francesco Venuto, con il quale lavora tuttora.

    Nel 2007 esce nei negozi la raccolta antologica Un uomo che ripercorre i diversi momenti della carriera finardiana: i primi tre cd offrono una serie di canzoni, presentate in ordine emotivo e non cronologico, scelte direttamente dall'autore, mentre il quarto è una compilation di inediti, provini e rarità. Le note di copertina sono curate da Fernanda Pivano.

    Il 2008 è l'anno del debutto teatrale di Finardi. Al Teatro dei Filodrammatici di Milano va in scena la prima di Suono da cui viene estratto l'omonimo DVD prodotto da Gianni Salvioni, spettacolo in cui l'artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent'anni di carriera. La band che lo accompagna in questo disco e in tour dal 2008 ad oggi è costituita da: Max Carletti (chitarre), Paolo Gambino (pianoforte e tastiere), Federico Ariano (batteria e percussioni),Stefano Profeta (basso elettrico e contrabbasso).

    Nello stesso anno esce Il cantante al microfono, disco di musica classica contemporanea per voce e sestetto. Assieme all'ensemble Sentieri selvaggi, diretta da Carlo Boccadoro, Finardi esegue le canzoni del poeta russo Vladimir Vysotsky. Vince la Targa Tenco, sezione interpreti.


    Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila. Nel 2009 ha cantato nell'ultimo album di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Lungo il viaggio", che è il titolo originale della canzone più nota con il titolo "In viaggio". Nel marzo 2010 produce l'album "L'occhio della Luna" della giovane cantautrice Roberta Di Lorenzo da lui scoperta a un'audizione nel ottobre 2007. A inizio 2011 Il cantante al microfono, diventa un DVD distribuito da Medusa ed edito dalla casa discografica Ermitage. Il 21 gennaio esce il primo libro scritto da Eugenio Finardi a quattro mani con Antonio G. D'errico: "Spostare l'orizzonte - come sopravvivere a 40 anni di Rock" edito Rizzoli in cui Finardi espone la sua filosofia di vita.

    Il 28 gennaio inizia "Eugenio Finardi Electric Tour 2011", tour che segna il suo ritorno al rock delle origini, riproponendo brani degli esordi tratti da album come "Sugo", "Diesel", "Finardi" e "Non gettate alcun oggetto dai finestrini". Ad accompagnarlo una nuova band formata da: Marco Lamagna (basso), Claudio Arfinengo (batteria), Paolo Gambino (tastiere) Paolo Zanetti (chitarre) e Giovanni Maggiore (chitarre), in seguito si aggiunge Claudio Rossi (violino e plettri)

    Partecipa al 62ª edizione del Festival di Sanremo con il brano E tu lo chiami Dio canzone che porta la firma della cantautrice Roberta Di Lorenzo, arrivando in finale. Memorabili i duetti con Noa e i Solis e con Peppe Servillo degli Avion Travel. Nei giorni del Festival esce "sessanta" triplo album con 5 inediti, tra cui spiccano "Passerà", con testo di Zibba e "Nuovo Umanesimo" scritta insieme a Max Casacci dei Subsonica con il quale inizia una collaborazione che proseguirà nel 2013. "Nuovo Umanesimo" vede Finardi tornare alle sonorità e alle tematiche degli esordi e dà il nome al tour che lo vede impegnato fino all'autunno.

    Il 1º maggio viene invitato ad aprire il concertone di Roma con l'inno di Mameli in versione taranta/rock, mentre a settembre, al Traffic Festival di Torino e al Palasharp di Milano, parteciperà a un omaggio alla Cramps records, l'etichetta per cui aveva debuttato oltre trent'anni prima. Nella stessa sera, oltre a Finardi, si esibiscono Claudio Rocchi e i riuniti Area (che avevano suonato negli album "Sugo" e "Diesel" del cantautore milanese). Oltre al suo set consueto, Finardi ripropone - dopo 30 anni - "Diesel", eseguito dalla band di Finardi con Patrizio Fariselli alle tastiere, e sarà ospite del finale del set degli Area, con cui esegue il loro classico "Gioia e rivoluzione". Al Concertone del 1 Maggio 2012 Mauro Pagani lo invita a interpretare "Like A Rolling Stone" di Bob Dylan.
    Nella primavera 2013 Elio E Le Storie Tese lo chiamano a cantare "A Piazza San Giovanni" canzone, scritta da loro nel suo tipico stile, che fa da prologo al singolo "Il Complesso Del Primo Maggio" tratto dal loro CD "Album biango"



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    Discografia


    album

    * 1975 - Non gettate alcun oggetto dai finestrini (Cramps, CRSLP 5151)
    * 1976 - Sugo (Cramps, CRSLP 5152)
    * 1977 - Diesel (Cramps, CRSLP 5153)
    * 1978 - Blitz (Cramps, CRSLP 5205-154)
    * 1979 - Roccando rollando (Cramps, CRSLP 5205-155)
    * 1981 - Finardi (Fonit-Cetra)
    * 1982 - Secret Streets
    * 1983 - Dal Blu (Fonit-Cetra)
    * 1984 - Strade (Fonit-Cetra; dal vivo)
    * 1985 - Colpi di fulmine (Fonit-Cetra)
    * 1987 - Dolce Italia (Fonit-Cetra)
    * 1989 - Il vento di Elora (Fonit-Cetra)
    * 1990 - La forza dell'amore (Fonit-Cetra; raccolta di vecchi brani riletti e 2 inediti)
    * 1991 - Millennio (Fonit-Cetra)
    * 1993 - Acustica (Fonit-Cetra)
    * 1996 - Occhi (WEA)
    * 1998 - Accadueo (WEA) (ripubblicato nel 1999 con 1 bonus track)
    * 1998 - Extraterrestre e altri successi
    * 2001 - La forza dell'amore 2
    * 2002 - Cinquantanni
    * 2003 - Il silenzio e lo spirito
    * 2005 - Anima blues
    * 2007 - Un uomo
    * 2008 - Il cantante al microfono (Velut Luna)
    * 2014 - Fibrillante (Universal)

    Singoli

    * 1961 - Palloncino rosso fuoco
    * 1973 - Spacey stacey, Hard rock honey (Numero Uno, ZN 50305)
    * 1975 - Soldi, Voglio (Cramps, CRSNP 1801)
    * 1976 - Musica ribelle, La radio (Cramps, CRSNP 1802)
    * 1976 - Non è nel cuore, Giai Phong (Cramps, CRSNP 1803)
    * 1977 - Tutto subito, Zucchero (Cramps, CRSJB 1501)
    * 1977 - Affetto, Op.29 in Do maggiore (Cramps, CRSNP 1804)
    * 1977 - Cuba, Extraterrestre (Cramps, CRSNP 1805)
    * 1979 - 15 bambini, La canzone dell'acqua (Cramps, 5201 806)
    * 1979 - Why love, Song fly high (Cramps, AS 5000 543)
    1982 - Hostages/Beyond the Icy Rings of Saturn (Pathé Marconi, 2C 008- 64812)
    1985 - Vorrei svegliarti/Ambara boogie (Fonit Cetra, SP 1828)
    1999 - Amami Lara (WEA, 3984 26660 2 10)
    2012 - E tu lo chiami Dio (Edel Italia)
    2012 - Passerà (Edel Italia) con Riccardo Zappa

    * 1983 - Free Fall (testo di Eugenio Finardi, musica di Riccardo Zappa) contenuta nell'album Riccardo Zappa (DDD 25457)

    con Marco Poeta e Francesco Di Giacomo

    * 2001 - O Fado

    Duetti

    * Con Grazia Di Michele: Cosa sarà di me (in Confini di Grazia Di Michele, 1993)
    * Con Angelo Branduardi: Te vojo 'bbene assaje (in Fatto per un mondo migliore di Autori Vari, 1996)
    * Con Claudio Sanfilippo: Marietto (in Stile libero di Claudio Sanfilippo, 1995)
    * Con Le custodie cautelari: L'incoscienza (in L'incoscienza delle Custodie Cautelari, 2005)
    * Con Fabio Concato: Les nuits d'Afrique (in Les nuits d'Afrique, 2003)
    * Con Fabio Concato e Giò Di Tonno: Les nuits d'Afrique reprise (in Les nuits d'Afrique, 2003)
    * Con Luciano Ligabue: Soweto, Non è tempo per noi, Uno di noi
    * Con Marina Vlady: Il canto della terra (in Il volo di Volodja, di Autori Vari, 1993)
    * Con Omar Pedrini: Verso oriente (in Viaggio senza vento dei Timoria, 1993)
    * Con Rossana Casale: Le ragazze di Osaka
    * Con Ivano Fossati: Una notte in Italia
    * Con Claudio Baglioni, Enrico Ruggeri e Francesco Renga: Lungo il viaggio (in Q.P.G.A. di Claudio Baglioni, 2009)
    Con Roberta Di Lorenzo: Anima, dolce, liquida in L'occhio della Luna di Roberta Di Lorenzo, 2010)
    Con Roberta Di Lorenzo: E tu lo chiami Dio in Su Questo piano che si chiama Terra di Roberta Di Lorenzo, 2012)
    Insieme a Antonello Venditti, partecipa ai cori di Montecristo di Roberto Vecchioni
    Con Elio e le Storie Tese: A Piazza San Giovanni, Il Complesso del Primo Maggio (in L'album biango di Elio e le Storie Tese, 2013)




    Cover


    Nel 2009 Luca Carboni ha realizzato una cover di Musica ribelle nel suo album Musiche ribelli.

    Altri lavori

    * 2010 - L'occhio della Luna - Testi e musica Roberta Di Lorenzo (efsounds/Egea)



    Finardi_foto-di-Rudy-Amisano-de-Lespin-per-Studio-Convertino-3-400x300


    da Wikipedia
    foto web



    Edited by tomiva57 - 10/8/2014, 17:19
     
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    Non gettate alcun oggetto dai finestrini




    Non gettate alcun oggetto dai finestrini è il primo album di Eugenio Finardi, datato 1975, registrato al Fono-Roma-Milano Sound Recording di Milano e prodotto dallo stesso Finardi insieme a Massimo Villa e al cantautore Alberto Camerini per la casa discografica indipendente Cramps.


    Il disco

    I temi trattati vanno dalla critica verso la società consumistica basata sull'apparenza (Se solo avessi) alla condanna verso il servizio militare obbligatorio (Quando stai per cominciare) fino all'incitamento alla "sommossa" (Caramba).

    L'album presenta sonorità rock molto vicine al Progressive e talvolta all'Hard rock.

    Contiene una interessante versione metallara della canzone popolare di protesta Saluteremo il signor padrone oltre ad un brano scritto a quattro mani con Alberto Camerini (Afghanistan) ed uno con Claudio Rocchi (La storia della mente).

    Tra i musicisti presenti nel disco vi è Franco Battiato, che si firma usando lo pseudonimo Franc Jonia.

    Tracce

    1. Se solo avessi - 7:45
    2. Quando stai per cominciare - 4:52
    3. La storia della mente - 6:28
    4. Saluteremo il signor padrone - 6:08
    5. Taking it easy - 3:30
    6. Caramba - 4:10
    7. Afghanistan - 4:46







    Quando stai per cominciare






    La storia della mente



    Edited by tomiva57 - 21/2/2012, 08:01
     
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    Saluteremo il signor padrone








    Caramba

    Brano dall'album d'esordio di Eugenio Finardi:"Non gettate alcun oggetto dai finestrini" del 1975.Canzone pur nella sua bellezza bistrattata tanto da non essere più cantata nei recenti concerti (in quelli di fine anni 70 cavallo di battaglia,forse oggi considerata "anacronistica"????)e non essere neppure inserita nella tripla mega raccolta compilation di qualche anno fa:"Un uomo",dove posto aveva trovato persino:"Palloncino rosso fuoco".



    Edited by tomiva57 - 21/2/2012, 08:00
     
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    'Sessanta': un triplo cd con inediti per Eugenio Finardi

    - In vista della sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "E tu lo chiami Dio", scritto per lui dalla giovane cantautrice molisana Roberta Di Lorenzo, Eugenio Finardi si prepara a festeggiare i suoi sessant'anni con la pubblicazione di un triplo cd che conterrà la maggior parte dei brani che hanno caratterizzato la sua storia musicale, e anche degli inediti.
    "Sessanta", questo il titolo del cofanetto, segna il ritorno di Finardi alla Cramps (storica etichetta indipendente degli anni Settanta ritornata all'attivo nel 2010) e vede l'artista al lavoro con nuovi musicisti tra i quali spicca il nome di Max Casacci dei Subsonica che ha riscritto una seconda versione di "Nuovo umanesimo", uno degli inediti della raccolta: "Non ho mai amato il mondo cantautorale solitario", ha raccontato il cantante alla conferenza stampa, "Ho sempre creduto molto nelle collaborazioni e sono molto contento di aver lavorato con Max, mi piace molto la sua creatività esplosiva". "La fa facile Findardi", interviene Casacci, "Per me è stato un po' complicato. Mi mandava il testo della canzone via mail e non sapevo mai cosa fare. Come ti comporti davanti ad un suo testo, tagli una parola e la sostituisci? E se non gli piace quello che aggiungi? All'inizio ci ho messo un po', poi ho trovato uno slancio migliore anche se non sapevo come potevamo essere in sintonia visto che non ci eravamo mai conosciuti bene. Diciamo che la mia versione di 'Nuovo umanesimo' è una sorta di seconda scrittura, non so nemmeno se esiste un termine appropriato per definire quello che abbiamo fatto di questa canzone. Ho creato il mio algoritmo Finardi e l'ho applicato alla canzone". Casacci ha collaborato alla stesura del testo anche di un altro inedito presente nel disco, "Maya": "Aveva un inciso veramente ridicolo", ha spiegato il cantautore milanese, "Non mi convinceva e Max è riuscito a svilupparlo con un tema bellissimo. E' riuscito a darmi a sessant'anni il Finardi dei vent'anni".
    Fondamentale per il cantante è stato avere un gruppo di musicisti con i quali condividere le lavorazioni dell'album, Carlo Boccadoro ("Sognavo di fare un disco con Finardi e che sarebbe uscito per l'etichetta Cramps… ecco fatto"), Filippo Del Corno ("Come fare un disco con L'Uomo Ragno, un eroe di quando ero ragazzino"), Paolo Gambino, Marco Lamagna, Claudio Arfinengo, Claudio Rossi e Giovanni Maggiore ("Il suono dei primi dischi di Finardi era unico, difficile riprodurlo"): "Mi sono reso conto che nella mia band ci sono giovani ancor più giovani delle canzoni che si sono ritrovati a suonare".

    da:rockol.it
     
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    Eugenio Finardi, E tu lo chiami Dio: video Sanremo 2012 prima serata


    Di Fabio Morasca
    musickr.it


    Video

    E tu lo chiami Dio



    E tu lo chiami Dio è la canzone che Eugenio Finardi ha eseguito durante la prima serata del Festival di Sanremo 2012. Eccellente testo e un ritornello che rimane impresso in testa nonostante non ci sia nulla di commerciale o radiofonicamente ammiccante. Pura musica leggera italiana, non epica, ma piacevole da ascoltare. Dopo il salto, il video dell’esibizione.




    E-tu-lo-chiami-Dio-Eugenio-Finardi-650x435


    E’ al suo terzo Festival, dove ha debuttato nel 1985 per ritornarvi nel 1999. Ma questa volta Eugenio Finardi si presenta all’Ariston non solo come cantante, ma anche come editore e produttore indipendente. In realtà non doveva essere lui a cantare E tu lo chiami Dio al Festival. Il pezzo, firmato da Roberta Di Lorenzo, doveva essere interpretato dalla stessa cantautrice molisana. «Ma Morandi» racconta Finardi «a cui avevo mandato un cd di presentazione del brano interpretato da me, mi ha detto “devi farla tu”». Titolo indubbiamente impegnativo con una melodia intensa «e un testo» continua Finardi «che affronta il tema della spiritualità come bisogno fondamentale dell’uomo. E anche tanti non credenti, come sono io, si interrogano molto spesso su Dio». Durante il Festival uscirà «Sessanta», un triplo cd che riattraversa il suo percorso musicale con tutti i successi e cinque brani inediti tra cui E tu lo chiami Dio.



    Fonte: TV sorrisi e canzoni
    foto web


    Testo E tu lo chiami Dio - Eugenio Finardi

    Vorrei volare ma non posso,
    E resto fermo qua
    Su questo piano che si chiama terra
    Ma la terra si ferma…
    Appena mi rendo conto
    Di avere perso la metà del tempo
    E quello che mi resta è di trovare un senso
    Ma tu, sembri ridere di me,
    Sembri ridere di me…
    E tu lo chiami Dio
    Io non do mai nomi
    A cose più grandi di me
    Perché io non sono come te…
    Ma conosco l’amore
    Io, io che ho visto come te
    Dritto in faccia il dolore…
    Vorrei volare ma non posso
    e spingermi più in là
    Adesso che si fa silenzio attorno
    Ma il silenzio mi parla…
    Devo combattere con le mie lacrime,
    mica con una poesia
    E non c’è ordine nei letti d’ospedale
    Come in una fotografia rivedo
    dritta sulle spalle la mia figura….
    E tu lo chiami Dio
    Io non do mai nomi
    A cose più grandi di me
    Perché io non sono come te…
    E tu lo chiami Dio
    Io non do mai nomi
    A cose più grandi di me
    Perché io non sono come te…
    Ma conosco l’amore
    Io, che ho visto come te
    Dritto in faccia il dolore…
    E tu lo chiami Dio
    Io non do mai nomi
    A cose più grandi di me
    Perché io, io sono come te…



    da:tutto-musica.myblog.it

    Edited by tomiva57 - 12/1/2014, 16:51
     
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    SANREMO 2012/
    Eugenio Finardi: la canzone E tu lo chiami Dio è il suo inno alla musica




    A Sanremo 2012 una voce “storica” e inconfondibile della musica leggera italiana, Eugenio Finardi, che gareggia tra i quattordici big con la canzone E tu lo chiami Dio, un tributo e un ringraziamento per aver avuto il dono della musica. Il brano p contenuto nell’album Sessanta, in uscita oggi, 15 febbraio, triplo cd che raccoglie tutti i grandi successi della sua carriera e cinque pezzi inediti. Anche per Finardi la seconda puntata, stasera 15 febbraio 2012, sarà decisiva: sarà tra i quattro artisti eliminati dalla giuria demoscopica, oppure passera il turno, per competere per la vittoria finale? Come ha svelato ai giornalisti, nel caso in cui dovesse essere proprio lui il vincitore del sessantaduesimo festival di Sanremo, dedicherà il trionfo al musicista Demetrio Stratos. Grande attesa per la serata Viva l’Italia: giovedì 16 febbraio il cantante si esibirà con l’interprete israeliana Noah; insieme proporranno una versione emozionante di Torna a Sorrento, brano della tradizione melodica partenopea, accompagnati dai Solis String Quartet. Finardi ha anticipato ai giornalisti presenti a Sanremo che nel duetto Noah canterà in napoletano mentre Finardi si esibirà in inglese. Per quanto riguarda la presentazione della coppia, l’artista israeliana saluterà il pubblico dell’Aristin in italiano, ma risponderà ad eventuali domande in inglese.

    Nella serata dei duetti, venerdì 17 febbraio, Eugenio Finardi canterà insieme a Peppe Servillo, leader degli Avion Travel. Nell’odierna conferenza stampa, in cui i cantanti hanno appunto incontrato i giornalisti, Finardi ha preferito non rispondere alle domande in cui venivano chiesti commenti sulla prima puntata (in particolare sulla mancata votazione e sul monologo di Celentano), limitandosi a dire che prova grande affetto per tutti gli artisti con cui sta condividendo la partecipazione alla kermesse canora.

    fonte: ilsussidiario.net
     
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    Video

    E tu lo chiami Dio - & Servillo

     
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    Sugo (album)


    Da Wikipedia


    finardi+sugo

    Sugo è il secondo album di Eugenio Finardi, pubblicato nel 1976 sempre per la casa discografica Cramps.
    Il disco

    L'album venne preceduto dal 45 giri Soldi/Voglio, nell'autunno del 1975; poche settimane prima della pubblicazione dell'album uscì un secondo 45 giri, Musica ribelle/La radio.

    La facciata B di questo singolo, La radio, inizialmente nata come jingle di Radio Popolare, diventò il simbolo delle radio libere, in piena fase di sviluppo a quel tempo.

    Tra i musicisti, oltre ad Alberto Camerini e Walter Calloni della band giovanile de Il Pacco, ci sono i musicisti degli Area che gravitavano nella Cramps di Gianni Sassi, fucina del rock milanese del tempo.
    Tracce

    LATO A

    1. Musica ribelle - 4:31
    2. La radio - 2:09
    3. Quasar - 4:37
    4. Soldi - 5:46
    5. Ninnannanna - 2:22

    LATO B

    1. Sulla strada - 4:19
    2. Voglio - 4:35
    3. Oggi ho imparato a volare - 2:37
    4. La C.I.A. - 4:00
    5. La paura del domani - 3:33




    Musica ribelle

    (1976)

    Anna ha diciotto anni e si sente tanto sola
    ha la faccia triste e non dice una parola
    tanto è sicura che nessuno capirebbe
    e anche se capisse di certo la tradirebbe
    e la sera in camera prima di dormire
    legge di amori e di tutte le avventure
    dentro nei libri che qualcun altro scrive,
    che sogna la notte, ma che di giorno poi non vive
    e ascolta la sua cara radio per sentire
    un po' di buonsenso da voci piene di calore
    e le strofe languide di tutti quei cantanti
    con le facce da bambini e con i loro cuori infranti
    ma da qualche tempo è difficile scappare
    c'è qualcosa nell'aria che non si può ignorare
    è dolce, ma forte e non ti molla mai
    è un'onda che cresce e ti segue ovunque vai.....
    E' la musica, è la musica ribelle
    che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle
    che ti dice di uscire, che ti urla di cambiare
    di mollare le menate e di mettersi a lottare
    Marco di dischi lui fa la collezione
    e conosce a memoria ogni nuova formazione,
    e intanto sogna, di andare in California
    o alle porte del cosmo, che stanno su in Germania
    dice: "qua da noi in fondo la musica non è male,
    quello che non regge sono solo le parole".
    Ma poi le ritrova ogni volta che va fuori
    dentro i manifesti o scritte sopra i muri.....
    E' la musica, è la musica ribelle
    che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle
    che ti dice di uscire, che ti urla di cambiare
    di mollare le menate e di metterti a lottare.



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    La radio

    Quando sono solo in casa e solo devo restare
    per finire un lavoro o perché ho il raffreddore
    c'è qualcosa di molto facile che io posso fare
    accendere la radio e mettermi ad ascoltare
    Amo la radio perché arriva dalla gente
    entra nelle case e ci parla direttamente
    se una radio è libera ma libera veramente
    piace anche di più perché libera la mente
    Con la radio si può scrivere leggere o cucinare
    non c'è da stare immobili seduti a guardare
    forse è proprio quello che me la fa preferire
    è che con la radio non si smette di pensare
    Amo la radio perché arriva dalla gente
    entra nelle case e ci parla direttamente
    se una radio è libera ma libera veramente
    piace anche di più perché libera la mente


     
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  9. tomiva57
     
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    Quasar

    Don't go to college but be rich by twentyfive
    Don't go to college but keep your mind alive







    Soldi


    Mi piace mangiare, ridere e bere
    Prender dalla vita quello che ha da dare
    E se mi piace fumare non c'è niente di male
    Stare per un poco ad osservare






    Ninnannanna

    Forse è vero che a Cuba non c'è il paradiso
    che non vorremmo essere in Cina a coltivare riso
    che sempre più spesso ci si trova a dubitare
    se in questi anni non abbiamo fatto altro che sognare.
    E` che viviamo in un momento di riflusso
    e ci sembra che ci stia cadendo il mondo addosso
    che tutto quel cantare sul cambiar la situazione
    non sia stato che un sogno o un'illusione.
    Ma no non è un'utopia,
    non è uno scherzo della fantasia,
    no non è una bugia,
    è solo un gioco dell'economia.
    E se in questi anni tanti sogni son sfumati,
    in compenso tanti altri li abbiamo realizzati.
    C'è chi silenziosamente si è infiltrato dentro al gioco
    e ogni giorno lentamente lo modifica di un poco.
    Ed è normale che ci si sia rotti i coglioni
    di passare la vita in dibattiti e riunioni
    e che invece si cerchi di trovare
    nella pratica un sistema per lottare.
    Ma no non è un'utopia,
    non è uno scherzo della fantasia,
    no non è una bugia,
    è solo un gioco dell'economia