« Cosa ci prende, cosa si fa quando si muore davvero? » (Mistero - Enrico Ruggeri)
La giostra della memoria è un album raccolta di Enrico Ruggeri, pubblicato nel 1993.
Il disco
Contiene 4 canzoni inedite, tra cui La giostra della memoria, pubblicata nel 1989 nell'album Di terra e di vento di Fiorella Mannoia e Mistero vincitrice del Festival di Sanremo di quell'anno. Altri 2 brani, Contessa e Vivo da re, sono tratti da esibizioni dal vivo; infatti non esistono altre versioni in studio di questi due brani, in quanto la versione originale è stata registrata con i Decibel. In copertina è presente Ruggeri che fissa verso il cielo circondato da uno sfondo rosso e sul fondo alcune copertine di vari suoi album. La canzone della verità è il lato B del 45 giri di Si può dare di più. Mistero è stato definito "poco sanremese" in quanto rimane tuttora l'unica canzone dichiaratamente rock ad aver vinto il festival.
Con gli occhi bene aperti chiediamo un po' d'amore alla persona che vorremmo fare rimanere. E ci facciamo male se la pressione sale; poche parole ci precipita il morale giù. Cos'è che ci trascina fuori dalla macchina? Cos'è che ci fa stare sotto ad un portone? Cosa ci prende, cosa si fa quando si ama davvero? Mistero! Il gioco si fa duro e non si può dormire e non sappiamo più decidere se ripartire. E batte forte il cuore, anche per lo stupore di non capire l'orizzonte che colore ha. Cos'è che ci cattura e tutto ci moltiplica? Cos'è che nella notte fa telefonare? Quando si chiede, quanto si da? Quando si ama davvero? Mistero! Abbiamo già rubato, abbiamo già pagato ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato. Ma pace non abbiamo, nemmeno lo vogliamo; nemmeno il tempo di capire che ci siamo gia. Cos'è che ancora ci fa vivere le favole? Chi sono quelli della foto da tenere? Quando si chiede, quanto si da? Quando si ama davvero? Mistero! Sarai sincera? Dimmelo, dimmelo. Sarai sincero? Il breve mestiere di vivere è il solo mistero che c'è. Dipende solo da te; prendere la mano è facile. La verità che la vita ti dà è una fredda carezza nel silenzio che c'è. Cos'è che ci trascina fuori dalla macchina? Cos'è che ci fa stare sotto ad un portone? Cosa ci prende, cosa si fa quando si ama davvero? Mistero! Quando si chiede, quando si dà? Quando si ama davvero? Mistero! Mistero!
Video La giostra della memoria
Non mi addormentavo se non avevo certe favole fantastiche. E la mattina dopo trovavo il mondo ancora mio; per poco. Non mi confondevo se vi vedevo ancora pronti per discutere. E mi sembrava un gioco chiedere sorridendo poi: " E davevi un bacio, un bacio.Dai.." E andavo via ma mi faceva compagnia ogni parola che sentivo pronunciare a casa mia. E avevo già tutte le mie curiosità, ma non sapevo di dolori,poesie, difficoltà. Non avevo limiti e parlavo agli angeli. Non vi comprendevo se dicevate che domani sarei stato io quello che se ne andava. E intanto il mondo accanto a noi cambiava. Se vi giudicavo usavo il metro dell'amore e della logica. E intanto mi apettava la grande confusione che la vita avrebbe fatto in me. C'è un giorno poi che non è tutto come vuoi, tra le persone che non possono restare più con noi. E senti già crescere dentro un'ansietà, per non sapere immaginare il peso della realtà. Ma non ci sono limiti per parlare aglia angeli: qualcuno ascolta. Non ci sono limiti per parlare agli angeli: qualcuno ascolta
Bianca balena Tutta una vita dentro a questo mare Che di sale sa Non mi accorgevo Lungo il troppo navigare Che la vita va E cantavamo Quella vecchia canzone che fa Ohhh ohh ohh ohh ohh ohh oh Tutta la vita sopra a questa nave Per avere lei E nella notte quando fuori piove Come la vorrei Se c'e' da vincere la morte io lo farei Mondo di uomini fatto di uomini Pronti a rincorrere il vento Partono deboli tornano uomini Erano mille e son cento Mondo di uomini fatto di uomini soli Dimmi la bianca balena stasera dov'e' Nella tempesta infinita non c'e' Mondo di uomini fatto di uomini soli Tutta la vita dietro a quel miraggio Di felicita' Con una febbre piena di coraggio E di curiosita' La loro fine la mia stessa fine sara' Mondo di uomini fatto di uomini Che hanno la luce gia' spenta Partono deboli tornano forti Erano mille e son trenta Mondo di uomini fatto di uomini soli Dimmi la bianca balena stasera dov'e' Nella tempesta infinita non c'e' Mondo di uomini fatto di uomini soli Tutti cerchiamo qualcosa che manca Stasi debilita azione rinfranca Bianca balena e' la guerra Che e' dentro di noi Mondo di uomini fatto di uomini Con il coltello tra i denti Nascono deboli muoiono uomini Erano mille e son venti Mondo di uomini fatto di uomini soli Dimmi la bianca balena stasera dov'e' Nella tempesta infinita non c'e' Mondo di uomini fatto di uomini soli
« Io non piango più » (Non piango più - Enrico Ruggeri )
Oggetti smarriti è un album del 1994 di Enrico Ruggeri
Il disco
Le tracce girano tutte intorno, per le musiche e per i testi, al divorzio di Ruggeri da sua moglie Laura Ferrato; in copertina è presente Ruggeri tagliato di tre quarti e dall'altra parte un fuoco che brucia un violino, una foto e uno spartito. Possono essere considerate tracce affini, o che lo integrano, a questo album anche L' altra madre e Non voglio crescere più (versione italiana di I don 't wanna grow up), incise da Fiorella Mannoia nell'album Gente comune dello stesso anno, in quanto vi sono presenti vari riferimenti al divorzio in generale.
Tracce
Piccole persone - 3:53 Non piango più - 4:52 Lunghe strade dipinte - 3:59 Speranza - 3:55 L'orizzonte (di una donna sola) - 4:40 Non è una canzone d'amore - 4:18 Senza terra - 4:41 La vita davanti - 4:57 Cuori solitari - 5:00 Paranormale - 3:48 Oggetti smarriti - 3:55
« Andiamo incontro all'avventura con le vele al vento:non è rimpianto né paura ciò che sento » (Ulisse - Enrico Ruggeri)
Fango e stelle è un concept-album del 1996 di Enrico Ruggeri.
Il disco
In copertina è presente una donna nuda con la mano sinistra distesa in mezzo ai seni, mentre l'altra è appoggiata al muro, tatuata con lo stesso tema dello sfondo: sopra, un cielo stellato e sotto un muro marrone con dei gradini.
Tracce
Fango e stelle - 3:52 L'amore è un attimo - 5:11 Il momento della verità - 4:08 L'altra madre - 5:13 Ombra e luce - 5:07 Napoli no - 4:46 Il mostro - 5:54 Ulisse - 4:45 Sole d'Europa - 4:33 Cercami cercami - 5:15 Verso le stelle - 5:27
L' altra madre fu incisa da Fiorella Mannoia nel 1994 ed inserita nell'album Gente comune.
Sole d' Europa fu cantata all'Eurovision Song Contest dallo stesso Ruggeri nel 1993, la canzone fu quindi allungata dalle strofe in tedesco e in francese, la versione originale non compare, dunque, in nessun album.
La musica di Napoli no è firmata da Riccardo Cocciante, questa collaborazione avvenne anche per la musica de Il funambolo, inserita da Ruggeri in Contatti del 1989 e da Cocciante in La grande avventura del 1988.
Fango e stelle e Ulisse vennero unite, durante un tour di concerti, per formare Ulisse/Fango e stelle, inclusa ne La vie en rouge (album, appunto, in concerto del 2001) e in Cuore, muscoli e cervello del 2006.
Fango E Stelle
Opera recensita da paul91liam debaser.it
Anno 1996, due anni dopo l'ottimo album ''Oggetti Smarriti'', il Nostro ripropone un altro lavoro ambizioso, un concept, dal nome ''Fango e stelle''.
Suo malgrado questo cd non otterrà grandi profitti dalle vendite, nonostante sia un lavoro pregevole e nonostante la partecipazione a Sanremo nel corso dello stesso anno, per promuoverlo. Nella kermesse, in particolare, decide di presentare ''L'amore è un attimo'', dal testo efficace, tra le migliori dell'album. Infatti in un passaggio recita cosi: ''L'amore e' un attimo da vivere davvero\ muore d'abitudine quell'attimo sincero\ e chi l'amore pretende è gia lontano da me\ che sto scappando da qui...''
Un altra canzone deliziosa invece, per testo e per arrangiamento, è ''L'altra madre'', nella quale il cantautore milanese si appresta a parlare della piaga della droga, senza però mai nominarla direttamente, ma facendo capire il suo intento agli ascoltatori, in modo assolutamente geniale.
''Un altro giorno passa via e ti ritrovi ancora\ lungo la stessa ferrovia\ che ti colora il mondo e gli attimi\ come un fuoco di paglia che da' un calore che ti avvolge\ non puoi tornare indietro piu\ nemmeno lo vorresti\ non ti ricordi chi sei tu\ ma non avresti niente in cambio, no\ tu non avresti nemmeno la gente\ che trovi nella notte...''
Tra le piu amate e richieste ai concerti, invece, spunta ''Ulisse'', con esplicito riferimento al poema omerico, nella quale si susseguono, imprevedibilmente, cambi di ritmo dettati dalla chitarra. E' presente inoltre la track ''Il sole d'Europa'', con la quale il Nostro venne chiamato per partecipare all'Eurovision, 3 anni prima dell'uscita dell'album. Con la poetica ''Verso le stelle'' si chiude questo concept, al quale il destino regalò poca fortuna in quanto a vendite, ma molte emozioni ai fans del Rouge.
Poichè, infatti, questo è un album che non lascia delusi.
Il sole sta cercando l'orizzonte, per strada ancora gridano alla vita; in questo lungo albergo incontro al mare, non ci guardiamo in faccia quasi più.
Nel cielo si confondono i colori, balconi, tende e i tavoli di un bar, con noi che non abbiamo più domani e già sappiamo come finirà.
Napoli no che non lo sa che allo spettacolo stavolta non si ride. Napoli no, non è felice. Napoli che accompagna lei che se ne va e prende il cuore con la musica che ha.
Camminano vicini nella sera ragazzi che rincorrono la vita; non cantano soltanto le canzoni, ma scelgono il futuro e la città.
Mi guardi ma il pensiero è già lontano: si perde nel profumo di caffè e finalmente arriva fino al mare, che fa paura quasi come te.
Napoli no che non lo sa se io domani sentirò la tua mancanza. Napoli no, non è una stanza: è un palcoscenico che recita con me. Ma lungo il lungomare il pubblico non c'è. Napoli no, non era qui che io volevo consumare quel finale. Napoli no, non è gentile venirsi a fare tanto male proprio qui. Napoli scusami e prendimi così, Napoli scusami e prendimi così