MANGO

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  1. gheagabry
     
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    MANGO E' VOLATO VIA



    A dare la notizia ufficiale della morte è stato il suo staff sulla sua pagina Facebook scrivendo: "La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato... Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa 'Non moriremo mai, il senso è tutto qui'. Ci uniamo al dolore della famiglia". Così, parafrasando la sua canzone di successo La rondine, ricordano il cantante.

    Video

    Ti vorrei,ti vorrei
    come sempre ti vorrei
    notte farà,mi penserai
    ma tu che ne sai dei sogni
    quelli son miei, non li vendo
    Che ne sai,che ne sai
    chissà che mi scriverai
    forse un addio,o forse no
    ma tu che ne sai dei sogni...
    Nonostante tu sia la mia rondine
    andata via,sei il mio volo a metà
    sei il mio passo nel vuoto
    Dove sei,dove sei
    Dove sei,dove sei dove sei
    Unico amore che...rivivrei
    sai di vento del Nord
    sai di buono ma non di noi
    stessa luna a metà
    sei nel cielo sbagliato...
    Non lo so,non lo so
    quanto tempo ammazzerò
    mio libro mio,non ti leggerò
    baciandoti sulla bocca...
    lo scriverò un altra volta...
    Nonostante tu sia.....

    nonostante tu sia la mia rondine andata via
    stessa luna a metà
    sei nel cielo sbagliato....


     
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  2. tomiva57
     
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    nelmalamente
    foto:dinobecagli.xoom.it


    Nel malamente mondo non ti trovo


    (Pendragon-Chiaroscuro) 2004
    - Raccolta di poesie



    Nel malamente mondo non ti trovo, è un volume di poesie, scritte dal noto cantautore Mango, ed immagini fotografiche. Le canzoni di Mango, che nascono dal Mediterraneo per confluire nel pop-rock internazionale, si distinguono per la cura dei testi e la raffinata ricerca delle sonorità. Caratteristiche che ritroviamo pienamente anche nelle liriche qui raccolte – poesie quasi canzoni, tratte dall'officina del cantautore, e canzoni divenute testi letterari – che indagano il confine sottile tra musica e parole. Melodie che sembrano nascere da un paesaggio ancora antico, popolato da luci, oggetti e dettagli che da sempre ispirano il suo mondo poetico evocati, quasi in controcanto, dalle fotografie di Gianluca Simoni che impreziosiscono il volume.





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    foto:libreriauniversitaria.it



    Di quanto stupore


    (Pendragon-Chiaroscuro) 2007


    Musicista e scrittore, Mango raccoglie in questo volume le liriche che hanno attraversato l'attività compositiva degli ultimi due anni. Le parole hanno la qualità del detto e la sonorità della strofa musicale e costantemente si complicano passando dalla parola cantata, che facilmente accoglie la melodia, alla ricercatezza di scelte linguistiche spiazzanti, di versi che guardano da altre altezze, rinnovando la cifra già espressa in "Nel malamente mondo non ti trovo"



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    Mango, muore il fratello maggiore
    durante la veglia funebre in casa dell'artista


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    Pino Mango (corbis)


    09 dicembre 2014

    Giovanni Mango, 75 anni, è deceduto all'ospedale di Lagonegro dove era stato trasportato dopo il malore. Forse anche a lui fatale un infarto. I funerali dell'artista erano stati fissati per domattina

    ROMA - Giovanni Mango - fratello di Pino, il cantante morto a Policoro (Matera) nella notte fra domenica e ieri - è morto stamattina a Lagonegro (Potenza), forse anche lui a causa di un infarto improvviso. Giovanni, che era il fratello maggiore del cantautore, ha avuto un malore ed è stato trasportato nell'ospedale di Lagonegro, dove è morto.

    Giovanni Mango aveva 75 anni ed era un muratore. Secondo quanto si è appreso, l'uomo si è sentito male all'interno della villa del fratello, dove erano riuniti i familiari per la veglia in attesa dei funerali del cantante, fissati per domattina a Lagonegro: è stato soccorso da alcuni operatori dell'associazione "Humanitas" ed è stato trasportato all'ospedale di Lagonegro dove è morto poco dopo l'arrivo. I soccorritori avevano provato a rianimare Giovanni Mango già nella casa del fratello. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ed era stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale di Lagonegro.


    Fonte:
    © http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/0...ango-102459013/
     
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    DOPO LA MORTE DI MANGO E DEL FRATELLO
    MAGGIORE, MALORE ANCHE PER ALTRI 2 FRATELLI


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    La salma di Mango lascia l'ospedale di Policoro (Ansa)


    martedì 9 dicembre 2014

    Dopo la morte del cantante Mango e di suo fratello, anche gli altri due fratelli hanno avuto un malore. Lo scrive il quotidiano della Basilicata: Michele e Armando compositore di alcune delle canzoni più famose - si sono recati in ospedale per andare a trovare il fratello maggiore ignorando che fosse morto, e appena giunti al pronto soccorso si sono a loro volta sentiti male e sono stati ricoverati entrambi.

    DOPPIA TRAGEDIA. Morire in casa di un fratello, mentre lo stai vegliando, praticamente con lo stesso malore: questo è successo a Giovanni Mango, fratello del cantante, Pino. Il cantante era morto la notte fra domenica scorsa e lunedì, sul palco del «Pala Ercole» di Policoro (Matera). Giovanni è morto martedì, mentre era in casa dell'artista per rendere omaggio alla sua salma. La morte di due fratelli, a 24 ore di distanza uno dall'altro - notissimo l'artista, ovviamente, mentre Giovanni, che aveva 75 anni, era un ex muratore - non ha fatto altro che aumentare la commozione di tutti, a Lagonegro. Ma ha fatto in un attimo il giro della rete. Stamani, intanto, una Lagonegro in lutto cittadino parteciperà compatta ai funerali di Mango, morto all'età di 60 anni: si svolgeranno nella chiesa madre del paese.

    "ANCHE UN LUTTO PUO' UCCIDERE". Due fratelli morti a 24 ore di distanza, altri due che accusano malori. E la medicina cerca di leggere. «Una forte emozione, come la morte di un fratello, mette alla prova il cuore al punto che in alcuni casi si parla proprio di sindrome del crepacuore».

    Lo sottolinea Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia dell'università Cattolica di Roma, commentando la vicenda. «La sindrome del crepacuore colpisce soprattutto le donne, assomiglia molto ad un infarto anche se i sintomi sono meno forti - spiega l'esperto - inoltre non è infrequente che un'emozione forte come un lutto scateni qualche patologia cardiaca, come un infarto o un'aritmia maligna».

    Nel caso di Mango, spiega Rebuzzi, ci sono diverse possibili spiegazioni. «Potrebbe esserci una malattia cardiaca familiare, che quindi avevano entrambi oppure i due fratelli condividevano gli stessifattori di rischio, dallo stile di vita al diabete. In entrambi i casi la produzione di adrenalina che si ha quando c'è una forte emozione potrebbe aver fatto da detonatore per l'evento che ha portato alla morte».


    Fonte:
    © http://www.leggo.it/SPETTACOLI/MUSICA/mang...e/1057515.shtml
     
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    Mango a Rai Radio2: ‘In questo tour sto faticando molto’



    08 dicembre 2014

    di Massimiliano Carbonaro

    L’artista scomparso durante un concerto per un infarto nei giorni precedenti aveva manifestato il suo senso di disagio

    In una delle ultime interviste rilasciate, Mango, che si è spento la notte tra il 7 e l’8 dicembre durante un concerto, a Rai Radio2 aveva spiegato che il suo tour si stava rivelando molto faticoso. Il primo dicembre, ospite di Giovanni Veronesi e Max Cervelli, conduttori del programma di Radio2 Non è un paese per giovani, Mango tra una chiacchiera e l’altra aveva detto, sereno e soddisfatto: “Il mio tour sta andando benissimo. Certo, si fa fatica sul palco, devi cantare almeno un paio d’ore”. Mango aveva poi aggiunto scherzando: “E poi io sono ingrassato dieci chili rispetto a dieci anni fa!”. Nel corso della trasmissione, il cantante aveva accennato anche alcuni dei suoi brani più famosi, tra cui la celebre Oro.


    Fonte:
    © http://tvzap.kataweb.it/news/99026/mango-a...aticando-molto/
     
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    Mango, i funerali. Il dolore ha ucciso anche il fratello Giovanni

    9 DICEMBRE 2014 - MILANO

    Giovanni Mango, il fratello maggiore del cantautore scomparso domenica alla fine di un concerto a Policoro, non ha retto: anche lui stroncato da un infarto. Armando e Michele, che si erano sentiti male ieri, hanno lasciato l'ospedale

    I FUNERALI — In centinaia, in silenzio, hanno atteso l'arrivo della bara. Sono in corso questa mattina, dalle 11 nella chiesa Madre di Lagonegro (Pz) - dove oggi è giornata di lutto cittadino - , i funerali del musicista Pino Mango. Alla camera ardente allestita nell'abitazione di famiglia sono arrivati il paroliere Mogol e il batterista della Pfm, Franz Di Cioccio. I funerali di Giovanni Mango, 75 anni, fratello del musicista, morto ieri anche lui per un attacco cardiaco mentre vegliava il feretro si terranno, invece, nel pomeriggio. Intanto, gli altri due fratelli Armando e Michele, questa mattina, hanno lasciato l'ospedale dopo il malore accusato nell'apprendere la notizia dell'altro lutto: Michele e Armando si erano recati in ospedale per andare a trovare il fratello maggiore ignorando che fosse morto, e appena giunti al pronto soccorso si sono a loro volta sentiti male e sono stati ricoverati entrambi.
    LA TRAGEDIA DEL CANTANTE — Un po’ come la sua Basilicata, che nasconde ricchezze poco note ai più, Mango era famoso (anche grazie alla tv) soprattutto per un brano, Oro. Ma aveva alle spalle pezzi scritti per Mia Martini, Patty Pravo, Andrea Bocelli, Mietta e Loredana Berté, una ventina di album (alcuni in spagnolo), due libri di poesie, nove apparizioni a Sanremo (due da autore), un premio della Critica al Festival, nel 1985, per Il viaggio. E la Basilicata, "che è un sano principio", diceva, gli ha dato l’ultimo saluto domenica notte quando, durante un concerto a Policoro, un po’ più a sud di Lagonegro, dove era nato, il cantante è morto per un infarto, proprio mentre interpretava Oro. "Scusate", ha fatto in tempo a dire, chiedendo aiuto a un assistente lì accanto. Un addio a 60 anni da poco compiuti, reso ancor più pubblico dal video postato su YouTube, visualizzato migliaia di volte ieri. "Il mio tour sta andando benissimo. Certo, si fa fatica sul palco, devi cantare almeno un paio d’ore. E poi sono ingrassato dieci chili", aveva spiegato lui, pochi giorni fa.




    Mango aveva 60 anni, è morto domenica notte. Aveva debuttato nel 1976 e ha inciso 16 album


    FALSETTO — Figlio di un mastro muratore, Giuseppe Mango sale a Milano negli Anni 70 per inseguire la passione per la musica (e Peter Gabriel in particolare): debutta con l’album La mia ragazza è un gran caldo, nel 1976. Nel 1984 il successo di Oro, scritta da Mogol, due anni dopo il Disco d’Oro Lei verrà, nel 1987 la hit estiva Bella d’estate, con un testo firmato da Lucio Dalla. Nel frattempo approda alla Fonit Cetra, sotto l’ala di Mara Maionchi, che oggi lo ricorda così: "Uomo introverso, ma capace di umorismo, poteva avere più successo ma ha fatto scelte diverse: per esempio, era molto legato alla Basilicata, dove viveva, non amava troppo Milano. Resta il ricordo di una voce formidabile: usava il falsetto con grande personalità, sembrava sospeso tra cielo e terra, come i testi che sceglieva per i suoi brani". E la musica gli aveva anche dato una famiglia: nel 2004 si era sposato, dopo tanti anni di fidanzamento, con Laura Valente, ex cantante dei Matia Bazar, da cui ha avuto due figli, Filippo e Angelina. Ieri tanti artisti hanno reso omaggio al cantante di Come Monna Lisa e Nella mia città, volto del pop mediterraneo (e Mediterraneo era un suo successo). "Addio Pino. Voce nella voce, luce nella luce, pace nella pace», ha scritto Claudio Baglioni su Facebook, seguito da Mogol ("era capace di melodie particolarissime"), Francesco De Gregori ("uomo anche troppo discreto") e Caterina Caselli ("meticoloso, generoso, rendeva unico ciò che cantava"). E tanti citano il testo di un suo vecchio brano: "Non moriremo mai, il senso è tutto qui / mi piace quest’idea di eternità".




    Ivan Basso, 37 anni. (Bettini)


    IL RICORDO DI UN GRANDE AMICO — Ivan Basso ha vinto il Giro d’Italia nel 2006 e nel 2010. La colonna sonora di questi trionfi, ma anche dei suoi momenti bui e delle gioie famigliari, sono sempre state le canzoni di Pino Mango.
    "Trovare le parole per ricordare un amico che scappa via non è facile", scrive il corridore. "Io e Pino ci siamo conosciuti nel 2004 proprio alla Gazzetta dello Sport e in breve tempo s’è instaurato un rapporto bellissimo, di amicizia. Mango era una persona fantastica, magnetica, positiva, che trasmetteva amore ed entusiasmo: attorno a lui è come se si creasse una scia d’affetto. Un carattere che si rispecchiava nelle sue canzoni. Di tutti i suoi album ho tre copie: una da collezione, una da ascoltare e una scaricata sull’iPhone".
    "Con le nostre professioni, un po’ da zingari, non era facile vedersi: però, due o tre volte all’anno, capitava. Magari quando aveva un concerto o quando veniva in sala di registrazione a Milano. Le telefonate, invece, erano molto più frequenti. L’ultima volta è stata quando è nato Tai, il mio quarto figlio (il 26 novembre, ndr) e ci siamo lasciati con la promessa di rivederci...".

    © Francesco Rizzo


    Fonte:
    © http://www.gazzetta.it/Sportlife/Musica/08...169587300.shtml
     
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    Il lungo addio per Mango. La morte
    del fratello Giovanni, le parole della moglie Laura e dei figli


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    Il lungo addio per Mango. La morte del fratello Giovanni, le parole della moglie Laura e dei figli

    di Cinzia Marongiu

    Un lungo applauso a suggellare un abbraccio che in migliaia hanno voluto portare a Mango e alla sua famiglia, in questi giorni toccata da un doppio lutto, visto che anche il fratello maggiore del cantautore lucano, Giovanni, è morto a 24 ore di distanza. Un abbraccio che ha coinvolto non soltanto gli abitanti di Lagonegro, il piccolo paese in provincia di Potenza, dove Pino Mango era nato e viveva con la moglie Laura Valnte, ex voce dei Matia Bazar e con i due figli, Filippo e Angelina. No, stavolta l'abbraccio è arrivato da tutta l'Italia, rimbalzando da un social network all'altro e tenendo banco per giorni e giorni tra omaggi musicali, dediche, ricordi, pensieri. Una testimonianza di affetto che ha sorpreso tanti ma non coloro che avevano avuto la possibilità di consocere Pino mango, perché in questi giorni si è pianto l'artista ma si è pianto soprattutto l'uomo. Una persona generosa e altruista che ha lasciato un meraviglioso ricordo di sè in tutti coloro che lo hanno anche solo sfiorato. Toccanti, durante la cerimonia funebre, le parole di Mogol, uno dei pochissimi colleghi che ha voluto rendere omaggio a Mango personalmente: "Sono venuto a Lagonegro per salutare il mio caro amico anche a nome di tutti i suoi colleghi. Tutti sanno che Pino è un grande artista, ma pochi sono quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo come uomo. Io sono tra questi. Un uomo straordinario, generoso,che ha dato tutto a tutti. Vorrei salutare Laura, sua moglie che lo ha sempre sostenuto e aiutato e che anche oggi è qui, accanto ai suoi figli. Sappiate che quello che vostro padre ha scritto rimartrà incancellabile".

    Le parole della moglie Laura - Ma ancora più toccanti le parole della sua Laura che ha preso voce in Chiesa: "Vorrei ringraziarvi di cuore a tutti per questa manifestazione di affetto che ci tiene in piedi. Ma una cosa la voglio dire: Pino è un uomo libero. Chi lo conosceva lo sa. Non ha mai avuto coinvolgimenti di nessun tipo. Pino a suo modo era anche molto religioso. La sua canzone preferita era "Imagine" di John Lennon. L'aveva fatta cantare in chiesa un anno e mzzo fa ai ragazzi ma il vescovo si era arrabbiato. Il fatto è che Pino credeva nell'amore che è un concetto universale e non appartiene a nessuna religione".

    Parlano i due figli - Anche i due figli di Mango hanno parlato. Ecco Angelina: "Papà non è solo un artista, papà è la persona più brava che io abbia mai conosciuto". Parla anche il figlio maggiore Filippo: "Papà era una grandissima persona. Ora dateci voi la forza di continuare", ha detto tra le lacrime. Di sicuro ad accrescere la commozione generale e il senso di rimpianto per lo straordinario interprete di tante canzoni indimenticabili come Oro, Lei verrà, Mediterraneo, La rondine e così via, pè stata anche la modalità della morte. Per quel accasciarsi sul palco durante un concerto, proprio mentre cantava Oro. Quel suo chiedere "Scusa" al pubblico prima di spirare, ancora una volta gigante nella gentilezza e nella generosità verso il suo pubblico.

    Mogol: "A Mango non è stato riconosciuto il suo vero valore" - Sessant'anni e una carriera piena di soddisfazioni e successi, ma forse non abbastanza per una voce così unica e per un artista così appassionato nel panorama musicale italiano. Ed è proprio di questo che ha parlato lo stesso Mogol prima di entrare nella Chiesa Madre di Lagonegro, visibilmente addolorato e commosso: "Mango non è stato considerato per quanto valesse. Adesso, dopo la sua morte, avrà sicuramente una valutazione più grande. Era un artista generoso. Aveva una gentilezza d'animo e una sensibilità eccezionale, come ha potuto vedere tutta l'Italia quando si è sentito male sul palco. Era un lucano Doc, un artista diverso con una unicità particolare non rintracciabile anche in altri grandi artisti. La nostra canzone migliore? Sicuramente 'Mediterraneo', una canzona epica che è andata al di là delle mie capacità".

    I funerali del fratello Giovanni - Ieri si sono svolti anche i funerali del fratello maggiore di Pino Mango, Giovanni, 75 anni, ex muratore: il suo cuore non ha retto al dolore per la scomparsa del fratello e allo strazio di stare vicino alla sua bara. Un infarto lo ha stroncato, proprio mentre partecipava alla veglia funebre allestita nella villa del cantautore. Inoltre anche i fratelli Armando e Michele, colti da un malore di fronte alla salma di Giovanni, sono stati ricoverati nell’ospedale di Lagonegro. Ora però stanno meglio.

    Sui social è polemica: basta con quel video e con le battute - Continuano intanto sui social network i messaggi di affetto e gli omaggi musicali per Pino Mango, artista amatissimo ma ultimamente un po’ messo in disparte dai grandi network radiofonici e dalle tv. Di certo non dai suoi tantissimi fan e dagli amici e colleghi. Con l’hashtag #Mango continua un incessante e commovente abbraccio collettivo, che vede unite persone celebri come Mogol, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Giorgia e Laura Pausini, ma anche tantissime persone comuni. E non mancano nemmeno le polemiche. Dopo quelle, violentissime, contro i siti web e i tg che hanno mostrato un video amatoriale del cantante che lo riprendeva mentre si sentiva male sul palco, c’è anche chi chiede di smetterla con spregevoli battute su quanto stia accadendo alla famiglia Mango.

    La sindrome del crepacuore - Intanto giunge un autorevole parere medico che spiega l’accaduto: “Una forte emozione, come la morte di un fratello, mette alla prova il cuore al punto che in alcuni casi si parla proprio di 'sindrome del crepacuore'”. A dirlo è Antonio Rebuzzi, docente di cardiologia dell'università Cattolica di Roma, commentando la morte del fratello di Mango avvenuta a poche ore di distanza dall'infarto che ha ucciso sul palco il cantante lucano. ''La 'sindrome del crepacuore' prende soprattutto le donne, assomiglia molto a un infarto anche se i sintomi sono meno forti. Inoltre non è infrequente che un'emozione forte come un lutto scateni qualche patologia cardiaca, come un infarto o un'aritmia maligna''.

    10 dicembre 2014


    Video
    (di tizioss tizios)

    Mango e Laura Valente a Domenica in



    Fonte:
    © http://spettacoli.tiscali.it/articoli/musi...rali-mango.html,
    web,www.youtube.com
     
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    Ho appreso con molta tristezza la scomparsa di Mango e di suo fratello :( era un'artista molto particolare, vorrei ricordarlo con una canzone cantata anni fa con la moglie....ciao Pino....
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    Mango, la lettera della moglie Laura Valente
    e il commento sulle polemiche per il video



    Scritto da: Diego T - venerdì 9 gennaio 2015

    La lettera è stata pubblicata sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook.

    E' passato circa un mese dalla morte del cantante Mango, venuto a mancare durante un concerto a Policoro, in provincia di Matera. Una vera tragedia per la famiglia se si considera che dopo pochi giorni è venuto a mancare anche il fratello di Pino Mango, Giovanni.

    A distanza di un mese ha deciso di parlare la moglie, Laura Valente. E l'ha fatto con un lungo messaggio sul sito ufficiale del cantante, riportandolo anche sulla pagina Facebook.


    MANGO - pagina ufficiale
    Ieri alle 10.25 ·
    Messaggio di Laura, Filippo e Angelina.
    Cari amici, intanto un grande abbraccio, forte come il peso schiacciante di questo dolore e lungo come questo brutto sogno dal quale non riesco a svegliarmi.

    Mi sembra necessario, dopo un mese di silenzio assordante, riaprire le pagine del sito, che si è sempre alimentato della vostra energia, della vostra assiduità e ...
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    Il messaggio, indirizzato sopratutto ai fan, vuole innanzitutto sottolineare l'intento di Laura, dei figli e dei collaboratori di valorizzare la produzione artistica di Mango:

    Cari amici, intanto un grande abbraccio, forte come il peso schiacciante di questo dolore e lungo come questo brutto sogno dal quale non riesco a svegliarmi.
    Mi sembra necessario, dopo un mese di silenzio assordante, riaprire le pagine del sito, che si è sempre alimentato della vostra energia, della vostra assiduità e del vostro amore e che Pino coltivava con la cura che si riserva alla pianta prediletta del proprio giardino.
    E con questa stessa attenzione lui viveva il suo "lavoro", che non ha mai definito tale, ma che in realtà affrontava quotidianamente con un senso di responsabilità e un rispetto meticolosi, sia nei confronti del suo talento che, specularmente, del suo pubblico.
    Ma quando scendeva dal palco ed entrava nella sua casa di Sant'Antuono 101, la casa dove è nato e dove viviamo, allora era "nostro", solo nostro, così come i vostri padri lo sono per voi, come lo sono i vostri fidanzati o i vostri mariti.
    Infatti, a parte alcuni rari episodi molto circostanziati, io non ho mai lavorato con lui, così come, ovviamente, Filippo e Angelina. Noi eravamo, siamo semplicemente la sua famiglia.
    Il nostro disperato smarrimento purtroppo non può essere né raccontato né condiviso.
    Ma Pino, oltre ad essere un padre attento ed amorevole e l'unico amore della mia vita, era anche un grande, immenso artista, che aveva il dono di coniugare anima e corpo riuscendo ad esprimere, con l'uso della sua voce meravigliosa, tutto l'inesprimibile del mondo emozionale. C'era magia nell'aria quando iniziava a cantare, fosse su un palco davanti a migliaia di persone, o al pianoforte in soggiorno, vicino al camino. E' innegabile. Sapeva sprigionare un'energia potente e commovente.
    Per questa ragione mi sento in dovere di farmi forza e scrivervi, oggi, per la prima volta, in questo spazio, che non è il mio, ma nel quale, con la speranza di non essere invadente né irrispettosa, vorrei davvero riuscire in futuro a fare in modo che la sua opera venga sempre più valorizzata e considerata come merita.
    Ora è presto per me, scusatemi, non ho ancora le idee chiare sul da farsi, ma vi prego di darmi un po' di tempo.
    Sento che insieme a voi, a Filippo ed Angelina e a tutti coloro che Pino amava e stimava e che aveva scelto come compagni di lavoro e di vita negli ultimi anni, riuscirò a trovare la giusta strada per continuare a rendere onore alla sua straordinaria produzione artistica e alla sua figura.


    La vedova del cantante trova anche il modo di commentare la polemica a proposito del video, presto diffusosi in rete, del momento in cui il cantante si è sentito male sul palco:

    Un breve passaggio credo vada fatto anche riguardo la polemica sollevata dal video di Policoro, che ho visto e rivisto non so quante volte, nonostante fossi lì quella sera, per cercare di capire come mai nessuno di noi avesse capito, per cercare di capire se lui avesse capito, per cercare di capire se fosse giusto lasciare il video in rete o, in quanto unici eredi legittimi a tutelare l’immagine artistica e personale di Pino, pretenderne la rimozione immediata, come tanti di voi avevano auspicato.
    Cari amici, ancora non lo so. Una parte di me non tollera che i ragazzi possano vedere la morte del padre spiattellata pubblicamente, ma un'altra parte di me continua ad avere dei dubbi.
    So solo che, persa in queste disperate riflessioni, all'improvviso, qualche sera fa, mi sono ritrovata a pensare ad un libro che amo tanto e che di tanto in tanto rileggo, e in particolare mi è venuto in mente il suo commovente e bellissimo finale: l'ultima pagina de "Il Piccolo Principe":

    “…Quella notte non lo vidi mettersi in cammino.
    Si era dileguato senza far rumore. Quando riuscii a raggiungerlo camminava deciso, con un passo rapido. Mi disse solamente:
    "Ah! Sei qui…"
    E mi prese per mano. Ma ancora si tormentava:
    "Hai avuto torto. Avrai dispiacere. Sembrerò morto e non sarà vero…"
    Io stavo zitto.
    "Capisci? E' troppo lontano. Non posso portare appresso il mio corpo. E' troppo pesante":
    Io stavo zitto.
    "Ma sarà come una vecchia scorza abbandonata. Non sono tristi le vecchie scorze…"
    Io stavo zitto.
    Si scoraggiò un poco. Ma fece ancora uno sforzo:
    "Sarà bello, sai. Anch'io guarderò le stelle. Tutte le stelle saranno dei pozzi con una carrucola arrugginita. Tutte le stelle mi verseranno da bere…"
    Io stavo zitto.
    "Sarà talmente divertente! Tu avrai cinquecento milioni di sonagli, io avrò cinquecento milioni di fontane…"
    E tacque anche lui perché piangeva.
    "E' là. Lasciami fare un passo da solo".
    Si sedette perché aveva paura.
    E disse ancora:
    "Sai…il mio fiore…ne sono responsabile! Ed è talmente debole e talmente ingenuo. Ha quattro spine da niente per proteggersi dal mondo…"
    Mi sedetti anch'io perché non potevo più stare in piedi. Disse:
    "Ecco…è tutto qui…"
    Esitò ancora un poco, poi si rialzò. Fece un passo. Io non potevo muovermi.
    Non ci fu che un guizzo giallo vicino alla sua caviglia. Rimase immobile per un istante. Non gridò. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia.”

    Ecco, se può esistere bellezza in una fine, io qui la vedo.
    Come sinceramente la vedo nel video di Policoro.
    Spesso Pino aveva detto a me e ai ragazzi, sorridendo: "Se mai dovessi morire, vorrei che ciò avvenisse su un palco, mentre sto cantando, mentre faccio il mio lavoro!". E c'è riuscito, eccome se c'è riuscito.

    Si dice che uno spettacolo, per essere di successo, debba avere necessariamente tre momenti "forti": l'inizio, la parte centrale e il finale.
    E lo spettacolo del suo passaggio in questa vita è stato di sicuro un successo, con un finale perfetto.
    In un mondo di volgarità, di falsi valori, di voce alta, di polemiche e maleducazione, mi sento di poter affermare che il finale del suo spettacolo è invece un raro esempio di bellezza, eleganza ed umiltà, come d'altronde lo è stata tutta la sua vita.
    Ringrazio il destino che mi ha fatto camminare al suo fianco per 30 anni, sono una donna fortunata.
    E spero, da oggi, anche una donna migliore, per il bene dei nostri figli.
    Ora vi lascio, amici, vi abbraccio tutti e, vi prego, continuate a ricambiare quest'abbraccio, come avete fatto e anche di più, perché il mio dolore è troppo.


    Una lettera toccante che testimonia la grande dignità con cui Laura Valente e la sua famiglia stanno vivendo il grave lutto.


    Fonte:
    © www.gossipblog.it/post/315486/mango...deo-della-morte,
    web,www.repubblica.it
     
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  10. tomiva57
     
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    grande Laura ....
     
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  11. tomiva57
     
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