Giuseppe Mango, accreditato spesso come paroliere Pino Mango e come cantante noto solo col nome Mango (Lagonegro, 6 novembre 1954), è un cantautore, musicista e poeta italiano.
Gli esordi
La sua vocazione canora è precoce: all'età di sette anni già suona con gruppi locali, accostandosi a generi musicali (dal rock duro al blues) totalmente diversi da quelli che, alcuni anni dopo, gli decreteranno il successo. Durante la sua adolescenza i suoi preferiti sono i Led Zeppelin, i Deep Purple, Aretha Franklin e successivamente Peter Gabriel. Si iscrive al corso di laurea in sociologia presso l'Università di Salerno e inizia a scrivere testi per canzoni.
Gli esordi come Pino Mango
Nel 1975 si reca a Roma e, sotto la guida di Silvano D'Auria, incide, per la RCA Italiana, l'album La mia ragazza è un gran caldo, che sarà pubblicato nell'ottobre del 1976. Due brani, Per te che mi apri l'universo e Tu pioggia io mattino, attirano l'attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album Tanto. Il secondo di questi cambierà il titolo in "Per amarti d'amore". Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e inserirà Se mi sfiori nel suo album Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto.
Nel 1977, con la casa discografica Numero Uno, incide su 45 giri Fili d'aria e Quasi amore, che non sono stati pubblicati su nessun album. L'anno dopo viene inciso un nuovo 45 con Una danza e Non aspettarmi. Nel 1979 esce l'album Arlecchino nel quale il fratello, Armando Mango, compare in veste di autore e ideatore di parti melodiche. Passano ancora tre anni (1982) e, per la Fonit Cetra, esce l'album È pericoloso sporgersi. Tra le canzoni di spicco di questi album dell'inizio di carriera di Mango, possono essere annoverate Arlecchino e Fuori gioco che parlano del disagio giovanile legato alla droga. Tra gli altri brani si possono citare Angela ormai, Sentirti (incisa da più interpreti), Nero e blu (spesso canzone d'apertura dei suoi concerti per molti anni).
Nel 1984 Mango presenta alla Fonit un provino che piace molto all'allora AR Mara Maionchi; il testo originario era di Armando Mango ed il titolo era Mama Woodoo. Il testo ufficiale (Oro) fu scritto da Mogol.
Non vengono deluse le aspettative e nei successivi quattro anni vengono pubblicati altrettanti album. Nel 1985 Mango partecipa al Festival di Sanremo con Il viaggio ottenendo il premio della critica, pur senza passare il turno alla finale; il brano verrà inserito nell'album Australia.
I riconoscimenti come autore gli valgono tuttavia l'ingresso nei big, che lo vedono al Sanremo del 1986 con Lei Verrà, (allegoria dell'acqua) inserita nell'album Odissea. Firma anche la sigla d'apertura Io nascerò cantata da Loretta Goggi (incisa per la prima volta dal suo autore nella raccolta del 1999 Visto così) ed è autore del brano Re, con cui Loredana Berté si esibisce per la prima volta sul palco dell'Ariston, destando il famoso scandalo per la sua performance in versione pre-maman, ed anche del brano Nessun Dolore scritta per Anna Bussotti. Sempre in quell'anno vince il Telegatto come rivelazione dell'anno.
Si giunge al 1987 e, sempre a Sanremo, viene presentato il brano Dal cuore in poi. Ma, come molte volte accade, sarà un altro brano del 33 giri Adesso ad avere il maggior successo: Bella d'estate, scritta con Lucio Dalla. L'album viene pubblicato in tutta Europa, ottenendo notevoli riscontri in Spagna dove si colloca ai vertici delle classifiche. Subito dopo verrà pubblicato l'album in lingua spagnola con il nome di Ahora.
Inseguendo l'aquila è l'album che l'artista lucano produce nel 1988, accompagnato dal 45 giri Ferro e fuoco. Ancora un notevole successo in Spagna con Hierro y Fuego. Gli anni novanta
Nel 1990 Mango insieme a Mogol e Armando Mango (responsabili anche della produzione artistica) dà alla luce Sirtaki, ispirati alle sonorità mediterranee. Prima di questo album, un'ulteriore presenza a Sanremo con il brano Tu sì, lo accosta (negli abbinamenti con artisti stranieri previsti in quell'edizione) al famoso cantautore scozzese Leo Sayer. Il brano, insieme al lato B Ma che musica c'è comparirà soltanto nella versione CD dell'album estivo, insieme alla versione singolo del suo brano trainante Nella mia città, che apre l'album con una versione più lunga. I singoli seguenti Come Monna Lisa e Ma com'è rossa la ciliegia contribuiscono al successo dell'album, stimato in circa 600 mila copie solo in Italia, ottenendo anche, a Riva del Garda, il premio Vela d'oro.
Nel 1991, il cantautore scrive tre brani per Mietta inclusi nell'album Volano le pagine: Oltre te, Soli mai, E no (cosa sei).
L'album Come l'acqua del 1992 è conferma il successo di Mango nell'ambito del pop mediterraneo; è proprio Mediterraneo il singolo di ampio respiro melodico che ne fa da traino, ancora con i testi di Mogol.
Nel 1994 cambia casa discografica: con la EMI viene pubblicato Mango, nel quale spicca la canzone Giulietta scritta assieme a Pasquale Panella.
Dove vai (1995), è il primo album live registrato a Bologna, contenente due inediti: Dove vai, presentato al Sanremo e premiato come miglior arrangiamento della manifestazione canora, e Sospiro, entrambi arrangiati da Rocco Petruzzi.
Nel 1997 l'artista ritorna alla Fonit Cetra, pubblicando Credo, un album che rispecchia la sua piena maturità artistica. Per realizzare quest'album, Mango si avvale di grandi artisti internazionali del calibro di Mel Gaynor (batterista dei Simple Minds) e David Rhodes (chitarrista di Peter Gabriel), sempre con gli arrangiamenti di Rocco Petruzzi. La title-track è presente anche in versione inglese.
Il 1998 vede Mango partecipare ancora a Sanremo e, insieme a Zenima, presenta il brano Luce, riproposto in lingua inglese nella ristampa di Credo.
Nel 1999 avviene nuovamente un cambio di casa discografica. Con la WEA viene pubblicato il primo The best ufficiale della discografia, il titolo dell'album è Visto così, contenente due inediti composti con Armando e con Pasquale Panella: Amore per te e Non dormire più. Mango definisce quest'album (che ottiene un grande successo, vendendo 500.000 copie) come un punto di arrivo, un voler tirare le somme e fare il punto della situazione.
Gli anni duemila
« Quante solitudini attraversano il cammino che trovo e quante lontananze mi uccidono giorno per giorno, eppure lo specchio che vivo è proprio nelle movenze dei cuori puliti, quelle che in te s'annidano e in me procurano un sano profittare dei sensi. Quello specchio che, nel mio amore perduto, ogni salivazione azzerata che la lingua m'inventa. E poi la mano e poi il cuore e poi la mano ancora. Quel ripetersi cantilenante di strofe già scritte nel vuote di stomaco che dagli occhi commuove i polsi. M'innamorai di te come un attimo senza destino... »
("Prosa resente sul cd Acchiappanuvole" - Mango) .
Dovranno passare 5 anni prima di avere un nuovo lavoro di Mango. Nel 2000 riaccende i riflettori su Mietta scrivendole Fare l'amore per il Festival di Sanremo di quell'anno, e nel 2002 pubblica Disincanto, nel quale affiora una nuova veste dell'artista, ed una nuova vena compositiva. Sente per la prima volta l'esigenza di raccontarsi e quindi di scrivere i testi addentrandosi nel proprio io. Grande successo ottiene il brano La rondine; da segnalare inoltre, la cover di Michelle dei Beatles, eseguita a sei voci. Disincanto è stato un grande successo di vendita con 300 mila copie.
« Stai, per ogni nuvola che va, per tutto quel che ho perso già, dammi poco, dammi cuore, tanto tanto stai, fiore nascente, su di me, raccogli quello che non c'è, nessun muro, nessun salto, va più in alto ... »
("Mi Piaci Accanto" - Mango)
Nel 2003 assieme ad Armado Mango collabora alla realizzazione dell'ottavo album di Mietta: Per esempio... per amore. Così come firma integralmente due canzoni contenute nell'album d'esordio del giovane cantante Dennis Fantina: il singolo "Non è il cuore" e "Se non con te".
Nel 2004 Mango col suo cd Ti porto in Africa arriva a una svolta. Le sonorità tipicamente mediterranee vengono mescolate ad arrangiamenti rock e a nuove sonorità, segno che Mango è sempre alla ricerca di nuovi suoni e sempre aperto alle sperimentazioni musicali. Ti porto in Africa si aggiudica 2 dischi di platino. Sempre in questo stesso anno, l'artista lucano pubblica un primo libro di poesie, interamente scritte di suo pugno, intitolato Nel malamente mondo non ti trovo, edito dalle Edizioni Pendragon e distribuito dalla Chiaroscuro, contenente 54 liriche ed alcune particolari illustrazioni fotografiche.
« Se con un t’amo detto mai ti sto perdendo e t’amo ancora, l’assenza è segno di realtà, quotidiano il silenzio sale e mi sa di vuoto e tu che accarezzi il mio domani spezzami quando sai che è tutto normale... »
("Se Con Un T'Amo" - Mango)
Nel 2005 Mango firma un nuovo contratto con Sony BMG e arriva l'album Ti amo così, disco di platino, dove nel brano Il dicembre degli aranci duetta con la moglie Laura Valente; nell'album si avvale della partecipazione, alle sessioni di registrazione, del batterista Ian Thomas (Mick Jagger, Elton John). In questo album reinterpreta, con grande classe, anche una celebre canzone napoletana, I' te vurria vasa' .
« Tante più volte ti penso e sei canzone che canto non ho più te e l'aria non è questa amor proprio che m'offende e quel difenderti da me ... »
("Tu Non Sai" - Mango)
Nel 2007 il cantautore partecipa al Festival di Sanremo col brano Chissà se nevica, duettando poi, nella terza serata, anche con la moglie Laura Valente e classificandosi infine 5º. Particolarità del brano fu la "svolta rock" (cosa che lui ha sempre negato, affermando di continuare a fare il suo genere) che il cantante decise di attuare in occasione della più nota kermesse sulla musica italiana. In contemporanea con il singolo sanremese pubblica l'album L'albero delle fate ed il secondo volume di poesie "Di quanto stupore", distribuito da Chiaroscuro-Edizioni Pendragon.
« T'avrei cercato se non fossi mai nata t'avrei trovata nido d'acqua salata ad aspettarmi fiume... »
("Di Quanto Stupore" - Mango)
Nel 2008 duetta con i Neri per caso nell'album Angoli diversi. Il brano in questione è Bella d'estate, secondo estratto del disco.
Il 19 settembre 2008 è uscito l'album Acchiappanuvole, titolo tratto da un verso della canzone Ragazzo mio di Tenco, (1964), che contiene 14 cover. Il singolo che anticipa l'uscita del nuovo lavoro è La stagione dell'amore, cantata assieme al suo stesso autore Franco Battiato. Collabora al disco anche Claudio Baglioni, duettando con Mango in una delle sue canzoni più famose che è "Amore Bello". Acchiappanuvole è disco di platino.
Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi sono devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila.
Dal 28 agosto 2009, è in rotazione su tutte le radio nazionali il nuovo singolo "Contro tutti i pronostici", che anticipa l'uscita del doppio cd live Gli Amori Son Finestre, edito da Sony Music, pubblicato il 18 settembre. Il brano, che è uno dei due inediti, è stato scritto da una giovane rock band campana, i Rei Momo, guest star in alcuni concerti dello "Acchiappanuvole Tour". L'altro inedito, "E poi di nuovo la notte", è composto dallo stesso Mango. Gli amori son finestre è altresì il titolo dell'omonima poesia recitata da Flavio Insinna e composta dal cantautore di Lagonegro, presente anch'essa nel doppio cd.
« E quel nostro scivolare sul tempo che ne scuote le derive quasi come fosse un chiodo nel cuore a ricordarmi che un dolore è un po come morire... »
("Gli Amori Son Finestre" - Mango)
Nel 2009 ha cantato nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Io ti prendo come mia sposa".
Sempre nel 2009 ha collaborato al disco "De La Buena Onda" del chitarrista italiano Flavio Sala, cantando "Volver", una canzone di Carlos Gardel. Mango sta lavorando al nuovo disco di inediti, la cui uscita è prevista per il maggio 2011.
Anni 2010
Il 24 maggio 2011 esce il ventesimo lavoro del cantautore, dal titolo La terra degli aquiloni. Il singolo trainante è in tutte le radio a partire dal 22 aprile 2011, ha come titolo La sposa, scritta a quattro mani con Pasquale Panella. Nel giorno dell'uscita del nuovo singolo, il sito ufficiale si aggiorna, e nasce la prima pagina ufficiale su Facebook Questo album vede la collaborazione del già citato Pasquale Panella per tre canzoni dell'album, e la coppia vincente "Morra/Fabrizio" per la canzone di chiusura dell'album dal titolo introspettivo "Il Rifugio". L'album, oltre alle altre canzoni scritte da Mango, contiene due cover, "Volver" di Carlos Gardel e "Starlight" del gruppo francese "Superman Lovers". In totale la Track-list si compone di undici brani, nove inediti e due cover. Da novembre 2011 Mango sarà in tour nei teatri più prestigiosi d'Italia per promuovere l'ultimo album.
Vita privata
Mango è sposato con Laura Valente.
Curiosità
* Nel 1986 la cantante Loredana Berté partecipa ad uno spot televisivo per Felce Azzurra in cui lei esce dal bagno in accappatoio canticchiando la canzone Oro di Mango * Sempre la stessa canzone Oro è stata utilizzata in uno spot per il Riso Scotti Oro in cui è presente il noto conduttore Gerry Scotti * Nel 1999 la sigla d'apertura e di chiusura dell'edizione italiana di una telenovelas Messicana dal titolo Libera di Amare è la canzone Amore Per Te * Nel film A Cavallo Della Tigre del 2002 è stata usata per le prime scene la canzone Lei Verrà del 1986
Discografia
Album
* La mia ragazza è un gran caldo (1976) * Arlecchino (1979) * È pericoloso sporgersi (1982) * Australia (1985) * Odissea (1986) * Adesso (1987) * Inseguendo l'aquila (1988) * Sirtaki (1990) * Come l'acqua (1992) * Mango (1994) * Dove vai (1995) * Credo (1997) * Credo ristampa (1998) * Visto così (1999) * Disincanto (2002) * Ti porto in Africa (2004) * Ti amo così (2005) * L'albero delle fate (2007) * Acchiappanuvole (2008) * Gli amori son finestre (2009) * La terra degli aquiloni ("011)
45 Giri
* La mia ragazza è un gran caldo / Tu pioggia io mattino - RCA - 1976 * Fili d'aria / Quasi amore - Numero Uno - 1977 * Una danza / Non aspettarmi - Numero Uno - 1978 * Angela ormai / L'acquazzone - Numero Uno - 1979 * È pericoloso sporgersi / Fuori gioco - Fonit Cetra - 1982 * Oro / Lungo bacio, lungo abbraccio - Fonit Cetra - 1984 * Il viaggio / Nella baia - Fonit Cetra - 1985 * Lei verrà / Show - Fonit Cetra - 1986 * Dal cuore in poi / Inseguendo il vento - Fonit Cetra - 1987 * Bella d'estate / Attimi - Fonit Cetra - 1987 * Il mare calmissimo / Le bugie degli angeli - Fonit Cetra - 1988 * Tu... sì / Ma che musica c'è - Fonit Cetra - 1990 * Nella mia città / Come Monna Lisa - Fonit Cetra - 1990
CD Singoli
* Luce (Luce - Light - Belle parole) - Fonit Cetra 1998 * La rondine (La rondine - Michelle - Nero e blu) - Wea/Warner Music Italia 2002 * Ti porto in Africa (Ti porto in Africa - Sabbia e nuvole unplugged - Sentirti live) - Wea/Warner Music Italia 2004 * Piccolissima (Piccolissima - Leggero come un mistero - Bella d'estate live) - Wea/Warner Music Italia 2006 * Chissà se nevica (Chissà se nevica - Ai tuoi sogni) - Columbia/SonyBMG Music Italia 2007 * Dentro me ti scrivo (Dentro me ti scrivo - Chissà se nevica [feat. Laura Valente] - Verso il terzo millennio) - Columbia/SonyBMG Music Italia 2007 * Contro tutti i pronostici - Columbia/SonyBMG Music Italia 2009
Libri
* Nel malamente mondo non ti trovo (Pendragon-Chiaroscuro) 2004 - Raccolta di poesie * Di quanto stupore (Pendragon-Chiaroscuro) 2007
La mia ragazza è un gran caldo
La mia ragazza è un gran caldo (1976) è l'album di esordio di Pino Mango. L'album, seppur di poco successo, venne considerato da due grandi artisti della musica dell'epoca ovvero, Patty Pravo che incise una cover di Tu Pioggia, Io Mattino trasformando il titolo in Per Amarti D'amore, e una seconda cover di Per Te Che Mi Apri L'Universo, ed invece Mia Martini incise Se Mi Sfiori. L'album venne molto apprezzato dalla critica.
Tracce
1. Tu pioggia, io mattino (p.mango / a.mango - s.d'auria) 2. Tra le isole di un acquario (p.mango - s.d'auria / a.mango) 3. Se mi sfiori (p.mango - s.d'auria / a.mango) 4. La mia ragazza è un gran caldo (p.mango / a.mango - s.d'auria) 5. Non svegliarti (p.mango) 6. Aria di siepe (p.mango - s.d'auria / a.mango) 7. Su questa terra solo mia (p.mango - s.d'auria / a.mango) 8. Per te che mi apri l'universo (p.mango - s.d'auria / a.mango)
Il pozzo è d’oro Soltanto quando i raggi Sul velo d’acqua giocano Così la mia voce Diventa dolce arancia Solo quando le mie mani Sul suo corpo danzano, Danzano con lei La mia ragazza è un gran caldo E corre spesso sotto la pioggia Di mille stelle sui miei pascoli Ed io le voglio bene Dormire insieme, Lei balla, lei balla E si spoglia piano, Profonda come un’eco E spero solo che il mattino Mi regali ancora lei Spero solo che il mattino Mi regali ancora lei… Spero solo che il mattino Mi regali ancora lei… Spero solo che il mattino Mi regali ancora lei… Nell’immenso bosco Già l’orso corre verso il miele Col suo naso all’aria Così io vado verso lei A cibarmi d’alito Dormire insieme, Lei balla, lei balla E si spoglia piano, Profonda come un’eco E spero solo che il mattino Mi regali ancora lei E spero solo che il mattino Mi regali ancora lei… Spero solo che il mattino Mi regali ancora lei… Spero solo che il mattino Mi regali ancora lei…
Sei marzo che cerca i fiori ti guardo fai rabbia ed allegria fai poesia caldo nido d’inverno sei la voglia del ritorno zitti siamo qui stanchi non di noi forse ti vorrei indiscutibilmente mia ti vorrei indiscutibilmente mia mentre giochi con i grilli mentre al sole stai ridendo Ora ti vorrei su questa terra solo mia ti vorrei nel buio che ti fa paura Scende in fretta la nebbia che tra i pioppi ci nasconde zitti stiamo qui pazzi ma di noi forse ora sei indiscutibilmente mia ora sei indiscutibilmente mia mentre dormo mentre sto cantando mentre guardo il fiume Ora, ora sei su questa terra solo mia Ora sei nel buio che ti fa paura Ora sei su questa terra solo mia Ora sei nel buio che ti fa paura
Arlecchino (1979) è il secondo album di Giuseppe Mango. Anche questo come il primo non ebbe molto successo, ma anche lui venne apprezzato da molti, come Patty Pravo che incise ancora una volta una cover di Sentirti, e più tardi Mietta nel 2003 incide la stessa canzone. Sentirti è stata spesso canzone d'apertura dei concerti di Mango per diversi anni.
Tracce
1. L'acquazzone(p.mango/a.mango) 2. Arlecchino (p.mango / a.mango) 3. Maria wuoruwuon (p.mango / a.mango) 4. Donna magra (p.mango / a.mango) 5. Un tocco di sogno (p.mango / a.mango) 6. Angela ormai (p.mango / a.mango) 7. Tutto d'un fiato (p.mango / a.mango) 8. Verde mare, verde menta (p.mango / a.mango) 9. Strade del sud (p.mango / a.mango) 10. Sentirti (p.mango / a.mango)
È pericoloso sporgersi (1982) è il terzo album di Mango. È l'album che precede il grande successo con il singolo Oro, di Nero e Blu ne è stata fatta una cover per Scialpi, contenuta nell'album Es-tensioni in cui Mango ha scritto altre due canzoni.
* Fuori gioco: Nico Di Palo * Lascia che tu sia: Vlady Tosetto * Chi sei tu chi sono io: Rodolfo Bianchi * Il mago: Naimi Hackett, Raffaella Esposito
Tracce
1. Nero e blu (P. Mango / A. Mango) 2. Il figlio (P. Mango / A. Mango) 3. È pericoloso sporgersi (P. Mango / A. Mango) 4. Il mago (P. Mango / A. Mango) 5. Che cosa mi hai lasciato (P. Mango / A. Mango) 6. Fuori gioco (P. Mango / A. Mango) 7. Punto a capo (P. Mango / A. Mango) 8. Chi sei tu, chi sono io (P. Mango / A. Mango) 9. Lascia che tu sia (P. Mango / A. Mango)
Australia (1985) è un album di Giuseppe Mango. Stampato in cd nel 1990.
Tracce
1. Australia (p.mango / mogol) 2. Gente comune in evoluzione (p.mango / a.salerno) 3. Nella baia (p.mango / a.salerno) 4. Pensiero solido (p.mango / mogol) 5. Mr. noi (p.mango / mogol) 6. Dove andrò (p.mango / a.salerno) 7. Il viaggio (p.mango) 8. La massa indistinguibile (p.mango / mogol) 9. Dietro un sì, dietro un no (p.mango / a.salerno)
Il silenzio respira in me Dove andrò Se mi chiedo cosa accadrà di me Non lo so Lungo quale rotta io mi trovo mai Che cosa sono e che sarò domani Oh… strana questa vita mia che va… Un punto vivo nell’immensità… No, paura io non avrò Della notte, no Ma è il sentirmi così da solo Nella notte, no Dove andrò Non lo so Dove andrò E non mi lasciare qui Oltre il buio non c’è Che questo amore per te Ed è il niente che temo di più Dove andrò… Dove andrò… Qui le stelle non hanno più un’età Dove andrò Ma che cosa mi spinge ancora più in là Non lo so Lungo quale rotta io mi trovo mai Che cosa sono e che sarò domani Oh… strana questa vita mia che va… Un punto vivo nell’immensità… E non mi lasciare qui Oltre il buio non c’è Che questo amore per te Ed è il niente che temo di più Non mi lasciare qui… Non mi lasciare qui… Dove andrò… Dove andrò io non lo so…
La massa indistinguibile
Guardati un po’ nello specchio non trovi che non sembri neanche tu purtroppo sei quasi un vecchio nell’alcool tu affoghi sempre più eppure tu eri un divo sublime come un Dio tu non perdevi mai e non pregavi… Cos’è successo al tuo successo dove hai sbagliato presuntuoso uomo se tu sei eterno questo è l’inferno non sai neanche a chi chieder perdono eppure tu eri un divo splendente sopra noi tu non perdevi mai e non pregavi… Noi, la massa indistinguibile che ti ha eletto un attimo su noi su noi, la massa indistinguibile che ti ha già dimenticato ormai Cos’è successo al tuo successo era un miraggio un messaggio vuoto tu ci hai creduto ed hai perduto l’autoritratto adesso è scolorito eppure tu eri un divo splendente sopra noi tu non perdevi mai e non pregavi… Noi, la massa indistinguibile che ti ha eletto un attimo su noi su noi, la massa indistinguibile che ti ha già dimenticato ormai Noi, la massa indistinguibile su noi, la massa indistinguibile che ti ha già dimenticato ormai
Odissea (1986) è un album di Giuseppe Mango. Ristampato in cd (Fonit Cetra) nel 1991.
Tracce
1. Odissea (p.mango / a.salerno) 2. Lei verrà (p.mango / a.salerno) 3. Mi sembra luna (p.mango / a.salerno) 4. Love is just a melody (p.mango / s.marsh) 5. Show (p.mango / a.salerno) 6. In ogni direzione che vuoi tu (p.mango / a.salerno) 7. Modern love (p.mango / s.marsh) 8. La rosa dell'inverno (p.mango / a.salerno) 9. I movimenti di un'idea (p.mango / a.salerno) 10. Lei verrà (versione strumentale) (p.mango) 11. Oro (p.mango / mogol) 12. Lungo bacio, lungo abbraccio (p.mango / mogol)
Non è un dolore in più è paura o ancora di più è leggero e strano è qualcosa che mi sospinge in te piano Non è un profumo in più non è il vento ora sei tu non mi lascia tempo è qualcosa che assomiglia a te dentro Spina e poesia chiara malinconia non lasciarmi più la rosa dell'inverno sei tu e ormai so cosa sei per me non mi lascia tempo è qualcosa che assomiglia a te dentro Spina e poesia chiara malinconia non lasciarmi più la rosa dell'inverno sei tu e ormai so cosa sei per me Non è un amore in più è pensarti come sei tu è leggero e strano è qualcosa che è qualcosa che mi sospinge in te mi sospinge in te mi sospinge in te
Per averti pagherei un milione anche più anche lultima Malboro darei perché tu sei oro oro oro un diamante per un sì oro oro oro per averti così distesa pura ma tu ci stai perché accetti e ci stai? E così tu cadi giù io non ti voglio già più inaccessibile non sei non con gli dei tu sei senza dei oro oro oro quanto oro ti darei oro oro oro per averti così distesa pura ma tu ci stai perché accetti e ci stai Perché non ti elevi su di noi e resti lì celeste così io ti vorrei immune dal sesso perché ti daresti anche adesso ooooooorooooooo Per averti pagherei un milione anche più anche lultima malboro darei perché tu sei oro oro oro un diamante per un sì oro oro oro per averti così distesa pura ma tu ci stai perché accetti e ci stai? oro oro oro quanto oro ti darei oro oro oro per averti così distesa pura ma tu ci stai perché accetti e ci stai?
Lungo bacio, lungo abbraccio
L’altra notte tu lo so non hai dormito più a chi a cosa pensi mai oh perchè cosè distante tu sei Ma mi piace soffrire a me piace sentirmi morire oh no! tu di un altro no! ormai dentro al nostro letto c’è lui… Lungo bacio lungo abbraccio fra noi la ricerca di qualcosa di più Lungo bacio lungo abbraccio fra noi dimmi solo adesso dove sei tu dove sei tu… Ma chissà di chi sei in che cielo ti rotoli tu per me tu appartieni già ormai a una strana divinità Lungo bacio lungo abbraccio fra noi la ricerca di qualcosa di più Lungo bacio lungo abbraccio fra noi dimmi solo adesso dove sei tu dove sei tu… dove sei tu…
Adesso (1987) è un album di Giuseppe Mango. Oltre al vinile esce anche in cd.
Tracce
1. Bella d'estate (p.mango / l.dalla) 2. Arcobaleni (p.mango / a.salerno) 3. Attimi (p.mango / a.mango - a.salerno) 4. Raggio di sole (p.mango / a.salerno) 5. Dal cuore in poi (p.mango / a.mango - a.salerno) 6. Sera latina (p.mango / a.mango) 7. Stella del nord (p.mango / a.salerno) 8. Sogni (p.mango / a.salerno) 9. Abiti nobili (p.mango / a.mango - a.salerno) 10. Sensazione d'aria (a.mango / a.mango - a.salerno) 11. Inseguendo il vento (p.mango / a.salerno) 12. Dove andrò (p.mango / a.salerno)
Bella d'estate
e' solo un addio credimi io non ci penso mai vedo che hai pianto tu lo sapevi ma da quando bella d'estate vai via da me notte d'incanto e' bello vedere le luci laggiu' io sono stanco non voglio parlare parla tu bella d'estate vai via da me.. forse perche' ti credevo felice cosi' proprio cosi' tra le mie braccia forse perche' ci bastava arrivare fin qui come onde di notte sulla spiaggia la la la la la la la la la la la la la la piccoli fuochi noi siamo zingari di periferia i nostri son giochi che durano poco e la notte se li porta via bella d'estate vai via da me.. chiudi gli occhi e ti senti per sempre cosi' ancora qui tra le mie braccia per tutti e due basterebbe tornare fin qui come onde di notte sulla spiaggia la la la la la la la la la la la la la la chiudi gli occhi e ti senti per sempre cosi' ancora qui tra le mie braccia per tutti e due basterebbe tornare fin qui come onde di notte sulla spiaggia la la la la la la la la la la la la la la la la la la la
Arcobaleni
Vivere di più disperatamente come fosse il film da qui all’eternità ah sei nella mia mente… vivere di te che sei la sorgente di ogni mia follia di ogni assurdità ah sei nella mia mente… Cado giù negli occhi tuoi ci vedo quello che vuoi… Arcobaleni miraggi strani se ti allontani… arcobaleni le mie emozioni se ti avvicini… Vivere cosi' incoscientemente oramai sei tu la sincerità ah sei nella mia mente… Cado giù negli occhi tuoi ci vedo quello che vuoi… Arcobaleni miraggi strani se ti allontani… arcobaleni le mie emozioni se ti avvicini…
Volendo, c’è sempre Mango: una garanzia. Voce cristallina che i cinquant’anni rendono persino più ambrata. Cura assoluta degli arrangiamenti. Stile nel senso di classe. Poi c’è Pasquale Panella che scrive tre testi meno panelliani del solito («Con le mani su te/ E sopra un libro di Neruda/ È così che tocco te» da Tutto tutto) e non toglie a Pino Mango la luce del proscenio perché più passa il tempo e più dischi come questo ce li scordiamo. Cover imprevedibili come Volver di Carlos Gardel e Starlight dei Superman Lovers si accompagnano a diamanti d’autore come La terra degli aquiloni o Dignitose arrendevolezze , mettendo in fila undici brani che impongono il piacere dell’ascolto attento, perso talvolta nel godere anche dei dettagli più impercettibili. Di più non si può.
Sera latina Ora mi vai se vai così… nel ritmo stai… di chi sei di chi sei di chi? Che ballo fai? Libera i miei sogni… con quel vestito a fiori un prato sei… ora mi vai se vai così la notte ormai sa di me sa di te di noi che gioco fai? Prendi le mie mani… alba di luna nuda non sarai… sarà questa sera latina a rapirmi così… sai tentarmi sei il mio stop sai tentarmi sei il mio stop Ora mi vai se vai così… nel ritmo stai… di chi sei di chi sei di chi? Che gusto hai… cerca di capire ora l’amore ti appartiene già… sarà questa sera latina a rapirmi così… sai tentarmi sei il mio stop sai tentarmi sei il mio stop
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Stella del nord
Luce strana sulla via che porta al mare c’è qualcosa che oramai ti fa sperare è la Stella del Nord che vedrai anche tu che vivi troppo sola da un po’ Lasciati guidare dai sogni che fai e abbandonati così lasciami guardare nel mondo che hai e lascia che arrivi in te apri le braccia alla notte… Stella del Nord risplenderai… Stella del Nord ovunque andrai… anche io con te vorrei un’altra storia è un’idea che s’alza e va tagliando l’aria luminosa energia più di noi più di chi ti ha preso, speso e detto di no… Lasciati guidare dai sogni che fai e abbandonati così prova a camminare nei giorni che hai prova a dire un altro sì… apri le braccia alla notte… Stella del Nord risplenderai… Stella del Nord ovunque andrai…
Il cantautore si racconta a LoSpettacolo.it e annuncia: “Sta per uscire il mio primo romanzo”
Quest'anno festeggia i 35 anni di una carriera tra musica e parole. Mango pubblicò il suo album di esordio, “La mia ragazza è un gran caldo”, nell’ormai lontano 1976 con la Rca. E ora, dopo il lancio dello scorso 24 maggio del disco “La terra degli aquiloni”, annuncia a LoSpettacolo.it: “Sta per uscire il mio primo romanzo”. Nel mezzo moltissime pubblicazioni e tante esperienze diverse. Dal 1977 quando, supportato dalla prestigiosa casa discografica Numero 1 (quella del periodo d'oro di Battisti) lanciò il 45 giri “Fili d'aria / Quasi Amore”, considerato oggi un vero e proprio pezzo da collezione. Fino a quando decise di abbandonare il mondo della musica, scoraggiato dalle flebili attenzioni nei suoi confronti, e ci vollero due come Mogol e Alberto Salerno (marito di Mara Maionchi) per convincerlo a continuare a incidere. Così ebbe vita una delle canzoni più rappresentative e conosciute dell'artista lucano, “Oro”, e la sua carriera divenne inarrestabile. Oggi Mango, dopo tanti successi e due bellissimi libri di poesie (“Nel malamente mondo non ti trovo”, “Di quanto stupore”), attacca duramente le radio (“passano solo dieci canzoni al giorno e vogliono scegliere loro quali meritano”) e i talent show. “Non esistono scuole di talento – commenta il cantautore - con quello ci nasci. La Maionchi? La preferisco in vesti più professionali”. Mango, come nasce “La terra degli aquiloni”? “Questo ventesimo album viene dalla voglia di raccontare un'emozione. Tutti i miei lavori nascono così. Cerco sempre qualcosa che mi emozioni per creare qualcosa”.
Così hai descritto questo progetto: “Mango è un instancabile viaggiatore in cerca del cielo perfetto dove far volare i propri aquiloni, che non ha risolto le variabili del proprio universo artistico”. “Esatto. Quando guardo verso il cielo e vedo un aquilone volare, penso che quel movimento dipende dalla nostra voglia di volare. Mi spiego meglio. L'aquilone segue il tragitto che crea la persona che lo fa volare. Volteggia segnando sul cielo disegni particolari, diversi”.
Ma con quel discorso accenni anche al tuo valore artistico, non ancora completo. “E non può essere che così. Non c'è mai fine al lavoro. Più vai avanti e più ti rendi conto che è lontano l'obiettivo, la perfezione. Quelli che credono si saper tutto sono in realtà degli ignoranti. Fondamentale nella vita è l'umiltà”.
Dai primi anni della tua carriera hai sempre guardato alla musica irlandese, anglosassone, internazionale in generale e lo fai anche in questo disco. Cos'è che ti ha tanto affascinato di quel mondo? “La letteratura irlandese in primis. Sono un divoratore di libri. Poi la musica degli U2, dei Cranberries, di Enya, dei Corrs. E poi quelle colline infinite, quel paesaggio poetico. La canzone ‘Dignitose Arrendevolezze’ è un omaggio all'Irlanda, agli uomini che, per lavoro, vivono in mare e lì cercano nuovi orizzonti e alle sue donne che, invece, sugli scogli, con le sottane che si alzano al vento, urlano contro il cielo e il mare perché le portano via i loro amori”.
Nell'album ci sono due cover: “Volver”, un brano di Carlos Gardel, uno standard della musica flamenca, e “Starlight”, canzone dance dei francesi Superman, che ospita tua moglie Laura Valente e tua figlia Angelina, di 10 anni, ai cori e Filippo, 16 anni, alla batteria. Come fai a unire stili così differenti? “In realtà ci sono molte coincidenze tra i due brani e il mio modo di cantarli li unisce. Ho sentito una forte attrazione verso i due testi dal primo momento che li ho ascoltati. Ho scoperto ‘Starlight’ viaggiando in macchina. Sono subito tornato a casa e l'ho cercata su YouTube. Invece su ‘Volver’ ho ricevuto il più bel complimento dall'uscita dell'album. Degli spagnoli mi hanno detto se ero nato nel loro Paese perché avevo un accento perfettamente catalano. E' stato il mio ‘spirito spagnolo’ a fargli credere questa cosa”. Invece “Guarda l'Italia che bella” è un omaggio-critica al nostro Paese. “Sì, penso che abbiamo una grande fortuna a vivere in uno tra i più belli posti del mondo. Ma penso anche che dovremmo essere noi ad adeguarci all'Italia. Dovremmo guardare di più quanto è bella e proteggerla. Un po' come quando ammiriamo la bellezza di una donna distesa elegantemente sul divano”.
Tu hai cambiato tante case discografiche, dalla Emi alla Wea alla Sony-Bmg. Cosa pensi di loro in questo momento di grande crisi? “E' un vero disastro. Le case discografiche dovrebbero occuparsi di più della musica, non possono essere solo le radio a decidere cosa dobbiamo ascoltare. Queste, invece di mandare in onda una miriade di talk, di chiacchierare e parlare inutilmente, dovrebbero inserire nella programmazione più canzoni. Ormai ne fanno ascoltare solo dieci al giorno. E' l'ora che si diano una regolata: se esce un nuovo disco io lo voglio sentire per intero. Non possono essere le radio a decidere quale canzone di quel disco devo ascoltare. Posso dire che se continueranno su questa linea, perderanno solo ascolti. Mio figlio ormai si sceglie su internet ciò che vuole ascoltare”.
Cosa pensi dei talent show? Una delle protagoniste di questo tipo di programma è Mara Maionchi, il tuo ex direttore artistico. “Non credo assolutamente nei talent show. Credo che non possano esistere scuole di talento, con il talento ci nasci. E Mara la preferisco in veste più professionale”.
In questi giorni è iniziato il nuovo tour. Domani sarai a Milano, poi Padova, Palermo, Roma, Firenze e Torino per dirne alcune. Si dice che il tuo spettacolo sia davvero emozionante. “Sul palco salgo per andare alla ricerca del suono, dove la voce fa da padrone. Non è necessario muoversi troppo o saltare durante un concerto. Ci si può emozionare e divertire anche partendo da una lacrima”. Quali sono i tuoi futuri progetti? “Sto lavorando al terzo libro di poesie e ti annuncio che presto uscirà anche il mio primo romanzo. È la storia di due ragazzi vissuti nel Seicento. In realtà ci saranno anche altre ambientazioni, ma non saranno troppo importanti. Fondamentali saranno le storie di vita di tutti i personaggi che interverranno nel romanzo”.