A-League - Del Piero fa 11, ma il Flamengo preme Il Sydney FC di Alex, in rete anche oggi, batte 2-1 e aggancia il sesto posto nella A-League: in questo momento la post-season sarebbe assicurata. Intanto Zico preme per portarlo in Brasile, nel suo Flamengo
Il Sydney FC sogna, sempre più sotto il segno di Alessandro Del Piero: nella 20a giornata della A-League autraliana gli skyblues battono 2-1 i Brisbane Roar e salgono a quota 24 punti in classifica. Alex è l’autore del primo gol, dell’azione da cui scaturisce il secondo, di una traversa clamorosa e di un’altra occasione nel finale di partita: insomma, l’ex bianconero è ancora una volta protagonista assoluto, e non potrebbe essere diversamente.
Del Piero riesce a sbloccare il risultato dopo appena 7’: riceve palla, salta due avversari e mette dentro il suo gol numero 11 in campionato, il sesto nelle ultime quattro partite. Il vantaggio del Sydney dura praticamente tutto il primo tempo, ma al 45’ ecco il pari dell’albanese Berisha: anche il suo è l’11° centro in campionato, su calcio di rigore. La partita rimane equilbrata ma piena di spunti e al 69’ ecco il gol partita: da un cross di Del Piero respinto dalla difesa dei Roar, la palla arriva a Triantis, che stoppa e fa partire una gran staffilata con il destro che non lascia scampo al portiere avversario Theo.
Al minuto 83 il solito Del Piero potrebbe allungare ancora, ma la sua punizione si stampa sulla traversa; nel finale, altra chance per Alex su calcio piazzato, ma stavolta Theo respinge con i pugni.
Il Sydney ora vede i playoff ma si continua a interrogare sul futuro di Alessandro Del Piero. Rimarrà ancora un anno in Australia o cederà alle lusinghe del Brasile? E’ notizia di ieri che Zico sta facendo di tutto per portare il 38enne di Conegliano nel suo Flamengo. Sarebbe l’ennesimo “colpo” per spostare ancora di più l’attenzione sul Paese che l’anno prossimo ospiterà i campionati del Mondo. La parola ripassa ad Alex…
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Del Piero: "Ancora un anno in Australia"
Alessandro Del Piero ospite a Game Set and Match: "Un giudizio sulla mia avventura? Aspetto la fine della stagione e ve lo dico..."
(ASCA) - Roma, 20 gen - Alessandro Del Piero rinnova il suo contratto con il Sydney FC per un altro anno, fino al 2014. L'accordo annuale siglato all'inizio dell'estate del 2012 prevedeva un'opzione per il rinnovo da esercitare entro il 28 febbraio. Alla conclusione dell'operazione, come rivela Sky Sport 24, manca solo la comunicazione ufficiale da parte del club australiano nel quale l'ex capitano della Juventus milita dallo scorso settembre. Domani, alle 4 del mattino ora italiana, l'annuncio ufficiale verra' dato nel corso di una conferenza stampa davanti all'Opera House di Sydney. Come rivela il Sydney Morning Herald, il club, dopo i dubbi legati ad alcuni infortuni muscolari del calciatore, ha rotto gli indugi nelle scorse settimane e ha accelerato nella trattativa. L'accordo e' stato sostanzialmente raggiunto nei colloqui che Stefano Del Piero, fratello e agente dell'attaccante, ha avuto con Scott Barlow e Tony Pignata, presidente e chief executive della societa'. La notizia del rinnovo di Del Piero con il Sydney FC pone fine ai rumors che volevano l'ex numero dieci bianconero indirizzato verso altre destinazioni, fra le quali risaltava soprattutto il Flamengo.
Del Piero spinge il Sydney verso i playoff: “Pronti alla volata finale” Sky Blues a un punto dagli spareggi, Alex chiama a raccolta i tifosi per lo sprint qualificazione.
La pennellata finale è la qualificazione ai playoff. E Pinturicchio la metterà in calce alla stagione del Sydney Fc, in corsa per la post season della A-league australiana. Magari con un gol alla sua maniera, quelli che ti lasciano a bocca aperta. Finora ne ha realizzati 12 in 20 gare giocate, prodezze decisive. ”Tutto passa dalle prossime quattro partite, lo sprint finale”. Gli Sky Blues hanno 27 punti, sono ottavi e staccati solo di un punto dal sesto posto per accedere agli spareggi. ”Abbiamo sofferto in salita, ci siamo alzati sui pedali per venirne fuori, abbiamo sgomitato per prendere posizione in volata, che adesso è lanciata” afferma Alessandro Del Piero, attraverso le pagine dal suo sito ufficiale. “Abbiamo ancora la possibilità di rimontare. Si comincia sabato in casa contro i Central Coast Mariners e in casa giocheremo anche il match successivo contro i Melbourne Victory. Il destino della nostra stagione passa dall’Allianz Stadium e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i nostri tifosi per continuare a credere nel nostro obiettivo. Poi giocheremo in trasferta il derby contro Western Sydney e chiuderemo la regular season a Brisbane. Ci sara’ da lottare, fino all’ultimo”.
Sydney Fc-Central Coast Mariners 2-0, Del Piero e company tornano al 5° posto Gli Sky Blues protagonisti di un'ottima vittoria grazie alle reti di Ryal e Chianese.
Alessandro Del Piero non è riuscito a “timbrare il cartellino” con un gol nella 24° giornata della A-League australiana, ma ha contribuito comunque alla vittoria del suo Sydney. Gli Sky Blues hanno archiviato con un perentorio 2 a 0 la pratica Central Coast Mariners. La sfida è stata decisa dalle reti Sebastian Ryall nel primo tempo e Joel Chianese nella ripresa. Un ottimo risultato per la formazione guidata da Frank Farina che in virtù di questi 3 punti sale a quota 30 alla pari del Newcastle che può vantare un match in più. L’ex capitano della Juventus è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, garantendo ai suoi compagni esperienza e qualità.
A-League - Del Piero: "Un anno a Sydney poi vediamo..." Il fuoriclasse del Sydney ha assistito al Gran Premio d'Australia a Melbourne ed ha parlato del suo futuro, dell'obiettivo playoff e del team con Patrick Dempsey per correre la 24 ore di Le Mans
"E' andata abbastanza bene, come vanno tutti i pareggi, nel senso che siamo andati subito sotto e poi abbiamo avuto delle grosse occasioni per pareggiare, compreso il mio rigore sbagliato. E' stata una partita bella, emozionante, con tanti capovolgimenti, poteva finire in tutti i modi, poi alla fine il pareggio. Tanto sappiamo che mancano ancora due gare, quindi dobbiamo sperare per questi playoff fino all'ultimo". Alessandro Del Piero, ai microfoni di Sky Sport F1 nel pre gara del Gran Premio d'Australia, ha parlato del pareggio di ieri sera del suo Sydney con il Melbourne (1-1). "L'Australia? E' un Paese che offre tantissimo, mi sto trovando bene, Sydney è una bellissima città, l'attenzione nei miei confronti e' molto alta e questo sicuramente favorisce tante belle opportunità, e poi ci divertiamo con i Gran Premi. Penso di rimanere qui? Adesso vado di mese in mese! A parte gli scherzi, il prossimo anno sarò ancora qui a giocare, poi vedremo". Del Piero ha anche un team con Patrick Dempsey: "Abbiamo corso, hanno finito tre ore fa, dopo una fantastica pole position siamo arrivati sesti e settimi, quindi in zona punti. Scendero mai in pista? No, non credo, proverò la macchina".
"La 24 Ore di Le Mans? Sarebbe fantastica - continua Del Piero - per arrivarci bisognerà allenarsi un po'. Adesso bisogna pensare ancora a giocare a pallone. Il pilota che mi piace di più? Non ne ho la più pallida idea, sono due mondi totalmente differenti, io sono per divertirmi, per scoprire cose diverse. E' uno sport ad altissima competizione, quindi sono con gli occhi sbarrati proprio per capire. E' ovvio che la Red Bull che mi ha invitato oggi e sicuramente la Ferrari, visto che sono di casa, li guarderò con più attenzione". Del Piero parla della sua ex Juve dopo il successo di ieri sul Bologna: "La avvicina ancora di più allo scudetto, complimenti a loro”.
DEL PIERO A CORSPORT: “Non avrei mai lasciato i tifosi bianconeri.. .Riguardo spesso le immagini di Juve-Atalanta! La Juve ha dimostrato di saper andare oltre le aspettative”
Alessandro Del Piero ha parlato al Corriere dello Sport di tutti i temi del calcio italiano.
Juventus: “Di certo io non avrei mai lasciato i tifosi bianconeri. Ma credo che in fondo non ci siamo mai lasciati. La Juve è una squadra che ha dimostrato di saper andare oltre le aspettative, fin dall’anno scorso, quando abbiamo vinto lo Scudetto. Riguardo spesso le immagini dell’ultima gara contro l’Atalanta, perché spesso le rimandano in onda. Ma non ho bisogno di rivederle per ripensare a quello che ho provato, quello che i tifosi mi hanno regalato. Qualcosa che va oltre tutto: i goal, le vittorie, vale più di tutto”.
Pogba: “Mi auguro che si conservi come me lo raccontano, è un grande talento, avrà modo di dimostrarlo come sta già facendo. E’ la testimonianza che se uno è buono, può giocare fin da giovanissimo”.
Anelka: “Non voglio giudicare l’arrivo di Anelka. Spero che faccia tanti goal per la Juventus”.
Totti: “La misura del valore di un giocatore si valuta anche dal valore dei suoi avversari. Lui lo è stato per me. Un grande avversario e un grande compagno. Tra di noi c’è una stima che va oltre il campo, oltre le nostre gioie personali. Chi ama il calcio non può non apprezzare uno come lui”.
Il numero dieci: “Il numero dieci è una categoria di giocatore, non è un numero di maglia. Per me è il giocatore che accende la passione e la fantasia della gente. Che poi è il bello del calcio. Ho sempre detto quello che penso: ritengo giusto che un bimbo oggi possa sognare di indossare quella maglia domani. Come ho fatto io, come hanno fatto altri prima di me. E mi auguro che qualcuno che lo meriti possa realizzare quel sogno. Sono sicuro che quando sarà il momento giusto, tutto questo accadrà”.
Italia e Australia: L’Italia è il mio Paese, mi manca, ma non vivo il trauma del distacco perché in Australia sto bene, e perché so che tornerò. Quello che non mi manca è una certa aggressività e maleducazione che purtroppo trovo molto diffusa non solo ma anche nel mondo del calcio, che poi è il mio mondo. Qui mi hanno accolto con grande entusiasmo e passione, c’è grande voglia di calcio e in generale c’è grande rispetto e amore per lo sport e per i suoi campioni”.
Milan e tridente: Balotelli-Niang-El Shaarawy: ”Possono fare strada, hanno talento ed entusiasmo. Ma li ho visti poco per poterli giudicare”.
A-League - Del Piero: la prima pagella è comunque ottima Diamo i voti alla prima esperienza australiana dell'ex capitano della Juventus. Voti sicuramente positivi, peccato per i risultati del suo Sydney
Stagione finita e tempo di voti per la prima stagione di Alessandro Del Piero nella Hyunday A-League australiana. Rendimento in campo ineccepibile e personaggio positivo che ha conquistato il pubblico e i media, peccato che il suo Sydney Fc abbia concluso anzitempo la stagione privando il torneo del suo uomo di punta nella fase cruciale. Una macchia pesante, ma si ripartirà da lui. RENDIMENTO INDIVIDUALE 7,5: In 27 partite ne ha saltate solo 3, e una sola volta è entrato a gara iniziata: dal punto di vista fisico Del Piero ha retto l'impatto con un calcio aggressivo e un clima ben diverso da quello italiano, pur soffrendo un poco tra fine novembre e inizio gennaio. I numeri però sono dalla sua: 14 reti, miglior marcatore in una stagione della storia del Sydney Fc, il primo poker in carriera (nel 7-1 ai Wellington Phoenix ndr), tanti assist e giocate di classe che gli sono valse anche il prestigioso “Alex Tobin award”. Non male a 38 anni tutto sommato dai.
RISULTATI SQUADRA 5: La nota dolente. Del Piero ha fatto il possibile, e non è certo lui il colpevole della non qualificazione ai playoff quanto una difesa disastrosa che ha fatto acqua da tutte le parti, ma i fatti dicono che il Sydney Fc l'anno scorso chiuse quinto e centrò la post season mentre quest'anno, partito tra i favoriti, è rimasto fuori. Nemmeno in un torneo modesto come la A-League un giocatore di classe può vincere le partite da solo ogni domenica, si diceva che non sarebbe stata una passeggiata: tesi confermata.
LEADERSHIP 8: Di sicuro Alex Del Piero non è mai stato un piantagrane. E infatti anche fin dal primo giorno in Australia il numero 10 italiano si è messo a disposizione dei compagni senza far pesare troppo la sua carriera, correndo come pochi farebbero alla sua tenera età per dimostrare di non essere in vacanza. Fin dall'esordio, con un inglese non certo eccelso, non ha risparmiato nemmeno la voce in campo, con avversari e arbitri. Nessuna invidia e tanto rispetto dai compagni, l'unico a soffrire la sua presenza è stato il primo tecnico Ian Crook, che non ha retto la pressione.
TIFOSI E MEDIA 9: Alex di sicuro ha trovato un clima ben diverso da quello italiano ma non se la è certo tirata. Appena arrivato, in aeroporto, nei primi allenamenti e nel giorno della presentazione, come durante la stagione, al termine delle partite, Alex ha mostrato sempre grandissimo affetto verso quei tifosi (non solo italiani, va detto) che lo accorsero a settembre come un eroe, per autografi e foto, sensibilità verso i bambini nelle iniziative societarie, e disponibilità verso i media. Il Daily Telegraph quando si temeva una sua partenza ha ideato pure una petizione on-line.
MARKETING 8: La “Del Piero mania” che ha colpito Sydney dall'indomani dell'annuncio del suo arrivo e per i primi due mesi meriterebbe un 10 e lode: mai un calciatore aveva attirato tanta gente e portato tanti clienti nei negozi locali. La sua maglia numero 10 a lungo ha viaggiato a 500 unità giornaliere (per 150 dollari australiani cadauna), ma sono state vendutissime anche foto e altri articoli. Nel ristorante/bar dell'Allianz Stadium gli è stata dedicata persino una focaccia. Purtroppo i cattivi risultati alla lunga hanno fatto scendere vendite, incassi e interesse.
EFFETTO SUL CAMPIONATO 7,5: Qualcosa Del Piero ha già fatto, considerando che tra televisioni estere (anche Mediaset), sponsor, pubblicità e soprattutto la miglior affluenza globale allo stadio di sempre la Hyunday A-League non è mai stata così famosa. Non solo in Italia. Gli arrivi di Heskey e Ono sono stati sulla scia del suo, e peraltro l'attaccante inglese lo ammise pure a suo tempo. Però se veramente Del Piero è stato un fuoco di paglia o se ha aperto una nuova frontiera lo si capirà dalla prossima estate e dal mercato. Di sicuro la A-League ora è più credibile.
Sydney, Alessandro Del Piero giocatore dell'anno Per Pinturicchio anche la Scarpa D'oro e il Sydney FC Members Award
Il Sydney rende omaggio al suo gioiello. Il club australiano ha infatti assegnato ad Alessandro Del Piero tre premi importanti: il Golden Boot Award (la scarpa d'oro 2012/2013), il Sydney FC Members Award e il premio di giocatore dell'anno della squadra. Per fare il pieno di riconoscimenti a "Pinturicchio" ora manca solo la Johnny Warren Medal, l'ambito riconoscimento per il miglior calciatore del campionato. All'esordio in A-League, dunque, con 14 reti e 5 assist, l'ex capitano bianconero ha conquistato i cuori del Sydney. E non solo. La presenza di Del Piero nel campionato australiano, infatti, ha acceso i riflettori sulla competizione, dando maggior risalto anche agli altri club e garantendo stadi pieni e ottimi introiti televisivi e di merchandising. Dettagli che non sono passati inosservati ai dirigenti del Sydney, che hanno deciso di ringraziare l'ex capitano della Juventus a suon di premi.
E non è finita qui. Secondo i ben informati, infati, Alex presto potrebbe aggiudicarsi anche il titolo di miglior giocatore dell'intero campionato. Il Sydney fa bene a tenersi stretto Pinturicchio.
LA JUVENTUS SEMPRE NEL CUORE Pinturicchio eterno bianconero. Dopo aver fatto incetta di premi in Australia, Del Piero non si è infatti dimenticato degli ex compagni di squadra bianconeri e del big match contro il Bayern allo Stadium. "Rimontiamo", ha scritto Alex su Twitter, dando la carica ai bianconeri in vista della difficile partita di Champions League.
Serie A - Del Piero: "Un'impresa confermarsi" L'ex capitano bianconero esulta alla vittoria del tricolore da parte della Juventus, sua ex squadra che porta ancora nel cuore: "Si sa che dopo che si è vinto in questo club, bisogna rivincere: complimenti a tutti"
"Applaudo i miei compagni, una squadra fantastica, che non smetterò mai di portare nel cuore. Applaudo chi l'anno scorso mi dedicò quel trionfo, mi piace adesso ricambiare quel gesto: confermarsi è stata un'impresa altrettanto grande. Applaudo il lavoro della società, dello staff tecnico, e di tutti coloro che lavorano nell'ombra". Per la prima volta in vent'anni 'semplice tifoso', Alessandro Del Piero, dalle pagine del suo sito, applaude la Juventus per la conquista del 29esimo scudetto. “SONO SEMPRE CON VOI” "Da quando ho lasciato la Juventus, non ho mai pensato a come sarebbe stato vederla vincere senza di me - scrive l'ex capitano bianconero oggi al Sydney - Non l'ho mai fatto, fino a pochi giorni fa, quando i numeri della classifica hanno sentenziato che il secondo scudetto consecutivo, dopo quello del Grande Ritorno, sarebbe stato possibile. Ho provato a immaginarlo, ma nel mio 'film' le immagini erano sempre sfuocate: il fischio finale, i miei compagni che esultano, la coppa pronta per essere alzata, il boato del pubblico. Ecco, qui le immagini cominciano a diventare nitide, e scorrono dinanzi al mio obiettivo. Gli attori protagonisti sono loro, i tifosi. Siete voi. Per chi gioca a calcio, così è almeno per me, è fantastico vedere i tifosi esultare, sentirli gioire, farli esplodere. Ecco perché quando quel film dalla mia mente si è trasferito nella realtà, quando la Juventus ha rivinto lo scudetto (che bello il verbo rivincere...), il mio pensiero è andato subito a chi sta festeggiando. E stavolta con voi ci sono anche io". "Chi conosce la Juventus, sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora", conclude Del Piero.
05-05-2013RIVINCERE Da quando ho lasciato la Juventus, non ho mai pensato a come sarebbe stato vederla vincere senza di me.
Non l'ho mai fatto, fino a pochi giorni fa, quando i numeri della classifica hanno sentenziato che il secondo scudetto consecutivo, dopo quello del Grande Ritorno, sarebbe stato possibile.
Ho provato a immaginarlo, ma nel mio "film" le immagini erano sempre sfuocate: il fischio finale, i miei compagni che esultano, la coppa pronta per essere alzata, il boato del pubblico. Ecco, qui le immagini cominciano a diventare nitide, e scorrono dinanzi al mio obiettivo. Gli attori protagonisti sono loro, i tifosi. Siete voi.
Per chi gioca a calcio, così è almeno per me, è fantastico vedere i tifosi esultare, sentirli gioire, farli esplodere. Ecco perché quando quel film dalla mia mente si è trasferito nella realtà, quando la Juventus ha rivinto lo scudetto (che bello il verbo rivincere…), il mio pensiero è andato subito a chi sta festeggiando. E stavolta con voi ci sono anche io.
Applaudo i miei compagni, una squadra fantastica, che non smetterò mai di portare nel cuore. Applaudo chi l'anno scorso mi dedicò quel trionfo, mi piace adesso ricambiare quel gesto: confermarsi è stata un'impresa altrettanto grande. Applaudo il lavoro della società, dello staff tecnico, e di tutti coloro che lavorano nell'ombra.
Chi conosce la Juventus, sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora.
Del Piero è tornato allo Juventus Stadium Al Museum bianconero la mostra "Agnelli-Juventus: 90 anni di passione bianconera".
Ad un anno di distanza Alessandro Del Piero è tornato allo Juventus Stadium, dove oggi è stato inaugurata al J – Museum una mostra sui novanta anni degli Agnelli. Del Piero, che ha incontrato il suo vecchio amico e compagno di mille battaglie Gigi Buffon, il presidente Agnelli e Antonio Conte, è stato accolto da un’autentica ovazione dei suoi vecchi tifosi, che non hanno dimenticato il calciatore con più presenze e più reti nella lunghissima storia della società bianconera.
90 anni – Andrea Agnelli oggi, nell’inaugurazione della mostra, ha voluto sottolineare il legame storico della sua famiglia con la Juventus, che in novant’anni ha vinto trenta scudetti:“Era il luglio del 1923 quando un Agnelli ha preso in mano la Juve. In questi novant’anni la mia famiglia ha vinto tre scudetti. Ognuno di noi ha vinto con la Juventus, che vinto prima di me e vincerà anche dopo di me. La Juve mi ha insegnato una cosa: la più bella vittoria è quella che deve arrivare. Noi siamo già concentrati sull’ano prossimo: nessuna Juve ha mai vinto tre scudetti di fila consecutivi, tranne nel Quinquennio, ed è un grande stimolo.”
Conte rimarrà – Capitan Buffon ha rassicurato tutti i tifosi bianconeri dicendo che Antonio Conte resterà alla Juve anche nella prossima stagione:“Tutto il mondo sa quanto Antonio Conte tenga alla Juve e quale rapporto consolidato abbia con il presidente. Ieri è stato dato un segnale importante per chi lo vuole leggere. Quello che conta è la volontà e c’è da parte di tutti.”
Del Piero: «Juve, che impresa rivincere lo Scudetto» L'ex numero 10 bianconero: «Per la Champions serve una chimica diversa. Io allo stadio? Non ho trovato il biglietto...»
TORINO - "Ho seguito i miei ex compagni dall'Australia, sono molto felice per il bis scudetto, hanno fatto una grande impresa, sono stati fantastici". Alessandro Del Piero applaude la Juve per il secondo tricolore consecutivo a margine dell'inaugurazione di una mostra fotografica ispirata al suo libro all'AdpLog, nuovo spazio espositivo in centro a Torino. "Non sono riuscito ad andare allo stadio per la partita scudetto - ha detto ironicamente -, non ho trovato il biglietto, ho telefonato ma i telefoni erano tutti spenti...".
PER CHAMPIONS SERVE CHIMICA DIVERSA - "Non so quanto manchi alla Juve per colmare il gap con le grandi d'Europa. Per vincere una competizione come la Champions League servono non solo grandi giocatori e una grande società, ma anche una chimica diversa" - ha continuato Del Piero - "Basta vedere il Borussia Dortmund, che a un minuto dalla fine era eliminato, ci vogliono altri fattori. Confermo, anche dall'Australia si ha la sensazione che il calcio italiano si sia impoverito, che altri ci abbiano superato. Ma il calcio fa parte di questa nazione, mi auguro che troveremo il nuovo Del Piero, il nuovo Totti. Quale calciatore mi assomiglia adesso? Ma no, ora hanno tutti le creste...".
'GIOCHIAMO ANCORA', MOSTRA FOTOGRAFICA DEL PIERO - Una mostra e un nuovo spazio espositivo multimediale, nel centro di Torino, firmati Alessandro Del Piero. L'ex capitano della Juventus ha inaugurato oggi 'Giochiamo ancora', mostra fotografica ispirata all'omonimo libro pubblicato l'anno scorso. Sono scatti che ripercorrono la vita sportiva del campione e anche momento privati. Da San Vendemiano, dove Alex è nato, a Sydney, dove il numero dieci sta prolungando la sua carriera. "Abbiamo scelto cinque fotografie per capitolo per esprimere un percorso che seguisse le emozioni che ho voluto trasmettere nel libro", ha raccontato Del Piero al vernissage. Il percorso, ha spiegato l'ex bianconero, si snoda tra i valori che hanno accompagnato la vita di Alex: talento, sfida, passione, lealtà, sacrificio, bellezza, amicizia. Tra le foto che li rappresentano il colpo di tacco segnato al Piacenza il giorno dopo la morte dell'Avvocato Agnelli, la coppa del Mondo, la coppa dell'ultimo scudetto vinto con la Juve l'anno scorso, ma anche un'istantanea in casa con la mamma. La mostra si può visitare all'AdpLog, lo spazio multimediale che ospiterà anche la sede operativa del progetto 'Save the dream' che Del Piero segue in favore dei bambini del Qatar.
DEL PIERO A SKY - Alessandro Del Piero è stato anche ospite di Sky Sport 24HD, dove ha parlato a 360° del mondo Juve.
Perché non c’eri alla festa della Juventus nella partita giocata contro il Cagliari? Non vorrei entrare in discorsi strani, di inviti, non inviti, eccetera. Io sono felice che la Juventus abbia vinto lo scudetto, il fatto che non sia stato invitato, forse è stato anche un bene, così i protagonisti veri della gara e della vittoria hanno potuto festeggiare da loro. Tutti i miei compagni sanno che sono sempre stato vicino a loro, gli ho salutati molto volentieri qualche giorno dopo ad un’altra mostra. Di conseguenza, sono felice così, non c’è nessun rammarico o altro dietro. Ci unisce tutto quanto alla Juventus, ovviamente, a tutti quanti. Quindi, in questo senso siamo tutti dalla stessa parte.
Marchisio, presente oggi alla presentazione, è un po’ il tuo erede e la tua maglia numero dieci è ancora vacante Rispondo subito, non mi hanno ancora contattato, quindi, state tranquilli…
Quindi, escludi un tuo ritorno in campo alla Juve? Per il momento lo escludo. Marchisio era qui come amico e come giocatore. Come percorso, non c’è nessuna similitudine con me particolare. E’ un personaggio a parte. È un giocatore che ha delle qualità straordinarie per conto suo. Quindi, ognuno di noi è a suo modo. Non ci terrei tanto a paragonarmi a me, perché non abbiamo in questo senso lo stesso ruolo, ne altre situazioni. Lui è grande per come è, sono felice che sia arrivato ed è un percorso particolare che abbiamo fatto partendo da Boniperti, arrivando a me e poi a lui. E’ chiaro che, avendo fatto le giovanili della Juventus, avendo sempre giocato qui, tranne alcune parentesi, rappresenta tanto, probabilmente, per il mondo juventino, e mi auguro che lo rappresenti sempre di più.
Higuain, Jovetic, Tevez sono secondo te numeri dieci da Juve? Uno dei tre potrebbe indossare quella maglia che è stata tua? Sono tre grandi giocatori, indubbiamente, ma nessuno dei tre gioca con la dieci nel proprio club. Quindi, per il discorso del numero di maglia, forse sarebbero anche tranquilli di giocare con il proprio numero preferito. Ma, al di là di questo, sono tre grandi giocatori e tre possibili grandi acquisti, che faranno sicuramente bene in qualunque squadra vanno, come hanno fatto fino a oggi. Quindi, sono giocatori che hanno fatto la differenza e, di conseguenza, in bocca al lupo.
In questo anno passato in Australia, c’è stato qualche momento in cui il magone ti ha assalito? Certamente, perché 19 anni vissuti con questa intensità da parte mia non è che possono svanire dicendo, ok, cambiamo percorso, cambiamo squadra. La Juventus ormai, con tutto quello che è accaduto qua, rimarrà sempre nel mio cuore, la porterò sempre con me, come ho sempre detto. Non c’è retorica in questo, è proprio una realtà dei fatti, di quello che è stato il rapporto, non solo con la gente, ma con quello che è accaduto in tutti gli anni qui, dalle vittorie più belle e incredibili, ai momenti anche più tristi. Insomma, tutto il percorso che, poi, al di là dello sport, va anche nella vita, certamente non lo potrò mai dimenticare. Quindi, momenti dei ricordi ce ne sono stati tanti, poi, è chiaro che l’attitudine, la volontà, il pensiero e quello che è il presente, deve essere più forte, deve essere un discorso professionale e di vita, perché in questo momento la mia vita è anche un’altra. Ciò non toglie, che le due cose non possano convivere benissimo.
Quando ti è capitato di vedere i record di Totti e i gol che continuava a segnare Di Natale, non hai mai pensato che potevi essere ancora protagonista nel campionato italiano? Si…
Con la maglia della Juve, quindi? Ovviamente. Come ho già sottolineato, non mi è sembrato giusto, per tutta una serie di motivi, prendere un’altra maglia italiana, pur ringraziando tutti quelli che all’epoca, e non solo, mi hanno cercato. A tutti quanti ho detto la stessa cosa, perché è quella che penso. Non è una questione così, ma pensieri se ne possono far tanti, no?
Del Piero a Padova, commosso dalla lettera di una bambina Alex legge poche righe scritte da una giovane tifosa che desidera realizzare il sogno del fratellino: "Vuol mangiare una pizza con te. Se accetti, pago io".
Alessandro Del Piero è tornato a Padova, la ‘sua’ Padova. Quella che l’ha visto quand’era ancora un ragazzo che ‘aveva le spalle strette’ e nemmeno aveva capito che un calciatore lo si giudica da altri ‘particolari’. Adesso è a Sydney, ma quando riavvolge il nastro dei ricordi fa un salto indietro nel tempo ed è già ieri. “Qui ho disputato le prime gare da professionista e ho segnato il primo gol nei campionati professionistici - racconta ‘Pinturicchio’ nella conferenza stampa di presentazione del match amichevole tra il club australiano e il Padova all’Euganeo (mercoledì, 7 agosto, ore 20.45) -. Sono stati anni molto importanti, quello che si costruisce in gioventù è fondamentale per il proseguimento della carriera. Sono stra-felice di essere a Padova, dove è partito il sogno del bambino Del Piero di diventare calciatore. Il mio legame con questa città e con questa società era e resta molto forte”.
letterina. Applausi, flash dei fotografi, commozione (come quando sfogli l’album dei ricordi e ti accorgi che nelle curve della memoria il tempo può fare brutti scherzi) e anche un gesto da ‘Libro Cuore’. A sorpresa, Del Piero estrae dalla tasca una lettera. E’ di Alessia, una bambina di 10 anni, che gli ha scritto poche righe per far contento il fratellino, suo tifoso. Alex le legge alla platea, parole che si commentano da sole e inumidiscono gli occhi dell’ex campione della Juventus e della Nazionale: “Ho un fratello di 15 anni che gioca a calcio, ti adora da quando era piccolo. Il suo sogno è andare a mangiare la pizza con te, se accetti te la offro io con i miei risparmi”. La provincia addormentata del calcio può ancora permettersi il lusso di cullare i sogni. ”Sono queste le cose che completano la vita di un calciatore”, ha concluso Del Piero.