LE TERME ROMANE

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  1. gheagabry
     
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    Le TERME ROMANE



    Roma, la città del Trionfo dell'Acqua: in antico, mai nessuno ha saputo eguagliare il livello di disponibilità pro capite in tema di acqua. Ad essa indissolubilmente legata grazie al Tevere, ai suoi affluenti ed ai numerosi fiumicelli secondari che scorrevano tra i 7 colli, si può dire che Roma ha costruito il suo impero sull'abbondanza d'acqua.Scrive Plinio il Vecchio: «Chi vorrà considerare con attenzione la quantità delle acque di uso pubblico per le terme, le piscine, le fontane, le case, i giardini suburbani, le ville, i ninfei; la distanza da cui l'acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso» (Nat.Hist. XXXVI 123). In effetti, più di 1200 tra fontane e fontanelle, 11 grandi complessi termali, 856 stabilimenti balneari (citati nei Cataloghi Regionari del IV secolo), sono numeri sufficienti a pensare che i Romani potessero realmente "camminare sull'acqua".



    Le terme romane trassero la loro origine dalla fusione del ginnasio greco con il bagno a vapore egizio.
    Già nell'antica Grecia il bagno assunse un carattere sociale. Il ginnasio greco era composto da una palestra, da un bagno e da un'esedra dove i filosofi dissertavano con i loro discepoli. Dopo intensi esercizi fisici nella palestra i giovani facevano un'abluzione di acqua calda, raggiunta una piena distensione dopo la fatica fisica, passavano nella esedra per ricevere l'educazione dello spirito....L'Egitto, già dai tempi di Tolomeo, raggiunse il livello di conoscenze tecniche necessario per realizzare tali opere, come dimostrano dei reperti archeologici nel delta del Nilo formati da due locali circolari, chiaro precedente del laconium romano.
    I bagni pubblici esistevano a Roma fin dal II sec. a.C.. All’inizio erano assai modesti: venivano gestiti da proprietari privati (balneatos) e vi si accedeva pagando una modica somma…Un progresso decisivo, che rese i bagni più ampi e più salubri, fu l’invenzione dell’ipocausto (hypocaustum), un sistema basato su doppio pavimento. Il sistema poi f migliorato con l’aggiunta di un praefurnium, un forno collaterale..Solitamente le terme aprivano verso mezzogiorno e chiudevano al tramonto..Per assicurare la loro popolarità, le tariffe di ingresso alle terme venivano tenute molto basse, se non gratuite. Terme sorsero ovunque nell'impero, dalle sabbie del deserto alle Alpi; alcune Terme erano tanto grandi da poter contenere 6000 persone....Una delle abitudini legate all'uso delle terme era quella di gettare nell'acqua profumi e vini speziati (similmente agli antichi Egizi che mescolavano nell'acqua varie sostanze). Per lavarsi, i Romani, usavano la pietra pomice e la cenere di faggio (sostanze che portavano all'inaridimento della pelle). Dopo il lavaggio, i fruitori delle terme erano soliti spostarsi nelle sale adibite ai massaggi, che effettuavano con oli profumati e unguenti speciali (importati per lo più dall'Oriente e dall'Egitto, come la mirra e l'olio di mandorle).
    Grandi acquedotti, di cui restano notevoli rovine in tutto il mondo romano, alimentavano le terme. Il riscaldamento era assicurato da un sistema di fornaci sotterranee (ipocaustum) inserite tra le fondamenta e il pavimento sopraelevato delle piscine in modo tale che il calore si diffondesse con uniformità nelle vasche piene d’acqua. Esistevano due classi di terme, una più povera destinata alla popolazione minuta e una destinata ai ricchi, che erano dei veri e propri monumenti e piccole città all'interno della città.. I rituali potevano variare da provincia a provincia a secondo dei costumi locali, tuttavia il concetto generale era il medesimo: si trattava di un centro ricreativo polifunzionale. La maggior parte delle terme includeva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri per ascoltare poesia e musica e una grande sala per le feste, una città nella città. Si trovavano anche ristoranti e locande per dormire o …passare alcune ore in "piacevole" compagnia.

    La promiscuità era generalmente ammessa nelle terme delle grandi città, a differenza dei piccoli centri in cui le donne, quando non esisteva una sezione a loro riservata, avevano normalmente un turno di frequenza, distinto da quello degli uomini. Di solito era al mattino, cioè prima dell’apertura vera e propria, all’ora sesta, ore 12:00, fino all’ottava, ore 14:00...Adriano tra il 117 e il 138 emise il decreto, menzionato dalla Storia Augusta, in base al quale separò i bagni secondo i sessi: “lavacra pro sexibus separavit”. Ma il provvedimento di Adriano non dovette essere rispettato a lungo, visto che, appena un decennio dopo, Marco Aurelio ne emanò un altro uguale e nel 320 la chiesa finì col proibire alle donne la frequentazione delle terme.



    Le Terme di Caracalla, o "Antoniniane", costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali, essendo ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni, e furono volute dall'imperatore Caracalla e costruite a Roma tra il 212 e il 217.Polemio Silvio, nel V secolo, le citava come una delle sette meraviglie di Roma, famose per la ricchezza della loro decorazione e delle opere che le abbellivano.. avevano al loro interno due enormi biblioteche….ciò sottolinea che per i cittadini romani, le terme erano un luogo dove poter passare un giornata intera dedicata al tempo libero. Le terme si dividevano in due tipi: quelle private, piccoli bagni, di cui Roma era piena, e le terme imperiali, pubbliche, tra le quali quella di Caracalla è in assoluto la più conservata al mondo. Si sa che la loro tecnologia era stupefacente, grazie al complesso dell’impianto termale. I Romani erano riusciti a scaldare l’acqua per ettari e ettari, facendola arrivare dall’acquedotto con la costruzione di un ramo speciale dell’ Acqua Marcia, per poi farla passare sotto terra, farla nuovamente uscire in superficie e mandarla ad alimentare anche le fontane.
    Gli usi e le abitudini dei frequentatori sono rimasti immutati…è stata trovata una specie di anfora con dentro le monetine di mancia per il custode.



    Vista l’alta frequentazione delle terme, per chi vi abitava vicino costituivano una fonte di disturbo quotidiano e ce lo testimonia la seguente lettera, di Lucio Anneo Seneca, vissuto in quei anni, un intellettuale che fu consigliere dell’imperatore Nerone.
    “Che io possa morire, se il silenzio è tanto necessario, come sembra, al raccoglimento e allo studio. Infatti mi circonda da ogni parte un chiasso indiavolato. Ho la sfortuna di abitare proprio sopra le terme: immagina di sentire un vocio, un gridare confuso che ti fa desiderare di essere sordo.
    Sento gli affanni e i sospiri di quelli che si esercitano con gli attrezzi ginnici e si affaticano (o fingono di affaticarsi). Se anche capita uno più pigro, che se ne sta zitto a farsi massaggiare, si sente comunque il battere delle mani del massaggiatore sulle sue spalle. Quando poi arriva uno di quelli che non ce la fanno a giocare a palla senza urlare e incomincia a contare i colpi a voce alta, allora è proprio finita.
    Ci sono poi il litigioso, il ladro che viene colto sul fatto, il chiacchierone, o quello a cui piace sentire la propria voce mentre fa il bagno. Poi c’è il fracasso di quelli che saltano nella piscina. Ma almeno queste voci sono normali: pensa invece al depilatore che richiama i clienti con voce stridula e sta zitto solo quando strappa loro i peli, ma allora urla chi gli sta sotto… Non parliamo poi dei venditori di bibite, di salsicce, di pasticcini e i garzoni delle locande che vanno in giro a vendere la loro merce!”



    Per dirla come Giovenale “mens sana in corpore sano”..Bagni on profumi, vni speziati e ceneri di faggio, sauna finlandese e passaggi dall’acqua calda a quella tiepida e poi a quella fredda ( calidarium, tepidarium e frigdarium…Tutto questo avveniva 1800 anni fa, quando le terme romane erano frequentate ogni giorno da centinaia di cittadini. Se i giovani preferivano le palestre, i più anziani si bagnavano nelle vasche delle terme per poi dedicarsi a una tranquilla chiacchierata o andare in biblioteca a nutrire lo spirito. Le donne potevano godere degli stessi piaceri riservati agli uomini e trovavano il tempo di visitare le botteghe, che offrivano prodotti giunti dall’Asia e dall’Africa.




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  2. arca1959
     
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    grazie gabry
     
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1 replies since 16/6/2011, 12:35   725 views
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