LONDRA

la capitale per eccellenza

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  1. gheagabry
     
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    Le CABINE TELEFONICHE LONDINESI



    British Telecom starebbe seriamente pensando di dismettere completamente le proprie cabine pubbliche, simbolo di un Regno Unito vittoriano e di un'epoca ormai passata. Le tipiche cabine telefoniche inglesi, con il loro colore rosso accesso e le vetrate in stile vittoriano, hanno segnato la crescita e la caduta dell'Impero Britannico, simbolo stesso di quell'Inghilterra che un tempo dominava un enorme impero coloniale.
    Dove c'era una cabina telefonica rossa, voleva dire che era territorio inglese, che fosse l'Australia, l'India, il Sud Africa o i Caraibi.
    Per decenni è stata un simbolo di Britishness per eccellenza. Oggi, la cabina telefonica rossa è caduta in disuso, ignorata a causa della capillare diffusione dei telefoni cellulari. Il modello più famoso, il K6, progettato nel 1935 dall'architetto Sir Giles Gilbert Scott per commemorare il giubileo d'argento di Re Giorgio V, è diventato subito un oggetto di culto.
    Quasi 70.000 esemplari della cabina di ghisa e vetro furono installati in tutto il Regno Unito, ma poiché oggi non fanno che raccogliere polvere, migliaia sono state rimosse e vendute all'estero, dove vengono utilizzate per gli scopi più vari, da materiale di scena per i film a cabine-doccia esterne.
    Altre però vengono "adottate" dalle comunità nell'ambito di un programma della British Telecom grazie al quale è possibile acquistare una cabina in disuso per una sterlina (circa 1,20 €). Il paese di Westbury-sub-Mendip nel Somerset, per esempio, oggi vanta una delle più piccole biblioteche del mondo, una cabina restaurata con 150 libri e DVD, mentre gli abitanti di Settle, nel North Yorkshire, hanno trasformato la loro in una micro galleria d'arte, dove ha esposto anche il chitarrista dei Queen Brian May.
    (national geographic)

    ... la storia...


    La scelta – affatto semplice – del modello che tutti conoscono cadde sulla firma di un famoso architetto: Sir Giles Gilbert Scott. Negli anni Venti, il servizio pubblico della telefonia era in mano alle Poste. La prima cabina inglese, Kiosk No.1, è proprio del 1920, non era rossa e non piaceva granché ai London Metropolitan Boroughs (di Kiosk No.1 se ne sono salvati pochi, uno è al Trinity market in Kingston-upon-Hull ancora in uso). Così comincia una storia che in 40 anni vede susseguirsi ben 8 diversi modelli, ancora conservati qua e là per Londra. Quello che tutti conosciamo è il numero 6 ( Kiosk No.6) 1935, rivisitazione (sempre di Scott) del Kiosk No.2.
    Torniamo al bistrattato numero 1: per sostituirlo nelle strade della City, nel 1923 viene indetto un concorso. Nessuna proposta, però, accontenta quelli dei London Metropolitan Boroughs. La The Birmingham Civic Society produce un suo prototipo, ma niente. Così la Royal Fine Arts Commission ne organizza un altro, di concorso, questa volta riservato a pochissimi, selezionati architetti: tre, tra cui Giles Gilbert Scott, famoso per la Cattedrale di Liverpool e la Centrale elettrica di Battersea.
    Scott proponeva di costruire la sua cabina in acciaio, ma il Post Office preferì la ghisa; come colore, l’architetto consigliava anche il grigio-argento, ma venne scelto il rosso, perché le cabine dovevano essere facilmente individuabili. Erano grandi e pesantissime (una tonnellata). Peccato per il prezzo: per quelle 50 sterline a chiosco, Londra non si poté permettere che 1.500 esemplari in tutto, istallate nel 1926. Nel 1929 arriva il K3, sempre a firma di Scott, per cabine costruite in calcestruzzo, quindi meno costose, perché pensate per essere distribuite in tutta la nazione, non solo nella capitale. Il colore, questa volta, era crema, con bande rosse (è possibile vederne una nello zoo di Londra, presso il Penguin Beach Exhibit). Poi fu la volta del K4, uscito dalle menti degli ingegneri delle Poste: oltre al telefono, aveva anche una cabina per le lettere e un distributore di francobolli. Di questi, ne furono costruiti appena 50. K5 non ebbe grande fortuna, al contrario del K6, costruito apposta da Scott per celebrare i 25 anni di regno di Carlo V. Simili alle K2, sempre rosse, ma più piccole e più leggere. Alla fine degli anni Trenta, per tutto il Regno Unito se ne potevano contare 20mila esemplari.

    ...curiosità...


    A Westbury, in Gran Bretagna, nel Somerset village, una delle ormai desuete cabine telefoniche della British Telecommunications è stata trasformata dagli abitanti del vicinato in un punto di book-crossing. Chi desidera che un libro venga letto da altri, ne può lasciare una copia nella cabina, dove nuovi lettori possono trovarlo, leggerlo e poi rimetterlo a disposizione di altri potenziali lettori.

    Tom Jones ha venduto la casa all’attore Nicolas Cage, ma si è dimenticato un oggetto che ama molto: una cabina telefonica. «Era la cabina più vicina a casa mia, a Laura Street, nel mio paese in Galles, Treforest. A casa non avevamo telefono, così era da lì che telefonavo alla ragazza che poi ho sposato». E così come non si è mai separato dalla sua Linda, conosciuta 40 anni fa, non si è mai separato neanche dalla cabina (e dal relativo apparecchio), che ha fatto trasportare a Beverly Hills una volta che si è potuto permettere una casa laggiù. La cosa gli è tra l’altro costata 50.000 sterline (150 milioni di lire). Ma quando ha venduto la sua villa americana per tornare definitivamente in Galles, si è tragicamente dimenticato della cabina. Nicolas Cage l’ha fatta togliere dal giardino, e ora non ha idea di dove sia finita. Jones è disperato. «In quella cabina ho saputo che sarei diventato padre, e poi che sarei diventato nonno. Devo assolutamente riaverla», ha concluso il vecchio leone.
     
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    Fumo di Londra, 1971

    Gabbiani sorvolano il Tamigi e sullo sfondo la centrale elettrica di Battersea, Londra, febbraio 1971 (Central Press/Getty Images)

     
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    Una battaglia di palle di neve a Trafalgar Square, nel 1931
    (Topical Press Agency/Getty Images)

     
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  4. gheagabry
     
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    10 gennaio 1863- 2013,
    Compie 150 anni

    LA METROPOLITANA DI LONDRA




    Oltre a essere una delle più famose, la metropolitana di Londra è anche la più antica: per dare un’idea, a Parigi la prima linea della metropolitana venne inaugurata nel 1900, a New York nel 1904, a Roma nel 1955, mentre a Milano i lavori alla Linea Uno si conclusero nel 1964. Il nuovo sistema di trasporti venne chiamato Ferrovia Metropolitana (Metropolitan Railway): il che spiega come chiamiamo la metropolitana in Italia, anche se il nome viene dall’equivalente francese (chemin de fer métropolitain). Curiosamente nei paesi anglosassoni si chiama “sotterranea”, cioè subway (negli Stati Uniti) o underground (nel Regno Unito).



    Nel 1850 il Sindaco della Capitale Inglese Charles Pearson fa presente al Comune che la Situazione nella City, sebbene piena di Carrozze e non di Automobili come oggi, è diventata insostenibile: l'interscambio tra le 6 Stazioni Ferroviarie genera caos nelle strade, e la soluzione non si trova . Ma Pearson inventa una nuova tipologia di treni : i Treni vanno per le campagne, sotto i tunnel , ed a Berlino stanno pure facendo una Ferrovia Sopraelevata, così come a Parigi. Perchè Non fare una Ferrovia Sotterranea ? Nel 1860 viene Costituita la Società che gestirà la nuova ferrovia che collegherà sottoterra le Stazioni intorno alla City con una linea Circolare.



    Il 10 Gennaio 1863 , alle 10 del Mattino alla presenza della Regina Vittoria , si muove il primo treno a vapore della prima linea metropolitana della Storia alla stazione di Farringdon Square. La 'scommessa' di Pearson era stata vinta, ma non potè festeggiare : morì un anno prima che la Metropolitana venisse attivata. L' Opera Fu Complestyata e diretta dall' Ingegnere John Fowler che diresse i lavori davvero arditi all'Epoca.
    Due erano le prime caratteristiche della Metropolitan : oltre ad essere sottoterra , aveva locomotive molto strane : invece di far uscire subito il vapore occorreva un sistema che lo imprigionasse liberandolo al primo sfiato all aperto. E la seconda caratteristica erano questi sfiati : addirittura si decoravano davanti al fossato finte case in cartapesta che si affacciavano sulla Strada ! Fowler capì subito che era un'idea provvisoria...ed intanto stava nascendo un fenomeno chiamato elettricità .



    Il primo tratto della metropolitana di Londra venne aperto il 9 gennaio 1863, esattamente 150 anni fa. Copriva i 5,6 chilometri tra la stazione ferroviaria di Paddington, dal lato di Bishop’s Road, e Farringdon Street.
    i lavori iniziarono nel marzo del 1860, quando le strade di Londra erano diventate quasi impercorribili a causa del traffico e c’era bisogno di inventarsi qualcosa di nuovo: la scelta di scavare sottoterra non era così banale, visto che la prima linea ferroviaria moderna, tra Liverpool e Manchester, fu aperta nel 1830, una decina d’anni prima di quella italiana, la Napoli-Portici. L’idea di costruire una ferrovia sottoterra come soluzione ai problemi di trasporto urbano era anche frutto del grandissimo entusiasmo che circondava in quegli anni il sistema ferroviario. Anche da parte di industriali e investitori: la prima linea della metro di Londra fu costruita da un’impresa privata.



    Con la tecnica dello "shield", la rete della metropolitana di Londra si espanse molto più rapidamente che con il vecchio cut and cover. Nel 1884 c’erano oltre 800 treni in servizio all’interno delle linee metropolitane, il viaggio da Stockwell alla City durava solo 18 minuti e, dando la definitiva spinta all’espansione, il Parlamento autorizzò cinque nuove linee sotto Londra tra il 1891 e il 1893. I primi treni della metropolitana erano a vapore, con le carrozze illuminate a gas, come spiega una scheda storica del museo londinese dei trasporti. L’elettrificazione delle linee fu solo all’inizio del Novecento. I passeggeri si lamentavano dei fumi poco salutari che invadevano le carrozze, nonostante i tentativi di ventilazione. C’erano tre classi differenti di viaggio, che costavano 3, 4 e 6 pence per ogni viaggio.



    Il 24 Dicembre 1868 la Metropolitan Line raggiunge Westminster, ma con una nuova linea chiamata The District: è la seconda metro al mondo , ma i problemi legati al fumo continuano malgrado la popolarità in ascesa e senza freni del nuovo mezzo. Qui c' è da fare un distinguo importante : la rivoluzione dei Tunnel nasce da due progetti addirittura falliti !



    Il Primo riguarda Isambard Brunel , che nel 1843 , dopo numerosi tentativi costruisce un macchinario strano , lo Scudo Idraulico con il quale con martinetti pneumatici crea una galleria di cemento facendola passare sotto il Tamigi : è una galleria pedonale, ma ben presto ci si accorge che viene malfrequentata (siamo all'epoca di jack lo squartatore) e viene chiusa : nel 1869 viene riaperta per farci passare una Ferrovia che Oggi è la ex East London / Overground Line.



    Ma il progetto costa troppo , occorre qualcosa di più innovativo...proprio mentre Brunel scava sotto il Tamigi un altro Ingegnere , Peter Barlow, chiama un collega , Charles Greathead, perchè costruendo le colonne in verticale dei suoi ponti con dei conci assemblati si è chiesto se non vi fosse l'ipotesi di costruire un macchinario in grado ci creare Tubi stavolta in Orrizzontale dove far passare una cabina passeggeri....è la rivoluzione dei tunnel, poichè Greathead aveva ideato la Talpa Meccanica (TBM , Tunnel Boring Machine) . Viene Costruito un Tunnel a fianco della Tower Bridge : siccome non era ancora esistente l'elettricità , Barlow costruisce una cabinovia a fune dove sopra c'era il motore a vapore, mentre sotto la cabinovia veniva trainata da una sponda all'altra sottoterra in questa improbabile prima TUBE (la cabina aveva le porte ai lati del tunnel)...inaugurata il 2 Agosto 1870, la Tower Subway durò solo 3 mesi , chiusa per scarso pubblico. Mentre però Barlow abbandona ogni idea ed il tunnel diventa pedonale, Greathead non si arrende, inventa e costruisce con una nuova compagnia una vera e propria ferrovia Sotterranea...ma stavolta elettrica, perchè alla Fiera di Berlino del 1883 è stata inventata dalla Siemens la prima locomotiva elettrica sperimentale ....



    il 18 Dicembre 1890 Viene Inaugurata la City and South London Railway , non solo la prima e vera TUBE di londra e del Mondo, ma anche la Prima Ferrovia Elettrica al Mondo e dove si adopera la Terza Rotaia come alimentazione.

    Durante il secondo conflitto mondiale la metropolitana servì come rifugio antiaereo e le stazioni furono adibite a depositi sotterranei.







    ...la mappa...

    Non si può parlare della metro di Londra senza nominare la sua famosa mappa, disegnata da Harry Beck negli anni Trenta. È uno degli esempi più illustri della storia del graphic design e ha ispirato molte altre mappe della metropolitana intorno al mondo, da quella di New York a quella di Tokyo.



    Il principio che guida la mappa di Beck è semplice: stilizzare al massimo il percorso delle linee, usando solo tracciati verticali, orizzontali e obliqui, perché secondo l’intuizione di Beck le persone non erano interessate a una riproduzione fedele del tragitto attraverso (o per meglio dire sotto) la città, quanto piuttosto a uno strumento di facile leggibilità. Per fare questo, la zona centrale di Londra è di fatto allargata per facilitare l’inserimento di tutte le linee e le stazioni di scambio, mentre le zone più periferiche sono messe tutte a distanze prefissate le une dalle altre. Come si capisce intuitivamente, il prezzo della semplificazione è una certa imprecisione geografica.
    Harry Beck, morto nel 1974 a 72 anni, era un progettista con una vera e propria passione per le mappe che lavorava all’ufficio segnaletica della metropolitana di Londra e che lavorò a una nuova mappa della metropolitana nel suo tempo libero. I suoi superiori erano inizialmente scettici, anche perché il cambiamento rispetto alle mappe precedenti era molto profondo (qui e qui potete trovare una raccolta di quelle vecchie) ma accettarono alla fine di provare a introdurla in via sperimentale.
    Il successo della mappa di Beck fu enorme, tanto da diventare uno degli strumenti più usati dai visitatori per orientarsi nella città. Ma soprattutto un simbolo di Londra intera, riprodotto, ripreso, rielaborato e preso in giro.




    La metropolitana di Londra viene comunemente chiamata dai suoi abitanti "Underground" o, più familiarmente, "the tube" (il tubo) per la forma dei suoi tunnel, a sezione circolare.

    Le linee della metropolitana di Londra possono essere suddivise in due tipologie: linee sub-superficie e linee profonde. Le linee di sub-superficie sono state scavate con la tecnica del taglia e copri, ovvero scavando brevi trincee per i binari lungo le principali strade e poi ricoprendo subito le porzioni di gallerie ottenute; questi tunnel fatti passo-passo raggiungono una profondità massima di 5 metri rispetto alla sede stradale.



    Le linee di profondità sono state costruite a partire dal 1890 con la tecnica dello scavo a scudi; tale linee possono raggiungere una profondità di 20 m dalla superficie. Queste gallerie possono avere un diametro anche di soli 3,56 m e sono più strette di quelle di sub-superficie. In entrambi i tipi di linee viene utilizzato lo scartamento standard europeo (1 435 mm).
    Lo scudo era stato sviluppato qualche decennio prima, a partire dal 1825, per scavare il primo tunnel che scorreva sotto un fiume navigabile, la cosiddetta Galleria del Tamigi. L’inventore della tecnica era sir Marc Brunel, che la sviluppò insieme a suo figlio Isambard Brunel (che da noi è quasi sconosciuto, ma nel Regno Unito è uno dei personaggi storici più famosi di sempre).
    Lo shield era un metodo che si ispirava all’estrazione mineraria e consisteva in questo: venivano scavati alcuni pozzi verticali e si calava un grande anello di ferro circolare delle dimensioni della galleria. All’interno dell’anello c’era un solido telaio di ferro, su cui si piazzavano uomini con le pale che scavavano la terra davanti a sè, prima di rinforzare le pareti con mattoni. Quando la portata della pala era esaurita, si spingeva avanti lo “scudo”. Il risultato era un tubo circolare, non troppo ampio ma sufficiente a farci passare un treno. Era un metodo lento (la galleria sperimentale scavata con questa tecnica, intorno al 1870, andava avanti a circa 11 metri la settimana) ma gli operai – spesso scozzesi o irlandesi, oppure minatori del Galles – venivano pagati a seconda dell’avanzamento della galleria, il che contribuiva ad accelerare i lavori. L’ambiente era molto ristretto e la temperatura sotterranea molto alta. Con questa tecnica, la rete della metropolitana di Londra si espanse molto più rapidamente che con il vecchio cut and cover. Nel 1884 c’erano oltre 800 treni in servizio all’interno delle linee metropolitane, il viaggio da Stockwell alla City durava solo 18 minuti e, dando la definitiva spinta all’espansione, il Parlamento autorizzò cinque nuove linee sotto Londra tra il 1891 e il 1893.



    ...leggende e misteri...

    Nella metropolitana di Londra pare vi siano numerose presenze paranormali di fantasmi. Negli anni si contano molte segnalazioni, testimonianze di gente comune ma anche di dipendenti della Transport for London. Pare che molti di questi episodi paranormali possano essere riconducibili al fatto che la metropolitana di Londra, nei suoi oltre 140 anni di storia, abbia subìto molti ampliamenti che hanno portato inevitabilmente a scavare anche dove sorgevano vecchi cimiteri e fosse comuni risalenti all'epidemia di peste del XVII secolo.



    Pare che uno dei fantasmi più noti sia da cercare presso la vecchia stazione (ora abbandonata) di Aldwych che in precedenza faceva parte della Piccadilly Line. La stazione di Aldwych fu costruita dove sorgeva un vecchio teatro, il Royal Strand Theatre. Molte persone sosterrebbero di aver notato la presenza di uno spettro appartenente ad un'attrice morta suicida nel vecchio teatro.
    Un altro episodio analogo pare sia stato riferito dagli operai che hanno partecipato alla costruzione della stazione Bank nella prima metà dell'Ottocento, dove si riscontrerebbe il fantasma conosciuto come Black Nun (Suora Nera). Il fratello della suora, Phillip Whitehead, era un cassiere della Bank of England e fu giustiziato nel 1811 per accuse di frode. Dopo la sua esecuzione la sorella suora, perdette il senno dal dolore e lo attese fuori della banca ogni sera per quarant'anni fino alla fine dei suoi giorni. Pare che ancora oggi si aggiri sulle piattaforme alla ricerca del fratello.



    Altre testimonianze invece indicano Covent Garden come stazione in cui, fin dagli anni cinquanta, si sarebbero verificati strani episodi riconducibili alla presenza dello spettro di William Terris, un attore pugnalato sullo Strand, che soleva recarsi in un panificio dove ora sorge la stazione di metropolitana. Pare addirittura che molti addetti della metropolitana abbiano richiesto il trasferimento dopo aver visto più volte un uomo alto e distinto vestito con abiti antiquati aggirarsi nei pressi delle scale oltre l'orario di chiusura. Da recenti testimonianze sembrerebbe che il personaggio a cui fa riferimento il fantasma sia stato riconosciuto da chi l'avrebbe visto, in alcune vecchie fotografie in possesso del vicino Adelphi Theatre che ritraggono, appunto, l'attore William Terris.
    Probabilmente il fantasma più famoso della metropolitana di Londra si trova alla stazione abbandonata del British Museum, dismessa il 25 settembre 1933. Alcune persone sostengono che questa stazione della Central Line sia frequentata dal fantasma di una mummia egizia custodita nel vicino museo vestita con una lunga veste che le cinge i fianchi sino a terra e con un copricapo. Testimonianze più recenti riferirebbero di suoni attribuibili al fantasma che sono udibili che anche in basso, sulla piattaforma della stazione di Holborn.
    Presso la Farringdon Station invece si aggirerebbe il fantasma di una giovane tredicenne apprendista di un cappellaio, Anne Naylor, assassinata nel 1758 dal suo maestro e dalla figlia. La gente sostiene di sentirla gridare nella stazione. È stata soprannominata "the screaming ghost" (lo spettro urlante).
    Nel dicembre del 1928 alla stazione di South Kensington un passeggero sull'ultimo convoglio della sera diretto a ovest ha segnalato di aver udito un fischio di un treno. Pare che subito dopo un treno spettrale sia comparso improvvisamente con una figura vestita da marinaio alla guida. Il treno avrebbe continuato verso il tunnel, dopodiché sarebbe sparito senza più essere avvistato nuovamente.
    Alcuni anni fa, un elettricista che lavorava presso la stazione di Aldgate scivolò fatalmente sui binari ed il suo corpo fu investito da 22.000 volt. Battendo la sua fronte, rimase incosciente ma miracolosamente illeso. Al suo risveglio disse che prima di cadere vide una figura trasparente di un'anziana che si accarezzava i capelli venirgli incontro.




    dal web
     
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  5. gheagabry
     
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    Trafalgar Square in London, May 1929.
    PHOTOGRAPH BY CLIFTON R. ADAMS, NATIONAL GEOGRAPHIC

     
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  6. gheagabry
     
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    Clarissa non aveva dubbi,
    si sentiva un silenzio particolare, una solennità;
    una indescrivibile pausa,
    una sospensione prima dei rintocchi del Big Ben.
    Ecco! Rimbombò forte. Prima un’avvisaglia, in musica;
    poi l’ora, irrevocabile.
    I cerchi di piombo si dissolsero nell’aria.
    (Virginia Woolf)


    IL BIG BEN



    Il Big Ben può essere considerato il simbolo dell’Inghilterra; si trova nell’angolo nord-est del Palazzo di Westminister, suona ogni quarto d’ora la sua campana principale, propagando il suono per circa due chilometri e scandendo così il ritmo della città, mentre le altre quattro campane che lo compongono, suonano un’aria particolare allo scadere dei quarti. I quattro orologi hanno la stessa misura: 7 metri di diametro, 2,7 metri per le lancette delle ore e 4,3 metri per quelle dei minuti.Le quattro sfere dell’orologio hanno la stessa iscrizione in latino: “Domine Salvam Fac Reginam Nostram Victoriam Primam” (“Dio salvi la nostra Regina Vittoria Prima”).
    Il nome Big Ben indica l’intera torre dell’ orologio, in stile gotico, alta 96,3 metri (105 yarde).Big Ben è il nome che viene dato alla campana principale del Grande Orologio del Palazzo di Westminister, sulla Clock Tower, la Torre dell’Orologio, dedicata a Santo Stefano, anche se tradizionalmente è l’intera torre dell’orologio ad essere chiamata Big Ben. Il nome ufficiale di una delle cinque di cui è composto l’orologio del Big Ben, è “Great Bell“. La campana principale, pesa 13,5 tonnellate. Il trasporto della campana lungo le poche miglia che separavano la fonderia da Westminster con un carro trainato da 16 cavalli fu un grande evento, celebrato da una vasta presenza di pubblico. Le campane del Big Ben copiano la melodia composta da William Crotch per la torre della chiesa Great St Mary's dell'Università di Cambridge. Il compositore inglese si ispirò a una frase del Messiah di Händel relativa al Salmo 37 Versetti 23 e 24. Suona ogni quarto d’ora e il suono viene udito circa nel raggio di due chilometri, mentre le altre quattro campane che lo compongono, suonano un’aria particolare allo scadere dei quarti. Il primo rintocco si sentì nel 1859.Poco dopo la sua entrata in funzione la campana si fratturò e si preferì ripararla sul posto, perché fonderne un’altra e procedere con una nuova installazione sarebbe stato molto costoso. A quella frattura riparata al meglio possibile si deve il suono molto caratteristico e un po’ stonato dell’orologio quando segna le ore. L’orologio, considerato un capolavoro di ingegneria meccanica, è il più preciso al mondo, l’esattezza del movimento è controllata dal posizionamento di alcuni penny all’interno del meccanismo e ogni anno viene aggiunto o rimosso un penny dai contrappesi della meccanica per correggere piccole imprecisioni dello scandire del tempo. Si tratta di un meccanismo talmente particolare, tanto che anche durante la seconda guerra mondiale, nonostante i bombardamenti, continuava a funzionare, rappresentando un simbolo di speranza e di incoraggiamento.

    Di notte e quando la Camera dei Comuni è riunita in sessione, il Big Ben si illumina, le lampadine vengono spente a mezzanotte e si riaccendono al tramonto del giorno dopo. Non si conoscono notizie sicure circa l’origine del nome Big Ben. Si dice derivi dal nome (Benjamn) di un Sir membro della Camera dei Comuni e supervisore dei lavori di ricostruzione del palazzo di Westminster. Altri affermano che derivi dal nome (sempre Benjamin) di un campione dei pesi massimi di pugilato.
    La Torre dell’Orologio non occupa una posizione completamente verticale, ma è inclinata verso sinistra di 46 centimetri. Dovranno passare varie migliaia di anni prima che l’inclinazione raggiunga quella della Torre di Pisa, e varie migliaia di anni ancora perché l’angolo di inclinazione sia realmente preoccupante. Fino a poco tempo fa, soltanto i residenti in Gran Bretagna potevano richiedere un permesso speciale per salire i 334 gradini della torre. Passavano vari mesi prima che la richiesta, gratuita, fosse evasa. Adesso, l’accesso è a pagamento e non è più limitato esclusivamente ai britannici.

    Il Big Ben smetterà di suonare per diversi mesi a causa di alcuni urgenti lavori di ristrutturazione e riparazione. I lavori, che costeranno l’equivalente di 37 milioni di euro, dureranno tre anni: ma i rintocchi del Big Ben saranno sospesi solo per un periodo dei lavori. I rintocchi avverranno solo in occasione di eventi importanti. La scorsa estate per circa due settimane il Big Ben aveva suonato le ore in anticipo o in ritardo fino a sei secondi a causa di alcuni problemi al suo meccanismo interno, che segna il tempo da 156 anni. I lavori cominceranno all’inizio del 2017.
    «Questo orologio funziona ventiquattro ore al giorno, per sette giorni, da 150 anni»


    ...Storia...



    La storia del Big Ben risale alla notte del 16 ottobre 1834 quando un incendio distrusse l’antico palazzo di Westminster.
    Per la ricostruzione venne bandito un concorso e il vincitore, tra i 97 progettisti concorrenti, risultò essere l’architetto Charles Barry; i lavori di progettazione della Torre dell’Orologio vengono affidati a Augustus Pugin che fa riferimento ad un suo precedente lavoro effettuato per la torre dell’orologio della città di Scarisbrick nel Lancashire. I lavori terminarono nel 1858, dopo una serie di difficoltà incontrate nella realizzazione, in particolare quella di posizionare l’orologio nella torre a causa del suo enorme peso. L’orologio entrerà in funzione soltanto nel 1859. L'astronomo reale, Sir George Airy, ha voluto l'orologio per avere una precisione millimetrica, compresi i controlli due volte al giorno con l'Osservatorio Reale di Greenwich. Mentre molti orologiai asserivano che questo obiettivo come impossibile, Airy contando sull'aiuto di Edmund Beckett Denison, un avvocato formidabile conosciuto per la sua competenza in orologeria, e la scienza della misurazione del tempo. Quello della torre è considerato l’orologio di maggior precisione al mondo e fu disegnato da Edmund Beckett Denison, che fu nominato Lord dalla regina.
    Siamo in piena Epoca Vittoriana e tutto ciò che si realizza in questo periodo è frutto di un momento storico determinante per Londra e per l’ intero paese. I bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale non alterarono la puntualità dell’orologio. Tuttavia, le alte temperature registrate in maggio 2005, 31 gradi di massima, ne causarono l’arresto.
    Il periodo di tempo più lungo nel quale l’orologio è rimasto fermo è stato di 33 ore per una revisione.Il Big Ben è stato bloccato tre volte da quando è entrato in funzione, ed è rimasto muto, cioè privo del rintocco delle campane, in molte occasioni per lavori di manutenzione, come nel 1934 per circa due mesi, nel 1956 per sei mesi e nel 2007 per un mese.
     
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  7. gheagabry
     
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    .......
     
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21 replies since 17/1/2011, 15:34   4870 views
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