LA CHITARRA

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  1. Lussy60
     
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    La chitarra è uno strumento a corda pizzicata con un corpo che presenta una concavità centrale e fasce laterali arcuate. Esistono solo poche prove dell'esistenza dello strumento prima del 1400. Le chitarre più antiche avevano quattro o cinque cori, in Italia era in voga nel 1600 la chitarra battente (suonata con un plettro) caratteristica di questo strumento sono le corde metalliche, la tastiera ricoperta con intarsi a incastro in madreperla senza i tasti, il fondo con abbondanti decorazioni in ebano e avorio, la forma è bombata.
    Durante il XVI secolo i liutai avevano già iniziato a produrre chitarre a sei cori. Le chitarre del 1600 a cinque cori venivano accordate nei modi più disparati, ma verso la metà del XVIII secolo le accordature cominciarono ad uniformarsi seguendo il modello La/Re/Sol/Si/Mi/ corrispondente alla normale sequenza adottata per le prime cinque corde sulle chitarre moderne. Intorno alla fine del XVIII secolo i fabbricanti di chitarre tradizionali, spinti dalla moda dell'epoca diffusa soprattutto in Francia e in Inghilterra per alcuni singolari strumenti simili alla chitarra, cominciarono a passare dagli strumenti a cinque cori a quelli a sei, accordando l'ultimo in Mi basso. Da qui si passò, dapprima in Italia e in Francia,a un'ulteriore modifica dotando gli strumenti di sei corde singole: fu uno strumento il cui aspetto e suono si avvicinavano a quelli delle moderne chitarre.




    I principali Modelli di Chitarra e la loro evoluzione nella storia.

    CLASSICHE-ACUSTICHE

    Esistono due tipi di chitarra acustica: la flat-top e la arch-top, la definizione generale delle chitarre flat-top con una buca rotonda copre una vasta gamma di strumenti, dalle classiche con corde in nylon alle folk con corde metalliche. Le arch-top furono introdotte solo piú tardi e vennero ideate con lo scopo di aumentare il volume dei normali strumenti.
    Nel corso del XIX secolo la chitarra cominciò ad assumere la forma di quella che oggi viene generalmente definita come chitarra classica. Il liutaio che maggiormente contribuì a questa trasformazione fu Antonio de Torres. Intorno al 1800 gli strumenti prodotti in Europa erano passati dal modello a cinque cori a quello a sei corde singole. Torres introdusse l'uso di casse più grandi, con convessità più ampie e un disegno dell'incatenatura a "ventaglio" che si dimostrò essere il più valido per le chitarre di tipo spagnolo. Con questo sistema Torres realizzò uno strumento con un'estensione tonale più ampia, soprattutto nelle note più basse. Le teorie di Torres ebbero larga eco in tutta la Spagna e nel resto dell'Europa. Madrid divenne la capitale riconosciuta della manifattura di chitarre. Fino agli inizi del XX secolo la chitarra da flamenco rimase il modello più famoso di chitarra spagnola. L'idea di una chitarra "classica" seria cominciò a farsi strada solo negli anni Venti-Trenta, quando il grande Andrès Segovia (nella foto a destra) cominciò a tenere concerti. Da all'ora la chitarra classica è divenuta il modello più diffuso di chitarra spagnola.
    A prima vista la maggior parte delle chitarre moderne " classiche" riproducono la forma e le caratteristiche dei modelli Torres del XIX secolo . Alcuni sforzi, tuttavia, sono stati fatti per modificare la struttura interna della chitarra per migliorare il timbro e aumentare il volume dello strumento. Mentre si sono ottenuti buoni risultati per quanto riguarda il timbro, ciò che ha assillato i produttori è stato il probblema di come migliorare la qualita del volume, come dice lo stesso Segovia in un film sul grande chitarrista del 1969: "Quando entrai a far parte del mondo della musica cominciai a suonare in sale molto ampie e da quel momento tutti i liutai cercarono di realizzare uno strumento che producesse un suono più forte".
    Per i complessi negli anni Settanta l'amplificazione delle chitarre acustiche nei concerti rappresentò sempre un problema. Sistemare un microfono difronte allo strumento si rivelò ben presto inefficace, anche perchè costringeva l'esecutore a rimanere immobile. Anche il suono prodotto da un pick-up applicato su una chitarra acustica si discostava, in realta, notevolmente da quello originale dello strumento. Alla fine degli anni Settanta l'americana Ovation propose una nuova soluzione inventando l'acustica elettrificata. La Ovation fece sistemare all'interno del ponte dei suoi modelli uno speciale pick-up a sei magneti in grado di reagire al movimento meccanico delle corde e della tavola.




    Chitarre Antichi

    Vissenaire Lyon 1824







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    La chitarra è uno strumento musicale cordofono, che viene suonato con i polpastrelli, con le unghie o con un plettro. Il suono è generato dalla vibrazione delle corde, che sono tese al di sopra del piano armonico che, a sua volta, poggia sulla cassa armonica che amplifica il suono. Le corde sono tese tra il tiracorde, fissato sul ponticello, ed il capotasto, essendo fissate tra il ponticello e le meccaniche poste sulla paletta. Sul manico, la tastiera consente di accorciare la lunghezza della parte di corda vibrante e di suonare la nota o le note desiderate premendo la corda stessa appena dietro il rispettivo tasto.
    La chitarra ha avuto una storia evolutiva totalmente differente dal liuto, al contrario di quanto si suppone erroneamente. La chitarra di tipo spagnolo o andaluso ha sei corde, ma spesso esistono delle variazioni, ad esempio in Brasile è in uso un tipo di chitarra a 7 corde. Un'altra variazione comune è la chitarra a dodici corde, che però porta la medesima accordatura replicata in ottava da corde accoppiate più sottili. L'accordatura più comune, nota come accordatura spagnola, è Mi-Si-Sol-Re-La-Mi dalla corda più acuta alla più grave. Questa accordatura, in cui l'intervallo tra due corde adiacenti è di una quarta giusta (tranne che tra seconda e terza corda, che distano di una terza maggiore), si è imposta per ragioni storiche e per la sua praticità nel formare accordi mediante posizioni della mano sinistra non complicatissime. Esistono anche accordature alternative, ad esempio l'accordatura sarda, in cui le corde a vuoto suonano un Do maggiore, e le accordature aperte. Queste accordature vengono usate in alcuni particolari generi musicali. Inoltre molti compositori prescrivono particolari accordature per l'esecuzione di singoli brani.
    Di solito la mano sinistra preme le corde sul manico, mentre la destra pizzica le corde facendole vibrare. Esistono tuttavia esempi di chitarristi che tengono il manico con la mano destra; alcuni di questi scelgono di non invertire nemmeno l'ordine delle corde.


    Tipi di chitarre

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    Una prima divisione tra le chitarre riguarda il diapason, cioè la distanza tra capotasto e ponticello; vi sono infatti tipi di chitarre dette 3/4, 1/2, baritono, tenore, etc.
    Va, in ogni caso, tenuto presente che anche tra le chitarre di taglia normale (4/4) il diapason presenta una certa variabilità: ad esempio, nell'ambito delle chitarre classiche di attuale produzione il diapason standard misura 650 mm, ma spesso i modelli di livello medio-alto od alto si possono ottenere, in alternativa, con diapason più lungo o più corto: 664 mm (p.es.: José Ramírez[4]); 660, 640, 630 mm (p.es.: Manuel Contreras II); 660 o 640 (p.es.: Kohno/Sakurai); 655 mm; ecc.
    Le chitarre possono essere suddivise innanzitutto in due categorie, a seconda del modo in cui viene amplificato il suono delle corde in vibrazione:
    acustiche, con un corpo vuoto a formare la cassa armonica, quando è principalmente prevista una amplificazione che sfrutti le naturali proprietà della fisica del suono, secondo un tipo di amplificazione che potremmo definire meccanico;
    elettriche, con un corpo "pieno" e solido nella maggior parte dei casi, per le quali è necessario l'ausilio di una amplificazione elettrica (tramite collegamento ad una cassa acustica o un amplificatore che funzionano a corrente elettrica). Il suono acustico di una chitarra elettrica a corpo solido è molto debole e poco percepibile, data l'assenza di cassa di risonanza.
    Esistono inoltre vari "ibridi": chitarre acustiche elettrificate (fatte per suonare anche acusticamente, ma che montano sistemi elettronici per riprodurre il suono acustico anche attraverso un amplificatore e consentire quindi di rendere il suono chiaro e udibile anche in grandi ambienti occupati da molte persone); chitarre elettriche a "piezo" (il sistema di amplificazione utilizzato per riprodurre un suono che assuma certe caratteristiche tipiche della chitarra folk) o chitarre elettroacustiche a "magnete" (il sistema di amplificazione tipico delle chitarre elettriche); chitarre "semiacustiche" (fatte per essere suonate con amplificazione elettronica, ed amplificate tramite magnete, ma con cassa di risonanza: in questo modo si ottiene un suono principalmente elettrico ma con delle dinamiche che ricordano quelle di una chitarra acustica), ecc.
    In ogni caso le tipologie fondamentali sono le seguenti.
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    Chitarra classica: le tre corde più sottili sono di nylon; le tre più grosse sono di nylon rivestito di metallo, o talvolta di seta rivestita di metallo. In passato, le corde erano di budello di agnello). L'amplificazione è ottenuta per risonanza dal corpo vuoto a forma di otto (la cassa armonica), mentre la tavola superiore è responsabile dello spostamento d'aria. Il cavigliere (o paletta) è leggermente inclinato all'indietro. La chitarra classica si suona da seduti, poggiando lo strumento sulla gamba sinistra, leggermente rialzata tramite un apposito poggiapiede.
    Si possono anche trovare chitarre classiche a spalla mancante (c.d. cutaway) per facilitare lo spostamento nelle zone più alte della tastiera, ed amplificate, vale a dire munite di attacco jack per essere collegate ad un amplificatore. Le chitarre flamenco sono molto simili per costruzione, hanno una protezione di plastica trasparente sopra e sotto la buca (detta golpeador) per garantire l'integrità del sottile legno della tavola armonica dai colpi con le dita caratteristici di questo stile (vedi golpe e rasgueados).


    Una chitarra folk
    Chitarra folk: ha una cassa più grande della classica, ed un manico rinforzato con un'asta di ferro all'interno (detta truss rod) per resistere alla maggiore tensione dovuta alle corde metalliche. Può essere impiegata in tutti i generi moderni, come il folk, il blues, il rock, la fusion, nei balli tradizionali (es.: country), eccetera. Le corde metalliche conferiscono un suono brillante e pulito. Esistono versioni con spalla mancante (cutaway) per consentire un migliore accesso ai tasti delle note più alte, e versioni elettrificate per amplificare il suono direttamente senza l'ausilio di microfono esterno.
    Appartiene a questo tipo la chitarra battente (o chitarra italiana).
    Chitarra elettrica solidbody: ha un corpo solido, ovvero pieno, e manico rinforzato da un'anima (in genere d'acciaio, chiamata truss rod), poiché, come la folk, è munita di corde metalliche. Produce un suono debole senza amplificazione. I pick-up elettromagnetici convertono le vibrazioni delle corde in segnali elettrici che possono essere amplificati elettronicamente. Il suono viene frequentemente alterato da apparecchi elettronici (effetti), oppure distorto dalle valvole degli amplificatori tramite saturazione del segnale in ingresso. Viene usata massicciamente nel blues, nel rock and roll, nel country, nel jazz, nel jazz-rock, nella fusion, nel metal ecc.
    Chitarra elettrica semi-acustica o hollowbody: chitarra elettrica provvista di una cassa di risonanza più o meno alta, con la tavola armonica e il fondo leggermente 'bombati' e con due "f ", come il violoncello, al posto della buca; storicamente il primo tipo di chitarra elettrica, derivata dalle archtop acustiche degli anni '20. È il tipo di chitarra elettrica di solito preferito nel jazz. Esistono anche chitarre semiacustiche con cassa armonica sottile, con solitamente un blocco di legno al centro della cassa, per ridurre le vibrazioni e quindi l'effetto Larsen: queste sono molto usate nel blues e nel rock.
    Chitarra a 12 corde: anch'essa con corde metalliche e manico rinforzato, ha sei "doppie corde" (sono montate a due a due, e le corde di ogni coppia sono molto vicine), e viene usata molto nel folk (p.es. nel fado), nel rock and roll, nella fusion, ma anche in tutti gli altri generi moderni, poiché il suo suono è molto intenso. Le due coppie di corde più acute vengono accordate all'unisono, le restanti con un'ottava di intervallo.
    Esistono anche delle variazioni che servono al chitarrista per avere a disposizione chitarre in una o la necessità di ampliare le strutture armoniche. Tra le accordature per chitarra (oltre alla tradizionale E-A-D-G-B-E e a quelle aperte) va ricordata anche quella utilizzata dal 1984 da Robert Fripp, storico leader dei King Crimson. L'accordatura NST (New Standard Tuning) si sviluppa per quinte tranne l'intervallo di terza minore tra le ultime due corde: C-G-D-A-E-G, ovvero dal Do basso ad un Sol cantino la chitarra è accordata per quinte, escluso l'intervallo tra il Mi e il Sol delle corde più sottili che è di terza.
    Fra le possibili variazioni dello strumento esistono le chitarre a 7 e a 8 corde, utilizzate negli anni quaranta, usate in ambito jazz e che stanno avendo una "seconda giovinezza" negli ultimi anni, grazie al massiccio utilizzo da parte dei chitarristi di generi più aggressivi come l'Hard Rock ed il Metal. Questi strumenti aggiungono alle tradizionali 6 corde una o più corde più gravi. Le accordature più usate (dalla più grave alla più acuta) sono B-E-A-D-G-B-E (bass standard) o A-E-A-D-G-B-E (7 standard). Una variazione particolarmente curiosa riguarda la chitarra elettrica a doppio manico (chitarra sei corde - basso, sei corde - dodici corde, sei corde - sei corde, con due accordature diverse) o triplo manico (sei corde - dodici corde - basso).


    Le tecniche


    Esistono diversi modi o tecniche per suonare la chitarra. Un breve escursus fra le più famose ed utilizzate vede le seguenti. Per una trattazione più vasta ed approfondita si può consultare la categoria tecnica chitarristica.


    Fingerpicking [modifica]
    La tecnica fingerpicking (termine inglese che significa: "pizzicare con le dita") prevede che la mano destra (o sinistra per chi suona alla mancina) utilizzi solo le dita per pizzicare le corde.
    Questa tecnica permette di suonare gli arpeggi e di arrangiare i pezzi in maniera particolarmente complessa e ricca.
    Generalmente il pollice viene utilizzato per suonare la linea di basso (principalmente quindi sulle due corde più gravi), mentre indice, medio ed anulare vengono utilizzati per suonare le altre corde e sviluppare quindi, a seconda dell'arrangiamento, sia l'armonia sia la melodia.
    Le tecniche di fingerpicking sono tipiche della chitarra classica e della chitarra folk. Sono particolarmente adatte anche all'accompagnamento di pezzi melodici, del blues e di molti stili musicali. Fra i famosi chitarristi fingerpicking della musica leggera internazionale, il più famoso è forse James Taylor, mentre in Italia Alex Britti è forse il fingerpicker più noto. Il fingerpicking può anche essere usato per suonare la chitarra elettrica; fra i più noti fingerpickers "elettrici" si citano Mark Knopfler e Jeff Beck.
    Esistono comunque una serie di scuole e di stili diversi nell'ambito del fingerpicking.
    Flatpicking [modifica]
    Flatpicking è semplicemente la tecnica di suonare la chitarra con l'utilizzo di una penna (o anche plettro). Questo è sicuramente il sistema più comunemente utilizzato da tutti, anche se comunque presenta una grande diversità di approcci.
    Esistono tanti modelli di plettro, differenti principalmente per dimensioni e durezza. Comunemente si utilizzano plettri morbidi per la chitarra folk e plettri duri per la chitarra elettrica, ma questa regola è naturalmente piena di eccezioni.
    Fra le eccezioni più note si riporta che il chitarrista dei Queen, Brian May, che ha trovato il suo suono ideale suonando con l'ausilio di una monetina da sei pence britannici.
    Slide [modifica]
    Con "chitarra slide" si intende in primo luogo un modo di suonare la chitarra, vale a dire l'utilizzo di un pezzo di materiale sufficientemente pesante e liscio (ai tempi del blues delle origini, spesso un collo di bottiglia, in inglese bottleneck, o la lama di un coltello) che viene fatto strisciare sulle corde per ottenere un suono glissato. Il collo di bottiglia viene infilato su un dito della mano sinistra (anulare o mignolo) e fatto scorrere sulle corde, le dita rimaste libere suonano sui tasti nel modo usuale, anche se con minore libertà di movimento.
    A causa di questo fatto, spesso per questa tecnica sono preferite le accordature aperte, che evitano corde vuote accordate su note non appartenenti all'accordo di tonica e facilitano il modo di suonare, specialmente se si tratta di musica modale come fondamentalmente è il blues stesso.
    Un'altra tecnica consiste nell'appoggiare la chitarra in grembo (lap style), con la tavola armonica verso l'alto, e usare la mano sinistra unicamente con la tecnica slide: le dita afferrano l'oggetto liscio e pesante e non premono più sui tasti. In questo caso l'accordatura aperta è quasi obbligatoria. Sono quindi state realizzate chitarre apposite per essere suonate con questa tecnica: prive di tasti metallici e con le corde più rialzate rispetto ad una normale chitarra, usate ad esempio nel blues e nel country.
    Un importante sviluppo di questo tipo di chitarra è la chitarra indiana, usata in India e ricavata da una chitarra occidentale suonata in lap style, ma con un diverso tipo di accordatura: le corde per la melodia (fondamentalmente non si usano accordi) sono tre o quattro (accordate su tonica-quinta-ottava o tonica-quinta-ottava-quarta), e vengono affiancate da una dozzina di sottili corde di risonanza accordate sulle note della scala usata. Ci sono poi due corde di bordone accordate sulla tonica, suonate spesso per ribadire il punto di riferimento fondamentale (la tonica stessa). Questa chitarra è usata esclusivamente per la musica modale.
     
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3 replies since 17/1/2011, 14:16   2694 views
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