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(Quattro amici)
Gino Paoli (Monfalcone, 23 settembre 1934) è un cantautore e musicista italiano.
È riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta.
Ha scritto ed interpretato brani di vastissima popolarità, quali Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa c'è, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d'amore, Quattro amici; ha partecipato a 5 edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.
Gli inizi
Gino Paoli nasce a Monfalcone da padre toscano, ingegnere navale, e madre giuliana. Molti suoi congiunti da parte materna furono coinvolti nell'esodo giuliano-dalmata e alcuni persero la vita durante le operazioni di pulizia etnica compiute dai reparti regolari e paramilitari jugoslavi. Pochi mesi dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce però a Genova, nel sobborgo di Pegli, città alla quale rimarrà sempre legato. La passione per la musica la ricevette dalla madre pianista. Gino, poco incline agli studi, frequenta un gruppo di amici che condividono questa passione e che costituiranno il primo nucleo della cosiddetta Scuola genovese: Luigi Tenco (con il quale forma il gruppo "I DIAVOLI DEL ROCK"), Bruno Lauzi, Fabrizio De André, Umberto Bindi, Joe Sentieri, Giorgio Calabrese, i fratelli Gian Piero e Gianfranco Reverberi.
Saranno proprio questi ultimi, musicisti professionisti, a far convocare a Milano Paoli e i suoi amici Bindi e Tenco per una audizione presso la Dischi Ricordi, da poco costituitasi come casa discografica. Sotto la direzione artistica di Nanni Ricordi, Gino realizza i suoi primi 45 giri nel 1959 (La tua mano, Non occupatemi il telefono, Senza parole, Sassi) senza ottenere alcun successo. Stesso destino sembra avere il successivo La gatta, brano autobiografico pubblicato nel 1960, che nei primi tre mesi vende poco più di cento copie. Un incessante passaparola fa sì che più tardi il brano arrivi in classifica, calamitando l'attenzione degli addetti ai lavori e l'interesse del paroliere Mogol, che fa da prestanome al giovane Paoli, non ancora iscritto alla SIAE. Mogol propone a Mina, cantante già affermata, di incidere Il cielo in una stanza, scritta da Paoli, ma che porta appunto la sua firma come paroliere e quella del maestro Renato Angiolini (che si firma con lo pseudonimo di Toang) come compositore. L'enorme successo di vendite di questo brano, ispirato a Paoli da un bordello, dove si trovava un giorno, e che rimane in classifica per più di sei mesi, sancisce la definitiva affermazione di Gino Paoli come cantautore.
Nel 1961 Gino conosce Ornella Vanoni e intreccia con lei una relazione sentimentale, che ispira alcune delle sue canzoni d'amore più famose: Senza fine, Anche se, Me in tutto il mondo . Del 1961 è anche la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo vivo, presentata in coppia con il vincitore dell'anno precedente Tony Dallara.
Sempre nel 1961 incominciano i suoi problemi con l'alcol, nati quasi per gioco, dopo una sfida con Sergio Bernardini, proprietario della Bussola di Viareggio, e che andranno avanti per 15 anni, fino al 1976. Dopo la morte del fratello, avvenuta in quel periodo, e causata dall'abuso di alcolici, Paoli deciderà di disintossicarsi dal whisky.
Nel 1962, in occasione di una lunga tournée nei locali italiani, incontra Stefania Sandrelli, allora giovanissima attrice, e se ne innamora. Dal loro legame, giudicato scandaloso dalla stampa e dall'opinione pubblica (nel 1964 Paoli era sposato e in attesa di un figlio dalla moglie legittima, la Sandrelli ancora minorenne), nascerà Amanda, oggi attrice affermata.
Intanto Nanni Ricordi esce dall'omonima casa discografica e approda alla RCA Italiana. Gino lo segue e nel 1963 incide quello che si rivelerà il 45 giri di maggior successo di tutta la sua carriera: Sapore di sale, arrangiato da Ennio Morricone. Paoli dichiarerà che l'ispirazione per questo brano è nata proprio dalla sua storia con la Sandrelli. Sapore di sale partecipa al Cantagiro e Gino avrà in questa occasione l'impatto con il grosso pubblico. Altra hit di successo Che cosa c'è, diventata negli anni un classico del repertorio di Paoli.
Il tentato suicidio
Una serie di difficoltà, e di crisi sentimentali, mette in crisi il giovane cantante, che inspiegabilmente tenta il suicidio il 13 luglio 1963 sparandosi un colpo di pistola al cuore: «Ogni suicidio è diverso, e privato. È l'unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l'amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l'unico, arrogante modo dato all'uomo per decidere di sé. Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov'è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo». Da quel giorno vive con il proiettile nel pericardio. La crisi
Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo con Ieri ho incontrato mia madre, in coppia con Antonio Prieto. La canzone ottiene un buon successo arrivando alla serata finale del Festival.
Dopo alcune canzoni non scritte da lui (Lei sta con te, Rimpiangerai rimpiangerai) e un album registrato in studio ma dal vivo e in presenza di pubblico (Gino Paoli allo Studio A), si chiude il contratto con la RCA. Gino firma con la CGD, ma il suo periodo d'oro è terminato. La successiva partecipazione a Sanremo con La carta vincente è del 1966, ma il brano non arriva in finale. Nel 1967 pubblica l'album "Gino Paoli e the Casuals" (6 Brani cantati da Paoli), ma il successo commerciale è limitato.
Per anni Gino Paoli non sarà più sotto i riflettori, ricomincia a suonare per pochi soldi nelle balere e nei night della Liguria Dove dice di aver imparato a cantare ed è di questo periodo l'incontro con la droga, da cui riesce a liberarsi solo dopo un terribile incidente automobilistico che per fortuna non avrà conseguenze sulla sua salute.
Sul finire degli anni sessanta pubblica dei 45 giri, tra cui Se Dio ti dà (1968), Come si fa (1969), Il tuo viso di Sole (1969), brani che verranno successivamente inseriti nell'album Le due facce dell'amore (1971). Si dedica anche all'attività di talent-scout, scoprendo e lanciando Viola Valentino, per cui nel 1968 produce il 45 giri di debutto.
Il periodo "impegnato" .
Dopo alcuni anni di silenzio, Paoli torna nel 1971 con una trilogia di album incisi per la Durium: Le due facce dell'amore, già citato Rileggendo vecchie lettere d'amore e Amare per vivere: lanciati da Renzo Arbore nelle sue trasmissioni televisive e radiofoniche, questi album testimoniano una visione più matura e concreta della vita, ma il loro successo sarà limitato ad un pubblico di estimatori. In questi anni Paoli si afferma come editore musicale grazie all'acquisizione dei diritti dei successi dei Bee Gees. Le royalties che percepisce attraverso la casa di edizioni Senza fine gli garantiranno una dignitosa sopravvivenza anche quando le altre attività, come ad esempio la gestione di un locale sulla Riviera ligure, si saranno rivelate fallimentari.
Il successo di critica lo spingerà successivamente a pubblicare altri lavori "d'autore", come I semafori rossi non sono Dio, interamente basato su pezzi del cantautore catalano Joan Manuel Serrat, Ciao, salutime un po' Zena cantato in genovese, Il mio mestiere (33 giri doppio) e Ha tutte le carte in regola, quest'ultimo dedicato a Piero Ciampi.I brani dell'album sono dello stesso autore Livornese, reinterpretati da Paoli
Minore successo avranno invece i suoi singoli, alcuni dei quali parteciperanno senza fortuna a manifestazioni quali Un disco per l'estate: si tratta di prodotti dignitosi, ben curati e ben arrangiati, ma il grosso pubblico li snobba e i dischi non vanno in classifica. Tra i titoli:, Non si vive in silenzio, Un amore di seconda mano, La ragazza senza nome.
Il ritorno di Gino
Il grande successo di pubblico torna inaspettatamente con Una lunga storia d'amore, che Paoli compone in origine come colonna sonora per Una donna allo specchio, film del 1984 interpretato dalla Sandrelli, e che diventerà in seguito un evergreen al pari dei suoi vecchi hits. Il brano verrà inserito nell'LP: La Luna e il Sig. Hyde uscito nell'ottobre 1984, che insieme ad Averti addosso (premiata al club Tenco) farà andare l'album in classifica. Nel 1985 Gino Paoli e Ornella Vanoni portano in giro per l'Italia un tour trionfale, da cui verrà realizzato il doppio album live Insieme, che ottiene un grande successo. In quel periodo escono tra gli altri: Ti lascio una canzone, Cosa farò da grande (1986) e Questione di sopravvivenza (1988), brani che ottengono un certo consenso di pubblico.
Nel 1989 partecipa al Festival di Sanremo con Questa volta no, ma decide sorprendentemente di non incidere il brano e di regalarlo a Ornella Vanoni che lo includerà in un suo album dello stesso anno, Il giro del mio mondo. Il brano sanremese verrà poi inciso in un 45 giri con un altro brano di De Crescenzo, e verrà inserito anche nella compilation di Sanremo.
Il 1991 è l'anno del suo grande successo con Matto come un gatto, album il cui brano trainante Quattro amici vincerà il Festivalbar: sulla coda del brano inizia in assolvenza Vita spericolata che va avanti per alcuni versi, risuonata e ricantata da Gino Paoli e Vasco Rossi insieme.
Nel 1992 esce l'album Senza contorno, solo... per un'ora , ennesima riedizione dei suoi vecchi successi con l'inedito La bella e la bestia, canzone dei titoli di coda per la versione italiana dell'omonimo film della Disney, cantata con la figlia Amanda Sandrelli.
Nel 1996 esce Appropriazione indebita in cui Paoli rielabora alcuni classici di Charles Aznavour, James Taylor, John Lennon e di altri grandi musicisti internazionali.
Nell'ottobre 1998 esce Pomodori, un album in cui spicca il brano dedicato a Marcello Mastroianni, Noi che non ci siamo accorti. Il disco è composto da canzoni ben scritte e melodie orecchiabili, (Pomodori, Lacrime di coccodrillo, Babbo Natale e Maria). Sono comunque di buon livello un po' tutti i brani contenuti nel disco. Tuttavia l'album non arriva al grande pubblico.
Il 2002 è l'anno del suo ritorno a Sanremo con Un altro amore, che si classifica terzo e vince il premio della critica per il miglior testo dell'anno.
Nel 2004 esce il disco di inediti Ti ricordi? No non mi ricordo, realizzato con Ornella Vanoni, e parte un nuovo tour che li vedrà duettare ancora insieme nei teatri d'Italia, testimoniato da un altro doppio live l'anno successivo.
Nel 2007 esce la raccolta Milestones - Un incontro in jazz, con la collaborazione di artisti come Enrico Rava, Danilo Rea, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Nel 2009 prende parte alla stesura del testo della canzone Domani, scritta per solidarietà ai cittadini abruzzesi copiti dal sisma del 6 giugno dello stesso anno. Non parteciperà, però, alla registrazione della canzone.
All'inizio del 2009 esce Storie con 12 canzoni molto curate negli arrangiamenti, di pregevole fattura sono i brani Il nome e La falena. Meritano considerazione anche L'uomo che vendeva domande e La signora e Mauri, quest'ultima dedicata ad un amico scomparso. A ragione si può affermare che Gino Paoli abbia rappresentato e sia sempre un pilastro della canzone italiana, apprezzato da più generazioni. Prima quelle della sua età che lo hanno visto rompere con laa canzone tradizionale melodica alla fine degli anni 50 con gli altri soggetti delle “scuola genovese” con Bindi, tenco, De André, Lauzi e musicisti di intuito come i fratelli Riverberi. Poi anche le successive generazioni ne hanno condiviso la musicalità ed il contenuto dei testi. Non vi è brano del cantautore genovese che non faccia vibrare il cuore ed il sentire dell’ascoltatore. Il senso ed il pensiero delle sue canzoni rappresentano un punto fermo della canzone italiana.
Scoperte e collaborazioni
Come talent scout, Paoli scopre e lancia alcuni dei più grandi nomi della musica italiana: Lucio Dalla e Fabrizio De André. Nel periodo RCA, si occupa della traduzione e dell'adattamento italiano delle canzoni del cantautore francese Alain Barrière e di Aznavour (Devi sapere). Sua inoltre è la traduzione di Ne me quitte pas di Brel (Non andare via), successivamente tradurrà e interpreterà in italiano Avec le temps di Leo Ferrè (Col tempo).
Molte canzoni scritte da Paoli vengono interpretate da colleghi di rilievo, anche molto distanti dal suo tipo di approccio musicale. Oltre alle già citate Mina e Ornella Vanoni, tra gli interpreti delle canzoni di Paoli ricordiamo: Claudio Villa, Carla Boni, Umberto Bindi, Luigi Tenco (di cui Paoli è stato grandissimo amico), Gianni Morandi, Carmen Villani, Patty Pravo, Franco Battiato e anche Marco Masini (con l'album Tozzi-Masini) . Il chitarrista Jazz Wes Montgomery, nel suo album del 1967 Movin' Wes inserisce una cover di Senza fine. La collaborazione con la Pravo dà origine a splendide esecuzioni della cantante veneziana di Non andare via (Ne me quitte pas) del 1970 e Di vero in fondo del 1971. Nel 1986 Paoli scrive con Zucchero Come il sole all'improvviso e Con le mani. Nel 2000 collabora con Giuliano Palma and The Bluebeaters nelle cover di due pezzi storici: Domani e Che Cosa C'è. Quindi avvicina e opera con poeti come Alda Merini, Gian Ruggero Manzoni, Edoardo Sanguineti. Nel 1991,anche se non in prima persona,produce il disco di Andrea Monteforte,che porta a Sanremo una canzone dal titolo "Principessa scalza",che seppur bellissima,non arriva in finale.
Vita privata
Dalla prima moglie Anna Fabbri, Gino Paoli ha avuto un figlio, Giovanni, nato nel 1964. Allora, il cantante era già affermato, e la sua vita privata finì sui giornali dell'epoca per via della relazione con l'attrice, ancora minorenne, Stefania Sandrelli, che si scoprì poi essere incinta di Amanda, nata nell'aprile 1964, oggi pure lei affermata attrice. E proprio in quegli anni '60, e proseguì negli anni '70, ebbe una lunga relazione con Ornella Vanoni, con la quale poi tornerà a collaborare professionalmente negli anni duemila, ottenendo successo con la tournée dal titolo allusivo Ti ricordi? No, non mi ricordo.
Ha poi sposato Paola Penzo, e il matrimonio dura tuttora: da Paola Penzo, Paoli ha avuto due figli, Nicolò, nato nel 1980, e Tommaso, nato nel 1992.
Partecipazioni al festival di Sanremo
Paoli ha partecipato alle seguenti edizioni del Festival di Sanremo:
* 1961 con la canzone Un uomo vivo cantata con Tony Dallara 10º posto * 1964 con la canzone Ieri ho incontrato mia madre cantata con Antonio Prieto 4º posto (fuori dal podio) * 1966 con la canzone La carta vincente cantata con Ricardo (non entra in finale) * 1989 con la canzone Questa volta no 13º posto * 2002 con la canzone Un altro amore (terza classificata)
Riconoscimenti
Paoli ha ricevuto nel 1974 il Premio Tenco. Sempre dal Club Tenco è stato insignito della Targa Tenco nel 1984 per la canzone Averti addosso. Nel 2002 al festival di sanremo viene premiato per il miglior testo. "Fatti di Musica", la rassegna del miglior live d'autore diretta da Ruggero Pegna gli ha attribuito nel 2005 il "Riccio d'Argento" nella categoria riservata ai "Migliori Autori Italiani", premiando anche come "Miglior Live Teatrale dell'anno" il concerto con Ornella Vanoni. Sempre a Sanremo gli viene consegnato il premio alla carriera. Esperienza politica
Nel 1987 Paoli si è presentato alle elezioni politiche, venendo eletto come deputato fra le file del Partito Comunista Italiano (poi PDS), anche se in Parlamento si collocherà nel Gruppo Indipendente di Sinistra in quanto non è mai stato tesserato in alcun partito politico. Nel 1992 ha dato l'addio all'attività politica, non essendo stato rieletto deputato nelle liste del PDS. È stato anche assessore alla Cultura nel comune di Arenzano. Durante questa esperienza ha avuto attriti con il consigliere Daniele Barresi per via dell'abolizione del mestiere di parrucchiere ad Arenzano, e con il consigliere della Lega Nord Enrico Zerbo riguardo a manifestazioni estive da lui organizzate. Lascerà l'incarico prima della scadenza del mandato.
SIAE
Il 6 luglio 2011 è tra i principali firmatari dell'appello promosso dalla SIAE, atto a sostenere l'azione affinché venga difesa e approvata, nella sua prima e più stringente stesura, la delibera AgCom (presieduta da Corrado Calabrò) 668/2010; delibera che dichiara lo scopo di combattere possibili violazioni del diritto d'autore e di proteggere gli interessi economici legati all'industria discografica e del multimediale in rete.
È stato eletto presidente della SIAE il 17 maggio 2013. Il suo programma resta quello di combattere la pirateria e di favorire il diritto d'autore.
Discografia
Album in studio
* 1961 - Gino Paoli (Dischi Ricordi, MRL 6006) * 1962 - Le cose dell'amore (Dischi Ricordi, MRL 6025) * 1964 - Basta chiudere gli occhi * 1966 - Le canzoni per Emmeti (con Lea Massari) * 1967 - Gino Paoli and The Casuals (CBS, 52437; solo lato A, il lato B contiene brani del gruppo The Casuals) * 1971 - Le due facce dell'amore (Durium, msAI 77275) * 1971 - Rileggendo vecchie lettere d'amore (Durium, msAI 77291) * 1972 - Amare per vivere (Durium, msAI 77309) * 1974 - I semafori rossi non sono Dio (Durium) * 1975 - Ciao, salutime un po' Zena (Durium) * 1976 - Le canzoni di Gino Paoli (antologia 1963-1965) * 1977 - Il mio mestiere (Durium, msAI 77384/77385) * 1980 - Ha tutte le carte in regola * 1984 - Averti addosso * 1984 - La luna e il Sig. Hyde * 1986 - Cosa farò da grande * 1988 - L'ufficio delle cose perdute * 1988 - Sempre (antologia 1984-1986) * 1991 - Matto come un gatto * 1992 - Senza contorno solo... per un'ora * 1994 - King Kong Paoli * 1995 - Amori dispari * 1996 - Appropriazione indebita * 1998 - Pomodori * 2002 - Se * 2004 - Ti ricordi? No non mi ricordo (con Ornella Vanoni) * 2009 - Storie Album live
* 1965 - Gino Paoli allo Studio A * 1985 - Insieme * 1989 - Gino Paoli '89 dal vivo * 2001 - Gino Paoli Live @ RTSI (live 1980) * 2005 - Vanoni Paoli Live * 2007 - Milestones: Un incontro in jazz
45 giri
* 1959 - Dedicato a te/Senza parole (Dischi Ricordi) * 1959 - Dormi/Non occupatemi il telefono (Dischi Ricordi) * Luglio 1959 - La tua mano/Chiudi (Dischi Ricordi, SRL 10.047) * Novembre 1959 - La notte/Per te (Dischi Ricordi, SRL 10.074) * 1960 - La gatta/Io vivo nella luna (Dischi Ricordi, SRL 10.114) * Febbraio 1960 - Co-eds/Maschere (Dischi Ricordi, SRL 10.115) * 1960 - Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene (Dischi Ricordi, SRL 10.116) * 1960 - Grazie/Volevo averti per me (Dischi Ricordi, SRL 10.130) * 1960 - Sassi/Maschere (Dischi Ricordi, SRL 10.171) * 1961 - Un uomo vivo/In un caffè (Dischi Ricordi, SRL 10.177) * 1961 - Un vecchio bambino/Tu prima o poi (Dischi Ricordi) * 1961 - Gli innamorati sono sempre soli/Senza fine (Dischi Ricordi, SRL 10.197) * Luglio 1961 - Un delitto perfetto d'amore/Me in tutto il mondo (Dischi Ricordi, SRL 10.208) * 1962 - Le cose dell'amore/Due poveri amanti (Dischi Ricordi, SRL 10.258) * 1962 - Devi sapere/Non andare via (Dischi Ricordi, SRL 10.260) * 1963 - Sapore di sale/La nostra casa (RCA Italiana, PM 3204) * 1963 - Che cosa c'è/Sarà cosi (RCA Italiana, PM 3234) * 1964 - Ieri ho incontrato mia madre/Ricordati (RCA Italiana, PM 3244) * 1964 - Lei sta con te/Vivere ancora (RCA Italiana, PM 3284) * 1965 - Sarà lo stesso/Prima di vederti (RCA Italiana, PM 3304) * 1965 - Rimpiangerai rimpiangerai/Il poeta (RCA Italiana, PM 3310) * 1966 - Un uomo che vale/Sempre (CGD, N 9603) * 1967 - Il mondo in tasca/Io che sarei (CGD, N 9655) * 1968 - Se Dio ti da/Dormi (Durium, CN A 9271) * 1969 - Come si fa/Monique (Durium, CN A 9305) * 1969 - Albergo a ore/Il tuo viso di sole (Durium, CN A 9314) * 1970 - Un po' di pena/Accadde così (Durium, CN A 9324) * 1971 - Con chi fai l'amore Mimì/Mamma mia (Durium, Ld A 7735) * 1972 - Non si vive in silenzio/Amare per vivere (Durium, Ld A 7754) * 1975 - La ragazza senza nome/È facile amarti (Durium, Ld A 7882) * 1977 - Parole d'amore/Madama malinconia (Durium, Ld A 7981) * 1980 - Tu no/Livorno (RCA Italiana, PB 6533) * 1984 - Una lunga storia d'amore/I cinque sensi (Five Record, FM 13065) * 1985 - Ti lascio una canzone/Coppi (Five Record, FM 13102) * 1986 - Da lontano/Tema di Anna (Five Record, FM 13145)
EP
* 1960 - Io vivo nella luna (Dischi Ricordi, ERL 163)
Raccolte
* 1975 - Gino Paoli * 1978 - La ragazza senza nome * 1979 - Una sera con... Gino Paoli * 1982 - Gino Paoli * 1982 - Il mio mestiere Volume 1 * 1982 - Il mio mestiere Volume 2 * 1983 - Gino Paoli * 1984 - Gino Paoli * 1985 - Gino Paoli * 1986 - I grandi successi di Gino Paoli * 1986 - Il grande Gino Paoli * 1988 - Musica e parole Gino Paoli * 1994 - I successi di Gino Paoli * 1998 - Gino Paoli Le origini * 2000 - Per una storia * 2001 - Per una storia 2001 * 2001 - I grandi successi originali * 2001 - I miti musica: Gino Paoli * 2001 - Una sera con... Gino Paoli * 2002 - White Collection * 2004 - Una lunga storia * 2005 - Emmeti e altre storie * 2005 - Sapore di sale * 2006 - Canzoni da ricordare (triplo CD) * 2009 - Senza fine
Da Wikipedia
Gino Paoli | 1961
Distribuzione: Ricordi
Tracce:
1. Gli innamorati (sono sempre soli) 2. Me in tutto il mondo 3. Un vecchio bambino 4. Senza Fine 5. Volevo averti per me 6. Lacrime 7. Un jour tu verras (in italiano) 8. La gatta 9. Un uomo vivo 10. Maschere 11. Sassi 12. In un caffè 13. Io vivo nella luna 14. Il cielo in una stanza 15. Grazie
Gli innamorati sono sempre soli soli sulla strada, soli sulla luna Ogni panchina è la loro casa ogni stella in cielo un ricordo d'amor Gli altri che non sanno gli altri che non ricordano gli altri non capiscono non capiscono e non sorridono E voi... voi amatevi davanti a tutto il mondo perché state tranquilli... che siete voi voi gli unici padroni padroni del mondo E voi... amatevi davanti a tutto il mondo perché state tranquilli... che siete voi voi gli unici padroni padroni del mondo
non c'è di che ...ma ora continua con le canzoni ..però
Video
UN VECCHIO BAMBINO
Un vecchio bambino che gioca con un pettirosso un vecchio bambino in un giardino vecchie foglie gialle che cadono dagli alberi a due a due come coppie che ballano un cane bastardo senza museruola portato via dall'accalappiacani un vecchio bambino che gioca con un pettirosso un vecchio bambino in un giardino
Video
SENZA FINE (1961)
(Gino Paoli)
Senza fine Tu trascini la nostra vita Senza un attimo di respiro Per sognare Per potere ricordare Ciò che abbiamo già vissuto Senza fine Tu sei un attimo senza fine Non hai ieri Non hai domani Tutto e ormai nelle tue mani Mani grandi Mani senza fine Non m'importa della luna Non m'importa delle stelle Tu per me sei luna e stelle Tu per me sei sole e cielo Tu per me sei tutto quanto Tutto quanto io voglio avere Senza fine Tu sei un attimo senza fine Non hai ieri Non hai domani Tutto e ormai nelle tue mani Mani grandi Mani senza fine Non m'importa della luna Non m'importa delle stelle Tu per me sei luna e stelle Tu per me sei sole e cielo Tu per me sei tutto quanto Tutto quanto io voglio avere
UN UOMO VIVO (1961) (Gino Paoli) 10° a Sanremo (Gino Paoli - Tony Dallara)
Io non sapevo per cosa vivevo io non sapevo a che cosa servivo ora so, ora so... I miei occhi mi servono per vedere te, le mie labbra mi servono per parlare a te, le orecchie mi servono per sentire la tua voce, le mie mani mi servono per stringere te... e sono un uomo, un uomo vero un uomo vero perché ti amo e sono un uomo, un uomo vivo un uomo vivo perché ti amo perché ti amo, io ti amo, io ti amo e tu ami me. E sono un uomo, un uomo vero un uomo vero perché ti amo e sono un uomo, un uomo vivo un uomo vivo perché ti amo perché ti amo, io ti amo, io ti amo e tu ami me.
Le cose dell'amore è il secondo album di Gino Paoli, pubblicato nel 1962 dall'etichetta Dischi Ricordi. Le orchestrazioni sono a cura di Ennio Morricone e di Giampiero Boneschi, rispettivamente per i primi sei e per i secondi sei brani del disco (dugualmente distribuiti uslle due facciate). L'album è stato ripubblicato nel 1968, nel 1977 e nel 1980. Le tre edizioni successive hanno ciascuna una copertina diversa dall'originale; di queste ristampe, le ultime due, pur comprendendo gli stessi brani, contengono un diverso ordine delle tracce rispetto alla pubblicazione originaria.
Tracce
Lato A
Le cose dell'amore – 2:51 (Gino Paoli) Devi sapere (Il faut savoir) – 3:20 (Luciano Beretta – Charles Aznavour) Anche se – 3:05 (Gino Paoli) Perdono – 3:20 (Gino Paoli) Una di quelle – 2:37 (Gino Paoli) La collanina di latta – 2:16 (Gino Paoli)
Durata totale: 17:29
Lato B
Due poveri amanti – 4:02 (Gino Paoli) Non andare via (Ne me quitte pas) – 3:52 (Gino Paoli, Jacques Brel – Jacques Brel) Lacrime – 3:00 (Gino Paoli) La storia di un ricordo – 4:43 (Gino Paoli) L'ultima volta che la vidi – 3:48 (Calibi – Giampiero Reverberi) Solo te – 3:22 (Gino Paoli)
Durata totale: 22:47 da Wikipedia foto : storiaradiotv.it
Ricordati A Milano Non Crescono I Fiori Basta Chiudere Gli Occhi La Nostra Casa Vivere Ancora Sapore Di Sale Nel Corso Domani Sarà Così Ieri Ho Incontrato Mia Madre Che Cosa C'è Io E Tu
Sapore Di Sale Sapore di sale sapore di mare che hai sulla pelle che hai sulle labbra quando esci dall'acqua e ti vieni a sdraiare vicino a me vicino a me sapore di sale sapore di mare un gusto un po amaro di cose perdute di cose lasciate lontano da noi dove il mondo è diverso diverso da qui Il tempo è dei giorni che passano pigri e lasciano in bocca il gusto del sale ti butti nell'acqua e mi lasci a guardarti e rimango da solo nella sabbia e nel sole poi torni vicino e ti lasci cader cosi nella sabbia e nelle mie braccia e mentre ti bacio sapore di sale sapore di mare sapore di te Il tempo è dei giorni che passano pigri e lasciano in bocca il gusto del sale ti tuffi nell'acqua e mi lasci a guardare e rimango da solo nella sabbia e nel sol poi torni vicino e ti lasci cader cosi nella sabbia e nelle mie braccia e mentre ti bacio sapore di sale sapore di mare sapore di te sapore di te
Che cosa c'è c'è che mi sono innamorato di te c'è che ora non mi importa niente di tutta l'altra gente di tutta quella gente che non sei tu che cosa c'è c'è che mi sono innamorato di te c'è che ti voglio tanto bene e il mondo mi appartiene il mondo mio che è fatto solo di te come ti amo non posso spiegarti non so cosa sento per te ma se tu mi guardi negli occhi un momento puoi capire anche da te che cosa c'è c'è che mi sono innamorato di te c'è che io ora vivo bene se solo stiamo insieme se solo ti ho vicino: ecco che c'è.