NEW YORK la grande mela

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  1. gheagabry
     
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    CLUB 21



    Un famoso locale di Midtown, conosciuto come il Club 21, era uno dei tanti bar clandestini dell'era del proibizionismo, che in inglese si chiamavano “speak-easy”, dove si servivano alcolici lontano dagli occhi dei federali. Approvvigionava l'élite newyorkese, che era tutto fuorché pronta a rinunciare agli alcolici. Così il Club 21 mise a punto un acuto stratagemma per gestire la situazione. Una guardia teneva d'occhio l'ingresso al piano superiore da dietro una porta chiusa, premendo un pulsante quando i federali erano nei paraggi. Un segnale andava al piano di sotto al barista, che premeva allora un altro pulsante per attivare il sistema di scaffali rotanti che gettava tutte le bottiglie di vino e di liquore in un canale di scolo diretto alle fogne. I federali, entrando nel locale, avrebbero solo trovato la crème de la crème avvolta in colloqui mondani degustando gustose prelibatezze.



    La cantina dei vini segreta antiproibizionismo
    Non fu mai trovato alcol, perché i proprietari dello speak-easy immagazzinavano il tutto in una camera segreta che si trovava alla fine di un corridoio senza uscita. Un bianco muro di mattoni con piccoli fori nascondeva il suo vero scopo – un passaggio per il magazzino. Si infilava uno spiedo attraverso una combinazione di fori e così si sbloccava l'entrata, composta da una porta blindata d'acciaio integrata nello stesso muro di mattoni. Era veramente pesante, ma custodiva la merce tanto ambita con efficienza.
    (shan-newspaper)

     
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42 replies since 8/1/2011, 22:14   6836 views
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