NEW YORK la grande mela

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  1. gheagabry
     
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    "Quindi i miei occhi da europeo, avvanzavano lentamente, osservando ogni cosa, cercando invano di scoprire qualcosa di New York che attirasse la loro attenzione; qualcosa, qualsiasi cosa: una fila di case che imrovvisamente sbarrasse la strada, l'angolo di una strada, una vecchia casa che mostrasse la patina del tempo. Ma in vano: New York è una città per la vista lunga: si può solo focalizzare l'infinito. Il mio sguardo non incontra nient'altro che spazio vuoto; scivola attraverso palazzi e case, tutte uguali tra di loro, senza nulla che possa che lo possa fermare, esso eventualmente si perde nell'orizzonte. (...) Gli incroci non servono a nient'altro che a definire i blocchi dei palazzi fra alle strade.
    (...)Tutto di New York è tirato in senso parallelo, senza significati comunicanti. Improvvisamente quelle lunghe e dritte linee mi danno un senso di spazio. Le città europee sono costruite in modo di proteggerci da questo: le case tutte attaccate le une alle altre, come pecore.
    Invece lo spazio corre in mezzo a New York, la fa vivere ed espandere. Lo spazio, il meraviglioso spazio delle steppe e delle pampas, soffia dentro le sue vene come una corrente di aria fresca, separando quelle di destra da quelle di sinistra. A boston un amico americano, mostrandomi la zona alla moda della città, mi indicò la parte sinistra della boulevard dicendomi: Qui è dove vive tutta l'alta classe. E indicandomi la parte destra, aggiunse ironicamente: Nessuno ha ancora scoperto che viva laggiù. Lo stesso è per New York, esiste un'enorme distanza tra le due parti di una strada.
    New York è una mezza via tra una città di pedoni e una città di automobili, nessuno cammina a New York, si va avanti, è una città in movimento.
    (...)Ho imparato ad amare le avenues di Manhattan, queste non sono piccole serie stradine, ma grandi autostrade. Come ci metti piede capisci che queste strade possono portarti a Boston o Chicago. Si scolorisce piano paino uscendo dalla città, e tu puoi quasi seguirla fin dentro la campagna. Un cielo selvaggio sopra a binari paralleli, questo è principalmente New York. Nel cuore della città sei nel cuore della natura.

    Jean Paul Sartre

     
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42 replies since 8/1/2011, 22:14   6836 views
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