GLI STRUMENTI MUSICALI...PIU' STRANI DEL MONDO..

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  1. gheagabry
     
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    Suonare il violino grazie alla seta dei ragni

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    Nel corso dei secoli, gli esseri umani hanno fatto usi diversi delle ragnatele. Gli abitanti della Polinesia usavano le sete della Nephila Maculata per le loro canne da pesca. Nelle Nuove Ebridi le tele venivano usate come reti per il trasporto delle punte delle lance. In Nuova Guinea servivano da copricapo in caso di pioggia. Ora il ricercatore nipponico Shigeyoshi Osaki, della Nara Medical University, le ha impiegate per la costruzione di corde di violino. E pare che il suono sia particolarmente dolce, anche grazie al modo in cui vengono intrecciate. Basta ascoltarne la registrazione proposta dalla Bbc.
    LAVORO DISPENDIOSO - Si è trattato sicuramente di un lavoro certosino. Ma Shigeyoshi Osaki non si è dato per vinto e, pazientemente e volonterosamente, si è messo a intrecciare dai tre ai cinquemila filamenti di seta fino a formare un fascio, con tre dei quali si può realizzare una corda. Tutto grazie a 300 femmine di ragno appartenenti alla specie Nephila Maculata e capaci, pare, di tessere tele robustissime e particolarmente elastiche.

    SETA DI RAGNO - La seta dei ragni ancora non aveva avuto applicazioni nella musica. Finché non è arrivato Shigeyoshi Osaki, che da anni studia le proprietà delle tele tessute dai ragni della specie Nephila Maculata. Da qui l’intuizione di realizzare corde di violino attraverso i fili di seta tessuti da questi artropodi. La specie Nephila maculata in inglese si chiama Golden Orb Web Spider, ma alcuni studiosi della Tunghai University lo definiscono Giant Wood Spider. Questa specie di aracnide è diffusa a Taiwan e nel sud est asiatico e, con qualche variante, anche in alcune zone dell'Australia e dell'Africa meridionale. Il corpo raggiunge i 5 centimetri, ma con le zampe ha all’incirca le dimensioni di una mano. Il Giant Wood Spider tesse una tela estremamente resistente, con caratteristiche meccaniche eccezionali. E pare che le corde realizzate dai ragni abbiano un suono dolce e profondo. Molto meglio di quelle in nylon, assicurano alcuni violinisti professionisti che le hanno già testate. «Molti musicisti prediligono le corde realizzate dalle Nephila Maculata, sostenendo che il timbro che ne scaturisce è migliore e intravedendo la possibilità addirittura di creare una nuova musica, sostiene orgoglioso Mr Osaki.

    LE CORDE – Un tempo le corde degli strumenti a corda venivano realizzate utilizzando budello animale (lavato, trattato e arrotolato). Attualmente invece hanno solitamente un’anima realizzata con fibra sintetica, circondata da seta e rivestita di metallo. La spider-silk corda è maggiormente resistente rispetto a quella di nylon o di metallo, ma meno di quella in budello. E nello sviluppo ipotetico di un nuovo materiale lo studio della resistenza sarà cruciale: l’incidente della corda che salta con rumore stridente è l’incubo di ogni violinista e di ogni orchestra durante un concerto.
    (Emanuela Di Pasqua)

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    Questi grandi risultati sono il frutto delle proprietà intrinseche della seta di ragno ma anche della tecnica di tessitura voluta da Osaki che, in primo luogo, è riuscito a far tessere a 300 ragni femmina della specie Golden Silk Orb-Weawer lunghi filamenti del tipo dragline, gli stessi dai quali i ragni si lasciano penzolare e dunque di estrema resistenza. Successivamente Osaki ha intrecciato fra loro i filamenti e ogni stringa è il risultato derivante da più intrecci: basti pensare che le G-String, le più spesse per il violino, sono composte da 15mila filamenti di seta di ragno.

    Il mistero si spiega con un passaggio al microscopio elettronico dove si evince che le sezioni trasversali dei filamenti intrecciati, assumono una struttura poligonale (piuttosto che cilindrica) che non lascia alcun spazio vuoto e ciò aumenta esponenzialmente la resistenza finale delle corde.

    Certo nessun violinista vorrebbe delle corde che si spezzano durante un’esecuzione ma la novità del materiale non riguarda solo il fattore affidabilità: “Molti violinisti professionisti – assicura Osaki – hanno detto di preferire questo tipo di stringhe perché capaci di produrre un timbro sonoro più pulito, una musica nuova”.

    La nota dolente sembra essere il prezzo e l’esigua disponibilità sul mercato di queste stringhe prodotte con la seta di ragno. Ma Osaki assicura di essere al lavoro con i suoi ragni per produrre filati più lunghi e in quantità sempre maggiori.
    (dal web)

     
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82 replies since 2/1/2011, 14:38   75280 views
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