I ROMANS

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    Claudio, Alfredo, Alberto, Dino e Gennarino

    I Romans




    I Romans” nascono nel 1959.
    Tutti i componenti sono studenti.


    biografia

    L’idea di formare un gruppo musicale nasce dall’incontro di tre studenti di ragioneria: IGNAZIO POLIZZY CARBONELLI (pianoforte acustico) ALBERTO CORI (sax contralto, tenore e flauto, ed ideatore del nome “i Romans”) e RENATO LODISPOTO (contrabbasso acustico). A loro si unì poco dopo il batterista DIEGO PETRERA, studente di percussioni e violoncello all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.

    Da un amico di studi dei tre ragionieri io: CLAUDIO NATILI, attualmente, unico elemento facente ancora parte dei Romans, (è per questo che chiedo venia al mio collega-cantante DANIELE ALOISIO, attualmente in forza con me nei Romans, se racconto questa storia in prima persona…Daniele con noi ancora non c’era) venni a sapere che cercavano un chitarrista e fui io, sbarbatello studente di liceo e senza neanche fare una prova, a catapultarmi tra loro proprio nel bel mezzo di un concerto, al dancing “Olimpo” di Roma: un locale allora alla moda nel quartiere Tuscolano.

    Non so se a farmi accettare nel gruppo fu la mia bravura nel suonare contorcendomi ginocchioni, come avevo visto fare qualche mese prima ad un chitarrista di un gruppo rocchettaro nel film: “Europa di notte”, o fu la lucentezza della mia bellissima chitarra elettrica “Framus” che tanta fatica era costata, pochi giorni prima, alla mano di mio padre: ricordo che impiegò almeno quindici minuti per firmarne tutte le cambiali per l’acquisto; fatto sta che da quel giorno entrai a far parte dei “Romans”.


    foto1

    l nostro primo contratto “serio” fu al “Florida”: un nigth club, allora, tra i più rinomati della capitale, frequentato e (visto da quello che spendeva di Don Perignon, circa 300.000 lire a sera, ad occhio e croce 10.000 euro di oggi) possiamo dire “sostenuto” dal re Faruk: un sovrano spedito a godersi gli ultimi anni della sua vita in esilio in Italia; i Romans, con un contratto di 12.500 lire a sera potevano ben dire di essere finanziati lautamente da un “governo straniero”. Il “Florida” si trovava in via Capo le case…via a quei tempi famosa anche per una di quelle case che dovettero poi chiudere i battenti a causa della legge Merlin… strani quei tempi…coesistevano tranquillamente, uno accanto all’altro, due locali dove si consumava piacere… la differenza stava che nel primo entravano re in esilio e industrialotti della capitale… nell’altro la classe operaia che una volta al mese o giù di lì, poteva permettersi di andare in Paradiso…se così si vuol chiamare.

    Oggi il Florida non esiste più; al suo posto hanno aperto una banca…due maniere diverse di toglierti i soldi.

    Quei quattro mesi di contratto al Florida mi fecero decidere che il mio avvenire era la musica. All’epoca si suonava dalle 22 della sera e si andava avanti fino alle 4 del mattino. Al liceo si entrava alle 8,30 e si dormiva fino alle 12: questo succedeva a me e così decisi di lasciare. Ancora ricordo la faccia allibita della prof di greco quando le dissi che lasciavo alle soglie del diploma; in un primo momento mi prese per pazzo poi, quando seppe che guadagnavo circa 4.000 lire al giorno, mi chiese se avevo una chitarra anche per lei.

    Ignazio Polizzy Carbonelli, il tastierista del gruppo, non diventò mai ragioniere; lasciò gli studi anche lui. Fu proprio in quel periodo che si cementò la nostra amicizia. La passione della musica e lo stare tutto il giorno a mangiare pane e note, lui al piano e io alla chitarra, ci fece scoprire quante affinità musicali c’erano tra noi. Iniziammo a scrivere canzoni insieme, quelle canzoni che anni dopo ci avrebbero dato tante soddisfazioni e fatto vendere milioni di dischi. Non è un modo di dire né una spacconata, è la verità: Milioni di dischi!!!!

    La nostra prima “estate in trasferta” la trascorremmo in Sicilia e precisamente a Catania, suonando in uno stabilimento balneare chiamato “Villa Cardì” sito in una località periferica della città.

    foto2

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    I Romans a Villa Fiorio di Roma (Grottaferrata) all'epoca ritrovo dei "VIP".

    Da sinistra: Claudio Natili, Dino Scollo, Alfredo Dentale, Diego Petrera, Alberto Cori.



    un elemento che doveva diventare in seguito una delle colonne dei Romans e che veniva nientemeno che dall’orchestra dei “Soliti Ignoti” del cantante GIGI PROIETTI. Sì…quel Gigi Proietti famoso attore che allora era soltanto uno sconosciuto cantante e che si esibiva tutte le sere alla “Taverna Margutta” altro locale storico di Roma, dove per un piatto di spaghetti, (offerti da Americo gestore del locale), prima di diventare “MODUGNO” si esibiva accompagnandosi con la chitarra quello che qualche anno dopo doveva diventare uno dei più grandi e popolari artisti del mondo della musica italiana ed internazionale .

    I due mesi che seguirono il debutto allo Scaker furono per noi mesi meravigliosi. Ci esibivamo come complesso spalla o “seconda orchestra”: allora si usava chiamare così il complesso che precedeva l’esibizione degli artisti con la “A” maiuscola. E anche se avevamo tutto da imparare da certi colleghi famosi, spesso ai primi posti della Hit, ricordo che sapevamo farci apprezzare per il nostro sound e impasto vocale, che non lesinava falsetti e bassi di grande effetto. Almeno era questo che ci dicevano, facendoci i complimenti gruppi come: I Campioni di Tony Dallara, I Four Saints, Peppino Di Capri, Gastone Parigi e la sua orchestra, Los Marimbas do Guatemala, Fred Bongusto, Don Marino Barreto jr. e tanti altri.

    Come orchestra da ballo eravamo diventati una garanzia. I gestori dei locali di Roma facevano a gara per scritturarci: a Rupe Tarpea, le Grotte del Piccione, Il Kit Kat, Il Pipistrello, il Capriccio, Oliviero al Club 84.

    Noi crescevamo e con noi cresceva l’agenzia del buon Paolino Tagliaferri che nel frattempo entrando in società con il più famoso Marchese Antonio Gerini era diventato, nel campo artistico, uno dei Big della Capitale. E’ lui che ci portò al “Capanno”. No…non fraintendiamo… non è che per colpa di Gerini perdemmo pure la casa finendo per trasferirci in un capanno, ma quello era il nome di uno dei locali più famosi d’Italia…situato sul lago di Paola, la località più bella di Sabaudia (S. Felice Circeo) frequentata dai “Big” della capitale e in quel periodo persino dai Reali del Belgio.


    Erano i mitici anni ’60 e i nostri fans erano nientemeno che: Maurizio Arena, Renato Salvatori, Lorella De Luca, Maurizio Merli… e tanti, tanti altri personaggi del gossip di quei favolosi anni.

    foto5

    Romans al Gran Palace Hotel con Gino Bramieri ed Enzo Tortora. Da sinistra a destra Alberto Cori, Rino De Lucia, Enzo Tortora, Gino Bramieri, Claudio Natili, Alfredo Dentale.



    Forse è stato proprio questo a non farci mai perdere la speranza che prima o poi avremmo agguantato il successo. Com’era mai possibile che nelle nostre tournee sia in Italia che all’estero (Grecia, Svizzera, Spagna, Germania) chi ci ascoltava non faceva altro che farci complimenti, mentre per i discografici che venivano ad audizionarci non andavamo bene?

    Ricordo che in quel periodo, la cosa che più ci mandava in bestia era lo scemo di turno che dopo averci tributato un applauso si avvicinava al palco e ci chiedeva: “Ma perché non andate a Sanremo?” Solo chi canta con successo senza raggiungere “il Successo” può capire cosa si prova in una simile circostanza. Sorvoliamo e parliamo piuttosto di Fortuna; non ci piombò tutta d’un colpo, ma arrivò pian piano partendo da Monaco di Baviera. Eravamo ai primi anni sessanta ed è lì che per la prima volta ascoltammo “I Beatles”. In Italia certi complessi neanche si sapeva che esistessero: allora non è come adesso che una canzone esce contemporaneamente in quasi tutti i paesi del mondo e se vuoi puoi scaricarla da Internet per poi metterla in repertorio. Le canzoni dei complessi inglesi o americani arrivavano da noi come minimo sei mesi dopo la loro uscita sui mercati d’origine e quei pochi fortunati, vedi L’Equipe 84 che avendo la possibilità di avere alle spalle la C.A.M. una Casa Editrice che importava canzoni dall’Inghilterra erano, grazie a questo meccanismo, riusciti ad arrivare al successo con delle bellissime cover tradotte in italiano. E così quel ritmo che chiamavamo “beat” e quel modo personalissimo di usare le voci, ci diedero la spinta a cercare nuove strade musicali, strade che in qualche modo potessero mettere in risalto le nostre qualità vocali; unica cosa che poteva darci la chiave per entrare a farci occupare, mediante una ben definita personalità, un posto, seppur piccolo, nel vasto mondo della canzone.

    Quando i nostri contratti ci portavano ad esibirci nei night di Milano ero solito armarmi di chitarra e bussare alle porte delle tante, più o meno importanti, Case Editrici che pullulavano quella città. E’ così che una mattina più fortunata delle altre, una delle porte mi venne spalancata da Alberto Carisch, nientemeno che il proprietario della Southern Music: lui usciva…io entravo. “Piacere, Natili” “Hai qualcosa a che vedere con Alvise?” “Sì! era mio nonno!” Finalmente essere il nipote dell’autore di “Aggio perduto ‘o suonno” aveva il suo valore. Mi tenne tutta la mattinata nel suo ufficio a raccontarmi quante ne avevano combinate insieme. Non volle sentire neanche una canzone, mi presentò due dei suoi maestri che lavoravano nella sua casa di edizione: Amadesi (autore di successo avendo scritto tra l’altro “Tema” brano cantato dai Giganti) e Martini, mettendo quest’ultimo a mia disposizione dicendogli che potevo stare là a comporre canzoni per tutti i giorni del mese e tutti i mesi dell’anno. Quella fu la mia fortuna e quella dei Romans perché con quel maestro (Renato Martini) in seguito, insieme ad Ignazio Polizzy scrissi tante belle canzoni.

    Il maestro Martini ci portò alla MRC, una piccola casa discografica che ci fece incidere due brani: Guarirò” e “La ballata di un cuore”. Questa canzone nata come facciata B destò l'interesse del regista cinematografico Renato Polselli che lo scelse come brano portante della colonna sonora del film "Mondo pazzo gente matta" (1965) con Silvana Pampanini, Enzo Cerusico e per la prima volta sullo schermo Anna Maria Panaro dove i Romans vi parteciparono oltre che come musicisti anche come attori.

    foto7

    Fuori il Ninny arriva il Benny, scusate il gioco di parole, ma ad attraversare felicemente la nostra strada c’è ancora un sassofonista, UMBERTO BENNY: un ragazzo in gamba e musicista sublime, latin-lover per eccellenza.

    Il Benny è stato con noi per un anno circa; giusto il tempo di farsi un centinaio di ragazze, formare un suo gruppo e portarsi via il pianista e il batterista. Rino De Lucia e Dino Scollo trovarono un accordo con lui ed è così che i due ci diedero l’addio decidendo di cambiare aria.

    D’un tratto ci trovammo soli io e Alfredo…sembravamo Totò e Peppino nei “Due orfanelli” animati però da tanta voglia di emergere e altrettanta di rivincita…e non è presunzione se dico che sia musicalmente che come persone avevamo tutte le carte in regola per riuscirci.

    Dopo aver fatto il punto della situazione ed aver deciso che non potevamo andare ad esibirci nelle stazioni della metropolitana, pensammo di andare a recuperare il grande, il poeta, il filosofo, il nostro vecchio “amore” il mancato ragioniere “Il Conte”: Ignazio Polizzy Carbonelli. Era chiamato “il Conte” per via del suo sangue blu: il suo trisavolo era Primo Ministro del re Franceschiello “’O Re di Napule” l’ultimo dei Borboni.

    ignazio

    gnazio suonava con un suo quartetto alla “Tour Hassan” un vecchio Night Club di Roma che regalava ai frequentatori, quasi tutti turisti, uno spettacolo farcito di soubrettine fallite, fantasisti e prestigiatori che avevano di tutto fuorché del prestigioso.

    Il grande Ignazio, oltre a cantare e far ballare i presenti doveva anche accompagnare il varietà (cosa che offendeva pesantemente il suo animo d’artista), infatti questa per lui era come suonare il pianoforte con degli aghi infilati nelle unghie delle dita, ma aveva una famiglia e doveva pur mantenerla.

    Volevamo fargli una sorpresa. Entrammo nel locale quasi di soppiatto e alla stessa maniera, ci accomodammo su un divanetto in un angolo lontano dall’orchestra, illuminato a malapena da una luce rossa. Ordinammo due Whisky and Coca che non arrivarono mai in quanto, dopo pochi secondi, nel locale successe il finimondo. Due uomini cominciarono ad inveire contro un’armadio di colore che, seduto più in là, stava infastidendo una ragazza…almeno così grugniva uno di loro. Volarono delle sedie…alcuni bicchieri passando sulle nostre teste s’infransero sul muro dietro di noi…non ci restava che catapultarci dietro la spalliera del divano. Pochi secondi e una terza persona ci piombò addosso; evidentemente aveva avuto la nostra stessa idea. E’ così che ci trovammo faccia a faccia con Ignazio: “e voi che ci fate qui?” “Niente” risposi io: “sapevamo che c’era una rissa e siamo venuti a salvarti dalle botte”…”Perché” rispose lui: “suono poi così male?”

    Passare dalla paura alla gioia di rivederci fu questione di secondi. Quando due ore più tardi uscimmo dalla Tour Hassan eravamo un trio carico d’entusiasmo e di progetti.

    Ignazio ci segnalò un batterista che a parere suo era proprio quello che ci voleva per farci fare il salto di qualità: GIANNI MENNUNI il batterista più tecnico e geniale che avremmo mai immaginato esistesse sulla piazza di Roma, secondo solo ai già famosi allora (ma ancora solo per i “nighttharoli”) Tullio De Piscopo e Ciro Cicco (fratello di Tony della Formula tre) che tra loro si contendevano la palma di numeri uno.

    gianni

    Gianni lo andammo a trovare proprio al Sing Song: il locale dove avevamo fatto tanta cavetta e dove ora lui si esibiva come betterista nei Faraoni. Parlammo con lui che senza pensarci un attimo sposò il nostro progetto. Appena il tempo di finire il mese di contratto che ancora lo legava ai colleghi ed era tutto per noi…lui, le due casse, i quattro tom, i due timpani, i tremila tra piatti, campanelli e trick e track e tutta la sua verve e comicità fatta di una tale originalità che ogni volta, con i colleghi di un tempo, trovandoci a parlare di lui, ancora ci chiediamo come mai uno della sua genialità, non sia riuscito a sfondare nel cinema o nel teatro come hanno fatto tanti grandi personaggi del mondo dello spettacolo che, malaguratamente per loro, quando in particolari occasioni si trovavano a confrontarsi con lui a suon di gags e battute, ne uscivano con le ossa rotte…Massimo Boldi ne sa qualcosa. Ma torniamo a noi che strumentalmente e vocalmente al top, ci sentivamo pronti a spaccare il mondo!






    CARO AMORE MIO

    Caro amore mio
    Ascoltami
    Quanta nostalgia
    Nella voce mia…
    Mi manchi tanto
    Sai bene perché
    Cara sembro un altro uomo
    Solo senza te.
    Vivo perché so che tornerai.
    Che tristezza provo
    Il tempo non passa mai
    Le nostre mani
    Non cercano più
    In una stanza buia la felicità
    Tornerai
    Tornerai qui da me
    Forse tu cammini già verso di me
    Sei lontana ma già sento che oramai
    Lasceresti dietro te
    Tutto quello che non cerchi più
    Caro amore mio
    Ricordati
    Quanta tenerezza
    quanta poesia
    ogni momento
    mi accorgo che ormai
    questa vita non è vita
    anche se so che…
    Tornerai
    Tornerai qui da me
    Forse tu cammini già verso di me
    Sei lontana ma già sento che oramai
    Lasceresti dietro te
    Tutto quello che non cerchi più.




    Il ritorno

    Con il nuovo millennio, Daniele Aloisio e Claudio Natili hanno riformato i Romans con altri musicisti, riprendendo a suonare dal vivo e ad incidere. Sono anche tornati in televisione nel programma d'intrattenimento musicale "MilleVoci", di Gianni Turco, ottenendo grande consenso del pubblico televisivo. Sempre nel programma MilleVoci, nel 2013 hanno lanciato un nuovo brano che parla della gioventù attuale dal titolo "Ragazzi soli".



    Discografia

    1970: Gente qui gente là (Style, STLP 405)
    1973: Caro amore mio (Polaris, BP 714)
    1974: Quando una donna (Polaris, BP 715)
    1977: Promesse d'amore (Lovers, CD 3301)
    1978: I ricordi più belli del nostro amore (Bus, BUS 20009)
    1980: Ho bisogno di te (ARC, ZPGAC 33410; Q disc)
    1981: I Romans (ARC, ZPLAC 34094)

    45 giri

    1961: My love is dead/Non vuoi ballare il twist (Celson, QB 8036)
    1962: La tua mano/Nani e pigmei (Celson, QB 8041)
    1962: Habibi twist/Basta un pensiero (Celson, QB 8054)
    1963: Con te sulla spiaggia/T'amo tamouré (Celson)
    1966: Guarirò/La ballata di un cuore (MRC, A229)
    1967: Finisce il mondo/Come amici (MRC)
    1968: Un uomo come me/Come amici (MRC, NP 50001)
    1968: Il pieno/Il pieno (CDI, 2015; sul lato A vi è la versione di Lara Saint Paul, sul retro quella dei Romans).
    1968: Che tempo fa, Gigi/Finisce il mondo (insieme a noi) (Miura, PON NP 40071)
    1970: Lucy Lucy/Processo a George Brown (Miura, PON NP 40110)
    1970: Nel fondo di un bicchiere/Lollypop (Style, stms 733)
    1970: Ore 20,40/Le scarpe mi portano da te (Style, stms 734)
    1970: Apri gli occhi/6/2023 (Style, stms 735)
    1970: Gente qui gente là/L'ora giusta (Style, stms 737)
    1970: Io, la primavera e tu/Te ne vai (Style, stms 738)
    1971: Sole sole mare mare/Gente qui gente là (Style, stms 741)
    1972: Voglia di mare/Mamma mia non piangere (Polaris, FK 7)
    1972: Anyway/Fingevo di dormire (Polaris, FK 8)
    1973: Mille nuvole/Sono io che torno (Polaris, FK 20)
    1973: Caro amore mio/Sono io che torno (Polaris, FK 21)
    1974: Il mattino dell'amore/Valentino e Valentina (Polaris, FK 22)
    1974: Quando una donna/Un momento di più (Polaris, FK 23)
    1975: Stiamo bene insieme/Come una farfalla (Polaris, FK 24)
    1976: Coniglietto/Vorrei averti vicino (Yep, 00680)
    1977: La mia donna/Na na na (Lovers, CD 4505)
    1977: Mi mancherà/Matita blu (New Polaris, FK 45)
    1978: Sei bella/Si fa sera (Bus, BUS 10005)
    1978: Romantica Lisa/Squadra speciale (Yep, 00703)
    1979: Io, tu e Santana/Disco sanbanana-na (RCA Italiana, PB 6332; pubblicato a nome Orizzonte)
    1980: Ho bisogno di te/Il campione (ARC, ZBAC 7187)
    1982: Amerò/E' di più che... (RCA Italiana, PB 6603)
    1986: E sono un gabbiano/Io e te (Andros, AC 4525)

    CD

    1990: Traghettando (Duck Records, SM 6084)
    2002: Un momento di più (On Sale Music, 52-OSM-058)

    Compilation

    1975: Concerto d'estate (CBS, 69150; in questo disco registrato dal vivo alla "Bussola" di Viareggio i Romans sono presenti con Un momento di più)



    Edited by tomiva57 - 17/10/2013, 14:56
     
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    Discografia

    Album

    1970: Gente qui gente là (Style, STLP 405)
    1973: Caro amore mio (Polaris, BP 714)
    1974: Quando una donna (Polaris, BP 715)
    1977: Promesse d'amore (Lovers, CD 3301)
    1978: I ricordi più belli del nostro amore (Bus, BUS 20009)
    1980: Ho bisogno di te (ARC, ZPGAC 33410; Q disc)
    1981: I Romans (ARC, ZPLAC 34094)

    45 giri


    1961: My love is dead/Non vuoi ballare il twist (Celson, QB 8036)
    1962: La tua mano/Nani e pigmei (Celson, QB 8041)
    1962: Habibi twist/Basta un pensiero (Celson, QB 8054)
    1963: Con te sulla spiaggia/T'amo tamouré (Celson)
    1966: Guarirò/La ballata di un cuore (MRC, A229)
    1967: Finisce il mondo/Come amici (MRC)
    1968: Un uomo come me/Come amici (MRC, NP 50001)
    1968: Il pieno/Il pieno (CDI, 2015; sul lato A vi è la versione di Lara Saint Paul, sul retro quella dei Romans).
    1968: Che tempo fa, Gigi/Finisce il mondo (insieme a noi) (Miura, PON NP 40071)
    1970: Lucy Lucy/Processo a George Brown (Miura, PON NP 40110)
    1970: Nel fondo di un bicchiere/Lollypop (Style, stms 733)
    1970: Ore 20,40/Le scarpe mi portano da te (Style, stms 734)
    1970: Apri gli occhi/6/2023 (Style, stms 735)
    1970: Gente qui gente là/L'ora giusta (Style, stms 737)
    1970: Io, la primavera e tu/Te ne vai (Style, stms 738)
    1971: Sole sole mare mare/Gente qui gente là (Style, stms 741)
    1972: Voglia di mare/Mamma mia non piangere (Polaris, FK 7)
    1972: Anyway/Fingevo di dormire (Polaris, FK 8)
    1973: Mille nuvole/Sono io che torno (Polaris, FK 20)
    1973: Caro amore mio/Sono io che torno (Polaris, FK 21)
    1974: Il mattino dell'amore/Valentino e Valentina (Polaris, FK 22)
    1974: Quando una donna/Un momento di più (Polaris, FK 23)
    1975: Stiamo bene insieme/Come una farfalla (Polaris, FK 24)
    1976: Coniglietto/Vorrei averti vicino (Yep, 00680)
    1977: La mia donna/Na na na (Lovers, CD 4505)
    1977: Mi mancherà/Matita blu (New Polaris, FK 45)
    1978: Sei bella/Si fa sera (Bus, BUS 10005)
    1978: Romantica Lisa/Squadra speciale (Yep, 00703)
    1979: Io, tu e Santana/Disco sanbanana-na (RCA Italiana, PB 6332; pubblicato a nome Orizzonte)
    1980: Ho bisogno di te/Il campione (ARC, ZBAC 7187)
    1982: Amerò/E' di più che... (RCA Italiana, PB 6603)
    1986: E sono un gabbiano/Io e te (Andros, AC 4525)

    CD

    1990: Traghettando (Duck Records, SM 6084)
    2002: Un momento di più (On Sale Music, 52-OSM-058)

    Compilation

    1975: Concerto d'estate (CBS, 69150; in questo disco registrato dal vivo alla "Bussola" di Viareggio i Romans sono presenti con Un momento di più)



    CURIOSITÀ E INIZIATIVE

    Alcune notizie sfiziose per i fans dei Romans: i nostri beniamini partecipano nel 1965 al film "Mondo pazzo gente matta" con Silvana Pampanini ed hanno una prestigiosa rappresentazione, eseguendo la canzone “Nel fondo di un bicchiere” nel film “L’automobile” con Anna Magnani e Massimo Ranieri per la regia di Alfredo Giannetti (1970). “Si fa sera” nel film “Il belpaese” (Luciano Salce, 1977) e l’intera colonna sonora di “Napoli…i 5 della squadra speciale” (Mario Bianchi, 1978). Il duo Polizzy-Natili comporrà ancora le musiche per “Pugni, dollari e spinaci” (Emimmo Salvi, 1977) “Evviva Zanna Bianca” (Vito Bruschini, 1979) e il solo Natili per “Venni, vidi e m’arrapaho” (Vincenzo Salviani, 1984), "Il volo di Venere" (Vincenzo Salviani 1983) e “Il miele del diavolo” (Lucio Fulci, 1986).

    Daniele Silvio Aloisio con lo pseudonimo di “The Bumba Victimis” registra, con testo inglese per la Universal, il brano dal titolo “Sexy Heies” arrangiato dal D.J. Scarfì. Questa canzone cantata magistralmente da Daniele Silvio fa parte del CD “Hit Mania Dance 2001” e dopo poche settimane dalla sua uscita entra nelle HIT Internazionali.

    I Romans il 6 Marzo 2006 vengono premiati con il premio ASCAP, al Beverly Hilton di Los Angeles – California per aver composto il brano “TORNERO’” una canzone che ha venduto 16 milioni di dischi in tutto il mondo e che riproposta con il titolo di: “VOLVERE’” dal complesso mexicano “K-Paz de la Sierra” è stata la canzone più venduta in Mexico e California nell’anno 2005.






    Edited by tomiva57 - 25/6/2013, 16:48
     
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    Gente qui gente là

    - Style record

    Tracce.

    - Gente qui Gente là
    - Nel fondo di un bicchiere
    - Lollypop
    - Le scarpe mi portano da te
    - Te ne vai
    - Luce sole e poi….
    - Ore 20,40
    - Dimmi o cielo
    - 6/2023
    - Io, la primavera e tu
    - L’ora giusta
    - Apri gli occhi




    Video

    Gente qui Gente là

     
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    Caro amore mio - 1973

    Tracce:

    Caro amore mio
    Any way
    Vento caldo e sabbia
    Ssei partita
    Fingevo di dormire
    Sono io che torno

    Mille nuvole
    Amore tra i vetri
    Voglia di mare
    ...Dove il cielo è blu
    Come 'è allegra questa casa
    Un disco che continuo ad ascoltare