Il Giardino dei Semplici è un gruppo musicale italiano.
Storia del gruppo
Il Giardino dei Semplici è un gruppo musicale italiano tuttora in attività. In quasi quarant'anni di carriera il complesso ha venduto 4 milioni di dischi ed eseguito 1.800 concerti. Le caratteristiche fondamentali del complesso sono i falsetti corali e gli impasti vocali, la spiccata vena romantica e l'abilità di reinterpretare diversi stili musicali in modo personale. Tra i fan, il gruppo è colloquialmente riferito come GDS. Nel maggio 2013 è stato pubblicato il loro nuovo disco, Argento vivo, l'undicesimo da studio della loro carriera, da cui sono stati tratti diversi videoclips.
Gli inizi
Il batterista Gianni Averardi (ex Campanino) fonda il gruppo nell'estate del 1974, reclutando Arcella, Caliendo e Liguori nell'arco di poche settimane. La band comincia subito ad esibirsi allo Shaker Club di Napoli con un nome temporaneo. I produttori Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, in accordo con Averardi, procurano al complesso un contratto con la CBS. Bigazzi, ispirandosi al Giardino dei Semplici del museo di Storia Naturale della sua città, propone al gruppo il nome, che viene ben accolto dai musicisti.
Il successo
Il 21 febbraio 1975 il complesso inizia allo studio Ortophonic di Roma le registrazioni delle due canzoni del primo 45 giri, M'innamorai/Una storia, pubblicato a fine aprile e prodotto da Giancarlo Bigazzi e Totò Savio: M'innamorai partecipa con successo al Festivalbar 1975, ed il disco raggiunge il 5º posto nelle classifiche.
A M'innamorai segue, nello stesso anno, Tu, ca nun chiagne, rifacimento pop-rock del brano del 1915 scritto da Libero Bovio ed Ernesto De Curtis, usato dalla Rai come sigla di un ciclo di film di Francesco Rosi: il 45 giri ottiene il disco d'oro ed il terzo posto in classifica.
Il primo tour ufficiale, come il primo eponimo album, è del 1976. Nello stesso anno incidono un nuovo singolo, Vai/Tamburino, che partecipa al Festivalbar '76. Il gruppo diventa molto amato tra i teenagers.
Nel 1977 il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con Miele, classificandosi al 4º posto: il brano contribuisce alla vincita del prestigioso trofeo Il Telegatto di TV Sorrisi e Canzoni nella categoria Complessi. Come il precedente Tu, ca nun chiagne, il singolo venderà 1 milione di copie. Esce il secondo album del gruppo, Le Favole del Giardino, ed è ancora successo.
Dopo il cambio di etichetta ed il passaggio alla CGD, vi è una nuova partecipazione al Festivalbar 1978 con il brano Concerto in La Minore (dedicato a lei), grande hit da juke-box, e poi una tournée negli Stati Uniti d'America ed in Canada.
La svolta new wave
Fino a questo momento, Il Giardino dei Semplici ha inciso canzoni scritte prevalentemente da Bigazzi e Savio e solo in minor parte dai membri della band: a partire dal 1979 decidono invece di diventare completamente autori e passano alla casa discografica WEA. Il risultato è l'album B/N (Bianco e Nero), scritto interamente in vernacolo, il cui stile si accosta alla new wave napoletana dell'epoca. Una canzone tratta da questo disco, Silvie, ha una grande diffusione e vendita in Scandinavia nel 1980 e viene cantata anche da Katri Helena in finlandese con il titolo Helsingin helle. L'album va complessivamente bene in termini di vendite, e la band si imbarca in un lungo tour teatrale di grande impatto scenico.
Nel tardo 1980 entra a far parte del gruppo Tommy Esposito che subentra a Gianni Averardi. La nuova formazione del Giardino dei Semplici debutta con il singolo Carnevale da buttare che ottiene una straordinaria risonanza radiofonica.
Gli anni '80 e '90
Dal 1982 il gruppo matura la decisione di gestire prevalentemente in proprio la futura produzione discografica, avvalendosi delle label solo per la distribuzione e la promozione dei dischi. Questa decisione porterà la band a creare nel 1986 il Gidiesse Recording, studio di registrazione che diventerà poi sede ufficiale delle ricerche musicali e artistiche del gruppo.
Escono gli albums ...E amiamoci e Giallo, che ottengono ragguardevoli risultati commerciali nonostante la crisi delle bands italiane, ed il gruppo gira nelle più importanti trasmissioni musicali Rai e Mediaset del periodo. Grazie ad una serie di spot pubblicitari realizzati in animazione sulle reti Mediaset, nel 1985 il gruppo divulga con successo una raccolta di classici della canzone napoletana rivisitati, Ed è subito Napoli. Nel 1987 il GDS pubblica il singolo Un'altra canzone per Napoli. Il 45 giri diventerà presto un evergreen della tifoseria calcistica napoletana. Il 1989 è l'anno del loro primo video-clip con il brano Lo sai che il mondo è blu?, tratto dallo sperimentale nuovo album Zingari. Il disco mescola il consueto pop della band con l'elettronica, ed è incentrato sul tema dei viaggi.
Nel 1992 il gruppo pubblica una raccolta di successi riarrangiati in chiave semi-elettronica, Voglia Di Tenerezza. Lo stesso anno, esegue alcune date in Romania, in particolare a Bucarest. In Otto Quarantotto & Ventisette del 1993 il gruppo si avvicina alla musica etnica e canta nuovamente in vernacolo, in un disco raffinato dove non mancano grandi ospitate come Gianluigi Di Franco e Valentina Stella. L'album, come il precedente Zingari, vende bene fra i fan, ma a sorpresa ottiene anche successo commerciale in Giappone e Corea (in quest'ultima balza ai primi posti in classifica).
Settelune, pubblicato nel 1997, ripropone i vecchi successi riarrangiati più tre inediti. Comincia qui la collaborazione con il noto arrangiatore Adriano Pennino.
Nel 1998 espanderanno i loro studi per dare vita ad una scuola di canto moderno, che nel giro di pochi anni diventerà un centro di studi rinomato in Campania.
Nel 1999 il gruppo partecipa al progetto di beneficenza Un'onda nel mare insieme a tanti altri artisti importanti. L'iniziativa è prodotta dallo stesso Tommy Esposito.
Gli anni duemila
Nel 2000 Il Giardino dei Semplici pubblica l'album di inediti Canta e cammina, concept-album religioso con testi scritti dal teologo Bruno Forte e musiche del vescovo Filippo Strofaldi. L'album registra un buon successo di vendite nonostante sia una pubblicazione indipendente.
Nel 2001 il gruppo partecipa al Festival di Napoli con il brano T.V.B.. Nel frattempo, due membri della band sono impegnati in una produzione di grande successo commerciale, la canzone Turu Turu interpretata dal duo Francesco e Giada, terza classificata nella categoria Giovani a Sanremo 2001.
Nel 2005 pubblicano una nuova raccolta di classici napoletani riaggiornati in chiave acustica, Napoli unplugged, che riscuote ottimi risultati di vendita. Sempre nel 2005, con la produzione di Rai Trade, viene pubblicato Trenta, contenente due cd ed un dvd antologico, con il quale il gruppo festeggia i trent'anni di carriera. Nel cofanetto sono presenti anche sette inediti, tra cui è inclusa T'innamorerai, scritta assieme a Gigi D'Alessio. Sul finire dell'anno il gruppo festeggia l'anniversario al Palapartenope di Napoli, in un lungo concerto davanti a 4.300 spettatori. Dall'evento verranno successivamente ricavati un album live semi-ufficiale ed un DVD.
Nel 2006 la Warner, detentrice dei diritti sui primi tre albums, pubblica un'antologia del gruppo. Comincia per la band un periodo di stasi artistica, a cui però si associa una notevole attività concertistica e televisiva.
Nel 2010, con Lino Volpe di Volpe Alla Caccia danno vita ad un divertente docu-fiction a puntate dal titolo Prossimamente che va in onda sul canale Iride. Nel programma, Il Giardino dei Semplici si incontra con vari amici musicisti quali Peppino Di Capri e Gigi D'Alessio.
Il nuovo corso e Argento vivo
Nel febbraio del 2012, Gianfranco Caliendo termina la sua militanza nel gruppo ed il GDS diventa un trio. Il 18 febbraio la band ritira a Sanremo il premio AFI alla carriera.
La band scende inoltre in campo su Internet, con un nuovo sito ufficiale, due canali YouTube e due siti Facebook, comunicando in modo diretto con i propri fan.
Reclutato Savio Arato alle chitarre quale nuovo membro della formazione, la band registra un disco live, il primo della sua lunga carriera. L'album, intitolato Semplicemente live, esce in concomitanza con il nuovo tour estivo. In agosto, la band realizza il suo primo brano inedito nell'arco di sette anni, Grande grande, che viene scelto come sigla della popolare trasmissione calcistica campana Tifosi Napoletani, condotta da Gennaro Montuori. Ad ottobre, la band comincia le registrazioni di un nuovo album di inediti in italiano, annunciando una svolta stilistica orientata verso il pop-rock italiano moderno, con sonorità anglosassoni. L'album, Argento vivo, esce nel maggio del 2013 con etichetta Halidon, a seguito di un mini-tour teatrale in primavera. La critica e la stampa lo acclameranno quale uno dei loro migliori lavori in assoluto. Dal disco verrano tratti diversi videoclips di grande impatto, che riscuoteranno consensi e visualizzazioni su YouTube: Grande grande, Abbracciami, I love you (girato in parte a Londra) e l’annunciato Se un giorno tu. .
M'innamorai Angela New York P.zza Medaglie d'Oro La Realtà Tu ca non chiagne Basta avere lei - Dal vivo Donna di mille anni Una storia M'innamorai (ripresa)
M’innamorai
Sulla spiaggia si allungavano le ombre guardando l’uva mi dicesti : è già Settembre metti su la mia camicia e via il costume M’innamorai di quel pulcino senza piume Io sognavo ancora di fare all’amore e mi ha svegliato sorridendo un pescatore Io sognavo ancora di tenerti stretta Te n’eri andata con l’estate troppo in fretta M’innamorai del tuo viso che piangeva chi sa quando chi sa dove M’innamorai dei tuoi occhi tra lo zucchero filato come un fesso quando tutto era finito M’innamorai, m’innamorai Sfilo piano le mie braccia dal cuscino per non svegliarla, lei non sa che l’amo meno Io sognavo ancora di tenerti stretta Te n’eri andata con l’estate troppo in fretta M’innamorai…………………………………
ANGELA Angela te chiamarono li santi Angela te facette stesso Ddio Angela ca’ pe’ tte moreno tante Angela ca’ pe’ tte moro pur’io Si’ jesse ‘mparaviso cu’ lli santi E nun trovasse a tte me ne esciarrìa Si’ jesse ‘nfierno e te trovasse accanto ‘stu ‘nfierno Paraviso pe’ mme sarrìa (Strofa tratta da una antico testo della zona di Castrovillari) Si moro e mi nni vagu ‘mparaviso E nun ce trovo a tìa io nun ce traso Ca’ supa’’a terra aduni Ddio m’’a misu Sulo lu bbeni tuo mi ci è rimasu
Diciamo la verita': sembra che in Italia negli anni settanta la musica pop passasse per due soli rubinetti: o quello del folk cantautorale impegnato (spesso al caviale) (Guccini, De Gregori, Lolli, ecc.), o quello del rock progressive (PFM, Banco, Area, ecc.). Guai a dire che c'era una terza via, guai ad affermare che c'erano una serie di gruppi che hanno fatto storia e vendite da capogiro, perché si incorre nella gogna, nel vituperio, oggi che sono tutti fighetti esoterici ed esterofili marci, oggi che si sforano 107 recinzioni agli IronMaiden. I Cugini di Campagna, i Collage, gli Alunni del Sole, i Santo California, la Bottega dell'Arte, gli Homo Sapiens, tentarono appunto questa strada di recupero della tradizione melodica italiana creando un filone alternativo ai suddetti. E non tutto era da buttare. Come la canzone regina di quest'album del Giardino dei Semplici, la bellissima "Miele", che nel sorella gemella di Bella da morire degli Homo Sapiens, vincitrice del festival sanremese del 1977.
Se cantando il classico napoletano "Tu can non chiagne" del 75 vendette un milione di copie, con "Miele" firmata da Bigazzi-Savio, il Giardino dei Semplici spopolò letteralmente, e nonostante il quarto posto al festival, in estate la canzone era ancora gettonatissima nei juke box e trasmessa in continuazione da tutte le radio libere italiane. Un pomeriggio estivo sbadito e confuso ricordo che ero con una ragazza a prendere il sole in una terrazza condominiale a Fregene e dal jukebox del baretto sottostante arrivavano le magiche note di questa canzone, mentre le nostre labbra si univano a francobollo:
Video
Miele Miele Era il colore dei nostri corpi addormentati sotto il sole Sulle tue labbra c'era un sapore che non ho scordato mai... Miele, Le nostre fughe e si tornava lenti come tartarughe. Quella sera che inventai il tuo nome già cadevano le prime stelle Miele,com'eri bella... E l'estate ancora sa di miele Anche se io senza te/sto male con me C'è un'altra e potrei far l'amore Ma non è Miele..... Miele (Quale treno prenderai) Era il colore (Quando arrivi,chiamami se puoi) Dei nostri corpi addormentati sotto il sole (Forse lì m'innamorai) Sulle tue labbra c'era un sapore che non ho scordato mai...
Tracce:
01 - miele 02 - le favole di andersen 03 - napoli napoli 04 - un giorno tua madre 05 - tamburino 06 - ricordi 07 - non si puo' leggere nel cuore 08 - in liberta' 09 - gente del reame 10 - vai
BUONA NOTTE ANNALISA GLI ANGELI DELLA DOMENICA GIALLO PAESE SCIUE’ SCIUE’ LE MUSICIEN GIORNO AMICO SOLE AMICO MARE PIU’ IN ALTO DEL CIELO GLI ANGELI DAGLI OCCHI CHIARI
TU SI NA COSA GRANDE NUN ME SCETA' PISCATORE E PUSILLECO SANTA LUCIA LUNTANA LU CARDILLO ANGELA CHIOVE 'A SERENATA E PULECENELLA DDUJE PARAVISE SIMMO E' NAPULE PAISA' MMIEZ'O' GGRANO TU CA NUN CHIAGNE
MIELE LO SAI CHE IL MONDO E' BLU SILVIE VAI medley: TU CA NUN CHIAGNE - 'A MUNTAGNA DOPO UN ROCK'N'ROLL M'INNAMORAI NAPOLI NAPOLI CARNEVALE DA BUTTARE ANGELA CONCERTO IN LA MINORE DOVE STA ZAZA'