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« I tuoi baci non son semplici baci, uno solo ne vale almeno tre, e per questo bambina tu mi piaci, e dico ba-ba-baciami così... »
(Il tuo bacio è come un rock, 1959)
Adriano Celentano
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantante, attore e conduttore televisivo italiano.
biografia
Molto spesso anche autore delle sue canzoni, grazie alla sua carriera cinquantennale e ai suoi grandi successi, è considerato un pilastro della musica italiana, nonchè uno dei maggiori interpreti del rock di tutti i tempi; grazie al suo carattere si è costruito attorno a lui un personaggio, a dir poco unico nel panorama televisivo italiano; per questo è diventato un emblema e un'icona della società italiana del secondo dopoguerra.
Uno dei meriti maggiori che gli viene riconosciuto è quello di essere stato uno dei primi musicisti italiani a capire che qualcosa, nel mondo della musica (e del costume), stava cambiando.
Erano gli anni in cui dall'America, sull'onda del boogie-woogie imperante dell'immediato dopoguerra, arrivava un nuovo tipo di musica, sfrenata e di grande appeal soprattutto per i giovani di allora: Celentano capisce che quella è la sua musica.
I primi passi con i Rock Boys
1938, 6 gennaio: Adriano nasce a Milano, al numero 14 di via Gluck. I suoi genitori sono foggiani, trasferitisi al nord per lavoro; a Milano Adriano trascorre l'infanzia e l'adolescenza, trasferendosi con la famiglia nel 1951 in via Correnti; lasciata la scuola dell'obbligo, svolge diversi lavori, l'ultimo e il più amato è quello di orologiaio. Nello stesso periodo inizia ad interessarsi di musica, in particolare del rock'n'roll, che, come molti altri giovani italiani, inizia a conoscere nel 1955 con l'arrivo in Italia del film Blackboard Jungle, in italiano Il seme della violenza: nella colonna sonora c'è una canzone, intitolata Rock around the clock, cantata da un cantante sconosciuto in Italia, Bill Haley accompagnato dal suo complesso, i Comets, e Celentano (come altri giovani) rimane folgorato, decidendo di voler anche lui diventare un cantante di rock'n'roll.
Forma di lì a poco un gruppo, i Rock Boys, costuito da quattro suoi amici: i tre fratelli Ratti alla batteria, al basso e alla chitarra (Marco, il bassista, diventerà in seguito un celebre contrabbassista jazz, oltre che musicista con Ivan Della Mea) e Ico Cerutti (torinese trasferito da poco a Milano con la famiglia) alla seconda chitarra, ed è con questa formazione che, dopo aver preparato alcuni brani di rock'n'roll americani (a cui Celentano, non sapendo l'inglese, cambia le parole), i Rock Boys debuttano nel 1956 all'Ancora, locale di Milano, per poi passare in breve tempo al Santa Tecla, molto più noto, ma continuando anche ad esibirsi in altri teatri di Milano.
In uno di questi, il teatro Smeraldo, alla fine del 1956, Celentano e i Rock Boys conoscono un complesso di rock'n'roll che arriva da Roma: sono un gruppo di fratelli guidati dal più giovane, il quindicenne Antonio Ciacci, ed uno di essi, il chitarrista Enrico, si mette in evidenza come il più dotato di tecnica musicale (anni dopo, Celentano ritroverà Antonio, diventato nel frattempo Little Tony).
Intanto si è aggiunto ai Rock Boys il pianista Enzo Jannacci proveniente dai Rocky Mountains (il gruppo che accompagna Tony Dallara), e che è stato presentato a Celentano da Pino Sacchetti, saxofonista amico di Jannacci.
In questi primi spettacoli Celentano mischia alle canzoni intermezzi di cabaret (con l'imitazione di Jerry Lewis e di ballo: lascia ai musicisti lo spazio per suonare, mentre lui balla in maniera dinoccolata e snodata.
Celentano conosce anche un ballerino, Alberto Longoni, che si esibisce con il nome d'arte di Torquato il Molleggiato (anni dopo diventerà famoso come Jack La Cayenne), e spesso lo porta con il gruppo durante le esibizioni: un giorno, annunciato in cartellone, Longoni non si presenta ad una serata perché bloccato dalla Polizia, e Celentano balla al suo posto, diventando lui Il Molleggiato.
Il Primo Festival del Rock and Roll Italiano del 1957
Il coreografo e ballerino Bruno Dossena (che morirà tragicamente in un incidente stradale l'anno dopo) ha l'idea di organizzare un festival del rock and roll italiano a Milano (lo chiama "Primo Festival", anche se in realtà quella sarà l'unica edizione): si tiene il 18 maggio del 1957 al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi, e vi partecipano molti gruppi, per lo più milanesi, tra i quali ricordiamo Tony Renis, Betty Curtis, Tony Dallara e i Rocky Mountains, Clem Sacco, Giorgio Gaber, Guidone e Little Tony and his brothers; ognuno di essi ha alcuni minuti a disposizione, per presentare tre o quattro canzoni (molto brevi, raramente raggiungono i due minuti di durata).
È lo stesso Dossena che, nei giorni precedenti, invita Celentano a partecipare con il suo gruppo.
A proposito di questa esibizione, sono nate alcune leggende metropolitane, forse per la cattiva memoria di alcuni protagonisti, che vanno smentite: la prima è che, tra i Rock Boys ci fosse anche Luigi Tenco al sax, ma Tenco, in quel periodo, è ancora a Genova, dove suona nel Modern Jazz Group di Mario De Sanctis ( cfr.: Aldo Fegatelli Colonna - Luigi Tenco - edizioni Mondadori, Milano, 2002, pag. 29); solo nel 1958 Tenco si trasferirà a Milano, dove conoscerà Gaber e dove formerà I Cavalieri.
La seconda è che Gaber si fosse esibito suonando nel gruppo di Celentano (mentre invece si esibì per conto suo come solista, ed entrò solo in seguito nei Rock Boys).
La terza, legata alle precedenti, è che gli autori del testo di una delle canzoni cantate da Celentano, Ciao ti dirò, siano lo stesso Tenco e Gaber: anche questo non è possibile per i motivi scritti prima, ed inoltre lo stesso autore della musica, Gian Franco Reverberi, ha sempre affermato che il testo fosse di Giorgio Calabrese, che a sua volta ha polemizzato spesso su questo argomento con lo stesso Gaber ( cfr.: Enrico De Angelis - Luigi Tenco-Io sono uno - edizioni Baldini & Castoldi, Milano, 2002, pag. 246).
Comunque, cantando tra le altre anche questa canzone, Celentano vince il 1° festival del rock italiano al Palaghiaccio di Milano; tra il pubblico è presente il discografico Walter Guertler, che gli propone un contratto discografico per una delle sue etichette, la Music, che infatti pubblicherà nella primavera del 1958 le prime incisioni di Celentano: tutte cover di brani di rock'n'roll americani, usciti su quattro 45 giri (e raccolti in due extended playing) di scarso successo, al punto da diventare delle vere e proprie rarità discografiche.
I giornali del giorno dopo parlavano della vittoria di Celentano: La Notte del 19 maggio 1957, riportando la cronaca di presunti incidenti avvenuti al Palaghiaccio, intitolava: "Palazzo del Ghiaccio devastato dal nuovo divo del rock'n'roll", mentre sul Corriere della Sera Giorgio Bocca scrisse un articolo molto duro contro la nuova moda giovanile importata dall'America.
Nel frattempo, subito dopo la vittoria, vi sono state due defezioni nei Rock Boys: Ico Cerutti lascia il gruppo per dedicarsi al jazz (entra infatti nell'orchestra di Franco Cerri con Renato Sellani, e ritornerà in contatto con Celentano anni dopo quando si dedicherà alla carriera di cantante), ed uno dei fratelli Ratti, il batterista, si ritira dalla musica; i due vengono sostituiti dal batterista Flavio Carraresi (fiorentino, anche lui di formazione jazz) e da Gaber, portato nel gruppo dall'amico Jannacci.
Ma il 1957 è un anno importante per Celentano anche per un altro motivo: conosce infatti Miki Del Prete, che negli anni diventerà uno dei suoi più preziosi collaboratori, nonché spesso autore di testi.
Del Prete è pugliese come Celentano, figlio del calciatore del Bari Mario Del Prete, e si è trasferito in Lombardia quando il padre è stato ceduto al Como; amico di Dossena, è anche lui un ballerino di rock'n'roll, e l'amicizia tra Del Prete e Celentano nasce quando Miki riesce ad organizzare due settimane di ingaggio per il vincitore del Festival del Rock'n'Roll italiano nell'estate del 1957, una al Morgana di Sanremo ed una al Muretto di Alassio.
Celentano e i Rock Boys cantano gratis, in cambio di due settimane di villeggiatura pagata, e da quel momento nasce l'amicizia tra i due.
I primi 45 giri
Come abbiamo ricordato, nel 1958 la Music pubblica i primi 45 giri di Celentano: per il momento Guertler preferisce che il cantante incida cover di rock'n'roll americani (Rip it up, Jailhouse rock, Tutti frutti e Blueberry hill tra gli altri), tralasciando le sue composizioni in italiano: ma, visto il successo pressoché nullo di questi quattro 45 giri, Guertler decide di dirottare il cantante alla sua nuova etichetta, la Jolly, e di consentirgli di incidere anche brani in italiano: i primi (Buonasera signorina e La febbre dell'hoola hop) sono inseriti come lati B di brani ancora in inglese, ma finalmente nel gennaio del 1959 viene pubblicata Ciao ti dirò, la canzone con cui ha vinto il festival del rock'n'roll italiano (ormai due anni prima); da ricordare che a novembre del 1958 la canzone è già stata pubblicata dalla Dischi Ricordi nell'interpretazione di Giorgio Gaber, e che presto seguiranno altre incisioni da parte di Ricky Gianco, Guidone ed altri interpreti.
Il disco che però riscuote successo è il seguente, Il ribelle, che è anche il primo brano pubblicato scritto da Celentano (per la musica); successo replicato nell'estate da Il tuo bacio è come un rock, brano con cui il 13 luglio 1959 Celentano vince il Festival di Ancona e che vende, nella prima settimana, ben 300.000 copie (come riportano i dati di Musica e dischi di quell'anno).
In questo disco suona, per l'ultima volta, la chitarra ritmica Giorgio Gaber: infatti sia per la sua attività da solista che per quella in duo con Jannacci (i due hanno iniziato ad incidere insieme con lo pseudonimo I Due Corsari) Gaber dedide di abbandonare i Rock Boys, imitato sia dal batterista Carraresi che dai due fratelli Ratti (i tre si dedicheranno al jazz, ma Carraresi avrà anche una certa fortuna negli anni '60 come cantante e, in seguito, come autore di sigle di cartoni animati giapponesi).
Celentano (che, comunque, in sala di registrazione spesso si affida ai musicisti della Jolly) deve quindi trovare un nuovo gruppo di accompagnamento per i concerti: ingaggia quindi un giovane batterista mantovano, Gianni Dall'Aglio (soprannominato Cocaina perché i genitori gestiscono una drogheria), che suona negli Original Quartet, e con Jannacci alle tastiere, suo nipote Gino Santercole alla chitarra e Domenico Pasquadibisceglie detto Dino al basso e Giorgio Benacchio (nei dischi dell'epoca a volte il cognome è scritto Bennacchio) alla seconda chitarra forma I Ribelli.
Il debutto con il nuovo gruppo avviene a metà settembre, al Festival dell'Avanti al parco Ravizza di Milano, dove viene proposto il nuovo singolo Teddy girl (il cui testo è di un altro personaggio fondamentale per la storia di Celentano, Luciano Beretta): il pubblico apprezza i nuovi musicisti, in particolar modo il batterista bambino (che anticipa di un decennio Michael Shrieve).
L'attività musicale ha però uno stop forzato di un mese: il 22 settembre infatti Celentano ha un incidente automobilistico, alle due di notte, dopo essersi esibito in un locale a Rivarolo Re: è in compagnia della fidanzata Milena Cantù, del padre di lei Eugenio Cantù e di sua nipote Evelina Santercole quando, a Casalmaggiore, la macchina sbanda e finisce in un fossato; Celentano subisce una contusione toracica e una frattura di una costola, e i medici gli prescrivono un mese di riposo.
Nello stesso anno si ha la prima collaborazione tra Celentano e Mina: la Tigre di Cremona incide infatti un 45 giri con la canzone Vorrei sapere perché, un rock'n'roll scritto per lei dal Molleggiato (con il testo della stessa coppia di Il tuo bacio è come un rock, cioè Piero Vivarelli e Lucio Fulci).
Infine, sempre nel 1959 Celentano gira il primo film di successo, I ragazzi del juke-box con la regia di Lucio Fulci (l'anno precedente ha fatto una prima apparizione in I frenetici): il titolo è quello della canzone sul retro di Il tuo bacio è come un rock, e tra gli interpreti di quello che è, a tutti gli effetti, un musicarello ante-litteram, sono da ricordare Fred Buscaglione, Betty Curtis e Tony Dallara.
I primi 33 giri, il servizio militare e 24.000 baci
Finalmente, alla fine di marzo del 1960, dopo due anni di contratto, Guertler decide di pubblicare il primo 33 giri di Celentano, intitolato Adriano Celentano con Giulio Libano e la sua orchestra: il disco racchiude alcuni brani già pubblicati su 45 giri (come Il tuo bacio è come un rock), e gli unici due inediti, Personality e Il mondo gira, sono pubblicati su singolo contemporaneamente.
Dello stesso periodo è anche un disco inciso in coppia con la cantante Anita Traversi, contenente le canzoni Piccola e Ritorna lo shimmy.
Il 1960 è anche l'anno della partecipazione al film La dolce vita di Federico Fellini, che chiede al Molleggiato di interpretare una sua canzone in una scena ambientata in un locale romano: Adriano, con i Ribelli, canta Ready teddy, e la sua interpretazione viene apprezzata in modo particolare dal regista.
Il 30 novembre viene pubblicato Furore, il secondo album di Celentano, che contiene due inediti che non verranno stampati su 45 giri, se non quando l'artista abbandonerà la Jolly (Serafino campanaro, noto anche nell'interpretazione di Mina, e Hei Stella, inciso anche da I Due Corsari).
Poche settimane l'uscita del disco, Celentano deve partire per il servizio militare: il CAR lo effettua a Casale Monferrato, dopodiché viene mandato a Torino, dove tra i suoi commilitoni c'è un giovane tastierista, Mariano Detto, con cui lega particolarmente (e che coinvolgerà, terminata la naja, nella sua attività musicale).
A febbraio del '61 Celentano deve partecipare al Festival di Sanremo, ma è militare: c'è bisogno di una dispensa speciale, che viene firmata dall'allora ministro della difesa, Giulio Andreotti.
Al festival Adriano ritrova il vecchio amico Little Tony, ed è in coppia con lui che presenta Ventiquattromila baci (canzone che, come Il tuo bacio è come un rock, è stata scritta da Pietro Vivarelli e Lucio Fulci su una musica di Celentano); Adriano scandalizza il pubblico voltandogli le spalle, e girandosi solo dopo il cambio di tempo dell'orchestra, ma la sua "Ventiquattromila baci" arriva seconda (vince Al di là, cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis), pur vendendo nelle settimane successive mezzo milione di copie.
Altro successo di quell'anno, pubblicato in estate, è Nata per me, canzone con cui Celentano si allontana dal rock per accostarsi ad un filone più melodico.
Nel frattempo, a maggio, ha vinto il premio La Stella d'Oro, che dovrebbe ritirare (insieme a Claudio Villa): ma proprio in quel periodo viene condannato a cinque giorni di prigione per "libera uscita arbitraria".
C'era una volta il "Clan"
È questo il titolo di una canzone di Giorgio Gaber del 1968, dove il cantautore descrive, in maniera ironica, la fine ingloriosa (tra avvocati e citazioni in tribunale) dell'esperienza del Clan, una delle idee di Celentano che, passando poi dalla fase progettuale alla messa in pratica, si sono rivelate difficili da realizzare.
Il Clan Celentano nasce dall'esigenza di liberarsi dalle imposizioni che la Jolly fa al cantante, da un lato continuando a pubblicare 45 giri, a volte riciclando le stesse canzoni (nel 1962, ad esempio, stampano nuovamente 24000 baci con sul retro Il tuo bacio è come un rock) o impedendogli di usare i musicisti con cui suona abitualmente dal vivo nei dischi; confrontandosi con Ricky Gianco (che vive problemi analoghi alla Ricordi) e con altri amici come Memo Dittongo, Beretta e Del Prete, finalmente Celentano decide di creare una nuova etichetta discografica, che coinvolga i suoi amici musicisti e che scopra anche nuovi talenti, ispirandosi in una certa misura al Rat Pack di Frank Sinatra.
Il primo maggio 1962 viene pubblicata "Stai lontana da me" (musica di Bacharach, testo di Mogol), canzone con cui nasce ufficialmente il Clan Celentano, e con cui Celentano partecipa al Cantagiro; in questa manifestazione, pur in testa, si ritira a causa di un presunto incidente al piede e salta alcune tappe ma, nonostante ciò, vince ugualmente, e la vittoria contribuisce al successo del 45 giri (disco tris che contiene anche Sei rimasta sola e Amami baciami), che vende un milione e trecentomila copie.
Il Clan è molto più di una casa discografica: è una sorta di comune artistica in cui Celentano, che in quel periodo vende cenytinaia di migliaia di copie per ogni 45 giri, riunisce parenti (come il nipote Gino Santercole o la fidanzata dell'epoca Milena Cantù) e vecchi amici come Ricky Gianco, Miki Del Prete, Luciano Beretta, i Ribelli, Detto Mariano.
Contemporaneamente si dedica alla ricerca di nuovi talenti: ricontatta il vecchio amico e compagno nei Rock Boys, Ico Cerruti, che incide alcuni 45 giri, chiama il suo amico conosciuto durante il servizio militare, Detto Mariano, come arrangiatore ufficiale, e mette sotto contratto giovani sconosciuti come Don Backy, Pilade, Natale Massara, Ugolino; spesso questi artisti vengono fatti incidere con pseudonimi (Don Backy si chiama in realtà Aldo Caponi, Pilade è Lorenzo Pilat, Ugolino si chiama Guido Lamberti), e anche Gianco, finché incideva per la Ricordi, usava il suo vero cognome (Ricky Sanna).
La Jolly non accetta però la decisione di Celentano, e se da un lato lo denuncia per inadempienze contrattuali e rottura del contratto stesso (chiedendogli un risarcimento di 495 milioni di lire, poiché il contratto sarebbe scaduto il 30 aprile del 1962), da un altro continua a pubblicare su 45 giri canzoni che l'artista aveva registrato ma che erano rimaste inedite, facendo così concorrenza alle pubblicazioni del Clan: così, pochi giorni prima di Stai lontana da me viene pubblicato Si è spento il sole, brano sullo stile di Frankie Laine che riscuote un buon successo, tra Pregherò e Il tangaccio la Jolly diffonde nei negozi A New Orleans, e stampa e distribuisce addirittura un LP con alcuni 45 giri e qualche inedito.
La causa con la Jolly terminerà solo nel marzo del 1965, con la vittoria del Molleggiato che verrà quindi assolto dall'accusa e non dovrà pagare alcuna penale.
L'esperienza del Clan dura però appena sei anni, uccisa dagli atteggiamenti dispotici del leader, da infiniti problemi contrattuali e anche dalle ambizioni di successo personale dei singoli artisti: in alcuni casi come Ricky Gianco o i Ribelli il distacco è indolore, mentre in altri si accompagna a processi e sentenze, ed è questo il caso di Don Backy.
Da questo momento il Clan di fatto (tranne pochissime eccezioni) si limita a distribuire i dischi di Celentano.
Da cantante a predicatore
Anche durante il periodo del Clan i successi continuano: nel 1962 vince il Cantagiro con Pregherò (versione italiana di Stand by me di Ben E. King, ma stranamente firmata da Gianco e Don Backy): è il suo primo testo che affronta tematiche religiose, che presto diventeranno una consuetudine (nel giro di 3 anni incide Ciao ragazzi e Chi era lui).
Nello stesso anno, in ottobre, Celentano suona per una settimana intera all'Olympia di Parigi: si reca nella capitale francese con I Ribelli in treno, per la sua nota paura di volare (che nel 1964 gli farà rifiutare la proposta di un tour negli Stati Uniti fattagli da Frank Sinatra per lanciare un 45 giri con Il tangaccio e Sabato triste); torna nuovamente all'Olympia nel maggio dell'anno successivo.
Il 1963 è l'anno di Grazie, prego, scusi e di Sabato triste, il 1964 invece di Il problema più importante e il 1965 di Sono un simpatico, tutte canzoni diventate dei classici.
Nel 1966, dopo cinque anni, Celentano decide di tornare al Festival di Sanremo: la canzone, Il ragazzo della via Gluck, presentata in coppia con Il Trio del Clan (composto da Pilade, Cerutti e Santercole), si classifica agli ultimi posti, non riuscendo a qualificarsi per la serata finale: avrà però un clamoroso successo di vendite, diventando (insieme ad Azzurro) la sua canzone per eccellenza, anche per il testo di Del Prete e Beretta, che racconta molti particolari dell'infanzia e dell'adolescenza di Celentano, ed affrontando per la prima volta il tema dell'ecologia e della speculazione edilizia, che da qui in avanti diventerà uno degli argomenti cardine del cantante.
Due curiosità: Celentano in realtà avrebbe dovuto partecipare al festival con un'altra canzone, Nessuno mi può giudicare, di cui registrò anche il provino (pubblicato solo recentemente): ma non convinto del risultato, optò per Il ragazzo della via Gluck; a questa canzone, qualche mese dopo, l'amico Giorgio Gaber diede una risposta, in una canzone il cui protagonista cercava una casa per andare ad abitare con la sua sposa a non la trovava, perché a causa del piano verde della città abbattono tutte le case per creare dei prati (è la spiritosa La risposta al ragazzo della via Gluck).
Il ragazzo della via Gluck suscitò l'interesse di Pier Paolo Pasolini che progettò di trarre un film dal racconto della canzone, per sviluppare l'aspetto della civiltà urbana che stava distruggendo la cultura contadina, ed il regista incontrò alcune volte Celentano; il progetto, però, non andò in porto.
Mondo in mi 7a, di pochi mesi successiva, continua questo filone a metà tra la protesta e la predica: scagliandosi contro i vari mali del secolo (tra cui un profetico, per i tempi, C'è persino corruzione dove c'è lo sport), Celentano ha qui l'idea di abbinare al testo di Mogol, Beretta e Del Prete una melodia basata su un giro armonico costituito da un solo accordo, appunto il mi 7a: l'effetto è senza dubbio particolare, e l'abilità di Detto Mariano nel creare l'arrangiamento fa di questa canzone un altro evergreen.
Nel frattempo è entrato nel Clan come autore (presentato da Roby Matano de I Campioni) un giovane avvocato astigiano, Paolo Conte: il suo debutto per Celentano si ha nel 1966 con la canzone inserita come retro di Il ragazzo della via Gluck, intitolata Chi era Lui (il testo di Mogol e Del Prete parla di Gesù), con le tipiche atmosfere pianistiche che in seguito identificheranno le canzoni di Conte.
L'avvocato scrive poi (in collaborazione con il maestro Michele Virano, suo concittadino) le musiche dei due successi degli anni successivi: il primo è La coppia più bella del mondo del 1967, dove il testo di Beretta e Del Prete elogia il matrimonio e la vita di coppia con gli ormai consueti toni predicatori (che si attirano le accuse di antidivorzismo), mentre la musica si trasforma da un'introduzione lenta ad un valzerone da balera.
Il secondo brano, del 1968, è Azzurro: qui la musica, non definibile (non è un rock, non è un lento, non è una ballata, non è un liscio) e senza dubbio originale, si abbina ad un testo che Vito Pallavicini pare aver scritto su misura per Celentano, in quanto racchiude tutte le sue tematiche (dall'amore all'ecologia alla religione) unite dalla cornice del celebre ritornello.
Una canzone che ha avuto un'infinità di versioni, tra cui forse la più strana è quella contenuta nel divertentissimo (e censuratissimo) film di Renzo Arbore del 1980, Il Pap'occhio, dove un fantomatico coro, la Premiata Fabbrica Il Pernacchio, la esegue a bocca chiusa con svariati pernacchi nei momenti più topici della melodia.
Il 45 giri che la contiene è uno dei rari casi in cui anche la canzone sul lato B è famosissima: si tratta di Una carezza in un pugno, una musica scritta da Santercole per lo zio, con un testo d'amore di Beretta e Del Prete noto anche per un clamoroso errore grammaticale (Ma non vorrei che tu a mezzanotte e tre stai già pensando a un altro uomo...).
Dopo la parentesi di Azzurro il tono da predicatore ritorna in Tre passi avanti, Torno sui miei passi, Storia d'amore (che, comunque, è una bella canzone con un finale con un lungo assolo di fisarmonica, suonata da Nando De Luca) e, soprattutto, in Chi non lavora non fa l'amore (prima classificata al Festival di Sanremo 1970) che, pur portandolo costantemente in testa alle classifiche, lo rendono insopportabile a parte del pubblico dei giovanissimi (sono gli anni della contestazione giovanile) che lo bollano come reazionario e sorpassato (queste le accuse dei giornali giovanili di quel periodo, come Ciao amici o Big).
In particolare la canzone presentata al Festival viene vista come un inno al crumiraggio anche se, analizzando il testo della canzone, si può notare come il protagonista della canzone rivolgendosi al padrone gli faccia presente il disagio che si vive in famiglia a causa dei problemi salariali; ma le polemiche ebbero la meglio sulle analisi.
Celentano però non se ne cura e ai successi in ambito musicale inizia ad affiancare quelli in ambito cinematografico.
Il cinema
Celentano però ha la capacità di saper ben coniugare musica e cinema. L'esordio è con i musicarelli tra la fine degli anni '50 e i primi '60 e diverse micro-partecipazioni ad altre pellicole (da ricordare quella nel film con Totò "Il monaco di Monza" insieme a Don Backy) tra cui la già ricordata La dolce vita di Federico Fellini del '60). La svolta si ebbe con Serafino di Pietro Germi del '68 in cui interpreta la parte di un pastore, Serafino Fiorin, che deve affrontare una dura lotta con i parenti per questioni di eredità; grande successo riscuote il 45 giri con la canzone tratta dal film, La storia di Serafino.
La sua prima regia fu Super rapina a Milano di quattro anni prima, in cui troviamo quasi tutti i suoi amici del Clan; un film che narra di una banda di rapinatori che poi fuggiranno vestiti da frati con la quale poi si scontreranno. Del '74 è invece Yuppi Du che Celentano dirige, scrive, sceneggia, interpreta e produce: anche in questo caso la canzone che prende il titolo dal film, scritta dal solo Celentano, è un successo.
Il film a detta anche di molti critici è forse il miglior film di Celentano per lo stile registico molto inusuale e in un certo senso rivoluzionario. Non esiste in videocassetta. Nel 1978 è la volta della 3° regia: "Geppo il folle" è un musical in cui Celentano interpreta un cantante di successo mondiale che ha un sogno: quello di incontrare Barbra Streisand, ma purtroppo non conosce l'inglese. Anche questo film non è mai uscito in vhs. Abbandonate (essenzialmente per questioni economiche) le manie di onnipotenza, dal 1975 al 1980 interpreta ben 12 film anche di notevole successo, conoscendo un solo flop nell' '85 con l'eccessivamente mistico Joan Lui, un film memorabile di questi anni, un musical scritto, diretto, sceneggiato, montato, musicato ed interpretato da Adriano. Il film costò ben 20 miliardi di vecchie lire e richiese una lavorazione lunga otto mesi. Non ebbe grande successo di pubblico e venne anche considerato da diversi critici, spesso in modo pretestuoso, come una delle opere meno riuscite del cinema italiano. Nelle sale italiane rimase per sole 2 settimane (incassando 5 miliardi). Fu poi ritirato dallo stesso Celentano che si risentì per le critiche e per i tagli ricevuti. Al contrario, in Russia, il film fu considerato un vero kolossal. Adriano riuscì persino a vincere la sua storica paura per l'aereo per andare a pubblicizzarlo a Mosca e per essere premiato. Il film si presentava forse come un'opera troppo in anticipo sui tempi, ma i contenuti, rivisti al giorno d'oggi, appaiono più che mai validi.
Claudia Mori
Claudia Moroni, attrice e cantante romana, incontra Celentano sul set di Uno strano tipo; e da quel momento i due formano una coppia ancor oggi indissolubile. Nel 1964 si sposano in gran segreto di notte, nella chiesa di San Francesco a Grosseto. Dal matrimonio nascono tre figli: Rosita nel 1965, Giacomo nel 1966, Rosalinda nel 1968.
Nella prima metà degli anni '80 il matrimonio attraversa un periodo di crisi: per qualche anno i due vivono separati e si mormorano notizie di divorzio imminente. Nel 1985 i due si ritrovano proprio sul set di Joan Lui e la crisi sembra ormai acqua passata.
Dal 1991 Claudia Mori è amministratore delegato della casa discografica di famiglia, la Clan Celentano srl. Ricordiamo alcuni suoi successi discografici come: Non succederà più, Stringimi a te, La coppia più bella del mondo (duetti con Celentano), Non guardarmi, Quello che ti dico, 30 donne del West, Buona sera dottore, Un'altra volta chiudi la porta, Che scherzo mi fai. Parteciperà in numerosi film del marito ma dal 1994 si dedicherà completamente all'amministrazione del Clan.
Prisencolinensinainciusol
In ambito musicale, i primi anni '70 vedono Adriano quasi costantemente in classifica con brani come Viola (che anni dopo verrà interpretata in duetto con Ivano Fossati) Sotto le lenzuola (ultima canzone con il quale partecipa al Festival di San Remo nel 1971), ed Er più, scritta da Carlo Rustichelli e contenuta nella colonna sonora dell'omonimo film.
Il 1972 è l'anno di un nuovo successo ecologista, L'albero di trenta piani, in cui Celentano attacca la speculazione edilizia e l'inquinamento, prendendosela in particolare, nel finale della canzone, con il grattacielo Pirelli di Milano (che ha, appunto, trenta piani): la canzone è contenuta in un LP, I mali del secolo, dove ogni canzone affronta un problema sociale (dalla droga alla crisi della famiglia); al disco collabora come corista Giuni Russo.
Ma è con Prisencolinensinainciusol, pubblicato il 3 novembre del 1972, uno stranissimo brano in lingua "celentanesca", cantato con suoni sconclusionati pseudo-inglesi che conquista un primato mondiale: la canzone, infatti (considerata da Celentano stesso il primo rap italiano, come ha definito la canzone in un rifacimento degli anni '90), entra in classifica negli Stati Uniti (al settantesimo posto) prima che in Italia , cosa più unica che rara per un cantante italiano.
Celentano motiva il testo della canzone sostenendo che <<avendo appena inciso un album di canzoni che volevano dire qualcosa, avevo voglia di fare qualcosa che non volesse dire nulla>>.
In Italia il successo non arriva subito, ci vorrà del tempo, quando la canzone diventerà sigla del programma radiofonico Gran Varietà riscontrerà un enorme successo anche in Italia.
Prisencolinensinainciusol è stata reinterpretata dal Molleggiato in una puntata del programma Francamente me ne infischio in coppia con Manu Chao e Piero Pelù.
I successi degli anni '70
Nel 1973 Celentano annuncia la sua partecipazione al Festival di Sanremo, con il brano L'unica chance (canzone che anticipa di 30 anni i dibattiti sui cibi transgenici): ma all'ultimo momento Celentano accusa una gastrite (secondo la versione ufficiale, e dà forfait, ma nel telegramma che spedisce agli organizzatori aggiunge anche che forse a fargli venire la gastrite è stato il modo in cui sono stati trattati alcuni cantanti popolari esclusi dalla gara, e conclude il telegramma scusandosi se questo festival sarà più pallido del solito per la mancanza della sua presenza.
Il brano musicalmente è un rock-blues, ma riscuote meno successo di altri, al contrario del 45 giri del 1974, Bellissima che, come si deduce dal testo, è una canzone d'amore.
Torna alle tematiche sociali nel 1976 con Svalutation, analisi della situazione italiana dell'epoca (sono gli anni dell'austerity e della nascita del terrorismo) a tempo di rock, con la chitarra di Santercole in evidenza; la canzone è stata reinterpretata dal Molleggiato in una puntata del programma Francamente me ne infischio in coppia con Piero Pelù.
Il 1977 è l'anno del ritorno di Celentano in tour, dopo sei anni dall'ultima serie di concerti, per sette date negli stadi (primo in Italia a usarli a tale scopo), di cui una, quella allo stadio Manuzzi di Cesena, viene registrata per un disco dal vivo che esce solo due anni dopo (Me, live!; tra i musicisti che lo accompagnano da ricordare Gianni Dall'Aglio alla batteria e Alberto Radius alle chitarre.
Dopo altri successi, Ti avrò nel 1978 e Soli nel 1979 (quest'ultima con la musica scritta da Toto Cutugno, l'inizio di successive collaborazioni), con l'occasione dell'uscita del disco dal vivo effettua nuovamente un tour negli stadi, a soli due anni di distanza dal precedente, in cui batte alcuni record di presenza (45.000 persone al Comunale di Torino, 65.000 al San Paolo di Napoli e 50.000 allo stadio di Rimini).
Alla fine del decennio però, come Mina, anche Celentano decide di chiudere con i concerti: fino al 1994 (anno del tour europeo) non effettuerà più tournée.
Gli anni '80
Nel 1982 pubblica un libro autobiografico con la collaborazione di Maria Ripa di Meana: "Il paradiso è un cavallo bianco che non suda mai". Celentano continua ad incidere regolarmente pur essendo sempre più impegnato con il cinema (scala le vette di incassi con film come Bingo Bongo, Il bisbetico domato, Asso). Incide due album-cover ("I miei americani..." e "I miei americani 2") in cui ripropone in versione italiana canzoni ultra famose americane come Susanna, Questo vecchio pazzo mondo (Eve of distruction), Il contadino (Hold on, I'm coming), Sei nel mio destino (You are my destiny) e tante altre. I due album riscuotono un discreto successo con circa mezzo milione di copie vendute a testa.
Film memorabile di questi anni è Joan Lui, un musical scritto, diretto, sceneggiato, montato, musicato ed interpretato da Adriano. Il film costò ben 20 miliardi di vecchie lire e richiese una lavorazione lunga otto mesi (Sergio Cotti Adriano Celentano 1957/2007 - 50 anni da ribelle, Editori Riuniti, Milano 2007, pag. 177). Non ebbe grande successo di pubblico e venne anche considerato da diversi critici, spesso in modo pretestuoso, come una delle opere meno riuscite del cinema italiano. Nelle sale italiane rimase per sole 2 settimane (incassando 5 miliardi). Fu poi ritirato dallo stesso Celentano che si risentì per le critiche e per i tagli ricevuti. Al contrario, in Russia, il film fu considerato un vero kolossal. Adriano riuscì persino a vincere la sua storica paura per l'aereo per andare a pubblicizzarlo a Mosca e per essere premiato. Il film si presentava forse come un'opera troppo in anticipo sui tempi, ma i contenuti, rivisti al giorno d'oggi, appaiono più che mai validi.
In tv Celentano si renderà protagonista per il suo "Fantastico 8 ", dando il suo tocco personale al programma-culto della Rai che si occupava della Lotteria. Il programma è accompagnato dall'album La pubblica ottusità. Tra una frecciata e l'altra e le famigerate "pause" (volute, o dovute a un'amnesia?) spazza via tutti i record di audience. Memorabile il suo monologo contro la caccia in cui si definisce "Figlio della foca" (nome di un futuro fans club ufficiale del cantante, ma chiuso tempo dopo) e nel quale invita gli spettatori a scrivere sulle schede referendarie quella frase, non sapendo che così le schede si sarebbero annullate. Per questo motivo verrà processato e successivamente assolto.
Gli anni '90
Dal 1987 al 1990 Adriano non produce album. Nel 1992 è nelle sale quello che poi sarà il suo ultimo film (Jackpot) e che risulterà un flop memorabile, criticato persino dallo stesso Celentano (da notare come nel suo sito ufficiale, alla voce "filmografia" questo film non appaia). Nel 1991 torna con un album intitolato "Il re degli ignoranti" insieme ad un omonimo libro. L'album riscuote un discreto successo con circa mezzo milione di copie vendute ma non è tra i più ricordati del cantante. Nel 1992 è in tv dopo 4 anni da Fantastico con Svalutation, trasmissione andata in onda in due puntate su Rai 3 e condotta assieme a Bruno Gambarotta.
Nel 1994 torna con un album molto particolare: "Quel Punto". Il testo dell'omonima canzone è fortemente criticato per via del tema trattato (femminilità in pericolo a causa dei transessuali). L'album viene ritirato dal mercato per problemi di copyright dopo poche settimane.
Il 1994 è tuttavia anche l'anno del suo ritorno al "live": parte un tour europeo con tappa a Berlino che riscuote un discreto successo e con esso anche polemiche, alcune a dir poco gratuite. Sarà l'ultimo tour, al momento, di Celentano.
Nel 1996 produce l'album "Arrivano gli uomini" con tanto di videoclip mandato in onda su Rai Uno. L'album non supera le 150.000 copie vendute. Questo nuovo modo di fare musica è artisticamente valido (sia per la melodia, sia per i testi che affrontano temi quotidiani) ma evidentemente molto impopolare.
Nel 1997 Celentano si esibisce davanti a Papa Giovanni Paolo II in occasione del concerto per il Meeting Eucaristico di Bologna, rispolverando per l'occasione anche dei suoi vecchi brani come: Pregherò, cover dell'americana Stand by me di Ben E. King, "Disse" e "Ciao ragazzi".
Duetto con Mina
Nel 1998, mentre prepara il suo ritorno in tv, le sue sorti discografiche sempre più in calo cambiano radicalmente. Incide infatti un album con Mina, altra grande cantante e amica di sempre, che assieme a lui mosse i primi passi nel mondo della musica leggera: il disco non è esaltante, a detta di molti critici, ma ha un enorme successo con 1.600.000 copie vendute (Sergio Cotti Adriano Celentano 1957/2007 - 50 anni da ribelle, Editori Riuniti, Milano 2007, pag. 219), spopolando nelle radio con i duetti Acqua e sale e con Che t'aggia di', canzone in dialetto pugliese accompagnata da un videoclip a cartoon (Adriano e Mina appaiono come paperi così come nella copertina dell'album) mandato in onda su RaiUno.
"Io non so parlar d'amore"...
L'anno dopo, con Mogol e Gianni Bella, realizza l'altrettanto successo (oltre 2.000.000 di copie) che è considerato da molti l'album della "rinascita" artistica di Adriano nel grande pubblico. L'album è una vera perla a detta della stragrande maggioranza di critici e fan del cantante. Contiene canzoni come Gelosia, L'emozione non ha voce, L'arcobaleno scritta da Mogol e dedicata a Lucio Battisti e Senza amore del giovane Carlo Mazzoni che diventano ben presto veri tormentoni e trasportano questo album per tantissimo tempo ai vertici della Hit parade italiana.
Adriano "rafforza" il successo con uno show su RaiUno in 4 puntate, "Francamente me ne infischio" affiancato dalla bella Francesca Neri. Tra gli autori del programma c'è anche il caro amico Miky Del Prete e tra gli ospiti apparsi in trasmissione ricordiamo: Teo Teocoli, Ligabue, Manu Chao, Compay Segundo, Jovanotti, Piero Pelù, Tom Jones, Joe Cocker, David Bowie (che definisce Adriano "un idiota"), Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Nada, Max Pezzali e tanti altri... Lo show è spesso interrotto da filmati-shock preparati dallo stesso Adriano. Filmati che parlano di tematiche forti e anche "scomode", se vogliamo. Il programma verrà premiato con la Rosa d'Argento al prestigioso festival "La Rose d'Or de Montreux".
Gli ascolti sono altissimi, dopo quasi 8 anni da "Svalutation" (show televisivo su Rai Tre in onda per 2 puntate nel 1992), con punte di oltre 13.000.000 di spettatori (Sergio Cotti Adriano Celentano 1957/2007 - 50 anni da ribelle, Editori Riuniti, Milano 2007, pag. 280). Da ricordare che nel 1997 Celentano e la Rai trovano un accordo per mandare in onda uno show intitolato "Il conduttore" ma che poi si arenò per problemi contrattuali tra le due parti.
Adriano tra successo e 125 milioni di caz..te
Nel 2000, con lo stesso team, pubblica Esco di rado e parlo ancora meno, altro grande successo (1.800.000 copie) (Sergio Cotti Adriano Celentano 1957/2007 - 50 anni da ribelle, Editori Riuniti, Milano 2007, pag. 236) che proietta l'inossidabile Celentano nel nuovo millennio. L'album contiene una canzone scritta da Ivano Fossati dal titolo "Io sono un uomo libero" che sembra essere un manifesto per Celentano e un duetto con Nada nell'interpretazione di una struggente canzone dal titolo "Il figlio del dolore" scritta dallo stesso Adriano che narra la storia di uno stupro durante una guerra.
Il singolo di lancio è Per Averti, grande successo radiofonico mentre la canzone Tir sarà la sigla di chiusura del contestatissimo show "125 milioni di caz..te", dell'anno seguente. Nel team degli autori è presente anche il caro amico Miky Del Prete e i monologhi di Celentano, che spaziano dalle critiche a Bruno Vespa, Maurizio Costanzo e Fabio Fazio alla legge del "silenzio-assenso" in merito alla donazione degli organi destano grandissime polemiche. Tra gli ospiti ricordiamo: Giuliano Ferrara, Dario Fo, Giorgio Gaber (sua ultima apparizione televisiva), Giorgio Panariello, i Lunapop, Shaggy (con lo spassoso sketch su sedia a rotelle. Celentano è ingessato ad una gamba a causa di una caduta durante uno sketch con Dario Fo nelle puntate precedenti), Carmen Consoli, Giorgia, Marco Masini, Fiorello.
"Per sempre"
Nel 2002 è la volta di Per Sempre, il terzo album consecutivo elaborato con il team Mogol-Bella. I dati di vendita sfiorano il milione di copie. L'album non è accompagnato da nessuno show televisivo ma è traghettato per tutto l'anno da tre singoli (Confessa, Mi fa male e Per sempre) che restano in classifica per molto tempo. Da notare la collaborazione con il prestigioso pianista Chick Corea che sfoggia la sua bravura nei brani "Per sempre" e "Radio Chick", ultima traccia dell'album che vuole essere uno spazio tutto per il pianista.
L'album contiene due chicche: una canzone "sociale" intitolata "I passi che facciamo" del giovane Gigi De Crescenzo detto Pacifico e una ballata scritta da Francesco Guccini intitolata "Vite". È uscito anche in versione cd+dvd nella quale si possono vedere i video di alcune canzoni dell'album più il live de "Il ragazzo della via Gluck" al concerto di Berlino del 1994.
"C'è sempre un motivo"
Nel 2004 è la volta di C'è Sempre Un Motivo, album molto elaborato dove è presente un inedito di Fabrizio De André e un duetto in lingua creola con Cesaria Evora, esponente di spicco della musica di Capo Verde che ripropone "Il ragazzo della via Gluck" con testo e arrangiamenti tipicamente capoverdiani. È un album particolare in cui Celentano si esibisce in canzoni molto diverse tra loro che toccano più generi musicali, dal melodico al rock per arrivare al jazz. L'album torna nel 2005 in versione DualDisc (da un lato musica e dall'altro dvd, primo artista in Italia a usare questa tecnologia) con l'aggiunta di un singolo scritto da Paolo Conte, 37 anni dopo Azzurro, dal titolo: L'indiano, una canzone che non decolla in termini di successo ma che vuole essere un "manifesto" Celentanesco sulla libertà di parola e di pensiero, argomenti base del programma tv RockPolitik dello stesso anno e per la quale la canzone funge da sigla finale dello show.
RockPolitik
Il 20 ottobre 2005 va in onda su RaiUno il contestatissimo show televisivo Rockpolitik. Celentano come d'abitudine pretende dalla Rai "carta bianca" sui testi e sull'intero progetto, cosa che ovviamente la tv pubblica non intende concedere. Dopo varie vicissitudini tirate avanti per un anno (tutto partì nel dicembre del 2004) e interventi legali, il programma prende il via dopo l'autosospensione provvisoria del direttore di rete Fabrizio Del Noce.
Lo show segna record assoluti in termini di share con una media del 46% nelle 4 puntate Sergio Cotti . Il picco massimo in termini di ascoltatori si è avuto con Roberto Benigni nella 2° puntata con oltre 16 milioni di persone, nell'esilarante sketch della "lettera a Berlusconi" che si rifà al più celebre sketch di Totò e Peppino nel film "Totò, Peppino e la malafemmina" . In termini di share il picco si è avuto durante l'inedito duetto con Eros Ramazzotti nell'interpretazione de "Il ragazzo della via Gluck" con quasi il 70%. Da ricordare anche altri ospiti illustri come Gérard Depardieu, Valentino Rossi, Franco Battiato, Riccardo Cocciante, Patti Smith, Eurythmics e Carlos Santana.
Il 20 novembre 2006 esce un libro omonimo scritto da Celentano e da Mariuccia Ciotta che racconta tutta la storia (e qualche retroscena) del programma.
Unicamentecelentano - Oh Diana
Il 10 novembre 2006, Celentano lancia una mega raccolta (cofanetto in tre cd) che raccoglie 42 canzoni dal 1957 a oggi. Da notare la presenza di canzoni come "Miseria nera" e "L'unica chance" che non saranno tra le più famose del "molleggiato" ma che trattano temi di straordinaria attualità pur essendo tra le più vecchie del suo repertorio. Nella raccolta è presente anche l'inedito duetto con Paul Anka nel rifacimento della canzone "Diana"...diventata ora "Oh Diana" con testo in italiano di Mogol e dello stesso Celentano. La raccolta riscontra subito un discreto successo di pubblico: il disco si piazza al terzo posto della classifica FIMI nella prima settimana per poi militare per quasi tre mesi nella top ten italiana. Secondo la rivista Musica & Dischi dal 15 dicembre 2006 al 15 gennaio 2007 avrebbe venduto oltre 350.000 copie.
Il 2 dicembre 2006 Adriano è ospitato su Rai Tre nel salottino di Fabio Fazio Che tempo che fa per un'intervista, evento più unico che raro data la scarsa disponibilità del cantante per questo genere di cose. Anche questa volta è un gran successo di ascolti. La terza rete Rai totalizza 6.200.000 di contatti (come riportato nei dati Auditel, riportati nei quotidiani dei giorni successivi), risultato quasi storico per la rete. Adriano Celentano ha venduto durante la sua cinquantennale carriera, oltre 110 milioni di dischi dimostrando di essere il più prolifico di tutti i cantanti italiani...
discografia
33 Giri e CD
Marzo 1960 - Adriano Celentano con Giulio Libano e la sua orchestra - Jolly LPJ 5008
Novembre 1960 - Furore - Jolly LPJ 5017
1962 - Peppermint twist - Jolly LPJ 5021
Giugno 1963 - A New Orleans - Jolly LPJ 5025
1965 - Non mi dir - Clan, ACC 40002
Marzo 1966 - La festa - Clan, ACC 40006
Novembre 1966 - Il ragazzo della via Gluck - Clan, ACC 40007
Maggio 1968 - Azzurro/Una carezza in un pugno - Clan, ACC 40011
Novembre 1968 - Adriano rock - Clan, BF 501
1969 - Le robe che ha detto Adriano - Clan, BF 502
1970 - Il forestiero - Clan, BFM 700
1971 - Er più - Storia d'amore e di coltello - Clan, BFM 602 Nota: l'uscita di questo LP era prevista prima di Il forestiero; ma essendo stata rimandata di qualche mese l'uscita del film, fu rimandata anche l'uscita del disco, pur rimanendo lo stesso numero di catalogo
1972 - I mali del secolo - Clan, BFM 701
1973 - Nostalrock - Clan, CLN 65764
1975 - Yuppi du - Clan, CLN 69120
1976 - Svalutation - Clan, CLN 86013
1977 - Disco dance - Clan, CLN 86026
1977 - Tecadisk - Clan, CLN 86033
1978 - Ti avrò - Clan, CLN 20053
1978 - Geppo il folle - Clan, CLN 20099
1979 - Soli - Clan, CLN 20150
1979 - Me, live! - Clan, CLN 22203
1980 - Un po' artista un po' no - Clan, CLN 20201
1981 - Deus - Clan, CLN 20257
1982 - Uh... uh... - Clan, CLN 20324
1983 - Atmosfera - Clan, CLN 20380
1984 - I miei americani - Clan, CLN 20445
1985 - Joan Lui - Clan, CLN 20485
1986 - I miei americani 2 - Clan, CLN 20545
1987 - La pubblica ottusità - Clan, CLN 20699
1991 - Il re degli ignoranti - Clan, 9031 74439-1
1994 - Quel punto - Clan, 4509 97319-1
1996 - Arrivano gli uomini - Clan, CLCD 74321 381192
1998 - Mina Celentano - Clan/PDU, 90011
1999 - Io non so parlar d'amore - Clan, CLN 13641
2000 - Esco di rado e parlo ancora meno - Clan, CLN 20482
2002 - Per sempre - Clan, CLN 20511
2004 - C'è sempre un motivo - Clan, CLN 20551
2005 - C'è sempre un motivo + L'Indiano - Clan, CLN 20551
2007 - Dormi amore, la situazione non è buona - Clan, CLN 2058
2008 - Yuppi du - Clan, CLN 2099
2011 - Facciamo finta che sia vero - Clan, CLN 2098
2011 - Gift clan 3 - single - Clan, CLN iTunes
2012 - Facciamo finta che sia vero (Versione CD + DVD) - Clan, CLN 21113
2012 - Adriano Live - Clan, CLN 2113
45 giri
1958 - Rip it up/Jailhouse rock - Music 2223
1958 - Blueberry hill/Tutti frutti - Music 2224
1958 - Man smart/I love you baby - Music 2232
1958 - Tell me that you love me/The stroll - Music 2233
1958 - Happy days are here again/Buonasera signorina - Jolly J 20032
1958 - Hoola hop rock/La febbre dell'hoola hop - Jolly J 20045
1959 - Ciao ti dirò/Un'ora con te - Jolly J 20057
1959 - Il ribelle/Nessuno ci crederà - Jolly J 20063
1959 - Il tuo bacio è come un rock/I ragazzi del juke-box - Jolly J 20064
1959 - Teddy girl/Desidero te - Jolly J 20068
1959 - Pronto pronto/Idaho - Jolly J 20069
1960 - Nikita rock/Blue jeans rock - Jolly J 20079
1960 - Rock matto/Impazzivo per te - Jolly J 20080
1960 - Impazzivo per te/Crazy rock - Jolly J 20080 Stesso numero di catalogo del precedente, ma con il lato B Impazzivo per te che diventa lato A
1960 - Personality/Il mondo gira - Jolly J 20089
1960 - Così no/La gatta che scotta - Jolly J 20090
1960 - Piccola/Ritorna lo shimmy - Jolly J 20092
1960 - Pitagora/A cosa serve soffrire - Jolly J 20106
1960 - Giarrettiera rosa/Che dritta! - Jolly J 20107
1960 - Furore/Movimento di rock - Jolly J 20124
1961 - 24 mila baci/Aulì-ulè - Jolly J 20127
1961 - Non esiste l'amor/Basta - Jolly J 20137
1961 - Gilly/Coccolona - Jolly J 20144
1961 - Nata per me/Non esser timida - Jolly J 20150
1962 - Forse forse/Peppermint twist - Jolly J 20153
1962 - Ciao amore/Veleno - Caramba Jolly C 11000
1962 - Si è spento il sole/La mezza luna - Jolly J 20178
1962 - Stai lontana da me/Sei rimasta sola/Amami e baciami - Clan, ACC 24001
1962 - 24 mila baci/Il tuo bacio è come un rock - Jolly J 20185
1962 - Pregherò (prima parte)/Pasticcio in Paradiso - Clan, ACC 24005
1963 - A New Orleans/Un sole caldo caldo caldo - Jolly J 20197
1963 - Il tangaccio/Grazie, prego, scusi - Clan, ACC 24009
1963 - Serafino campanaro/Hei stella - Jolly J 20220
1963 - Sabato triste/Le notti lunghe - Clan, ACC 24012
1964 - Una notte vicino al mare/Hello Mary Lou - Jolly J 20228
1964 - Non mi dir/Non piangerò - Clan, ACC 24015
1964 - Il problema più importante/È inutile davvero - Clan, ACC 24016
1964 - L'angelo custode/Bambini miei - Clan, ACC 24019
1965 - Ciao ragazzi/Chi ce l'ha con me - Clan, ACC 24022
1965 - Sono un simpatico/E voi ballate/Due tipi come noi - Clan, ACC 24024
1965 - La festa/Ringo - Clan, ACC 24027
1966 - Il ragazzo della via Gluck/Chi era lui - Clan, ACC 24032
1966 - Mondo in mi 7°/Una festa sui prati - Clan, ACC 24040
1967 - La coppia più bella del mondo/Torno sui miei passi - Clan, ACC 24051
1967 - Tre passi avanti/Eravamo in 100.000 - Clan, ACC 24058
1967 - 30 donne nel west/Più forte che puoi - Clan, ACC 24063
1968 - Canzone/Un bimbo sul leone - Clan, ACC 24073
1968 - Azzurro/Una carezza in un pugno - Clan, ACC 24080
1968 - L'attore/La tana del re - Clan, BF 69001
1969 - La storia di Serafino/La pelle - Clan, BF 69013
1969 - Storia d'amore/Straordinariamente - Clan, BF 69014
1969 - Lirica d'inverno/L'uomo nasce nudo - Clan, BF 69030
1970 - Chi non lavora non fa l'amore/Due nemici innamorati - Clan, BF 69040
1970 - Chi non lavora non fa l'amore (cantata da Claudia Mori)/EA - Clan, BF 69041
1970 - Viola/Se sapevo non crescevo - Clan, BF 69051
1971 - Sotto le lenzuola/Il forestiero - Clan, BF 70000
1971 - Una storia come questa/Brutta - Clan, BF 70010
1971 - Er più/Una storia d'amore e di coltello - Clan, BF 70015
1972 - Un albero di trenta piani/Forse eri meglio di lei - Clan, BF 70018
1972 - La ballata di Pinocchio/I will drink the wine - Clan, BF 70022
1972 - Prisencolinensinainciusol/Disc Jockey - Clan, BF 70026
1973 - L'unica chance/Quel signore del piano di sopra - Clan, CLN 1319
1973 - Only you/We're gonna move - Clan, CLN 1887
1974 - Bellissima/Stringimi a te - Clan, CLN 2443
1975 - Yuppi du/La ballata - Clan, CLN 3208
1975 - Un'altra volta chiudi la porta/Do dap - Clan, CLN 3633
1976 - Svalutation/La barca - Clan, CLN 4375
1977 - A woman in love/Rock around the clock/Don't play that song (you lied) - Clan, CLN 5048
1977 - When love/Somebody save me - Clan, CLN 5403
1978 - Ti avrò/La moglie, l'amante, l'amica - Clan, CLN 10089
1979 - Che cosa ti farei/Geppo il folle - Clan, CLN 10120
1979 - Soli/Io e te - Clan, CLN 10174
1980 - Qua la mano/Gocce d'acqua - Clan, CLN 10251
1980 - Il tempo se ne va/Non se ne parla nemmeno - Clan, CLN 10252
1980 - Innamorata, incavolata a vita/Se non è amore - Clan, CLN 10305
1981 - L'artigiano (1° parte)/L'artigiano (2° parte - Clan, CLN 10326
1982 - Crazy movie/Roma che fa...te innamora - Clan, CLN 10371
1982 - Uel mae sae/We're gonna move - Clan, CLN 10393
1982 - Uh...uh.../Jungla di città - Clan, CLN 10442
1984 - Susanna/Il cantante folle - Clan, CLN 23001
1987 - Mi attrai/La luce del sole - Clan, CLN 10786
1995 - Voglio prendere il sole
1995 - Prisencolinensinainciusol Remixes (maxi single) - Flying Records su licenza Clan FIT 024
1996 - Cosi come sei
1996 - Arrivano gli uomini
1996 - Solo da un quarto d'ora
1998 - Acqua e sale
1998 - Brivido felino
1998 - Che taggia dì
1999 - Gelosia
1999 - L'emozione non ha voce
1999 - L'uomo di cartone
1999 - Una rosa pericolosa
1999 - Qual è la direzione
1999 - Mi domando
1999 - L'arcobaleno
2000 - Senz'amore
2000 - Le pesche d'inverno
2000 - Per averti
2001 - Apri il cuore
2001 - Ti prenderò
2001 - Quello che non ti ho detto mai
2001 - Tir
2001 - Le stesse cose
2001 - L'emozione non ha voce - duetto con Biagio Antonacci
2002 - Confessa
2003 - Per sempre
2003 - Più di un sogno
2003 - Mi fa male
2004 - C'è sempre un motivo
2004 - Marì Marì
2005 - Ancora vivo
2005 - Valeva la pena
2005 - L'indiano - dal 1987 l'unico uscito in CD singolo
2006 - Oh Diana
2007 - Hai bucato la mia vita
2007 - La situazione non è buona
2008 - Dormi amore
2008 - Fiori
2008 - Aria...non sei più tu
2008 - Sognando Chernobyl
2008 - La cura
2011 - Non ti accorgevi di me
2011 - Non so più cosa fare
2012 - Ti penso e cambia il mondo
2012 - Anna parte
2012 - La cumbia di chi cambia
2012 - Facciamo finta che sia vero
2012 - Ti penso e cambia il mondo (Live Arena di Verona, cantata assieme a Gianni Morandi)
2012 - Medley: Ringo (Live Arena di Verona)
2012 - Città senza testa (Cammino) (Live Arena di Verona)
2012 - La tempesta
2013 - Ti fai del male
2013 - Io non ricordo da quel giorno tu
2013 - Mai nella vita
Antologie
1969 - Pioggia di successi - Clan, BF LP 506
1970 - Adriano hits - Clan, BF LP 600
1973 - La storia di uno...Adriano Celentano - Clan, CLN 68215
1975 - Il meglio di Adriano Celentano - Clan, CLN 69133
1979 - Antologia ('57-'80) - Clan, CLN 22504
1980 - Il tempo se ne va compilation musica
1982 - Il cinema di Adriano - Clan, CLN 25037
1983 - Le volte che Adriano è stato primo, CLN 20391
1988 - Antologia '57-'87 (6 dischi) - Clan, CLN 77002
1992 - Superbest - Clan, 4509 91216-1
1995 - Alla corte del Re-mix - Clan, CLCD 74321 331042
1997 - Le origini di Adriano Celentano vol.1 - RTI Music, 11611
1997 - Le origini di Adriano Celentano vol.2 - Clan, 496155
2000 - Questa è la storia di uno di noi (cofanetto)
2001 - Il cuore, la voce - Clan, CLN 20501
2003 - Tutte le volte che Adriano è stato primo - Clan, CLN 20521
2003 - TRE (cofanetto)
2006 - Unicamente Celentano - Clan, CLN 20571
2007 - Tutto Adriano 1958-1964 vol.1
2007 - Tutto Adriano 1958-1964 vol.2
2008 - L'animale - Clan, CLN 2075-2
2009 - Gold Italia collection vol.1
2009 - Gold Italia collection vol.2
2010 - Il ribelle rock! - Sony Music
2010 - Il meglio di Adriano Celentano - NAR International
2010 - Antologia Italian Style - Venus Distribuzione
2010 - Movimento di rock
2013 - ... Adriano
Filmografia
Attore
I ragazzi del juke-box, regia di Lucio Fulci (1959)
Dai Johnny dai! (Go, Johnny, Go!), regia di Paul Landres (1959)
Urlatori alla sbarra, regia di Lucio Fulci (1960)
Juke box - Urli d'amore, regia di Mauro Morassi (1960)
La dolce vita, regia di Federico Fellini (1960) cameo
Sanremo - La grande sfida, regia di Piero Vivarelli (1960)
Balliamo insieme il twist (Hey, Let's Twist), regia di Greg Garrison (1961)
Io bacio... tu baci, regia di Piero Vivarelli (1961)
Il monaco di Monza, regia di Sergio Corbucci (1963)
Uno strano tipo, regia di Lucio Fulci (1963)
Super rapina a Milano, regia di Adriano Celentano (1964)
I malamondo, regia di Paolo Cavara (1964)
Per un pugno di canzoni, regia di José Luis Merino (1966)
Serafino, regia di Pietro Germi (1968)
La più bella coppia del mondo, regia di Camillo Mastrocinque (1968)
Er più - Storia d'amore e di coltello, regia di Sergio Corbucci (1971)
Bianco, rosso e..., regia di Alberto Lattuada (1972)
Le cinque giornate, regia di Dario Argento (1973)
L'emigrante, regia di Pasquale Festa Campanile (1973)
Rugantino, regia di Pasquale Festa Campanile (1973)
Yuppi Du, regia di Adriano Celentano (1975)
Aria, episodio di Di che segno sei?, regia di Sergio Corbucci (1975)
Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni, regia di Sergio Corbucci (1976)
Culastrisce nobile veneziano, regia di Flavio Mogherini (1976)
L'altra metà del cielo, regia di Franco Rossi (1977)
Ecco noi per esempio..., regia di Sergio Corbucci (1977)
Zio Adolfo in arte Führer, regia di Castellano e Pipolo (1978)
Geppo il folle, regia di Adriano Celentano (1978)
Mani di velluto, regia di Castellano e Pipolo (1979)
Venerdì, episodio di Sabato, domenica e venerdì, regia di Castellano e Pipolo (1979)
Il bisbetico domato, regia di Castellano e Pipolo (1980)
La locandiera, regia di Paolo Cavara (1980)
Il prete ballerino, episodio di Qua la mano, regia di Pasquale Festa Campanile (1980)
Asso, regia di Castellano e Pipolo (1981)
Innamorato pazzo, regia di Castellano e Pipolo (1981)
Bingo Bongo, regia di Pasquale Festa Campanile (1982)
Grand Hotel Excelsior, regia di Castellano e Pipolo (1982)
Segni particolari: bellissimo, regia di Castellano e Pipolo (1983)
Sing Sing, regia di Sergio Corbucci (1983)
Lui è peggio di me, regia di Enrico Oldoini (1984)
Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì, regia di Adriano Celentano (1985)
Il burbero, regia di Castellano e Pipolo (1986)
Jackpot, regia di Mario Orfini (1992)
Regista
Super rapina a Milano (1964)
Yuppi Du (1975)
Geppo il folle (1978)
Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì (1985)
Edited by tomiva57 - 20/11/2013, 19:07. -
tappi.
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GRAZIE LUSSY . -
giuvi43.
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. -
.
grazie . -
lella06.
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Ci sarò per sempre
nei tuoi occhi ovunque
ci sarò con te per sempre
nel dolore anche più grande
ascolterò discreto tuo complice segreto ascolterò
nel vento ogni dolce tuo rimpianto
non importa se poi
sarà un destino amaro
non importa perchè tu sei per me
il bene più caro
non importa se poi
mi cercherai lontano
allungando una mano nel cuore
vicino mi troverai
ci sarò per sempre in ogni parte ovunque
ci sarò con te per sempre se qualcuno non ti sente
non importa se poi sarà un destino amaro
non importa perchè tu sei per me
il bene più caro non importa se poi mi cercherai
lontano allungando una mano nel cuore vicino mi troverai
Ci sarò per sempre
in ogni parte ovunque
ci sarò con te per sempre
se qualcuno non ti sente
non importa se poi sarà un destino amaro non
importa perchè tu sei per me il bene più caro
non importa se poi mi cercherai lontano
allungando una mano nel cuore vicino
mi troverai
. -
tappi.
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GRAZIE LELLA . -
lella06.
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Ormai avevo pensato
ho voglia solo io di te
invece sento il profumo
che hai messo su stasera per me
Provo a fare finta che
ti resisto un po'
ma in tondo poi perché
qui è già calda l'atmosfera
sto con te stasera ci sto
Con un brivido felino sento che mi vuoi
la luce del camino spande su di noi
hai la voce che ti frema stringi le mie mani
mi chiami, mi chiami piano lo so
ora che anche tu mi vuoi
Adesso mentre mi baci
capisco che mi piaci perché
(quel mistero dentro te)
è affascinante davvero
sei quella che speravo per me
Provo a fare finta che
ti resisto ma
il gioco mi delude
e già calda l'atmosfera
da te vorrei stasera di più
Con un brivido felino sento che mi vuoi
il fuoco del camino brucia insieme a noi
hai la voce che ti frema
stringi le mie mani mi ami, mi ami
Con un brivido felino ora che ti dai
ti sento travolgente vero come sei
ho l'impulso di fermarti ma tanto non
potrei
se ti muovi, ti muovi, come tu sai
e ti sento che mi vuoi
Brivido felino, brivido felino, brivido felino
brivido felino
Con un brivido felino, io potrei morire da
adesso per come mi prendi e ti dai
e ti sento che mi vuoi.
. -
giuvi43.
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APRI IL CUORE....testospecial vocalist: apri il cuore
No non tenermi sulle spine
dimmi pure se è la fine
special vocalist: apri il cuore
non c'è niente che non si può chiarire
non c'è niente per forza da salvare
special vocalist: apri il cuore
sputa fuori il tuo segreto
che se parli è cancellato
special vocalist: apri il cuore
quel che credi sia una bomba
forse è solo una colomba.
Perché l'amore non sia solo una bugia
perché l'amore rimanga solo poesia
perché il dolore diventi nostalgia
e dal dolore rinasca l'allegria.
Dimmelo per favore dimmi se
mi vuoi bene come prima
o per te sono un problema ormai
per favore dimmelo se il mio destino è senza te
o se ho vissuto solamente un brutto sogno,
un incubo.
special vocalist: apri il cuore
parla pure non temere
dimmi solo cose vere
special vocalist: apri il cuore
posso essere un amico
e se muoio non te lo dico
special vocalist: apri il cuore
basta un poco di coraggio
rimandare sai è peggio
special vocalist: apri il cuore
stai tranquilla che il mio bene
ormai comunque ti appartiene.
Perché l'amore non sia solo una bugia
perché l'amore rimanga solo poesia
perché il dolore diventi nostalgia
e dal dolore rinasca l'allegria.
Dimmelo per favore dimmi se
mi vuoi bene come prima
o per te sono un problema ormai
per favore dimmelo se il mio destino è senza te
o se ho vissuto solamente un brutto sogno, un incubo
coro:
dimmelo per favore dimmi se
mi vuoi bene come prima o per te sono un problema ormai
per favore dimmelo se il mio destino è senza te
o se ho vissuto solamente un brutto sogno, un incubo
special vocalist: apri il cuore
special vocalist: apri il cuore
special vocalist: apri il cuore
TI PRENDERO'....TESTO
Lo sguardo scivola
sotto l'abito si arrotola
e poi si ferma lì
i pensieri ormai si incendiano
così in un attimo
le tue labbra si schiudono
e sembra dicano
c'è un'arancia da sbucciare.
Ecco l'onda arriva e noi
siamo come naufraghi
bagnati, storditi, sbattuti qua e là
e ci prende un vortice
e i corpi s'intrecciano
e il futuro è un vascello in tempesta chissà, chissà
dove va'?
Ti prenderò
dovesse costarmi l'unica cosa che ho
ti prenderò
di notte di giorno anche se tu dirai di no
ti prenderò
una grande passione bruciante, rovente
vivrò
ti prenderò
dovesse costarmi l'unica cosa che ho
ti prenderò.
Le nostre anime
lentamente ormai si annodano...
ma questa sera sai
tira un vento inarrestabile...
E' la passione che
ci travolge in pochi istanti
poi come un gioco inevitabile
cado nel tuo sguardo languido
Ecco l'onda arriva e noi
siamo come naufraghi
bagnati, storditi, sbattuti qua e là
e ci prende un vortice
e i corpi s'intrecciano
e il futuro è un vascello in tempesta chissà, chissà
dove va'?
Ti prenderò
dovesse costarmi l'unica cosa che ho
ti prenderò
di notte di giorno anche se tu dirai di no
ti prenderò
una grande passione bruciante, rovente
vivrò
ti prenderò
dovesse costarmi l'unica cosa che ho
ti prenderò.
coro:
ti prenderò
ti prenderò
Non ti ho detto mai
veramente quello che tu sei per me
è difficile spiegare quello che
ti riempi gli occhi e il cuore
e dà senso alla tua vita.
Nessun uomo, sai
e nessuna donna può dividerci
è una palla di cemento oramai
questo nostro sentimento
che stringiamo tra le dita.
Questi giorni sai
belli o brutti sono sempre belli e noi
siamo pieni di incertezze ma ci sei
con le tue carezze, tu...
A volte in mezzo al mare anche noi
rischiamo di affogare dentro ai guai
ci sappiamo consolare, come sai
rimanendo lì distesi
ad occhi chiusi
ad una nuvola appesi.
Io non so se poi
il destino avrà un suo ruolo su di noi
tale da riuscire a separarci o no
ma io prego sin da adesso
che il futuro sia lo stesso.
Ma se un bivio un dì
ci aspettasse per dividerci così
che restassimo da soli
tu già sai che vivrei per aspettarti
io ti proteggerei lo sai
con il vento piano ti accarezzerei
con il primo raggio io ti sveglierei
ed io spero di saperti
lì con qualcuno, che possa amarti.
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GRAZIE . -
tomiva57.
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CHE DIRE UN GRANDE..GRAZIE LUSSY . -
tomiva57.
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Si è spento il sole
Adriano Celentano
Adricel - E. Leoni - L. Beretta - M. Del Prete
(1963)
Si é spento il sole nel mio cuore per te
non ci sarà più un'altra estate d'amor
i giorni sono fredde notti per me senza più luce ne' calor
Sul caldo mare che ci ha fatto incontrar
un vento gelido mi porta il dolor,
la bianca luna che ci ha fatto sognar si é spenta come il sole d'or.
Muore nell'ombra la vita nel silenzio di tanti ricordi
pur se l'estate é finita t'amo ancor.
Si é spento il sole e chi l'ha spento sei tu
da quando un altro dal mio cuor ti rubò
innamorare non mi voglio mai più
e nessun'altra cercherò, io cercherò.
Amare un'altra non potrò, amare un'altra non potrò.. -
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tomiva57.
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CIAO GIULY& FABRY
Sotto le lenzuola
Adriano Celentano
Io l'altra notte l' ho tradita
e so tornato alle cinque.
Pian piano sotto le lenzuola
non la volevo svegliar,
ma l'abat-jour che è vicino a lei
s'illuminò come gli occhi suoi,
lei mi guardo, io non parlai,
io non parlai e come Giuda la baciai,
ehi, ehi, ehi,
io non giocai quella notte a poker
ma sono stato insieme alla sua amica.
Guardando me sembrava che
lei mi leggesse la verità
e con la mano accarezzandomi le labbra
mi perdonava quel che lei non saprà mai.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
La sera dopo sono uscito
per fare il solito poker
avrei voluto che venisse
ma lei mi ha detto di no.
"vai pure, vai, io rimango qui
gli amici tuoi son tutti la
sveglia sarò quando verrai,
quando tu verrai" e poi mi disse sorridendo
"ehi, ehi, ehi,
al poker sai, non si gioca in tre
e non giocare più con la mia amica".
Dagli occhi suoi cadeva giù
un lacrimone tinto di blu
e con la mano accarezzandole le labbra
le dissi "grazie amore mio" e la baciai.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
oh oh oh...
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
Io amo lei, soltanto lei,
ma perché mai l'avrò tradita.
Una carezza in un pugno
Adriano Celentano
A mezzanotte sai
che io ti penserò
ovunque tu sarai sei mia.
E stringerò il cuscino fra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
Mi sembrerà di cogliere
una stella in mezzo al ciel
così tu non sarai lontano
quando brillerai nella mia mano.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre
stai già pensando a un altro uomo
mi sento gia sperduto
e la mia mano dove prima tu brillavi
e' diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso non lo sono stato
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino tra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre
stai gia pensando a un altro uomo
mi sento gia sperduto
e la mia mano dove prima tu brillavi
e' diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso non lo sono stato
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino tra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.. -
lella06.
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Tu non sai che cosa sei per me
e che cosa non farei per te
c'è l'inferno e il paradiso in te
sul tuo seno caldo ci dormirei
e se dovrò buttare via
tutto il resto
lo farò
ma ti avrò,
io ti avrò...
e se tu vuoi non m'importa sai
se appartieni a lui
ma ti avrò,
so che ti avrò...
per averti non avrò pietà
lui dei tuoi silenzi che ne sa
lascia nel suo letto al posto tuo
la tristezza che c'è in un addio
e se dovrò buttare via
tutto il resto
lo farò
ma ti avrò,
io ti avrò...
e se tu vuoi non m'importa sai
se appartieni a lui
ma ti avrò,
so che ti avrò...
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Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, attore, regista e imprenditore italiano. È stato soprannominato "il Molleggiato" a causa del suo modo di ballare.
Adriano Celentano nasce a Milano il 6 gennaio 1938, al numero 14 di via Gluck. I suoi genitori sono pugliesi di Foggia, trasferitisi al nord per lavoro. A Milano Adriano trascorre l'infanzia e l'adolescenza, trasferendosi con la famiglia nel 1951 in via Correnti; anni dopo, da questo trasloco trarrà ispirazione per il testo della canzone Il ragazzo della via Gluck, come ha raccontato il nipote Gino Santercole.
Presa la licenza di quinta elementare Adriano lascia la scuola e inizia a lavorare tentando diversi mestieri, tra cui per ultimo e il più amato quello di orologiaio. Tuttora Celentano si diletta di orologi nel tempo libero.
I rock boys
Nello stesso periodo inizia ad interessarsi di musica, in particolare del rock'n'roll, che, come molti altri giovani italiani, inizia a conoscere nel 1955 con l'arrivo in Italia del film Blackboard Jungle, in italiano Il seme della violenza: nella colonna sonora c'è una canzone, intitolata Rock around the clock, cantata da un cantante sconosciuto in Italia, Bill Haley, accompagnato dal suo complesso, i Comets, e Celentano (come altri giovani) rimane folgorato, decidendo di voler anche lui diventare un cantante di rock'n'roll.
Forma di lì a poco un gruppo, i Rock Boys, costituito da quattro suoi amici: i tre fratelli Ratti alla batteria, al basso e alla chitarra (Franco, chitarrista, Marco, il bassista, diventerà in seguito un celebre contrabbassista jazz, oltre che musicista con Ivan Della Mea, mentre Giancarlo, il batterista, entrerà in seguito nel gruppo di Bruno De Filippi ed accompagnerà poi negli anni settanta Giorgio Gaber nei primi spettacoli del teatro canzone) e Ico Cerutti (torinese trasferito da poco a Milano con la famiglia) alla seconda chitarra, ed è con questa formazione che, dopo aver preparato alcuni brani di rock'n'roll americani (a cui Celentano, non sapendo l'inglese, cambia le parole), i Rock Boys debuttano nel 1956 all'Ancora, locale di Milano, per poi passare in breve tempo al club Santa Tecla, molto più noto, ma continuando anche ad esibirsi in altri teatri di Milano.
In uno di questi, il teatro Smeraldo, alla fine del 1956, Celentano e i Rock Boys conoscono un complesso di rock'n'roll che arriva da Roma: sono un gruppo di fratelli guidati dal più giovane, il quindicenne Antonio Ciacci, ed uno di essi, il chitarrista Enrico, si mette in evidenza come il più dotato di tecnica musicale (anni dopo, Celentano ritroverà Antonio, diventato nel frattempo Little Tony).
Intanto si è aggiunto ai Rock Boys il pianista Enzo Jannacci proveniente dai Rocky Mountains (il gruppo che accompagna Tony Dallara), e che è stato presentato a Celentano da Pino Sacchetti, saxofonista amico di Jannacci che entra anch'esso nel gruppo. In questi primi spettacoli Celentano mischia alle canzoni intermezzi di cabaret (con l'imitazione di Jerry Lewis) e di ballo: lascia ai musicisti lo spazio per suonare, mentre lui balla in maniera dinoccolata e snodata.
Celentano conosce anche un ballerino, Alberto Longoni, che si esibisce con il nome d'arte di Torquato il Molleggiato (anni dopo diventerà famoso come Jack La Cayenne), e spesso lo porta con il gruppo durante le esibizioni: un giorno, annunciato in cartellone, Longoni non si presenta ad una serata perché bloccato dalla Polizia, e Celentano balla al suo posto, diventando lui Il Molleggiato
Il Primo Festival del Rock and Roll Italiano del 1957
Il coreografo e ballerino Bruno Dossena (che morirà tragicamente in un incidente stradale l'anno dopo) ha l'idea di organizzare un festival del rock and roll italiano a Milano (lo chiama "Primo Festival", evento che fu proseguito senza ballerini a Genova (1958), San Severino Marche (1959), Ancona (1960), Roma (1961), Verona (1962), Bologna (1963) e l'edizione fallimentare di Firenze del '64. Il primo festival si tiene il 18 maggio del 1957 al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi, e vi partecipano gruppi milanesi, corrispondenti a : "Celentano and his Rock Boys", "Ghigo e gli Arrabbiati", il Duo Corsaro (due acrobati che si esibirono in un numero mimico su base musicale, e che nulla hanno a che vedere con I Due Corsari), la Swing Parade, Tony Renis, i Colombet (soprannominati "Re del Cha Cha Cha") e la Original Lambro Jazz Band; ognuno di essi ha alcuni minuti a disposizione, per presentare tre o quattro canzoni (molto brevi, raramente raggiungono i due minuti di durata).
Il festival, denominato Trofeo Oransoda, ha lo scopo di premiare i più grandi ballerini di rock and roll supportati da alcune orchestre e cantanti ospiti presenti alla manifestazione. Vince il trofeo il Dossena Rock Ballett capitanato dal ballerino triplice campione del mondo Bruno Dossena, gruppo acrobatico che fu accompagnato dalla Lambro Jazz Band che all'epoca spopolava all'Arethusa e altri noti locali dell'ambiente meneghino.
È lo stesso Dossena che, nei giorni precedenti, invita Celentano a partecipare con il suo gruppo. A proposito di questa esibizione, sono nate alcune leggende metropolitane, forse per la cattiva memoria di alcuni protagonisti, che vanno smentite:
la prima è che, tra i Rock Boys ci fosse anche Luigi Tenco al sax, ma Tenco, in quel periodo, è ancora a Genova, dove suona nel Modern Jazz Group di Mario De Sanctis; solo nel 1958 Tenco si trasferirà a Milano, dove conoscerà Gaber e dove formerà I Cavalieri.
La seconda è che Gaber si fosse esibito suonando nel gruppo di Celentano, mentre invece si esibì per l'ultima volta alla chitarra con Ghigo Agosti; solo in seguito entrò nei Rock Boys). Inoltre, che gli autori del testo di una delle canzoni cantate da Celentano, Ciao ti dirò, siano lo stesso Tenco e Gaber: anche questo non è possibile per i motivi scritti prima, ed inoltre lo stesso autore della musica, Gian Franco Reverberi, ha sempre affermato che il testo fosse di Giorgio Calabrese, che a sua volta ha polemizzato spesso su questo argomento con lo stesso Gaber.
La terza è che Celentano si fosse aggiudicato il Festival del 1957, quando invece tale manifestazione, riportata sui manifesti dell'epoca come Trofeo Oransoda Rock and Roll, era una gara di ballo di rock and roll acrobatico, dove orchestre e primi urlatori erano esclusivamente ospiti di supporto a coppie di ballerini dilettanti, professionisti e gruppi acrobatici come la Nazionale Francese di ballo, che in finale perse il confronto con il vincitore Dossena Rock Ballet. A fine manifestazione ci fu la maratona finale in pista con tutti i ballerini concorrenti, dopodiché, il triplice campione del Mondo Bruno Dossena, consegnò il trofeo Oransoda nelle mani del suo gruppo acrobatico, costituito dai suoi migliori allievi, tra cui Giancarlo Gatti e Lilli Napoli, premiati nuovamente nel maggio 2008 al Memorial Bruno Dossena di Milano, evento che annualmente celebra la ricorrenza del festival 1957.
Tra il pubblico del festival, è presente il discografico Walter Guertler, che propone a Celentano un contratto discografico per una delle sue etichette, la Music, che infatti pubblicherà nella primavera del 1958 le prime incisioni di Celentano: tutte cover di brani di rock'n'roll americani, usciti su quattro 45 giri (e raccolti in due extended playing) di scarso successo, al punto da diventare delle vere e proprie rarità discografiche. I giornali del giorno dopo parlarono del nuovo divo Celentano, con note di merito per il gruppo acrobatico Dossena Rock Ballet che sconfisse la Nazionale Francese. La Notte del 19 maggio 1957, nella cronaca riportò presunti incidenti avvenuti al Palaghiaccio, intitolava: "Palazzo del Ghiaccio devastato dal nuovo divo del rock'n'roll", mentre sul Corriere della Sera Giorgio Bocca scrisse un articolo molto duro contro la nuova moda giovanile importata dall'America.
Poco prima del festival, vi era stata nei Rock Boys la defezione di Ico Cerutti, che aveva lasciato il gruppo per dedicarsi al jazz (entra infatti nell'orchestra di Franco Cerri con Renato Sellani, e ritornerà in contatto con Celentano anni dopo quando si dedicherà alla carriera di cantante), sostituito da Gino Santercole; subito dopo il festival Cerutti venne imitato da Giancarlo Ratti, anche lui passato al jazz, mentre un altro dei fratelli, il chitarrista, si ritira dalla musica; i due vengono sostituiti dal batterista Flavio Carraresi (fiorentino, anche lui di formazione jazz) e da Gaber, portato nel gruppo dall'amico Jannacci.
Ma il 1957 è un anno importante per Celentano anche per un altro motivo: conosce infatti Miki Del Prete, che negli anni diventerà uno dei suoi più preziosi collaboratori, nonché spesso autore di testi. Del Prete è pugliese come Celentano, figlio del calciatore del Bari Mario Del Prete, e si è trasferito in Lombardia quando il padre è stato ceduto al Como; amico di Dossena, è anche lui un ballerino di rock'n'roll, e l'amicizia tra Del Prete e Celentano nasce quando Miki riesce ad organizzare due settimane di ingaggio per il vincitore del Festival del Rock'n'Roll italiano nell'estate del 1957, una al Morgana di Sanremo ed una al Muretto di Alassio. Celentano e i Rock Boys cantano gratis, in cambio di due settimane di villeggiatura pagata, e da quel momento nasce l'amicizia tra i due tuttora reciproca.
Marzo 1960 - Adriano Celentano con Giulio Libano e la sua orchestra - Jolly LPJ 5008
Novembre 1960 - Furore - Jolly LPJ 5017
1962 - Peppermint twist - Jolly LPJ 5021
Giugno 1963 - A New Orleans - Jolly LPJ 5025
1965 - Non mi dir - Clan, ACC 40002
Marzo 1966 - La festa - Clan, ACC 40006
Novembre 1966 - Il ragazzo della via Gluck - Clan, ACC 40007
Maggio 1968 - Azzurro/Una carezza in un pugno - Clan, ACC 40011
Novembre 1968 - Adriano rock - Clan, BF 501
1969 - Le robe che ha detto Adriano - Clan, BF 502
1969 - Pioggia di successi
1970 - Il forestiero - Clan, BFM 700
1971 - Er più - Storia d'amore e di coltello - Clan, BFM 602 Nota: l'uscita di questo LP era prevista prima di Il forestiero; ma essendo stata rimandata di qualche mese l'uscita del film, fu rimandata anche l'uscita del disco, pur rimanendo lo stesso numero di catalogo
1972 - I mali del secolo - Clan, BFM 701
1973 - La storia di uno... Adriano Celentano
1973 - Nostalrock - Clan, CLN 65764
1975 - Yuppi du - Clan, CLN 69120
1976 - Svalutation - Clan, CLN 86013
1977 - Disco dance (Adriano Celentano) - Clan, CLN 86026
1977 - Tecadisk - Clan, CLN 86033
1978 - Ti avrò - Clan, CLN 20053
1978 - Geppo il folle - Clan, CLN 20099
1979 - Me, live! - Clan, CLN 22203
1979 - Soli - Clan, CLN 20150
1980 - Un po' artista un po' no - Clan, CLN 20201
1981 - Deus - Clan, CLN 20257
1982 - Uh... uh... - Clan, CLN 20324
1982 - Storia d'amore
1983 - Atmosfera - Clan, CLN 20380
1984 - I miei americani - Clan, CLN 20445
1985 - Joan Lui - Clan, CLN 20485
1986 - I miei americani 2 - Clan, CLN 20545
1987 - La pubblica ottusità - Clan, CLN 20699
1991 - Il re degli ignoranti - Clan, 9031 74439-1
1994 - Quel punto - Clan, 4509 97319-1
1996 - Arrivano gli uomini - Clan, CLCD 74321 381192
1998 - Mina Celentano - Clan/PDU, 90011
1999 - Io non so parlar d'amore - Clan, CLN 13641
2000 - Esco di rado e parlo ancora meno - Clan, CLN 20482
2002 - Per sempre - Clan, CLN 20511
2004 - C'è sempre un motivo - Clan, CLN 20551
2005 - C'è sempre un motivo + L'Indiano - Clan, CLN 20551
2007 - Dormi amore, la situazione non è buona - Clan, CLN 2058
45 giri [modifica]
1958 - Rip It Up/Jailhouse Rock - Music 2223
1958 - Blueberry Hill/Tutti frutti - Music 2224
1958 - Man Smart/I Love You Baby - Music 2232
1958 - Tell Me That You Love Me/The Stroll - Music 2233
1958 - Happy Days Are Here Again/Buonasera signorina - Jolly J 20032
1958 - Hoola Hop Rock/La febbre dell'hoola hop - Jolly J 20045
1959 - Ciao ti dirò/Un'ora con te - Jolly J 20057
1959 - Il ribelle/Nessuno ci crederà - Jolly J 20063
1959 - Il tuo bacio è come un rock/I ragazzi del juke-box - Jolly J 20064
1959 - Teddy Girl/Desidero te - Jolly J 20068
1959 - Pronto pronto/Idaho - Jolly J 20069
1960 - Nikita Rock/Blue Jeans Rock - Jolly J 20079
1960 - Rock matto/Impazzivo per te - Jolly J 20080
1960 - Impazzivo per te/Crazy Rock - Jolly J 20080 Stesso numero di catalogo del precedente, ma con il lato B Impazzivo per te che diventa lato A
1960 - Personality/Il mondo gira - Jolly J 20089
1960 - Così no/La gatta che scotta - Jolly J 20090
1960 - Piccola/Ritorna lo shimmy - Jolly J 20092
1960 - Pitagora/A cosa serve soffrire - Jolly J 20106
1960 - Giarrettiera rossa/Che dritta! - Jolly J 20107
1960 - Furore/Movimento di rock - Jolly J 20124
1961 - 24 mila baci/Aulì-ulè - Jolly J 20127
1961 - Non esiste l'amor/Basta - Jolly J 20137
1961 - Gilly/Coccolona - Jolly J 20144
1961 - Nata per me/Non essere timida - Jolly J 20150
1962 - Forse forse/Peppermint Twist - Jolly J 20153
1962 - Ciao amore/Veleno - Caramba Jolly C 11000
1962 - Si è spento il sole/La mezza luna - Jolly J 20178
1962 - Stai lontana da me/Sei rimasta sola/Amami e baciami - Clan, ACC 24001
1962 - 24 mila baci/Il tuo bacio è come un rock - Jolly J 20185
1962 - Pregherò (prima parte)/Pasticcio in Paradiso - Clan, ACC 24005
1963 - A New Orleans/Un sole caldo caldo caldo - Jolly J 20197
1963 - Il tangaccio/Grazie, prego, scusi - Clan, ACC 24009
1963 - Serafino campanaro/Ehi stella - Jolly J 20220
1963 - Sabato triste/Le notti lunghe - Clan, ACC 24012
1964 - Una notte vicino al mare/Hello Mary Lou - Jolly J 20228
1964 - Non mi dir/Non piangerò - Clan, ACC 24015
1964 - Il problema più importante/È inutile davvero - Clan, ACC 24016
1964 - L'angelo custode/Bambini miei - Clan, ACC 24019
1965 - Ciao ragazzi/Chi ce l'ha con me - Clan, ACC 24022
1965 - Sono un simpatico/E voi ballate/Due tipi come noi - Clan, ACC 24024
1965 - La festa/Ringo - Clan, ACC 24027
1966 - Il ragazzo della via Gluck/Chi era lui - Clan, ACC 24032
1966 - Mondo in mi 7°/Una festa sui prati - Clan, ACC 24040
1967 - La coppia più bella del mondo/Torno sui miei passi - Clan, ACC 24051
1967 - Tre passi avanti/Eravamo in 100.000 - Clan, ACC 24058
1967 - 30 donne nel west/Più forte che puoi - Clan, ACC 24063
1968 - Canzone/Un bimbo sul leone - Clan, ACC 24073
1968 - Azzurro/Una carezza in un pugno - Clan, ACC 24080
1968 - L'attore/La tana del re - Clan, BF 69001
1969 - La storia di Serafino/La pelle - Clan, BF 69013
1969 - Storia d'amore/Straordinariamente - Clan, BF 69014
1969 - Lirica d'inverno/L'uomo nasce nudo - Clan, BF 69030
1970 - Chi non lavora non fa l'amore/Due nemici innamorati - Clan, BF 69040
1970 - Chi non lavora non fa l'amore (cantata da Claudia Mori)/EA - Clan, BF 69041
1970 - Viola/Se sapevo non crescevo - Clan, BF 69051
1971 - Sotto le lenzuola/Il forestiero - Clan, BF 70000
1971 - Una storia come questa/Brutta - Clan, BF 70010
1971 - Er più/Una storia d'amore e di coltello - Clan, BF 70015
1972 - Un albero di trenta piani/Forse eri meglio di lei - Clan, BF 70018
1972 - La ballata di Pinocchio/I Will Drink the Wine - Clan, BF 70022
1972 - Prisencolinensinainciusol/Disc Jockey - Clan, BF 70026
1973 - L'unica chance/Quel signore del piano di sopra - Clan, CLN 1319
1973 - Only You/We're Gonna Move - Clan, CLN 1887
1974 - Bellissima/Stringimi a te - Clan, CLN 2443
1975 - Yuppi du/La ballata - Clan, CLN 3208
1975 - Un'altra volta chiudi la porta/Do dap - Clan, CLN 3633
1976 - Svalutation/La barca - Clan, CLN 4375
1977 - A Woman in Love/Rock Around the Clock/Don't Play That Song (You Lied) - Clan, CLN 5048
1977 - When Love/Somebody Save Me - Clan, CLN 5403
1978 - Ti avrò/La moglie, l'amante, l'amica - Clan, CLN 10089
1979 - Che cosa ti farei/Geppo - Clan, CLN 10120
1979 - Soli/Io e te - Clan, CLN 10174
1980 - Qua la mano/Gocce d'acqua - Clan, CLN 10251
1980 - Il tempo se ne va/Non se ne parla nemmeno - Clan, CLN 10252
1980 - Innamorata, incavolata a vita/Se non è amore - Clan, CLN 10305
1981 - L'artigiano (1ª parte)/L'artigiano (2ª parte) - Clan, CLN 10326
1982 - Crazy Movie/Roma che fa...te innamora - Clan, CLN 10371
1982 - Uel mae sae/We're Gonna Move - Clan, CLN 10393
1982 - Uh...uh.../Jungla di città - Clan, CLN 10442
1984 - Susanna/Il cantante folle - Clan, CLN 23001
1987 - Mi attrai/La luce del sole - Clan, CLN 10786
2005 - L'indiano - Clan, CLN 4024
Ultimi singoli [modifica]
1995 - Voglio prendere il sole
1995 - Prisencolinensinainciusol Remixes (maxi single) - Flying Records su licenza Clan FIT 024
1996 - Cosi come sei
1996 - Arrivano gli uomini
1996 - Solo da un quarto d'ora
1998 - Acqua e sale
1998 - Brivido felino
1998 - Che taggia dì
1999 - Gelosia
1999 - L'emozione non ha voce
1999 - L'uomo di cartone
1999 - L'arcobaleno
2000 - Senz'amore
2000 - Le pesche d'inverno
2000 - Per averti
2001 - Apri il cuore
2001 - Lago rosso
2001 - Quello che non ti ho detto mai
2001 - Tir
2002 - Confessa
2003 - Per sempre
2003 - Più di un sogno
2003 - Mi fa male
2004 - C'è sempre un motivo
2005 - Ancora vivo
2005 - Valeva la pena
2005 - L'indiano - dal 1987 l'unico uscito in CD singolo
2006 - Oh Diana
2007 - Hai bucato la mia vita
2008 - Dormi amore
2008 - Fiori
2008 - Aria...non sei più tu
2008 - Sognando Chernobyl
2008 - La cura
Antologie [modifica]
1969 - Pioggia di successi - Clan, BF LP 506
1970 - Adriano hits - Clan, BF LP 600
1973 - La storia di uno...Adriano Celentano - Clan, CLN 68215
1975 - Il meglio di Adriano Celentano - Clan, CLN 69133
1979 - Antologia ('57-'80) - Clan, CLN 22504
1980 - Il tempo se ne va compilation musica
1982 - Il cinema di Adriano - Clan, CLN 25037
1983 - Le volte che Adriano è stato primo, CLN 20391
1988 - Antologia '57-'87 (6 dischi) - Clan, CLN 77002
1992 - Superbest - Clan, 4509 91216-1
1995 - Alla corte del ReMix - Clan, CLCD 74321 331042
1997 - Le origini di Adriano Celentano vol.1 - RTI Music, 11611
1997 - Und immer Azzurro - Seine 20 größten Erfolge 1962-1997 - Clan, CD 74314905623
1999 - Le origini di Adriano Celentano vol.2 - Clan, 496155
2000 - Questa è la storia di uno di noi (cofanetto)
2001 - Il cuore, la voce - Clan, CLN 20501
2003 - Le volte che Celentano è stato 1 - Clan, CLN 20521
2003 - TRE
2005 - Una stella in mezzo al ciel
2006 - Le più belle canzoni di Adriano Celentano
2006 - Unicamente Celentano - Clan, CLN 20571
2008 - L'animale - Clan
2010 - Il ribelle rock! - Sony Music
2010 - Il meglio di Adriano Celentano - NAR International
2010 - Antologia Italian Style - Venus Distribuzione
Edited by tomiva57 - 3/6/2011, 16:06.