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Alberto Fortis (album)Da Wikipediafoto web
Alberto Fortis è il primo album di Alberto Fortis pubblicato nel 1979 dalla Philips Records. Testi e musiche: Alberto Fortis Arrangiamenti e direzione d'orchestra: Claudio Fabi Edizioni: Intersong Italiana Produzione: Alberto Salerno
Canzoni
Alberto Fortis rappresenta l'ingresso nel mondo cantautoriale italiano di Fortis. La verve polemica e la poetica di alcune canzoni contenute nell LP, proiettarono il cantante di Domodossola all'attenzione del pubblico italiano.
A voi romani fu forse la canzone che destò più interesse e polemica dell'intero album. Interpretato come un attacco agli abitanti di Roma da parte di un cantante del nord è, in realtà, come ribadito più volte con veemenza da parte del suo autore, una critica al potere, di cui la capitale è centro nevralgico. Inoltre la canzone dev'essere considerata un attacco a tutte le forme di potere
« Io vi odio a voi romani
io vi odio tutti quanti
distruttori di finanze e nati stanchi
siete un peso alla nazione
siete proprio brutta gente
io ti odio grande Roma decadente »
Milano e Vincenzo riprende la tematica del controllo del potere da parte di persone che non comprendono la natura dell'arte, ma quella degli interessi economici. Vincenzo Micocci, fondatore e direttore generale di un'importante casa discografica, la IT, è il bersaglio polemico del testo.
« Vincenzo io ti ammazzerò
sei troppo stupido per vivere
Vincenzo io ti ammazzerò perché
perché non sai decidere »
Allo stesso tempo è anche una dichiarazione d'amore verso la sua città adottiva, Milano
« Milano sono tutto tuo
Vincenzo no, non mi rinchiude più
Oh Milano sì buona almeno
almeno tu
Ti devo tanto come uomo
lavoro insieme ai figli tuoi
Oh Milano, fa di me quello che vuoi »
Il Duomo di notte prende spunto dalla chiesa principale di Milano, per avventurarsi nell'animo disilluso di molti giovani di allora.
« Piroette di sabbia
e le guglie del Duomo
differenza tra pietre
e le voglie di un uomo
che ha per vita una gabbia
liberata dal sesso
gonfia di verità
partorita con gioia
nel lontano ricordo
con le doglie sincere
di una maternità
che alla luce di notte
ha donato confusa il suo figlio balordo »
Enigmatica ed intimista è, invece, "In soffitta".
Forse una delle più belle canzoni scritte da Alberto Fortis è, però, "La Sedia di Lillà", canzone dai molteplici significati, apparentemente concernente una persona (un parente di Fortis) rimasta sulla sedia a rotelle e suicidatasi, ma contenente temi comuni a tutto l'album (l'amore come fonte di sofferenza, l'amicizia tradita).
« ma vedevo un'ombra appesa
la vedevo dondolare
l'ombra non voleva stare
sulla sedia di lillà »
Tracce
1. A voi romani 3'20"
2. Milano e Vincenzo 3'20"
3. Il Duomo di notte 4'00"
4. In soffitta 2'25"
5. La sedia di lillà 5'12"
6. Nuda e senza seno 3'45"
7. La pazienza 3'00"
8. Sono contento di voi 4'00"
9. L'amicizia 3'50"
Milano e Vincenzo
Il Duomo di notte
Edited by tomiva57 - 30/4/2013, 18:15.