SERGIO ENDRIGO

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    Sergio Endrigo


    (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005) è stato un cantautore italiano. Ha vinto il Festival di Sanremo 1968 con Canzone per te, è arrivato secondo nel 1969 con Lontano dagli occhi e terzo nel 1970 con L'arca di Noè; nel corso della sua carriera ha collaborato con poeti come Pier Paolo Pasolini, Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti e con musicisti come Toquinho ed il premio Oscar Luis Bacalov.

    Nato a Pola dal pittore e scultore Romeo Endrigo (anche tenore autodidatta) e da Claudia Smareglia, trascorse l'infanzia in Istria. Nel febbraio 1947 fu costretto, a causa delle vicende seguenti alla fine della seconda guerra mondiale, ad abbandonare la città natale insieme alla madre (il papà era morto nel 1939) e a trasferirsi come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia (vicende queste che anni dopo racconterà nella sua canzone intitolata 1947).


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    Per aiutare economicamente la mamma, interruppe gli studi ginnasiali ed iniziò a lavorare (tra l'altro anche come "lift-boy" in un hotel e come fattorino alla Mostra del Cinema); incominciò in questo periodo anche a suonare la chitarra, ed in breve tempo trovò un ingaggio come cantante e contrabbassista in varie orchestre, tra cui quella di Ruggero Oppi, fino ad entrare nel complesso di Riccardo Rauchi, e fu appunto con quest'orchestra che avvenne il suo debutto discografico nel 1959, con un 45 giri extended play che includeva Non occupatemi il telefono e Ghiaccio bollente.

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    Il disco di Sergio Endrigo inciso con lo pseudonimo "Notarnicola" nel 1959 per le edizioni AristonIncise poi, nello stesso anno, per le Edizioni musicali Ariston, usando lo pseudonimo Notarnicola, un disco con due successi della casa editrice, Arrivederci e Nuvola per due (scritti entrambi da Umberto Bindi per la musica e da Giorgio Calabrese per il testo).

    Nel 1960, dopo aver superato il provino con il maestro Giampiero Boneschi firmò un contratto come cantante con la Dischi Ricordi, che lo dirottò alla sottoetichetta Tavola Rotonda.
    Fu proprio Nanni Ricordi a spingerlo a scrivere qualche pezzo: la sua prima canzone è stata Bolle di Sapone, cui seguirono I tuoi vent’anni, La brava gente e Chiedi al tuo cuore che, seppure scritte da Endrigo, furono firmate da Mariano Rapetti, il padre di Mogol, con lo pseudonimo "Calibi", e dal maestro Renato Angiolini con lo pseudonimo "Toang".


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    I primi successi

    Nel 1962 abbandona la Ricordi per la RCA, seguendo il suo produttore Nanni Ricordi, ed è proprio in quell'anno che viene pubblicata una delle sue canzoni più famose, "Io che amo solo te", brano d'amore con una bella musica che, nel corso degli anni, ha conosciuto svariate versioni (ricordiamo in particolare quelle di Mina, Ornella Vanoni, Marisa Sannia, Gino Paoli, Enzo Jannacci, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia).



    Sergio Endrigo con Bruno Lauzi, Vanis Rebecchi e Gino Paoli.Nello stesso anno uscì il suo primo LP da solista (ne aveva pubblicato uno nel 1959 con l'orchestra di Rauchi), intitolato semplicemente Sergio Endrigo che comprendeva oltre a Io che amo solo te ovviamente, altri classici come, Vecchia balera, La periferia, Il soldato di Napoleone (su testi di Pier Paolo Pasolini tratti dalla raccolta La meglio gioventù), Aria di neve, Via Broletto 34 (canzone che narra di un omicidio passionale), Viva Maddalena, I tuoi vent'anni.
    Nel 1963 seguì un secondo LP dal titolo Endrigo, con altri classici come Se le cose stanno così, Annamaria, La rosa bianca (traduzione della parte centrale di una poesia tratta dalla raccolta "Versos sencillos" del grande poeta cubano José Martì e che darà vita alla famosissima canzone "Guantanamera"), Era d'estate, La guerra.
    Nel 1965 lasciò la RCA per la Fonit Cetra; compose uno dei suoi brani più belli e famosi, "Te lo leggo negli occhi" (interpretato da Dino e da Giorgio Gaber e poi, trent'anni dopo, da Franco Battiato).
    Su 45 giri pubblicò quell'anno due grandi successi: in estate "Mani bucate", e in autunno "Teresa", brano che venne censurato dalla Rai per i contenuti del testo[senza fonte], dove si parlava di una relazione con una ragazza non più vergine, argomento all'epoca piuttosto scabroso.

    Debuttò al Festival di Sanremo nel 1966 con Adesso sì (che in quello stesso anno venne incisa anche da uno sconosciuto Lucio Battisti in una raccolta sanremese della Dischi Ricordi, divenendo la sua primissima incisione).
    Sempre nel 1966 uscì il terzo LP che si intitolava di nuovo Endrigo e comprendeva, oltre ad Adesso si, canzoni come Mani bucate, La donna del Sud, La ballata dell'ex (canzone che tratta il tema della guerra partigiana e della fine delle speranza che aveva alimentato la lotta a causa della continuità tra l'Italia di prima della guerra e quella degli anni '50), Girotondo intorno al mondo, Teresa, Dimmi la verità. Nel 1967 fu ancora a Sanremo con Dove credi di andare, abbinato con Memo Remigi. L'anno seguente ottenne la vittoria con Canzone per te in coppia con Roberto Carlos. L'opinione che la vittoria fosse una sorta di riparazione alla tragica scomparsa, l'anno precedente, di Luigi Tenco, resa attraverso la vittoria ad un esponente della canzone d'autore, tenne banco per diverso tempo, tra alcuni addetti ai lavori. Lo stesso anno Endrigo partecipò anche all'Eurofestival con Marianne.

    Nello stesso anno il nuovo LP, sempre intitolato Endrigo, comprendeva oltre alla vincitrice di Sanremo e Marianne, classici come La Colomba, Il primo bicchiere di vino, Dove credi di andare, Anch'io ti ricorderò, Perché non dormi fratello, Il dolce paese, Il treno che viene dal Sud.

    Nel 1969 Endrigo arrivò secondo a Sanremo, cantando in coppia con la gallese Mary Hopkin la sua Lontano dagli occhi. L'anno successivo si classificò terzo con L'arca di Noè cantata assieme a Iva Zanicchi.

    Di minore riscontro fu la sua settima partecipazione consecutiva nel 1971, quando si posizionò undicesimo con Una storia, abbinato con i New Trolls che ne diedero una versione in stile rock-progressivo. Endrigo quindi tornò a calcare il palcoscenico sanremese nel 1974 con Elisa Elisa, nel 1976 con Quando c'era il mare e l'ultima volta nel 1986, con Canzone italiana, che a differenza di tutte le altre con le quali aveva gareggiato in passato, non era scritta da lui ma da Claudio Mattone.

    Le canzoni per bambini

    Endrigo interpretò anche alcune canzoni per bambini come La casa (testo e musica originali di Vinicius de Moraes, tradotta da Sergio Bardotti) e contenuta nell'album La vita, amico, è l'arte dell'incontro (1969): quest'ultimo è inciso con i due poeti Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti (che nel disco recita alcune liriche di Vinicius tradotte) e molti musicisti come il chitarrista brasiliano Toquinho, Maurizio De Angelis, il batterista Enzo Restuccia e Giovanni Tommaso.
    Sempre con la collaborazione di Vinicius incide nel 1972 un disco di canzoni per bambini dedicate agli animali, "L'arca", con la partecipazione in alcune canzoni di Marisa Sannia, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e dei Ricchi e Poveri: ricordiamo "La papera", "La pulce" ma soprattutto la celebre "Il pappagallo".
    L'anno successivo mette in musica (con la collaborazione di Luis Bacalov) alcune poesie per bambini di Gianni Rodari nell'album Ci vuole un fiore: tutti quelli che sono stati bambini negli anni '70 ricordano la canzone omonima ("Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero..."), ma celebri sono anche "Il signore di Scandicci" e "Mi ha fatto la mia mamma".
    In tutte queste canzoni, comunque, Sergio Endrigo è riuscito sempre a mantenere un alto livello qualitativo nei testi e nelle musiche, senza mai cadere nel banale come, a volte, è successo ad altri autori che si sono cimentati in brani per bambini.


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    Endrigo scrittore

    Sergio Endrigo insieme a Vito Vita dei Powerillusi e a Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso a Loreto nell'agosto 1999 prima di uno spettacolo tenutosi la sera a Recanati e dedicato a Giacomo LeopardiSergio Endrigo ha scritto il romanzo autobiografico Quanto mi dai se mi sparo? edito da Stampa Alternativa, che è stato ristampato nel 2004.

    Omaggi

    I Gufi hanno inciso nel 1966 una versione della canzone di Endrigo "La guerra.

    Mina canta, nel suo disco del 1968 intitolato Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina la celeberrima Io che amo solo te.

    Marisa Sannia nel 1970 ha inciso un intero album tributo, intitolato Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni (Cgd); in esso interpreta Canzone per te, Girotondo intorno al mondo, Il treno che viene dal sud, Io che amo solo te, Mani bucate, Adesso sì, Perché non dormi fratello? e Come stasera mai.
    Orietta Berti nella compilation Premiatissima del 1984 canta Io che amo solo te.
    Enrico Ruggeri nel suo disco di cover Contatti del 1988 ha interpretato Canzone per te.
    Franco Battiato nell'album Fleurs del 1999 omaggia il cantautore istriano con due suoi brani: Aria di neve e Te lo leggo negli occhi, successivamente, in Fleurs 2 del 2008, interpreta Era d'estate.

    Nel 2002 il Club Tenco realizza un concerto omaggio: Canzoni per te - Dedicato a Sergio Endrigo. Il relativo Cd viene pubblicato da Ala Bianca). Tra i molti artisti che cantano le canzoni di Endrigo: Bruno Lauzi (Via Broletto 34 e La rosa bianca), Enzo Jannacci (Io che amo solo te), Roberto Vecchioni (Madame Guitar), Marisa Sannia (Mani bucate) e Il Parto delle Nuvole Pesanti, che propone una canzone meno nota, ma forse più attuale ora che nel 1970 quando fu incisa da Endrigo, e cioè Lorlando.

    L’11 gennaio 2006 all’Auditorium Parco della Musica di Roma si è tenuto uno splendido concerto-tributo: Ciao Poeta - Omaggio a Sergio Endrigo. La registrazione live viene pubblicata da Radiofandango in doppio Cd e Dvd. Tra gli artisti anche Ornella Vanoni, Nada, Mariella Nava, Gianni Morandi, Gino Paoli, Morgan, Simone Cristicchi e Sergio Cammariere.
    Claudio Baglioni nell'album Quelli degli altri tutti qui del 2006 omaggia il cantautore di Pola cantando due sue canzoni celeberrime: Io che amo solo te e Canzone per te.

    Nel 2007 Fiorella Mannoia inserisce nella sua doppio CD raccolta Io che amo solo te.
    Anche Gianluca Grignani, in recenti apparizioni televisive, propone una sua versione di Io che amo solo te in onore di Sergio Endrigo.
    Nel suo album Un'altra me del 2008, la cantante romana Syria interpreta Momenti un inedito di Endrigo, musicato da Cesare Malfatti dei La Crus.
    Nel 2009 Morgan omaggia Sergio Endrigo inserendo nell'album di cover Italian Songbook Volume 1 la canzone Lontano dagli occhi e la sua traduzione in inglese If Ever You Are Lonely.
    Il 2 luglio 2009 si tiene a Frosinone un tributo a Sergio Endrigo nell'ambito della manifestazione musicale Note Ignote

    Discografia

    Gennaio 1963 - Sergio Endrigo (RCA Italiana, PML 10322)
    Marzo 1964 - Endrigo (RCA Italiana, PML 10368)
    Settembre 1966 - Endrigo (Fonit Cetra, LPB 35032)
    Novembre 1968 - Endrigo (Fonit Cetra, LPB 35033)
    Novembre 1969 - La vita, amico, è l'arte dell'incontro (Fonit Cetra, LPB 35037; inciso con Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti)
    Aprile 1970 - L'arca di Noè (Fonit Cetra, LPX 5/6; registrato dal vivo)
    Novembre 1971 - Nuove canzoni d'amore (Fonit Cetra, LPB 35038)
    Novembre 1972 - L'arca (Fonit Cetra, LPB 35044; inciso con Vinicius de Moraes Marisa Sannia, i Ricchi e poveri e Vittorio De Scalzi dei New Trolls)
    Marzo 1973 - Elisa Elisa e altre canzoni d'amore (Fonit Cetra, LPB 35048)
    Giugno 1974 - La voce dell'uomo (Dischi Ricordi, SMRL 6140)
    Ottobre 1974 - Ci vuole un fiore (Dischi Ricordi, SMRL 6145)
    Luglio 1975 - Dieci anni dopo (Dischi Ricordi, SMRL 6173)
    Gennaio 1976 - Canzoni venete (Dischi Ricordi, SMRL 6179)
    Novembre 1976 - Alle origini della mafia (Dischi Ricordi, SMRL 6198)
    Maggio 1977 - Sarebbe bello (Vanilla, OVL 2007)
    Settembre 1978 - Donna mal d'Africa (Vanilla, VAL 2010)
    1981 - ...e noi amiamoci (Fonit Cetra, LPX 95)
    1982 - Mari del sud (Fonit Cetra, LPX 111)
    1986 - E allora balliamo (RCA Italiana, PL 70985)
    1988 - Il giardino di Giovanni (New Enigma, 2 NEM 47303


    CD

    1993 - Qualcosa di meglio (GRD - Phonogram, 508 321-2)
    2003 - Altre emozioni (D'Autore - DA1013)
    2004 - Cjantant Endrigo (Numar Un - N1 SE 1-04)
    Maggio 2010 - Si comincia a cantare (On Sale Music, 64-OSM-083)

    45 giri (parziale)

    1960 - Bolle di sapone/Alle quattro del mattino (Tavola Rotonda, T 70001)
    1960 - I tuoi vent'anni/Chiedi al tuo cuore (Tavola Rotonda, T 70005)
    1961 - La brava gente/Espoirs de printemps (Tavola Rotonda, T 70011)
    1962 La periferia/Aria di neve
    1962 Basta così/Via Broletto 34
    1962 Ave Maria (Gounod)/Ave Maria (Schubert)
    1962 Io che amo solo te/Vecchia balera
    1963 Se le cose stanno così/Viva Maddalena
    1963 La rosa bianca/Aria di neve
    1963 Era d'estate/Annamaria
    1964 La dolce estate/Ora che sai
    1964 Ti amo/Oggi è domenica per noi
    1965 I tuoi vent'anni/La brava gente
    1965 Mani bucate/Dimmi la verità
    1965 Teresa/Come stasera mai
    1966 Adesso sì (Sanremo)/Io e la mia chitarra
    1966 Girotondo intorno al mondo/Questo amore per sempre
    1966 Back Home, Someday/L'alba che viene a cercare te
    1967 Dove credi di andare (Sanremo)/Il treno che viene dal sud
    1967 La donna del sud/Il treno che viene dal sud
    1967 Perché non dormi fratello/La tua assenza
    1968 Canzone per te (Sanremo)/Il primo bicchiere di vino
    1968 Marianne (Eurofestival)/Il dolce paese
    1968 La colomba/Anch'io ti ricorderò
    1968 Camminando e cantando/Anch'io ti ricorderò
    1969 Lontano dagli occhi (Sanremo)/San Firmino
    1969 Sophia/1947
    1969 La casa/La marcia dei fiori
    1969 Una breve stagione/La poesia degli occhi
    1970 L'arca di Noè(Sanremo)/Dall'America
    1970 Oriente/Lorlando
    1971 Una storia (Sanremo)/Lettera da Cuba
    1971 La prima compagnia/Le parole dell'addio
    1972 Angiolina/La prima compagnia
    1972 Il pappagallo/San Francesco
    1972 La pulce/La papera
    1973 Elisa Elisa (Sanremo)/Antiqua
    1974 L'arca
    1974 Una casa al sole/Perché le ragazze hanno gli occhi così grandi
    1974 Aria di neve
    1974 Ci vuole un fiore/Mi ha fatto la mia mamma
    1975 Napoleone/Ho visto un prato
    1975 La ballata dell'ex
    1975 El merlo/Nina Nana Bobò
    1976 Quando c'era il mare (Sanremo)/Barbara
    1976 Perché non dormi fratello/Girotondo intorno al mondo
    1976 Scende la notte/E così sia
    1978 C'era una volta, anzi domani/Homo Volans
    1979 Il paese del no/Mozart
    1986 Canzone italiana (Sanremo)/Le ragazze
    1989 Per te Armenia/Sono caduti
    1990 Tango rosso /Donna pubblicità



    Edited by tomiva57 - 20/5/2013, 17:17
     
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    SERGIO ENDRIGO
    1962

    • Queste LP è stato pubblicato in due versioni, entrambe con lo stesso numero di catalogo ma facilmente distinguibili:
    - la prima (rarissima ed edita in pochissime copie) con copertina apribile in 3 parti (all'interno le note di Gaio Fratini)

    - la successiva a busta chiusa (le note di Gaio Fratini sono sul retro di copertina) [qui raffigurata]

    • in alcune copie il logo riportato sull'etichetta è attribuito alla RCA Serie Europa, mentre sulla copertina è indicato RCA Italiana

    • Le versioni di La Brava Gente e I Tuoi Vent'Anni sono completamente diverse rispetto alle precedenti versioni dei singoli editi su Tavola Rotonda: si tratta infatti di nuove incisioni realizzate appositamente per questo LP

    • la busta dell'LP è stata edita in due versioni:
    - fotografica, con le copertine degli altri album editi dalla RCA
    - bianca con striature beige e la scritta RCA Italiana

    • Nessuna ristampa è mai stata edita

    • Mai pubblicato su CD


    note discografiche

    Dalla malinconia all’invettiva, dal paradosso al nonsense: lo stile di Sergio Endrigo non si presta a comode catalogazioni, così vivo, ingenuo, vario, instabile, incline sempre all’avventura. La voce di questo giovane cantante sembra giungere da molto lontano, estranea com’è ad ogni formula, ad ogni compiacimento. A riascoltarla, ci si convince sempre più di trovarci di fronte ad un’accorata vocazione musicale che ha poco o nulla da spartire con le mode e le civetterie della musica leggera d’oggi. Nato a Pola vent’otto anni fa, il neo-trovatore Sergio Endrigo sembra aver sostituito, nei suoi vagabondaggi per l’Europa, le corti provenzali con le balere e le stridette di periferia; l’”amor cortese” di classica memoria con quello più amaramente vero da cantare fino all’ultimo respiro: sentite quanta dolcezza la sua voce evoca figure, psicologie ed umori del nostro tempo. Dalla desolata tristezza di Aria Di Neve, fino al diaretto magico di Io Che Amo Solo Te, le canzoni qui raccolte danno vita ad una sorta di defilè sentimentale: come assistere, si passi il termine, a uno streap-tease di stati d’animo autentici. E talvolta, come ne La Brava Gente o ne La Dolce Estate, le canzoni tendono alla solitudine assoluta, nella pura contemplazione di un’esperienza d’amore. Che nell’era dei transistor e dei juke-box stia nascendo proprio in Italia un nuovo Jaufrè Rudel a 33 giri? All’antica viola Endrigo, naturalmente, ha contrapposto la sua chitarra. Non abbiamo però soltanto “amore di terra lontana”, rimpianti, stagioni che se ne vanno, addii, strazianti attese, ma un tono più popolare e schietto, un sagace taglio melodico, un’ispirazione spregiudicatamente moderna. Straordinari risultati non mancano: come quel drammatico Basta Così dagli intensi chiaroscuri, Il Soldato Di Napoleone su testo di Paroline, e soprattutto la ballata dal titolo Via Broletto 34 “Ora dorme e sul suo bel viso - c’è l’ombra di un sorriso - ma proprio sotto il cuore - ha un forellino rosso - rosso come un fiore”. Sorriso - viso, fiore - cuore: le stesse rime che incantarono Umberto Saba, le più difficili rime del mondo, come il poeta ebbe a scrivere. Usandole, queste rime, al momento essenziale, si può essere “sublimi”, come viceversa, usandole a sproposito, si rischia il fondo della banalità. Il problema di Endrigo compositore sta proprio qui: egli compone sul filo d’un rasoio, tra il sublime e il banale; che è, in fondo, l’umile quanto impervio sentiero per giungere alla poesia. Ma il più libero e autentico spirito di questo imprevedibile “chansonnier” è da rinvenire in quella sanguigna, anarchica ballata che si chiama Viva Maddalena, è una ballata da cantare a perdifiato: “Viva Maddalena che regala notti bianche..... son finite le vacche magre..... la quaresima è finita.....”: è un grido istintivo nella jungla pietrificata delle melodie d’oggi.

    [Gaio Fratini]


    da:sergioendrigo.it


    Tracce

    Lato A

    1. Io Che Amo Solo Te
    2. Vecchia Balera
    3. La Brava Gente
    4. La Periferia
    5. Il Soldato Di Napoleone

    Lato B

    1. Basta Così
    2. Aria Di Neve
    3. Via Broletto 34
    4. Viva Maddalena
    5. La Dolce Estate
    6. I Tuoi Vent'Anni