ORCHESTRA BAGUTTI

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    La storia dell'Orchestra Bagutti



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    di Oliviero Marchesi e Annarita Scalvenzo

    Dopo gli studi di contrabbasso e pianoforte al Conservatorio "G. Nicolini" della sua città, Franco Bagutti inizia giovanissimo a tenere concerti all'estero col maestro Russato, suo insegnante e primo contrabbasso dell'Orchestra del Teatro alla Scala e, già alla fine degli anni '60 abbandona il repertorio classico per dedicarsi alla musica leggera. Entra nel complesso guidato dal maestro Vitali, con cui si esibisce in diversi Paesi europei con tappe anche in Oriente e, tornato in Italia, inizia a collaborare con l'orchestra del sassofonista Leo Bruni e con quella del maestro Pippo Caruso (futuro "braccio musicale" di Pippo Baudo), fino a fondare nei primi anni '70 il suo primo gruppo musicale: "Il Bagu". Ma è proprio in questo periodo che, visto il successo crescente della musica da ballo, Franco inizia la trasformazione del suo gruppo, e nel 1973 fonda a Piacenza l'Orchestra Franco Bagutti, una formazione destinata a rivoluzionare profondamente la musica da ballo italiana.

    Membri fondatori, accanto al leader, sono gli amici Vittorio Benecchi, Cesare Bisagni, Adriano Corniolo, Luigi Costa, Sergio Mainardi e Fausto Prati. Ma il tocco che fa la differenza è la voce di Lia Costa, prima di una lunga schiera di magnifiche cantanti destinate a passarsi il testimone all'interno dell'Orchestra. In questa nuova formazione la voce femminile viene messa costantemente in primo piano: un'innovazione fondamentale che, insieme all'attenzione per la melodia e il frequente uso di tempi lenti (che permettono ai ballerini meno atletici di "riposarsi" fra un brano vivace e l'altro), differenzia l'Orchestra Franco Bagutti da quelle romagnole, caratterizzandola in modo inconfondibile. Fin dall'inizio, Franco Bagutti ha le idee chiare su quel che la sua creatura dovrà essere: un'orchestra da ballo ma anche da ascolto, capace di catturare ogni tipo di pubblico per un intrattenimento a 360 gradi. La straordinaria crescita che l'Orchestra conoscerà nei quasi trent'anni che seguiranno sarà un perfezionamento di quell'originaria intuizione.

    1976 - Il primo album

    Esce il primo album, "Ricordo di casa mia". La fortunata canzone che dà il titolo al disco segna l'inizio della collaborazione di Franco Bagutti col compianto maestro Umberto Lamberti, autore fine e ispirato di moltissimi successi dell'Orchestra. Quest'ultima, forte di una reputazione ormai consolidata non solo a livello locale, viene invitata dalla Rai al Festival di Pesaro per gareggiare contro i grandi della musica da ballo di quegli anni.


    Fine anni '70


    Cambia la formula vocale, con l'introduzione di una coppia di cantanti: Adriano Corniolo e Daniela, i cui duetti riscuotono immediatamente il favore del pubblico. Cresce il successo dell'Orchestra, che pubblica altri due album: "Nostalgia di mare" e "Sognando e ballando" (quest'ultimo titolo diventerà più tardi la testata di un periodico tuttora edito dallo stesso Bagutti: la prima rivista della musica da ballo italiana). L'immagine della formazione progredisce di pari passo: divise e "look" degli orchestrali scelti con cura, palchi più grandi, giochi di luci ed effetti scenici. Anche il mezzo di trasporto viene cambiato: il vecchio e "sgangherato" pulmino viene sostituito da un vero e proprio pullman, più confortevole e in grado di rendere meno faticose le ormai frequenti trasferte. È già della partita il virtuoso della fisarmonica Walter Losi, che per 15 anni sarà il solista di punta dell'Orchestra.


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    Primi anni '80

    L'Orchestra Franco Bagutti è ormai l'indiscussa campionessa della musica da ballo emiliana (che, col suo stile suadente e melodico, si contrappone a quella dei "rivali" romagnoli). Il genere è in piena esplosione e l'Orchestra miete successi con l'uscita di una serie di album di cui i brani, ancora oggi, figurano stabilmente nel repertorio di tantissime orchestre italiane: "Canzone antica", "Caro papà", "Il soldato", "Viene la sera", "Chiesetta bianca", "Primo bacio", "Ritorno a casa mia". Franco Bagutti lancia una nuova, accresciuta formula vocale destinata a diventare di moda in molte orchestre: tre voci soliste femminili affiancate da una maschile. Concerto dopo concerto, l'esibizione d'insieme dei quattro cantanti diventa il momento clou della serata, offrendo un vero spettacolo nello spettacolo. Lo scintillante terzetto femminile schierato dall'Orchestra in questo periodo mette in fila una giovanissima Marina Fiordaliso (interprete con Franco Bagutti del grande successo "Io ho bisogno del mare" e in seguito protagonista di una importante carriera nella musica leggera italiana), Daniela e Patrizia. È sempre di questi anni l'arrivo nel team Bagutti di un altro grande musicista: "Chico", trombettista e grande figura carismatica, già conosciuto dal grande pubblico per aver partecipato a diverse edizioni del programma "Fantastico", condotto da Pippo Baudo.

    1986 - Il decimo albuml

    Esce il decimo album, "La nave va", che vede, al fianco del maestro Umberto Lamberti e di Franco Bagutti, il debutto come autore del maestro Luciano Cortellini, ancora oggi prezioso collaboratore dell'Orchestra.

    1988 - Lo sbarco in America

    Il 26 ottobre l'Orchestra Franco Bagutti sbarca a New York: inizia una spettacolare serie di serate musicali per le comunità italiane degli Stati Uniti che richiama migliaia di spettatori entusiasti ai concerti dell'Orchestra. In questo periodo fa il suo ingresso in formazione il sassofonista-clarinettista Fabio Arzese: il musicista che, per anzianità di servizio, veste oggi fra gli orchestrali la fascia di capitano

    Primi anni '90

    La musica da ballo italiana sta uscendo dal "ghetto" delle balere e inizia ad attrarre un pubblico più giovane, ma anche più esigente, di quello tradizionale. Per venire incontro a questi nuovi spettatori, il maestro Bagutti amplia e diversifica il repertorio dell'Orchestra, affiancando brani pop italiani e internazionali a valzer, polche, mazurche e tanghi.

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    1993 - La seconda esperienza americana

    Seconda tournée dell'Orchestra Franco Bagutti negli Usa: serate a Chicago e Detroit, accolte con grande entusiasmo del pubblico italo-americano. L'Orchestra appare in diversi programmi di network TV americani.


    Metà degli anni '90l

    Franco Bagutti consolida la sua leadership nella musica da ballo italiana attraverso una serie di attività: caporchestra, editore, impresario, talent-scout dal fiuto infallibile. E l'Orchestra fabbrica successi a getto continuo, fedelmente rispecchiati da una serie di uscite discografiche: "Capelli d'Argento", "Cuore di mamma", "Cuore alpino", "Gioventù", "Quando una donna vuole" e "Insieme". Lascia un uomo-simbolo, il fisarmonicista Walter Losi: lo sostituisce felicemente il virtuoso Paolo Bagnasco, che a sua volta diventerà una delle colonne portanti della formazione.


    1997 - Le prime esperienze televisive


    È un anno di apparizioni televisive, in cui l'Orchestra si trova a "gareggiare" con altre formazioni - piazzandosi ogni volta ai primi posti e guadagnando lusinghieri consensi di pubblico - in tre programmi tv dedicati alla musica da ballo: "Italia in musica" (condotto da Claudio Lippi e Maria Giovanna Elmi su TMC), "Musica Maestro" (Retequattro) e, ancora su Retequattro, "Ballo, amore e fantasia". In quest'ultimo programma l'Orchestra si aggiudica il secondo posto con uno dei suoi brani più innovativi: "Soy borracho", un flamenco firmato Bagutti-Cortellini-Lamberti che dà il titolo all'album di quell'anno.


    1998 - Il 25° anniversario

    Il 13 ottobre, allo Studio Zeta di Caravaggio (Bergamo), l'Orchestra Franco Bagutti festeggia il 25° anniversario della sua fondazione con una serata-concerto autenticamente memorabile, a cui assiste un pubblico strabiliato di oltre 4000 persone. Trasformata per l'occasione in una big band di ben 40 elementi con sezioni d'archi e di fiati, l'Orchestra tiene un lunghissimo concerto in cui propone tutte le canzoni più significative della sua storia cantate dalle voci degli interpreti che le avevano originariamente portate al successo, da Lia Costa a Patrizia. Le premiazioni di tutti coloro che hanno collaborato con l'Orchestra, contribuendo al suo successo nel suo primo quarto di secolo di vita, intervallano un concerto stupefacente, che trascende i limiti del suo genere: ospiti illustri e sontuosi arrangiamenti, magistralmente realizzati dal M° Fred Ferrari, dei brani classici del repertorio dell'Orchestra Bagutti. Non è esagerato dire che la musica da ballo italiana non aveva ancora visto nulla di simile.

    1999 - Calice amaro

    Esce uno dei più grandi successi di Franco Bagutti: "Calice amaro", che spopola letteralmente nelle sale da ballo e fa registrare vendite da record. In pieno "boom" dei balli latino-americani, l'Orchestra rivisita un brano tra i più significativi del suo repertorio: "I ragazzi della terza età", fortunato valzer lento del maestro Corrado Castellari trasformato da un vivace arrangiamento in una scatenata salsa dal titolo "Este momento". Viene anche realizzato un singolare videoclip ambientato in un settecentesco tribunale di un'isola caraibica.


    2000 - Il pagliaccio

    Entrano nella formazione del maestro Bagutti le due giovani voci di Marianna e Roberto, coppia vincente che debutta con l'ennesimo successo targato Lamberti-Cortellini-Bagutti, "Il Pagliaccio". Nell'album vengono rivisitati in chiave classica alcuni pezzi del repertorio che, grazie alla presenza di una sezione di archi, diventano non solo brani ballabili ma anche splendide musiche da ascolto. Sulla scia del successo di "Este momento" si concretizza un altro progetto caratterizzato esclusivamente da sonorità latino-americane, l'album "Fiesta latina": l'ennesima intuizione di Franco Bagutti che porterà ad affiancare ai classici dell'Orchestra nuovi ritmi e un "sound" totalmente nuovo per il mondo della musica da ballo.
    Uno dei momenti de "La balera di Bagutti" durante la trasmissione "Buona Domenica" Nel 2000 arriva inoltre l'occasione del grande balzo di popolarità: l'Orchestra Bagutti, con le voci di Roberto e Marianna, partecipa come ospite a "Buona Domenica", il seguitissimo programma tv della domenica pomeriggio condotto da Maurizio Costanzo su Canale 5. Dopo questa prima apparizione, l'Orchestra viene richiamata e diventa una presenza fissa della trasmissione riscuotendo grande successo: visti gli ottimi dati d'ascolto coincidenti con le sue esibizioni, la presenza dell'Orchestra viene infatti confermata anche per le edizioni 2001 e 2002 di "Buona Domenica". Franco Bagutti e la sua Orchestra diventano familiari a milioni di telespettatori in tutta Italia. L'ennesimo traguardo raggiunto, quindi, da un'orchestra che macina 300 serate all'anno in tutta Italia, realizzando ovunque il tutto esaurito, attraendo spettatori di ogni età a esibizioni che fanno ballare ma - grazie alla statura tecnica dei suoi strumentisti e arrangiatori - si lasciano ascoltare come concerti.

    Madre mia

    Questo lavoro discografico è legato al ricordo del maestro Lamberti. "Madre mia", che raccoglie alcuni dei brani a cui Umberto Lamberti era più legato, vuole essere, infatti, un omaggio di Franco Bagutti alla memoria del carissimo amico e collaboratore che, con le sue canzoni, ha saputo scrivere un importante capitolo della storia della musica da ballo.


    2001 - L'evoluzione dello spettacolo

    Se prima del nuovo "millennio" l'aspetto scenico della formazione, pur rappresentando un elemento di attrazione, costituiva comunque un aspetto più marginale, in questi anni diviene progressivamente l'elemento vitale per lo spettacolo. Grazie a Gianmarco Bagutti, figlio di Franco, si compiono progressi inimmaginabili solo qualche anno prima. Gianmarco, infatti, pur essendo pianista e sassofonista, e prima di affiancare il padre sul palco dell'Orchestra, decide di concentrare il suo impegno proprio nella cura dell'aspetto scenografico della formazione; con un sofisticato allestimento di strutture per i concerti e con un supporto audio-video-luci in grado di creare un complesso scenografico di altissimo livello, le serate si trasformano in veri e propri concerti-spettacolo, in grado di divertire, entusiasmare e sorprendere anche chi non si lascia andare all'irresistibile richiamo alle danze, di cui l'Orchestra Bagutti è capace.


    2002 - 20042005 - Eravamo in 19

    È ancora una volta la televisione a dare le soddisfazioni maggiori all'Orchestra piacentina che, da sola, è la colonna sonora della fortunata trasmissione di Rete 4 "Un Circo per l'Estate", condotta da Emanuela Folliero ed alla quale partecipano numerosi artisti televisivi. Il brano "Bombero", sigla di testa e di coda della trasmissione, si trasforma così in breve tempo in un grande successo estivo.
    Ma il 2005 è un anno che riserverà ancora grandi sorprese al maestro Franco Bagutti ed ai suoi musicisti. Sul finire dell'anno, esce infatti il nuovo lavoro discografico "Eravamo in 19", dove il brano omonimo, scritto in collaborazione con Bruno Garino e Raimondo Rocchetti, narra della tragedia dell'attentato di Nassiriya.
    "Eravamo in 19" è un successo annunciato. Fin dalle prime esecuzioni conquista immediatamente il pubblico al punto di trasformarsi presto in un moderno inno ad un atto eroico e, durante le serate dell'Orchestra, viene salutato da grandi applausi a scena aperta e standing ovation. L'album ottiene un successo senza precedenti, superando infatti le 80.000 copie vendute nel primo anno.


    2006 - Il 35° anniversario

    Sulla scia dello straordinario successo di "Eravamo in 19", il 28 novembre si celebra il 35° anniversario di fondazione dell'Orchestra Bagutti con uno spettacolo senza precedenti al PalaBanca di Piacenza. Se per le sue "Nozze d'Argento con la musica" il maestro Bagutti aveva preparato per il suo pubblico uno spettacolo come mai si era visto nel mondo della musica da ballo, con questa serata il confine virtuale fra musica da ballo e musica leggera viene completamente annullato. Una serata-evento seguita con attenzione dai media, sia della carta stampata che della televisione e della radio, con un palasport stracolmo di fan giunti da ogni parte d'Italia ed una platea ricca di ospiti illustri. Un immenso palco, una straordinaria e imponente struttura, e le splendide scenografie, sono frutto del grande lavoro di Gianmarco Bagutti, già da anni al fianco del padre, che per l'occasione non ha davvero risparmiato la sua creatività.
    Grazie anche alla direzione e agli arrangiamenti del maestro Fred Ferrari, la grande orchestra, celata da un prezioso sipario in oro, ha saputo far rivivere al pubblico presente uno straordinario e magico viaggio a ritroso nel tempo, ricordando alcuni tra i più grandi successi del proprio repertorio.
    La serata, presentata da Davide De Zan, affiancato dalle splendide Katia e Michela Trucco, è arricchita dalla presenza di importanti artisti italiani giunti in veste di amici di Franco Bagutti, quali Enrico Ruggeri, Franco Califano, Umbero Smaila e Marina Fiordaliso, che proprio accanto al Maestro ha iniziato la sua carriera.
    In questa speciale occasione viene presentato il nuovo album "Dal Paradiso", di cui il brano omonimo vede come interpreti i grandi campioni del ciclismo italiano che, per l'occasione, si schierano sul palco insieme al maestro Bagutti. Quale modo migliore per unire idealmente le sue due grandi passioni di una vita, quella per la musica e quella per il ciclismo, ma senza dimenticare la solidarietà, senza dimenticare, nella propria fortuna, chi nella vita è costretto a soffrire. Così il ricavato dei diritti d'autore del brano verrà devoluto all'Associazione Donatori di sangue Istituto Nazionale Tumori, e all'Unità Trapianti Midollo Osseo, entrambe del San Raffaele di Milano.
    L'evento è stato una sintesi perfetta della lunga carriera del maestro Bagutti: il successo delle sue canzoni, gli interpreti e i tanti solisti della musica da ballo che hanno iniziato il loro cammino proprio sotto la sua guida, la collaborazione e l'amicizia con grandi personaggi dello spettacolo e dello sport, la voglia di tendere una mano agli altri...
    E come spesso avviene in queste situazioni, l'immagine più bella è quella finale, con il maestro Bagutti attorniato dai suoi figli Gianmarco, Andrea e Christian, che già collaborano con lui da diversi anni, e la più piccola Francesca.

    2007 - Il "Premio Bravo"

    L'anno 2007 si rivelerà ricco di conferme, la più eclatante sarà il riconoscimento "Premio Bravo" all'orchestra piacentina, protagonista alla terza edizione del premio istituito dal centro studi difesa e sicurezza che rende pubblico riconoscimento a appartenenti delle forze armate e delle forze dell'ordine; a renderla protagonista sarà la canzone "Eravamo in 19".
    La serata, condotta nella sala Sinopoli all'Auditorium della Musica di Roma da Federica Sciarelli, conduttrice di "Chi l'ha visto?", vedrà presenziare innumerevoli ospiti di fama nazionale ed internazionale con la premiazione consegnata al maestro Franco Bagutti dall'Onorevole Generale Luigi Ramponi.
    Il futuro dell'Orchestra Bagutti è tutto lì, in quell'immagine di un grande artista che, al di là dei successi personali, è riuscito nell'impresa più grande e più bella: costruire quel fragile ponte che rappresenta l'anello di congiunzione con le generazioni future e trovare le parole giuste, o meglio la musica giusta, per riuscire a parlare con i giovani.


    2008 - 2009

    Nella primavera del 2008 l'Orchestra Italiana Bagutti, a grande richiesta per il secondo anno consecutivo, si esibisce presso la splendida sala del prestigioso "Hotel Hilton" nel cuore di Londra: la performance dell'Orchestra si orienta sui classici che hanno fatto la storia della musica da ballo, e gli oltre milleduecento ospiti dell'associazione "Parmigiani Valtaro" animano la serata scatenandosi nelle danze in ricordo delle proprie origini emiliane.

    Il tour estivo 2008 esordisce a Piacenza. Con l'esclusiva sfida a colpi di note tra l'Emilia e la Romagna, Bagutti e Grande Evento intrattengono il folto pubblico accorso da tutto il nord Italia sulle rive del Po, trasformate per l'occasione in uno scenario alquanto spettacolare.
    Questa serata estiva sarà per il maestro Bagutti il punto di partenza per la realizzazione di un progetto ambizioso: il "Festival della musica da ballo" che, alla prima edizione, l'11 novembre 2008, ha visto esibirsi sul palco dell'Auditorium di Parma i nomi più rinomati di questo settore: una serata concerto senza "vincitori né vinti", ma con lo scopo di proporre al pubblico musica d'ascolto di qualità.

    Il successo di questo evento ha suscitato la necessità di riproporlo in una seconda e più imponente edizione: la location che ha accolto la grande iniziativa il 17 novembre 2009 è il Palacassa di Parma, il palatenda più grande d'Europa. Il team Bagutti ottiene così la conferma che la formula "Festival della musica da ballo" è un trionfo ed un appuntamento da riproporre ogni anno, viste le tremila presenze accorse ad incitare i ventidue artisti in scena.

    Il binomio concerto-teatro ha avuto un tale consenso tra il pubblico di appassionati da stimolare l'Organizzazione Bagutti a proporre serate-concerto in diversi teatri su tutto il territorio nazionale; l'appuntamento più importante che l'Orchestra Italiana Bagutti propone nel 2009 si è infatti tenuto nel prestigioso Teatro Ariston di Sanremo, uno fra i più nobili ritrovi dello showbiz italiano.

    da www bagutti. com

    Un repertorio, quello dell'Orchestra Bagutti, che, relativamente alla musica da ballo, può fregiarsi di aver inaugurato un'era: dopo aver assimilato la lezione del passato, subito la rielaborava facendola propria, per imprimerle quel marchio di fabbrica che oggi identifica l'inimitabile "stile Bagutti". Trent'anni di storia, dunque, che non sembrano essere però trascorsi, ma, anzi, conferiscono lustro e infondono nuova linfa.
    Di tradizione rinverdita e di nuovi e scintillanti brani parlano anche i due album, "Serenata" e "Mascherina", la cui particolarità è legata al desiderio di Franco Bagutti di riavere la voce indimenticabile di Patrizia, per più di 15 anni colonna sonora della sua Orchestra, ad interpretare i nuovi album. Si è così potuto dar vita dapprima all'album "Serenata", improntato a brani inediti che hanno subito riscosso grande successo, e poi all'album "Mascherina", caratterizzato dalle rivisitazioni di brani tratti dai primi lavori discografici dell'Orchestra, tra cui "Ricordo di casa mia" del lontano 1976, affiancati da alcuni inediti, e che segna inoltre l'inizio della collaborazione tra il maestro Bagutti e il giovane autore Pietro Galassi - suo infatti il brano che dà il titolo all'album.











     
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