I SIMPSON

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    “I Simpsons” nascono da una felice idea di Matt Groening, l'8 Settembre del 1986. Dopo 4 anni di sporadiche apparizioni televisive, finalmente nel 1990 Homer e la famiglia Simpson diventano un vero e proprio fenomeno televisivo, battendo il record di ascolti dell'emittente Fox Network.
    Il capofamiglia è Homer Simpson.
    Homer ha circa 38 anni (portati male), lavora alla centrale nucleare di Springfield (posseduta dallo spregevole Sig. Montgomery Burns), come supervisore alla sicurezza, ma la sua stupidità e la sua ottusità lo fanno essere tutto il contrario di un ispettore alla sicurezza. Dopo il lavoro (e spesso anche durante), Homer fa un salto alla taverna di Boe, insieme ai suoi amici bevendo birra Duff, sperperando soldi e talvolta organizzando partite di bowling e baseball. E’ anche un irrefrenabile goloso, infatti oltre a ingerire birra a volontà, va pazzo per ciambelle, patatine fritte e tutto quanto sia fritto o pollofritto… tanto da pesare ben 117 Kg di puro grasso adiposo.
    Nonostante sia completamente ottuso, spesso lo si vede durante la serie cercare un dialogo col proprio cervello, che puntualmente fa sempre il contrario di quello che dovrebbe.

    La sua compagna, Marge Bouvier, è l’esatto opposto del marito. Infatti si può dire che è lei la vera responsabile dell’economia e dell’incolumità familiare. Marge ha circa 34 anni e una folta capigliatura blu, alta circa mezzo metro. Di mestiere fa la casalinga, ma per far quadrare il bilancio familiare (spesso messo in crisi dai colpi di testa di Homer o dai pasticci di Bart, il figlio primogenito) si arrangia in iniziative lucrative come vendere biscotti o organizzare aste di oggetti usati o ancora, essendo un’ ottima artista e pittrice, realizzando e vendendo opere d’arte.
    Di carattere dolce e intelligente, e' spesso afflitta da problemi psicologici riconducibili a traumi infantili dovuti alla carenza di affetti paterni (in particolare è affetta da un terribile paura di volare).

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    Il più grande dei figli è Bart Simpson (anagramma di "brat" che significa "monellaccio" e ciò descrive appieno il suo carattere).
    Bart ha 10 anni e frequenta la quarta elementare di Springfield; i suoi hobby sono andare in skateboard, giocare ai videogames, compiere piccoli atti di teppismo e tirare scherzi alla sorella Lisa e agli altri componenti del nucleo familiare (messo più volte in ginocchio dalle sua incredibile capacità di rovinare ogni momento di serenità).
    A scuola è il vero terrore degli insegnanti e del direttore Skinner, che quotidinamente lo obbligano a tornare a scuola per scrivere alla lavagna frasi che non dovrebbe (naturalmente non è così) più sognarsi di fare. Sono famosi i suoi insulti come "Ciucciati il calzino!" oppure "Non farti infartare!".
    La figura di Bart, così come accade per quella di Homer, è compensata da quella di Lisa, l'intellettuale della famiglia (doppiata con una voce italiana che caratterizza molto il personaggio).

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    Lisa Simpson è una bambina di 8 anni, di una intelligenza fenomenale, suona il sassofono e la chitarra è sensibile e ha spesso delle intuizioni molto profonde che spesso la fanno sentire trista e sola, a causa della superficialità che la circonda in casa e a scuola. Lisa è molto sensibile anche ai problemi della giustizia e della disuguaglianza sociale e combatte fermamente per i propri ideali.

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    L’ultima figlia è poi la piccola Maggie Simpson, una bimba di pochi mesi, che nonostante non faccia altro che ciucciare dalla mattina alla sera, ha manifestato più volte la sua grande intelligenza.

    A volte, con la famiglia Simpson, vive anche il padre di Homer, Abraham Simpson, rinchiuso da Homer in una casa di riposo.
    Il povero nonno, dormiglione, sordo e smemorato come molti anziani, è a volte malinconico nei suoi ricordi che racconterebbe per ore, annoiando le persone che gli stanno accanto.
    Anche lui non sfugge agli scherzi di Bart che mirano sopratutto alla sua dentiera.
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    Titolo originale: The Simpsons
    Autore: Matt Groening
    Sceneggiatura: James L. Brooks, Matt Groening, Sam Simon

    Studio:
    Gracie Films
    20th Century Fox
    Fox Network
    Film Roman
    Musiche: Danny Elfman, Alf Clausen
    Rete:
    Fox Broadcasting Company
    1ª TV 17 dicembre 1989
    Episodi 420 (in corso)
    Durata episodi: 21' - 24'
    Reti italiane Canale 5 (1991 - 1995)
    Telelombardia (1995 - 1997)
    Junior Tv (1997 - 1999)
    Italia 1 (dal 1997)
    Fox (dal 2003)
    1ª italiana:1 ottobre 1991
    Dialoghi it. Tonino Accolla (dialoghi)
    Elettra Caporello (dialoghi)
    Cristina Cecchetti (traduzione)
    Elena Di Carlo (traduzione)
    Cecilia Gonnelli (traduzione)

    Doppiaggio originale:
    Dan Castellaneta (Homer J. Simpson)
    Julie Kavner (Marge Bouvier Simpson)
    Nancy Cartwright (Bart Simpson)
    Yeardley Smith (Lisa Simpson)

    Doppiaggio italiano:
    Tonino Accolla (Homer J. Simpson)
    Liù Bosisio (Marge Bouvier Simpson)
    Ilaria Stagni (Bart Simpson)
    Monica Ward (Lisa Simpson)

    Genere: Situation comedy

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    I Simpson (The Simpsons) è una popolare sitcom animata creata dal fumettista statunitense Matt Groening a fine degli anni ottanta per la Fox Broadcasting Company. È una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitensi, personificati dalla famiglia protagonista, di cui fanno parte Homer, Marge e i loro tre figli Bart, Lisa e Maggie.

    Ambientato in una cittadina statunitense chiamata Springfield, lo show tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana, così come la cultura, la società in generale e la stessa televisione.

    La famiglia fu ideata da Matt Groening e James L. Brooks in una serie di corti animati di un minuto, da mandare in onda durante il Tracey Ullman Show. La loro prima apparizione nel talk show si ebbe il 19 aprile 1987 in un corto intitolato "Good Night". Da quel momento, per tre anni, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello show ottenendo un buon successo. Lo show debuttò sotto forma di episodi di mezz'ora in prima serata il 17 dicembre 1989.

    I Simpson furono fin da subito uno show di punta della FOX grande casa produttrice di film; nel corso degli anni ha vinto numerosi e importanti premi televisivi.
    Il numero del magazine Time del 31 dicembre 1999 lo ha acclamato come "miglior serie televisiva del secolo". Il 14 gennaio 2000 lo show ha ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame. È, a tutt'oggi, la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa. Come prova dell'influenza che lo show ha avuto nella cultura popolare, l'esclamazione contrariata di Homer Simpson, "D'oh!", è stata introdotta nell'Oxford English Dictionary. I Simpson hanno inoltre influenzato diverse altre serie animate adult-oriented prodotte da metà anni novanta in poi.

    In Italia, lo show è trasmesso via terrestre dalle emittenti del gruppo Mediaset. Il primo episodio è andato in onda il 1° ottobre 1991 su Canale 5 alle 20:00, mantenendo la stessa fascia oraria fino al lancio del TG5 nel gennaio dell'anno successivo. Nell'ottobre 1997, la programmazione si è spostata sull'emittente Italia 1.

    Dal suo debutto, sono stati finora mandati in onda oltre 400 episodi per 19 stagioni. La diciottesima stagione, recentemente messa in onda anche in Italia, si è conclusa negli Stati Uniti il 20 maggio 2007 con il quattrocentesimo episodio, "Non puoi sempre dire quello Kent ti pare" (in originale "You Kent Always Say What You Want"). Proprio nel 2007 è anche ricorso il ventesimo anniversario dalla nascita del marchio de I Simpson. Per celebrare questo compleanno è stato tratto un lungometraggio dalla serie, intitolato I Simpson - Il film (titolo originale The Simpsons Movie), uscito in quasi tutto il mondo il 27 luglio 2007, mentre in Italia il 14 settembre.

    Origini:
    Groening concepì la famiglia Simpson con l'aiuto di Brooks. All'inizio Groening pensò ad un adattamento televisivo della sua striscia a fumetti Life in Hell, ma quando si rese conto che ciò avrebbe comportato la rescissione dei diritti di pubblicazione per quest'ultima opera decise di prendere un'altra strada. Ebbe l'idea di delineare come protagonista dei corti la sua versione di una famiglia disfunzionale, e diede ai personaggi lo stesso nome di quello dei suoi familiari, tranne Bart.

    Nelle intenzioni di Groening, lo show avrebbe dovuto rappresentare una novità fin dalla prima apparizione. La scelta del colore giallo come colore della pelle dei personaggi animati ne è un esempio. Matt Selman, sceneggiatore della serie fin dai primi anni, ha affermato in un'intervista che «l'idea è stata di Matt Groening. Voleva che una volta accesi i televisori, il pubblico pensasse che il colore giallo fosse legato ad un problema tecnico. Si sarebbe domandato "Oh, perché sono gialli?" ed avrebbe provato a sintonizzare il canale senza peraltro riuscirci, perché il giallo era reale. Era un tentativo innovativo per far cadere in inganno i telespettatori; è una cosa che facciamo spesso nel mondo dello spettacolo».

    La famiglia Simpson fece il suo debutto nel Tracey Ullman Show, come protagonista di cortometraggi animati, con "Good Night", che andò in onda il 19 aprile 1987. La famiglia era rozzamente disegnata, poiché Groening aveva sottoposto schizzi di base agli animatori, supponendo che li avrebbero "puliti"; invece semplicemente ricalcarono i suoi disegni.

    James L. Brooks, produttore esecutivo della serie.Nel 1989, I Simpson furono adattati in una serie di mezz'ora per la Fox Network da una squadra di compagnie produttrici, inclusa l'attuale Klasky Csupo. Siccome la Fox era da poco nata e quindi alle prime armi, Jim Brooks ottenne un'inusuale clausola contrattuale dall'emittente, la quale assicurava che non avrebbe interferito col processo creativo dello show. Groening ha affermato che l'obiettivo chiave dello show era «offrire un'alternativa al pubblico, e mostrare a loro che c'è qualcos'altro oltre alla spazzatura mainstream che gli viene presentato come l'unica scelta».

    La Fox era riluttante a trasmettere la serie, in quanto non credeva potesse reggere la durata di un normale episodio di venti minuti-mezz'ora. Proposero agli autori di produrre tre corti da sette minuti ciascuno e quattro speciali, per vedere le reazioni del pubblico e farli abituare alla lunghezza dello show (anche se il vero problema, secondo gli ideatori, era quello di rendere plausibili e ben voluti dei personaggi così grotteschi). Alla fine, però, vista l'insistenza degli ideatori, la Fox chiese tredici episodi dalla durata di trenta minuti. Il primo episodio della serie vera e propria fu "Un Natale da cani" (in originale "Simpsons Roasting on an Open Fire") scelto in un confronto con quello che alla fine fu l'ultimo episodio della prima stagione, "Sola, senza amore" ("Some Enchanted Evening"). Quest'ultimo episodio fu il finale di stagione poiché gli animatori lo dovettero ridisegnare, avendo visto la stessa povera qualità del disegno con cui Groening aveva realizzato i corti.

    I Simpsons furono la prima serie televisiva della Fox Network ad apparire nella top 30 degli show più visti, nella stagione 1989-90. Il successo dello show convinse la Fox che si poteva cambiare l'orario di messa in onda dello show, in modo da competere in audience con il The Cosby Show (noto in Italia come I Robinson), una mossa che abbassò gli ascolti de I Simpson. Tracey Ullman, intanto, aveva intentato una causa legale, affermando che il suo show era la fonte del successo de I Simpson e richiedendo perciò una parte dei guadagni provenienti dai corti. Alla fine, fu la Fox Network a vincere la causa.

    Lo show fu anche coinvolto in una polemica a causa della personalità di Bart Simpson - un ribelle ai dettami familiari da cui frequentemente scappava senza alcuna punizione - che spinse alcune associazioni di genitori e portavoci "conservatori" a sostenere che Bart fosse un pessimo modello per i bambini. George Bush senior, all'epoca presidente degli Stati Uniti, accusò: «stiamo provando a rafforzare la famiglia americana, in modo da farla assomigliare di più ai Waltons e di meno ai Simpsons».

    Le t-shirts dei Simpsons, così come altro merchandise, furono bandite da diverse scuole pubbliche in diverse zone degli Stati Uniti.[18] Ciò nonostante, le vendite mondiali arrivarono, in solo 14 mesi, a 2 miliardi di dollari di ricavo.

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    Protagonisti
    Quella dei Simpson è una vita basata sul lifestyle della famiglia statunitense media.

    Homer Simpson (Homer Jay Simpson) è un pigro, inetto e incompetente ispettore di sicurezza nel settore 7G della Centrale Nucleare di Springfield; adora strafogarsi di cibo e birra.
    Marge Simpson (Marjorie Bouvier - Simpson) è, per la maggior parte della serie, il ritratto della tipica madre e casalinga statunitense: molto protettiva nei confronti dei figli ed è dotata di una spiccata "moralità".
    Bart Simpson (Bartholomew Jebediah Simpson) è un bambino di dieci anni furbo e insofferente alle regole, ama andare sullo skate anche se la sua attività preferita è combinare scherzi insieme al suo amico Milhouse Van Houten, soprattutto ai danni del barista Boe Szyslak e del preside della sua scuola, Seymour Skinner.
    Lisa Simpson (Lisa Marie Simpson) è una bambina di otto anni, "intellettuale" e anticonformista che si ritrova spesso coinvolta nell'attivismo progressista. È vegetariana, ama gli animali e la sua passione è suonare il sassofono.
    Maggie Simpson (Margaret Simpson) è una neonata (ha un anno di età) la cui unica attività è succhiare un ciuccio; non riesce a camminare, ed ogni volta che ci prova cade in avanti. Tranne estemporanee eccezioni, non si è mai sentita la sua voce, né da bimba né nelle puntate non canoniche in cui appare adulta. Maggie molte volte si rivela una neonata piena di intelletto ed anche molto astuta, con un buon senso di responsabilità.
    La famiglia ha anche due animali:

    Piccolo aiutante di Babbo Natale, un cane;
    Palla di neve II, un gatto.

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    Nonostante il fatto che passino gli anni e in vari episodi siano stati trattati compleanni, i personaggi della serie non invecchiano. Pochi sono i morti durante la serie, e ciò è avvenuto tanto in circostanze tragicomiche, quanto più semplicemente in occasione di una grave malattia. Altri personaggi sono stati invece soggetti a delle "resurrezioni", come Hans Uomo Talpa e Marvin Monroe.

    Altri co-protagonisti dello show, invece, non sono più comparsi nel corso degli anni, generalmente a causa della morte del doppiatore originale: l'esempio più famoso è rappresentato dai personaggi di Troy McClure e Lionel Hutz, ritirati dopo la morte di Phil Hartman.

    Temi:
    La struttura di base de I Simpson è organizzata come una normale sitcom. In teoria, è solo una serie narrante la vita di una tipica famiglia americana in una tipica cittadina americana. In realtà, l'obiettivo comico dello show è maggiore di quello di una qualunque sitcom. La città di Springfield è un complesso microcosmo in cui sono affrontati tutti i temi della società moderna. Homer lavora irresponsabilmente in una centrale nucleare, si può quindi fare satira sulle questioni di carattere ambientale. Le giornate che Bart e Lisa passano alla scuola elementare di Springfield possono essere fonte di ispirazione per una satira sul sistema scolastico pubblico statunitense. Rilevante è l'universo dei media locali come televisioni e radio, da cui prende spunto la presa in giro dell'industria dell'intrattenimento e dello showbiz.

    Alle volte, lo show assume connotati politici con una propensione - che viene espressa attraverso la satira - a idee progressiste, anche se in più occasioni sono state prese di mira entrambe le parti del panorama politico americano. La serie irride l'abuso di potere che il governo e le grandi industrie hanno sulla gente comune: i politici sono corrotti, i media sono asserviti al potere e fanno cattiva informazione, il reverendo Lovejoy è indifferente verso i suoi fedeli; e la polizia locale, in particolare il commissario Clancy Winchester, è totalmente inefficiente. Anche la religione è un tema ricorrente: nei momenti di crisi, la famiglia si rivolge a Dio, che in alcune puntate è rappresentato come un uomo enorme dalla lunga barba bianca, di cui non si vede il volto. Dio è inoltre l'unico personaggio della serie animata ad essere raffigurato con le 5 dita, sia delle mani che dei piedi; infatti, tutti gli abitanti di Springfield ne presentano solo 4. Nonostante tutto, lo show risulta scettico nei confronti delle maggiori religioni.

    Le trame di più episodi si concentrano su un particolare personaggio, o sulla relazione tra due. Nei casi più comuni, le trame di fondo riguardano Homer che ottiene un nuovo lavoro o che prova a diventare ricco velocemente; Marge che cerca di fuggire dalla monotonia del ruolo di casalinga, cercando anch'essa lavoro o dedicandosi a un hobby; Bart che causa un grave danno o problema e cerca di risolverlo, nascondendolo o ignorandolo interamente; Lisa che cerca di difendere o appoggiare una causa o un ente coinvolto nell'attivismo politico o ambientalista. Molti episodi si concentrano su personaggi minori, ma che coinvolgono anche la famiglia Simpson.

    Ambientazione:
    La serie è ambientata a Springfield, cittadina situata in uno Stato non meglio identificato: nell'ultimo episodio della stagione undici, intitolato "Dietro la risata" (in originale "Behind the Laughter"), i Simpson sono descritti come «una ridente famiglia del Kentucky». Invece, in I Simpson - Il film, Ned Flanders, mentre ammira il paesaggio attorno a Springfield insieme a Bart, afferma che la città è situata vicino ai confini con gli Stati dell'Ohio, del Nevada, del Maine e del Kentucky. Ma, mentre Ohio e Kentucky sono confinanti, Nevada e Maine si trovano da tutt'altra parte.

    Groening ha dichiarato che Springfield ha molto in comune con Portland, cittadina situata nell'Oregon in cui è cresciuto, mentre il nome "Springfield" sarebbe stato scelto perché molto comune, dato che appare in decine di città di oltre trenta Stati. La geografia di Springfield e delle sue vicinanze è particolarmente variabile, caratterizzata da zone costiere, deserti, vasti terreni agricoli, alte montagne, e qualunque cosa sia richiesta dalla sceneggiatura. Anche se la città è relativamente piccola, contiene tutti gli edifici che normalmente si trovano solo nelle grandi metropoli (come l'aeroporto internazionale o gli studi televisivi).

    Approfittando della presenza di molte città chiamate Springfield, la Fox e il quotidiano USA Today hanno indetto nell'estate del 2007 una votazione nella quale si chiedeva di scegliere quale fra le tante Springfield fosse la più verosimile all'ambientazione della serie. Il concorso si è poi concluso con la vittoria della Springfield del Vermont, di 9.300 abitanti, che ha così conseguito l'onore di ospitare la prima mondiale de I Simpson - Il film.

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    Caratteristiche:

    Uno dei "marchi di fabbrica" de I Simpson è la sigla iniziale.

    Quasi ogni episodio si apre con il titolo e una carrellata che, partendo da un primo piano delle nuvole, mostra una vista aerea della città e finisce fino alla finestra di un'aula della scuola elementare, dove Bart è intento a scrivere frasi (diverse per ogni episodio) sulla lavagna per punizione, fino al suono della campanella delle 15:00, quando esce da scuola con lo skateboard.

    Successivamente vengono introdotti gli altri componenti della famiglia. Homer esce dalla centrale nucleare senza sapere che una barra di plutonio radioattivo gli è finita nella camicia, per poi accorgersene in macchina e gettarla dal finestrino con noncuranza; Marge e Maggie escono dal supermercato con la spesa, dopo che Maggie è stata passata sul lettore di codici a barre della cassa facendo apparire il prezzo - 847,63 dollari - che nel 1989, primo anno dei Simpson, era il costo medio annuo per il mantenimento di un neonato negli USA; Lisa esce dall'aula di musica suonando con il sassofono un pezzo musicale (diverso per ogni episodio) che si stacca dal resto della banda. Intanto Bart passa davanti ad una fermata del bus zigzagando con lo skate tra Helen Lovejoy, Apu Nahasapeemapetilon, Boe Szyslak, Barney Gumble, Timothy Lovejoy, Gengive Sanguinanti Murphy e Clancy Winchester. Riesce anche a rubare il cartello, ma quest'ultimo particolare fu utilizzato solo nella prima stagione ed è stato tagliato dalla sigla delle successive stagioni. Prima di tornare ai 5 componenti, viene fatta una carrellata velocissima su tutti i personaggi secondari.

    Tutti i componenti arrivano a casa, Homer, Marge e Maggie in macchina, Lisa in bicicletta e Bart con lo skateboard.

    La sequenza termina con la famiglia che si raduna davanti al televisore nel soggiorno. Il finale cambia frequentemente (ogni finale è utilizzato per una, massimo tre puntate diverse). La sigla si ispira in parte alla sequenza iniziale dei Flintstones, i quali, in una delle molte varianti, "soffiano" il posto alla famiglia Simpson davanti alla televisione.

    Special di Halloween
    "La paura fa novanta" ("Treehouse of Horror") è una serie di episodi dei Simpson che ricorrono in ogni stagione (tranne la prima) in occasione della festa di Halloween, il 31 ottobre. Questi episodi sono divisi in tre corti le cui trame non seguono il canone originale della serie. Negli episodi, infatti i protagonisti del cartone sono coinvolti in situazioni il cui genere va dall'horror alla fantascienza e al soprannaturale; spesso questi brevi episodi nascono come parodia di film appartenenti a questi generi.

    I normali personaggi interpretano ruoli speciali. Infatti, molto spesso, il ruolo del "cattivo" di turno (che può per esempio essere uno zombie, un vampiro, o un serial killer) è interpretato da personaggi che hanno qualche affinità con queste figure (un esempio è il ruolo del signor Burns, che ha interpretato, fra gli altri, una parodia del conte Dracula) o ne differiscono totalmente (per esempio, Ned Flanders ha interpretato il Diavolo in persona in "La paura fa novanta IV"). Inoltre, solo in questi episodi speciali fanno la loro comparsa personaggi come i bizzarri alieni Kang e Kodos.

    La serie è, inoltre, particolarmente famosa per i riferimenti culturali e le citazioni che coprono un ampio spettro della cultura pop internazionale, specialmente quella americana (in particolare, sono presenti riferimenti, omaggi o parodie più o meno indirette di film, canzoni, o trasmissioni televisive), in modo che spettatori di generazioni differenti possano trarre pieno godimento dallo show. Ad esempio, in questa vasta gamma di citazioni e riferimenti al "mondo reale", rilevante è la presenza della stessa Fox, più volte presa in giro dagli autori dello show.

    Una celeberrima serie di gag ricorrenti è rappresentata dagli scherzi telefonici che Bart fa alla taverna di Boe, cui chiede se sono presenti persone dai nomi costruiti con molti "doppi sensi". Un altro esempio si trova nei crediti degli special di Halloween, in cui i nomi dello staff sono storpiati con sfumature horror, come "Bat Groening" o "Chains Hell Brooks". Lo show è anche conosciuto per gag di tipo testuale (scritte divertenti come i nomi dei negozi, l'ordine del giorno del municipio affisso sui cartelli, o anche il programma della messa domenicale). Sono inoltre presenti le cosiddette gag del freeze frame, ovvero immagini o scritte divertenti che appaiono sullo schermo troppo velocemente per essere identificate normalmente, ma che possono essere visibili stoppando ad un preciso fotogramma la trasmissione.


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    I Simpson


    tema scolastico

    Testo interpretativo-valutativo: “I SIMPSON”

    “I Simpson”, serie creata nel 1980 negli Stati Uniti da Matt Groening sotto forma di cortometraggi animati e nel 1993 trasposta anche a fumetti è trasmessa su la rete Italia1 e su i canali FOX via satellite di SKY nella prima fascia oraria pomeridiana e nella prima serale.

    I Simpson sono una tipica famiglia statunitense, composta dal vero nullafacente, non molto sveglio, pigro e pantofolaio Homer, da sua moglie Marge, perfetta padrona di casa dai comportamenti talvolta imprevedibili generati dal trascinamento del resto della famiglia, e dai tre marmocchi Bart, simile al padre, il più turbolento e pestifero, Lisa, romantica, sognante e prima della classe grazie alla sua incredibile intelligenza, e Maggie, ancora neonata, perennemente con il ciuccio in bocca, generatrice, spesso, delle scene più divertenti. Homer lavora nella centrale nucleare di Springfield comandata dal miliardario, crudele e senza cuore sign. Burns accompagnato dal leccapiedi Smithers, ma Homer passa perlopiù il tempo nel bar di Boe, eccentrico personaggio armato di fucile proprietario di un locale dove si beve esclusivamente birra, preferita maggiormente da Braney, l’ubriacone della città, e Lenny e Karl due inseparabili personaggi colleghi di Homer e suoi migliori amici.

    Bart e Lisa frequentano la scuola elementare cittadina controllata dal simpatico preside Skinner vittima perenne di Bart, dalla professoressa Caprapal e da altri insegnanti. Gli altri abitanti di Springfield sono lo scozzese Willie, pazzo giardiniere, Otto l’autista dell’autobus amante della musica, il migliore amico di Bart, Milhause e nemico Nelson, il commesso del supermarket Apu, il reverendo Lovejoy, sua moglie, il vagabondo commissario Winchester, i Flanders, gli altri componenti della famiglia Simpson, il nonno, Patty e Selma, le sorelle ultra fumatrici di Marge, e le altre decine di personaggi minori.

    L’autore candidamente confessò di avere modellato questi personaggi sulla propria famiglia.

    Il disegno è semplificato e non realistico, con tratti che accentuano talvolta i difetti fisionomici e le espressioni maliziose e sottilmente malvagie dei protagonisti (tutti con la caratteristica pelle gialla), gli sfondi sono molto colorati formati da disegni semplici ma abbastanza dettagliati, maggiormente nell’ultima serie.

    I contenuti sono spesso violenti, un esempio è il cartone animato preferito dai ragazzi di pelle gialla, Grattachecca e Fichetto, piccole scene e scatch di questi due animaletti, un topo ed un gatto spesso vittime dei loro attacchi aggressivi nei quali cercano di uccidersi nei modi più vari e inusuali (es: taglio di arti), con il gatto sempre vittima del topo.

    Spesso nelle puntate sono presenti alieni e personaggi famosi trasformati in cartone animato, questo, secondo me, rende la serie ancora più coinvolgente e varia.

    Le puntate sono, a mio giudizio, molto ironiche e divertenti, la trama della storia parte sempre da un fatto che sviluppatosi cambia completamente il corso della puntata fino ad un finale spesso inaspettato o con poca coerenza rispetto alla storia.

    Persino la sigla iniziale, oramai famosa in tutto il mondo per l’allegra canzone, è diversa da puntata a puntata, avviene un finale vario con Bart come protagonista di una scena nel quale lui scrive ripetutamente una frase di punizione simpatica alla lavagna.

    Questo rende “I Simpson” una serie con puntate sempre diverse e molto originali.

    I Simpson mettono in scena un’efficace satira dello stile di vita americano: il loro linguaggio, è spesso sboccato e aggressivo talvolta volgare, rivela gli impulsi più egoistici della natura umana, riscuotendo nel pubblico una divertita partecipazione.

    Questa dimensione ironica e grottesca, è ben lontana dalla linearità e positività di un modello educativo per piccoli, perciò il cartone animato sarebbe indicato per un pubblico perlopiù adulto.

    A mio giudizio questa serie è molto divertente, anche se non ha senso, a me piace seguirla per la sua varietà di situazioni ironiche spesso molto strane e non realistiche.
     
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    I SIMPSON: la serie è salva

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    TROVATO L’ACCORDO TRA LA FOX E I DOPPIATORI DEI SIMPSON, LA SERIE SALVA PER ALTRI DUE ANNI – Possono tirare un sospiro di sollievo i fan dei dei Simpson sparsi per il pianeta: la Twentieth Century Fox Television ha trovato un accordo con i doppiatori e quindi ha potuto riconfermare la serie per altri due anni.Andranno così in onta la venticinquesima e ventiseiesima stagione della famiglia più amata al Mondo: la proposta mossa da alcuni doppiatori di ricevere una quota die profitti in cambio del massiccio taglio di stipendio non è stata naturalmente accolta ma comunque una forma di accordo è stata trovata almeno per i prossimi due anni.In fin dei conti agli appassionati della famiglia gialla poco importa dei sotterfugi economici, ciò che conta è poter vedere ancora a lungo le avventure di Homer, Marge e della loro scoppiettante prole.

     
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    I Simpson cambiano voce: addio ai doppiatori di Bart e Marge

    bart-marge-simpson

    I SIMPSON – I doppiatori italiani, si sa, sono tra i migliori al mondo. Ma anche in questo mondo dorato purtroppo è arrivata la crisi, e i tagli agli stipendi sono ormai all’ordine del giorno.
    Quando è troppo è troppo però: davanti all’ennesimo taglio proposto da Mediaset e dalla Fox ai doppiatori del cartone animato americano più famoso e irriverente di sempre, I Simpson, due delle voci più amate della mitica famiglia di Springfield hanno deciso di mollare il colpo.
    Trattasi di Ilaria Stagni e Liù Bosisio, le voci di Bart e Marge Simpson. Ad annunciarlo è la stessa Stagni sul suo profilo Facebook: “Dopo 25 anni di collaborazione Mediaset e Fox mi hanno chiesto di ridurre il mio cachet del 67%“.
    La storica doppiatrice del mitico Bart ha poi confermato la notizia tramite una dichiarazione alla testata online Ed è subito serial:
    “Dopo 25 anni di collaborazione, Mediaset e FOX tramite la Sedif ci hanno chiesto di accettare una decurtazione di circa il 67% dal nostro cachet maggiorato rispetto al contratto nazionale ma lontano anni luce dai compensi dei nostri più fortunati colleghi d’Oltreoceano. Ottenuto dopo 25 anni di duro lavoro, come risultato avevamo accettato una riduzione del 40% ma non è bastata neanche quella. Io e Liù Bosisio non abbiamo accettato quello che ci è sembrato un ricatto più che una richiesta. Morale della favola? Stanno facendo i provini per sostituirci. Monica Ward (Lisa) ha accettato e credo anche Tonino (Accolla, voce di Homer ndr). L’unica consolazione che ci resta è che molti dei nostri colleghi si rifiutano di andare al provino”.
    Il tormentone “Ciucciati il calzino” non sarà più lo stesso…

     
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    I Simpson: il creatore Matt Groening svela dove si trova Springfield

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    I SIMPSON – I Simpson, il cui show verrà rinnovato per altre due stagioni, non sono più un mistero. O meglio non è più un mistero dove si trova Springfield, la città in cui la famiglia gialla vive.
    Per gli affezionati della serie si tratterà di un verso e proprio colpo: più volte nel corso degli anni i personaggi non hanno mai dato chiare indicazioni su dove si trovasse di preciso la casa dei Simpson. Vi ricordate per esempio quell’episodio in cui il testone di Bart copre una cartina con le indicazioni per raggiungere Springfield?
    Ebbene oggi sappiamo dove si trova. A rivelarlo, dopo 22 anni dalla prima messa in onda dello show, è lo stesso papà dei Simpson Matt Groening durante un’intervista al ‘Business Insider’:
    “Springfiled è stata chiamata così in riferimento a Springfiled in Oregon. Il motivo è semplice: quand’ero bambino lo show “Father Knows Best” era ambientata a Springfield, ed io ne ero eccitato, perché pensavo che si trovasse vicina a Portland, la mia città. Quando son cresciuto ho realizzato che si trattava solo di un nome finto. Ho anche scoperto che Springfiled era uno dei nomi più comuni per le città USA. In previsione del successo dei Simpson ho pensato “è una figata, perché così ognuno potrà pensare che si tratti della propria Springfield”. E così è stato”.
    E voi fan dei Simpson cosa ne pensate di questa scoperta epocale?

     
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    I Simpson

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    Per due settimane di seguito abbiamo parlato del nuovo programma televisivo che mostrava all’intera Italia i record mondiali più strani e assurdi. Volendo proseguire verso questa logica, non possiamo di certo farci mancare il programma televisivo vincitore di un record mondiale: il più longevo della TV. Il cartone animato più irriverente e scottante che il piccolo schermo abbia mai conosciuto: I SIMPSON.
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    Il cartone nasce dalla mente “malata” (per così dire) di Matt Groening, fumettista da sempre, che ha fatto la sua fortuna con questa sua creazione. Il cartone animato è ambientato a Springfield; viene rappresentata come una classica cittadina americana, ma piena di corruzione e “depravazione”. Una satira all’America oziosa e pigra che rivela, fondamentalmente, la realtà dei fatti. Il capofamiglia è Homer Simpson. Si presenta come un irresponsabile zoticone e bambino ottuso; ha l’età di 38 anni, portati malissimo dalla sua pigrizia e ingordigia (va matto per le ciambelle e schifezze fritte di ogni tipo). Lavora alla centrale nucleare di Springfield come addetto alla sicurezza nel reparto 7G, sicurezza che ogni volta viene sempre più spesso messa a repentaglio dalla sua irresponsabilità. Il suo luogo di ritrovo è il bar del suo fedele amico Boe, personaggio solitario e ambiguo, è l’animo triste della combriccola di Homer, svariati sono i tentativi di suicidio di Boe. Il resto dell’allegra compagnia di Homer sono: Lenny e Karl, coppia fissa della serie e colleghi di lavoro di Homer, e Barney: alcolizzato e nullafacente, va a zonzo per la città e si sbronza ogni giorno con i pochi spiccioli che gli restano. Come dice il detto “gli opposti si attraggono”, la moglie di Homer è Marge Bouvier, la mente della coppia e della famiglia. È la vera responsabile dell’economia e dell’incolumità dell’intero nucleo familiare.
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    Il personaggio di Marge è davvero pittoresco: un’artista mancata che dedica anima e corpo alla sua famiglia. Una mamma perfetta, insomma. Mentre la particolarità di Homer erano i suoi 117 chili di grasso adiposo, per Marge è la folta chioma lunga circa un metro di colore blu. Il figlio maggiore è Bart, anagramma di “brat”(monellaccio). Bart è un bambino di 10 anni che frequenta la scuola elementare di Springfield. Il bersaglio preferito dei suoi scherzi mostruosi e terribili è il preside della scuola: Skinner, reduce dalla guerra del Vietnam, porta ancora le ferite di quell’orribile campo di battaglia. Il suo migliore amico è Milhouse, un bambino afflitto da traumi psicologici dato l’invivibile clima familiare. Bart ama andare sullo skate e distruggere qualsiasi cosa gli pare, soprattutto adora infastidire le persone, come la sorella minore Lisa. Questa piccola Simpson è il sogno di ogni genitore. Ordinata, responsabile, buona e diligente, in un’età troppo precoce per lei: 8 anni. Lisa è un’amante dell’arte, suona il sassofono e la chitarra, ed oltre ad essere l’orgoglio della famiglia è anche l’orgoglio della scuola, la stessa di Bart. Come dice lui: “è la ciuccellona”. Infine c’è Maggie, la più piccola, solo pochi mesi, che, nonostante la sua tenera età, dimostra sporadicamente la sua incredibile intelligenza. Di tanto in tanto c’è la figura del nonno Abraham Simpson, detto Abe, il quale è stato mandato in una casa di riposo da Homer. Stanco, sordo e smemorato adora farsi ascoltare nelle sue lunghe storie di ricordi, annoiando gli ascoltatori.
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    Inoltre ci sono il cane (Piccolo Aiutante di Babbo Natale) ed il gatto (Palla di neve I, II e III). La famiglia Simpson è al completo; altri personaggi rilevanti della serie sono: Ned Flanders, il vicino di Homer, un uomo casa e chiesa con una famiglia modello, e molto bigotto su molte idee. Devoto come manco il reverendo Lovejoy, è un personaggio sul quale si concepisce una satira delicata sulla religione. Apu Nahasapeemapetilon è un extracomunitario Indù che, ogni volta, tenta disperatamente di farsi accettare come Americano. In più è il gestore del Jet Market, uno dei luoghi principali della serie, dove spesso Marge fà la spesa. È sposato con una sua concittadina e possiede 8 figli, gemelli. Poi c’è Krusty il clown, idolo di Bart, lavora in un programma televisivo per bambini su Canale 6, dove quotidianamente ci sono le puntate di Grattachecca & Fichetto, cartone preferito di Bart e Lisa.
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    Clancy Wiggum è il pigro commissario della polizia di Springfield, padre di Ralph, amico di classe di Lisa: figura con il quale Matt Groening si diverte a schernire la polizia americana, corrotto fino all’osso. Sempre in ambito d’immoralità c’è il sindaco della città Joe Quimby: tutt’altro che politico, show-man, direi, che cambia idee attraverso le tendenze del momento per accaparrarsi ogni volta sempre più voti. Innumerevoli sono le sue amanti. Schifoso nella maggior parte della volte. Ma il latifondista della città è Montgomery Burns, proprietario della centrale nucleare dove lavora Homer. È un uomo senza cuore e avido di denaro. Vive da scapolo e al suo fianco c’è solo il suo portaborse e assistente Waylon Smithers, segretamente innamorato del capo. Ma la figura di questo grande e caro imprenditore mi ricorda sempre più qualcuno, non credete? Ma dato che siamo in campagna elettorale non posso citarvi il nome. Provate solo ad indovinare.

    Questi sono i personaggi di spicco della serie televisiva più lunga di tutte, la quale ha anche vinto un Guinness World Record, per l’appunto. Durante la lunga serie ci sono stati ospiti importanti, cito alcuni: Paul McCartney e sua moglie Linda, George Harrison, Ringo Starr, Maryl Streep, Magic Johnson, Susan Sarandon, Brooke Shields, Sting, Jack Lemmon, James Taylor, James Brown, i Limp Bizkit. Prima della lunga serie però sono stati prima fatti assaggiare al popolo televisivo dall’87 all’89 con dei corti al “Tracey Ullman Show”. Una volta approvati è cominciata la lunga striscia di cartoni durata per 16 serie, fino al 2004/2005, per poi finire con un film di debutto al cinema. Il primo ed ultimo lungometraggio dei Simpson campione d’incassi ai botteghini di tutto il mondo.

     
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  10. gheagabry
     
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    Il 16 dicembre del 2007 è andata in onda negli Stati Uniti una puntata dei Simpson, dal titolo Eternal Moonshine of the Simpson Mind (in italiano è diventata Se mi ubriachi cancello i Simpson) che conteneva una parodia del video di Kalina: Homer vede tutta la sua vita passargli davanti, in una serie di …autoscatti che cominciano da quando era bambino, accompagnati dalla stessa musica che accompagna il video originale.



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    untitlxcx a me fanno divertire,ma non direi che e un cartone animato giusto x i bambini..
     
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  13. Red_Passion
     
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    CITAZIONE (ginakarlo @ 8/9/2012, 10:04) 
    untitlxcx a me fanno divertire,ma non direi che e un cartone animato giusto x i bambini..

    Anch' io ce lo vedo molto più indicato per i teenager! ^_^
     
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    Ci sono cose che non sai dei Simpson…messaggi subliminali? Non solo!

    Alcune scene e particolarità dei Simpson probabilmente non avevano mai attirato la tua attenzione. Adesso te le mostro…

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    1) Quando Maggie viene passata sul lettore di codici a barre della cassa, sul display appare il prezzo, “847,63 dollari”. Nel 1989, primo anno dei Simpson, un’agenzia di statistiche ha stimato essere il costo annuo per il mantenimento di un neonato negli USA.

    Nella puntata -show 138° episodio spettacolare Troy McClure, presentatore dello show, afferma che sul display appare in realtà la scritta “NRA4EVER“, tradotta come “Pro armi per sempre“.

    2) In questo video analizziamo i messaggi subliminali della puntata “la città di New York contro Homer” del 1997.
    2005174295823769450rsec1
    4) Quel simbolo disegnato sul quadro…che cos’è?

    Il simbolo che vedete è definito “la squadra e il compasso” ed è una delle immagini più rappresentative dell’ordine della Massoneria: la squadra è talora detta rappresentare la materia, ed il compasso lo spirito o la mente. Ancora, la squadra può esser detta rappresentare il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso rappresenta l’astrazione, o giudizio soggettivo. Quest’immagine per chi ha letto attentamente quanto scritto fin ora dovrebbe fornire i giusti mezzi per comprendere ulteriormente il significato di esoterismo e dei simboli che lo rappresentano.

    I Simpson è soltanto uno dei tanti cartoni animati che contengono “messaggi subliminali“.

    Ma cosa sono i messaggi subliminali?

    E’ un’informazione che il cervello di una persona assimila a livello inconscio. Il messaggio è trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell’osservatore.

    fonte:http://cosechenonsai.it/2

     
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    Perché i Simpson sono Gialli?

    homer-simpson

    Nelle intenzioni di Groening, i Simpson avrebbero dovuto rappresentare una novità fin dalla prima apparizione.

    La scelta del colore giallo come colore della pelle dei personaggi animati ne è un esempio. Matt Selman, sceneggiatore della serie fin dai primi anni, ha affermato in un'intervista che «l'idea è stata di Matt Groening. Voleva che una volta accesi i televisori, il pubblico pensasse che il colore giallo fosse legato ad un problema tecnico. Si sarebbe domandato "Oh, perché sono gialli?" ed avrebbe provato a sintonizzare il canale senza peraltro riuscirci, perché il giallo era reale. Era un tentativo innovativo per far cadere in inganno i telespettatori…

     
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28 replies since 2/8/2010, 13:18   7038 views
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