E’ stato pubblicato il 4 marzo di quest’anno sul profilo youtube di Vevo il nuovo video del cantautore milanese Biagio Antonacci “Ti penso raramente“, clip del singolo estratto lo scorso 28 febbraio dall’ultimo album dell’artista dal titolo “Ti Penso Raramente“, in pubblicazione da Sony Music prevista per il prossimo 8 aprile, registrato tra Milano e Los Angeles.
Il brano poco dopo la sua pubblicazione ha raggiunto il primo posto della classifica di vendite italiana di iTunes, dimostrando il grande seguito che ancora oggi dopo quasi 25 anni di carriera (il primo disco “Sono cose che capitano” è del 1989) il cantante riesce a riscuotere.
Il video della canzone è stato girato dal cantante stesso (e montato da Mauro Lovisetto) per mezzo del suo personale smartphone, dando così un tono del tutto amatoriale e allo stesso tempo originale al brano, che tratta con una serenità quasi disarmante di un amore concluso.
Inizia ufficialmente la nuova era discografica di Biagio Antonacci. Ti penso raramente è, infatti, il nuovo singolo del cantautore che potremo ascoltare in radio a partire dal, 28 febbraio 2014. Un brano che anticipa il disco di inediti in uscita il prossimo 8 aprile dal titolo L’amore comporta.
Sono passati due anni dall'ultimo album di Biagio, Sapessi dire no, in grado di toccare la vetta della classifica dei dischi più venduti per ben 12 settimane. Si dovrà poi aspettare pochi giorni prima di poter vedere il video che accompagna il pezzo: sarà in rotazione su Vevo da lunedì 3 marzo, ed è stato interamente girato dallo stesso Biagio con il suo smartphone e montato da Mauro Lovisetto.
All'interno di L'amore comporta ci saranno tredici tracce prodotte dallo stesso Biagio con Michele Canova tra i Sunset studio di Los Angeles e i Kaneepa studio di Milano.
Nel frattempo, confermati due appuntamenti speciali, concerti fissati da Antonacci per i prossimi mesi: il 24 maggio all'Arena della Vittoria di Bari e il 31 maggio allo Stadio San Siro di Milano con due eccezionali sorprese: Laura Pausini ed Eros Ramazzotti come ospiti sul palco del cantante
LUTTO PER BIAGIO ANTONACCI, MORTO IL PAPÀ: "VORREI POTERTI RIPETERE ALL'INFINITO GRAZIE"
Mercoledì 21 Maggio 2014
È morto a 79 anni Paolo Antonacci, papà del cantautore Biagio. L'uomo era gravemente malato.
Questo il messaggio lasciato su Facebook dal cantautore, in ricordo del papà: «Vorrei poterti ripetere all'infinito grazie ..... Perché grazie a te ho preso la vita come era giusto prenderla. Te ne vai nei giorni di gloria e di festa .... In silenzio....come amavi fare le cose. Spero che la forza sospenda l'eterno dolore//che la vita abbia un senso più forte / E che l'amore sia anche questa assenza. Canterò più forte. Con infinito onore. Ciao Papà......B.»
"L'amore comporta", quattordicesimo album in studio in ventisei anni di carriera per Biagio Antonacci, è un disco concepito in maniera un po' atipica, tra l'Italia (dove ha composto le bozze di quelle che sarebbero state le canzoni contenute all'interno del disco) e gli States (più precisamente Los Angeles, dove Michele Canova ha lavorato alla parte musicale dei brani mentre Antonacci continuava ad occuparsi della parte dei testi). Si tratta di un album nato su due fronti diversi, insomma, e che ha visto Antonacci e il fido Canova - che aveva già prodotto per lui il precedente "Sapessi dire no" e tre brani di "Inaspettata" del 2010 - unire il linguaggio cantautorale italiano con sonorità che, in buona parte dei tredici brani contenuti all'interno del disco, si allontanano dalla tradizione cantautorale nostrana.
Questo nuovo album in studio di Biagio Antonacci, infatti, vuole essere un disco dal sound variopinto ed eterogeneo, che non si fossilizza in un unico genere o stile ma che - in cinquanta minuti di musica - esplora generi e stili tra loro molto distanti: lo fa a partire dai primi due brani, "Cado" e "Ti penso raramente", in cui Antonacci sembra recuperare il suono sperimentato qualche anno fa, nelle vesti di produttore, con il progetto "L'errore" di Loredana Errore (vale a dire quel mix tra elementi propri della musica anni Ottanta - come l'uso di strumenti elettronici, tastiere in primis - e altri tipici invece della musica funky - quali ritmi incalzanti e riff ripetitivi); lo fa pur non allontanandosi troppo dall'Universo musicale di Antonacci, quel "pop d'amore" fatto di testi romantici e di melodie tradizionali e cantabili che caratterizza le produzioni musicali del cantautore sin dagli esordi e che in questo "L'amore comporta" si manifesta soprattutto nella title track (un brano dall'arrangiamento scarno il cui testo tratta della concezione dell'amore come motore della vita), in "Dolore e forza" (una ballad dall'apertura vagamente tango), in "Barbara" (il classico ritratto di donna à la Antonacci, che già in passato ha saputo descrivere con cura e precisione personaggi femminili) e in "Ora e mai per sempre" (che racconta l'amore vissuto nella sua totalità, senza mezze misure - "Svegliati e amami perché io sono tutto e niente/sono quello che sai, quello che hai: guardami./Mi hai voluto contro le forze di correnti e morali stanche/mi hai voluto e così sono rimasto"). Interessante, comunque, è notare come in almeno un paio di episodi di questo disco gli elementi caratteristici di quello stesso "pop d'autore" vengano messi in discussione, scomposti: è questo il caso di "Hai bisogno di me", un brano caratterizzato da una batteria solida che pulsa in sottofondo e su ci si sovrappongono le tastiere e la chitarra elettrica, e di "Mai mi dici amore", in cui la chitarra prende il sopravvento sugli altri strumenti e suggerisce un clima musicale vicino alla musica folk. Non mancano all'appello canzoni autobiografiche e più personali, come "Ho la musica nel cuore" (un brano immerso in un clima reggae in cui Antonacci racconta il desiderio, che aveva da bambino, di dedicare la propria vita alla musica) o "Ricordati chi sei" (sui cui ritmi latineggianti - con tanto di ritornello cantato, in parte, in lingua spagnola - Biagio si ripete di rimanere sempre con i piedi per terra, di non dimenticare le proprie origini). Discorso a parte meritano "Tu sei bella" e "Le veterane": la prima è una canzone che per quanto riguarda la parte letteraria rappresenta una bella dedica ad una donna attraverso cui Antonacci esalta la bellezza femminile, e che per quanto riguarda la parte musicale vede il cantautore ritornare alle sue origini musicali (l'arrangiamento asciutto del brano, in particolar modo, richiama alla mente quello di "Se è vero che ci sei" - contenuto all'interno del suo quinto album in studio); la seconda è invece una canzone che si differenzia da tutto il resto dell'album non solo per il fatto di essere l'unica canzone a non essere stata composta da Antonacci (a firmarla c'è, infatti, Paolo Conte - ed è la prima volta che Biagio include, in un suo album, un brano composto per lui da un altro autore) ma soprattutto per il sound che propone, a metà tra mambo e jazz.
"L'amore comporta è un lavoro vicino alla vita di chi, curioso, scopre e si scopre giorno dopo giorno'", ha scritto Antonacci qualche giorno fa sui social, presentando il suo nuovo disco. Sono parole azzeccate per descrivere quel processo che con questo "L'amore comporta" lo ha portato a compiere un passo in avanti nella sua carriera musicale, ad "evolversi", pur rimanendo legato alle proprie origini, a non tradirle: proprio come Biagio stesso canta in "Ricordati chi sei".
Tracce:
Cado - 3:26 Ti penso raramente - 4:1 L'amore comporta - 3:27 Hai bisogno di me - 3:22 Tu sei bella - 4:2 Mai mi dici amore - 2:55 Dolore e forza - 3:48 Ho la musica nel cuore - 3:30 Ricordati chi sei - 3:41 Le veterane - 2:43 Barbara - 4:0 Ora e mai per sempre - 4:0 Libera - 3:52
Si intitola Biagio il nuovo album di Biagio Antonacci disponibile dal 27 novembre 2015. A due anni dal successo del suo ultimo lavoro di inediti, "L'amore comporta", ecco arrivare la raccolta dei grandi successi di Biagio Antonacci. L'artista ha impreziosito questo suo nuovo lavoro discografico, con 4 strepitosi brani inediti e le new version di due sue hit.
Antonacci, anche questa volta, ha come sempre curato personalmente ogni dettaglio di questo suo nuovo lavoro. Biagio è disponibile anche in una prestigiosa versione Deluxe Edition, che oltre ai 3 cd, contiene un esclusivo libro inedito che raccoglie poesie e disegni creati, appositamente per questa raccolta, dallo stesso Biagio Antonacci.
Tracce:
CD1
"Ci stai" "Cortocircuito" "Aria di cambiamento" (con Franco Battiato) "Mio mondo" "Se io, se lei" "Liberatemi" (con i Negramaro) "Mio padre è un re" "Con infinito onore" "Mai mi dici amore" "Quell'uomo lì" "Non tentarmi" "One day (Tutto prende un senso)" (con Pino Daniele) "Coccinella" "Vivimi" "E' già Natale" "Immagina" "Tu sei bella" "Lo conosco poco"
CD 2
"Ti dedico tutto" "Quanto tempo e ancora" "L'amore comporta" "Convivendo" "Le veterane" "Il cielo ha una porta sola" "Ragazza occhi cielo" "Sappi amore mio" "Inaspettata" "Qui" "Ritorno ad amare" "Lei, lui e lei" "Non vivo più senza te" "Lascia stare" "Ci vuole tempo" "Se fosse per sempre" "Fiore" "Dolore e forza"
CD 3
"Chiedimi scusa" "Sognami" "Ti penso raramente" "Pazzo di lei" "Hai bisogno di me" "Buon giorno bell'anima" "Aprila" "Ricordati chi sei" "Senza un nome" "Iris (Tra le tue poesie)" "Ho la musica nel cuore" "Se è vero che ci sei" "Ora e mai per sempre" "Amo te" "Noi ci facciamo compagnia" "Dimenticarti è poco" "Angela" "Insieme finire"
Biagio Antonacci, “Le cattive notizie non vengono mai sole: dopo il singolo scritto per Laura Pausini, ecco il suo Greatest Hits”
Le cattive notizie non vengono mai da sole. Il 6 novembre è uscito Simili, nuovo album di Laura Pausini, anticipato dal già noto Il lato destro del cuore, scritto per lei da Biagio Antonacci. A distanza di quindici giorni, il 21, arriverà nei negozi l’imponente Greatest Hits del cantautore di Rozzano, dal sintomatico titolo Biagio. Una raccolta dei suoi successi che include anche quattro hits, a partire da Ci stai, prodotto da Michele Canova. Nella versione Deluxe della raccolta, un triplo, tenetevi forte, anche un libro che contiene poesie e disegni dell’artista. Il tutto a due anni da L’amore comporta.
Ora, a parte la sperimentazione linguistica estrema tentata da Antonacci proprio nel brano scritto per la Pausini, primo tentativo di scrittura di un testo utilizzan do Ruzzle, trovata degna di nota, l’idea che si possa mettere insieme un triplo album di canzoni di Biagio e poi chiamarlo tra le righe Greatest Hits toglie il fiato.
Partito bene, con la produzione di Ron e una scrittura intima, vagamente stinghiana, da anni, ormai, dai tempi di Iris, il nostro si è buttato su un genere: canzoni che piacciono alle donne in virtù del fatto che a cantarle sia un piacione, che non meriterebbe, in sé, parole nella sezione musica. Canzonette per far sognare ragazze e soprattutto signore. Uno, ascoltandole è legittimato a pensare questo. Del resto, se non punti sul piacionismo non fai quei video, in cui sei lì, scalzo (Biagio a volte è scalzo anche in scena), lo sguardo ammiccante, il sorriso malinconico di chi cerca coccole.
La faccenda potrebbe anche finire qui.
Ma in questi giorni i social hanno reso virale una intervista ad Antonacci di quattro anni fa che merita una riflessione. È un’intervista di Andrea Laffranchi, uscita quindi per il Corriere della Sera. Sul titolo, giustamente, sta ironizzando ancora oggi chi sta dentro l’Internet: “Antonacci riparte dal rock: “Basta con il sex symbol””. Dunque, in una sola frase viene detto che Biagio avrebbe a che fare con il rock e che sarebbe pronto a riunciare al suo essere un sex symbol. Nel catenaccio (quelle frasi che servono a spiegare meglio cosa viene poi detto in maniera più estesa nel pezzo), si parla di PFM e Area.
Davvero Biagio Antonacci ha pensato, mentre scriveva una delle sue hit presto raccolte in Biagio, di passare al rock?
Davvero ha creduto, per dire, che un Patrizio Fariselli o Franco Mussida avrebbero mai considerato una sua canzone qualcosa di includibile in uno stesso disco insieme con le loro? Davvero ha pensato che avrebbe potuto mettere dentro un Greatest hits poesie e disegni e essere preso sul serio come rocker? Per questo, si suppone, ha sparato in copertina la sua foto, con tanto di lingua fuori dalla bocca, perché è un rocker degno di dialogare con il prog italiano, non perché è un sex symbol che, invece che recitare in Elisa di Rivombrosa fa canzoni.
Tornando all'intervista, riferendosi a Fossati, Antonacci dice: “Mi auguro di avere lo stesso coraggio di mollare quando sarò attivo e non perché in declino.” Ecco, Biagio, sappi che noi ti siamo vicini e se anche oggi volessi fare questo salto faremo il tifo per te. Non esitare.