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Nada
biografia
Nata a Livorno nel 1953, Nada debutta al Festival di Sanremo 1969, appena quindicenne, con "Ma che freddo fa", il suo primo successo.
L’anno seguente è la volta di "Pa’ diglielo a ma’", ancora a Sanremo, e di "Che male fa la gelosia", presentata a Canzonissima ’70. Seguono "Il cuore è uno zingaro", con cui Nada vince l’edizione del 1971 del Festival di Sanremo, e "Re di denari", con cui ottiene il terzo posto al Festival di Sanremo del 1972.
A 18 anni comincia ad avvicinarsi alla canzone d’autore iniziando a collaborare con giovani cantautori italiani allora sconosciuti, come Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Antonello Venditti e altri. Il risultato di questo lavoro non vedrà mai la luce ed è tuttora conservato nell’archivio della RCA: parte delle registrazioni sono state pubblicate soltanto nel 1994 in occasione dei suoi 25 anni di carriera, sul CD SUCCESSI ED INEDITI 1969-1994.
Dopo l’esperienza con i cantautori ‘romani’ Nada lavora ad un intero album con il concittadino livornese Piero Ciampi, che scrive espressamente per lei tutte le canzoni di HO SCOPERTO CHE ESISTO ANCH’IO (1973).
L’anno successivo esce 1930: IL DOMATORE DELLE SCIMMIE, realizzato in collaborazione con il gruppo progressive Reale Accademia di Musica. Nel 1976 arriva NADA, un nuovo lavoro che contiene altri brani di Ciampi accanto a quattro canzoni di Paolo Conte, tra cui "La fisarmonica di Stradella".
Il ritorno al pop porta nuovi successi di classifica come "Pasticcio universale” (1979) e "Ti stringerò" (1982). L’album TI STRINGERO’ segna anche il debutto di Nada come autrice: ne scrive i testi mentre si trova in tournée con Dario Fo e l’"Opera dello sghignazzo". La passione per la recitazione, nata per caso durante la lavorazione del "Puccini" televisivo di Sandro Bolchi, era poi proseguita attraverso spettacoli come "Diario di Anna Frank" di Giulio Bosetti, "Pigmalione" di Dario Fo e, in anni più recenti, con Francesca Archibugi nel film "Con gli occhi chiusi" e Marco Messeri nella commedia "Amore e vapore".
Nel 1983 l’album SMALTO conquista la vetta delle classifiche trainato dal singolo "Amore disperato", che vince il Festivalbar, Azzurro e “Vota la Voce”.
Alla svolta elettronica del 1985 con l’album NOI NON CRESCEREMO MAI, seguito l’anno dopo da BACI ROSSI, segue un lungo periodo di silenzio, interrotto da L’ANIME NERE, pubblicato nel 1992.
Nada torna sulle scene nel 1996, ricominciando a suonare in giro in compagnia del Nada Trio, un progetto che dà esito poi a un disco live, registrato con Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti della Piccola Orchestra Avion Travel. Le apparizioni al Premio Tenco e al Festival di Recanati sono il preludio ad un nuovo lavoro discografico, che nasce sotto la supervisione artistica di Mauro Pagani e vede Nada scrivere per la prima volta tutti i testi e le musiche: si intitola DOVE SEI SEI e contiene 11 canzoni, tra cui "Guardami negli occhi", che Nada presenta a Sanremo ’99. Seguono un periodo di concerti e il ritorno discografico, con la produzione di Pasquale Minieri e Fausto Mesolella, con l’album L’AMORE E’ FORTISSIMO E IL CORPO NO, uscito nell’autunno 2001.
Segue un periodo di collaborazione con Massimo Zamboni (ex chitarrista di CCCP e CSI), che si concretizza prima nella presenza in diverse canzoni del disco solista di lui, “Sorella sconfitta” e in un disco a quattro mani, L'APERTURA.
Dopo L’AMORE CHE MI MANCA (2004), Nada ritorna nel 2006 con LE MIE CANZONCINE, un dual disc formato da un CD e un DVD che raccoglie 12 brani storici ed un nuovo brano inedito dal titolo “Scalza”. Nel 2007 partecipa al festival di Sanremo con “Luna in piena”, tratto dal nuovo disco TUTTO A POSTO.
discografia
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
NADA 1969 RCA
IO L'HO FATTO PER AMORE 1970 RCA
HO SCOPERTO CHE ESISTO ANCH'IO 1973 RCA
1930: IL DOMATORE DELLE SCIMMIE 1975 RCA
NADA 1977 RCA
NADA 1979 Polydor
TI STRINGERÒ 1982 Polydor
SMALTO 1983 EMI
NOI NON CRESCEREMO MAI 1984 EMI
BACI ROSSI 1986 EMI
L'ANIME NERE 1992 RCA
MALANIMA: SUCCESSI ED INEDITI 1969-1994 1994 RCA
NADA TRIO 1998 Olis
DOVE SEI SEI 1999 Mercury
L'AMORE È FORTISSIMO IL CORPO NO 2001 Storie di Note
TUTTO L'AMORE CHE MI MANCA 2004 On The Road Music Factory/Venus
L’APERTURA 2005 Radiofandango/Edel
LE MIE CANZONCINE 1999-2006 (Cd + DVD) 2006 Crystal/SAAR
TUTTO A POSTO
Edited by tomiva57 - 8/5/2012, 14:41. -
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grazie . -
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Nada (1969)
Nada è il primo album della cantante italiana Nada pubblicato nel 1969 dalla RCA Talent.
Il disco
Dopo il successo ottenuto al Festival di Sanremo 1969 con la canzone Ma che freddo fa, la RCA Italiana decide di far incidere a Nada un intero album, pubblicato da una delle sue sottoetichette, la RCA Talent.
Il disco si apre con una cover di Sauve moi del cantante franco-vietnamita Éric Charden, e racchiude molte altre traduzioni in italiano di brani esteri, come Yellow submarine dei Beatles (tradotta da Mogol).
Il disco contiene inoltre le due canzoni del primo 45 giri della cantante, Les Bicyclettes de Belsize e Per te per me.
Gli arrangiamenti sono curati da Antonio Coggio, e l'orchestra è diretta dallo stesso Coggio (Senza te e Biancaneve) dal maestro Ruggero Cini (Ma che freddo fa, Per te per me, Una rondine bianca e Les Bicyclettes de Belsize) e dal maestro Piero Pintucci (Cuore stanco, Ritornerà vicino a me e Se tu ragazzo mio).
Il tecnico del suono che ha curato le registrazioni è Giorgio Agazzi.
In Dai vieni qui, Una donna sola e Yellow submarine suonano i Pyranas, mentre in Les Bicyclettes de Belsize cantano i "Cantori moderni" di Alessandroni.
Tracce
LATO A
1. Senza te (testo di Paolo Dossena; musica di Gérard Bourgeois, Éric Charden e Jean-Max Rivière) - 3:34
2. Ma che freddo fa (testo di Franco Migliacci; musica di Claudio Mattone) - 3:00
3. Dai vieni qui (testo di Franco Migliacci; musica di George Alexander) - 2:58
4. Cuore stanco (testo di Franco Migliacci; musica di Mauro Lusini e Piero Pintucci) - 2:54
5. Ritornerà vicino a me (testo di Cesare De Natale; musica di Ronnie Lane e Steve Marriott) - 2:50
6. Per te per me (testo di Franco Migliacci; musica di Shel Shapiro) - 3:10
LATO B
1. Biancaneve (testo di Cesare De Natale; musica di Mario Vicari e Cesare De Natale) - 2:25
2. Se tu ragazzo mio (testo di Vittorio Ferri; musica di Gabriella Ferri e Piero Pintucci) - 3:36
3. Una rondine bianca (testo e musica di Claudio Mattone) - 3:15
4. Una donna sola (testo di Daniele Pace; musica di Teddy Randazzo e Victoria Pike) - 2:23
5. Le bicyclettes de Belsize (testo di Misselvia e Rinaldo Prandoni; musica di Les Reed e Barry Mason)- 3:03
6. Yellow submarine (testo di Mogol; musica di John Lennon e Paul McCartney) - 2:25Cuore stanco
Franco Migliacci - Piero Pintucci - Mauro Lusini
Nel silenzio della notte
nasce un fiore nel giardino
attraverso il suo profumo
mi rivela l'esistenza
non si ferma mai la vita
cuore non fermarti tu
Cuore stanco, cuore stanco
te lo giuro che non amo più lui
non ci piango, non ci piango
lui non vale una lacrima degli occhi miei
Gira il mondo, gira il mondo
tocca a un altro adesso basta con lui
lui lo sa che non lo amo
glielo detto quella sera
quella sera che piangevo per lui
Sfoglia, sfoglia il calendario
quanti santi festeggiati
ma il tuo santo è già passato
il tuo nome l'ho scordato
i tuoi occhi, le tue labbra
non me li ricordo più
Cuore stanco, cuore stanco
te lo giuro che non amo più lui
non ci piango, non ci piango
lui non vale una lacrima degli occhi miei
Gira il mondo, gira il mondo
tocca a un altro adesso basta con lui
lui lo sa che non lo amo
glielo detto quella sera
quella sera che piangevo per lui. -
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Edited by tomiva57 - 11/3/2011, 18:47. -
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Una rondine solaIo l'ho fatto per amore
Da Wikipedia
Io l'ho fatto per amore è il secondo album della cantante italiana Nada pubblicato nel 1970 dalla RCA Italiana.
Il disco
Dopo il successo ottenuto al Festival di Sanremo 1970 con la canzone Pa' diglielo a ma' (presentata in coppia con Rosalino), la RCA Italiana pubblica il secondo album dell'artista livornese che, oltre ai due brani del 45 giri sanremese, racchiude due canzoni pubblicate l'anno precedente, Che male fa la gelosia e L'anello, alcune cover (come Io l'ho fatto per amore, versione in italiano di I've lost you lanciata da Elvis Presley, Jumbo Jet, da Silver Bird di Mark Lindsay, Sei mio, da The Girl From Salina, successo di Christophe dal film Quando il sole scotta, usato anni dopo da Quentin Tarantino per il suo Kill Bill vol. 2), qualche inedito ed una versione di È dolce dare la buonanotte, canzone incisa nel 1967 da Gianni Morandi per la colonna sonora del film Per amore... per magia....
Il brano Un passatempo è invece una cover di Little Green Bag, successo del gruppo olandese George Baker Selection, che era già stato inciso dai Punti Cardinali con un altro testo ed il titolo, più vicino all'originale, La borsetta verde.
Sul lato B la quinta traccia è costituita da due canzoni, C'è una luce, cover di He, incisa nel 1955 dalle The McGuire Sisters, e Credo, canzone del 1953 incisa da Frankie Laine.
La fotografia vede il debutto di Nada come autrice di testi.
Gli arrangiamenti del disco sono curati da Antonio Coggio, con la direzione d'orchestra di Ruggero Cini per le canzoni Io l'ho fatto per amore e Male d'amore, di Tony Mimms per Sei mio, Un passatempo e Che male fa la gelosia, di Paolo Ormi per È dolce dare la buonanotte e L'anello, e di Piero Pintucci per Bugia, Jumbo Jet, Pa' diglielo a ma', C'è una luce/Credo e La fotografia.
La copertina raffigura un primo piano della cantante.
Tracce
LATO A
1. Io l'ho fatto per amore (testo di Franco Migliacci e Franca Evangelisti; musica di Ken Howard ed Alan Blaikley) - 2:51
2. Sei mio (testo di Paolo Dossena; musica di Georges Lautner, Jacques Plante e Christophe) - 2:54
3. Bugia (testo di Franco Migliacci e Roberto Righini; musica di Piero Pintucci, Roberto Righini ed Alberto Lucarelli) - 2:42
4. È dolce dare la buonanotte (testo di Franco Migliacci; musica di Bruno Zambrini e Luis Enriquez Bacalov - 3:17
5. Jumbo Jet (testo di Franco Migliacci; musica di Kenny Young) - 3:18
6. L'anello (testo di Franco Migliacci e Alberto Lucarelli; musica di Guido Cenciarelli, Roberto Righini ed Alberto Lucarelli) - 2:35
LATO B
1. Male d'amore (testo di Franco Migliacci; musica di David Norman Shapiro e Guido Cenciarelli) - 3:29
2. Pa' diglielo a ma' (testo di Franco Migliacci e Roberto Gigli; musica di Jimmy Fontana, Mario Cantini ed Italo Greco) - 3:37
3. Un passatempo (testo di Luigi Albertelli; musica di Jan Visser ed Hans Bouwens) - 3:07
4. Che male fa la gelosia (testo di Franco Migliacci; musica di Claudio Mattone) - 3:24
5. a) C'è una luce (testo di Franco Migliacci; musica di Richard Mullen e Jack Richards) b) Credo (testo di Gian Carlo Testoni; musica di Ervin Drake, Irvin Graham, Jimmy Shirl e Al Stillman) - 3:10
6. La fotografia (testo di Nada Malanima; musica di Mario e Giosy Capuano) - 3:00
Io l'ho fatto per amore
L'anello. -
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Pa diglielo a ma
Un passatempo
Che male fà la gelosia
(F. Migliacci - C. Mattone)
Gelosia,
gelosia,
è l'amore che non ti sorride più,
Lo credevo un sentimento
ed è una malattia,
guarirò,
guarirò,
Gelosia,
gelosia,
è una lacrima che brucia
e scende giù,
È un fiammifero che accendi
dentro il cuore mio
quando vai, via da me.
Io sono come un bambino
che non sa parlare
né farsi capire,
ma che ha bisogno d'amore,
e tu te ne vai,
e tu te ne vai.
Che male fa la gelosia!
Non vivo più.
Mi prendi tra le braccia e poi
mi butti via,
ma t'amo e sempre t'amerò.
Che importa se
mi tratti come
quelle che conosci tu
Anche tu
anche tu
appartieni al mondo intero
e non a me,
M'ero illusa che tu fossi mio
per sempre, ma
non lo sei non lo sei.
Per ogni fiore del mondo,
istante del tempo,
sospiro del vento,
ti giuro amore dovrei
guarire per te
guarire per te
Che male fa la gelosia!
Non vivo più.
Mi tratti come
quelle che conosci tu.
Gelosia
gelosia
è l'amore che non ti sorride più,
Lo credevo un sentimento
ed è una malattia,
guarirò
guarirò
Gelosia
gelosia
è una lacrima che brucia
e scende giù
È un fiammifero che accendi
dentro il cuore mio!. -
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Ho scoperto che esisto anch'io
Da Wikipedia
Ho scoperto che esisto anch'io è il terzo album della cantante italiana Nada pubblicato nel 1973 dalla RCA Italiana.
Il disco
Con quest'album la giovane cantante abbandona la musica leggera più orecchiabile delle sue precedenti incisioni e si avvicina alla canzone d'autore: le canzoni di quest'album infatti sono tutte scritte da Piero Ciampi, produttore del disco insieme all'arrangiatore Gianni Marchetti, con vari collaboratori (tranne Lui è un folle, scritta tra gli altri dall'ex componente dei New Dada Danny Baima Besquet).
La copertina è curata da Francesco Logoluso, e la foto della cantante è di Roberto Rocchi.
Il disco spiazza gli ammiratori di Nada, ed è, dal punto di vista commerciale, un fiasco.
Nel 1995 l'album è stato ristampato in CD dalla BMG Ricordi (743213 37372), con l'aggiunta di due bonus tracks, L'amore è tutto qui e Lemme lemme (in origine incise nell'album Nada del 1976) ed una presentazione scritta da Vincenzo Mollica.
Tracce
LATO A
1. Confiteor (testo di Piero Ciampi e Pino Pavone; musica di Gianni Marchetti) - 4:53
2. Sovrapposizioni (testo di Piero Ciampi e Pino Pavone; musica di Gianni Marchetti) - 4:43
3. La passeggiata (testo di Piero Ciampi; musica di Gianni Marchetti) - 3:49
4. Sul porto di Livorno (testo di Piero Ciampi; musica di Gianni Marchetti) - 3:57
5. Eri proprio tu (testo di Piero Ciampi; musica di Gianni Marchetti) - 4:56
LATO B
1. Come faceva freddo (testo di Piero Ciampi e Pino Pavone; musica di Gianni Marchetti) - 4:52
2. Lui è un folle (testo di Gianni Marchetti; musica di Roberto Giuliani, Mike Logan e Danny Baima Besquet) - 4:00
3. Ma chi è che dorme insieme a me (testo di Piero Ciampi; musica di Pino Pavone e Gianni Marchetti) - 4:33
4. I due cavallini (testo di Piero Ciampi; musica di Gianni Marchetti) - 3:53
5. Esisto anch'io (testo di Piero Ciampi e Pino Pavone; musica di Gianni Marchetti) - 7:17
BONUS TRACKS (ristampa in CD)
1. L'amore è tutto qui (testo di Piero Ciampi; musica di Pino Pavone e Gianni Marchetti) - 3:39
2. Lemme lemme (testo di Piero Ciampi; musica di Gianni Marchetti) - 4:27
Recensione
Nada è una cantante e cantautrice italiana. E' conosciuta semplicemente con il suo nome. Ma il suo cognome è Malanima. Non sembra, eppure è sulla ribalta musicale da trent'anni. Da quando, appena quindicenne, fa il suo esordio al Festival di Sanremo del '69 con 'Ma Che Freddo Fa'. Un brano che si trasforma in un immediato campione di vendite. E Nada ottiene subito i favori del pubblico.
Da quel momento è un susseguirsi di successi. 'Pa' diglielo a ma', in coppia con l'allora Rosallino Cellamare (poi divenuto Ron) a Sanremo '70. 'Che male fa la gelosia' a Canzonissima del '70. 'Il cuore è uno zingaro' con cui in coppia con Nicola di Bari, vince il Festival di Sanremo del '71. Ed ottiene un grande successo internazionale. 'Il Re di denari' che si classifica al terzo posto al Festival di Sanremo del '72. Tuttavia l'immagine di bambina prodigio (Viene soprannominata il pulcino del Gabbro per la sua giovanissima età) costruita dall'allora produttore Franco Migliacci comincia ad andarle stretta. Nada cerca una nuova dimensione in cui collocarsi. E in cui confrontarsi. S'indirizza così verso la canzone d'autore. Ed inizia a collaborare con giovani e in quel momento sconosciuti cantautori italiani. Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Antonello Venditti ed altri. Poche le testimonianze sonore di queste collaborazioni. L'unico documento è il CD Malanima: Successi ed Inediti 1969-1994. Da sempre contraria alla regola di dovere di tanto in tanto apparire, anche solo per ricordare agli altri della propria esistenza, Nada ha indubbiamente ottenuto meno di quanto la qualità della sua produzione discografica possa a prima vista far pensare.
Viene invece pubblicato nel 1973 un intero LP dal significativo titolo "Ho scoperto che esisto anch'io" in cui Nada si cimenta nell'interpretazione di canzoni scritte per lei da Piero Ciampi, anch'egli livornese (Nada e' nata a Gabbro, in provincia di Livorno) uno dei personaggi piu'geniali ed al tempo piu' ignorati della storia della musica leggera italiana.
Scrive Vincenzo Mollica nella sua presentazione in occasione della recenta ristampa del disco in CD: "..In alcune canzoni la sua voce si materializza come una frustata. In altre sembra nascere dagli abissi della malinconia. In altre ancora ha il tono spudorato di uno sberleffo. In altre, infine, ha la dolcezza struggente di un disincanto... Sono incantato dai colori della voce di Nada in questo disco, sono affascinato dalle canzoni di Ciampi che scorrono come gioielli. Per quanto mi riguarda questo disco lo metteró tra i romanzi, le poesie che amo, tra quelle emozioni che anche nella notte piú nera ti fanno intuire dove va a sbattere la veritá ".
Il disco e' stato con il tempo rivalutato ed apprezzato, ma il pubblico d'allora (e anche più di un critico in verità) rimase indubbiamente spiazzato, abituato com'era alla Nada prima maniera.
Le canzoni di Ciampi sono essenzialmente melodiche e tradizionalmente italianissime, ma anche molto innovative e tutt'oggi moderne. Innanzitutto c'è quel dissacrante e caratteristico sarcasmo dei testi che ancora oggi sorprende, la denuncia sociale, l'impegno politico, l'autoironia, quella sua capacità di far sorridere e malinconire allo stesso tempo che in nessun altro ho mai trovato; e poi c'è la musica, i pezzi, quelle canzoni che fanno di tutto per non seguire il tipico modello strutturale italiano della strofa e del ritornello...
E' inutile parlarvi dei singoli pezzi (d'altronde non ne sarei capace), visto che si tratta di un lavoro d'insieme, da ascoltare nella sua organicità, unicità e bellezza.
“Cammino sui vetri e non penso al dolore”. Nada Malanima e le sue madri.
Roberta Molteni | 28 Apr 2008 | Editoriali, Focus
“Sono nata onda anomala in un mare/ che non conosco ancore bene ma che so viaggiare / ma che ci so restare a galla, ormai ho imparato / mi sono allenata a mie spese a mia insaputa”. (Nada Malanima, Inganno, Dove sei sei – 1999).
Da interprete a cantautrice, compositrice di versi e prose di note dalla decadenza ambrata, poeta veggente di mondi arcani in cui si specchia, disconnessa e spudorata, una realtà fatta di passione, d’istinti primordiali e bisogni intensi ed intimi, dell’intimità violata dall’incanto. E’ il 1999. Nada Malanima calca palchi da tre decenni.
Ha collaborato con alcune tra le personalità più accattivanti del panorama artistico e musicale d’Italia. Ha interpretato e re-interpretato brani di rara intensità, di toccante leggerezza, ammiccanti provocazione e ironia, freschezza ed impeto; fra gli altri, brani di Claudio Baglioni, di Riccardo Cocciante, di Antonello Venditti, di Franco Battiato, la splendida Lontano, Lontano di Luigi Tenco. Ha conosciuto e si è tatuata sul cuore la travolgente, cupa umanità di Piero Ciampi (Ho scoperto che esisto anch’io, 1973; Nada, 1977). Paolo Conte ha scritto per lei. Ha camminato al passo dei tempi, incontrando il cambiamento, insinuandone i modi, incalzandone i dettagli, intuendone le sfumature oltre l’ordinario, in equilibrio sul filo teso fra i propri successi e il bisogno di osare scelte ribelli, nemiche del mercato. Ha respirato musica, teatro, la sacralità e l’audacia delle avanguardie, la televisione, gli aromi, il gusto e le tensioni del boccascena sanremese (Ma che freddo fa, 1969; Pà diglielo a mà, 1970; Il cuore è uno zingaro, 1971, che, cantata con Nicola di Bari, vince il festival; Il re di denari, 1972, terza classificata; Bolero, 1987). Il suo Amore Disperato (1983) è stato un docile schiaffo a certi costumi destinato a lasciare traccia, oltre gli anni ottanta, fino a qui. Ha dato corpo e voce a un progetto come il Nada Trio (con Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti degli Avion Travel), restituendo all’ascolto il piacere di un certo pregiato tatto nel fare musica. Ma che freddo fa compie trent’anni ed ascoltarla emoziona come possono solo certe primavere. Come faceva freddo ha la voce indurita da cinque lustri più un inverno, ma il corpo intatto e doloroso di ciò che non può essere, che non viene dimenticato. E’ il 1999 e Nada Malanima, ora, scrive. Scrive le sue musiche e i suoi testi. Dove sei sei, prodotto da Mauro Pagani (P.F.M.), svela un cuore pulsante e schivo, acume, una memoria scaltra di sensi, di intuizioni. Il bagaglio si apre e le esperienze si scompongono per ripercuotersi su undici tracce ciascuna con la propria individualità, il proprio senno; undici canzoni (di cui Piccoli Fiumi scritta da Gianmaria Testa) che non possono essere allineate ad alcun senso comune, se non quello degli affetti più cari, delle intelligenze stimate, amate fortemente, di chi, passando, non ha potuto che rimanere: “ghiaccio fatto a pezzi nella mente / che si scioglie come sale / e tu ci sei con me” (Guardami negli occhi, brano con cui Nada partecipa a Sanremo, attirando l’attenzione di Adriano Cementano che la vorrà come interprete della sua Il figlio del dolore in un live televisivo e poi nell’album Esco di rado e parlo ancora meno). Mentre il tempo si sdebita del suo inesorabile corso lasciando alle corde vocali l’eredità di uno spessore straordinario, al coraggio l’armatura dell’ostinazione, al talento la grinta dell’unicità, Nada canta con il corpo, con le parole, con il respiro; si veste di lontananza e porta a teatro Piero Ciampi sì (con Rita Marcotulli al pianoforte, con la quale darà vita al progetto per musica sacra La terra e l’anima, e Javier Girotto al sax); si copre le spalle d’impeto e registra L’amore è fortissimo e il corpo no (2001, prodotto da Pasquale Minieri e Fausto Mesolella). Nove brani come strappi sul vestito buono delle convenzioni, inferti dalle unghie di una donna che “si è fatta uomo a volte / che è bambina soldato /… che ha liberato l’amore / che ha rovesciato montagne” (Questa donna); una donna che non chiede niente in cambio, non vuole niente, se non la buona occasione per dire la verità, ogni volta come fosse la prima, la sua verità sull’amore, sulla carne, sul perdono; la verità della rabbia, della disapprovazione, della solitudine, dell’avere osato sempre un pochino di più. C’è prontezza rock dentro a questo amore fortissimo; c’è il pathos delle ballate e la chimica elettrica dei timbri, l’elettronica di certe delle battute. C’è una femminilità prepotente che prende corpo, che si divincola da ogni schema, accordando i propri impeti alla nota dell’indipendenza, cedendo al richiamo arcano della sensualità, della fame, osando il giudizio, uno sguardo cinico ed agguerrito. Una femminilità che inebria, che imbroglia il luogo comune, che urla il bisogno, il tradimento, la durezza delle ore quando si rincorrono, quando ci scansano; un sentire che in Tutto l’amore che mi manca (ed. 2004) raggiunge lo stomaco, punge il ventre, scuote le vertebre, una ad una. Prodotto da John Parish, con la partecipazione di Howe Gelb (Giant Sand) e Cesare Basile, è un disco difficile, affascinante ed intenso, rabbioso e diretto, un carme d’immagini dalle tinte nitide, invasive, profondamente rock, aggressivamente lucido, della lucidità travagliata, inquieta di chi vive senza che la pelle riesca a proteggere il nocciolo, a tutelare il seme. Nada Malanima donna, madre, amante, figlia, angelo del purgatorio, indisciplinata sorella delle periferie, del mare, del tutto quando sfinisce il niente, di questo circo naturale dove “tutto va bene tutto va male / certo nessuno ti può salvare/ e allora corri corri che è meglio / gente per bene gente per male basta imparare a vederci chiaro / e scegliere giusto per continuare / ballare veloci in questa musica spavento / levare dalla testa il rumore che rimane / seminare il giardino e aspettare il fiore” (da Le mie madri, Fazi ed., 2003). Nada, padrona dei propri limiti, che accende il fuoco perché si spengano le luci, perché le mani possano applaudire, per una volta almeno, l’animale che respira, che vive, che si agita dentro le notti, nelle notti di ognuno: “e io mi perdo passo dopo passo lascio le mie tracce e mi ritrovo / sospesa come un’aquila che va dritta dove la vita plana distesa / come una sirena sull’acqua che vola / animale di stagione”. Le distanze sono prese, le baldorie si consumano altrove. Con il suo libro, fra le sue parole, con la drammatica interpretazione di Senza sonno (di Cesare Basile, Gran Calavera Elettrica – 2003), nei teatri, nelle piazze, con la mimica e l’ugola a fare da contraltare ai propri incubi, alle proprie ragioni, inchinandosi al pentagramma, parafrasandosi, lasciandosi schiaffeggiare dalla gestualità pungente dei testi, degli accordi di Massimo Zamboni (CCCP, CSI, porta in tour con Nada uno spettacolo ispirato al libro Le mie madri, L’apertura), vestendo le suggestioni del tango, i panni folk della Buenos Aires d’inizio secolo (Gettin’ through the mood of tango, progetto tra parole e musica di Nada e Bosso Tango Concept) Nada Malanima sceglie, continua a scegliere, a percorrere il sentiero della qualità. Un sentiero parallelo alle luci della ribalta, scosceso, che esige braccia forti, polmoni audaci, faccia tosta e la giusta dose di leggerezza. Perché è questo che stupisce, che continua a stupire: la semplicità con cui i suoi argomenti ti mordono alla gola, la sua chiarezza ti affranca dal vizio dell’autocommiserazione, il suo osare ti marchia a fuoco di melodie che si appropriano di uno spazio rendendolo luogo di accenti e di presagi, territorio in cui sostare, da cui poter scegliere di fuggire: “Basta ridere a volte ma non si fa /… Io corro scalza sulla sabbia / se non ti sposti non ti salvi, non ti salvi” (Scalza, inedito in Le mie canzoncine, raccolta del 2006). Luna in piena (2007, prodotto da Lucio Fabbri, da cui il singolo Luna in piena con cui Nada partecipa al festival di Sanremo, esibendosi tra l’altro in un particolare duetto con Cristina Donà), indie-rock nella sostanza, ha i colori dell’accadimento non impedito, dell’intimità che dialoga con la musica, con le immagini fino a svelare il segreto di un disagio profondissimo nei confronti di un mondo che ha poco a che vedere con l’idea di un mondo amabile, accettabile. Luna in piena ha il cuore in gola, ha le mani impastate di terra, i piedi tagliati dal tempo, dalle rincorse; è amore di prima mano, adulto e fiero; è un passo di danza senza simmetrie, ruvido e sensuale, poetico e rabbioso. Luna in piena ha la voce rotta, le lacrime agli occhi, il sorriso sulle labbra, un sorriso amaro ed ipnotico, dolente ed intenso; il sorriso della maschera, dei profeti, di un certo scorcio di cielo. Corre l’anno 2008, la primavera si è fatta pregare prima di concederci, leggera, il gusto di farci compagnia. Nada Malanima canterà. Sentirà. Scriverà. Libererà daccapo i propri fantasmi e di nuovo verranno a tormentarci il sonno, o a coccolarlo, o a chiederne per sé. Maggio ci consegnerà un live (Nada Live Stazione Birra, sedici brani di cui due inediti, Stretta e Novembre ) registrato lo scorso ottobre a Roma. Novembre ci regalerà il suo nuovo libro, Il mio cuore umano. Resteremo qui, a prendere, a dare. Resteremo qui, su questo sentiero di sguardi, un occhio a cercare ed uno a restituire, una mano tesa e l’altra chiusa a pugno, come ad accogliere, quasi a difendere. Saremo qui, pronti a saltare dall’altra parte (Stretta, 2008), a metterci in salvo, a scegliere la cattiva strada della coerenza, della ragione data agli stolti, degli stolti che non insegnano perché hanno sempre qualcosa da imparare. “Spendi l’orecchio e senti / che in sottofondo sempre qualcosa si muove… “.
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tomiva57.
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Confiteor
(di Piero Ciampi - Pino Pavone - Gianni Marchetti)
Mia madre quando parla di me
dice che sono una buona figlia
i miei fratelli dicono di me
che sono una cara sorella
le mie amiche quando parlano di me
dicono che sono una buona amica
Ma loro non sanno che ho tante tentazioni
che vivo soltanto d'illusioni
ma loro non sanno che sogno un gelato
e lunghi laghi bianchi
ma loro non sanno che scappo da una chiesa
perché non credo in niente
ma loro non sanno che la mia vanità
va oltre l'apparenza
ma loro non sanno che penso al suicidio
quando viene capodanno
Ma loro non sanno che giuro spesso il falso
pur d'aver ragione
ma loro non sanno che provo eccitazione
quando mi sento sola
ma loro non sanno, ma loro non sanno
che dico addio a un uomo
solo se ne ho un altro
sì... sì, sì
Sovrapposizioni
Za-zam-zam Zambaro Zambaro Zambaro Zambaro
era il suo nome
bello strappava catene
coi denti feriva serpenti
Za-zam-zam Zambaro Zambaro Zambaro Zambaro
era il suo nome
il braccio forte sembrava la vita
quando veniva il mattino
le piazze aspettavano il Re, lui!
Za-zam-zam Zambaro Zambaro Zambaro Zambaro
era il suo nome
tutta la vita passata da solo
neanche una fata
In prima fila
stringevo la mano
di mia madre
le luci ed i canti
rapivano Zambaro
in luoghi distanti
la strada era bianca
ed era già sera
io mi raccolsi in una preghiera
una speranza mi venne nel cuore
di avere al più presto un uomo d'amare
un uomo d'onore
quando vidi Zambaro in quel circo
quanto amore
Caro amore, caro amore mio
amore, amore, amore mio!
Amore, amore, amore, amore, amore mio
ti ho raccontato la fiaba più bella
perché s'eri lui?
Amore, amore, amore, amore, caro amore mio
ti ho raccontato la fiaba più bella
perché tu sei lui. -
tomiva57.
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Sul porto di livorno
Era il caro figlio di un uomo solitario
un padre pescatore tra il loro amore e il mare
ogni sera un addio una carezza severa
lui gli porgeva un cestino e sorrideva al destino
Io non ho perduto il mio cuore strada facendo
io ho lasciato il mio cuore sul porto di Livorno
le luci si accendevano sul mare era un giorno strano
mi rifiutai di credere che fossero lampare
Al ritorno lui era amaro anche se sorrideva
era molto cambiato mi sentivo un'estranea
se ne andò verso il mare forse a trovare il passato
ma al suo ritorno lo vidi che era ancora tempo di amare
Io non ho perduto il mio cuore strada facendo
io ho lasciato il mio cuore sul porto di Livorno
Eri proprio tu
Eri proprio tu
quello che sedeva ieri sera
in quel bar fra tanti sconosciuti
io volevo entrare
mi stringevo il cuore
e dietro quei vetri opachi
mi hai fatto piangere un'altra volta
volevo
ad ogni costo
rivederti
volevo parlarti
volevo
riaverti
ancora una volta
l'ultima volta
ma tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
Eri proprio tu
quello che sedeva ieri sera
fra tanti sconosciuti
volevo
ad ogni costo
rivederti
volevo parlarti
volevo
riaverti
ancora una volta
l'ultima volta
ma tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato
ma tu te n'eri andato. -
tomiva57.
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Come faceva freddo
Brano di Piero Ciampi scritto per Nada Malanima, nella versione unplugged del Nada Trio (Nada - Ferruccio Spinetti - Fausto Mesolella)
Ma chi è che dorme insieme a me
Mi sveglio ho gli occhi stanchi
un dolore nella testa
che m'importa oggi è festa
resto a letto ancora un po'
ho la bocca molto amara
ch'è successo ieri sera
fuori è quasi primavera
vado a farmi un buon caffè
Ma chi è che dorme insieme a me
sento un piede sul mio piede
c'è una mano qui vicino
dei capelli sul cuscino
Ma chi è che dorme insieme a me
cerco invano nella mente
ma non ricordo proprio niente
spaventata apro la luce
Ma come è bello, non l'ho visto mai
ora gli chiedo, ma tu qui che fai
lo porterò nel parco è primavera
e lui dirà che ho fatto ieri sera
Ma chi è che dorme insieme a me
mi dispiace di svegliarlo
ma quando viene pomeriggio
ho bisogno di un viaggio
Ma come è bello, non l'ho visto mai
ora gli chiedo, ma tu qui che fai
lo porterò nel parco è primavera
e lui dirà che ho fatto ieri sera
Ma chi è che dorme insieme a me
mi dispiace, molto, di svegliarlo
ma quando viene pomeriggio
io ho bisogno di un viaggio. -
tomiva57.
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1930: Il domatore delle scimmie
Da Wikipedia1930: Il domatore delle scimmie è un album del 1975 di Nada, realizzato con il gruppo di rock progressivo Reale Accademia di Musica
Il disco
Dopo l'album scritto da Piero Ciampi, Ho scoperto che esisto anch'io, Nada realizza un album con la Reale Accademia di Musica, gruppo di rock progressivo che scrive tutte le canzoni del disco (l'autore di tutti i brani è Henryk Topel, tranne Cinema, testo di Enzo De Luca e musica di Henryk Topel, Sexy rosa, testo di Henryk Topel e Nada Malanima e musica di Henryk Topel, Perché non doni il tuo amore, testo e musica di Enzo De Luca e Lady Onion, testo di Henryk Topel ed Enzo De Luca e musica di Henryk Topel), si occupa degli arrangiamenti e suona in tutte le canzoni.
Il disco però viene accolto freddamente dal mercato, andando presto fuori catalogo e diventando quindi una rarità.
Nada ed il gruppo effettuano alcune serate insieme, dopodiché la Reale Accademia di Musica si scioglie.
I musicisti
La Reale Accademia di Musica:
* Federico Troiani (tastiere)
* Gianfranco Coletta (chitarra)
* Dino Cappa (basso)
* Roberto Senzasono (batteria)
* Henryk Topel (tastiere, cori)
Tracce
LATO A
1. Il domatore delle scimmie - 3:17
2. Sexy rosa - 4:59
3. Perché non doni il tuo amore - 2:50
4. Alte sfere - 3:08
5. È bello cantare - 2:44
6. Idea comune - 3:07
LATO B
1. Nuda - 3:09
2. Lady Onion - 3:01
3. Cinema - 2:19
4. Nada - 3:27
5. Il mostro - 3:33
6. Parabola - 0:54
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Edited by tomiva57 - 9/3/2012, 19:39. -
tomiva57.
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1977 NADA
Production: Gianni Marchetti
1. L'amore è tutto qui Ciampi-Pavone-Marchetti 3:43
2. Avanti Paolo Conte 3:54
3. Giornate di tenera attesa Renzo Zenobi 4:22
4. La casa sul fiume Luberti-Cassella 3:27
5. Lontano lontano Luigi Tenco 2:34
6. La fisarmonica di Stradella Paolo Conte 2:48
7. Lemme lemme Ciampi-Marchetti 4:34
8. Arte Paolo Conte 4:14
9. Les bicyclettes de Belsize Reed-Misselvia-Prandoni-Mason 3:44
L'amore è tutto qui'
Lontano lontano.