2006 - (Atlantic; con L'Orchestra Italiana) 2CD | 23 Tracce
Tracce:
Cd1
1.1 Era Dè Maggio 1.2 Pecchè Nun Ce Ne Jammo In America? 1.3 'O Sarracino 1.4 Voce 'E Notte 1.5 Dicitencello Vuje 1.6 Chella Llà 1.7 Te Voglio Bene Assaje 1.8 Country Italian Polka 1.9 Malafemmina 1.10 Volere E Potere 1.11 Cocorito 1.12 Ciao Ciao Bambina 1.13 Smorza 'E Llights
Cd2 2. 1. Luna Rossa - feat Eduardo De Crescenzo 4:12 2.2. Canzona Marenara -feat Gaetano Donizetti 3:13 2.3. O Sole Mio - feat Capurro 6:46 2.4. Comme Facette Mammeta - feat Public Domain 5:54 2.5. Aummo... Aummo - feat Giuseppe Cioffi 6:52 2.6. O Surdato 'Nnammurato - feat Aniello Califano 5:15 2.7. Reginella feat Libero Bovio 5:57 2.8. A Tazza 'E Cafè feat Capaldo 3:27 2.9. Il Clarinetto 4:23 2.10. Ma La Notte No 7:32
2007 - (Gazebo Giallo/Warner Music Italy; con L'Orchestra Italiana)
Tripla raccolta di Renzo Arbore L’Orchestra Italiana, “diciottanni di...CANZONI NAPOLETANE (...quelle belle)” è un cofanetto, ove sono raccolte tutte le canzoni (registrate in studio) di Renzo Arbore L’Orchestra Italiana che, tra il 1992 e il 1998, hanno dato vita a 5 indimenticabili album:
“Napoli. Punto e a capo” (il disco di debutto che, nel 1992, raggiunse subito i vertici delle classifiche, ed era la prima volta per un album di canzoni napoletane classiche!) “Napoli. Due punti e a capo” “Napoli. Punto esclamativo!” “Pecchè nun ce ne jammo in America?” “Sud (s)”
“diciottanni di...CANZONI NAPOLETANE (...quelle belle)” arriva anche per festeggiare il raggiungimento della maggiore età dell’Orchestra Italiana. Sono trascorsi, infatti, 18 anni da quando Arbore, inseguendo un suo personale sogno, fondò la giovane (e longeva) “L’Orchestra Italiana” per valorizzare e rilanciare a livello internazionale la Canzone Napoletana Classica, attraverso una rispettosa (ed affettuosa) rivisitazione, senza modificarne lo spirito e la “bellezza”, anzi esaltandone la poesia, il divertimento, e perfino la sua attualità.
3 cd, 47 canzoni e quasi 4 ore di musica imperdibile per raccogliere non il “meglio” ma “tutto” il repertorio di uno dei progetti artistici italiani più interessanti e conosciuti nel mondo (grazie ai riconoscimenti e alle tournée ad ogni latitudine e longitudine, dalle Americhe al Giappone, dalla Russia all’Australia… alla Cina): nel box, spiccano un esilarante duetto con Renato Carosone su “Pigliate ‘na pastiglia”; la partecipazione commossa di Roberto Murolo in una versione assolutamente originale di “Reginella”; e, tra i tanti titoli, “Luna Rossa”, “Voce ‘e notte”, “Malafemmena”, “Aummo..Aummo”, “Dicitincello vuje”, “Na sera ‘e maggio”, “I’ te vurria vasà”, “Passione”, “’O Sarracino”, “Torna a Surriento”, “Funiculì funiculà”, “Munasterio ‘e Santa Chiara”, ‘O sole mio”, “Come facette Mammeta”. E, inoltre, piacevoli diversivi come “Pecchè nun ce ne jammo in America?”, “Cocorito”, “Insalata ‘e mare”, etc. etc.
fonte:festival.blogosfere.it
Tracce:
Disco 1
1.Luna rossa 2.Maria Marì 3.Comme facette mammeta? 4.Voce 'e notte 5.Medley: Anema e core, 'Nu quarto 'e Luna, Accarezzame 6.Maruzzella 7.Era de maggio 8.Chella lla 9.Reginella 10.Malafemmena 11.Aummo...aummo 12.Ditencello vuje 13.A tazza 'e caffè 14.Mandulinata a Napule 15.Na sera 'e maggio
Disco 2
1.'O Sarracino 2.Passione 3.Canzona appassiunata 4.Silenzio cantatore 5.I' te vurria vasà 6.Scapricciatiello 7.Luna nova 8.'O marinariello 9.Scètate 10.Munasterio 'e Santa Chiara 11.Torna a Surriento 12.Guapparia 13.Canzona marenara 14.'O Sole mio 15.Te voglio bene assaje 16.
Disco 3
1.Pecchè nun ce ne jammo in America? 2.Insalata 'e mare 3.Pigliate 'na pastiglia 4.Terun terun 5.La zanzarita 6.Cocorito 7.L'hai voluto te 8.A nuje ce piace 'e magnà! 9.N'accordo in fa 10.Medley: Tutt'e ssere, Che t'aggia dì 11.Funiculì funiculà 12.LL'arte d''o Sole 13.Quando arriveranno gli Africani 14.Guaglione 15.Por dos besos 16.Meno siamo meglio stiamo
Video
1) Comme facette mammeta 2) Luna rossa 3) A città 'e Pulecenella 4) 'O sarracino 5) Cocorito 6) Funiculì funiculà 7) Maruzzella 8) Pecchè nun ce ne jammo in America
2013 - (Gazebo Giallo/Sony Music: con gli Arboriginals)
“… My american way” di Renzo Arbore
ROMA – «Da un po’ di tempo mi corteggiano alcuni direttori di reti televisive ma io non voglio tornare a fare cose che ho già fatto in passato. Non condivido quello che viene fatto oggi, anche se ben fatto, perché è tutto già bello e confezionato mentre a me piace improvvisare». Renzo Arbore ha detto la sua sulla televisione di oggi, alla presentazione del suo nuovo album “… My american way”, prodotto da Adriano Fabi per Gazebogiallo-Sonymusic, con 15 canzoni italiane senza tempo cantate in inglese che gli americani chiamano ‘evergreen’ perché sono brani destinati ad essere adottati, personalizzati e riletti nel tempo.
«È l’ultima mia malefatta – ha detto scherzando l’artista – Corono il mio sogno di fare l’americano. Le mie canzoni preferite sono tante, da quelle napoletane che ho già riproposto a quelle americane francesi, cubane, fino alle italiane che, come dj radiofonico della prima ora, posso affermare essere molto affascinanti, soprattutto quelle ballate scritte da compositori che mescolavano la passione per il jazz, la grande musica americana, insieme alla vena melodiosa e sentimentale tipicamente italiana, da Domenico Modugno a Tony Renis, Cesare Andrea Bixio, Carlo Alberto Rossi, Pino Massara, Redi: li ho voluti omaggiare in questo disco inserendo alcune canzoni preferite, con la complicità dei miei Swing Maniacs. Voglio dimostrare che molte grandi canzoni italiane sono belle come quelle di George Gershwin, Cole Porter, Jerome Kern ma hanno avuto solo il difetto di essere nate in italiano».
Nel passato due grandi della musica mondiale avevano fatto proprie alcune perle musicali italiane. «In passato gli americani attingevano al repertorio italiano – ha detto – Come dimenticare Nat ‘King’ Cole con “Non dimenticar” e “Signorina Capuccina”, Frank Sinatra con “Luna rossa” e “Anema e core”. Oggi potrebbe accadere la stessa cosa con i brani di questo album che mi propongo di far conoscere nella loro bellezza internazionale, sinora meno nota o meno celebrata».
Le canzoni riesumate da Renzo Arbore sono:
“I know it’s over (E se domani)”, “Ciao ciao bambina (Piove)”, “My clarinet (Il clarinetto)”, “How wonderful to know (Anema e core)”, “Capuccina (Permettete signorina)”, “I’m getting lost again (Se tu non fossi qui)”, “The matress (Il materasso)” special guest Isabella Rossellini, “Don’t forget (Non dimenticar)”, “Tonight I’ll say a prayer (Il posto mio)”, “A pretty love song (Non dimenticar le mie parole) special guest Isabella Rossellini, “Botch a me (Ba… ba… baciami piccina)”, “Tell me, you will love me forever (La strada nel bosco )”, “Please don’t go (Non partir)”, “Smorza ‘e llights” e “Stay here with me (Resta cu’ mme)”.
“Nel disco ci sono i miei amici Arboriginals, dal mio cognome – ha continuato – Sono talenti eclettici e generosi, uniti dalla grande passione per le canzoni e per le ‘canzonette’ che non sono cerebrali, sofisticate ma che hanno invece una grande qualità, vero segreto dell’arte (fors'anche piccola ma vera): essere cioè frutto di un’autentica, emozionante ispirazione”. Renzo Arbore non è nuovo ad inventarsi qualcosa di nuovo nel panorama musicale. «Ventitrè anni fa, quando fondai “L’Orchestra Italiana”, a Napoli c’era di tutto, dalla musica etnica a quella sperimentale, moderna, un grande cantautore come Pino Daniele, canzonette spacciate per popolari, artisti alle prese con quello che ancora veniva chiamato folk. A distanza di tempo da questa mia ‘invenzione’ sono sempre più contento perché il repertorio inciso comprende canzoni a lunga durata».
… e ringrazio naturalmente il Dottor Giulio Arbore (mio padre) che, canticchiando arie d’opera, canzoni napoletane e raccontando barzellette mi ha suggerito suo malgrado che fare l’artista è il miglior antidoto ai dispiaceri della vita… cominciando dal dolore dei denti (Renzo Arbore)
“Non so se vi è mai capitato di conoscere il figlio di un dentista… se ancora non è accaduto, questa è l’occasione giusta: eccomi, sono io. Ringrazio il Dottor Giulio Arbore (mio padre) che, canticchiando arie d’opera, di cui era profondamente appassionato, canzoni napoletane e raccontando barzellette (a lenire le angosce del paziente) mi ha suggerito suo malgrado che fare l’artista è il miglior antidoto ai dispiaceri della vita… cominciando dal dolore dei denti”. Il padre di Renzo Arbore voleva che il figlio seguisse la sua strada nella scelta della facoltà e della sede universitaria: medicina e chirurgia a Napoli. Renzo avrebbe voluto obbedirgli, cosa che fece solo in parte: nella scelta della sede universitaria ma non nella facoltà. Dopo aver assistito, senza successo, a qualche intervento del padre in ambulatorio non se la sentì: così scelse Giurisprudenza. Quattro anni dopo si laureò in Diritto Civile: al mattino frequentava i corsi e, la sera, l’ambiente musicale, la sua passione. A Napoli conosce Roberto Murolo, Sergio Bruni… e da qui inizia la fantastica avventura del noto showman che tutti ci invidiano. Tutto questo sfogo autobiografico per presentare le sue (ultime) “malefatte” musicali contenute nel doppio album dal titolo “… e pensare che dovevo fare il dentista…”
I due dischi riassumono le “imprese” musicali di vario tipo e di varia importanza alle quali hanno valorosamente collaborato l’Orchestra Italiana (da venticinque anni insieme al Maestro), musicisti e cantanti nazionali e internazionali di grande valore artistico ai quali Arbore è molto legato sia sentimentalmente sia per la loro raffinatezza. Il titolo del disco è volutamente scherzoso (forse riduttivo, scherza Arbore) proprio per non “amplificare” le conquiste (artistiche) per lui importanti: una sorta di riflessione spontanea che è venuta in mente all’artista quando, sostituendo al desiderio del padre di continuare la sua attività, ha caparbiamente esplorato (oggi si potrebbe dire “navigato”) il mondo della musica, dell’intrattenimento radiofonico e televisivo, fino del cinema e, in genere, dello spettacolo. “Questo disco è nato grazie a mio padre” (ammette Arbore) “… e pensare che dovevo fare il dentista…” è, dunque, la “summa” di alcune performance edite e inedite nei maggiori teatri, piazze e auditorium d’Italia e del mondo, che testimoniano sia l’attività di Renzo Arbore solista che in compagnia di amici “sintonici” che gli hanno concesso il privilegio di cantare e suonare con lui. Gran parte del materiale è la prima volta che viene messo in una raccolta dell’artista, in alcuni casi è del tutto inedito con interpretazioni live di canzoni ben note al pubblico: su tutte, una gemma indiscutibile, lo straordinario Ray Charles accompagnato dall’Orchestra Italiana in una unica e preziosissima interpretazione di “‘O Sole mio”, durante un memorabile evento al Paramount Madison Square Garden, New York City. Il primo CD si compone di altri prestigiosi ospiti, eccezionali duetti e interpretazioni inedite. Si apre con il brano AMMORE SCUMBINATO passando per PIGLIATE ‘NA PASTIGLIA (con Renato Carosone); I CANT’GIVE YOU ANYTHING BUT LOVE (con Lucio Dalla); SOUVENIR D’ITALIE; QUANDO UNA RAGAZZA A NEW ORLEANS (con gli Swing Maniacs); BLUE CHRISTMAS (con Michael Supnick); RIEN NE VA PLUS (con Gegè Telesforo); COME BACK TO ME; UN CORNETTO E UN CACHET (con Nicky Nicolai e Dado Moroni); QUI E LA’ (con le Boop Sisters); NON ARROSSIRE (con Stefano Di Battista); DO YOU KNOW WHAT IT MEANS TO MISS NEW ORLEANS (con Rossana Casale); LA ZANZARITA e UNLUCKILY. Completa il primo album la special bonus track: ‘O SOLE MIO Ray Charles con L’Orchestra Italiana. E’ una collezione di performance tratte da concerti e programmi televisivi che hanno visto la partecipazione di artisti che, con Arbore, hanno avuto una particolare sintonia. L’originalità sta nella caratteristica di questi brani: accanto ad una canzone umoristica (“Rien ne va plus”), un momento sentimentale in omaggio a Giorgio Gaber (“Non arrossire”); da una canzone italiana in lingua inglese (“Come back to me”) ad una napoletana di Lelio Luttazzi (“Souvenir d’Italie”). Accanto ad una session jazz con Lucio Dalla (“I cant’give you anything but love”) un sofisticato duetto con Nicky Nicolai e Stefano di Battista. Il secondo CD raccoglie famosi brani, proposti in un’accattivante sequenza per andare dritto al cuore, cogliendo gli stati d’animo più reconditi: ecco quindi spuntare ‘O PAESE D’ ‘O SOLE; MARIA MARI’; N’ACCORDO IN “FA”; SILENZIO CANTATORE; GUAGLIONE; TUTT’E SSERE; COCORITO; MARUZZELLA; I’ TE VURRIA VASA’; NESSUN DORMA; SIMMO ‘E NAPULE PAISA’/ MUNASTERIO ‘E SANTA CHIARA (medley); A NUJE CE PIACE ‘E MAGNA’; COMME FACETTE MAMMETA?; TANTO PE’ CANTA’. Secondo lo spirito (ancora) “studentesco” di Renzo, è una sorta di Laurea ad Honorem per l’Orchestra Italiana che compie il 25esimo anno di attività e si colloca tra le più longeve Orchestre stabili della storia della musica popolare. Il disco è live, le esecuzioni sono rigorosamente “dal vivo”(senza successivi rimaneggiamenti in studio) e le interpretazioni preferiscono essere più spettacolari che ligie alle regole del disco… (“Maria Marì” di 7’37”, per citarne una).
Tracce:
CD1 1 AMMORE SCUMBINATO 2 PIGLIATE ‘NA PASTIGLIA con Renato Carosone 3 I CANT’GIVE YOU ANYTHING BUT LOVE con Lucio Dalla 4 SOUVENIR D’ITALIE 5 QUANDO UNA RAGAZZA A NEW ORLEANS con gli Swing Maniacs 6 BLUE CHRISTMAS con Michael Supnick 7 RIEN NE VA PLUS con Gegè Telesforo 8 COME BACK TO ME 9 UN CORNETTO E UN CACHET con Nicky Nicolai e Dado Moroni 10 QUI E LA’ con le Boop Sisters 11 NON ARROSSIRE con Stefano Di Battista Group 12 DO YOU KNOW WHAT IT MEANS TO MISS NEW ORLEANS con Rossana Casale 13 LA ZANZARITA 14 UNLUCKILY
CD 2 1 O PAESE D’ ‘O SOLE 2 MARIA MARI’ 3 N’ ACCORDO IN “FA” 4 SILENZIO CANTATORE 5 GUAGLIONE 6 TUTT’E SSERE 7 COCORITO 8 MARUZZELLA 9 I’ TE VURRIA VASA’ 10 NESSUN DORMA 11 SIMMO ‘E NAPULE PAISA’ 12 MUNASTERIO ‘E SANTA CHIARA A NUJE CE PIACE ‘E MAGNA’ 13 COMME FACETTE MAMMETA? 14 TANTO PE’ CANTA 15 Special bonus track: ‘O SOLE MIO Ray Charles con L’Orchestra Italiana
Tenevo na paciona 'e 'nnammurata, affezionata, semplice e gentile... Doppo tre anne, 'a capa ll'è avutata, e ll'è venuto 'o sfizio 'e mme lassá... Stó' contro a tutte ffemmene pe' chesta 'nfamitá... E na vendetta nera voglio fá: Mm'ho comprato nu mandulino e mme metto foro balcone... Quanno passa na signurina io lle faccio n'accordo in "Fa"... Po' lle canto chistu sturnello ch'è capace da 'ntussecá: Fli-ppó...fli-ppó... fli-ppó...fli-ppó... Fiore di primavera... La donna tiene i peli sopra il cuore, e io nun mma pigliasse pe' mugliera nemmeno se me l'ordina il dottore... Parola mia, parola mia d'onore... Diceva: "Tu si' tutto core mio e si mme lasse tengo il vetriuolo!" Po' mme guardava 'mmocca pe' gulío... a n'atu mese avévama spusá... Nèh chella 'o juorno quínnece mme dice chesto a me, 'o sídece...nun se fá cchiù vedé! E pe' chesto, cu 'o mandulino, io mme metto foro balcone, quanno passano 'e ssignurine lle cumbino n'accordo in "Fa"... Po' lle canto chistu sturnello ch'è capace de 'ntussecá: Fli-ppó...fli-ppó... fli-ppó...fli-ppó... Fiore di primavera... La donna dice: "Una capanna e un cuore..." ma quanno vede 'e ccarte 'e mille lire, se mette pure cu nu scupatore... Parola mia, parola mia d'onore!... Succede, che mm'accatto nu giurnale, e trovo scritto: "Rosa Imperatore, oggi si sposa con...il tal dei tali..." E' chillo 'o juorno ca mm'aggia spassá... Faccio na cosa semplice ca ll'ha da fá svení... Dice: Ma che lle faje? Mo vo ddich'i'! Mme ne jèsco cu 'o mandulino e mme metto sotto purtone... quanno arrivano gli sposini, io lle faccio n'accordo in "Fa"... Po' lle canto chistu sturnello ch'è capace de ffá schiattá: Fli-ppó...fli-ppó... fli-ppó...fli-ppó... Fiore di primavera... Chist'è nu matrimonio per amore, ma tu, mio caro sposo, sta' sicuro che a San Martino vaje a fá 'o priore... Parola mia, parola mia d'onore...