Foggiano di nascita e napoletano d’adozione, un vulcano inarrestabile di idee e grandi innovazioni, non si può certo incatenare la sua fervida fantasia e quella smodata propensione per l’innovazione. Lui non è uguale a nessuno, è “altro”. Altra musica, altra radio, altra tv. Un artista a tutto tondo non manca di fare una capatina anche nel mondo del cinema, e non solo come interprete, ma anche in veste di regista ed autore...
Renzo Arbore
biografia
Renzo Arbore è figlio di un medico e di una casalinga. Prima ancora di laurearsi in giurisprudenza a Napoli, cominciò a distinguersi proprio a Foggia, sua città natale, nella storica Taverna del Gufo nel centro storico e nei pressi di Via Arpi, dopo essere stato, in precedenza, al seguito di un noto complesso jazz foggiano, la Parker' Boys.Per anni è stato legato sentimentalmente all'attrice Mariangela Melato. In seguito, è stato per molto tempo legato a Mara Venier. Nella sua poliedrica attività ha riscosso successi in vari campi: bravo musicista e cantante con la sua Orchestra Italiana, conduttore radiofonico e televisivo - restano memorabili le trasmissioni radiofoniche, presentate insieme a Gianni Boncompagni: Bandiera gialla (1965), Per voi giovani (1967), Alto Gradimento (1970) e televisive: Speciale per voi (1969-1970), una specie di processo ai cantanti del periodo, L'altra domenica (1976-1979), il suo primo vero successo in cui creò uno stile alternativo in diretta concorrenza con la coetanea Domenica in di Corrado, Quelli della notte (1985), Indietro tutta! (1988) e la recente Speciale per me - meno siamo meglio stiamo (2005). È stato anche attore e regista cinematografico (Il pap'occhio, 1980; "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", 1983). Ha avuto il merito di scoprire e lanciare nuovi personaggi fra i quali Roberto Benigni, Gegé Telesforo, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito, Nino Frassica, Milly Carlucci, Daniele Luttazzi e valorizzarne altri come Michele Mirabella, Luciano De Crescenzo e la Microband. Le sue esperienze nel mondo musicale iniziano nel 1972, con la "N.U. Orleans Rubbish Band" (dove le lettere puntate stanno per "Nettezza Urbana"), che era composta, oltre che dallo stesso Arbore al clarino, da Fabrizio Zampa alla batteria, Mauro Chiari al basso, Massimo Catalano al trombone e Franco Bracardi al piano; questo gruppo pubblicò un 45 giri, contenente She was not an angel e The stage boy, inciso per gioco dai cinque. Nel 1991 ha fondato l' Orchestra Italiana, con quindici grandi solisti per valorizzare la canzone napoletana classica restituendo dignità, tra l'altro, al mandolino. Già presidente di "Umbria Jazz", ha dato un intelligente contributo alla rinascita della grande manifestazione jazzistica perugina. Nel 2002 fonda una nuova band, "Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs", scegliendo personalmente i musicisti fra i migliori della scena jazzistica romana e nazionale: il sassofonista Fabiano "Red" Pellini, il chitarrista Emanuele Basentini, il pianista e sassofonista Giorgio Cuscito, il batterista Alberto Botta ed il pianista Attilio Di Giovanni, fra gli altri, hanno militato in questa poderosa swing band. Non scioglie, tuttavia, l'Orchestra Italiana, assieme alla quale continua ad esibirsi per vari eventi alternandosi con la neonata band. Nel 2004 si esibisce in tre concerti con l'Orchestra Italiana: alla Carnegie Hall di New York, al CasinoRama di Toronto ed al Teatro dell'Opera di Roma alla presenza del Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Con gli Swing Maniacs incide un doppio CD uscito nel febbraio 2005, l'album Vintage, ma non li dimostra, premiato col "Disco d'oro". Da molti anni è presidente dell'associazione dei disc-jockey italiani e si cimenta anche come suonatore di clarinetto jazz. Da oltre 20 anni è testimonial della " Lega del Filo d'Oro', associazione onlus che assiste persone sordocieche. Nel 2009 ha cantato nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Buon Compleanno".
Nel 1991 fonda L'Orchestra Italiana, composta da quindici grandi strumentisti, con lo scopo di diffondere nel mondo la canzone napoletana classica. Nel 1993 ottiene un trionfale successo al Radio City Music Hall di New York. Nell'ottobre 2007 è uscito il libro Renzo Arbore ovvero Quello della musica, la prima biografia musicale dell'artista scritta da Claudio Cavallaro. Nella canzone "Se io fossi San Gennaro" di Federico Salvatore, l'artista napoletano dice: "Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia..." . Chiaro e polemico riferimento a Renzo Arbore e alla sua iniziativa di diffondere nel mondo la canzone napoletana classica.
33 giri e CD [modifica] gennaio 1981 - Il Pap'occhio (RCA, BL 31563) 3 novembre 1981 - Ora o mai più ovvero cantautore da grande (Dischi Ricordi, SMRL 6284) 1983 - F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? - Colonna sonora (Mammouth, ZPGMU 33444; con Roberto Benigni e Pietra Montecorvino) 7 maggio 1985 - Cari amici vicini e lontani (Fonit Cetra, LPX 142; con I Senza Vergogna) 17 maggio 1985 - Quelli della notte (Fonit Cetra, LPX 143; con la New Pathetic "Elastic" Orchestra) 12 novembre 1985 - Quelli della notte n° 2: meglio dal vivo che dal morto (Fonit Cetra, LPX 146; con la New Pathetic "Elastic" Orchestra) 2 febbraio 1986 - Prima che sia troppo tardi (Fonit Cetra e Dischi Ricordi, STVL 6350) 1987 - Viaggiare oh...oh...! (Fonit Cetra, ALP 2019; con la Barilla Boogie Band) 15 febbraio 1988 - Discao meravigliao (Fonit Cetra, STLP 197; con Nino Frassica e Paola Cortellesi) 1990 - Sanremix (Fonit Cetra, TLPX 250; con Lino Banfi, Stefano Palatresi e I Campagnoli Belli) 1992 - Napoli. Punto e a capo (Fonit Cetra, TLPX 336; con l'Orchestra Italiana) 1993 - Napoli due punti. E a capo (Fonit Cetra, TCDL 367; con l'Orchestra Italiana) 1995 - Napoli: punto esclamativo! Internescional uei! (Fonit Cetra, TCDL 392; con l'Orchestra Italiana) 1996 - Pecchè nun ce ne jammo in America? (Ricordi, TCDMRL 430222; con l'Orchestra Italiana) 1998 - Sud(s) (BMG Ricordi, 74321624742) 12 aprile 2002 - Tonight Renzo Swing! (CGD; con gli Swing Maniacs) 11 febbraio 2005 - Vintage! ma non li dimostra (Atlantic, 5050467717923; con Gli aborigeni 27 gennaio 2006 - At Carnagie Hall, New York (Atlantic; con l'Orchestra Italiana) 9 novembre 2007 - Diciottanni di... "Canzoni Napoletane" (...quelle belle) (Gazebo Giallo/Warner Music Italy; con l'Orchestra Italiana) 45 giri
"FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"
Video
Colonna sonora
Le musiche originali e le canzoni dell'omonimo film sono scritte da Renzo Arbore e Claudio Mattone, e sono state pubblicate su disco dalla Mammouth (ZPGMU 33444); tra le canzoni presenti nel disco vi sono Sud, cantata da Pietra Montecorvino, e Il pillolo, cantata da Roberto Benigni.
« Sud. Sud ...nuje simm' 'ro Sud, nuje simm' curt' e nir' / nuje simm' nati pe' cantà e faticamm' a fatica' »
Renzo Arbore sul set ad Apricena Si gira un film dedicato a Salvatore «Prapatapumpapumpapà», il documentario dedicato al cantore del Gargano. «Affascinato dalla sua voce»
FOGGIA - Ultimo ciak per Renzo Arbore ad Apricena. Si sono appena concluse le riprese di «Prapatapumpapumpapà», il film documentario dedicato a Matteo Salvatore, girato dal pugliese Cosimo Damiano Damato. Arbore nei suoi racconti ripercorre la vita del cantastorie del Gargano, scomparso nel 2005. Un artista vero, cresciuto tra miseria e analfabetismo, Matteo Salvatore ha capovolto ogni regola del sistema musicale e ha raggiunto il successo grazie alla forza poetica delle sue parole e alla capacità di arpeggiare con la chitarra.
RENZO ARBORE - Nelle sue melodie, pervase da un'aura di allegria e comicità con aneddoti divertenti, s’incontra l’essenza della musica tradizionale. «Ero affascinato dalla sua voce, una voce meravigliosa, assolutamente originale - racconta Arbore -. Quando l’ho conosciuto, l’ho adottato! Sorrido pensando a lui, era assolutamente Naif. Mi incuriosiva moltissimo la sua cultura germogliata ad Apricena. La sua parlata, il suo dialetto, quelle sonorità erano davvero musicali”.
IL FILM - In Prapatapumpapumpapà ai racconti di Arbore si alternano alcune immagini dello spettacolo teatrale «Il Bene mio – la vita e le canzoni di Matteo Salvatore» andato in scena l’ultima volta il 10 febbraio del 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari, con protagonisti Marco Alemanno e Lucio Dalla. Insieme a loro nel documentario compaiono anche la violinista Her, Lunetta Savino, Teresa De Sio, Erica Mou e Moni Ovadia. «Questo docu-film è un vero doppio-omaggio a Matteo Salvatore e Lucio Dalla, due artisti diversi ma ambedue amati dal popolo, un caso del destino che gli ha fatti incontrare proprio in quel mondo fantastico che è la musica», racconta il regista Cosimo Damiano Damato.
A TEATRO -
Prapatapumpapumpapà ha anche una versione teatrale che Moni Ovadia porterà in giro per l’Italia. La tournée parte dall’Arena del Sole di Bologna il 15 novembre per poi toccare e Genova e Milano, non sono ancora state confermate, invece, tappe pugliesi.
Renzo Arbore dalla radio a internet: “La Rete è un dono della provvidenza”
L'artista pugliese presenta il nuovo disco “...my American way” e promette nuovi esperimenti con la sua neonata web tv: "I primi tempi credevo che ci fosse lo zampino di padre Pio"
E’ riuscito a far cantare Comme facette mammeta e O’sole mio a migliaia di cinesi. Ha fatto commuovere americani, australiani, canadesi con le canzoni di Roberto Murolo. Renzo Arbore è l’artista delle imprese impossibili. Ha inventato prima “l’altra radio”, con trasmissioni innovative come Bandiera Gialla, Per Voi giovani e Alto Gradimento. Poi è passato a sperimentare in tv, raggiungendo l’apice con Quelli della notte e Indietro Tutta, per dedicarsi dal 1990 in poi quasi totalmente alla musica con l’Orchestra Italiana. Ora, a 76 anni, si è scoperto anche crooner, un ‘sussurratore’ alla Sinatra, e con l’album …my American way, uscito martedì, tenta l’ennesima impresa: rileggere i classici della canzone italiana cantandoli in lingua inglese.
“Con un po’ di ritardo ho scoperto di avere la voce da crooner – racconta Arbore – ovvero i sussurratori, quelli che cantano con la voce soft. E’ un modo di interpretare inventato da Bing Crosby e portato avanti da Frank Sinatra, Vic Damone, Tony Bennett”. La canzone E se domani è diventata I know it’s over, mentre Resta cu’mme di Domenico Modugno si è trasformata in Stay here with me. E i classici del suo repertorio come Il clarinetto e Il materasso si sono trasformati rispettivamente in My Clarinet e The Matress. “Ci sono canzoni che durano lo spazio di un mattino e quelle che vivono per sempre – continua Arbore – Ho cercato di rivisitarne alcune attualizzando la nostra tradizione. Per fare questo disco ho messo in piedi una formazione di ottimi musicisti ai quali ho chiesto di accantonare i virtuosismi e di privilegiare le atmosfere: poche note e tanto sentimento”.
Sono 23 anni che Arbore porta la tradizione musicale napoletana in tutto il mondo con la sua Orchestra Italiana. Per questo ci tiene a sottolineare la necessità di incentivare questo fenomeno di “esportazione culturale”. “Noi siamo un popolo di artisti – continua Arbore – Abbiamo delle eccellenze straordinarie da questo punto di vista. Grazie a musicisti come Stefano Bollani, Dado Moroni, Paolo Fresu, Danilo Rea e molti altri, siamo arrivati all’apice del jazz mondiale. Attualmente siamo secondi solo agli americani, ma qualche volta diamo del filo da torcere anche a loro. Per esempio, la musica popolare italiana è straordinaria, ma siccome è stata cantata nella nostra lingua non ha avuto modo di essere conosciuta all’estero. Penso a Battisti, a Lucio Dalla, a De Gregori, Gino Paoli, Gaber, De Andrè. Loro sono esponenti della nostra poesia. Dovrebbero essere tradotti ed esportati. Sono artisti che in Italia andrebbero studiati nelle scuole perché sono i nuovi Carducci, i nuovi Foscolo”.
Probabilmente RAI International, che è stata chiusa nel 2011, poteva dare un grosso contributo in questo senso, sia come “esportatore” della cultura italiana sia come testimone delle eccellenze italiane all’estero. “Quando ero direttore artistico di RAI International – continua Arbore – dissi a Beppe Severgnini di fare il programma Italians, sugli italiani ‘eccellenti’ che erano famosi negli Stati Uniti. Lui poi ha aperto uno spazio in rete che ancora porta questo nome. Invece RAI International è stata chiusa. Questa poteva essere una delle missioni più nobili di quel canale a cui tenevo molto”. A proposito di televisione, dopo Speciale per me – Meno siamo, meglio stiamo!, in onda su Rai Uno nel 2005, e un paio di programmi “amarcord” condotti su Rai 5, da aprile di quest’anno Arbore ha deciso di sfruttare a pieno le potenzialità della Rete aprendo Renzo Arbore Channel, la web tv con cui ha intenzione di compiere nuovi esperimenti. “Con l’avvento della ‘smart tv’ si può arrivare in ogni parte del mondo. Così ho attrezzato il mio studio per trasmettere in streaming con un manipolo di eroi: Denis Giannimberti, che cura il canale insieme ad Adriano Fabi e altri preziosi collaboratori. Alla direzione artistica c’è Monica Nannini che conosce tutto il mio repertorio. Il mio obiettivo per adesso è quello di riproporre ai giovani un mondo televisivo passato, le pietre miliari della televisione italiana. Non solo del mio repertorio, ma anche quello di artisti del calibro di Aldo Fabrizio e Totò, che le nuove generazioni non possono non conoscere. Fino ad arrivare a oggi, a Max Tortora, per esempio, o a Elio, degli Elio e Le Storie Tese, con il quale ho una gran sintonia”.
Poi conclude evocando per la rete origini mistico-religiose e tracciando la via che seguirà con la sua web tv. “Considero la Rete un dono della provvidenza. I primi tempi credevo che ci fosse lo zampino di padre Pio. Ma lo dicevo per campanilismo. A parte gli scherzi, la Rete è una straordinaria risorsa tecnologica per andare avanti. Io intanto voglio proporre cose vecchie e nuove e spiegare alle persone ciò che stanno vedendo. In Rai, per esempio, mandano in onda le immagini de Il sarchiapone di Walter Chiari senza che nessuno le spieghi. Poi per il futuro ho in mente di fare nuovi esperimenti con alcuni miei amici. Ma è ancora una cosa in divenire”.
di Salvatore Coccoluto fonte: ilfattoquotidiano.it
Renzo Arbore presenta "my American way", i brani della "memoria"
(AGI) - "...my American way" (Gazebo Giallo/ Sony Music) e' il titolo dell'ultima "malefatta" di Renzo Arbore. Un nuovo album che mostra in pieno il lato crooner dell'artista: 15 canzoni, quelle con la "C" maiuscola, che rappresentano i brani della "memoria", secondo l'insindacabile giudizio di Arbore. Gli americani le chiamano "evergreen" perche' sono brani destinati ad essere adottati, personalizzati e riletti nel tempo, come accade nel jazz che vive di un repertorio "senza tempo". "Le mie canzoni, vista l'eta', la mia, sono tante", afferma Renzo Arbore, "vanno da quelle napoletane (che ho "riletto" tante volte) a quelle americane, messicane, francesi, cubane e a certe italiane. A proposito di quest'ultime, mi sento di poter affermare (anche come dj radiofonico della prima ora), che oltre alle canzoni napoletane, tipicamente "made in Italy", sono molto affascinanti anche le ballad italiane scritte da nostri compositori che mescolavano la passione per il jazz, la grande musica americana, insieme alla vena melodiosa e sentimentale tipicamente italiana", spiega Arbore. "Tra i tanti vorrei ricordare Domenico Modugno, Tony Renis, Cesare Andrea Bixio, Carlo Alberto Rossi, Pino Massara, Redi ai quali ho voluto rendere omaggio in questo disco inserendo alcune canzoni "preferite", con la complicità dei miei "Swing Maniacs". C'era un tempo in cui gli americani attingevano al repertorio italiano, basta ricordare due giganti come Nat King Cole con "Non dimenticar" e "Signorina Capuccina"; Frank Sinatra con "Luna Rossa" e "Anema e core". Oggi il fenomeno potrebbe ripetersi riscoprendo i brani di questo album: la mia "mission", infatti, e' quella di far conoscere internazionalmente la bellezza, sinora meno nota o meno celebrata, di queste canzoni". "Nel disco ci sono i miei amici "Arboriginals" (prendendo spunto dal mio cognome): talenti eclettici e generosi, uniti dalla grande passione per le canzoni e per le "canzonette" che non sono "cerebrali", "sofisticate" ma che hanno invece una grande qualità, vero segreto dell'Arte (fors'anche piccola ma vera): essere cioe' frutto di un'autentica, emozionante ispirazione". " Ventitre anni fa, quando fondai "L'Orchestra Italiana", musicalmente a Napoli c'era di tutto", racconta Arbore, "musica etnica, sperimentale, qualche grande cantautore (Pino Daniele in primis, ultimo grande autore di canzoni partenopee), molte canzonette periferiche spacciate per popolari, artisti alle prese con quello che ancora veniva chiamato "folk", musica moderna cantata in napoletano. A distanza di tempo da questa mia "invenzione" sono sempre più contento perchè il repertorio inciso comprende canzoni a lunga durata".
Arbore ha presentato il nuovo disco ieri a Roma e farà tappa a Napoli, il 24 ottobre (Fnac, ore 18.00); a Verona, il 28 ottobre (Fnac, ore 18.00); a Milano, il 29 ottobre (Mondadori, piazza Duomo ore 17.30) e a Firenze il 31 ottobre (Fnac, ore 18.00) e a Torino, 17 dicembre.
Prosegue, inoltre, il tour "Renzo Arbore L'Orchestra Italiana", le nuove date sono: 8 novembre ad Assisi (Teatro Lyrich); il 9 novembre a Padova (Teatro Geox); il 16 e il 17 dicembre a Torino (Teatro Alfieri). Tutte le altre tappe sono aggiornate sul sito ufficiale e sui social dell'artista. (AGI) .
LA PANSÈ (in medley) (LA PANSÈ - Renato Carosone) Autori: Egidio Pisano, Furio Rendine
UN BACIO A MEZZANOTTE (in medley) (UN BACIO A MEZZANOTTE (in medley) - Quartetto Cetra) Interpreti: Anna Costamagna, Domenica Costamagna Autori: Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Gorni Kramer Musicisti: Anna Costamagna (banjo) , Domenica Costamagna (banjo)
Quelli della notte è stato un programma televisivo di Renzo Arbore e Ugo Porcelli trasmesso da Rai Due nel 1985, ideato e condotto da Renzo Arbore. Vennero realizzate 33 puntate, andate in onda (dal lunedì al venerdì) dal 29 aprile al 14 giugno 1985, con l'interruzione del 29 e 30 maggio in seguito alla Strage dell'Heysel.
In un clima scherzoso, Arbore condusse la trasmissione che iniziava verso le 23 e alternava brani eseguiti dalla New Pathetic Elastic Orchestra cantati in massima parte da Mauro Chiari e Silvia Annichiarico, con scherzi e sketch fatti da comici quali Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto, Riccardo Pazzaglia, Marisa Laurito, Simona Marchini, Roberto D'Agostino, Giorgio Bracardi, Richard Benson, Massimo Catalano, ed altri ancora, che interpretavano dei personaggi surreali e divertenti, entrati tutti di diritto nella storia della televisione italiana.
Come in altri suoi programmi, precedenti e successivi, l'intento di Arbore era chiaramente satirico nei confronti di un certo tipo di televisione e tendeva a ricreare il clima radiofonico di Alto gradimento. Nel caso di Quelli della notte ad essere presa di mira era principalmente la moda, nata appunto fra la fine degli anni settanta e primi anni ottanta, del salotto televisivo, spesso vacuo raccoglitore di chiacchiere senza costrutto, in un maldestro assortimento dei più svariati personaggi che dicono la loro a ruota libera su qualunque argomento.
Il programma ottenne un crescente successo fino a superare il 50% di share. Celebri sono rimaste la sigla di apertura e quella che accompagnava i titoli di coda: rispettivamente, Ma la notte no e Il Materasso.
fonte:p2plinks.eu
Tracce:
Ma la notte no Il materasso It's now or never(O' sole mio) La società dei magnaccioni Tanto pe' cantà Tango della gelosia Una ragazza in due Figlio unico (trem das onze) Let's twst again) Cha cha cha della segretaria Eso es el amor Quando vien la sera Non partir Maria Marì
A1 Il Clarinetto A2 Una Vecchia Mattonella A3 Però Quanno Te Dico Vattenne A4 Rogne A5 Playback B1 Sfigato Mambo B2 Tu Vecchia Mutanda Tu B3 Ma Che Ce Azzecco Io Cù Stu Country B4 Rien Ne Va Plus B5 Io Faccio O' Show
Video Il Clarinetto
Video
Una Vecchia Mattonella
Video
Rogne
La grossa cilindrata, ti da la voluttà ma ha sempre qualche cosa qualcosa che non va un giorno il radiatore, un piccolo rumore sarà il carburatore, il condizionatore insomma sò rogne, insomma sò rogne insomma sò rogne, sò rogne e nun'e voglio chiù La barca è il distintivo della celebrità ma ha sempre qualche cosa qualcosa che non va problemi di candele, problemi di fondale e l'ancora s'incaglia, 'a cima s'attorciglia insomma sò rogne, insomma sò rogne insomma sò rogne, sò rogne e nun'e voglio chiù Avere anche l'amante, è una necessità ma ha sempre qualche cosa qualcosa che non va lei cerca l'uomo ric, che stacca molti cheque per essere più chic e andare int''e boutiques insomma sò rogne, insomma sò rogne insomma sò rogne, sò rogne e nun'e voglio chiù
1 Rocchenrollo 2 Maccheronic boogie 3 You can leave your hat on 4 Love letters in the sand 5 Non partir 6 Steam heat 7 The rule of thumbs 8 Mille lire al mese 9 Sfigato mambo 10 Smorza 'e llights 11 Il clarinetto 12 Una vecchia mattonella 13 Un bacio a mezzanotte 14 Non dimenticar 15 Rien ne va plus 16 Tu vecchia mutanda tu 17 Sud 18 In cerca di te 19 Bongo bongo 20 Maria Marì
Disco meravigliao, Da Indietro tutta! la popolare trasmissione televisiva condotta da Renzo Arbore e Nino Frassica in seconda serata su Rai Due, dal 14 dicembre 1987 all'11 marzo 1988
Tracce:
Cacao meravigliao Grazie dei fiori bis Coccorock Sì, la vita è tutt'un quiz Vengo dopo il tiggi Canzone esagerata(c'è chi l'ha) Pirulì Io faccio'o show
Video
Cacao Meravigliao
Sao come si fao la marmellata con frutta zuccherata e un po' di liquorao e sao come si fao la cioccolata con una mescolata di zucchero e cacao cacao cacao cacao dal gusto esagerao cacao cacao cacao pero' cacao meravigliao Cacao meravigliao che meraviglia sto cacao meravigliao cacao con tre gustao delicassao spregiudicao e depressao lo sao o non lo sao ci fa impazzao sto cacao meravigliao cacao cacao cacao che meraviglia sto cacao meravigliao Cacao meravigliao che meraviglia sto cacao meravigliao cacao con tre gustao delicassao spregiudicao e depressao lo sao o non lo sao ci fa impazzao sto cacao meravigliao cacao cacao cacao lo sponsorao della nostra trasmissao Sao come si fa una canzoncina con una musichina e un po' di parolao e sao come si fa una sambina con una canzoncina che parla di cacao cacao cacao cacao dal gusto esagerao cacao cacao cacao pero' cacao meravigliao Cacao meravigliao che meraviglia sto cacao meravigliao cacao con tre gustao delicassao spregiudicao e depressao lo sao o non lo sao ci fa impazzao sto cacao meravigliao cacao cacao cacao che meraviglia sto cacao meravigliao Cacao! Meravigliao BURRAO? NO! ZUCCHERAO? NO! LATTAO? NO! VNAO? NO! SPAGHETTAO? NO! E ALLORA CACAO? SI!!! Cacao meravigliao che meraviglia sto cacao meravigliao cacao con tre gustao delicassao spregiudicao e depressao lo sao o non lo sao ci fa impazzao sto cacao meravigliao cacao cacao cacao che meraviglia sto cacao meravigliao (musica) cacao! Meravigliao.