PARAFRASI

tutte quelle che servono sono qui!!!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lussy60
     
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Achille e Priamo :Parafrasi!

    E il vecchio Priamo pari ai numi rispose.
    <<non farmi sedere sul seggio, figlio di Zeus,finché senza cure
    Ettore giace straziato nella tua tenda,ma subito
    rendimelo,che possa vederlo:e accetta il riscatto
    abbondante che porto:e tu possa goderne,e tornare
    nella tua patria terra,tu che mi lasci
    vivere ancora,veder la luce del sole>>.
    Ma guardandolo bieco Achille piede rapido disse.
    <<non m'irritare ora,o vecchio;son io che voglio
    renderti Ettore,perché messaggera mi venne da Zeus
    la madre che mi partorì,figlia del vecchio marino.
    Anche te,o Priamo-lo so in cuore e non mi sfugge-
    guidò qualcuno dei numi alle rapide navi degli Achei.
    Non oserebbe venire un mortale,neppure nel fior dell'età,
    nel nostro campo,né sfuggirebbe alle guardie,né il chiavistello
    della mia porta potrebbe spostare senza fatica.
    Perciò,fra tante pene, non mi gonfiare il cuore di più,
    ch'io non ti lasci stare,o vecchio,neppur nella tenda,
    benché supplice,e violi il comando di Zeus!>>.
    Disse così,e il vecchio tremò e obbedì alla parola.
    Come leone il Pelide balzò alla porta della sua tenda,
    non solo,i due scudieri andarono con lui,
    l'eroe Automèdonte e Alcimo,che soprattutto
    Achille onorava tra i suoi,dopo la morte di Patroclo.
    Sciolsero essi,dunque,dal giogo mule e cavalli,
    condussero dentro l'araldo,il banditore del vecchio,
    e su un seggio l'assisero;dal carro belle ruote
    tolsero il prezzo infinito del corpo di Ettore,
    ma lasciaron due lini e un ben tessuto chitone,
    per restituire coperto il corpo da ricondurre a casa.
    Poi,chiamate le schiave,Achille ordinò di lavarlo,d'ungerlo,
    ma in altro luogo,ché Priamo non lo vedesse,
    e nel cuore angosciato non trattenesse più l'ira
    alla vista del figlio,e l'animo si gonfiasse ad Achille,
    e lo uccidesse,violasse il comando di Zeus.
    Quando l'ebber lavato le schiave,l'ebbero unto con l'olio,
    intorno gli misero il bel lino e la tunica,
    e sul feretro,alzandolo,Achille stesso lo pose;
    poi i compagni lo sollevarono sul carro polito.
    Allora gemette e chiamò a nome il caro compagno:
    <<o Patroclo,non indignarti con me,se saprai,
    pur essendo nell'Ade,che ho reso Ettore luminoso

    parafrasi:

    E il vecchio Priamo pari agli dei rispose:
    "Non farmi sedere sul trono, Figlio di Zeus, finché Ettore
    giace senza vita nella tua tenda, dammi subito il suo corpo
    così che possa vederlo: accetta gli abbondanti doni che ti porto
    che tu possa goderne e tornare nella tua terra, tu che mi hai
    risparmiato la vita e mi lasci ancora vedere la luce del sole".
    Ma guardandolo male, Achille dal passo veloce rispose:
    "non irritarmi vecchio, sono io che voglio darti il corpo di Ettore
    perché è giunta da me, come messaggera di Zeus, mia madre
    figlia del vecchio marino.
    Anche te Priamo io so nel mio cuore che qualche divinità ti ha guidato
    alle veloci navi achee.
    Non oserebbe venire qui nel nostro campo nessun un mortale neppure da giovane,
    e non riuscirebbe a sfuggire alle guardie, né riuscirebbe
    ad aprire la mia porta senza provare fatica.
    Perciò, tra tante sofferenze, non mi far soffrire ancora di più,
    o vecchio,
    anche se sei supplichevole per non andare contro un comando di Zeus!"
    Dissé così il vecchio tremò di paura e obbedì ai suoi ordini
    Come un leone Achille arrivò alla porta della sua tenda,
    e con lui andarono i suoi due scudieri
    l'eroe Automèdonte e Alcimo, che Achille dopo la morte
    di Patroclo onorava più di tutti gli altri suoi uomini
    che soprattutto. Essi sciolsero dal giogo i muli ed i cavalli
    e condussero dentro l'araldo il banditore del vecchio
    e lo fecero sedere su una sedia dal carro tolsero le belle ruote
    o, ma lasciarono due tessuti di lino e uno di buon tessuto chitone
    per restituire a Priamo il corpo coperto di Ettore da ricondurre
    a casa.
    Poi chiamate le schiave, Achille ordinò di lavare e ungere il corpo
    in un altro luogo affinché Priamo non lo vedesse
    MA Priamo nel suo cuore angosciato non trattenne più la rabbia
    contro Achille quando vide il corpo del figlio e pensò di ucciderlo
    e andare contro il volere divino di Zeus.
    Quando le schiave finirono di ungere nell'olio il corpo di Ettore
    gli misero introno un bel lenzuolo di lino e la tunica
    alzandolo, Achille stesso lo mise sul feretro
    Poi i compagni lo sollevarono sul carro
    Allora Achille con un gemito chiamo per nome il caro compagno:
    "Oh Patroclo non essere indignato nei miei confronti,quando saprai dall'ade
    che ho reso il corpo di Ettore al padre: non mi ha offerto in cambio un riscatto indegno, e anche di questo ti renderò la parte che devo!"

     
    Top
    .
181 replies since 11/11/2010, 13:34   260135 views
  Share  
.