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Lussy60.
parafrasi "L'avèrla" Umberto saba
S'innamorò un fanciullo d'un'avèrla. //
Vago del nuovo - interessate udiva
di lei, dal cacciatore, meraviglie -
quante promesse fece per avérla.
L'ebbe: e all'istante l'obliò.
La trista nella sua gabbia alla finestra appesa,
piangeva sola e in silenzio, del cielo
lontano irraggiungibile alla vista.
Si ricordò di lei solo quel giorno
che, per noia o malvagio animo, volle
stringerla in pugno. La quasi rapace
gli fece male e s'involò. Quel giorno,
per quel male l'amò senza ritorno
parafrasi
S'innamorò un fanciullo d'un'avèrla.
un giovane ragazzo si innamorò di un avérla (un piccolo passerotto)
Vago del nuovo - interessate udiva
non conoscendola - ascoltava di lei
di lei, dal cacciatore, meraviglie -
dal cacciatore, le sue meraviglie
quante promesse fece per avérla.
e fece per lei tante promesse
L'ebbe: e all'istante l'obliò.
quando l'ebbe immediatamente cadde in obliò
La trista nella sua gabbia alla finestra appesa,
era triste e appesa in una gabbia alla finestra
piangeva sola e in silenzio, del cielo
piangeva sola e in silenzio
lontano irraggiungibile alla vista.
guardava il cielo lontano e irraggiungibile
Si ricordò di lei solo quel giorno
si ricordò di lei solo quel giorno
che, per noia o malvagio animo, volle
che poichè si era annoiato di lei o per un atto di cattiveria volle
stringerla in pugno. La quasi rapace
prenderla e stringerla nella mano. Lei come un rapace
gli fece male e s'involò. Quel giorno,
gli fece male e volò via. Quel giorno
per quel male l'amò senza ritorno
per quel male la amò senza vederla tornare.