PARAFRASI

tutte quelle che servono sono qui!!!

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  1. Lussy60
     
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    la parafrasi - poesia di camillo sbarbaro "ora che sei venuta"

    Camillo Sbarbarlo nasce a Santa Margherita Ligure il 12 gennaio 1888. Il padre Carlo era ingegnere e architetto, figura molto amata dal poeta al quale dedicherà due note poesie nella sua seconda raccolta di versi "Pianissimo".
    La madre, Angioina Angioina, che era ammalata di tubercolosi, muore molto presto, nel 1893, e il piccolo Camillo e la sorellina Celia verranno allevati dalla sorella maggiore Maria, tanto adorata dal poeta che le dedicherà le poesie di Rimanenze.
    non so esattamente se "ora" è una sua poesia oppure è soltanto l' inizio di "Rimanenze", poesia dedicata a sua sorella Maria.


    ritorno per la "parafrasi:
    Camillo Sbarbaro
    «Ora che sei venuta»
    In questa poesia l’intesa d’amore è finalmente raggiunta; i turbamenti e le ansie della giovinezza si placano
    in un rapporto sentimentale vissuto con la serenità di un’età non più giovanile.
    Il tono pacato, privo delle ruvidezze *espressionistiche dei testi di Pianissimo, testimonia del raggiunto
    equilibrio esistenziale di Sbarbaro, dell’appagamento tardivo dei suoi desideri; e tuttavia è impossibile
    comprendere l’intensità di questi versi senza porli in rapporto con quelli della prima raccolta: la ricerca
    d’amore – e di trasgressione – in essi compiuta trova infatti nei Versi a Dina un felice punto d’arrivo.
    metrica: Tre strofe composte, rispettivamente, da 7, 3 e 11
    versi, con prevalenza di endecasillabi (quinari sono i
    vv. 3 e 12 e un settenario è il v. 1).

    Ora che sei venuta,
    che con passo di danza sei entrata
    nella mia vita
    quasi folata in una stanza chiusa –
    5 a festeggiarti,bene tanto atteso,
    le parole mi mancano e la voce
    e tacerti vicino già mi basta.

    Il pigolìo così che assorda il bosco
    al nascere dell’alba,ammutolisce
    10 quando sull’orizzonte balza il sole.

    Ma te la mia inquietudine cercava
    quando ragazzo
    nella notte d’estate mi facevo
    alla finestra come soffocato:
    15 che non sapevo,m’affannava il cuore.
    E tutte tue sono le parole
    che,come l’acqua all’orlo che trabocca,
    alla bocca venivano da sole,
    l’ore deserte,quando s’avanzavan
    puerilmente le mie labbra d’uomo
    da sé,per desiderio di baciare...
     
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181 replies since 11/11/2010, 13:34   260139 views
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