Un palco lungo... 20 anni! è un album live di Marco Masini, pubblicato il 23 novembre 2010 per festeggiare i 20 anni di carriera del cantautore italiano. L'album comprende due CD ed un DVD, contenenti la registrazione del concerto svoltosi il 14 maggio 2009 al Nelson Mandela Forum di Firenze. L'album entra direttamente alla posizione numero 24 della classifica ufficiale degli album più venduti in Italia.
Tracce
CD 1
No professore! L'Italia E ti amo Ti vorrei Cenerentola innamorata Disperato Lontano dai tuoi angeli Beato te Gli anni che non hai Com'è bella la vita Ci vorrebbe il mare Medley acustico (Abbracciami - Vai con lui - Cuccioli - Principessa) Caro babbo
CD 2
Fino a tutta la vita che c'è Le ragazze serie T'innamorerai Medley elettrico (Malinconoia - La libertà - Raccontami di te - Perché lo fai) Fuori di qui Il niente L'uomo volante Il giardino delle api Bella stronza Vaffanculo DVD
No professore! L'Italia E ti amo Ti vorrei Cenerentola innamorata Disperato Lontano dai tuoi angeli Beato te Gli anni che non hai Com'è bella la vita Ci vorrebbe il mare Medley acustico (Abbracciami - Vai con lui - Cuccioli - Principessa) Caro babbo Fino a tutta la vita che c'è Le ragazze serie T'innamorerai Medley elettrico (Malinconoia - La libertà - Raccontami di te - Perché lo fai) Fuori di qui Il niente L'uomo volante Il giardino delle api Bella stronza Vaffanculo
Niente d'importante è un album del cantautore italiano Marco Masini, pubblicato il 27 settembre 2011. Il primo singolo ad essere estratto dall'album è il brano omonimo, che è stato pubblicato il 31 luglio 2011.
Tracce
Non ti amo più Fino all'ultimo minuto Il buffone del momento Colpevole Il principe azzurro Niente d'importante Quello che adesso non so L'amore si ricorda di te L'eterno in un momento Resta ad un passo Angela e la felicità Marco come me
Ti invidio perchè sai credere ed io non leggo mai gli oroscopi, non mi commuovo al cinema.. Ti invidio perchè sai piangere ed io non riesco a farlo più mentre il tuo sguardo è già un addio. E adesso a chi racconterai i sogni che non ascoltai? Quei giorni da riscrivere,rivivere. E adesso che mi ucciderai ti invidio in fondo non dovrai sentirti mai colpevole colpevole colpevole Il movente di un addio Qualcosa che non si confessa mai Se un alibi lo avessi anch'io Non resterei fermo a guardarti mentre te ne vai E mi mancherà la nostra allegria Le tue domande inutili e risposte che non ti darei Ma corri di più lontano da noi Nasconditi per bene dove non ti troverei Nel mio disordine da un pò inciampo nei ricordi e so che il tempo passa ma non mette in ordine Ritagli che conserverò e nostalgie che scoprirò Mi sento già colpevole colpevole colpevole Il movente di un addio Qualcosa che non si confessa mai Se un alibi lo avessi anch'io Non resterei fermo a guardarti mentre te ne vai Hai lasciato le tue impronte nei pensieri miei ma in questa scena del delitto tu non ci sarai Tu non ci sarai C'è un movente in ogni addio,non ho nemmeno un'attenuante io Che non ho mai saputo amarti mai La mia condanna è innamorarmi mentre te ne vai. Colpevole.
Ti darò la mia spada e il coraggio per affrontare il drago che un giorno incontrerai il mio caldo mantello e un segreto rifugio in qualche altro luogo fuori dal presente ti darò il mio cavallo per salvarti e sfuggire alla morte e un anello che annunci l'arrivo di un bacio di un bacio chiudi gli occhi e ti amo ma se leggerai le stelle c'è un messaggio nascosto da un velo perchè io sono quello che non esiste le stesse risposte di mille anni fa la musica nella tua testa e preparati in fretta si è fatto già tardi (vestiti di allegria) raggiungi il mio castello con un passo arriverai e non serve che porti bagagli e ricordi (solo quello che sei) sta iniziando il ballo ora che mi stai cercando ti darò le mie braccia la mia anima senza peccato e una pioggia che bagni il deserto infinito di un uomo chiudi gli occhi e ti amo se leggerai le stelle c'è un messaggio nascosto da un velo perchè io sono una voce distante un pensiero innocente che ti mancherà l'applauso all'inizio di ogni tua storia d'amore la carezza di un padre quell'amico che un pò ti sapeva capire e che in te ancora crede quella voglia di andare lontano lontano lontano da te da te te che sei libera e hai tenuto in prigione il tuo cuore ma se lo vuoi chiudi gli occhi e ti amo ma se leggerai le stelle quando il tempo avrà sciolto quel velo saprai che sono una favola un sogno un ingenuo bisogno di felicità eppure la cosa più vera che è dentro di te
Niente d'importante Non è niente d'importante solo che mi sono innamorato di te ma non è niente d'importante una febbre lieve che poi passa da se I nostri soliti incontri da amici speciali i gesti sincronizzati dei nostri rituali e ogni carezza mi brucia e guarisce la pelle lo sai ed è difficile poi fingere che sia tutto normale riconoscere il confine tra sfogarsi e far l'amore quando prendi le tue cose mi sorridi dici "è tardi" e vai via... Non è niente d'importante ma stanotte non mi basta averti così e forse pensi sia incoerente disarmante ma questa volta avrei voluto restassi qui per sempre... per sempre... per sempre... E non mi basta esser quello che ti da una mano quando non parte la macchina o fai qualche casino sempre lì se ti serve un consiglio e non so darne a me... mai! come un pupazzo dentro un gioco a premi tiro a indovinare in quale vita in quale letto ti risvegli e vai a dormire studio bene le mie carte punto sempre tutto e non vinco mai... Ma non è niente d'importante solo che non ho il coraggio di dirti addio e tu lo trovi divertente eccitante una grande attrice la comparsa devo farla io sempre in guerra col dio dell'amore non ti arrenderai perché amare è un dolore dolcissimo che tu non proverai e vorrei tanto lasciarti e salvarmi la vita ma come faccio a lasciarti se io non ti ho avuta mai! mai... e adesso torna pure a recitare il tuo film ma se per te non sono niente d'importante almeno un graffio sulla pelle ti lascerò per sempre per sempre per sempre...
Resta ad un passo E intanto mi spari i tuoi occhi negli occhi, e la mano tua è sopra la mia. Socchiudi le labbra. Sorridi, e ti aspetti da me chissà quale bugia. Ma i tuoi diciott'anni non ti hanno insegnato qualcosa che poi con il tempo verrà : non è sempre amore quel brivido che ora tremare le gambe ti fa. Chissà come deve sembrarti eccitante la vita che faccio io, questi anni che porto e mi pesano un pò, ai tuoi occhi mi rendono un Dio. Ma sento l'odore di buono che hai mi confonde i pensieri e le mani così e so che dovrei stare fuori dai guai fare finta che tu non sia qui Resta ad un passo però sei bella come il fiore che non coglierò Resta ad un passo perchè mi fa paura quel tuo sorriso, quel tuo paradiso che non è per me. Non è con i tacchi, non è con quel trucco che cresci più in fretta, lo sai. Il tempo poi passa lo stesso e alla fine, comunque, te ne pentirai. Ma intanto tuo padre ti urla "puttana" e tua madre ha paura e non ti parla più : nessuno confesserà il male che ha fatto alla bimba che un tempo eri tu. Resta ad un passo però, bellissimo regalo che non toccherò.. resta ad un passo perchè mi fa paura il tuo sguardo puro, l'idea di un futuro che non è per me, la giovane voglia di amare che hai (che non è per me), la donna che sarai.. E vorrei spiare per un attimo i sogni che fai, ma adesso non voglio che sia soltanto il gioco triste e violento di darsi a comando per poi andare via.. ma intanto mi spari i tuoi occhi negli occhi e la mano tua è sopra la mia.
Marco Masini, nuovo inedito in arrivo: 'Torno all'amore, come in 'T'innamorerai'
E’ ritornato in tv nella trasmissione “I migliori anni” condotta da Carlo Conti, in onda su RaiUno ogni sabato dal 19 gennaio al 26 marzo, in cui è protagonista in una sorta di “gara nella gara” tra artisti già noti come Luca Barbarossa, Alexia, Karima, Mietta, Paola e Chiara , Povia ed Enrico Ruggeri, protagonisti di una sorta di “Canzonissima” dei nostri tempi. “Mi ritrovo in una situazione di grande familiarità, anche perché Carlo è un amico da trent’anni. Ovviamente è normale che quando ti ritrovi a lavorare con gli amici tutto si svolga in maniera più rilassata e allegra. Ma al di là di questo, sei in tv e fai il tuo lavoro”. Marco Masini, come gli altri sopra citati, interpreta brani di successo di altri artisti: “Carlo mi ha proposto di partecipare convinto che questa modalità possa far emergere anche il mio lato di musicista e interprete, al di là dell’etichetta che comunque io in venti anni mi sono costruito addosso; mi fa piacere che il pubblico scopra che io sono anche un cantante, non solo un cantautore”. Nella prima serata Masini ha interpretato “Una carezza in un pugno” di Adriano Celentano: una performance che, grazie all’interpretazione intensa e personale, al timbro di voce inconfondibile e all’arrangiamento musicale in stile Burt Bacharach, gli ha permesso di risultare vincitore della prima puntata . “Abbiamo scelto una serie di canzoni diverse fra loro, ma ogni volta cercherò di fare in modo che la canzone suoni come se fosse stata sempre mia”. Masini spiega che il programma ottiene ottimi ascolti “perché ripropone la bella musica, e forse oggi di cose belle in giro ce ne sono poche”. E osserva: “Credo che i migliori nel comunicare oggi in Italia siano Tiziano Ferro, Jovanotti e Ligabue. La situazione è di grande variabilità: basta guardare la classifica, un brano ci rimane al massimo due settimane e poi scompare. Tutto arriva e va via con molta rapidità. I talent offrono una possibilità, sicuramente se c’è in giro un nuovo Lucio Battisti può venir fuori anche da lì; ma ancora, detto con onestà, non ho visto nessun nuovo Battisti”. E guardando al panorama musicale internazionale? “Ho sentito parecchie belle cose, molte delle quali si assomigliano fra loro, ma faccio eccezione per i Coldplay, che hanno dato una svolta al connubio tra le sonorità pop e rock. Un po’ quello che hanno fatto, anche se a livello molto più alto, i Beatles quando sono apparsi sulla scena musicale”. Ognuno dei cantanti in gara a “I migliori anni” proporrà anche un brano inedito. Quello che presenterà Marco sarà un ritorno verso una strada già percorsa ma con la maturità di un artista alla soglia dei cinquant’anni: “Parla d’amore, è diretta a una lei. Era tanto che non scrivevo una canzone d’amore così, credo che possa avere l’impatto di un brano come ‘Ci vorrebbe il mare’ o ‘T’innamorerai’. Spero che diventi un classico, una canzone senza tempo”.
Marco Masini- Che giorno è: Il cantautore toscano si “Amorosizza” con un brano scritto insieme alla ditta Camba & Coro, autori della cantante salentina. La mano, in effetti si sente. Cantato da Masini il pezzo però sale di livello. Ci mette esperienza e mestiere. Girerà parecchio nelle radio e per lui sarà un bel successo, a 50 anni appena compiuti. VOTO 7.5
Che giorno è Che giorno è Ti stai annoiando di te Che parli cinicamente Niente vale niente Ti vedo ma sei assente Quasi trasparente Dimmi che giorno è Ti stai stufando anche te Di non avere un posto Un sogno che è rimasto E non sentire il gusto Del sole a ferragosto E no così non va Non stiamo mica giocando Con questa eternità… l’eternità Vivere cadere vivere e rialzarsi vivere Ricominciare Come la prima volta Dimmi che adesso t’importa E smettila di smettere Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere e Riconquistarsi Come l’ultima volta In questa vita che ha fretta Di vivere che giorno è Che giorno è Se ti accontenti di te Se resti ancora a ieri A tutti quei desideri Pensieri con lei ali Ma sempre e solo da domani E invece è tutto qua… è qua E’ come un appuntamento Con la casualità Vivere cadere vivere e rialzarsi vivere Ricominciare Come la prima volta Dimmi che adesso t’importa E smettila di smettere Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere riconquistarsi Come l’ultima volta In questa vita che ha fretta Di vivere che giorno è Che giorno è Dimmi che è il giorno perfetto, sì Per ritrovarci già, trovarti qua E riniziare a vivere… Io e te… Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere riconquistarsi Come l’ultima volta In questa vita che ha fretta Riapriamo ancora una porta E raddrizziamo la rotta Per vivere che giorno è
“Che giorno è“, la nuova canzone di Marco Masini in gara tra i “Big” al Festival di Sanremo 2015 segna il ritorno inaspettato sul prestigioso palco dell’Ariston, dell’artista fiorentino.
Che giorno è rappresenta un’evoluzione per me e per la mia musica, una sorta di “Masini 4.0” – spiega Marco Masini a proposito del brano, scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro – È come se la rabbia e i sentimenti dei brani che scrivevo e cantavo negli anni ’90 si siano adesso trasformati in una nuova energia e una nuova consapevolezza. Se “Disperato” fosse il Polo Sud, “Che giorno è” sarebbe il Polo Nord
Nella Categoria Giovani ha già agguantato il primo posto con Disperato nel 1991, bissando il successo nel 2004 con L’Uomo Volante. A dieci anni di distanza, nell’anno in cui la kermesse è presentata dal conterraneo Carlo Conti, è pronto a farsi ascoltare ancora dimostrando che a più di quattro lustri dal decollo della sua carriera, è sempre un cantautore apprezzato e amato. Era il 1990 quando arrivava sul palco più prestigioso d’Italia questo talentuoso giovane toscano e adesso, a 25 anni di distanza e dopo 7 volte alla kermesse, conferma di aver portato un brano che racconta la sua evoluzione personale e musicale. Si definisce, anzi, un “Masini 4.0“.
Il pezzo è stato scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro. Niente più rabbia come nei decenni precedenti, ora ha trasformato le sue sensazioni in energia. In occasione dell’evento, l’artista pubblicherà Cronologia, il suo triplo album con il meglio della sua carriera ma anche con cinque brani inediti.
Marco Masini, dall’11 aprile il tour teatrale. “Io, un artista che si mette in discussione”
Marco Masini “Mi pento poco delle scelte fatte in passato, compresa quella dell’addio alla musica nel 2001, poi riconsiderato. Anche perché il nastro non si può riavvolgere in nessun caso. Ma oggi guardando indietro, penso che avrei potuto spiegarmi meglio nella lavorazione di certi testi, avrei potuto aprire di più il mio modo di comunicare”. Marco Masini, reduce da un Sanremo che lo ha visto arrivare sesto con il brano Che giorno è, apprezzato da pubblico e critica, e pronto a partire dall’11 aprile da Mestre con un tour teatrale che lo porterà in giro per l’Italia per presentare il suo album antologico Cronologia, si racconta in un’intervista con l’ANSA. E ripercorre gli inizi della sua carriera, quegli anni Novanta che dopo avergli regalato grandi soddisfazioni con canzoni come Disperato, Malicononia, T’innamorerai o Vaffanculo, lo hanno anche spinto – marchiato con timbro del portatore di sventura – alla decisione, temporanea, di lasciare. “I Novanta sono stati anni difficili, i giovani morivano di paura, davanti a una società che si sfaldava. Era difficile non gridare quella paura, quella rabbia. Forse avrei potuto trovare risposte più soddisfacenti, linguaggi diversi, dire le stesse cose con parole diverse”. Il pubblico però non l’ha mai abbandonato, regalandogli nel 2004 anche la vittoria a Sanremo con L’Uomo Volante. E Sanremo non l’ha tradito neanche quest’anno, dove è tornato per la settima volta. “Il festival è sempre un’avventura nuova – racconta -. E’ vero che c’era il mio amico Carlo Conti, ma a spingermi ad andare di nuovo è stata la canzone che avevo. Sapevo che era un pezzo forte, che valeva. E ho avuto ragione: ho saputo reggere il confronto con le nuove generazioni: sono arrivato prima dei Dear Jack – scherza -. Questo mi fa pensare di aver intrapreso un’evoluzione musicale che va nella direzione giusta. Io sono sempre stato quello della messa in discussione”. Ma dove vuole arrivare il nuovo Marco Masini, l’artista che cambia pelle, che non smette mai di mettersi in gioco? “I tempi cambiamo, si cresce, si matura, si cantano cose diverse. Si trasforma la fragilità dell’adolescenza in forza anche in necessità di vivere, sfruttando ogni piccolo istante. Mi piace il pop e l’obiettivo e arrivare a fare della buona musica. Ho ripreso a cavalcare un’onda che mi porta al riequilibrio artistico. Non so che direzione prenderà la musica, io però so che devo fare attenzione a dove andrà per esserci. E lavorare è l’unico modo per ottenere il consenso del pubblico. Anche per essere trasmetti in radio. Altri trucchetti sono inutili”. Un nuovo album, dopo il triplo album antologico uscito a febbraio, ancora non è in vista e la concentrazione per ora è tutta rivolta al tour. “Il concerto è pensato per essere un viaggio a ritroso nel tempo. Dalle canzoni di oggi a quelle del passato, cercando di capire cosa è successo nel frattempo. Inserirò anche brani meno conosciuti per capire se oggi possono essere ascoltati in maniera diversa dal passato. La difficoltà sarà quella di rendere omogeneo il tutto, senza far apparire gli anni ’90 come preistoria”. Del passato rimpiange solo una cosa: “la figura del produttore, che ti spiega come affrontare una canzone, come cantarla. Oggi ci sono i coach dei talent, ma non è la stessa cosa. Servirebbe un gruppo di lavoro – auspica – per prendere in mano i giovani e renderli capaci di autoprodursi per non sparire una volta finito l’effetto talent. Jovanotti è l’artista che è, anche perché ha avuto dietro di sé Claudio Cecchetto”.
Dopo Mestre, l’11 aprile, Masini sarà il 16 a Roma; il 24 a Torino; il 30 a Montecatini Terme (PT); l’11 maggio a Milano; il 14 a Firenze; il 15 a Piacenza; il 18 a Napoli, il 20 a Brescia e il 24 a Cesena. “E per l’estate sto pensando a spazi all’aperto un po’ particolari”.
Marco Masini torna sulle scene con "Cronologia", un triplo album contenente tutti i suoi successi e cinque brani inediti: tra questi anche "Che giorno è", il brano - scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro, già autori per Alessandra Amoroso, Gianni Morandi, Nek e Emma - in gara nella sezione "big" alla 65esima edizione del Festival di Sanremo. Vi sono anche "Shaman king", colonna sonora del cartone animato omonimo, "Noi 2", "L'amore è stato qui", "Sarà per te" e "Cosa rimane (A Marco)" (brano, quest'ultimo, scritto dai fan per Marco). Quanto ai successi, si va da "L'Italia" a "L'uomo volante" (brano con il quale Masini vinse il Festival di Sanremo, nel 2004), da "Principessa" a "Bella stronza"; senza dimenticare "T'innamorerai", "Vaffanculo" e "Cenerentola innamorata".
Tracce:
Disco 1 Che giorno è Non è vero che l'amore cambia il mondo Noi 2 Io non ci perdonerò L'amore è stato qui Sarà per te Io ti volevo Niente d'importante Lontano dai tuoi angeli Beato te L'Italia Come si fa...? Tutto quello che ho di te Il giardino delle api
Disco 2 Nel mondo dei sogni E ti amo L'uomo volante Benvenuta Shaman king Cosa rimane (A Marco) Lasciaminonmilasciare Il bellissimo mestiere 10 anni Raccontami di te Fino a tutta la vita (Che c'è) Scimmie L'amore sia con te Principessa
Disco 3 Bella stronza Un piccolo Chopin T'innamorerai Vaffanculo Malinconoia Ti vorrei Cenerentola innamorata Perché lo fai Le ragazze serie Ci vorrebbe il mare Caro babbo Dentro di te fuori dal mondo Disperato Bugie
Marco Masini, a Sanremo 2017 con Spostato di un secondo.
Dopo sette partecipazioni al Festival, potrebbe essere la sorpresa di quest'edizione. Un brano autobiografico e non banale.
Un Masini in grande spolvero dopo il buon successo di due anni fa potrebbe essere la sorpresa del Sanremo 2017 dopo sette partecipazioni (e due vittorie). Il brano, cui hanno messo mano anche il produttore Diego Calvetti e Zibba (Sergio Vallarino), è chiaramente autobiografico (Mi sono incontrato a cinque anni cadendo / e ho scoperto che cadere fa male / nel primo schiaffo ho capito il pianto / e che se non è strettamente vitale non si deve rubare; io che con la nicotina non ho fatto pace), con l’aggiunta di una riflessione (Spostato di un secondo è ispirata alla vicenda del film Sliding doors, ha dichiarato) sul caso che incrocia il nostro destino (Come sarebbe il mondo / se tutto quanto fosse / spostato di un secondo). Italiano corretto, immagini non banali.
Lorenzo Coveri - fonte:mentelocale.it
Testo: Mi sono incontrato a cinque anni cadendo e ho scoperto che cadere fa male nel primo schiaffo ho capito il pianto e che se è non strettamente vitale non si deve rubare ho scoperto che l’amore è un’arte da capire e l’ho scoperto così semplicemente amando che tutto cambia mentre lo stai vivendo e che alcune cose si allineano a stento si allineano a stento Un’altra volta indietro e ritrovarmi nudo e ritrovar la voglia di riempire ogni vuoto e fare tutto di nuovo, fare tutto di nuovo di nuovo un attimo dopo E adesso vorrei sapere come sarebbe il mondo se tutto quanto fosse spostato di un secondo adesso ti vedrei scegliere di restare e invece te ne vai e io, io ti lascio andare Io che con la nicotina non ho fatto pace vorrei tornare lì per non provare nemmeno vedere da grande come diventa una voce se non la vizi con trent’anni di veleno io che da sempre le considerazioni e se sei segnato è dalle tue azioni e dalle onde del mare poi uno sconosciuto fa sentire una canzone e riparte dal suo nome per ricominciare E adesso vorrei sapere come sarebbe il mondo se tutto quanto fosse spostato di un secondo adesso ti vedrei scegliere di restare e invece te ne vai e io, io ti lascio andare E tornerei daccapo nella stessa stanza fare tutto di nuovo a un metro di distanza per ricadere ancora negli stessi istanti negli stessi posti magari un po’ più avanti come se fosse un altro vento una seconda occasione uno sguardo distante l’altra faccia della stessa emozione fare tutto di nuovo an attimo dopo E adesso vorrei sapere come sarebbe il mondo se tutto quanto fosse spostato di un secondo adesso ti vedrei scegliere di restare e invece te ne vai e io, io ti lascio andare Mi sono incontrato questa mattina cadendo e mi stupisce ancora che cadere fa male un altro schiaffo e ho capito il pianto un altro schiaffo e ho capito il pianto mi sono incontrato questa mattina cadendo e mi stupisce ancora che cadere fa male un altro schiaffo e ho capito il pianto e se è non strettamente vitale non rinunciamo ad amare.