Mascalzone latino è un album del 1989 dell'autore napoletano Pino Daniele.
Il disco
È uno dei dischi preferiti dallo stesso musicista, interamente realizzato e programmato dal tastierista Bruno Illiano, da alcuni anni al fianco di Daniele. Successivamente è stato registrato negli studi Demomusic, da Marcello Todaro. Pubblicato alla fine del 1989, è l'ultimo album di Pino Daniele con la EMI, dopo 13 anni di collaborazione dagli esordi.
Tracce
Anna verrà 4:00 Faccia gialla 4:10 N'ata stagione 4:16 'A speranza è semp' sola 3:20 Carte e cartuscelle 3:42 Ammore scumbinato 3:59 'O 'mericano 4:53 Aria strana 3:01 Giungla 4:26 Sambaccussì 4:31
E' morto Pino Daniele, a Napoli sarà lutto cittadino
Stroncato da un infarto nella notte. Aveva 59 anni. Messaggi di addio sul web
La musica italiana e internazionale perde un grande: è morto Pino Daniele (PROFILO). Il cantautore napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato nella notte da un infarto. "E' un momento terribile", ha commentato la figlia Sara.
Nel giorno dei funerali di Pino Daniele a Napoli sarà proclamato il lutto cittadino. Lo ha annunciato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha espresso il desiderio di allestire la camera ardente nelle sale del Maschio Angioino, ma - ha sottolineato - ''bisogna ascoltare le volontà della famiglia''.
Una vita in blues, gli scatti più belli
Il premier Renzi: 'Una voce incredibile di tutta l'Italia' "Ho ancora nelle orecchie la sua musica a Capodanno. Una voce incredibile, quella non solo di Napoli e del Sud, ma di tutta l'Italia, una chitarra preziosa, una sensibilità rara che, con passione e malinconia, continuerà a raccontare in tutto il mondo il nostro Paese". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver appreso la notizia della morte del cantante Pino Daniele.
L'ultima video intervista all'ANSA
De Laurentiis: "Scompare icona della musica" "Era agli inizi ma si capiva che era un vero genio musicale. Con lui scompare un'icona della musica napoletana, italiana, internazionale". Così su twitter il presidente del Napoli Calcio nonché produttore cinematografico, Aurelio de Laurentiis.
Tanti i messaggi di addio sul web da parte di colleghi e amici, come Eros Ramazzotti e Laura Pausini.
Il sindaco di Napoli De Magistris: 'Sono sconvolto' "Sono sconvolto: quest'anno abbiamo ricordato i vent'anni dalla scomparsa di Massimo Troisi e ora anche la perdita di Pino è incolmabile". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni di Sky tg24. "Non basta il lutto cittadino - ha annunciato de Magistris - metteremo a punto, con la Giunta, iniziative importanti, grandi e originali perché lui è unico. Fermo qualcosa di adeguato alla sua grandezza". "Pino è in tutti noi - ha concluso il primo cittadino di Napoli - è amato da tutti i napoletani, al di là delle scelte di vita che poi ha fatto. Da adolescente ho incontrato la sua musica e me ne sono innamorato immediatamente. Ha fatto conoscere la Napoli essenziale, ha interpretato Napoli in modo profondo; anche la volontà di rimettere insieme i vecchi amici l'ho trovata straordinaria. L'ho conosciuto personalmente e ho trovato bellissima la volontà di far suonare giovani artisti emergenti".
Pino Daniele si sarebbe sentito male nella sua casa di campagna in Toscana, secondo quanto riferisce Il Mattino, citando il figlio e tour manager del cantante, Alessandro. La corsa nel tentativo di prestargli soccorso sarebbe stata vana..Il primo a dare la tragica notizia sul web è stato l'amico e collega Eros Ramazzotti che, postando una foto del cantante sorridente, ha scritto: "Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo".
Dopo il concerto-evento del 1 settembre, Pino Daniele era tornato in tour a dicembre con il live 'Nero a metà': l'11 a Bari (Pala Florio), il 13 a Roma (Palalottomatica), il 16 e il 17 a Napoli (PalaPartenope), il 22 a Milano (Mediolanum Forum Assago). Ad accompagnarlo c'era la band originale del 1980. Il 30 dicembre la straordinaria carriera di Pino Daniele era stata omaggiata da una puntata monografica di 'Canzone' su Rai1. Commuove l'ultimo tweet, che rilancia un post di Facebook, sul profilo ufficiale di Pino Daniele. Risale a tre giorni fa. Il testo è "Back home" In viaggio per casa", con la foto in bianco e nero della strada.
NAPULE E' - ASCOLTA DA YOUTUBE
Video
Pino Daniele e' morto,ma la sua musica e' eterna.Pino e' Napoli,legame infinito e indistruttibile,come il suono e la voce della sua musica
— Luigi de Magistris (@demagistris) 5 Gennaio 2015
Massimo Troisi e Pino Daniele - O' ssaje come fà o' core (Alta Classe 1992)
Pino Daniele, inchiesta per omicidio colposo: autopsia domani
Pino Daniele, i fan in fila alla camera ardente del Sant'Eugenio
di Adelaide Pierucci
La procura di Roma ha aperto contro ignoti un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo in seguito alla morte di Pino Daniele, avvenuta il 4 gennaio scorso. Il procuratore aggiunto Filippo Laviani e il pm Marcello Monteleone hanno
Pino Daniele, i fan in fila alla camera ardente del Sant'Eugenio
anche disposto che la salma sia sottoposta ad autopsia non appena si saranno conclusi i due funerali dell'artista previsti per oggi a Roma e a Napoli.
L'autopsia, disposta dai pm, si farà domattina nell'obitorio del capoluogo campano. Nominato dalla procura capitolina che sta indagando il collegio di tre periti: due medici legali della Sapienza e un cardiologo di Perugia.
Tuitti i dubbi dei magistrati. L'indagine vuole accertare se la richiesta di andare a Roma, dopo essere stato colto da malore, sia arrivata effettivamente dallo stesso artista partenopeo. Secondo quanto accertato la sera del 4 gennaio la compagna di Daniele, Amanda Bonini, chiamò il 118 per chiedere l'intervento di una ambulanza. I medici, arrivati nella zona del casale dove viveva Daniele, contattarono di nuovo i familiari i quali comunicarono che si sarebbero recati con mezzi propri a Roma dal cardiologo di fiducia del cantante.
Le indagini. Oggi sono previsti i due funerali del cantante: alle 12 al Divino Amore di Roma e alle 19 a Napoli. Poi la salma potrà ripartire per il secondo funerale, alle 19 a Napoli. Ieri sera la compagna del cantautore partenopeo, la viterbese Amanda Bonini, 50 anni, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci. E' stato disposto anche il sequestro delle cartelle cliniche e dei documenti medici che rigardano il cantautore.
Mercoledì 7 Gennaio 2015, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 11:16
Pino Daniele, due le inchieste sui soccorsi. La Procura dispone l'autopsia
di Alessia Marani e Adelaide Pierucci
Doppia inchiesta sulla morte di Pino Daniele. Disposta l'autopsia dopo il funerale a Roma per fare luce sui presunti ritardi nei soccorsi al musicista stroncato da un infarto. Poi la salma potrà ripartire per il secondo funerale, alle 19 a Napoli. Ieri sera la compagna del cantautore partenopeo, la viterbese Amanda Bonini, 50 anni, è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci.
Prima, però, la donna era stata sentita anche in Procura a Grosseto insieme con uno dei fratelli del cantautore. Gli inquirenti vogliono capire che cosa sia successo domenica sera: perché l'artista, anziché attendere l'arrivo dell'ambulanza con il medico e il defibrillatore a bordo nella sua casa di Magliano, abbia improvvisamente deciso di mettersi in auto con Amanda e un suo collaboratore (era lui alla guida) alla volta dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma dove alle 22.40 è arrivato già morto.
LA DENUNCIA L'ex moglie, Fabiola Sciabbarasi, ancora sconvolta e in lacrime, l'aveva giurato: «Su questa vicenda voglio andare fino in fondo». Affermando che «se Pino, che stava già molto male, fosse andato subito al più vicino pronto soccorso, probabilmente si sarebbe salvato». E sul presunto giallo dei soccorsi arrivati in ritardo sono due le Procure che si sono subito messe in moto: quella di Grosseto, a cui hanno riferito i carabinieri di Orbetello acquisendo il tabulato delle telefonate fatte quella sera al 118 toscano, e quella di Roma a cui in serata è arrivata la delega alle indagini.
«Del caso comunque - ha tagliato corto il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio - se ne occuperà Roma, visto che in quella città è avvenuto il decesso». Amanda Bonini è stata prelevata dai carabinieri per essere ascoltata in caserma mentre era ancora nella camera mortuaria. La donna ha ricostruito minuto dopo minuto quei momenti drammatici: il malore di “Pinuzzo”, il suo dolore al petto, il mancamento, poi le chiamate ai soccorritori e il tragitto dalla Toscana verso la Capitale. Contemporaneamente, i militari di Orbetello, di propria iniziativa, acquisivano il tabulato delle telefonate al 118 di Grosseto.
Un rapporto che ora sarà messo a disposizione della Procura capitolina. Da quanto trapelato, dalle verifiche non sarebbero emerse anomalie tra la ricostruzione degli spostamenti dell'ambulanza resa dalla Asl e quanto affermato dai familiari dell'artista. Il pm Marcello Monteleone a cui il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ha affidato il fascicolo dovrà fare luce su alcuni punti poco chiari della vicenda: il presunto ritardo dell'ambulanza nel raggiungere la villa di Magliano, il perché della decisione di andare a Roma, l'episodio della gomma bucata lungo l'Aurelia che avrebbe fatto perdere altro tempo prezioso per salvare il cantante, circostanza di cui ha riferito Francesco Primerano, un cugino di Pino Daniele.
LA NIPOTE «Credo che zio Pino abbia sottovalutato il malore che ha avuto», afferma la nipote Loredana, 29 anni, figlia di Carmine, fratello minore di Pino. «Zio si era ripreso dopo essersi sentito male e ha quindi pensato di potercela fare, di riuscire ad arrivare fino a Roma e di curarsi dal proprio medico», ha aggiunto con accanto la sorella Alessandra, 34 anni. Il fratello del musicista, Carmine, ha avuto dalla figlia la notizia della morte di Pino Daniele. «Io - aggiunge Loredana - l'ho saputo di notte, dai social network. Erano le 2.30 circa. Ho sperato che fosse una delle bufale che girano su Internet, poi purtroppo mi sono resa conto che era vero. E ho dovuto dirlo con cautela a mio padre, anche lui cardiopatico».
La famiglia ha ribadito con una nota ufficiale che «dopo il malore» il musicista «ha espresso la decisa volontà di essere portato a Roma all'ospedale Sant'Eugenio per essere soccorso dall'équipe di medici da cui era in cura da anni e quindi di sua fiducia». Smentendo poi «categoricamente che l'automobile che lo trasportava a Roma abbia forato una gomma lungo il tragitto, rallentando la corsa verso l'ospedale». Aggiungendo dell'«esistenza di un testamento nel quale l'artista esprime la precisa volontà di essere cremato». Prima però, l'autopsia aiuterà a chiarire ogni dubbio.
Mercoledì 7 Gennaio 2015, 05:57 - Ultimo aggiornamento: 10:32
Fabiola Sciabbarasi vuole chiarezza sulla morte di Pino Daniele: 'Amanda Bonini dica quel che sa'
Fabiola Sciabbarasi chiede di fare chiarezza sulla morte del marito Pino Daniele, da cui si era separata lo scorso luglio
Amanda Bonini spieghi: Fabiola Sciabbarasi vuole chiarezza sulla morte di Pino Daniele L'ex modella, madre di Sara, Sofia e Francesco, vuole vederci chiaro sui soccorsi Pino è stato e sarà per sempre il suo grande amore, ora deve farsi forza
Nel luglio scorso era venuta allo scoperto con il dolore per la separazione dopo tanti anni da Pino Daniele, da cui ha avuto Sara, 18 anni, Sofia, 13, e Francesco, 9 lo scorso 22 dicembre. Ha parlato con amarezza del rapporto finito con il cantautore napoletano sulle pagine di Chi, chiedendogli di fare il padre, di far sentire la sua presenza ai figli, nonostante si fosse legato ad Amanda Bonini, 50enne bionda di Viterbo. Non avrebbe mai immaginato che a distanza di pochi mesi avrebbe dovuto affrontare un dolore ancora più grande, immenso, senza fine per la morte di quello che ha definito il suo 'grande amore'. Pino Daniele se n'è andato e non tornerà più. Fabiola Sciabbarasi lo piange e a Il Messaggero ha spiegato, tra la commozione e le lacrime, che il sentimento per lui rimarrà per sempre. Non solo. Fabiola Sciabbarasi vuole chiarezza sulla morte di Pino Daniele e le risposte ai tanti quesiti le fa ad Amanda Bonini, con l'artista in auto durante la corsa disperata in ospedale.
Fabiola Sciabbarasi è subito arrivata all'ospedale romano Sant'Eugenio, dove, stando al comunicato ufficiale del cardiologo, Pino Daniele è arrivato già cadavere, e non, come si pensava in un primo momento in fin di vita. E ha stretto i pugni per la rabbia. Immancabile chiedersi come mai è stato deciso di portarlo nella Capitale, pur seguendo le sue volontà, e non in un pronto soccorso a Grosseto, dato che l'infarto lo ha colpito mentre si trovata nella sua casa in Maremma. "Perché lo hanno portato a Roma? Forse poteva salvarsi se fosse stato trasportato al più vicino ospedale, stava già male, molto male", ha detto Fabiola al giornalista del quotidiano. E ha aggiunto: "E' una tragedia terribile, non riesco ancora a crederci, ma non riesco proprio a capire perché sia stato portato a Roma". Per Fabiola Sciabbarasi è stato un errore fatale al suo Pino Daniele: "Da quello che mi hanno detto Pino stava già molto male, si pensa che avesse praticamente un infarto in corso. In certe situazioni bisogna trovarsi, ma quello che penso al momento è che doveva essere subito soccorso da medici, doveva andare al più vicino pronto soccorso".
I dubbi di Fabiola sono gli stessi avanzati, poco dopo la morte dell'artista, dal fratello di Pino Daniele, Carmine. "So solo che voglio vederci chiaro, voglio sapere bene come è andata, se è stato Pino a decidere di non andare a Grosseto, se i soccorsi sono arrivati subito, se si poteva fare qualcosa", ha sottolineato la Sciabbarasi.
Si sono conosciuti a casa di Massimo Troisi. "Pino è stato e sarà sempre il mio grande amore, mi ha insegnato molte cose. Adesso cercherò di farmi forza, devo pensare a loro, ai miei figli. In questo momento di disperazione sono loro il mio unico pilastro, devo farmi forza per loro", ha detto Fabiola. Ma prima di tutto vuole chiarimenti, come ripetuto ancora una volta all'Ansa, entrando nella camera ardente in cui si trovata la salma del marito. "Amanda, che era l’unica in macchina con Pino nell’ultimo viaggio, dica tutto quello che sa", ha spiegato, rivolgendosi indirettamente alla nuova compagna del cantante, Amanda Bonini. E ancora: "Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli. Sono favorevole all’autopsia sul corpo di mio marito, se è un passaggio necessario a stabilire la verità sulla sua morte". La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e in effetti il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Marcello Monteleone hanno disposto l'autopsia che sarà eseguita oggi stesso dopo i funerali a Roma e Napoli. Amanda Bonini, testimone degli ultimi momenti di vita di Pino Daniele, è stata ascoltata per ricostruire i fatti.
"In un primo momento avevo rinunciato all'idea dell'autopsia per evitare un'ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi", ha continuato Fabiola Sciabbarasi. E' convinta che fosse Amanda Bonini a guidare la macchina del marito: "Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci parliamo ma io andrò fino in fondo. Quella sera in casa c’erano anche i miei figli Sofia e Francesco e Cristina, l’altra figlia femmina di Pino. E' stata lei a riaccompagnare a Roma i miei bambini, mentre la “signora” portava in ospedale Pino. Ho letto sui giornali della gomma dell’auto bucata sull’Aurelia ma, non so, questa forse è un’invenzione". Probabilmente, smentita dall'ufficio stampa dell'artista. Ma, nonostante la tragedia di una morte, la polemica si infiamma.
scritto da Annamaria Capozzi il 7/1/2015
Una foto della coppia con la loro primogenita Sara, quando tutto tra loro era stupendo
Pino Daniele dalla scorsa estate si era legato ad Amanda Bonini, 50enne di Viterbo
Una scatto che ritrae l'artista in vacanza con Amanda la scorsa estate
Pino Daniele: procura di Roma indaga per omicidio colposo. Domani l'autopsia
L'ipotesi di reato formulata è omicidio colposo contro ignoti. In mattinata la cerimonia a Roma, in serata a Napoli. La polemica tra la seconda moglie e l'attuale compagna
Omicidio colposo contro ignoti: è l'ipotesi di reato formulata dalla procura di Roma in relazione alla morte di Pino Daniele, il cantautore partenopeo stroncato da un infarto la notte del 4 gennaio. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Marcello Monteleone hanno disposto l'autopsia che sarà eseguita dopo i funerali a Roma e Napoli.
Dopo una giornata, ieri, di convulse informazioni, notizie senza verifiche e comunicazioni ufficiali, la famiglia del bluesman ha deciso di confermare le esequie nella capitale presso il Santuario del Divino Amore e di svolgere una seconda cerimonia funebre a Napoli, città natale dell'artista, in serata. I funerali "bis" si svolgeranno alle 19 nella basilica reale di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito, dove nel 1981, il cantante ebbe la sua consacrazione di artista in un concerto con 200mila spettatori.
Domani l'autopsia.. I familiari di Pino Daniele sono stati ascoltati dai Carabinieri nel pomeriggio di ieri nella caserma della compagnia Eur. Oltre ai familiari sono stati ascoltati alcuni amici e la compagna dello stesso cantante napoletano. Le audizioni sono avvenute da parte degli investigatori di via In Selci e della compagnia Eur su delega delle procure di Grosseto e Roma e vogliono far luce sulla morte dell'artista e su eventuali responsabilità in merito ai soccorsi. Intanto gli investigatori dell'Arma, sempre su delega dell'autorità giudiziaria, hanno sequestrato la cartella clinica di Pino Daniele presso l'ospedale Sant'Eugenio. L'autopsia si terrà domani, alle 12, nell'obitorio comunale di Napoli "Federico II". Ad eseguire l'accertamento saranno due medici legali della Sapienza di Roma, Giorgio Bolino e Vittorio Fineschi, ed il cardiologo Giuseppe Ambrosio, direttore della struttura complessa di cardiologia e fisiopatologia cardiovascolare dell'ospedale di Perugia. La salma del cantante sarà trasportata nell'obitorio dopo il funerale in piazza del Plebiscito.
La polemica tra ex moglie e compagna. "Amanda, che era l'unica in macchina con Pino nell'ultimo viaggio, dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli": lo dice Fabiola Sciabbarrasi, seconda moglie di Pino e madre dei tre dei suoi figli. Fabiola è certa che a guidare la macchina, a differenza da quanto riportato dai giornali, quella notte, fosse Amanda Bonini, ultima compagna del cantautore. "Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci parliamo ma io andrò fino in fondo. Quella sera in casa c'erano anche i miei figli Sofia e Francesco e Cristina, l'altra figlia femmina di Pino. E' stata lei a riaccompagnare a Roma i miei bambini, mentre la 'signora' portava in ospedale Pino. Ho letto sui giornali della gomma dell'auto bucata sull'Aurelia ma, non so, questa forse è un'invenzione". "In un primo momento - dice ancora Fabiola Sciabbarrasi - avevo rinunciato all'idea dell'autopsia per evitare un ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti - continua - sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi", conclude.
La sorella. Della vicenda legata all'autopsia ha parlato anche Patrizia, una delle sorelle dell'artista: "Mio fratello, Pino, mi mancherà tutto. L'autopsia? Fanno bene a farla. Forse si poteva andare prima in ospedale, questo sì, forse andava fatto". In piazza Plebiscito, a poche ore dall'inizio dei funerali di Pino Daniele, Patrizia piange seduta su una sedia. A chi le sottolinea il grande amore che Napoli sta dimostrando per Pino Daniele, lei risponde: "Mio fratello ha fatto tanto per Napoli. Lui era un cardiopatico come tutti noi. Era il mio fratello più grande ed io ero legata a lui. L'ultima volta ci sentiamo sentiti il 31 dicembre per gli auguri di fine anno. Mi ha detto di stare bene e di andare avanti".
Addio a Pino Daniele, Massimo Troisi ascolta per la prima volta ''Quando''
5 GENNAIO 2015
Sul set del film ''Pensavo fosse amore...invece era un calesse'', Massimo Troisi ascolta la prima registrazione della canzone ''Quando'', composta e interpretata da Pino Daniele per la colonna sonora del film del film del 1991. Il video fa parte di uno speciale a cura di Anna Praderio
Un uomo in blues è un album di Pino Daniele del 1991, prodotto dallo stesso Daniele. Riscuote un grande successo commerciale grazie alla canzone 'O scarrafone.
Tracce
'O scarrafone Un uomo in blues Gente distratta Che soddisfazione Invece no Leave a message Domani Femmena For your love Solo
Pino Daniele, l'autopsia: morto per insufficienza cardiaca
Pino Daniele è morto per insufficienza cardiaca. Questi i primi risultati dell'autopsia conclusasi poco fa presso l'obitorio comunale di Napoli. I consulenti nominati dalla Procura di Roma hanno evidenziato anche una cardiopatia cronica. L'esame non ha previsto gli esami tossicologici.
L'autopsia eseguita oggi è «un'attività interlocutoria che non può dare risposte definitive». Così il prof. Enrico Marinelli e la dott. Luisa Regimenti dopo l'autopsia sulla salma di Pino Daniele. Per avere un quadro completo saranno necessari «ulteriori accertamenti sui prelievi con esami istologici e di altra natura».
«L'autopsia ha evidenziato quello che ci aspettavamo sulla pregressa malattia: una cardiopatia importante ed una condizione di compenso funzionale precaria» ha detto il professore Marinelli. «Bisogna stabilire - hanno sottolineato i medici - che nel momento critico in cui Pino Daniele ha avuto il malessere poteva essere soccorso o meglio o no».
La cremazione. Gli esami saranno completati entro 60 giorni. I consulenti rispondendo alle domande dei giornalisti hanno confermato che la salma del musicista sarà cremata ma non sono in grado di precisare se in giornata stessa.
Il medico legale. Pino Daniele si sarebbe potuto salvare con un intervento più tempestivo? «Sarebbe prematuro e senza alcuna oggettività dirlo adesso» ha sottolineato Vittorio Fineschi, medico legale che fa parte del Collegio dei consulenti del pubblico ministero che ha eseguito l'autopsia sulla salma del musicista.
L'esame è cominciato intorno alle 12 nell'obitorio dell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Napoli l'autopsia sulla salma di Pino Daniele. L'esame è stato eseguito dai consulenti incaricati dai pm di Roma che hanno avviato un'inchiesta per l'ipotesi di omicidio colposo. All'autopsia hanno partecipato anche consulenti della moglie di Pino Daniele Fabiola Sciabbarasi. A quanto risulta, non vi sono consulenti di persone eventualmente indagate, a conferma che allo stato l'inchiesta è contro ignoti.
La reazione della nipote. «L'autopsia è un altro colpo, che si aggiunge al dolore della nostra famiglia. Non sono in grado di valutare se si poteva evitare, ma da parte della famiglia Daniele, parlo anche dei miei cugini, non ci sono motivi di interesse in gioco». Così Loredana Daniele, nipote del cantautore napoletano e figlia del fratello minore, Carmine. «L'eredità non ci interessa, parlo per mio padre e credo di poterlo dire per tutta la nostra famiglia. Ma quando c'è un personaggio celebre in gioco, i mass media concentrano l'attenzione sempre sulle questioni di soldi». Alla domanda se pensa che dall'autopsia possano emergere eventuali responsabilità di terzi nella morte del musicista, Loredana Daniele ha risposto: «Non so se poteva salvarsi. Aveva problemi seri al cuore, come altri componenti della nostra famiglia. Da quanto sappiamo, era stato male, poi si era sentito meglio ed aveva chiesto di andare dal suo cardiologo di fiducia. Ha preso alla leggera quanto gli era successo. Eventuali altre cose ce le potranno dire, forse, l'autopsia ed eventuali esami».