PINO DANIELE

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    PINO DANIELE

    Pino-Daniele



    UN MASCALZONE LATINO...


    Biografia

    Questa area del sito racchiude tutte le informazioni più rilevanti della carriera e della vita di Pino Daniele.
    Le 4 distinte fasi temporali della carriera di Pino sono state scelte sotto la seguente ottica: gli inizi della sua carriera, quando ancora sconosciuto il nostro faceva i suoi primi passi verso il successo; la fine degli anni '80 e il suo successo a Napoli e in tutt'Italia; I meravigliosi anni '90 e la sua completa realizzazione come artista; infine i giorni nostri il 2000 con tutte le sue opere più recenti che sono anche le più criticate e che segnano una leggera svolta nel pensiero musicale di Pino che però siamo sicuri non ci deluderà mai.


    inizi


    LE ORIGINI DEL SUO SOUND


    Non poteva che nascere a Napoli, Pino Daniele... Vide il suo primo sole, quello caldo e intenso della città partenopea, il 19 Marzo del 1955, in un basso di Via Francesco Saverio Gargiulo, al numero 20. "Le lancette degli orologi stavano fra le due e le tre del pomeriggio: è nato all'ora 'e magna' commentarono nel rione". Dopo aver effettuato i suoi studi a Napoli, prima alla G. Hoberdan (scuole elementari), poi le medie alla Ugo Foscolo, per decisione di qualcuno si iscrisse all'istituto tecnico commerciale Armando Diaz, anche se il suo più profondo desiderio era quello di studiare al conservatorio, per poter soddisfare l'amore per la musica. Cominciò a suonare, infatti, all'età di dodici anni, in piena beat generation. La sua prima chitarra elettrica fu una ECO X27 con un Paramount Meazzi 10W. La prima esibizione ad una festa di amici. All'inizio degli anni settanta vive la sua prima esperienza musicale con il gruppo jazz-rock chiamato "Batracomiomachia". Erano gli anni successivi al '68, quelli della protesta giovanile, delle rivendicazioni, delle speranze, e l'influenza della musica suonatanelle cantine, nei locali, per la strada, nella stazione, lo spinge alla ricerca di uno stile che potesse rileggere i temi della tradizionale canzone popolare napoletana con uno sguardo innovativo e moderno, mescolando ritmi d'oltreoceano a quelli mediterranei, a quelli africani. Si afferma il "Neapolitan Power", confermando il carattere superbo di una Napoli ricca di idiomi, culture e tradizioni differenti. Risalgono a questi periodi, intorno alla metà degli anni settanta, la sua collaborazione con James Senese, il sassofonista del gruppo "Napoli Centrale"; collaborazione che è diventata poi una delle tappe più significative del cammino musicale intrapreso da Pino. "Con James, c'era un continuo dialogo fatto di sguardi e di energie che ci trasmettevamo l'un l'altro. Era quello che si chiama feeling, o sintonia".


    autografi



    IL SUCCESSO A NAPOLI


    La svolta definitiva che segnò l'avvio di una splendida carriera fu il suo incontro con Rosario Jermano, batterista e percussionista, che diede vita ad una serie di formazioni che affinarono sempre di più il suo ormai inconfondibile sound. Nel 1976 registra il suo primo singolo "Che calore", proprio in collaborazione con Jermano, che, anche se non riscuote molto successo, gli spiana la strada verso la fama. Sotto consiglio dell'amico batterista, Pino Daniele cominciò a realizzare una serie di canzoni che rispecchiassero uno stile musicale particolare fra blues e tradizioni. Dalle speranze e le amarezze di una stagione irripetibile di sogni e di impegno sociale nasce il suo primo album, "Terra mia", in cui trasforma in musica e poesia le vibrazioni dell'ambiente sociale e di quella particolare atmosfera in cui è immerso. E tutto ciò con una felicissima contaminazione tra rock e blues. Il blues... suo più grande amore, che arricchirà con influenze dal jazz e dalla musica latina: è il "sound napoletano", un nuovo genere musicale! Il suo nome comincia ad imporsi, e Pino grida, si sfoga, vuol far sentire il suo urlo a lungo represso: l'urlo di Je so' pazzo, l'urlo di tutta un'ondata giovanile. Il 1980 costituisce il punto focale della nuova Canzone Napoletana, fissando come ingredienti necessari il blues latino che si sposa con la melodia mediterranea. E' l'anno di "Nero a metà". Il linguaggio utilizzato dal cantautore è personalmente coniato, fatto di un divertente anglo-napoletano. E' in quell'anno che Pino Daniele viene chiamato allo stadio San Siro di Milano per aprire lo storico concerto di Bob Marley. Pino Daniele ha un progetto ambizioso: raccogliere il meglio dei musicisti napoletani del momento. Ci riesce, con l'album "Vai Mò" del 1981: James Senese, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Rino Zurzolo e lo stesso Pino Daniele formano una macchina perfetta "da combattimento", una vera e propria bomba che esplode quello stesso anno a Napoli in un indimenticabile concerto tenuto gratuitamente in Piazza del Plebiscito, con oltre 200.000 persone! Segue "Bella 'Mbriana", del 1982, e una serie d'incontri, primo tra tutti con il sassofonista Gato Barbieri, che porta un'evoluzione al suo stile, portandolo ad una forma di "world music" decisamente in anticipo sui tempi. Comincia una tournée che ha tappe in Canada, al Festival di Montreaux, all'Olympia di Parigi, in Svizzera e in Germania. Le sue canzoni sono un inno alla napoletanità, ma contemporaneamente denunciano, pur se velatamente, i disagi della sua terra. L'esempio più lampante è sicuramente la bellissima serenata "Napule è". Altre bellissime canzoni su questo genere, non avendo un testo esplicito restano incomprese, riscuotendo così un successo inferiore. Nel 1984 si consacra artista di fama mondiale suonando con Santana e Bob Dylan ancora al San Siro. E il successo continua con gli album successivi, fino a "Bonne Soirée" del 1986. Pubblica "Schizzichea with love" nel 1988 e l'anno seguente "Mascalzone Latino", ma, a parte un paio di canzoni, traspare un Pino Daniele diverso e forse meno accattivante.

    live



    GLI ANNI '90: LA SUA ASCESA

    Dopo l'esibizione al Premio Tenco, nel 1989, iniziano per lui una serie di problemi di salute che lo portano a varie e delicate operazioni alle corde vocali. Nel 1991 esce "Un uomo in blues" pubblicizzato dal singolo "'O scarrafone". In seguito ad un cambiamento nel timbro vocale, dovuto alle operazioni, esce alla fine del 1991 il bellissimo "Sotto 'o sole", che presenta alcuni brani inediti, come "Quando", la colonna sonora del film di Troisi "Pensavo fosse amore invece era un calesse", e il riarrangiamento di brani precedenti. Nel 1993 pubblica "Che Dio ti benedica", con il dialetto ridotto a poche parole ed un esagerata componente melodica. Questo espediente gli fa però avere fama al Nord Italia, dove era considerato solo da pochi. L'anno seguente pubblica un album dal vivo "E sona mò", registrazione del concerto tenuto a Cava dei Tirreni. Visto il grande successo, sotto questa nuova veste, nel 1995 esce "Non calpestare i fiori nel deserto", dove, pur conservando la sua "Anima" originaria, regala al grande pubblico canzoni scritte apposta per scalare le posizioni in classifica. Mentre "Non calpestare i fiori nel deserto" fa riecheggiare ritmi afro-mediterranei, come gli stessi titoli delle canzoni ci suggeriscono, il lavoro che segue, "Dimmi cosa succede sulla terra", datato 1997, fa un breve ritorno alla terra madre, con canzoni che cercano di trattare nuovamente i temi della sua città, come "Canto do mar" cantata insieme agli Almanegretta. La qualità di alcune canzoni, però, viene coperta dalle caratteristiche fortemente commerciali dei singoli che vengono riproposti in continuazione dalle radio. Nel 1998 esce "Yes I know my way", una raccolta dei suoi brani più belli, alcuni ricantati, altri ripresi da precedenti registrazioni, perché, come lo stesso Pino Daniele afferma "è difficile ricantare dopo vent'anni alcune canzoni, pur se hanno la stessa attualità". L'album vende circa 350.000 copie ed è subito in testa a tutte le classifiche. Quello stesso anno Pino Daniele tiene un unico concerto-evento al San Paolo di Napoli. L'Africa si fa sentire in modo persistente e si traduce in un nuovo lavoro datato 1999, dal titolo "Come un gelato all'equatore". Il suo stile blues è completamente scomparso, facendo spazio a melodie mielosamente romantiche. Il carattere commerciale è sempre più insistente e la qualità non è più quella di una volta. La ricerca di una nuova identità musicale lo porta verso ritmi sempre più orientali. E' da questi orizzonti che fanno intravedere un nuovo modo di pensare e di vivere, che nasce "Medina", nel 2000. L'intento di quest'album, dichiarato dallo stesso autore, è quello di tornare alle origini del suo sound: un intento concretizzatosi nella collaborazione con i 99 Posse. Nonostante questo, però, i singoli più pubblicizzati hanno un'anima palesemente commerciale.


    biglietto2


    IL PRESENTE: IL PINO PIU' COMMERCIALE


    Nel 2001 Pino festeggia l'uscita del suo ultimo lavoro "Medina" in un mega tour estivo che parte proprio dalla sua città, Napoli. Il disco vede un ritorno alle origini musicali. Infatti, alcuni pezzi scritti in dialetto evidenziano la voglia che il nostro Pino ha di proiettarsi verso una musicalità futura rimanendo comunque fortemente attaccato alle le sue origini. Pino Daniele in venticinque anni di carriera ha scritto un capitolo importante per la musica mondiale ed e riuscito a far si che la sua musica ancora oggi regali emozioni vere. Nel 2001 esce un nuovo disco live "Concerto" che racchiude i momenti più belli di tutto il tour "Medina 2001". In questo album possiamo ascoltare dei pezzi che difficilmente Pino suona dal vivo, come "Basta 'na jurnata 'e sole", "Viento" o "Lazzari felici" tutti meravigliosamente eseguiti, inoltre, nel cd possiamo ascoltare due brani inediti "Bel orizzonte" ed "Un cielo senza nuvole" entrambi molto orecchiabili e con la solita musicalità che contraddistingue il mito Pino Daniele. L'ultima produzione di Pino Daniele risale al 2002 quando ha organizzato una mega tourneè con altri tre grandi della musica italiana: Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron. Il concerto, dal quale poi sono stati prodotti anche un DVD e una videocassetta, oltre al cd ha avuto un grandissimo successo. E' stata un vera e propria festa della musica. Generi musicali diversi magicamente uniti insieme. A circa tre anni dall'uscita dell'album "Medina", Pino Daniele ritorna sulla scena musicale italiana con un nuovo album dal titolo "Pino Daniele Project - Passi D'Autore" (23 Aprile 2004), album di 14 brani, ricchissimo di novità e di "nuove" musicalità. Che Pino Daniele abbia semprericercato nuove sonorità, nuovi studi musicali, questo è un fatto ormai risaputo, in tutti i suoi album troviamo delle contaminazioni sia per quanto riguarda gli artisti che di modi diversi di vedere e suonare la musica. "Passi d'Autore" principalmente ci sottolinea l'ormai raggiunta maturità artistica di Daniele, ma ci conferma anche il fatto che a distanza di quasi 30 anni ci sia ancora la volontà di Pino nel ricercare nuovi modi di creare e suonare una musica più vicina a ciò che è oggi come artista e come uomo. Questo album può essere visto come un lavoro sperimentale dove il nostro Pino Daniele cerca di trasmettere emozioni attraverso generi classici come il Jazz e la Bossanova, oppure riportandoci indietro nel tempo di circa 500 anni affrontando, (coraggiosamente) i Madrigali. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono artisti di fama internazionale come "Peter Erskine Trio" formato appunto da Peter Erskine (batteria e percussioni), Alan Pasqua (piano e tastiere) e Dave Carpenter (contrabbasso) Trio Jazz di fama mondiale, che ci fa capire perfettamente il livello di questo album. Per quanto riguarda, invece, lo studio dei Madrigali, ad accompagnare Pino nell'album c'è il "Pino Daniele Ensamble" quartetto di voci, formato da Roberto Colavalle, Monica Cognoli, Fabrizio Palma e Rossella Ruini. Da sottolineare la presenza nel disco di un brano del grandissimo Django Reinhardt "Nuages" magistralmente ri-eseguito da Daniele dal tiotlo "Nuages sulle note" e di un brano dedicato a Diego Armando Maradona, "Tango della buena suerte", "Lui è un genio del pallone. Maradona ha rappresentato qualcosa di molto importante: è stato il riscatto, il vanto della città. Quello che ha fatto lui a Napoli lo hanno fatto solo i Borboni, lo ha fatto Masaniello". Il brano di uscita del disco è "Pigro" e in un secondo momento il singolo sarà "Dammi una seconda vita" mentre il tour partito da Bologna il 5 Maggio del 2004 (e attualmente in corso) sta riscuotendo enorme successo in tantissime città italiane. La formazione che accompagna Pino Daniele in tour è diversa da quella che ha partecipato alle registrazioni dell'album e vede l'amico di sempre, il grandissimo Rino Zurzolo al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte e Alfredo Golino alla Batteria (sostituito poi da Mariano Barba a partire dalla data del 18 luglio a Napoli) e chiaramente dal Pino Daniele Ensamble. In concerto Pino Daniele ripercorre in parte la sua carriera attraverso brani che hanno fatto la storia della sua musica come "Quanno chiove","Napule è", "Quando" o "Anna verrà" alcuni riarrangiati e addirittura ricantati con la tecnica dei Madrigali come ad esempio "Napule è". Il pubblico inizialmente spiazzato da questo nuovo album di ascolto sicuramente non facile, ha dimostrato di apprezzare comunque questo nuovo progetto di Daniele portando il disco a buoni livelli di vendita e soprattutto facendo registrare il tutto esaurito a tutte le date del tour. Una data particolare di questo "Passi d'Autore Tour 2004" è stata quella del 18 Luglio in Piazza del Plebiscito a Napoli dove Pino è ritornato dopo 23 anni di assenza per portare la sua nuova musica in un concerto gratis organizzato dall'Algida, 150.000 persone in una Napoli e con un Pino Daniele che sicuramente non è quello di "Yes I Know my way" ma che continua a farci provare emozioni vere. Per questo disco è prevista per ottobre del 2004 anche una promozione a livello europeo. In onore alla carriera ormai trentennale di Pino Daniele, il 26 Giugno del 2004 è uscito un album triplo "Pino Daniele Platinum Collection" prodotto dalla EMI che ripercorre in 53 brani tutta la storia del cantautore, belle foto inedite, commenti ad ogni pezzo presente nella collection. Tante domande adesso nella mente dei fans di Pino, quando un nuovo album?, ancora tre anni da aspettare?, ancora uno sconvolgimento musicale o un ritorno alle origini?, Pino canterà ancora in lingua Napoletana?.........una cosa è sicura qualunque cosa farà noi saremo qui ad aspettare!!!! Nessuno di sicuro si aspettava che dopo poco più di un anno dall’uscita di “Passi D’Autore”, Pino Daniele potesse regalarci un nuovo lavoro discografico, anzi, molti erano già pronti ad nuova estenuante attesa, ma, l’imprevedibilità che sa sempre caratterizza il nostro amato “Mascalzone Latino” ci ha permesso, dopo appena un anno, di riparlare di un nuovo progetto discografico. “Iguana Cafè – Latin Blues e Melodie”, questo è il titolo del nuovo album di Pino Daniele uscito da pochissimi giorni, album che è già al centro dell’attenzione dei Media e dei fan che come la solito sono schierati in due differenti scuole di pensiero, c’è chi è a favore del “nuovo” modo di fare musica del cantautore partenopeo e chi, invece, è rimasto inesorabilmente legato alle vecchie produzioni, ma lasciamo queste considerazioni ad altre sezione del sito e parliamo di questo nuovo lavoro. Nell’album “Iguana cafè”, è possibile ascoltare tredici brani, di cui due cover (una strumentale) e undici inediti di cui uno strumentale, il tutto per una durata di appena trentasei minuti. La storia di questo nuovo album è iniziata nel mese di agosto con la pubblicazione radiofonica del brano “It’s now or never” versione inglese del classico napoletano “‘O sole mio” di Capurro e Di Capua e che vide la prima versione in inglese prodotta dal mitico Elvis Presley. Tutto quello che fu detto lo scorso anno per l’album “Passi d’Autore”, dove la ricerca di nuove sonorità era evidente, vedi i pezzi di carattere madrigalistico o le cover di puro Jazz, non possiamo sicuramente dire di questo nuovo album, dove più che nuove sonorità possiamo ascoltare un Pino Daniele che fa un chiarissimo riferimento a quelle che sono state le sue produzioni passate. “Iguana Cafè” può essere considerato a nostro avviso, l’album dei “ritorni”, partendo dalla chitarra, finalmente in primo piano in molti brani con assoli brevi ma intensi, fino ad arrivare alla presenza importanti nomi del panorama musicale mondiale, come Nanà Vasconcelos e Karl Potter indimenticabili protagonisti di album capolavoro come “Musicante” e “Ferryboat”, passando addirittura da una serenata, “Serenata a fronn ‘e limone” scritta e cantata in lingua napoletana e brano in cui si evince un chiarissimo riferimento a “Chella llà” del grande e compianto Renato Carosone.Tutti segni questi che fanno di “Iguana Cafè” un album dove Pino ha voluto sottolineare il fatto di non aver assolutamente dimenticato le sue origini pur volendo rimanere in linea con quella che è ed è stata la sua musica in questi ultimi anni. Ad accompagnare Pino in questo nuovo viaggio c’è una novità che riguarda la presenza di un quartetto d’archi AMIT che ha dato, nostro avviso, una grande finezza compositiva a tutto l’album mentre era chiaro il fatto che ci sarebbe stata la presenza degli ormai inseparabili amici Fabio Massimo Colasanti e Gianluca Podio già protagonisti in “Passi d’Autore”. La chitarra di Pino come già detto è molto presente e vanno per questo sottolineati senza dubbio i due brani strumentali l’inedito “Marì”, a nostro avviso il brano più bello di tutto l’album e il classico “Patricia” cover del famosissimo brano del musicista cubano Perez Prado. Questo “Iguana cafè” tutto sommato risulta essere un album piacevole nell’ascolto, un album che sicuramente non ha le pretese di essere premiato per l’innovazione né di essere tra gli album che faranno la storia della musica, ma in generale può essere considerato un album in linea con la musicalità che Pino ha voluto trasmettere in questi ultimi anni. La cosa più interessante è che a dire dello stesso Daniele, questo “Iguana cafè” dovrebbe essere una prima parte di un progetto più lungo, progetto che si svilupperà nei prossimi mesi con l’uscita di un nuovo album e con l’organizzazione di un tour che permetterà a noi tutti di verificare live la riuscita o meno di questo progetto discografico. Dopo 2 anni in giro per i teatri italiani, Pino Daniele torna ad incidere un nuovo disco... Il 16 Febbraio 2007 esce a sorpresa (l'uscita era prevista per metà anno)"Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui" anticipato già dal 26 Gennaio dal singolo Back Home. Solo il titolo del singolo è già tutto un programma, Back Home, tradotto in italiano 'Torno a casa'; Pino Daniele è tornato al cento per cento un artista vecchia maniera, di quelli ormai quasi introvabili: nel senso che, dimenticato l’urto dei singoli radiofonici di facile presa, appare sempre più incurante di mode e tendenze, e passa il suo tempo sperimentando per ore in solitudine, in studio o a casa, affiancato solo da collaboratori fidati, oppure dalla moglie Fabiola, nell’allegra confusione che possono provocare tre figli piccoli (l’ultimo ha solo un anno, le bimbe più grandi suonano entrambe parecchi strumenti). Da questa vita un poco autarchica e tutta proiettata all’interno della musica, nasce Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui, un disco polemico almeno nel titolo («Il nome e l’indirizzo sono ormai le mie uniche certezze, voglio ricominciare con cose sicure», spiega), che è un’infilata di dieci canzoni composte guardando a tre filoni: la cultura napoletana, quella brasiliana, la ricerca elettronica. Fare un disco per Pino non è confezionare un prodotto, ma esprimere una sensibilità, anche se è sempre più difficile trovare gente che suoni. Contano soltanto il marketing e il look, ma lui non si tinge e cerca di continuare il suo percorso seriamente. «Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui». Ovvero «ricomincio da me, da quel poco che so ancora, da quel minimo di certezze che non ho ancora perso». Il mascalzone latino ha in bocca il sapore amaro di una vita che non capisce più. «Il mio primo lp, ”Terra mia”, è uscito nel 1977, trent’anni fa. Il nuovo, in fondo, gli è fedele: dentro ci sono melodie, blues più o meno latini, radici napoletane. Ma io sono diverso da allora e intorno a me il mondo è cambiato, anzi è crollato e così campo alla giornata. E faccio le cose che so fare, che amo fare - suonare e cantare - anche se a volte mi sento un pesce fuor d’acqua». «Succede che non mi adeguo, non mi tingo di nero i capelli bianchi, non faccio lifting, non inseguo le radio e le tv che non passano i miei pezzi, per le quali è reato usare il dialetto proprio ora che sto tornando ad usarlo, sia pure per testi più brevi del titolo. Succede che per qualcuno la parola ”cultura” è un reato e la musica un rumore di fondo, al massimo colonna sonora da spot. Succede che venivamo da lontano e non so se andremo lontano, che mi sento come mio nonna quando di fronte alla tv diceva di non capire i telefilm americani. Io sono un fan di ”Dr. House” e di ”24”, ma la società raccontata dai reality non la capisco. Comunque non è il mio mestiere, e allora suono». Forse è per questo che «Il mio nome...» bada più alle note che ai versi, che il suonautore prende il sopravvento sul cantautore? «Può essere. Uso parole semplici ma sincere, parlo d’amore, di quelle poche cose cui riesco ancora ad attaccarmi. Sono cresciuto con degli ideali, delle speranze. Qualcosa di buono l’abbiamo fatto, ora siamo senza punti di riferimento». Sfiducia nei giovani? «Come potrei esserlo con dei figli così piccoli ai quali affidare il mondo, da preparare al mondo? Ad esempio, ascolto con curiosità il pop americano che piace alle mie figlie, ci sono cose carine e altre no. Ma poi torno alla mia musica: jazz, blues, classica, canzone napoletana». «Il mio nome è...»: ma chi è oggi Pino Daniele. «Un uomo di 52 anni che non sa parlare l’inglese. Da bambino me ne vergognavo, oggi lo faccio studiare alle mie figlie, che vivono, e mangiano e ascoltano musica, in un mondo sempre più ”multiculturale”, parola molto più bella di ”globale”». il cantautore partenopeo celebra trent’anni di carriera discografica rivendicando «il piacere di suonare, di sperimentare nuove forme per il repertorio musicale napoletano, dal quale provengo e che in fondo ho contribuito a reinventare, fra ritmi sudamericani, blues latini, ballate melodiche» e quant’altro. Anche perché «non ho mai costruito un repertorio a tavolino, non ho mai inseguito il successo commerciale. Non sono un discografico, non mi interessano le strategie di marketing. Oggi faccio quello che mi pare: se trovo ascolto bene, altrimenti resto a casa». La scelta è sensata: nei dieci brani del disco («che ho intitolato in questo modo perché riparto da queste due cose, da chi sono e dove sono») Daniele torna ad offrirsi come un compositore ispirato, e come uno strumentista di raro talento. Ascoltare, per credere, anche la chitarrina sottesa ma calda, alla Clapton, del primo singolo "Back Home". O il tempo lento, sentimentale, della magnifica "Vento di passione", uno dei due brani (l’altro è il riuscito "Il giorno e la notte") cantati assieme all’antica sodale Giorgia. Su "Mardi Gras" il clima è brasiliano, e il contributo vocale è del bassista Alfredo Paixao, che lo accompagnerà anche nel tour che parte il 23 aprile da Palermo e si concluderà (prima della tranche estiva) il 29 maggio al Palalottomatica di Roma. E quasi ovunque, tra i solchi, opera il trio dell’ex batterista dei Weather Report, Peter Erskine (con Dave Carpenter al basso e Bob Shepard al sax), mentre nelle due coraggiose sortite elettroniche di "Ischia sole nascente" e "Passo napoletano" è ospite un vecchio amico come il percussionista Tony Esposito. «A nessuno ho chiesto di affrontare un compitino, tutti si sono avvicinati a questa musica interpretandola e facendola propria», sottolinea Pino. «Back home» quindi sarà la prima canzone di un cd nel quale tornano ospiti come Giorgia, l’Art Lounge Ensemble e, a sorpresa, l’amico (musicista) ritrovato Tony Esposito. Ma nel nuovo capitolo della storia musicale dell’Uomo in blues torna soprattutto il napoletano, almeno nei due brani che chiuderanno il disco. Giorgia invece duetterà con Pino Daniele in «Il giorno e la notte» e «Vento di passione». I titoli delle altre canzoni sono «Rhum and coca», «Salvami», «Mardi gras», «Blues del peccatore», «L’africano», «Ischia sole nascente» e «Passo napoletano». Il ritorno di Tony Esposito, storico percussionista e collaboratore di Daniele, è stato proprio nei due brani «napoletani». Tra gli altri ospiti del disco il bassista «Alfredino» Paixao, impegnato anche come cantante in un brano e l’Art Lounge Ensemble nei brani «Mardi Grass» e «Blues del peccatore». dell'Iguana Cafè Tour dopo 25 anni si ritrovano sullo stesso palco per la prima volta Pino Daniele, James Senese e Tony Esposito. Con Mariano Barba e Gianluca Podio, praticamente la stessa band dell’Iguana Cafè Tour. E se sono passati dieci anni da «Dimmi cosa succede sulla terra» dove duettava con Giorgia in «Scirocco d’Africa», quest'anno è il trentennale di «Terra mia», primo disco di Daniele, uscito appunto nel 1977. Album che contiene «Napul'è» uno dei pochi «nuovi» classici della canzone napoletana ed italiana. Daniele, che vive nel Lazio ormai da molti anni, non ha mai rinnegato le sue origini e negli ultimi dischi è tornato, anche se in maniera indolore, a certe melodie e tematiche molto amate dai suoi primi fan. Pur essendo un ottimo strumentista non ha mai smesso di studiare e di confrontarsi con colleghi italiani e stranieri. Il tour 2007 parte il 23 Aprile da Palermo (Teatro Politeama) e attraverserà l'Italia e la Svizzera (tappa a Zurigo il 12 Maggio). Arriviamo al 2008: E' uscito venerdì 16 maggio 2008, "RICOMINCIO DA 30" il nuovo lavoro discografico di Pino Daniele dedicato all'amico Massimo Troisi (il legame con il film "Ricomincio da 3" è presto fatto), un cofanetto di successi della sua carriera di cantautore, alcuni dei quali opportunamente rivisitati... Il lavoro prevede 45 brani di cui 4 inediti: "Anema e Core" (primo singolo estratto dall'album nonché promo dello stesso), "'O munn va" (colonna sonora del film "La seconda volta non si scorda mai" di Alessandro Siani), "L'ironia di sempre" e "Acqua 'e rose". Pino Daniele ritrova tutti i suoi compagni di un tempo: James Senese, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Joe Amoruso; in un lavoro che si preannuncia assolutamente da non perdere... L’attesissimo tour, "Vai Mò 2008", parte da Piazza del Plebiscito a Napoli la sera dell’8 luglio; la piazza è stracolma e sul palco si alternano numerosi artisti, un’autentica "festa" dedicata alla città di Napoli. Pino non si fa scappare l'occasione per intervenire attivamente a favore della città e della regione campana che imperversa in uno stato avanzato di crisi a causa della cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti; attacca la classe politica di maggioranza in Campania e appoggia diverse campagne a favore della differenziata e per la risoluzione dell'emergenza. Lui stesso replica che: «destra e sinistra sono parole senza significato, contano le persone che agiscono». Insomma un Pino Daniele più guascone che mai, nell’arte e nel sociale. Il tour prevede anche altre tappe importanti, ma quella di Napoli è sicuramente la più suggestiva dato che segnerà il ritorno a casa del cantautore per un grande concerto evento dopo alcuni anni segnati soltanto di piccole apparizioni. Sul retro della copertina del libretto allegato al cofanetto "Ricomincio da 30" possiamo leggere la seguente frase: "Caro Massimo, questo progetto è dedicato a te. Nu bacio! Pino"... e non potevano mancare foto storiche in compagnia dei suoi amici colleghi di un tempo.
    Sempre di venerdì e più precisamente il 27 marzo del 2009, esce "ELECTRIC JAM" prima parte di un lavoro discografico, e di un tour in giro per l'Italia e per l'Europa, che prenderà tutto il 2009 e si concluderà con l'uscita di un secondo capitolo dal titolo "ACOUSTIC JAM". Come si capisce dai titoli dei due album i due capitoli (che tra l'altro sono anche 2 fasi della vita di Pino Daniele) sono uno elettrico e più aggressivo e uno acustico e più dolce. Prendiamo in esame il primo capitolo quello titolato "ELECTRIC JAM": Il singolo guida dell'album è "Il sole dentro di me" cantato in coppia con l'ex Articolo 31 J-Ax. Una coppia atipica ma che ha un "grande cuore" (come dice lo stesso Pino Daniele nella conferenza stampa di presentazione del CD). Il singolo e soprattutto il video ad esso associato sono uno sprono alle nazioni del nord del mondo ad aiutare quelle più disagiate del sud (cit. da ovest a est da nord a sud del mondo). Il CD è composto da 6 canzoni al costo di 9,90 € e lo stesso sarà per la seconda parte del lavoro discografico. Pino Daniele spiega questa decisione così: «Non potevo unire le mie due anime in un solo album. Così concentro le emozioni». e aggiunge rispondendo ai giornalisti: Domanda: Un Pino Daniele così hard non s’era mai sentito. Risposta di Pino Daniele: «Torno alle origini; al blues e al rock anni ’70, dove i suoni riflettevano i fermenti della società. Per farti conoscere dovevi suonare nelle piazze, non c’erano i video patinati». Un ritorno al passato? «Un salto nel passato per capire meglio l’attualità. Nell’album c’è il soul e il funky, il pop e il jazz, la melodia e i ritmi afro. C’è il mio vissuto filtrato da Napoli, crocevia di culture e di profumi cui è impossibile resistere».


    Pino+Daniele



    Edited by tomiva57 - 5/3/2012, 09:44
     
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    Pino Daniele, da oggi in radio il singolo 'Melodramma'


    (Adnkronos) -Da oggi e' in radio 'Melodramma', il primo singolo estratto da 'La grande madre', il nuovo disco di inediti di Pino Daniele, in uscita il 20 marzo. Pubblicato da Blue Drag e distribuito da Indipendente/Mente, 'La grande madre' si compone di 11 brani inediti con testi e musiche di Pino Daniele (ad eccezione di 'Searching For The Water Of Life', il cui testo e' stato scritto da Kathleen Hagen) a cui si aggiunge la cover di 'Wonderful Tonight' di Eric Clapton (con testo tradotto in italiano dallo stesso Pino).

    In particolare il brano 'Searching For The Water Of Life' e' dedicato a Save the Children, a supporto della campagna 'Every one' per dire basta alla mortalita' infantile (www.savethechildren.it). Alla realizzazione del disco hanno collaborato musicisti internazionali del calibro di Steve Gadd (batteria), Chris Stainton (piano e hammond), Mel Collins (saxofono), Omar Hakim (batteria), Rachel Z (piano), Willie Weeks (basso), Gianluca Podio (tastiere e archi), Solomon Dorsey (basso) e Mino Cinelu (percussioni).
    Ecco i titoli dei brani che compongono l'album: 'Melodramma', 'Niente e' Come Prima', 'Due Scarpe', 'La Grande Madre', 'Wonderful Tonight', 'Piedi Nudi', 'The Lady Of My Heart', 'Il Primo Giorno di Primavera', 'Searching For The Water Of Life', 'Coffe Time', 'O Fra'', 'I Still Love You'. Il ritorno live di Pino Daniele e' previsto per la primavera 2012, con un tour (in teatri e palasport) che si preannuncia gia' di successo: raddoppiano infatti le date di Napoli (31 marzo e 1 aprile) e Roma (6 e 15 aprile) e si aggiunge la data del 10 giugno al DC Jazz Festival di Washington.
     
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    Discografia


    Album studio

    1977 - Terra mia (EMI Italiana, 3C 064 18277)
    1979 - Pino Daniele (EMI Italiana, 3C 064 18391)
    1980 - Nero a metà (EMI Italiana, 3C 064 18468)
    1981 - Vai mò (EMI Italiana, 3C 064 18550)
    1982 - Bella 'mbriana (EMI Italiana, 3C 064 18590)
    1984 - Musicante (EMI Italiana, 64 2401501)
    1985 - Ferryboat (Sciò Records, EMI Italiana, 64 2402641)
    1987 - Bonne soirée(EMI Italiana, 64 2407701)
    1988 - Le vie del Signore sono finite (colonna sonora del film omonimo, mini LP)(EMI Italiana, 50 7900981)
    1988 - Schizzechea with love (EMI Italiana, 64 7909721)
    1989 - Mascalzone latino (EMI Italiana, 66 7934691)
    1991 - Un uomo in blues (CGD, 9031 73310-1)
    1992 - Sotto 'o sole
    1993 - Che Dio ti benedica
    1995 - Non calpestare i fiori nel deserto
    1997 - Dimmi cosa succede sulla terra
    1999 - Come un gelato all'equatore
    2001 - Medina
    2004 - Passi d'autore
    2005 - Iguana cafè - Latin blues e melodie
    2007 - Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui
    2009 - Electric Jam
    2010 - Boogie Boogie Man
    2012 - La Grande Madre (Nuovo album in uscita il 20/03/2012)


    Album live

    1984 - Sció live (live, album doppio) (EMI Italiana, 64 2402723)
    1994 - E sona mo' (live)
    2001 - Pino Daniele Live @ RTSI (registrazione del 1983)
    2002 - Concerto Medina Tour 2001 (live con due inediti)
    2002 - In tour (live con Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron, album doppio).
    Raccolte [modifica]
    1990 - Tra Musica e Magia (doppio LP)
    1995 - Passa o tiempo e che fà
    1998 - Yes I Know My Way (antologia con 3 inediti)
    2000 - Studio Collection Le Origini (raccolta con 2 cd)
    2000 - Napule è (raccolta completa con 2 cd)
    2002 - Amore Senza Fine (le più belle canzoni d'amore di Pino Daniele)
    2004 - The Platinum Collection (raccolta con 3 cd)
    2008 - Ricomincio da 30 (antologia con 27 brani in versione originale, 18 nuove versioni e 4 inediti, album triplo)


    Singoli

    1976 - Ca calore/Fortunato (EMI Italiana, 3C 006 18189)
    1977 - 'Na tazzulella 'e cafè/Napule è (EMI Italiana, 3C 006 18202)
    1979 - Je so' pazzo/Putesse essere allero (EMI Italiana, 3C 006 18417)
    1980 - Nun me scoccià/I say i sto ccà (EMI Italiana, 3C 006 18430)
    1985 - Ferryboat/Amico mio (EMI Italiana)
    1988 - Tell me now/Jesce juorno (EMI Italiana)
    1989 - Anna verrà/Carte e cartuscelle (EMI Italiana)
    1991 - 'O scarrafone/'O scarrafone (scaramix edit version) (CGD, 9031 73363-7)
    1993 - Che Dio ti benedica/Questa primavera (CGD, 06000077-7)
    1995 - Io per lei/'O cammello 'nnammurato
    1997 - Che male c'è/Dubbi non ho
    1998 - Amore senza fine/Yes I know my way
    1999 - Neve al sole/Cosa penserai di me
    2001 - Sara/Mareluna
    2004 - Pigro/Tango della buena suerte
    2005 - It's now or never
    2005 - Occhi che sanno parlare
    2005 - Narcisista in azione
    2005 - Maria
    2007 - Back Home
    2007 - Vento di passione
    2007 - Rhum and coca
    2008 - Anema e core
    2009 - Il sole dentro me
    2009 - Dimentica
    2010 - Boogie Boogie Man
    2011 - It's a Beautiful Day


    Raccolte senza inediti

    1986 - Musica musica (EMI)
    1990 - Tra musica e magia
    1995 - Passa 'o tiempo e che fa - I primi anni
    1997 - Voglio 'o mare
    2000 - Studio Collection, Le origini (EMI)
    2000 - Napule è
    2002 - Amore senza fine
    Produzioni per altri artisti [modifica]
    1983 - Common Ground (Richie Havens)
    1990 - Io dal mare da Oltre (Claudio Baglioni)
    1991 - In questa città (Loredana Bertè)
    1993 - Gli amori della vita mia (Joe Barbieri)
    1997 - Mangio troppa cioccolata (Giorgia)
    1998 - Virus (Joe Barbieri)
    2009 - SILVIAPRILE (Silvia Aprile)