« Si può sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere... La primavera intanto tarda ad arrivare. »
(Povera patria, Come un cammello in una grondaia 1991)
Franco Battiato (Ionia, 23 marzo 1945) è un cantautore, regista, pittore e scrittore italiano.
Personalità fra le più eclettiche, originali ed influenti del panorama artistico/musicale italiano, ha attraversato molteplici commistioni e stili musicali. Dagli inizi romantici, alla musica sperimentale, passando per l'avanguardia colta, l'opera lirica, la musica etnica, il rock progressivo e la musica leggera, attuando frequenti contaminazioni tra questi e ancora altri generi musicali, riuscendo sempre a cogliere un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro. Non solo la musica, ma anche i testi di Battiato riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la filosofia e la meditazione orientale.
La carriera musicale I primi singoli
Trasferitosi a Milano nel 1965, pubblica due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretati da cantanti poco conosciuti, che oggi vantano un alto valore collezionistico. In queste due occasioni, l'artista appare col nome di Francesco Battiato.
Il primo, che reca in copertina la foto di Battiato, contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo contiene invece una canzone già portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo, tradotta in italiano da Gino Paoli, brano, tra l'altro, che l'artista ha riproposto nel suo lavoro discografico del 2008 Fleurs 2.
La canzone di protesta
Con Gregorio Alicata suo compaesano, già pianista di Edoardo Vianello ed autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, hit degli anni sessanta) forma un duo, "Gli Ambulanti", con un repertorio di canzoni di protesta: si esibiscono davanti alle scuole all'uscita degli studenti, suscitando molta curiosità, ed è proprio in questa fase che vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che li presenta alla casa discografica Dischi Ricordi. Il disco però viene bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d'incisione. A questo punto il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo.
È proprio Giorgio Gaber che gli procura un contratto con la casa discografica Jolly, inserendosi nel filone di "protesta" che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli che incide ufficialmente furono La torre a cui fa seguito Il mondo va così e Triste come me. Ha anche un'esperienza come attore teatrale, recitando in un ruolo di contorno insieme a nomi del calibro di Tino Carraro ed Elsa Merlini, in Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Collabora inoltre con Gaber scrivendo la famosa ...e allora dai!, presentata al Festival di Sanremo del 1967 e Gulp Gulp, sigla della trasmissione televisiva Diamoci del tu.
Il periodo romantico
Nel 1968 cambiò casa discografica, passando alla Philips e abbandonando anche il genere di protesta per incidere dischi romantici più immediati e di facile consumo, con la collaborazione del chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registrò due brani che la casa discografica pubblicò soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottiene un discreto successo con È l'amore, nel quale l'arrangiamento classicheggiante al pianoforte e una voce accorata lascia già intravedere quello che sarà il Battiato futuro. Nel 1969 il catanese partecipò al Disco per l'estate con il brano Bella ragazza (insieme a lui c'era anche un'altra cantante destinata poi alla celebrità, Fiorella Mannoia), ma venne escluso dalla competizione.
Esperimenti d'avanguardia
Il nome di Battiato appare nel 1972 in un LP di jazz rock progressivo opera del gruppo Osage Tribe ed intitolato Arrow Head. Degli Osage Tribe si ricorda anche il 45 giri, Un falco nel cielo, la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con la bocca sanguinante, divenne molto famosa.
Inoltre collabora al disco Area di servizio, inciso da Riccardo Pirolli usando lo pseudonimo "Genco Puro & CO": in questo disco Battiato canta in tre canzoni: Giorno d'estate, Nebbia e Biscotti e the. Fondamentale la partecipazione al disco di Juri Camisasca La finestra dentro, elemento poco conosciuto della musica d'avanguardia di quegli anni.
Musica sperimentale e avanguardia colta
Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l'etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus (1972) - con un'altra famosa copertina, all'epoca censurata - che vendette circa 7000 copie, mentre il successivo, Pollution (1972), ebbe un discreto successo entrando anche in classifica e risultando il 59° album più venduto dell'anno.
I seguenti furono Sulle corde di Aries (1973), Clic (1974) e M.elle le Gladiator (1975). Un brano di questo primo periodo, Propriedad prohibida (1974) viene utilizzato ancora oggi come sigla del programma Tg2 Dossier.
Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale "Telaio Magnetico", di cui rimane testimonianza in un rarissimo album live, uscito in pochissime copie, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino "Capra" Vaccina.
Nel 1976 con la chiusura della Bla Bla passò alla Dischi Ricordi che aveva curato la distribuzione delle ultime produzioni dell'etichetta, e si dedicò all'avanguardia colta con tre album pochissimo venduti ma apprezzati dalla critica. Il primo di questi fu Battiato del 1977. Nel 1978 avvenne l'incontro del cantautore catanese con il violinista Giusto Pio, con cui compose Juke Box, che doveva essere la colonna sonora del film tv Brunelleschi, ma che venne poi rifiutato dai produttori. Infine ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi fu L'Egitto prima delle sabbie (1979). Con L'Egitto prima delle Sabbie, esperimento con un solo accordo ripetuto al pianoforte, si aggiudicò nel 1979 il Premio Stockhausen di musica contemporanea. In questo periodo, insieme a Pio, Battiato assunse la direzione musicale di alcuni spettacoli di Giorgio Gaber, tra i quali Polli d'allevamento.
Il grande successo
Il ritorno alla canzone avvenne nel 1978 con un 45 giri pubblicato usando lo pseudonimo Astra: i due brani, scritti con Pio (ma Battiato utilizzò lo pseudonimo "Albert Kui"), si intitolavano Adieu e San Marco (entrambi con un testo in francese); l'anno dopo Battiato usò la stessa musica di Adieu per Canterai se canterò incisa da Catherine Spaak (come retro di "Pasticcio"), e nel 1989 per la canzone Una storia inventata (contenuta nel disco Svegliando l'amante che dorme di Milva).
Licenziato dalla Ricordi per le basse vendite passò alla EMI Italiana nel 1979 e qui continuò il ritorno alla canzone, con echi orientali e senza mai cedere al gusto imperante. Il primo album veramente pop dell'artista catanese è L'era del cinghiale bianco (1979), che però non entrò mai in classifica. Con questo Lp cominciò anche la collaborazione con Alberto Radius, che sarebbe durata fino al disco Mondi lontanissimi. Nello stesso anno iniziò anche il sodalizio con Filippo Destrieri, tastierista che avrebbe seguito Battiato in tutti tour e in ogni album fino al 1997. L'anno seguente il catanese pubblicò Patriots (1980), che in origine doveva chiamarsi I telegrafi del martedì santo, ma si decise per il titolo attuale in quanto più d'impatto, ottenendo un discreto successo.
Nell'ottobre 1981 rilasciò l'album La voce del padrone. Per promuovere il disco Battiato prese parte al programma televisivo Discoring, inserito in Domenica In, e propose il brano Bandiera Bianca. Dopo un lento inizio delle vendite, a febbraio, l'album vinse il disco d'oro per aver superato le centomila copie vendute e riuscì, infine, ad arrivare in vetta alle classifiche e risultando, oltre che il disco più venduto del 1982, il primo 33 giri italiano a superare il milione di copie vendute, superando ogni aspettativa dell'autore e della casa discografica. A fine anno, inoltre, ricevette il premio Gondola d'oro a Venezia come miglior album dell'anno.
Risultati simili all'album precedente vennero confermati da L'arca di Noè (1982), che risultò ancora una volta l'album italiano più venduto, preceduto solamente da Thriller di Michael Jackson. In poche settimane vendette circa 550.000 copie e rimase in classifica per molti mesi. La prima canzone del LP, Radio Varsavia, fece molto discutere i critici e il quotidiano La Stampa accusò Battiato di avere inserito nel disco "la cultura della nuova destra".
Discreto successo ottenne anche l'album successivo Orizzonti perduti (1983), seppur nettamente inferiore ai precedenti.
Nel 1984 il cantante catanese cantò anche all'Eurofestival in coppia con Alice la canzone I treni di Tozeur, giungendo al quinto posto. Canzone che poi venne inclusa nell'album Mondi lontanissimi del 1985, che raggiunse buoni risultati di vendita.
Battiato tornò poi alla pubblicazione di un disco nel 1988 con Fisiognomica (1988), che vendette oltre 300.000 copie, divenendo uno dei maggiori successi dell'anno e fu seguito da un tour svoltosi anche fuori dai confini nazionali. Proprio grazie a questo disco, nel 1989 il catanese venne chiamato dal papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nello stato pontificio.
Il successivo Giubbe rosse (1989) fu il suo primo album live.
Nel 1991 uscì poi Come un cammello in una grondaia, che vendette oltre 25.000 copie. La canzone Povera Patria ricevette inoltre la Targa Tenco e l'album venne eletto miglior disco dell'anno, così come il successivo Caffè de la Paix (1993). L'ombrello e la macchina da cucire (1995), fu l'ultimo album per la EMI, realizzato su testi del filosofo Manlio Sgalambro, che diventò in seguito suo stretto collaboratore.
Parecchi suoi brani sono entrati a pieno diritto nella storia della musica, non solo italiana: basta citare L'era del cinghiale bianco, Il re del mondo, Up patriots to arms, Prospettiva Nevskji, Bandiera bianca, Centro di gravità permanente, Cuccurucucu, Radio Varsavia, Voglio vederti danzare, I treni di Tozeur (con il quale nel 1984 si classifica al quinto posto dell'Eurofestival in coppia con Alice), La stagione dell'amore, La Cura e tanti altri, compreso il celebre Povera patria, una durissima requisitoria contro il potere politico e il potere in generale. Nella sua musica si avverte una profonda e costante ricerca di spiritualità: da citare su tutti E ti vengo a cercare, L'oceano di silenzio e L'ombra della luce.
Con Manlio Sgalambro
A partire dal 1994 inizia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro e la casa discografica Mercury. Il primo album pubblicato per la casa discografica fu L'imboscata (1996), che ottenne molto successo, tanto da restituire a Battiato la popolarità che aveva negli anni Ottanta. Il successivo Gommalacca (1998), raggiunse il primo posto in classifica e ottenne buone vendite, inferiori comunque a quelle de L'imboscata. Nel 1999 uscì poi Fleurs, una raccolta di cover con due brani inediti, che ottenne un grande successo commerciale e rimase in classifica per molte settimane. Successo replicato, seppur in misura leggermente minore, da Fleurs 3.
Ultimi suoi lavori sono stati Ferro battuto (2001), Dieci stratagemmi (2004) e Il vuoto (2007). Il nuovo duo regala alla magica voce di Patty Pravo, "Emma Bovary" contenuta nell'album della cantante veneziana "Notti guai e libertà". I brani di questo periodo sono meno fruibili, forse di sonorità più ostica per il grande pubblico il quale però continua a non abbandonarlo, a partire dalla famosa La cura (incoronata da un recente sondaggio radiofonico come la più bella canzone d'amore italiana scritta negli ultimi 20 anni[senza fonte]), quindi Strani giorni, Shock in my town, Il ballo del potere, Running against the grain (cantato insieme a Jim Kerr dei Simple Minds) Ermeneutica e Tra sesso e castità. Nel 2005 viene rilasciato il live Un soffio al cuore di natura elettrica registrato al Nelson Mandela Forum di Firenze il 17 febbraio 2005. Il 9 febbraio 2007 ha pubblicato Il vuoto, finora la sua ultima opera musicale. Le collaborazioni
Determinante è il suo contributo al lancio di Alice, che vince il Festival di Sanremo nel 1981 con "Per Elisa" (scritta con la stessa e Giusto Pio) e per la quale firma numerosi altri successi, a partire da "Il vento caldo dell'estate" (1980), "Messaggio" (1982), "Chan-son egocentrique" (1983), "I treni di Tozeur" (1984), collaborando agli arrangiamenti di ben due album (Capo Nord e Alice tra il 1980 e il 1981). Nel 1985 la cantante forlivese dedica alle canzoni di Battiato un altro album di successo, dal titolo Gioielli rubati in cui è contenuta una versione di "Prospettiva Nevskji". Nel 2002 torneranno a duettare insieme nel brano "Come un sigillo", unico inedito dell'album di cover Fleurs 3.
Con Giuni Russo, cantante lirica e leggera di eccellenti qualità vocali, ottiene un grande successo estivo con "Un'estate al mare" (1982). Il momento più importante della collaborazione con questa artista è comunque la realizzazione dell'album Energie (1981), lampante esempio dei fermenti innovativi dei primi anni ottanta. Con Giuni collabora fino alla prematura scomparsa dell'artista, firmando l'arrangiamento del suo testamento musicale, la canzone Morirò d'amore con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 2003.
Non è poi da trascurare la decisiva collaborazione agli arrangiamenti di Giusto Pio, già violinista nell'orchestra della Rai, che realizza in proprio alcuni album strumentali prodotti da Battiato, cogliendo un buon successo con Legione straniera (1982). Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: Milva e dintorni (1982) e Svegliando l'amante che dorme (1989), conosciuto anche con il titolo Una storia inventata. Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sue diretta supervisione sono stati Juri Camisasca, Sibilla (partecipazione al Festival di Sanremo nel 1983 con Oppio), Farida e Ombretta Colli. Come arrangiatore ha lavorato con Giorgio Gaber per Polli d'allevamento e con Eugenio Finardi.
Nel 1992 collabora all'album L'amore nuovo del cantautore catanese Vincenzo Spampinato.
Nel 1996 Franco Battiato canta insieme al gruppo CSI (ex CCCP Fedeli alla linea) nell'album Linea Gotica, un suo successo E ti vengo a cercare, un arrangiamento cupo, ma che non perde il messaggio originale dell'autore.
Nel 1998 propone a Ginevra Di Marco (ex dei PGR nonché CSI) di collaborare ad un album storico, Gommalacca, cantando la canzone Vite parallele (che Battiato presenterà anche a Sanremo '99). Canterà sempre con Ginevra Di Marco La stagione dell'amore incentrata sul rimpianto e sulle occasioni perdute. In quest' ultimo collaborerà anche con il cantante-bassista dei Bluvertigo, Morgan. Appare inoltre con lo stesso gruppo nel 2001, nel video "L' assenzio".
Nel 1999 interpreta il brano Finnegan's Wake (dal titolo della celebre opera sperimentale di James Joyce) insieme a Pippo Pollina, col quale appare anche nell'omonimo videoclip.
Nel 2000 collabora all'album L'infinitamente piccolo di Angelo Branduardi con il brano "Il sultano di Babilonia e la prostituta".
Un'altra collaborazione è stata quella con il gruppo pugliese Folkabbestia nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana del 2006, dove reinterpreta L'avvelenata di Francesco Guccini, in un risultato a metà fra combat folk e lo stile d'avanguardia di Battiato.
Collabora nuovamente con un ex-membro dei CCCP, Gianni Maroccolo, nel 2004 in Night and storms.
Nel 2006 presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano Sento che sta per succedermi qualcosa, contenuto nell'album Toilette memoria di Moltheni.
Il 22 giugno 2007 esce l'album di Ivan Segreto a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo Ampia.
Nel novembre 2008 collabora al brano Il tempo stesso con Tiziano Ferro, canzone presente nell'album di quest'ultimo Alla mia età; scrive inoltre con Manlio Sgalambro per Fiorella Mannoia, per l'album Il movimento del dare, l'omonima canzone.
Il 14 novembre esce il suo ultimo lavoro discografico "Fleurs 2", degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo "Fleurs".
Ha partecipato a scopo benefico, per raccogliere fondi per l'Abruzzo colpito dal terremoto, all'incisione del brano Domani 21/04.09, insieme ad altri cinquantasei famosi artisti italiani, riunitisi per l'occasione in un gruppo battezzato Artisti uniti per l'Abruzzo.
Sostenitore del vegetarismo
Con la canzone Sarcofagia, contenuta nell'album Ferro Battuto, Battiato ha assunto una forte presa di posizione in favore delle ragioni etiche del vegetarismo, come già fatto in precedenza da altri cantautori socialmente "impegnati" quali Gianni Morandi e Jovanotti.
I numerosi progetti
A partire dal 1985, travolto e forse sorpreso dal successo colossale arrivato improvvisamente (non solo italiano, ma anche spagnolo e in gran parte dell'Europa, mentre nei paesi anglosassoni non viene altrettanto apprezzato) si dedica all'attuazione di numerosi progetti estranei alla musica pop, accolti con interesse.
Nel 1985 fonda una propria casa editrice L'Ottava che, in collaborazione con Longanesi, pubblica quattordici libri di autori vari, dei quali alcuni ripubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, legati a tematiche esoteriche ed in particolare al pensiero di Georges Ivanovitch Gurdjieff, del cui insegnamento egli è un adepto. È il periodo in cui frequenta Henri Thomasson, cresciuto alla Scuola di Gurdjieff, di cui diverrà allievo, ma anche diversi poeti, anch'essi vicini al pensiero esoterico, alla spiritualità e alla rivisitazione del mito, come Giuseppe Conte, Gian Ruggero Manzoni, Cesare Viviani. Nel 1989 fonda anche un'etichetta discografica omonima della sua casa editrice, che pubblicherà sei titoli di musica etnica e musica colta. Inoltre, egli stesso è scrittore: scrive per Bonanno Evoluzione evoluzione evoluzione, mentre Mondadori nel 2005 pubblica il suo Ideogrammi.
Compone anche tre opere liriche, Genesi (1987), Gilgamesh (1992) e Il cavaliere dell'intelletto nel 1994. È il primo musicista occidentale a esibirsi in Iraq, nel 1992, sotto il regime di Saddam Hussein (Concerto di Baghdad, pubblicato nel 2006 su DVD), ed è l'autore del balletto Campi magnetici, presentato nel 2000 al Maggio musicale fiorentino. Inoltre, tra il 1999 e il 2002 pubblica due raccolte di cover, Fleurs e Fleurs 3, dove omaggia diversi celebri brani di fine anni Sessanta e Settanta che lo hanno influenzato.Nel 2008, ha pubblicato anche Fleurs 2.
La pittura
Attorno al 1990, Franco Battiato inizia a cimentarsi nella pittura, mediante una specie di esperimento di autoanalisi e miglioramento di se stesso. Dipingendo, Battiato vuole verificare che l'abilità nel disegno e nella pittura non siano caratteristiche innate nella persona umana, come molti critici invece sostengono. Dopo un periodo di ricerca, adotta quindi l'ideale pratica artistica associata alla sua facoltà pittorica.
Dal 1993 la sua attività nella pittura lo porta ad organizzare mostre personali in Italia e nel mondo: Roma, Catania, Firenze, Stoccolma, Miami e Goteborg; una delle sue mostre è stata organizzata in collaborazione con Piero Guccione. Dall'inizio della sua attività ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo pseudonimo di Süphan Barzani. Nei suoi lavori, eseguiti su tele o tavole dorate, predilige tecniche di pittura ad olio e utilizzi di terre e pigmenti duri. Le copertine e i libretti di Fleurs, Ferro battuto e dell'opera lirica Gilgamesh sono alcuni esempi della pittura di Battiato.
Giudizi critici
« […] la pittura di Battiato, qualora pretendessimo di canalizzarla in un comodo alveo di neoprimitivismo, dimenticando la ricchezza operativa e intellettuale che la sorregge, rischierebbe di apparirci l'hobby d'un artista episodico e dimezzato; mentre, viceversa, osservandola con tutti due gli occhi, della natura e della cultura, ne vedremo i colori sposarsi affettuosamente alle note, alle parole, alle meditazioni dell'autore e in quest'alleanza, per non dire connivenza, spiegarci la cifra inconfondibile di un'anima »
(Gesualdo Bufalino) « […] In questi ultimi anni Battiato ha concentrato la sua ricerca, per riscoprire i poteri dell’anima che sono latenti in noi, su un figurativismo, dalla perfetta sintesi espressiva, ch’evoca una dimensione spirituale. Fedele solo ed esclusivamente al proprio mondo interiore, l’artista riesce a conferire ai suoi lavori, eseguiti con la lucidità intellettuale di chi vuole avere un approccio del tutto mistico “con la realtà”, una penetrazione filosofica-poetologica. Il suo talento riesce a esprimersi al meglio nel “costruire” una narrazione volutamente discontinua, costellata di riferimenti alle culture esotiche e al sufismo, che rappresenta una ricerca d’illuminazione interiore, ma anche un voluto gesto di rottura nei confronti di nuove direzioni interpretative. La sua arte coinvolge il fruitore in una sfida intellettuale vivamente stimolante…” »
(Fortunato Orazio Signorello)
Il cinema
Il rapporto di Franco Battiato con il cinema ha inizio negli anni Settanta, dopo l'unica esperienza come attore teatrale, avvenuta nel 1967.
Nel 1973 appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado Farina Baba Yaga, interpretato da Carrol Baker: la scena principale in cui compare è quella dell'happening al cimitero, quasi completamente eliminata nella versione uscita nelle sale italiane (ma recuperata nell'edizione in DVD edita dalla Blue Underground).
Compone diverse colonne sonore, collaborando soprattutto col veronese Giacomo Battiato (omonimo ma non parente), nello sceneggiato Brunelleschi (1974) e nel film Una vita scellerata (1990) imperniati sulle figure di Filippo Brunelleschi e Benvenuto Cellini, e quindi con il conterraneo Pasquale Scimeca, firmando le musiche del film Il giorno di San Sebastiano (1994). Alcuni suoi brani vengono utilizzati da Antonello Aglioti nel film Il giardino dei ciliegi (1992), dove l'attrice Marisa Berenson esegue Luna indiana, e soprattutto Nanni Moretti, che lo cita esplicitamente in Bianca (1983, con il brano Scalo a Grado) e Palombella rossa (1989, con il brano E ti vengo a cercare). Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la versione di Battiato di Ruby Tuesday (Rolling Stone) nella colonna sonora del film I figli degli uomini (Children of Men).
Le sue aspirazioni di regìa iniziano già nel 1979, quando comincia a dirigere tutti i suoi videoclip, raccolti in gran parte nella VHS Dal cinghiale al cammello (1992) e ristampata in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection (2004). Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a soggetto: Perdutoamor, in larga parte autobiografico, con il quale si aggiudica il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film (uscito poi nelle sale con una precaria distribuzione nel marzo 2006): Musikanten, imperniato sugli ultimi quattro anni di vita del grande musicista Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky.
Sempre nel 2006 firma la regia del videoclip "Amara Terra Mia" dei Radiodervish (cover di Domenico Modugno)(2006 - RadioFandango, distribuito Edel),
Nel giugno dello stesso anno, alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede anche la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky,che, dopo essere stato presentato nel 2007 alla Festa del Cinema di Roma, uscirà direttamente in dvd il 31 ottobre dello stesso anno per Bompiani insieme al libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza".
Il cantautore catanese ha annunciato la prossima uscita di una sua nuova pellicola, che a suo dire, sarebbe molto influenzata dai suoi studi a proposito della musica del '700. Il film dovrebbe chiamarsi "Viaggio nel regno del ritorno" e all'interno della trama dovrebbero essere inserite le vicende biografiche di Haendel e Scarlatti.
È in programma la realizzazione di un film documentario su Gesualdo Bufalino
La televisione e la radio
Franco Battiato è apparso molto di rado sul piccolo schermo. Evita con grande accuratezza di essere ospite in trasmissioni leggere (uniche eccezioni, con Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, trasmesso da Raitre, Quelli che il calcio su Raidue con Simona Ventura, Brand:New su Mtv con Alex Infascelli e Il Tornasole con Andrea Pezzi). Ha partecipato in veste di accompagnatore a Turisti per caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi; concede invece interviste in occasione dell'uscita dei suoi lavori e presta il proprio nome a campagne di solidarietà sociale.
Nel 1988 è apparso insieme ad altri cantanti e musicisti come Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Ombretta Colli e Franz Di Cioccio nel film per la televisione Una donna tutta sbagliata, diretto da Mauro Severino e con protagonista Claudia Koll. Nel 1997 al Festivalbar canta Di passaggio e La cura, nello stesso anno si esibisce in concerto al Night Express, tornandoci anche l'anno successivo per presentare l'album Gommalacca. Nel 1999 è stato ospite al festival di Sanremo dove ha presentato canzoni dall'album Gommalacca come Shock in my Town con coreografie marziali interpretate dalla maestra Li RongMei.
Nel dicembre 2004 ha esordito come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame ("Per favore, niente pubblicità"), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc.
Battiato è stato uno dei numerosi personaggi imitati da Fiorello nella stagione 2006/2007 di Viva Radio 2; da citare inoltre la sua presenza nell'ultima puntata della stagione, trasmessa su Raisat Extra il 22 giugno 2007; in quell'occasione rivelò di aver partecipato anni fa ad un programma di Rete 4 al fianco di Mike Bongiorno.
Nel 2007 è stato ospite del Festival di Sanremo e di Domenica In, entrambi condotti da Pippo Baudo. Nel 2008 è stato ospite a "Che tempo che fa".
Vita privata
Legatissimo alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, Battiato non ha mai amato la vita mondana, preferendo il suo eremo siciliano di Milo, alle pendici dell'Etna.
Politica
Franco Battiato s'è dimostrato in varie occasioni simpatizzante del Partito Radicale di Marco Pannella. Nel maggio 2009 ha dichiarato che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Emma Bonino.
Pseudonimi
Sin dall'inizio della sua carriera l'artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi, tra cui, in ordine cronologico, Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra (da solista), Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida),Frankenstein ( Genco Puro e co.), Tripoli (con Giuni Russo), Kilim (A' Sciara), Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi). Quest'ultimo nome è anche la sua firma nei quadri.
discografia
Studio album (in italiano)
1971: Fetus 1972: Pollution 1973: Sulle corde di Aries 1974: Clic 1975: M.elle le Gladiator 1977: Battiato 1978: Juke Box 1978: L'Egitto prima delle sabbie 1979: L'era del cinghiale bianco 1980: Patriots 1981: La voce del padrone 1982: L'arca di Noè 1983: Orizzonti perduti 1985: Mondi lontanissimi 1988: Fisiognomica 1991: Come un cammello in una grondaia 1993: Caffè de la Paix 1995: L'ombrello e la macchina da cucire 1996: L'imboscata 1998: Gommalacca 1999: Fleurs (album di cover) 2000: La Cura 2001: Ferro battuto 2002: Fleurs 3 (album di cover) 2004: Dieci stratagemmi 2007: Il vuoto 2008: Fleurs 2 (album di cover) 2009: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti (nuove versioni + cover + inediti) #5 2012: Apriti sesamo #1
Videografia
Dal cinghiale al cammello (in VHS nel 1992, in DVD nel 2004) Concerto di Baghdad (in VHS nel 1992 in DVD nel 2006) Messa arcaica (in VHS nel 1994) L'Imboscata Tour 1997 (in VHS nel 1998, in DVD, col titolo la Cura nel 2004) Un soffio al cuore di natura elettrica (in DVD nel 2005) Niente è Come Sembra (box con il film omonimo, il libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza" ed un cd con 7 brani live, 2007) Rappresentazioni teatrali
Il cavaliere dell'intelletto - Prima rappresentazione: Palermo, Cattedrale, 20 settembre 1994 (non pubblicata discograficamente)
Filmografia
Regista
Perdutoamor, (2003) (anche produzione, soggetto, sceneggiatura e scelta musiche) Musikanten, (2005) Niente è come sembra, (2007) (uscito solo in DVD). Opere
Tecnica mista su tappeto. Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini. EDT, 1992. Evoluzione evoluzione evoluzione. Bonanno, 1998. Parole e canzoni. Giulio Einaudi Editore, 2004. Ideogrammi. Arnoldo Mondadori Editore, 2005.
Onorificenze
Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura e dell'arte (insignito il 2- 4- 2003 da Carlo Azeglio Ciampi).
A Franco Battiato è stato dedicato l'asteroide 18556 Battiato.
Nel 2002 è stato vincitore, come Miglior regista esordiente, del Nastro d'Argento.
Ha vinto tre volte, durante tutta la sua carriera, la Targa Tenco; è stato autore di testi premiati per Milva ed Alice.
Fetus
« Ritorno al Mondo Nuovo interamente dedicato alla persona e all'opera di Aldous Huxley »
(Fetus - Franco Battiato)
Fetus - Ritorno al Mondo Nuovo è un album di canzoni di musica sperimentale di Franco Battiato, pubblicato come 33 giri dalla Bla Bla nel 1972, ristampato in formato CD dalla BMG Ricordi nel 1998. Nel 2009 è stato ristampato in vinile dalla Sony Music, in un'edizione che sull'etichetta presenta la riproduzione in miniatura della copertina.
Il disco
Tutte le canzoni del disco sono scritte da Franco Battiato e Pino Massara per la musica e da Battiato e Sergio Albergoni (che utilizza lo pseudonimo Frankenstein) per i testi, con l'eccezione di Meccanica (il cui testo è del solo Battiato). I titoli, quasi tutti mutuati dalla genetica, hanno quel gusto tra il goliardico e il surreale tipico di certo prog ma se rapportato all'epoca in cui è uscito il prodotto appare scardinante e assolutamente nuovo considerando che allora la scena era ancora acerba e confusa (ancora in embrione la musica dei gruppi rappresentativi del genere come le Orme o il Banco e la PFM, che si dovevano confrontare soprattutto col mercato dei 45 giri e le sue limitazioni). La maggior parte dei brani sono melodie con armonie orecchiabili ed elementari: è l'arrangiamento ad essere rivoluzionario, con un impiego allora inusitato di tastiere elettroniche (EMS VCS3), alle quali suonano lo stesso Battiato e il musicista milanese Roberto Cacciapaglia, allora molto attivo nella scena del progressive italiano, su un tappeto di chitarre rigorosamente acustiche, suonate da Riccardo Pirolli. Spiccano su tutte Una cellula e Anafase con alcune notevoli intuizioni musicali. Il feto che compare sulla copertina è un'opera di Gianni Sassi, ma l'immagine risultò così scioccante all'epoca dell'uscita dell'album che molti negozi di dischi si rifiutarono di esporla sugli scaffali. L'immagine dell'interno della copertina è una foto scattata nel Moderna Museet di Stoccolma, del 1966, in occasione dell'inaugurazione della scultura di Niki de Saint Phalle Hon/Elle.
Il testo della canzone Fenomenologia si conclude con le formule x1 = A*sen (ωt), x2 = A*sen (ωt + γ). Tale scrittura si può considerare come la formulazione matematica dell'intero tema dell'album. Le due espressioni matematiche infatti, se rappresentate nello stesso grafico, sono due sinusoidi di uguale ampiezza ma sfasate di un'unità (gamma), il che risulta essere la rappresentazione in due dimensioni dell'elica del DNA (tema appunto principale dell'album). Alla fine della canzone Meccanica si sente un estratto delle conversazioni che intercorsero tra l'equipaggio dell'Apollo 11, Neil Armstrong e Edwin Aldrin ed il presidente Richard Nixon.
« Gesto sonoro in sette atti dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici »
(Pollution - Franco Battiato)
Pollution è un album musicale di Franco Battiato, pubblicato nel 1972 con etichetta Bla Bla. Raggiunse all'epoca dell'uscita un sorprendente decimo posto in classifica, dovuto presumibilmente agli acquisti dei più attenti alle proposte del rock d'avanguardia (per Battiato la popolarità era ancora lontana). Nel 1992 il disco è stato ristampato in formato CD con etichetta Artis Records e mantenimento della grafica originale del vinile; una successiva ristampa del 1998 ad opera della BMG ha invece mantenuto solo la copertina esterna ma non l'interno. Nel 2009 l'album è stato ristampato in formato vinile (180 grammi) da Sony Music. Alcune frasi de Il mondo nuovo di Aldous Huxley sono state citate nei testi di alcune canzoni, come in Beta. Battiato aveva dedicato il suo album precedente, Fetus, proprio allo scrittore.
L'avviso
« Copia conforme di un "Avviso" catturato in Imola il 9 ottobre 1972 redatto a cura del Centro Internazionale Studi Magnetici »
(Pollution - Franco Battiato)
Queste parole, stampate sulla copertina del disco, introducono un avviso di connotazione pseudoscientifica, datato 25 settembre 1972 ed emesso dal Centro Internazionale Studi Magnetici, del quale vengono forniti indirizzo (viale Romeo Galli, 4 - 40026 Imola, Italia) e recapito telefonico (23722). Il Centro è una associazione pseudoscientifica fondata da Pier Luigi Ighina nel 1937. L'avviso tratta di una riunione, che sarebbe avvenuta in Francia il 14 settembre 1972, di tutti i centri internazionali studi magnetici. Durante la riunione, avrebbero comunicato che a Imola, due giorni prima, era stato inaugurato il più grande "stroboscopio magnetico" al mondo (dispositivo di esistenza non comprovata). Secondo l'avviso, in un previsto esperimento coinvolgente 18000 persone, si sarebbe tentato di bloccare tutti i veicoli a benzina e Diesel in Italia, mediante presunti mezzi magnetici. Il tutto si sarebbe svolto per far prendere consapevolezza e far meditare sul presunto principio di ritmo magnetico sole-terra (fenomeno mai descritto dalla scienza) e quindi deviare l'umanità dalla catastrofe in cui sarebbe stata per precipitare.
Sulle corde di Aries è un album di Franco Battiato pubblicato nel 1973 con etichetta Bla Bla.
Il disco
Continuando le sperimentazioni dei due dischi precedenti, Battiato pubblica quello che forse è il disco più riuscito di questo periodo, e da cui ha recuperato ben due canzoni (Sequenze e frequenze e Aria di rivoluzione) nel suo album dal vivo Giubbe rosse. Il titolo dell'album fa riferimento esplicito al segno zodiacale dell'Ariete, sotto cui è nato il cantautore siciliano.
La canzone iniziale, Sequenze e frequenze, è un lungo brano che occupa tutto il lato uno, e nel testo si possono rilevare i richiami nostalgici al passato e all'adolescenza che ritorneranno spesso nel Battiato del decennio successivo (basti pensare a canzoni come Stranizza d'amuri o Zone depresse), in versi come La maestra in estate ci dava ripetizioni nel suo cortile, / io stavo sempre seduto sopra un muretto a guardare il mare, / e ogni tanto passava una nave.
Aria di rivoluzione è stata reinterpretata dai CSI nell'album dal vivo unplugged In quiete (ma non incluso nel cd).
Tra i musicisti che suonano nell'album oltre ad alcuni già presenti nei dischi precedenti, possiamo ricordare il soprano Rosella Conz (nella copertina il nome è riportato erroneamente come Rossella), che è stata anche musicista ed autrice di testi per Al Bano (suo è il testo della celebre Pensieri P 33, lato B di Nel sole), la cantante degli Analogy, Jutta Nienhaus e la violoncellista Marti Jane Robertson (nella copertina è però citata come Jane Robertson), componente della Organic Music di Don Cherry. L'album fu registrato negli studi Regson di Milano; i tecnici del suono sono Luciano Marioni e Gianluigi Pezzera, mentre le fotografie all'interno della copertina sono di Ghigo Agosti: in una di esse Battiato è insieme a Stomu Yamastha, con cui fece un tour dopo l'uscita del disco Pollution.
Nel 1992 il disco è stato ristampato in formato CD con etichetta Artis e mantenimento della grafica originale del vinile; una successiva ristampa del 1998 ad opera della BMG ha invece mantenuto solo la copertina esterna ma non l'interno.
Nel 2010 l'album è stato ristampato in formato vinile (180 grammi) da Sony Music.
I musicisti
* Franco Battiato: voce solista, chitarra, VCS3, piano preparato * Gianni Mocchetti: chitarra, mandola, voce * Gianfranco D'Adda: percussioni * Gianni Bedori: sax tenore in Aries * Marti Jane Robertson: violoncello in Aria di rivoluzione * Daniele Cavallanti: clarino, sax soprano in Aria di rivoluzione * Gaetano Galli: oboe in Da oriente a occidente * Rosella Conz: soprano in Sequenze e frequenze * Jutta Nienhaus: soprano in Sequenze e frequenze e Da oriente a occidente; voce recitante in tedesco in Aria di rivoluzione
Orchestra di fiati del Conservatorio di Milano
Tracce
1. Sequenze e frequenze - 16:22 2. Aries - 5:27 3. Aria di rivoluzione - 5:02 4. Da Oriente ad Occidente - 6:33
Clic è il titolo di un album di Franco Battiato del 1974, pubblicato con l'etichetta Bla Bla.
Come nel precedente lavoro, è molto presente qui l'influenza del minimalismo di Terry Riley e Steve Reich (soprattutto nello strumentale Propiedad prohibida, da anni sigla del rotocalco d'informazione TG2 Dossier), nonché della musica di Karlheinz Stockhausen e dei suoi collages sonori (l'esilarante Ethika fon Ethica).
Nel 2009 l'album è stato ristampato in formato vinile (180 grammi) da Sony Music.
È stata inoltre pubblicata anche una versione inglese contenente quattro tracce, di cui una (Revolution in the Air) in realtà proveniente dal precedente Sulle corde di Aries.
M.elle le "Gladiator" è un album di canzoni e musica sperimentale (1975) di Franco Battiato, ultimo tra quelli pubblicati dalla Bla Bla.
Il disco
Composto da soli tre pezzi, il disco si inserisce pienamente nel solco della musica sperimentale alla quale l'artista si è dedicato dal '70 al '78 e che rappresenta una costante anche nelle sue produzioni successive. La prima traccia, Goutez et comparez, rappresenta forse l'apice della tecnica a "collage" che Battiato era solito usare in quel periodo; nella traccia, infatti, sono presenti varie registrazioni di voci e suoni presi in vari ambienti, il che rappresenta uno dei primi esperimenti di campionamento; il brano quindi riflette un mondo caotico e disordinato nel quale voci e suoni indefiniti si alternano su basi elettroniche e visionarie. I due brani seguenti, Canto fermo e Orient effects, invece rappresentano degli estratti delle registrazioni che Battiato tenne in una sola giornata con l'organo della cattedrale di Monreale, il cui uso è portato alle estreme conseguenze. Manifesto della sperimentazione, il disco è, senza dubbio, uno di quelli di più difficile ascolto tra tutti quelli prodotti dal maestro catanese.
Apriti Sesamo. Il singolo Passacaglia in streaming e le date del tour 2013
Pubblicato da Massimiliano 'intweetion' Lancioni da: soundsblog.it
Dopo la curiosa anticipazione cantata in auto da Elisabetta Sgarbi aka Betty Wrong (avete scoperto chi si nasconde dietro il sedile e spunta a 32”?), ecco finalmente l’audio integrale di Passacaglia, il primo singolo estratto da Apriti Sesamo: il nuovo album di Franco Battiato. Il disco del cantautore siciliano non arriverà nei negozi fino al prossimo 23 ottobre, ma sono già state annunciate le prime date del Tour 2013. Dopo il salto trovate lo streaming di “Passacaglia” e gli appuntamenti per vedere Franco Battiato dal vivo il prossimo anno.
Franco Battiato Apriti Sesamo tour 2013
19 Gennaio – BERGAMO Teatro Creberg cooming soon 20 Gennaio – PADOVA Gran Teatro Geox prevendite: International Music And Arts 21 Gennaio – TORINO Teatro Regio prevendite: International Music And Arts 24 Gennaio – UDINE Teatro Nuovo Giovanni Da Udine prevendite: International Music And Arts 25 Gennaio – BRESCIA Teatro Grande prevendite: International Music And Arts 27 Gennaio – LIVORNO Teatro Goldoni prevendite: International Music And Arts 28 e 29 Gennaio – BOLOGNA Europa Auditorium prevendite: International Music And Arts 31 Gennaio e 1 Febbraio – MILANO Conservatorio “G. Verdi” prevendite: International Music And Arts 8 Febbraio – RAVENNA Pala De Andrè prevendite: International Music And Arts 9 Febbraio – GENOVA Teatro Carlo Felice cooming soon 11 Febbraio – VERONA Teatro Filarmonico prevendite: International Music And Arts 12 e 13 Febbraio – REGGIO EMILIA Teatro Valli cooming soon 15 Febbraio – SENIGALLIA Teatro La Fenice prevendite: International Music And Arts 16 Febbraio – PESCARA Teatro Massimo prevendite: International Music And Arts 20 e 21 Febbraio – ROMA Auditorium della Conciliazione prevendite: International Music And Arts 3 Marzo – FIRENZE Teatro Comunale prevendite: International Music And Arts 6 Marzo – COMO Teatro Sociale prevendite: International Music And Arts
Battiato è il titolo di un album di Franco Battiato pubblicato da Dischi Ricordi nel 1977, il primo album dell'artista pubblicato con questa etichetta. Il disco uscì come 33 giri con un brano per lato. Venne ripubblicato nello stesso anno nella linea economica Orizzonte della stessa casa discografica. La versione CD è stata pubblicata nel 1998 assieme ad altri album del periodo 1971 - 1978 del cantautore.
Tracce
Zâ (strumentale) Cafè-Table-Musik (strumentale)
Ed. Jubal, Franco Battiato, Antonio Ballista (Pianoforte), Alide Maria Salvetta (Soprano), produzione a cura di Pino Massara, Dischi Ricordi, ristampa Orizzonte, 33 Giri.
Il disco
Il disco è composto da due brani lunghi quasi 20 minuti ognuno. Nel filone sperimentale dell'artista, non sono rari i brani di durata notevole.
Video
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Zâ
« Apparentemente povero. Quasi completamente formato da un accordo. Volutamente percussivo (non viene mai usato il pedale di destra), divide e sottrae risonanze, con una tecnica di rilascio. Ha bisogno di un ascolto che definirei meta-analitico, a favore di una non-spazialità a-temporale. »
(Franco Battiato, in riferimento a Zâ)
Questo brano per pianoforte è composto quasi interamente da un solo accordo, con poche variazioni, che si ripete a ritmi differenti durante il brano, ognuno con una certa regolarità. La traccia è suddivisibile in alcune parti a seconda dell'accordo utilizzato, che varia leggermente.
Video
Cafè-Table-Musik
« Proust, chiamò scherzosamente (?) dei suoi libri, "Coffee-table-books"... Questo pezzo… della regressione europea, è una specie di collage-orfico; pieno di sostituzioni, manipolazioni, citazioni false, o meglio: copie originali. La scala di pianoforte diventa melodia, l'esercizio di voce, sentimento. Vi è una realtà rappresentata c/o un teatro immaginario (proiezione simbolica di una musica-colore).
"... aranciate, panini, birra ...", tolta dal suo contesto (d'uso), perde, anche in base a una non conseguenzialità logica, il suo senso vecchio per... passare dall'emisfero semantico a quello musicale + semantico:
LIBERTÀ DAL CONOSCIUTO PER IL CONOSCIUTO. »
(Franco Battiato, in riferimento a Cafè-Table-Musik)
Questo brano, il cui titolo deriva da una locuzione con cui Marcel Proust aveva definito alcuni suoi libri, ovvero coffee table books, è veramente definibile un collage musicale composto da vari pezzi, da parti di pianoforte a recitazioni di frammenti di testi. Nei suoi dischi precedenti Battiato aveva pubblicato altri brani in stile collage musicale composti da parti di varia natura come poesie recitate, vecchie canzoni etc. come in Ethika fon Ethica (in Clic) e Goutez et comparez (in M.elle le Gladiator).
Juke Box è un album musicale di Franco Battiato, pubblicato nel 1978 con etichetta Ricordi. Le tracce, quasi tutte strumentali, furono composte come colonna sonora del film Brunelleschi, ma alla fine vennero rifiutate in quanto giudicate inadatte. Il film documentario, a cura di Claudio Barbati per la regia di Roberto Cacciaguerra, realizzato in occasione del sesto centenario della nascita di Filippo Brunelleschi, venne trasmesso in due puntate dalla Rete 2 della RAI il 29 marzo e il 5 aprile 1978[1]. La prima puntata, intitolata "Filippo Brunelleschi fiorentino", era quella in cui dovevano esserci le musiche di Franco Battiato, che vennero però sostituite da materiale preso da repertori di musica antica sacra; di Battiato vennero utilizzati solo due frammenti, presi rispettivamente da Pollution e da Sulle corde di Aries. La seconda puntata, intitolata "Viaggio dentro la cupola" e dedicata alla cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze, venne sonorizzata con brani di Luciano Berio, Roberto Cacciapaglia, Igor Stravinsky, Olivier Messiaen, Keith Jarret (un frammento del Köln Concert venne adoperato per i titoli di testa di entrambe le puntate) e Terry Riley. Il testo di Hiver è tratto dal libro Le statue d'acqua della scrittrice Fleur Jaeggy; la melodia del brano Agnus sarà parzialmente ripresa da Battiato per Stranizza d'amuri, brano presente nell'album L'era del cinghiale bianco, ma già composto anni prima (è stata pubblicata una prima versione, all'interno del CD antologico La convenzione, che i crediti datano al 1975). Gli interventi vocali sono di Juri Camisasca e del soprano Alide Maria Salvetta; Giusto Pio violino, Antonio Ballista pianoforte, Roberto Cacciapaglia direzione.
Tracce
Campane - per soprano, violini e pianoforte diretti da Roberto Cacciapaglia Su scale - per voce, coro e due pianoforti in sovrapposizione - voci soliste Juri Camisasca e Franco Battiato Martyre celeste - per due violini in sovrapposizione Hyver - per soprano e pianoforte Agnus - per voce, soprano, nove violini, due trombe e pianoforte diretti da Roberto Cacciapaglia Telegrafi - per violino solo in sovrapposizione
L'Egitto prima delle sabbie è un album musicale di Franco Battiato, pubblicato nel 1978 con etichetta Dischi Ricordi. Entrambi i pezzi contenuti nell'album sono strumentali e consistono il primo nella ripetizione di una scala di note dove varia solo la distanza tra le esecuzioni e il secondo in una coppia di accordi alternata con la medesima differenza. L'Egitto prima delle sabbie vinse il premio Stockhausen, un festival internazionale per pianoforte.
Tracce
L'Egitto prima delle sabbie - 14:15 Sud afternoon - 18:32
L'era del cinghiale bianco è un album discografico del cantante italiano Franco Battiato, pubblicato nel 1979 dall'etichetta EMI Italiana. È l'album che segna l'accostamento del musicista siciliano al pop dopo il periodo sperimentale (1972-1978).
Il disco
Il disco ebbe un riscontro di vendite ancora modesto, se si pensa all'enorme successo che avrebbero ottenuto i suoi lavori degli anni ottanta, ma migliore rispetto ai precedenti dischi. La sua title-track è tuttora un suo cavallo di battaglia. Strade dell'est risente ancora del periodo sperimentale ed è dominata da un lungo riff di chitarra elettrica, riscuotendo una certa popolarità. Il re del mondo fu riproposto in una nuova veste nell'album Mondi lontanissimi, conquistandosi con ritardo una certa popolarità tra gli ammiratori. Analogo destino ebbe Stranizza d'amuri, cantata in siciliano, che si fece apprezzare nel corso degli anni. Luna indiana, brano strumentale dove Battiato si limita ad alcuni vocalizzi, fu cantato da Alice nel suo album Gioielli rubati, aggiungendovi un testo inedito; nello stesso disco è presente anche una sua versione di Il re del mondo.
Tracce
LATO A
L'era del cinghiale bianco - 4:14 Magic shop - 4:11 Strade dell'Est - 4:18 Luna indiana (strumentale) - 3:30
LATO B
Il re del mondo - 5:33 Pasqua etiope - 4:25 Stranizza d'amuri - 5:10
L'era del cinghiale bianco
Nonostante l'album non sia mai entrato in classifica, col tempo la canzone è diventata un pezzo forte del repertorio di Battiato. Nell'album Nomadas (1987), in cui Battiato ha raccolto alcuni suoi vecchi successi riscritti in spagnolo, c'era anche La era del jabalí blanco. Durante un tour attraverso Italia, Francia e Spagna Battiato ha registrato una versione live del brano e l'ha inserita nel suo primo album dal vivo Giubbe rosse (1989). Un'ulteriore versione dal vivo è stata inserita nell'album Unprotected (1994). Entrambe tali versioni saranno quindi inserite nella raccolta in due CD Battiato Live Collection (1996). È evidente, in questa come in altre canzoni dell'album (Il re del mondo e Magic shop), l'influsso delle letture di René Guénon. Nel suo saggio Simboli della Scienza sacra (1962), lo scrittore francese analizza infatti la figura del cinghiale, tracciando un parallelo fra la mitologia dei Celti (presso i quali era un animale sacro, simbolo dell'autorità spirituale, contrapposto all'orso, emblema del potere temporale) e la tradizione Indù, secondo la quale il cinghiale (varâha), oltre ad essere il terzo dei dieci avatar di Vishnu, rappresenta la nostra stessa era, la Shwêta-varâha-Kalpa ovvero era (o ciclo cosmico) del cinghiale bianco. Essa è un'età mitologica e magica, durante la quale ogni uomo raggiunge la conoscenza assoluta in senso spirituale. Battiato con questa canzone vuole esplicare che con una superiore presa di coscienza è possibile scansare e sorvolare tutti i piccoli e insignificanti problemi della vita quotidiana, elevandosi ad uno stato di conoscenza interiore completa. La musica è un intreccio godibile di violino e chitarra elettrica, che quasi si ferma quando la voce di Battiato canta le due brevi strofe e il ritornello, ed è stata scritta dallo stesso Battiato in compagnia di Giusto Pio che ne suona anche le parti di violino.
Magic shop
Uno dei primi pezzi in assoluto a parlare di consumismo e commercializzazione della religione, quasi prevedendone la deriva verso l'incipiente movimento New Age. Negli ultimi anni l'autore ha modificato il testo, eliminando i versi finali da «Eterna è tutta l'arte dei Musei...» fino a «...rubriche aperte sui peli del Papa». Brano ripreso nel live Last Summer Dance e nella raccolta The Platinum Collection 2
Il re del mondo
Inserita per la prima volta nell'album L'era del cinghiale bianco, nel 1985 Battiato ripropose la canzone nell'album Mondi lontanissimi in versione riarrangiata, mantenendo il testo invariato. Inoltre il brano conta una versione registrata dal vivo (pubblicata in Unprotected, 1994) e una versione in inglese, inserita in Echoes of Sufi Dances del 1985. Nello stesso anno Alice ne inserirà una cover nell'album Gioielli rubati, mentre Giuni Russo ne ha fornito un'interpretazione dal vivo in Voce prigioniera (1988). Il re del mondo è per così dire il brano centrale del disco, che si rifà alla sfera degli antichi miti esoterici trattando delle illusioni che l'uomo comune si fa durante la sua esistenza spinto da qualcosa di superiore che incatena tutti in un unico sistema e spegne l'individualità; non a caso Il Re del Mondo è anche il titolo di un'opera del 1927 di René Guénon, scrittore già citato da Battiato nella canzone Magic Shop. Per Guénon, autore pienamente votato all'esoterismo, il cosiddetto Re del Mondo risiede nel centro spirituale del mondo, l'Agarthi, e con i suoi adepti forma una setta di esseri spiritualmente migliori, la quale regge le sorti del mondo e protegge gli ignari uomini. Il controllo di queste entità superiori però toglie all'uomo il cosiddetto libero arbitrio, cioè la possibilità di trovare la retta via attraverso i mezzi che reputa più opportuni. Così il Re del Mondo, da protettore e osservatore, diventa invece un influenzatore negativo dell'uomo, tenendolo prigioniero e privandolo della possibilità di ricercare la redenzione. Battiato cita Guénon per spingere chi ascolta ad una maggiore presa di coscienza sulla vita, sul significato di quello che si sta facendo per poi indurlo a chiedersi se ciò soddisfa veramente i bisogni dello spirito e se vale la pena proseguire su una certa strada. La via della riflessione e della meditazione è per Battiato il modo di allontanarsi dal sistema convenzionale ed avvicinarsi a sé stesso. Non a caso il cantautore cita nel testo il sufismo e i dervisci roteanti.
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L'era del cinghiale bianco
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Magic shop
C'è chi parte con un raga della sera e finisce per cantare "la Paloma". E giorni di digiuno e di silenzio per fare i cori nelle messe tipo Amanda Lear vuoi vedere che l'Età dell'Oro era appena l'ombra di Wall Street? La Falce non fa più pensare al grano il grano invece fa pensare ai soldi. E più si cresce e più mestieri nuovi gli artisti pop, i manifesti ai muri i Mantra e gli Hare Hare a mille lire l'Esoterismo di René Guénon. Una Signora vende corpi astrali i Budda vanno sopra i comodini deduco da una frase del Vangelo che è meglio un imbianchino di Le Corbusier. Eterna è tutta l'arte dei Musei carine le Piramidi d'Egitto un po' naifs i Lama tibetani lucidi e geniali i giornalisti. Supermercati coi reparti sacri che vendono gli incensi di Dior rubriche aperte sui peli del Papa.
Patriots è un album di Franco Battiato pubblicato nel 1980 con etichetta EMI Italiana. È il primo timido successo commerciale di Battiato: originariamente si doveva intitolare "I telegrafi del martedì santo". In classifica si piazza al trentesimo posto e rimane fra i primi cinquanta per quattro mesi. I brani Up Patriots to Arms e Prospettiva Nevski (ispirato all'omonima strada di San Pietroburgo) diverranno col tempo suoi grandi classici; Arabian song è il primo brano della sua carriera nel quale il cantautore siciliano si cimenta nel canto in lingua araba. Numerose anche le citazioni "letterarie" che si riferiscono a poeti italiani (fra cui Leopardi, Pascoli e Carducci) nel brano Frammenti. È stato rimasterizzato in digitale e ripubblicato nel 2008.
Tracce
Up Patriots to Arms (introduzione con un frammento dall'ouverture del Tannhäuser di Richard Wagner) Venezia-Istanbul Le aquile - (testo di Fleur Jaeggy, tratto dal volume Statue d'acqua) Prospettiva Nevski Arabian Song Frammenti Passaggi a livello Testi e musiche di Franco Battiato, tranne ove indicato
Cover
Nel 1985 Alice ha interpretato una sua versione dei brani Prospettiva Nevski e Le aquile nell'album Gioielli rubati. Nel 2009 Luca Carboni ha realizzato una cover di Up Patriots to Arms nel suo album Musiche ribelli. Nel 2009 i Negrita hanno realizzato una cover di Up Patriots to Arms nel loro album Greatest Hits 1994-2009. Nel 2011 i Subsonica aggiungono una cover di Up Patriots to Arms al riediting del loro album Eden. La traccia vanta la collaborazione dello stesso Battiato.
Video Up Patriots to Arms
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Venezia-Istanbul
Venezia mi ricorda istintivamente Istanbul: stessi palazzi addosso al mare rossi tramonti che si perdono nel nulla. D' Annunzio montò a cavallo con fanatismo futurista quanta passione per gli aeroplani e per le bande legionarie che scherzi gioca all'uomo la Natura. Mi dia un pacchetto di Camel senza filtro e una minerva e una cronaca alla radio dice che una punta attacca verticalizzando l'area di rigore... ragazzi non giocate troppo spesso accanto agli ospedali. Socrate parlava spesso delle gioie dell'Amore e nel petto degli alunni si affacciava quasi il cuore tanto che gli offrivano anche il corpo: fuochi di ferragosto. E gli anni dell'adolescenza pieni di battesimi e comunioni in sacrestia: Ave Maria. Un tempo si giocava con gli amici a carte e per le feste si indossavano cravatte per questioni estetiche e sociali; le donne si sceglievano un marito per corrispondenza... L'Etica è una vittima incosciente della Storia: ieri ho visto due (uomini) che si tenevano abbracciati in un cinemino di periferia... e penso a come cambia in fretta la Morale: un tempo si uccidevano i cristiani e poi questi ultimi con la scusa delle streghe ammazzavano i pagani. Ave Maria. E perché il sol dell'avvenire splenda ancora sulla terra facciamo un po' di largo con un'altra guerra.