Raf, pseudonimo di Raffaele Riefoli (Margherita di Savoia (BT), 29 settembre 1959). Sin da ragazzino dimostra una passione innata per la musica. Durante le stagioni estive dei primi anni settanta, tutte le sere non manca l'appuntamento all'ascolto della musica suonata dal gruppo "The friends", una formazione locale in auge e molto apprezzata all'epoca, sia a Margherita di Savoia, sia in diverse altre città limitrofe del barese e del foggiano. Intorno ai quattordici anni, dopo un ciclo di lezioni musicali impartitegli dal maestro di musica Giovanni Battista Gorgoglione, esordisce come cantante solista e chitarrista. L'esordio avviene insieme a suo fratello Salvatore Riefoli, il quale subentra nel gruppo "The Friends" a Michele Gorgoglione, nel frattempo emigrato a Torino per lavoro. Dopo l'esame di maturità si trasferisce a Firenze per studiare architettura, ma la sua passione per la musica lo vede sperimentare esperienze musicali nuove che lo portano a Londra, dove comincia a comporre brani in lingua inglese che lo faranno conoscere al grande pubblico. Prima di affermarsi come Raf, Riefoli ha utilizzato lo pseudonimo di "Rip Kirby" (dal nome di un personaggio dei fumetti). Era questo infatti il nome con cui si faceva chiamare nel 1980, quando ancora era il cantante e bassista dei Cafè Caracas, un trio che comprendeva, oltre a lui, Ghigo Renzulli e Renzo Franchi; che sarebbero poi diventati, assieme a Piero Pelù, i componenti dei Litfiba. Il gruppo, che ebbe vita breve, nel 1979 pubblicò un 45 giri contenente due brani: Tintarella di luna (vecchio successo di Mina in versione post-punk), e Say It's All Right Joy brano molto rapido con influenze Ska e Punk. Come Raf dunque, inizia la sua carriera nel 1983 incidendo Self Control, un brano dance che scalerà le classifiche di mezzo mondo grazie anche alla versione dell'americana Laura Branigan. Altri singoli di successo tratti da Self Control saranno: Change Your Mind; London Town; Hard.
Cronologia successi
Nel 1987, scrive Si può dare di più che si agiudica il Festival di Sanremo. Lo stesso anno, arriva terzo all'Eurofestival in coppia con Umberto Tozzi con Gente di mare. Nel 1988 esce il suo album Svegliarsi un anno fa, che contiene la canzone di Sanremo Inevitabile follia. L'anno dopo, è di nuovo a Sanremo con Cosa resterà degli anni '80, inclusa nell'album Cosa resterà..., che contiene anche la canzone che gli fa vincere il Festivalbar, Ti pretendo. Nel 1991 esce Sogni... è tutto quello che c'è, che contiene tre hit: Interminatamente, Oggi un Dio non ho (Sanremo 1991) e, Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è. Nel disco spicca la canzone Anche tu, cantata in collaborazione con Eros Ramazzotti. Nel 1993, presta la sua voce per il debutto discografico di Laura Pausini nel brano Mi rubi l'anima. Vince di nuovo il Festivalbar nel 1993 con Il battito animale, incluso nell'album Cannibali dal quale verranno poi estratti altri due singoli di grandissimo successo come Due e Stai con me. Cannibali sarà il suo disco di maggior successo discografico. Nel giugno del 1995 viene pubblicato Manifesto (primo CD-ROM musicale italiano)[senza fonte]. Il singolo d'apertura è Sei a più bella del mondo altro grande tormentone radiofonico di quell'estate. I singoli successivi saranno: Il suono c'è, Dentro ai tuoi occhi e Prima che sia giorno. Nell'autunno del 1996 esce il primo "best of" ufficiale della sua carriera intitolato Collezione temporanea. Sedici grandi successi del suo repertorio riarrangiati per l'occasione oltre all'inedito Un grande salto. Il nuovo album di inediti è 1998 La prova, album dalle sonorità decisamente rock che ottiene ottimi riscontri da parte della critica, ma non altrettanti dal pubblico. Dall'album verranno estratti tre singoli: Vita, storie e pensieri di un alieno, La danza della pioggia e Little girl. Nel 2001 arriva Iperbole, anticipato dal singolo Infinito che gli fa aggiudicare l'ennesima vittoria al Festivalbar. L'album ottiene un grande successo grazie anche agli altri tre singoli estratti (Via, Nei silenzi ed Oasi). il successore arriva nella primavera del 2004 ed è Ouch!, album molto interessante contenente la struggente ballata In tutti i miei giorni. Pochi giorno dopo l'uscita di Ouch, la Mondadori pubblica l'autobiografia Cosa resterà... scritta a quattro mani con Domenico Liggeri. Nel 2005 esce la seconda raccolta intitolata Tutto Raf. Divisa in due dischi, la raccolta non contiene alcun inedito ma due bonus track: E penso a te, cover della canzone di Lucio Battisti, e Amarse o non amarse versione spagnola di Amarsi o non amarsi. Sempre nel 2005 partecipa a vari progetti. Duetta con Edoardo Bennato in Ogni favola è un gioco con alla chitarra Alex Britti, poi presta la voce al progetto Jetlag nel brano È necessario e, infine, prende parte al disco di duetti di Ron Ma quando dici amore?, cantando La pace. Nel 2006, cambia casa discografica passando dalla CGD/WARNER alla Sony-BMG e a maggio pubblica l'album Passeggeri distratti, anticipato dal singolo Dimentica, di cui dirige anche il videoclip e che entra immediatamente in classifica, restandoci per molte settimane. Nell'estate dello stesso anno partecipa alla IV edizione di O' Scià, il festival canoro organizzato da Claudio Baglioni a Lampedusa. Il 26 settembre 2008 pubblica Metamorfosi da cui, anticipatamente, estrae il singolo Ossigeno uscito il 29 agosto. Non è mai un errore è il secondo singolo estratto da Metamorfosi, il videoclip è firmato dal regista Claudio D'Avascio. Il terzo singolo, Ballo esce invece nell'estate del 2009. Conclude il Metamorfosi Tour Parte II in piazza Garibaldi a Porto Sant'Elpidio sabato 24 ottobre 2009 in una piazza gremita in occasione della festa del patrono San Crispino. Il 30 ottobre 2009 viene pubblicato Soundview, il primo CD-DVD di Raf, supportato dal brano inedito Per tutto il tempo. Le immagini sono del concerto del Forum di Assago (sold-out per l'occasione), girate durante il Metamorfosi tour del 27 febbraio 2009. Duetta con Saverio Grandi nel brano Il doppiatore contenuto nell'album Pattinando sul ghiaccio sottile uscito nell'aprile del 2010. Attualmente è in lavorazione il suo nuovo album di inediti che dovrebbe uscire nell'autunno del 2010.
Svegliarsi un anno fa è il secondo album di Raf, il primo in italiano del cantautore, pubblicato nel 1988. Il disco contiene otto canzoni di grande intensità, poetica e musicale. Il brano d'apertura è quello che dà il titolo all'album e tratta una tema molto delicato come quello della sieropositività. Il primo 45 giri tratto dall'album è stato invece il quinto brano della tracklist: Inevitabile follia, che ha segnato il debutto dell'artista pugliese al Festival di Sanremo. Il sapore di un bacio viene scritto da Lucio Dalla, Gaetano Curreri e Saverio Grandi, mentre la bellissima canzone L'aeroplano è scritta a quattro mani con Francesco Baccini. Tracce
1. Svegliarsi un anno fa (Bigazzi - Raf) 2. Il sapore di un bacio (Dalla - Curreri - Grandi) 3. L'aeroplano (Baccini - Marangon) 4. Inevitabile follia (Bigazzi - Raf) 5. Guai (Bigazzi - Raf) 6. Non sei tu (Cheope - Raf) 7. Sabbia nei bar (Bigazzi - Raf) 8. Due occhi deserti (Raf - Albini - Polonia - Ursillo)
Svegliarsi un anno fa
Dove sono stato non so quasi un anno fuori di me ma tu non puoi dirmi di no ora che ho bisogno di te. Segni degli errori di ieri sulle braccia e sul cuore forse ancora ne ho ma rompi il tuo silenzio di vetro fra presente e passato e non mi dire di no. Svegliarsi un anno fa ridendo amore mio stamani come va tu resta mi alzo io finestre come noi fra il sole e la città ci basta aprirle e poi svegliarsi un anno fa Dove sono stato non so certo che ero fuori di me ma strada del ritorno se vieni dall’inferno più dolce dei tuoi occhi non c’è. No tu non mi puoi dire di no ora che ho bisogno di te dimmi vedrai, dimmi non so, dimmi vorrei, non dirmi di no. Svegliarsi un anno fa ancora io e te con quello che sarà diverso da com’è addormentarsi e poi svegliarsi un anno fa il resto è un amnesia che il tempo guarirà. Svegliarsi un anno fa ancora io e te con quello che sarà diverso da com’è addormentarsi e poi svegliarsi un anno fa il resto è un amnesia che il tempo guarirà
Il sapore di un bacio
Il sapore di un bacio non lo dimentichi se è una vita che lo aspetti sì sì ti arriva dritto al cuore se poi ti perdi e non rifletti è quasi forte come far l'amore... Il sapore di un bacio ti mette i brividi ti lasci andare e chiudi gli occhi poi ti dimentichi del resto non parti più non parti mai e quando parti è sempre troppo presto... Il sapore di un bacio accende la notte non importa se dopo prendi anche le botte il sapore di un bacio, no non è sapore normale devi prenderlo piano, sì sennò può farti anche male e rimani sospeso tra la luna e il portone per non farlo cadere... sul maglione Il sapore di un bacio ti fa riflettere così ti senti un po' diverso da come ti sentivi prima pensi fra te "però, che strano" sarà più bello domattina... Il sapore di un bacio accende la notte non sai più che ore sono ma vale anche le botte il sapore di un bacio sì fa tremare davvero come un raggio di sole su un palazzo di vetro il sapore di un bacio sai ti porta in alto di un metro e quando fai per andare torni subito indietro e rimani sospeso tra la luna e il portone per non farlo cadere... sul maglione
Raf: Un’emozione inaspettata, nuovo singolo e album 2011 da Alessia nuovo album 2011
Grande ritorno di Raf nel 2011 con il suo tredicesimo album in studio dal titolo Numeri in uscita il 10 maggio prossimo, a quasi tre anni di distanza da Metamorfosi. Dal 15 aprile 2011 il nuovo disco sarà anticipato in radio dal singolo Un’emozione inaspettata, una bellissima canzone d’amore che rappresenta lo stile unico di Raf.
Un’emozione inaspettata è un brano innovativo sia negli arrangiamenti costruiti su un suggestivo tappeto d’archi che esalta la grande originalità di Raf e amplifica l’emozione della melodia. Ancora una volta Raf si conferma tra i cantautori più sensibili della musica italiana.
Raf Numeri: nuovo album a maggio 2011
by MarcoRotten
Dopo il bellissimo Metamorfosi del 2008 e il live Soundview nel 2009, Raffaele Riefoli in arte Raf torna sul mercato discografico italiano con un nuovissimo album. Si chiama Numeri ed arriverà sugli scaffali dei negozi di dischi a partire dal prossimo 10 maggio 2011.
Il nuovo disco sarà anticipato dal singolo Un’Emozione Inaspettata che presto potremo ascoltare in rotazione radiofonica e che, speriamo, sia corredato anche da un video.
Numeri sarà la quindicesima uscita discografica di Raf compreso il cd live Soundview con il dvd. Ne è passato di tempo da quando quel giovane ragazzo incideva nel 1983 Self Control, primo posto nelle classifiche di mezzo mondo. L’altro grande successo, Si Può Dare Di Più, è del 1987 e vince il Festival di Sanremo cantata da Gianni Morandi, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri.
Attendiamo con ansia di ascoltare Numeri, il nuovo album di Raf. Data d’uscita 10 maggio 2011.
Il mestiere della vita è difficile lo so' se ti svegli alle sei prendi il metro tra studenti e operai
soldi ce ne voglion tanti vivere è una slot machine ma cammini e stringi i denti sorridendo a chi ti dice no
straripa prima o poi come il lago la tristezza dentro chi sei in quel pozzo chi c'è il sorriso una donna ma se perdi anche lei
sei nei GUAI che ti rubano allegria come visite ai musei per la mano ad una zia e flutti dell'oceano che riaffioran dentro me che da un'ora ho perso te {instrumental} e poi siamo tutti artisti e la notte è il nostro gioco angeli dagli occhi pesti è la vita che ci spreca un po' qualcuno cerca Dio o le sue alternative tutti cercano l'io dentro di se e talvolta è un brusio e talvolta non c'è
son GUAI di certezze che non hai di carezze avute mai sono toppe dentro te che si scuciono ai perche sono colpe che ti dai se ti chiedono cos'hai
GUAI questi lenti scarabei che si arrampicano in te quando l'anima non c'è la voglia di andar via riaffiora dentro me che da un'ora ho perso te
Non sei tu
Ma perché è sempre così duro ritrovare un equilibrio fra noi mi dispiace per lo sciaffo lo giuro ma tu certo non mi aiuti mai. Io non so che cosa vuoi da me, tu non sai che cosa vuoi da te. E ci guardiamo come fermi al rosso dentro un auto che non parte più ma se il mio sguardo accusi di possesso di certo il fondo l'hai toccato tu ma se un frammento rosa ancora c'è non ucciderlo senza un perché. Non sei tu,quando mi parli così non sei tu anche se dici di sì amor mio, sei preda del vento che va stretta nel colore di un momento in un oceano dove non ti sento. No, no non sei tu quando mi parli così e ti addormenti mentre il tuo profilo a voce bassa addolcisce i perché così sospesa fra la terra e il cielo rinasce intatto il mio bisogno di te e se un frammento rosa ancora c'è non ucciderlo senza un perché. Non sei tu,quando mi parli così non sei tu anche se dici di sì amor mio, sei preda del vento che va stretta nel colore di un momento in un oceano dove non ti sento.
Video
Sabbia nei bar
Eccoci qua a meno tre minuti di felicità tienilo tu il mio maglione se hai freddo dai tienilo su C'è settembre in me e nuovi arrivi al Plaza Hotel il vento sta soffiando già sabbia nei bar C'è sabbia nei bar e i camerieri mettono via bicchieri e tavoli e noi soffriamo un po' di nostalgia Questa sabbia nei miei occhi che mi graffia in fondo al cuore e l'estate in poche ore se ne va E siamo già a meno due io non vorrei dirti bugie ma tu resterai scritta a lungo nel mio cuore anche se non si legge mai C'è sabbia nei bar magari ci si rivedrà hai visto mai che prima o poi cambio città c'è sabbia nei bar ancora io ancora tu ma il trucco ti divide in due lacrime blu niente di più C'è sabbia nei bar mi volto e tu non ci sei più e chissà chi dentro il juke-box ha messo su "Oh Only you".
Due occhi deserti
E' la storia di un amico che ha lasciato nei perchè una donna un figlio e un fuoco ed è scomparso dentro sé ti ho lasciato nel computer e ora ti ritrovo qua nella tempia una ferita scritta sul DNA Due occhi deserti che guardano in su bambole inerti circondate di flou non puoi essere tu Eri andato nel futuro già dall'università forse è esplosa la paura di saper quel che sarà Due occhi deserti adesso sei tu due vele nel porto puoi tirarle anche giù Due cieli coperti né stelle né blu ma adesso sei in porto non ti mordere più non ti mordere più non ti mordere più.
Cosa resterà... è il terzo album di Raf, pubblicato nel 1989, il secondo in lingua italiana dopo Svegliarsi un anno fa. Comprende 8 canzoni, tra le quali Cosa resterà degli anni '80, che ne ha ispirato il titolo, presentata dallo stesso Raf al Festival di Sanremo di quell'anno, mentre E sia così nell'occasione era stata eseguita da Aleandro Baldi. Dall'album, che ha riscosso buoni risultati di vendita (incrementando notevolmente la popolarità dell'interprete), sono stati estratti tre singoli: il già citato Cosa resterà degli anni '80, Ti pretendo e La battaglia del sesso.
Stanotte ti pretendo io non ho che te dietro nessuna mi nascondo dimmi che lui non c’è lo so che fra noi due il più forte sei sempre tu ma dammi questa dolce morte tanto non vivo più. Sento che ci stiamo cercando è inutile che dici di no stavolta a compromessi non scendo sei l’unico diritto che ho. Ti pretendo in nome dell’amore se c’è stanotte vado fino in fondo, è troppo il mio bisogno di te io non ti voglio ti pretendo è inutile che dici di no, io questo amore lo pretendo, sei l’unico diritto, l’unico diritto che ho. Stanotte giuro mi nascondo dentro di te io non ti voglio ti pretendo, lo sai io non ho che te! Tu dimmi solo dove e quando, dimmi che, dimmi che lui, dimmi che lui non c’è. Sento che ci stiamo cercando è inutile che dici di no stanotte siamo fuori dal mondo sei l’unico diritto che ho e Ti pretendo in nome dell’amore se c’è, se tu mi guardi non rispondo davvero non rispondo di me io non ti voglio ti pretendo, è inutile che dici di no, questo amore lo pretendo, sei l’unico diritto, l’unico diritto che ho. Ti pretendo in nome dell’amore se c’è, io non ti voglio ti pretendo in nome dell’amore se c’è io non ti voglio ti pretendo ti pretendo è troppo il mio bisogno di te io non ti voglio ti pretendo Stanotte ti pretendo, stanotte io pretendo te in nome dell’amore se c’è io non ti voglio ti pretendo stanotte io pretendo te forse pretendo chi non c’è è troppo il mio bisogno di te io non ti voglio ti pretendo Stanotte ti pretendo, stanotte io pretendo te in nome dell’amore se c’è io non ti voglio ti pretendo stanotte io pretendo te forse pretendo chi non c’è. è troppo il mio bisogno di te io non ti voglio ti pretendo Stanotte ti pretendo, stanotte io pretendo te in nome dell’amore se c’è
Hay hey hey! Ancora un’altra storia d’amore Giù... nel viavai... se vai Barcollanti per la dieta Vedrai... ormai Ah nei guai... Come dei... santi senza meta Di giorno vanno qua e là Con quelle facce senza età E sulla testa la poesia Di un cappellaccio! A volte un livido raggio può Scaldarli meglio del paltò La gente corre sempre più Li dribla o guarda in su! Vanno a frugare la città Fra quello che si butta via La loro santità Si traveste di anarchia Non hanno fedi come noi... Vanno e sono ormai Santi nel niavai Spaventapasseri di stracci Fermi nel viavai... Scarpe ecuore senza lacci Clandestini sui tramvai Se vai oh!... Se vai... Sotto i ponti... Ne troverai di santi tanti! La notta scendono laggiù Fra cartoni in fondo al blu Giornali e sogni un fuoco e poi... Che letto duro! Per loro è come un grand’hotel E sotto i lampioni tristi c’è L’orchestra e fiumi di champagne Garofani sui frac! Qualcuno non si sveglia più E come un’ombra se ne va E mentre la trinù Batta forte i suoi tam-tam Ai barboni nel brusio Parla dolcemente Dio! Neve e vento ormai Santi nel viavai Santi nel viavai
La battaglia del sesso (batracomiomachia)
Hey! E' una batracomiomachia! E lo sai anche tu Baby ma non eri la mia? Che gente, Gesù Tempi bui, lo so: che mania! E che freddo mi fa Era lui? Ma lui che cos'ha? Che notte, mi ci vuole un caffè Che lotte, sì, mi duole per te - dammi un cachet Che botta, Tavor Gin e perché? Siamo tutti matti, siamo fatti e il sesso Scatena guai nei letti È un bell'incontro di boxe Ed ogni lui e lei, si sa, è una vittima e cadrà Fuori o dentro il letto La Twentieth Century Fox ne 'La battaglia del sesso' Che donna che sei tu, con il rossetto rosso Ma l'uomo è Barbablù, ed il suo cuore è un sasso Dai latitanti agli ex, ognuno pensa al sesso Chi non ci pensa è Tex Hai letto 'L'Erotismo' di Bataille? Oh no E siamo tutti presi by night dal sesso E appesi a mesi di guai, siamo in balia Di questa batracomiomachia E siamo tutti matti E nelle notti il nudo si vede nei filmetti In breve nei videobox Il sesso ci ha sorpreso ormai Rane e topi, lo sai Siamo matti e santi Che gonna metti tonight? Che uomo, dimmi, ti fai? Siamo tutti matti, siamo fatti E il sesso scatena guai nei letti E' un bell'incontro di boxe Ed ogni lui e lei si sa, è una vittima e cadrà Fuori o dentro il letto La Twentieth Century Fox ne 'La battaglia del sesso' Che donna che sei tu, con il rossetto rosso Ma l'uomo è Barbablù, ed il suo cuore è un sasso Andiamo un po' in relax Perché ti fermi adesso? Non sono mica Tex, non so se afferri il nesso Facciamolo anche in tre, facciamo un compromesso Facciamo finta che sia tutto e solo sesso sesso E la sessualità è il nostro chiodo fisso Ma la sessualità distoglie dall'abisso E' proprio una mania Facciamolo più spesso Batracomiomachia E' la battaglia del sesso
E gli altri dormono
e gli altri dormono non fanno come me dormono che mille volte spengo la lampada e gli occhi la riaccendono e gli altri sognano magari Napoli accanto ad una donna che amano per troppa solitudine com'è difficile questo mestiere di vivere incudine inquietudine in questa notte blu e gli altri dormono forse anche tu con i tuoi seni rivolti insù due piccole piramidi e gli altri chiudono mille finestre nella città ed io respiro lucciole finchè la notte va Amore scusami ti prego scusami se non ti coccolo ma tu non ci sei più perchè non ci sei più e gli altri dormono e si confondono silenzi e musica e io non dormo più finchè non ci sei tu ci vorrebbe un velo di fisarmonica con la sua voce di ruggine torna mio dolce debito sai che non posso perderti com'è difficile pensarti e poi non pensarci più mi sento troppo libero in questa notte blu amore scusami ti prego scusami se non ti coccolo ma tu non ci sei più perchè non ci sei più e gli altri dormono e si confondono silenzi e musica ma io non dormo più finchè non ci sei tu ci vorrebbe un velo di fisarmonica con la sua voce di ruggine corre per strade e vicoli sai che non posso perderti
Cosa resterà degli anni '80
Anni come giorni volati via brevi fotogrammi o treni in galleria è un effetto serra che scioglie la felicità delle nostre voglie e dei nostri jeans che cosa resterà. Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi anni bucati e distratti noi vittime di noi ora però ci costa il non amarsi più è un dolore nascosto giù nell´anima. Cosa resterà di questi Anni Ottanta afferrati già scivolati via... ...e la radio canta una verità dentro una bugia. Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov danza la fame nel mondo un tragico rondò. Noi siamo sempre più soli singole metà anni sui libri di scuola e poi a cosa servirà. Anni di amori violenti litigando per le vie sempre pronti io e te a nuove geometrie anni vuoti come lattine abbandonate là ora che siamo alla fine di questa eternità... ...chi la scatterà la fotografia... ..."Won´t you break my heart?"... ...Anni rampanti dei miti sorridenti da wind-surf sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a sé forse domani a quest´ora non sarò esistito mai e i sentimenti che senti se ne andranno come spray. Uh! No, no, no, no... Anni veri di pubblicità, ma che cosa resterà anni allegri e depressi di follia e lucidità sembran già degli Anni Ottanta per noi queasi ottanta anni fa...
Do I need your love
Da giorni sto vagando qua e là mi sono perso quando la città diventò un deserto come un autostop cielo troppo aperto, tornare non so Do I need your love Do I need your love Do I need your love Do I really need your love E un paesaggio immenso è il mio Dio prigioniero adesso mi sento io dentro una clessidra come riuscirò a sfuggire all'ira del tempo non so Do I need your love Do I need your love Do I need your love Do I really need your love E nel sonno intanto sognami corro avanti e indietro, dove sei? la mia ombra mi fa un pò di compagnia ho bisogno del tuo amore se potessi volerei da te sul confine nord del New Messico Do I need your love del New Messico Do I need your love del New Messico Do I need your love del New Messico Do I need you? Le case bianche di un villaggio e tu mi inviti nel miraggio, cado giù lo scorpione danza sopra un carillon... con la coda avanza che freddo che ho Do I need your love Do I need your love Do I need your love Do I really need your love e nel sonno intanto sognami ci si deve pure amare, sai? se non ci si può sfuggire, amica mia ho bisogno del tuo amore se potessi volerei da te nel New Messico Do I need your love nel New Messico Do I need your love nel New Messico Do I need your love nel New Messico
Fai
Tutti quanti sempre a dire fai:fai! Nella vita se nn fai che cosa fai? O fai o te ne vai! E' un lavoro che nn smette mai 24 ore tutti fa fa fa fa fa! Attento a quel che fai! Ti ci metti anche tu donna fra di noi anche fare l'amore è far quel che tu vuoi... E tu fai e non fai Io sogno di volare al sud accanto a un Bellini dry e non ritornare più nè mai! Tutti a dirmi:dai! Ti muovi o no! Sta zitto e fai fai quello che dice lo spot Fai che il tempo va e mentre fai la vita si svita e non basta mai! Appena nato chiedono: "Da grande che farai?" La coscienza che ti dice:fai! E non la smette mai! Fai qualcosa che va e diventa un re! Questa civiltà cromata del "FAI DA TE". Tutti dicono fai! Ma un giorno voglio fare un blitz e tu non mi rivedrai sarò Garabombo in jeans e vai! Tutti a dirmi dai! Ti muovi o no? Sta zitto e fai fai quello che dice lo spot. Fai che il tempo va e mentre fai la vita si svita e non basta mai! E intanto fai e se ti fai va bene ma basta che fai! Dai! Sta zitto e fai! Va dritto ormai la vita si svita e nn basta mai...
E sia così
E sia così, e così sia, tu non sei più la mia allegria. Lo so che ci buttiamo via, ma se è così, e cosi sia. E sia così, lo dico io, lo dici tu, lo vuole Dio. Lo so che ci buttiamo via, ma se è così, e cosi sia. Io ragazzo che piegavo tutto intorno a me, ho trovato chi piegava me. E’ da pazzi rinunciare alla felicità per tenere in vita questo amore, ma se è così, chi ce la fa a stare qui senza pietà, e questo amore che non c’è più, non c’è più gara hai vinto tu. E sia così l’eternità, se tu lo vuoi così sarà. Adesso puoi restare qui o andare via, e sia così e cosi sia. Lo so che ci buttiamo via, ma è così, parola mia. Era tutto pronto per volare insieme a te verso una luna che non c’è, e ora mi ritrovo in questa parte di città, rinchiuso dentro i miei chissà E sia così l’eternità, se tu lo vuoi così sarà. E’ colpa tua, o e colpa mia ma se è cosi, che sia così. E così sia, lo so, lo so, lo so che ci buttiamo via, lo so che ci buttiamo via, ma se è così, che sia così, e così sia.
Sogni... è tutto quello che c'è è il quarto album discografico di Raf, pubblicato il 4 marzo 1991.
Disponibile sia in vinile che in musicassetta ed in CD, Sogni... è tutto quello che c'è viene messo in vendita in contemporanea con la partecipazione del cantautore al Festival di Sanremo 1991 con il brano Oggi un Dio non ho, e da esso, oltre a quello citato, vengono tratti i singoli Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è e Senza respiro, mentre Interminatamente era già stato pubblicato nel mese di gennaio di quell'anno.
Tutti i brani sono stati composti dallo stesso Raf e Giuseppe Dati, ad eccezione di Interminatamente, al cui testo collabora Cheope. Altra collaborazione importante è quella con Eros Ramazzotti che firma con Raf il testo della struggente Anche tu, prestando anche la propria voce nell'esecuzione.
Raf (al secolo Raffaele Riefoli), dopo aver conquistato Sanremo nel 1989 con "Cosa Resterà Degli Anni '80", e il festivalbar con "Ti Pretendo", nel 1991 presenta questo fantastico disco, probabilmente il migliore della sua carriera. La tracklist non presenta nemmeno una canzone sottotono, quasi tutto l'album è pervaso da un'aria triste e malinconica. Tutte le canzoni sono strutturate in modo diverso tra loro, e questo contribuisce a rendere l'album un vero capolavoro.
Si parte con un preludio di 10 secondi che recita le semplici me efficaci parole "Sogni... è tutto quello che c'è...", quindi si prosegue con "Interminatamente", primo singolo estratto che conquista subito l'hit parade. Il brano è complesso, ricco di phatos, uno dei migliori dell'intera produzione. "Siamo Soli Nell'Immenso Vuoto Che C'è", altro singolo estratto, è un rock/pop in pieno stile fine anni '80. Malinconica, potente, trascina l'ascoltatore e non lo molla fino alla conclusione. Ma il bello deve ancora venire, ed ecco "Oggi Un Dio Non Ho", ballata struggente che all'epoca impressionò il pubblico di Sanremo. Forse il brano migliore dell'album. 3 singoli, 3 canzoni diversissime tra loro. "Se Ti Senti Sola" è un altro brano molto bello, un pò più scanzonato dei precedenti, che probabilmente non risalta troppo per via delle canzoni precedenti. Torna un pizzico di malinconia con il duetto Raf/Ramazzotti di "Anche Tu", canzone acustica davvero particolare. "Amarsi O Non Amarsi" è molto pop, sintetizzata al punto giusto. "Senza Respiro" è in un certo senso il "polpettone" dell'album. Lenta, malinconica, struggente, pomposa. La buccia di banana dell'album arriva adesso, con la scanzonatissima "È Meglio Così". Brano che probabilmente si poteva evitare, senza dubbio il peggiore del disco, reso particolare solo dall'armonica suonata dallo stesso Raf. Altro pezzo forte è "Maliverno", un pop elettronico molto particolare. Testo bellissimo, atmosfera glaciale, Uno dei brani meglio riusciti. Si chiude con la traccia acustica "Sogni", non troppo impegnativa, che calma gli animi e ci riporta al punto di partenza, concludendosi esattamente così come iniziava il preludio.
Un ottimo album per uno dei pochi artisti italiani che è riuscito a rimanere sempre sulla cresta dell'onda, pubblicando dischi bellissimi. Non male, per uno che all'inizio cantava canzoncine da discoteca in inglese.
Sogni (prelude)
Sogni è tutto quello che c'è... sono dei frammenti di te... sono come un piccolo popolo... un'oracolo...parlano la vita com'è... sogni se non ce la fai più... ali che ti portano su... uomini combattono altri che si abbracciano... sogni della gente qua giù... sognala una vita che vuoi... non smettere mai... fai che sia infinita e così... tu digli di si... Il mondo dentro te semrbrerà un giocattolo.. .sogni tutto quello che c'è... sognala una vita che vuoi non smettere mai... fai che sia infinita e così... tu digli di si.. sognami almeno una volta se non ci si incontra nei sogni... sogni e tutto quello che c'è...
Interminatamente
Bianca a passi piccoli Sai solo quello che non vuoi Piangi ci provi a vivere E non parli mai coi tuoi E sei così talmente fragile Ti guardo e mi confondo sognami! Seguendo te Sta diventando un¹onda La vita che andando ti circonda E vieni a me teneramente Tu che vivrai interminatamente Sto bene insieme a te interminatamente Sto bene insieme a te Oh Bianca! Che fai miracoli Con gli aeroplani dei vassoi Stanca in mezzo ai tavoli Sorridi sempre come fai? E resto li ti guardo scrivere e ancora mi confondo Vieni qui Seguendo te Sta diventando un¹onda la vita che ti circonda Seguendo te nella tua mente Mi riconoscerai fra tanta genteŠ. Seguendo te Sta diventando un¹onda La vita che andando ci circonda E vieni a me teneramente Tu che vivrai interminatamente! Sto bene insieme a te Interminatamente Sto bene insieme a te Interminatamente! Interminatamente
Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è
Che vuoto che c'e la vita cos'e? e' una gara senza senso e no siamo soli nell'immenso vuoto che c'e la vita cos'e? agnus dei non ci sarà redenzione per i nostri pecca ti e non c'e verità che non vada a pezzi siamo pazzi siamo dannati non prendersi mai, ritrovarsi qui distratti e abbandonati quante stelle nei cellophane questa notte avvolgerai? quanti sogni nell'anima come angeli incontrerai? non lo vedi? lo sai ! siamo fragili noi siamo soli nell'immenso vuoto che c'e soli in fondo all'universo senza un perché c'e bisogno di una luce quaggiù non lasciarmi amore almeno tu come me siamo soli nell'immenso vuoto che c'e dove sei? come si fa a resistere in questi momenti? se non c'e chi ci da neanche una certezza una carezza siamo violenti quante stelle hai raccolto gia per il buio che vivrai? nei deserti dell'anima quanti angeli incontrerai? non lo senti, lo sai! siamo fragili noi siamo soli nell'immenso vuoto che c'e condannati a dare un senso al nulla perché c'e bisogno di una luce quaggiù non lasciarmi amore almeno tu come me dammi un segno che non vivo più ne ho bisogno credi! almeno tu siamo soli nell'immenso vuoto che c'e soli in fondo all'universo senza un perché e ho bisogno di una luce quaggiù Non lasciarmi amore almeno tu Dove sei? Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è E ho bisogno di te e ho bisogno di te Dove sei? Dove sei? Dove sei?
Oggi un dio non ho
Sentivo solitudini l´ulivo del Getsemani e accendersi le voci dentro la città le croci che non porterò oggi un dio non ho. Madonna per la via non andar via che mi perderò... oggi un dio non ho oggi un dio non ho lascio il gregge io oggi un dio non ho E la tua legge qui non rispetterò resta dove sei negli abissi miei non ti cercherò oggi un dio non ho Sentivo moltitudini l´arrivo di altri popoli e accendersi bandiere feste inutili, campane che non suonerò oggi un dio non ho Madonna madre mia non andar via che io morirò e oggi un dio non ho sono uomo anch´io oggi un dio non ho Dentro un vortice nuvole scoppiano e il sole cade giù e ho bisogno di aiuto e non c´è che da vivere, esistere giorno dopo giorno ancora non mi arrenderò... oggi un dio non ho sono morto anch´io se oggi un dio non ho E nell´Amore si io rinascerò chissà dove sei negli abissi miei ti ritroverò, ma oggi un dio non ho
Se ti senti sola
Tre di notte e tu da sola che fai? Quante volte ancora ti perderai a una festa? Chissa' in testa che c'hai! Le tre di notte e giri a vuoto perche' non sai come fare a meno di me anche se la distanza una speranza non e' ai tuoi tormenti se ti senti sola se mi senti vieni qui ora Cosa aspetti? Vola se ti senti sempre piu' sola! E un sole rosso accendi ogni notte che ti dai ma perche' non ti arrendi? Perche' non ti fermi mai? Ma se ti senti sola un po'... ma se ti senti sola tanto sola senza me che cosa aspetti? Vola che di tempo non ce n'e'! E se ti senti sola un po' non dirmi di no! Le tre di notte e uno spiragli non c'e' resto svegli ma e' un dettaglio perche' anche se non arrivi so che vivi per me e mi sgomenti ma se ti senti sola se mi senti vieni qui ora e un sole rosso accendi ogni notte che ti dai perche' non ti arrendi? Perche' non ti fermi mai? Il tempo di arrivare e di morire insieme ancora un po'... non dirmi di no! Ma se ti senti sola un po'... ma se ti senti sola troppo sola senza me cosa aspetti? Vola che di tempo non ce n'e'! E se ti senti sola un po' non dirmi di no
Anche tu
[Raf:] Chissà se c'è un angelo per chi non sa com può rinascere mai più [Eros:] Per chi fra noi si è perso un'altra volta e chissà dov'è e se ritornerà [Raf:] E anche tu non sei più qui ma la vita va così Marco predica la Domenica e la gente prega con lui. [Eros:] Anche tu non sei più qui che la vita va così, un angelo guaggiù per noi. [Raf:] Perché non c'è un segno di rivolta, perché fra di noi c'è il vuoto a questa età? [Eros:] Giorni passati a parlarsi di più [Raf & Eros:] Ti ricordi lo dicevi anche tu che eravamo più veri Ma chi lo sà... era tanto tempo fa. [Eros:] E anche tu non sei più qui e la vita va così Marco predica la Domenica e la gente prega con lui. [Raf:] Anche tu non sei più qui questa vita è così, resta un brivido [Eros:] Lungo un attimo [Raf:] E tutto quello che [Raf & Eros:] Non ti ho mai detto...
Amarsi o non amarsi
una macchina per girare l'America senza meta senza scriverti mai..esitandomi di guardarmi nell'anima fra deserti e oasi di benzina e andare via così e qualche volta andare a piedi dormendo si solo come un prete oramai luci accese di un hotel dormo qui...questa notte troppo lunga per me ma cos'è che ci trascina lontano che ci lega ci divide dov'è questa vita che ci scappa di mano e come un tango suona via e intanto se ne va.. rit: amarsi o non amarsi farsi male senza e nn sapere xkè e lasciarsi ma sentirsi inutili però,amarsi o non amarsi darsi ancora una speranza se c'è e cercarsi da nn trovarsi più... oggi è lunedì e cerco un altro metro' x mimetizzarmi in questa città e mi perdo e non so + se tornare indietro chissà quante altre volte ankora kissà xkè il giorno è sempre un pò + lontano ma kos'è ke ci divide dov'è questa vita ke ci scappa di mano e una makkina gira da se ci sei tu ma non so + se anke fino a perdermi io t cerkerò.. rit:....xkè io t cerkerò....
Senza respiro
Quanti anni ho non c’è tempo Mi aspetterai o no? Lasciarsi e poi sentirsi ogni tanto, ma perché mai per lei ti sacrificai? Eccoci indifesi per il mondo ognuno coi tempi suoi. Sui treni di operai la vita incontrai aveva gli occhi tuoi scese lasciandomi qui Senza respiro io come te pregando vivo e un’anima libero dentro me e sale su sopra di noi come un respiro che non muore mai, che non muore mai. E corre, corre, corre, corre il treno il cielo, le case negli alberi i campi che volano via tu che non sei più mia. Ma non ci perderemo in questo mondo lascia che vada senza di noi. La sera nei granai la vita abbracciai aveva gli occhi tuoi resta per sempre così? Senza respiro dentro di me l’anima è un grido che non muore mai. Senza respiro (coro) Ma chissà dove sei tu Io come te (cori) Ed io ormai non vivo più Senza respiro tu come me Sempre di più per sempre noi Siamo un respiro (come un respiro) Che non muore mai, che non muore mai Che non muore mai, che non muore mai.
È meglio così
È meglio così lasciamoci quì, può darsi che sbaglio, che imbroglio anche me, ma alterno non è l’amore perchè, e spesso è un inferno notturno per noi, perciò rimani coi tuoi che tanto non puoi cambiare, ma sì, è meglio così. Non ti voglio sempre addosso, non ti devo sopportare, le tue storie a più non posso, dacci un taglio per favore, voglio stare quì da solo, son tre ore che mi sgolo, one two three dai lasciamoci quì, è meglio cosi… uh uh…guarda è meglio così… È un dramma lo so lasciarti però, è un mondo che cambia e cambia anche noi, e batti i piedi se vuoi che tanto non puoi legarmi, ma sì, è meglio così. Anche stanotte sono sveglio, ero sicuro fosse meglio, meglio così, meglio, meglio così, meglio, meglio così (meglio) meglio (meglio così) meglio così. Non ti voglio sempre addosso, non ti devo sopportare, le tue storie a più non posso, dacci un taglio per favore, ma da solo ci sto male, resta ancora non andare, vieni quì e così non finì, meglio così… Oh! È meglio così…ihi! Guarda è meglio così…yeah! Forse è meglio…è meglio così…meglio così.
Malinverno
E' inverno e cosi fa gia freddo anche qui dove sei coi sandali?! fermati aspettami ! ma vola via da Rimini l'allegria e ho i brividi oggi in questa spiaggia inutile e come un cencio d'alga vento in faccia guardo il buio immobile ormai. quanta solitudine in quella stanza che tu sai torno sui tuoi passi e poi urlerò con il mare mosso la pioggia addosso solo in questa città tutta sbagliata la pioggia adesso che lo sento di più il male di vivere la pioggia e sabbia e un pugno di rabbia perché mentre ascolto l'invisibile sei un ricordo insopportabile per me oh! dove sei coi sandali?! prendimi ! aiutami! noi per le vie di rimini le compagnie agli angoli e oggi è un deserto inutile un'albergheria nell'universo un atomo invivibile e poi quanta solitudine c'e in fondo all'allegria lo sai torno sui miei passi ormai partirò penso anche oggi stesso la pioggia addosso solo in questa città, tutta sbagliata la pioggia adesso che lo sento di più il male di vivere la pioggia e sabbia e anche un pugno di rabbia perché mentre ascolto l'invisibile sei un ricordo insopportabile un odore una vertigine una dolorosa immagine per me la pioggia adesso che lo sento di più, il male di vivere la pioggia addosso, non finisce più
Sogni
Sogni è tutto quello che c'è... sono dei frammenti di te... sono come un piccolo popolo...un'oracolo...parlanola vita com'è... sogni se non ce la fai più... ali che ti portano su... uomini combattono altri che si abbracciano...sogni della gente qua giù... Sognala una vita che vuoi...non smettere mai... fai che sia infinita e così... tu digli di si... Il mondo dentro te semrbrerà un giocattolo...sogni tutto quello che c'è... Sognala una vita che vuoi non smettere mai... fai che sia infinita e così...tu digli di si... Sognami almeno una volta se non ci si incontra nei sogni... Sogni..è tutto quello che c'è..
Si presenta in total black, con la chitarra acustica imbracciata e in perfetto orario, sul palco del Teatro Team, Raf, che ieri si è esibito a Bari per la terza tappa del tour “Numeri”. Il cantautore, mai sparito dalla scena musicale italiana da quando fece il suo esordio praticamente adolescente, inizia subito con intonare una delle canzoni tratte dal suo ultimo album, senza concedersi alcun ritardo da divo, anzi, l’artista non fa aspettare i suoi fan che lo acclamano a gran voce: per loro non è Raf, ma più semplicemente “Raffaele” .
Anche nel suo ultimo album, che dalla scorsa estate lo sta portando in giro nelle piazze e nei teatri italiani, torna la numerologia, che in realtà non ha mai abbandonato la sua produzione: come dimenticare, per esempio il successo “Due” , ma anche alcuni fra i suoi più grandi successi come “Infinito” o “Iperbole”, i cui titoli rimandano al mondo matematico-simbolico. Tuttavia in “Numeri” la differenza si sente eccome: se finora aveva prevalso una tematica d’amore nei testi dell’artista, nel brano tratto dall’omonimo album, si fa spazio una argomentazione sociale: “siamo 60 milioni di cui 1/3 lavora, 1 su 30 sta a casa,1 su 1000 non la trova, tu contane 8, il nono è povero e per l’erario ogni 1000 di loro c’è un ultramilionario” canta Raf in una canzone quasi di denuncia della contraddizione che caratterizza il mondo in cui viviamo, dove non contano più i nomi e i volti ma, appunto, il fattore numerico, in una frenesia che ormai ci rende ogni giorno sempre più incapaci di fermarci a riflettere.
Pochi i commenti a cui si lascia andare l’artista nostrano, che preferisce, invece, farsi capire a gesti, allargando più volte le braccia ad accogliere in un abbraccio immaginario il suo pubblico. E ben presto ne spiega il perché: “Non mi era mai capitato di essere colpito da una totale afonia” si scusa con il pubblico con una flebile voce e, per farsi perdonare, se mai ce ne fosse stato il bisogno, dedica al popolo pugliese, in particolare ai suoi concittadini di Margherita di Savoia, la canzone “Gente di mare”, brano che ha rappresentato il suo debutto in lingua italiana. Quando poi intona la suo storica “Ti pretendo” il pubblico del teatro è ben contento di supportarlo, cantando all’unisono col cantautore. Vero e proprio visibilio dei, ma soprattutto delle, fan quando Raf, poi, canta uno dei suoi maggiori successi: solo lui può dire una frase abusata da ognuno che sia stato innamorato almeno una volta, come “Sei la più bella del mondo”, senza essere ancora banale, anzi, reinterpretando il testo, si rivolge al pubblico cantando “Siete i più belli del mondo”.
Verso metà concerto fa ingresso sulla scena un pianoforte, anch’esso tappezzato da numeri, e si apre il momento più intimo dell’intera performance: luci soffuse ed è solo Raf con il suo pubblico, anche i musicisti sono usciti di scena, per lasciare l’artista con i fan, che cantano all’unisono con lui, brani come “è quasi l’alba” e “ossigeno”.
Uno show, insomma, tra divertimento e introspezione, che non ha deluso gli spettatori, giovani come meno giovani e che si è calibrato su una perfetta alternanza tra i brani più recenti e quelli più celebri del passato, come “Dimentica” , “Via”, “Cosa resterà degli anni ‘80” e, in una versione del tutto originale, una “Self control” mixata sulla base di “Billie Jean” di Michael Jackson. In un bis poi richiesto a gran voce dal teatro, come poter lasciar fuori dalla scaletta il brano che lo ha consacrato vincitore del Festivalbar 1993 “il battito animale”. In definitiva un bello spettacolo, forse ancora maggiormente apprezzato per le origini dello stesso cantautore, come dire, fa sempre bene al cuore ascoltare buona musica, a km zero.
Raf a Torino: venerdì concerto al Teatro Colosseo
Musica - Raf fa tappa a Torino. Il celebre cantautore pugliese si esibirà venerdì prossimo - 25 novembre alle 21 - al Teatro Colosseo di via Madama Cristina 71. Da anni protagonista della scena musicale, Raf è uno dei più carismatici cantautori italiani. Maestro a descrivere e raccontare stati d'animo impalpabili, a fare materia sensibile del desiderio di libertà che tutti abbiamo dentro. Il 10 maggio scorso è uscito il suo nuovo album "Numeri" e il primo singolo estratto "Un'emozione inaspettata" è tra i più trasmessi dalle radio. Nel nuovo album l'artista coglie l'umana contraddizione dei nostri tempi, tra prospettive, frenesie, incapacità di fermarsi a pensare, a riflettere, correndo il rischio di divenire soltanto dei numeri, di vivere un'insensatezza di fondo che ci porterà stremati sulla linea di chissà quale traguardo. E' nei confronti di questa folle corsa che Raf ha qualcosa da dire.
In scaletta le canzoni più celebri del suo repertorio, ma non mancheranno i brani dall'ultimo album come: Un'emozione inaspettata, Senza cielo, Controsenso, Un tempo indefinito, Nuovi mondi e Mai del tutto.
1 Interminablemente (Interminatamente) 4:39 2 Solos En El Universo (Siamo Soli Nell'Immenso Vuoto Che C'È) 5:05 3 Dormirse Y Despertar (Svegliarsi Un Anno Fa) 4:50 4 La Batalla Del Sexo (La Battaglia Del Sesso) 4:34 5 Qué Quedará De Los '80 (Cosa Resterà Degli Anni '80) 4:57 6 Te Pretendo (Ti Pretendo) 4:23 7 Hoy No Tengo Un Dios (Oggi Un Dio Non Ho) 4:35 8 Amarse O No Amarse (Amarsi O Non Amarsi) 4:55 9 Inevitable Tontería (Inevitabile Follia) 4:30 10 Santos De Ciudad (Santi Nel Vaivai) 4:58
Cannibali è il quinto album discografico di Raf e uno dei suoi maggiori successi discografici: è stato infatti certificato sei volte platino. Il singolo Il battito animale diventa un tormentone estivo e regala a Raf la vittoria del Festivalbar '93.
Tracklist
Il battito animale - 04:39 (Cheope - Raf) Stai con me - 04:29 (Cheope - Raf - Buffat - Abbate) Il Re - 03:21 (Cheope - Raf) Cannibali - 05:02 (Cheope - Raf) La folle corsa - 04:11 (Cheope - Raf - Balatresi) Due - 04:41 (Cheope - Raf) Il canto - 05:32 (Cheope - Raf) Blu? - 04:27 (Cheope - Raf) Mai - 04:27 (Cheope - Raf) Due (Due) - 05:00 (Cheope - Raf)
Il battito animale
Credo abbiam perso la testa o soltanto perso di vista le cose più vere nel mare in tempesta e forse non basta. ti confesso di avere paura e non mi era ancora successo paura del mondo, di te e a volte di me stesso, no no non passa. abbiamo un battito che batte come un martello pneumatico in noi ma se lo controlli col senno di poi non batterà mai abbiamo un battito sano che ci prende la mano come una moto che va che va controvento in velocità; è un rischio si sa se questo mondo non è mai come lo volevi tu se ti vien voglia di gridare e non lermarti più e' il battito animale batte come non ce n'è e ci ha un tiro micidiale che ti prende, che ti porta via con sé no che non smette di picchiare fino a quando non sarà; il tuo battito normale quell' istinto naturale che c'e in te, dentro te batte ogni volta che suono con la mia band batte più forte, batte fino alla morte a volte batte nella musica pop e va controtempo è la parte di te più vera che c'è e allora prova a lasciarti andare che ti sale su va dritto al centro del tuo cuore e non si ferma piu e' il battito animale batte come non ce n'è e ci ha un tiro micidiale che ti prende, e che ti porta via con sé no che non smette di picchiare fino a quando non sarà; il tuo battito normale quell' istinto naturale che c'è in te, dentro te batte e ribatte che sa di tribale e il nostro essere naturale che batte batte batte e si ribella a questa nostra vita e al mondo che ci ha cambiati molto si, ma non fino in fondo no no non passa e allora batte batte batte interminatamente è il battito animale che è nella gente e se lo vuoi ascoltare ti dirà; no no non passa. abbiamo un battito che batte come un martello pneumatico in noi ma se lo controlli col senno di poi non batterà mai abbiamo un battito sano che ci prende la mano come una moto che va
Stai con me
Stai con me Di pioggia o di sole Stai con me Nel bene o nel male Quando tu Non ci sei Stai con me Che a volte mi perdo Senza te In questo deserto Stai con me Perché mai come adesso ho bisogno di te Quanta vita che corre via Augurandomi che non sia Tardi ormai Per ritrovare te in me stesso Credi… siamo nati insieme e cresciuti qua… Anelli di catene uniti, per non spezzarsi più Stai con me nell’alto dei cieli Stai con me tra questi veleni E se avrai perduto i ricordi Nella ruggine stanchi, se avrai rimpianti Non dimenticare il mare Calmo nei mattini limpidi Quella voglia di partire… Che ci mette ancora i brividi Stai con me In tutti i miei giorni Quelli no Di quelli bastardi Stai con me Nei giorni sereni Mai così passeggeri Mai come adesso Quanta vita che corre via Quanti ostacoli nella mia E lo sai puoi salvarmi solo tu Siamo nati insieme Stai con me nell’alto dei cieli Stai con me tra questi veleni Tutto ormai è meno di niente Solo tu il mio presente Adesso stai con me Ora che cammino un po’ assente Tra i rumori e la gente Pensando che tu stai con me
Il re
Volo di notte Sulla marea Inizia così Un’altra odissea Volo sfiorando Le onde sotto di me Sicuro perché Mi chiamano il re Una guerra giusta o no E comunque che ne so io Quando questo finirà Sempre un’altra ci sarà E’ ora è il mio turno, manca un minuto ormai Tremate perché Nel cielo c’è il re Ma questa notte Di fine agosto chissà Dentro di me qualcosa non va Una stella cade giù Come fosse colpita da una contraerei Qui dall’alto la città Sembra un grande luna park Obiettivo in vista a ore sei Sono pronto dai l’ok? Ma poi virando vado via Una guerra è una follia Spengo il motore in silenzio così Sento il mio cuore, i suoi battiti Gira il mondo intorno a me In un grande vortice In caduta libera Liberando l’anima Volo di notte Lasciando dietro di me Qualcuno che Chiamavano il re
Cannibali
Non aver fiducia in nessuno mai nemmeno di me Non giurare amore mai a nessuno perché!... Siamo figli di Caino e ancora il paradiso non c’è… No, che non c’è… Non sarà bello ma Questa è la verità Non mostrarmi il tuo punto debole!... Corri via da qui, non sai quello che rischi! Ti voglio raccontare Il nostro grande male È tutta brava gente Cannibali da sempre Non sappiamo ancora congiurare amare – amavo – amerò Colpa del peccato originale o no? Resta il fatto che – starne fuori no non si può – no non si può Si lo so fa male ma Questa è la verità Siamo tutti buoni – siamo tutti buoni Come gli scorpioni che aspettano Come coccodrilli che piangono Non fidarti mai quando fanno gli occhi tristi Ma qui con te, rimbalzo tra le luci Di mille semafori – e ridiamo svegliandoci – A piedi nudi nel blu Più su liberi di non tornare più Ti voglio raccontare Il nostro grande male È tutta brava gente Cannibali da sempre Andiamo a incominciare Sipario sulle strade Sipario sulla mente Cannibali da sempre
La folle corsa
Dentro di me che cosa c’è c’è che vien da piangere se devo difendermi anche da te caro vecchio amico mio forse sto cambiando anch’io per colpa di un mondo senza pietà ma ribelliamoci a questa schiavitù risvegliamoci che sull’orlo di un abisso siamo noi e intanto va la folle corsa sbandando va sempre di più in cerca chissà di quale risposta che dentro di noi perduta è ormai e intanto va per l’ultima volta la nostra folle corsa lasciando il vuoto dietro di se e anche tu fratello mio corri stanco e come me rispetti la legge del branco e vai calpestando quel che c’è tutto intorno e dentro te lasciando alla polvere l’anima e intanto prendiamo velocità ribelliamoci che non viviamo più risvegliamoci prima che sia tardi, troppo tardi ormai e intanto va la folle corsa sbandando va sempre di più spingendoci in là come fa un’onda che ognuno di noi fermare non sa e intanto va per l’ultima volta la nostra folle corsa ci sta portando via con sé c’è una speranza ancora c’è un occasione sola e tu fermati adesso almeno tu se puoi
Due
Dove sei e come stai e' difficile lo so lo sai fermo al rosso di un semaforo sei tu che cerco nella gente a piedi in taxi o dentro agli autobus due occhi che ti guardano e poi via come forti raffiche, perdersi nel traffico e un clacson dopo l'altro chissa'?! Dove sei come stai cambiero' se cambierai due, perche' siamo noi due lottatori due reduci... Due canzoni d'amore comunque, io e te con le stesse parole seduti a un caffe' e vorrei solo dirti ora che te ne vai se e' amore, amore vedrai di un amore vivrai Ma stasera che cosa fai io che ti telefono, tu che non sei in casa "Lasciate un messaggio" ma e' molto piu' veloce il nastro di me che non so mai che dire... e allora provero' ad uscire stasera io ti trovo lo so. Dove sei come stai non ci sei ma dove vai!? io sono qui come te con questa paura di amare per due minuti, due ore o un'eternita' duellanti nel mare di questa citta' dove tutti han bisogno d'amore proprio come noi due... E vorrei solo dirti ora che te ne vai se e' amore, amore vedrai di un amore vivrai io e te sempre ormai siamo noi siamo in due...
Il canto
E si cammina bene Col bavero all’insù Pugni di mani in tasca Nel cuore sempre tu Butto l’ultima sigaretta Da oggi non fumo più Si può camminare molto e in fretta L’hai fatto tu! Ma forse anch’io Io ci provai a non farti male mai Mancato addio, involontariamente, inesorabilmente liberi Vita che mi viene incontro Strano non sentirne il vento Forse ci vorrà un po’ di tempo e chissà Quanto per sentirne il canto E si cammina bene Ma non ce la faccio più Mi accorgo che è giorno e Milano Ha un cielo quasi blu… E se mi do una spinta, arrivo fin lassù Da dove il mondo sembra così piccolo E niente conta più Ma siamo qui Chi ha dentro una ferita, chi fuori i lividi A testa in giù Amori o semplici emozioni, distruggiamo tutto quanto Come non ci fosse più neanche l’ultima ragione per restare Ancora qui Vita che ci corre incontro Corre, forte più del vento Forse, ci vorrà un po’ di tempo e chissà? Quanto per sentirne il canto
Blu
Come sarà Il nostro domani Io non lo so Non lo so più Ma rotolando Taglia le mani Come una latta Di vernice blu – e non so più Se il mondo è blu? – forse Non lo so più – forse Il ritmo va Triste di samba Notte olà Tu scendi su di me Resto con te Sono di ronda Ma brucerò Chiedendomi se – chiedendomi se Se il mondo è blu? – forse Non lo so più – forse C’era un mare grande Intorno a una terra blu Come fare se non ci sono più nessuno sa nessuno parla e c’è chi muore gli han chiuso per sempre la bocca avanti un altro sotto a chi tocca l’Italia s’è desta l’Italia s’è rotta ed io non so più se il mondo è blu! – forse non lo so più – forse C’era un mare grande Intorno a una terra blu Quale amore se non ci fossi tu Sei tu il mio angelo blu E non mi perdo più – e non mi perdo più Con te – bailando Con te – sto migliorando di già Con te – al mondo Con te – accelerando si va C’è un mare, grande In fondo a due occhi blu Come fare Se non ci fossi tu Mare grande Sei tu il mio angelo blu E non mi perdo più – e non mi perdo più Il mondo è blu? – Forse Non lo so più – Forse Forse
Mai
Perché vivere insieme È rinunciare un po’ A quel che ci appartiene È a volte dirsi no Il bene più profondo È la continuità È rinascere ogni giorno Ogni giorno che verrà Mai – noi – non saremo uguale mai Ma lottando un po’ vedrai Ci somiglieremo sai Perché il tempo passa e noi Mai non ci stancheremo mai Mi piaci come sei e ormai Il ritmo non si ferma mai Perché volersi bene Conoscersi di più È un ponte tra due rive Sull’altra ci sei tu Che sei così diversa Da tutti, anche da me Fuori da questa folle corsa Inarrestabile Mai – noi – non saremo uguali ma Gli opposti come noi – se vuoi Stanno in equilibrio sai E ora stringi le mie mani Che il mondo cade giù La mia forza le tue ali Ci spingeremo su se vuoi tu Mai – noi – non saremo uguali ma Non ci lasceremo mai – ormai Il ritmo non si ferma mai