RAF

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    Raf

    biografia


    Raf, pseudonimo di Raffaele Riefoli (Margherita di Savoia (BT), 29 settembre 1959).
    Sin da ragazzino dimostra una passione innata per la musica.
    Durante le stagioni estive dei primi anni settanta, tutte le sere non manca l'appuntamento all'ascolto della musica suonata dal gruppo "The friends", una formazione locale in auge e molto apprezzata all'epoca, sia a Margherita di Savoia, sia in diverse altre città limitrofe del barese e del foggiano. Intorno ai quattordici anni, dopo un ciclo di lezioni musicali impartitegli dal maestro di musica Giovanni Battista Gorgoglione, esordisce come cantante solista e chitarrista. L'esordio avviene insieme a suo fratello Salvatore Riefoli, il quale subentra nel gruppo "The Friends" a Michele Gorgoglione, nel frattempo emigrato a Torino per lavoro.
    Dopo l'esame di maturità si trasferisce a Firenze per studiare architettura, ma la sua passione per la musica lo vede sperimentare esperienze musicali nuove che lo portano a Londra, dove comincia a comporre brani in lingua inglese che lo faranno conoscere al grande pubblico.
    Prima di affermarsi come Raf, Riefoli ha utilizzato lo pseudonimo di "Rip Kirby" (dal nome di un personaggio dei fumetti). Era questo infatti il nome con cui si faceva chiamare nel 1980, quando ancora era il cantante e bassista dei Cafè Caracas, un trio che comprendeva, oltre a lui, Ghigo Renzulli e Renzo Franchi; che sarebbero poi diventati, assieme a Piero Pelù, i componenti dei Litfiba. Il gruppo, che ebbe vita breve, nel 1979 pubblicò un 45 giri contenente due brani: Tintarella di luna (vecchio successo di Mina in versione post-punk), e Say It's All Right Joy brano molto rapido con influenze Ska e Punk.
    Come Raf dunque, inizia la sua carriera nel 1983 incidendo Self Control, un brano dance che scalerà le classifiche di mezzo mondo grazie anche alla versione dell'americana Laura Branigan. Altri singoli di successo tratti da Self Control saranno: Change Your Mind; London Town; Hard.



    Cronologia successi

    Nel 1987, scrive Si può dare di più che si agiudica il Festival di Sanremo. Lo stesso anno, arriva terzo all'Eurofestival in coppia con Umberto Tozzi con Gente di mare.
    Nel 1988 esce il suo album Svegliarsi un anno fa, che contiene la canzone di Sanremo Inevitabile follia.
    L'anno dopo, è di nuovo a Sanremo con Cosa resterà degli anni '80, inclusa nell'album Cosa resterà..., che contiene anche la canzone che gli fa vincere il Festivalbar, Ti pretendo.
    Nel 1991 esce Sogni... è tutto quello che c'è, che contiene tre hit: Interminatamente, Oggi un Dio non ho (Sanremo 1991) e, Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è. Nel disco spicca la canzone Anche tu, cantata in collaborazione con Eros Ramazzotti.
    Nel 1993, presta la sua voce per il debutto discografico di Laura Pausini nel brano Mi rubi l'anima. Vince di nuovo il Festivalbar nel 1993 con Il battito animale, incluso nell'album Cannibali dal quale verranno poi estratti altri due singoli di grandissimo successo come Due e Stai con me. Cannibali sarà il suo disco di maggior successo discografico.
    Nel giugno del 1995 viene pubblicato Manifesto (primo CD-ROM musicale italiano)[senza fonte]. Il singolo d'apertura è Sei a più bella del mondo altro grande tormentone radiofonico di quell'estate. I singoli successivi saranno: Il suono c'è, Dentro ai tuoi occhi e Prima che sia giorno.
    Nell'autunno del 1996 esce il primo "best of" ufficiale della sua carriera intitolato Collezione temporanea. Sedici grandi successi del suo repertorio riarrangiati per l'occasione oltre all'inedito Un grande salto.
    Il nuovo album di inediti è 1998 La prova, album dalle sonorità decisamente rock che ottiene ottimi riscontri da parte della critica, ma non altrettanti dal pubblico. Dall'album verranno estratti tre singoli: Vita, storie e pensieri di un alieno, La danza della pioggia e Little girl.
    Nel 2001 arriva Iperbole, anticipato dal singolo Infinito che gli fa aggiudicare l'ennesima vittoria al Festivalbar. L'album ottiene un grande successo grazie anche agli altri tre singoli estratti (Via, Nei silenzi ed Oasi).
    il successore arriva nella primavera del 2004 ed è Ouch!, album molto interessante contenente la struggente ballata In tutti i miei giorni. Pochi giorno dopo l'uscita di Ouch, la Mondadori pubblica l'autobiografia Cosa resterà... scritta a quattro mani con Domenico Liggeri.
    Nel 2005 esce la seconda raccolta intitolata Tutto Raf. Divisa in due dischi, la raccolta non contiene alcun inedito ma due bonus track: E penso a te, cover della canzone di Lucio Battisti, e Amarse o non amarse versione spagnola di Amarsi o non amarsi.
    Sempre nel 2005 partecipa a vari progetti. Duetta con Edoardo Bennato in Ogni favola è un gioco con alla chitarra Alex Britti, poi presta la voce al progetto Jetlag nel brano È necessario e, infine, prende parte al disco di duetti di Ron Ma quando dici amore?, cantando La pace.
    Nel 2006, cambia casa discografica passando dalla CGD/WARNER alla Sony-BMG e a maggio pubblica l'album Passeggeri distratti, anticipato dal singolo Dimentica, di cui dirige anche il videoclip e che entra immediatamente in classifica, restandoci per molte settimane. Nell'estate dello stesso anno partecipa alla IV edizione di O' Scià, il festival canoro organizzato da Claudio Baglioni a Lampedusa.
    Il 26 settembre 2008 pubblica Metamorfosi da cui, anticipatamente, estrae il singolo Ossigeno uscito il 29 agosto. Non è mai un errore è il secondo singolo estratto da Metamorfosi, il videoclip è firmato dal regista Claudio D'Avascio. Il terzo singolo, Ballo esce invece nell'estate del 2009. Conclude il Metamorfosi Tour Parte II in piazza Garibaldi a Porto Sant'Elpidio sabato 24 ottobre 2009 in una piazza gremita in occasione della festa del patrono San Crispino.
    Il 30 ottobre 2009 viene pubblicato Soundview, il primo CD-DVD di Raf, supportato dal brano inedito Per tutto il tempo. Le immagini sono del concerto del Forum di Assago (sold-out per l'occasione), girate durante il Metamorfosi tour del 27 febbraio 2009. Duetta con Saverio Grandi nel brano Il doppiatore contenuto nell'album Pattinando sul ghiaccio sottile uscito nell'aprile del 2010.
    Attualmente è in lavorazione il suo nuovo album di inediti che dovrebbe uscire nell'autunno del 2010.



    Edited by tomiva57 - 13/9/2012, 21:30
     
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    Self Control (album Raf)
    Da Wikipedia

    Self Control è l'album discografico di debutto del cantante italiano Raf.

    Tracce
    1. Self Control (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    2. Black and Blue (Primadei - Raf - Piccolo)
    3. I Don't Want to Lose You (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    4. Madeleine (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    5. London Town (Bigazzi - Raf - Piccolo - Prudente)
    6. Hard (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    7. Change Your Mind (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    8. Why in the World (Raf - Piccolo)
    9. She's a Criminal (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    10. Imagination Lover (Bigazzi - Raf - Piccolo)
    11. Frontiers (Raf - Piccolo)






     
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    I don't want to lose you






    London town

     
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    Hard






    Change your mind





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    Svegliarsi un anno fa


    Da Wikipedia


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    Svegliarsi un anno fa è il secondo album di Raf, il primo in italiano del cantautore, pubblicato nel 1988. Il disco contiene otto canzoni di grande intensità, poetica e musicale. Il brano d'apertura è quello che dà il titolo all'album e tratta una tema molto delicato come quello della sieropositività. Il primo 45 giri tratto dall'album è stato invece il quinto brano della tracklist: Inevitabile follia, che ha segnato il debutto dell'artista pugliese al Festival di Sanremo. Il sapore di un bacio viene scritto da Lucio Dalla, Gaetano Curreri e Saverio Grandi, mentre la bellissima canzone L'aeroplano è scritta a quattro mani con Francesco Baccini.
    Tracce

    1. Svegliarsi un anno fa (Bigazzi - Raf)
    2. Il sapore di un bacio (Dalla - Curreri - Grandi)
    3. L'aeroplano (Baccini - Marangon)
    4. Inevitabile follia (Bigazzi - Raf)
    5. Guai (Bigazzi - Raf)
    6. Non sei tu (Cheope - Raf)
    7. Sabbia nei bar (Bigazzi - Raf)
    8. Due occhi deserti (Raf - Albini - Polonia - Ursillo)






    Svegliarsi un anno fa

    Dove sono stato non so
    quasi un anno fuori di me
    ma tu non puoi dirmi di no
    ora che ho bisogno di te.
    Segni degli errori di ieri
    sulle braccia e sul cuore
    forse ancora ne ho
    ma rompi il tuo silenzio di vetro
    fra presente e passato
    e non mi dire di no.
    Svegliarsi un anno fa
    ridendo amore mio
    stamani come va
    tu resta mi alzo io
    finestre come noi
    fra il sole e la città
    ci basta aprirle e poi
    svegliarsi un anno fa
    Dove sono stato non so
    certo che ero fuori di me
    ma strada del ritorno se vieni dall’inferno
    più dolce dei tuoi occhi non c’è.
    No tu non mi puoi dire di no
    ora che ho bisogno di te
    dimmi vedrai, dimmi non so,
    dimmi vorrei, non dirmi di no.
    Svegliarsi un anno fa
    ancora io e te
    con quello che sarà
    diverso da com’è
    addormentarsi e poi
    svegliarsi un anno fa
    il resto è un amnesia
    che il tempo guarirà.
    Svegliarsi un anno fa
    ancora io e te
    con quello che sarà
    diverso da com’è
    addormentarsi e poi
    svegliarsi un anno fa
    il resto è un amnesia
    che il tempo guarirà







    Il sapore di un bacio

    Il sapore di un bacio
    non lo dimentichi
    se è una vita che lo aspetti
    sì sì ti arriva dritto al cuore
    se poi ti perdi e non rifletti
    è quasi forte come far l'amore...
    Il sapore di un bacio
    ti mette i brividi
    ti lasci andare e chiudi gli occhi
    poi ti dimentichi del resto
    non parti più non parti mai
    e quando parti è sempre troppo presto...
    Il sapore di un bacio
    accende la notte
    non importa se dopo
    prendi anche le botte
    il sapore di un bacio, no
    non è sapore normale
    devi prenderlo piano, sì
    sennò può farti anche male
    e rimani sospeso tra la luna e il portone
    per non farlo cadere... sul maglione
    Il sapore di un bacio
    ti fa riflettere
    così ti senti un po' diverso
    da come ti sentivi prima
    pensi fra te "però, che strano"
    sarà più bello domattina...
    Il sapore di un bacio
    accende la notte
    non sai più che ore sono
    ma vale anche le botte
    il sapore di un bacio sì
    fa tremare davvero
    come un raggio di sole
    su un palazzo di vetro
    il sapore di un bacio sai
    ti porta in alto di un metro
    e quando fai per andare
    torni subito indietro

    e rimani sospeso tra la luna e il portone
    per non farlo cadere... sul maglione

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/R/testi_canzoni_...acio_59185.html
    Tutto su Raf: www.musictory.it/musica/Raf
     
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  7. tomiva57
     
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    Raf: Un’emozione inaspettata, nuovo singolo e album 2011
    da Alessia
    nuovo album 2011

    Grande ritorno di Raf nel 2011 con il suo tredicesimo album in studio dal titolo Numeri in uscita il 10 maggio prossimo, a quasi tre anni di distanza da Metamorfosi. Dal 15 aprile 2011 il nuovo disco sarà anticipato in radio dal singolo Un’emozione inaspettata, una bellissima canzone d’amore che rappresenta lo stile unico di Raf.

    Un’emozione inaspettata è un brano innovativo sia negli arrangiamenti costruiti su un suggestivo tappeto d’archi che esalta la grande originalità di Raf e amplifica l’emozione della melodia. Ancora una volta Raf si conferma tra i cantautori più sensibili della musica italiana.


    image





    Raf Numeri: nuovo album a maggio 2011

    by MarcoRotten

    Dopo il bellissimo Metamorfosi del 2008 e il live Soundview nel 2009, Raffaele Riefoli in arte Raf torna sul mercato discografico italiano con un nuovissimo album. Si chiama Numeri ed arriverà sugli scaffali dei negozi di dischi a partire dal prossimo 10 maggio 2011.

    Il nuovo disco sarà anticipato dal singolo Un’Emozione Inaspettata che presto potremo ascoltare in rotazione radiofonica e che, speriamo, sia corredato anche da un video.

    Numeri sarà la quindicesima uscita discografica di Raf compreso il cd live Soundview con il dvd. Ne è passato di tempo da quando quel giovane ragazzo incideva nel 1983 Self Control, primo posto nelle classifiche di mezzo mondo. L’altro grande successo, Si Può Dare Di Più, è del 1987 e vince il Festival di Sanremo cantata da Gianni Morandi, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri.

    Attendiamo con ansia di ascoltare Numeri, il nuovo album di Raf. Data d’uscita 10 maggio 2011.
     
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  8. tomiva57
     
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    " target="_blank">Interminatamente - 04:40
    Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è - 05:03
    Oggi un Dio non ho - 04:33
    Se ti senti sola 04:15
    Anche tu - 03:34
    Amarsi o non amarsi - 04:52
    Senza respiro - 04:10
    È meglio così - 03:52
    Malinverno - 05:11
    Sogni - 03:20




    ...clikka sul titolo per evidenziare i video


    fonte wikipedia





    recensione di Masahiro -debaser,it

    Raf (al secolo Raffaele Riefoli), dopo aver conquistato Sanremo nel 1989 con "Cosa Resterà Degli Anni '80", e il festivalbar con "Ti Pretendo", nel 1991 presenta questo fantastico disco, probabilmente il migliore della sua carriera. La tracklist non presenta nemmeno una canzone sottotono, quasi tutto l'album è pervaso da un'aria triste e malinconica. Tutte le canzoni sono strutturate in modo diverso tra loro, e questo contribuisce a rendere l'album un vero capolavoro.

    Si parte con un preludio di 10 secondi che recita le semplici me efficaci parole "Sogni... è tutto quello che c'è...", quindi si prosegue con "Interminatamente", primo singolo estratto che conquista subito l'hit parade. Il brano è complesso, ricco di phatos, uno dei migliori dell'intera produzione. "Siamo Soli Nell'Immenso Vuoto Che C'è", altro singolo estratto, è un rock/pop in pieno stile fine anni '80. Malinconica, potente, trascina l'ascoltatore e non lo molla fino alla conclusione. Ma il bello deve ancora venire, ed ecco "Oggi Un Dio Non Ho", ballata struggente che all'epoca impressionò il pubblico di Sanremo. Forse il brano migliore dell'album. 3 singoli, 3 canzoni diversissime tra loro. "Se Ti Senti Sola" è un altro brano molto bello, un pò più scanzonato dei precedenti, che probabilmente non risalta troppo per via delle canzoni precedenti. Torna un pizzico di malinconia con il duetto Raf/Ramazzotti di "Anche Tu", canzone acustica davvero particolare. "Amarsi O Non Amarsi" è molto pop, sintetizzata al punto giusto. "Senza Respiro" è in un certo senso il "polpettone" dell'album. Lenta, malinconica, struggente, pomposa. La buccia di banana dell'album arriva adesso, con la scanzonatissima "È Meglio Così". Brano che probabilmente si poteva evitare, senza dubbio il peggiore del disco, reso particolare solo dall'armonica suonata dallo stesso Raf. Altro pezzo forte è "Maliverno", un pop elettronico molto particolare. Testo bellissimo, atmosfera glaciale, Uno dei brani meglio riusciti. Si chiude con la traccia acustica "Sogni", non troppo impegnativa, che calma gli animi e ci riporta al punto di partenza, concludendosi esattamente così come iniziava il preludio.

    Un ottimo album per uno dei pochi artisti italiani che è riuscito a rimanere sempre sulla cresta dell'onda, pubblicando dischi bellissimi. Non male, per uno che all'inizio cantava canzoncine da discoteca in inglese.





    Sogni (prelude)


    Sogni è tutto quello che c'è...
    sono dei frammenti di te...
    sono come un piccolo popolo...
    un'oracolo...parlano la vita com'è...
    sogni se non ce la fai più...
    ali che ti portano su...
    uomini combattono altri che si abbracciano...
    sogni della gente qua giù...
    sognala una vita che vuoi...
    non smettere mai...
    fai che sia infinita e così...
    tu digli di si...
    Il mondo dentro te semrbrerà un giocattolo..
    .sogni tutto quello che c'è...
    sognala una vita che vuoi non smettere mai...
    fai che sia infinita e così...
    tu digli di si..
    sognami almeno una volta se non ci si incontra nei sogni...
    sogni e tutto quello che c'è...





    Interminatamente


    Bianca a passi piccoli
    Sai solo quello che non vuoi
    Piangi ci provi a vivere
    E non parli mai coi tuoi
    E sei così talmente fragile
    Ti guardo e mi confondo sognami!
    Seguendo te
    Sta diventando un¹onda
    La vita che andando ti circonda
    E vieni a me teneramente
    Tu che vivrai interminatamente
    Sto bene insieme a te interminatamente
    Sto bene insieme a te
    Oh Bianca! Che fai miracoli
    Con gli aeroplani dei vassoi
    Stanca in mezzo ai tavoli
    Sorridi sempre come fai?
    E resto li ti guardo scrivere e ancora mi confondo
    Vieni qui
    Seguendo te
    Sta diventando un¹onda la vita che ti circonda
    Seguendo te nella tua mente
    Mi riconoscerai fra tanta genteŠ.
    Seguendo te
    Sta diventando un¹onda
    La vita che andando ci circonda
    E vieni a me teneramente
    Tu che vivrai interminatamente!
    Sto bene insieme a te
    Interminatamente
    Sto bene insieme a te
    Interminatamente!
    Interminatamente





    Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è


    Che vuoto che c'e
    la vita cos'e?
    e' una gara senza senso e no
    siamo soli nell'immenso vuoto che c'e
    la vita cos'e?
    agnus dei
    non ci sarà redenzione per i nostri pecca ti
    e non c'e verità che non vada a pezzi
    siamo pazzi siamo dannati
    non prendersi mai, ritrovarsi qui distratti e
    abbandonati quante stelle nei cellophane
    questa notte avvolgerai?
    quanti sogni nell'anima
    come angeli incontrerai?
    non lo vedi? lo sai !
    siamo fragili noi
    siamo soli nell'immenso vuoto che c'e
    soli in fondo all'universo senza un perché
    c'e bisogno di una luce quaggiù non lasciarmi
    amore almeno tu come me
    siamo soli nell'immenso vuoto che c'e
    dove sei? come si fa
    a resistere in questi momenti?
    se non c'e chi ci da neanche una certezza
    una carezza siamo violenti
    quante stelle hai raccolto gia per il buio che
    vivrai?
    nei deserti dell'anima
    quanti angeli incontrerai?
    non lo senti, lo sai!
    siamo fragili noi
    siamo soli nell'immenso vuoto che c'e condannati a
    dare un senso al nulla perché c'e bisogno di una
    luce quaggiù non lasciarmi amore almeno tu come me
    dammi un segno che non vivo più
    ne ho bisogno credi!
    almeno tu
    siamo soli nell'immenso vuoto che c'e soli in fondo
    all'universo senza un perché
    e ho bisogno di una luce quaggiù
    Non lasciarmi amore almeno tu
    Dove sei?
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
    E ho bisogno di te e ho bisogno di te
    Dove sei? Dove sei? Dove sei?






    Oggi un dio non ho

    Sentivo solitudini l´ulivo del Getsemani
    e accendersi le voci dentro la città
    le croci che non porterò oggi un dio non ho.
    Madonna per la via non andar via che mi perderò...
    oggi un dio non ho
    oggi un dio non ho
    lascio il gregge io
    oggi un dio non ho
    E la tua legge qui
    non rispetterò resta dove sei
    negli abissi miei non ti cercherò
    oggi un dio non ho
    Sentivo moltitudini l´arrivo di altri popoli
    e accendersi bandiere feste inutili, campane
    che non suonerò
    oggi un dio non ho
    Madonna madre mia
    non andar via che io morirò e oggi un dio non ho
    sono uomo anch´io
    oggi un dio non ho
    Dentro un vortice
    nuvole scoppiano e il sole cade giù
    e ho bisogno di aiuto e non c´è
    che da vivere, esistere
    giorno dopo giorno ancora non mi arrenderò...
    oggi un dio non ho
    sono morto anch´io se
    oggi un dio non ho
    E nell´Amore si io rinascerò
    chissà dove sei negli abissi miei ti ritroverò,
    ma oggi un dio non ho






    Se ti senti sola


    Tre di notte e tu da sola che fai?
    Quante volte ancora ti perderai a una festa?
    Chissa' in testa che c'hai!
    Le tre di notte e giri a vuoto perche'
    non sai come fare a meno di me anche se
    la distanza una speranza non e' ai tuoi tormenti
    se ti senti sola
    se mi senti vieni qui ora
    Cosa aspetti? Vola
    se ti senti sempre piu' sola!
    E un sole rosso accendi
    ogni notte che ti dai
    ma perche' non ti arrendi?
    Perche' non ti fermi mai?
    Ma se ti senti sola un po'...
    ma se ti senti sola
    tanto sola senza me
    che cosa aspetti? Vola
    che di tempo non ce n'e'!
    E se ti senti sola un po'
    non dirmi di no!
    Le tre di notte e uno spiragli non c'e'
    resto svegli ma e' un dettaglio perche'
    anche se non arrivi so che vivi per me
    e mi sgomenti
    ma se ti senti sola
    se mi senti vieni qui ora
    e un sole rosso accendi
    ogni notte che ti dai
    perche' non ti arrendi?
    Perche' non ti fermi mai?
    Il tempo di arrivare
    e di morire insieme
    ancora un po'...
    non dirmi di no!
    Ma se ti senti sola un po'...
    ma se ti senti sola
    troppo sola senza me
    cosa aspetti? Vola
    che di tempo non ce n'e'!
    E se ti senti sola un po'
    non dirmi di no




    Anche tu


    [Raf:] Chissà se c'è un angelo per chi non sa com può rinascere mai più
    [Eros:] Per chi fra noi si è perso un'altra volta e chissà dov'è e se ritornerà
    [Raf:] E anche tu non sei più qui ma la vita va così
    Marco predica la Domenica e la gente prega con lui.
    [Eros:] Anche tu non sei più qui che la vita va così, un angelo guaggiù per noi.
    [Raf:] Perché non c'è un segno di rivolta, perché fra di noi c'è il vuoto a questa età?
    [Eros:] Giorni passati a parlarsi di più
    [Raf & Eros:] Ti ricordi lo dicevi anche tu che eravamo più veri
    Ma chi lo sà... era tanto tempo fa.
    [Eros:] E anche tu non sei più qui e la vita va così
    Marco predica la Domenica e la gente prega con lui.
    [Raf:] Anche tu non sei più qui questa vita è così, resta un brivido
    [Eros:] Lungo un attimo
    [Raf:] E tutto quello che
    [Raf & Eros:] Non ti ho mai detto...




    Amarsi o non amarsi


    una macchina per girare l'America senza meta senza scriverti mai..esitandomi di guardarmi nell'anima fra deserti e oasi di benzina e andare via così e qualche volta andare a piedi dormendo si solo come un prete oramai luci accese di un hotel dormo qui...questa notte troppo lunga per me ma cos'è che ci trascina lontano che ci lega ci divide dov'è questa vita che ci scappa di mano e come un tango suona via e intanto se ne va..
    rit: amarsi o non amarsi farsi male senza e nn sapere xkè e lasciarsi ma sentirsi inutili però,amarsi o non amarsi darsi ancora una speranza se c'è e cercarsi da nn trovarsi più...
    oggi è lunedì e cerco un altro metro' x mimetizzarmi in questa città e mi perdo e non so + se tornare indietro chissà quante altre volte ankora kissà xkè il giorno è sempre un pò + lontano ma kos'è ke ci divide dov'è questa vita ke ci scappa di mano e una makkina gira da se ci sei tu ma non so + se anke fino a perdermi io t cerkerò..
    rit:....xkè io t cerkerò....




    Senza respiro


    Quanti anni ho non c’è tempo
    Mi aspetterai o no?
    Lasciarsi e poi sentirsi ogni tanto,
    ma perché mai per lei ti sacrificai?
    Eccoci indifesi per il mondo
    ognuno coi tempi suoi.
    Sui treni di operai la vita incontrai
    aveva gli occhi tuoi
    scese lasciandomi qui
    Senza respiro io come te
    pregando vivo
    e un’anima libero dentro me
    e sale su sopra di noi
    come un respiro
    che non muore mai, che non muore mai.
    E corre, corre, corre, corre il treno
    il cielo, le case negli alberi i campi che volano via
    tu che non sei più mia.
    Ma non ci perderemo in questo mondo
    lascia che vada senza di noi.
    La sera nei granai la vita abbracciai
    aveva gli occhi tuoi
    resta per sempre così?
    Senza respiro dentro di me
    l’anima è un grido che non muore mai.
    Senza respiro (coro)
    Ma chissà dove sei tu
    Io come te (cori)
    Ed io ormai non vivo più
    Senza respiro tu come me
    Sempre di più per sempre noi
    Siamo un respiro (come un respiro)
    Che non muore mai, che non muore mai
    Che non muore mai, che non muore mai.



    È meglio così

    È meglio così lasciamoci quì, può darsi che sbaglio, che imbroglio anche me,
    ma alterno non è l’amore perchè, e spesso è un inferno notturno per noi,
    perciò rimani coi tuoi che tanto non puoi cambiare, ma sì, è meglio così.
    Non ti voglio sempre addosso, non ti devo sopportare,
    le tue storie a più non posso, dacci un taglio per favore,
    voglio stare quì da solo, son tre ore che mi sgolo,
    one two three dai lasciamoci quì, è meglio cosi…
    uh uh…guarda è meglio così…
    È un dramma lo so lasciarti però, è un mondo che cambia e cambia anche noi,
    e batti i piedi se vuoi che tanto non puoi legarmi, ma sì, è meglio così.
    Anche stanotte sono sveglio, ero sicuro fosse meglio,
    meglio così, meglio, meglio così, meglio, meglio così
    (meglio) meglio (meglio così) meglio così.
    Non ti voglio sempre addosso, non ti devo sopportare,
    le tue storie a più non posso, dacci un taglio per favore,
    ma da solo ci sto male, resta ancora non andare,
    vieni quì e così non finì, meglio così…
    Oh! È meglio così…ihi!
    Guarda è meglio così…yeah!
    Forse è meglio…è meglio così…meglio così.





    Malinverno


    E' inverno e cosi
    fa gia freddo anche qui
    dove sei coi sandali?!
    fermati aspettami !
    ma vola via da Rimini
    l'allegria e ho i brividi oggi
    in questa spiaggia inutile
    e come un cencio d'alga vento in faccia
    guardo il buio immobile ormai.
    quanta solitudine
    in quella stanza che tu sai
    torno sui tuoi passi e poi
    urlerò con il mare mosso
    la pioggia addosso
    solo in questa città tutta sbagliata
    la pioggia adesso
    che lo sento di più il male di vivere
    la pioggia e sabbia
    e un pugno di rabbia perché
    mentre ascolto l'invisibile
    sei un ricordo insopportabile per me
    oh! dove sei coi sandali?!
    prendimi ! aiutami!
    noi per le vie di rimini
    le compagnie agli angoli e oggi è un deserto inutile
    un'albergheria nell'universo
    un atomo invivibile e poi quanta solitudine
    c'e in fondo all'allegria lo sai
    torno sui miei passi ormai partirò penso anche oggi stesso
    la pioggia addosso
    solo in questa città, tutta sbagliata
    la pioggia adesso
    che lo sento di più il male di vivere
    la pioggia e sabbia
    e anche un pugno di rabbia perché mentre ascolto l'invisibile sei un ricordo insopportabile un odore una vertigine una dolorosa immagine per me
    la pioggia adesso che lo sento di più, il male di vivere la pioggia addosso, non finisce più




    Sogni



    Sogni è tutto quello che c'è...
    sono dei frammenti di te...
    sono come un piccolo popolo...un'oracolo...parlanola vita com'è...
    sogni se non ce la fai più...
    ali che ti portano su...
    uomini combattono altri che si abbracciano...sogni della gente qua giù...
    Sognala una vita che vuoi...non smettere mai...
    fai che sia infinita e così...
    tu digli di si...
    Il mondo dentro te semrbrerà un giocattolo...sogni tutto quello che c'è...
    Sognala una vita che vuoi non smettere mai...
    fai che sia infinita e così...tu digli di si...
    Sognami almeno una volta se non ci si incontra nei sogni...
    Sogni..è tutto quello che c'è..



    Edited by tomiva57 - 13/9/2012, 21:27
     
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    Raf ha i "numeri" giusti


    di Laura Bienna
    barilive.it


    Si presenta in total black, con la chitarra acustica imbracciata e in perfetto orario, sul palco del Teatro Team, Raf, che ieri si è esibito a Bari per la terza tappa del tour “Numeri”. Il cantautore, mai sparito dalla scena musicale italiana da quando fece il suo esordio praticamente adolescente, inizia subito con intonare una delle canzoni tratte dal suo ultimo album, senza concedersi alcun ritardo da divo, anzi, l’artista non fa aspettare i suoi fan che lo acclamano a gran voce: per loro non è Raf, ma più semplicemente “Raffaele” .

    Anche nel suo ultimo album, che dalla scorsa estate lo sta portando in giro nelle piazze e nei teatri italiani, torna la numerologia, che in realtà non ha mai abbandonato la sua produzione: come dimenticare, per esempio il successo “Due” , ma anche alcuni fra i suoi più grandi successi come “Infinito” o “Iperbole”, i cui titoli rimandano al mondo matematico-simbolico. Tuttavia in “Numeri” la differenza si sente eccome: se finora aveva prevalso una tematica d’amore nei testi dell’artista, nel brano tratto dall’omonimo album, si fa spazio una argomentazione sociale: “siamo 60 milioni di cui 1/3 lavora, 1 su 30 sta a casa,1 su 1000 non la trova, tu contane 8, il nono è povero e per l’erario ogni 1000 di loro c’è un ultramilionario” canta Raf in una canzone quasi di denuncia della contraddizione che caratterizza il mondo in cui viviamo, dove non contano più i nomi e i volti ma, appunto, il fattore numerico, in una frenesia che ormai ci rende ogni giorno sempre più incapaci di fermarci a riflettere.

    Pochi i commenti a cui si lascia andare l’artista nostrano, che preferisce, invece, farsi capire a gesti, allargando più volte le braccia ad accogliere in un abbraccio immaginario il suo pubblico. E ben presto ne spiega il perché: “Non mi era mai capitato di essere colpito da una totale afonia” si scusa con il pubblico con una flebile voce e, per farsi perdonare, se mai ce ne fosse stato il bisogno, dedica al popolo pugliese, in particolare ai suoi concittadini di Margherita di Savoia, la canzone “Gente di mare”, brano che ha rappresentato il suo debutto in lingua italiana. Quando poi intona la suo storica “Ti pretendo” il pubblico del teatro è ben contento di supportarlo, cantando all’unisono col cantautore. Vero e proprio visibilio dei, ma soprattutto delle, fan quando Raf, poi, canta uno dei suoi maggiori successi: solo lui può dire una frase abusata da ognuno che sia stato innamorato almeno una volta, come “Sei la più bella del mondo”, senza essere ancora banale, anzi, reinterpretando il testo, si rivolge al pubblico cantando “Siete i più belli del mondo”.

    Verso metà concerto fa ingresso sulla scena un pianoforte, anch’esso tappezzato da numeri, e si apre il momento più intimo dell’intera performance: luci soffuse ed è solo Raf con il suo pubblico, anche i musicisti sono usciti di scena, per lasciare l’artista con i fan, che cantano all’unisono con lui, brani come “è quasi l’alba” e “ossigeno”.

    Uno show, insomma, tra divertimento e introspezione, che non ha deluso gli spettatori, giovani come meno giovani e che si è calibrato su una perfetta alternanza tra i brani più recenti e quelli più celebri del passato, come “Dimentica” , “Via”, “Cosa resterà degli anni ‘80” e, in una versione del tutto originale, una “Self control” mixata sulla base di “Billie Jean” di Michael Jackson. In un bis poi richiesto a gran voce dal teatro, come poter lasciar fuori dalla scaletta il brano che lo ha consacrato vincitore del Festivalbar 1993 “il battito animale”. In definitiva un bello spettacolo, forse ancora maggiormente apprezzato per le origini dello stesso cantautore, come dire, fa sempre bene al cuore ascoltare buona musica, a km zero.




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    Raf a Torino: venerdì concerto al Teatro Colosseo


    Musica - Raf fa tappa a Torino. Il celebre cantautore pugliese si esibirà venerdì prossimo - 25 novembre alle 21 - al Teatro Colosseo di via Madama Cristina 71.
    Da anni protagonista della scena musicale, Raf è uno dei più carismatici cantautori italiani. Maestro a descrivere e raccontare stati d'animo impalpabili, a fare materia sensibile del desiderio di libertà che tutti abbiamo dentro.
    Il 10 maggio scorso è uscito il suo nuovo album "Numeri" e il primo singolo estratto "Un'emozione inaspettata" è tra i più trasmessi dalle radio.
    Nel nuovo album l'artista coglie l'umana contraddizione dei nostri tempi, tra prospettive, frenesie, incapacità di fermarsi a pensare, a riflettere, correndo il rischio di divenire soltanto dei numeri, di vivere un'insensatezza di fondo che ci porterà stremati sulla linea di chissà quale traguardo. E' nei confronti di questa folle corsa che Raf ha qualcosa da dire.

    In scaletta le canzoni più celebri del suo repertorio, ma non mancheranno i brani dall'ultimo album come: Un'emozione inaspettata, Senza cielo, Controsenso, Un tempo indefinito, Nuovi mondi e Mai del tutto.

    fonte :ogginotizie.it
     
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  10. tomiva57
     
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    RAF

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    Questo disco era in versione spagnola



    1 Interminablemente (Interminatamente) 4:39
    2 Solos En El Universo (Siamo Soli Nell'Immenso Vuoto Che C'È) 5:05
    3 Dormirse Y Despertar (Svegliarsi Un Anno Fa) 4:50
    4 La Batalla Del Sexo (La Battaglia Del Sesso) 4:34
    5 Qué Quedará De Los '80 (Cosa Resterà Degli Anni '80) 4:57
    6 Te Pretendo (Ti Pretendo) 4:23
    7 Hoy No Tengo Un Dios (Oggi Un Dio Non Ho) 4:35
    8 Amarse O No Amarse (Amarsi O Non Amarsi) 4:55
    9 Inevitable Tontería (Inevitabile Follia) 4:30
    10 Santos De Ciudad (Santi Nel Vaivai) 4:58