Abruzzo ... Parte 1^

TERAMO..MARTINSICURO..GIULIANOVA..PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO..

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  1. tomiva57
     
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    Notaresco (267 m. s.l.m.)



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    Le origini di Notaresco (267 m. slm. e circa 6.800 abitanti nell'intero comune) risalgono ad epoca tardo-medievale. Nei documenti più antichi la località è a volte menzionata con il nome di Lotaresco, probabilmente derivante da Lotario, proprietario dell'antico castello. Il borgo, che fu per lungo tempo dominio degli Acquaviva di Atri, è situato nella valle del Vomano, a pochi chilometri dal Mare Adriatico.

    Antico borgo adagiato su di una fertile collina,territorio gia abitato dai tempi della preistoria infatti nella contrada di Caporipe sono stati rinvenuti reperti del periodo dell’età del ferro, e in seguito dagli antichi romani, che nella contrada di Grasciano avevano costruito una villa, tornata alla luce dopo scavi archeologici (I secolo A.C.- II secolo D.C.).

    Notaresco è un paese collinare della Valle del Vomano posto tra il mare Adriatico e il blocco granitico del Gran Sasso.

    Al colle sul quale sorge di forma conica si aggrappano in semicerchio i vecchi edifici costruiti gli uni sugli altri come a

    valersi sostenere fra loro mentre mura antiche anche se nascoste da moderni rifacimenti,chiudono il cerchio ideale. In alto al centro si estende la piazza del Civitello che a tutte le caratteristiche di una cittadella fortificata.

    Il nome originale di Notaresco lo deriva da Lothario,Re d'Italia,o, meglio ancora da Lotharingius' come nativo della Lotaringia la regione francese della Lorena trasformato dalla popolazione Longobarda con probabile intento spregiativo versoi Franchi, in Lothariscus.Solo nel XIV secolo , il nome subirà un cambio della lettera iniziale mutando il nome in Notarescus e quindi in Notaresco.
    Lothario era diventato re d'Italia nell'anno 822 per valere del padre Ludovico I detto il Pio Imperatore dei Franchi succeduto a Carlo Magno.

    Dopo la morte di Ludovico il Pio e l'invenstitura di Lothario ad imperatore dei Franchi per diritto di primogenitura , accese una guerra tra fratelli che si concluse con la pace di Verdun e porto' la divisione dell'Impero dei Franchi tale spartizione consegnò a Lothario La Provenza La Borgogna ,L'Alsazia L'Italia e alcune diocesi.

    Qualche anno dopo Lothario nomina re d'Italia suo figlio Ludovico II conservando per- sé la veste d'Imperatore dei Franchi.

    Negli anni e seguire Notaresco fece parte del Ducato di Atri sotto la famiglia degli Acquaviva fino ad arrivare ai Borboni e quindi ai nostri giorni.Verso la metà del XVIII si sviluppò un eccellente cultura Agronomica di cui diversi studiosi originari di Notaresco si misero in mostra in ambito Nazionale, di questi ricordiamo: Ignazio Rozzi Pio Mazzoni, Carlo Romualdi, Pasquale Clemente e in ultimo Giuseppe Devincenzi che nel Primo Governo Regio dopo l’Unità d’Italia fu Ministro del Lavoro. Devincenzi Nacque a Notaresco nel 1814 mori a Napoli nel 1903,partecipò ai moti del 1848 ,per 10 anni fu esule in Inghilterra, ebbe un ruolo di rilievo nell’organizzazione Cavouriana e Garibaldina ,nel 1868 venne nominato senatore e quindi ministro dei Lavori Pubblici. Le sue aziende agricole,per efficienza e modernità,venivano additate a modello in ambito europeo.

    Notaresco agli inizi del XIX secolo ebbe una forte emigrazione verso l’Europa e l’America, uomini e famiglie intere che partivano in cerca di miglior fortuna . Negli anni sessanta settanta con il bum economico ci fu’ un ritorno delle famiglie nella cittadina e di conseguenza un forte sviluppo ,infatti dal 1973 in poi sorsero tantissime attività artigianali e industriali che portarono lavoro e benessere, grazie anche al saper fare delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute fino al 2001.

    Da vedere: centro storico, il “civitello” o fortezza di Lotario, il palazzo Acquaviva (oggi palazzo municipale), la chiesa dei SS. Pietro e Andrea con abside medievale, a Guardia Vomano la chiesa di San Clemente al Vomano con il “ciborio” più antico d’Abruzzo, il museo archeologico “Romualdi” (085-895230). Da Notaresco si può raggiungere l'Abbazia di Santa Maria di Propezzano; anche se situata su territorio del comune di Morro D'Oro, è facilmente raggiungibile da qui.

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    Oggi è un moderno centro commerciale ed industriale il cui nucleo urbano conserva, unitamente alla chiesa parrocchiale di S. Rocco, alcuni interessanti edifici ottocenteschi.



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    Abbazia di S. Clemente al Vomano



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    La chiesa e l'annesso monastero, esistente già nel IX secolo, furono oggetto in età romanica di una radicale ristrutturazione ed a questa fase risalgono i resti del cenobio e l'attuale chiesa, a tre navate su sostegni eterogenei, con copertura lignea a vista, tre absidi semicircolari, senza transetto e presbiterio sopraelevato sulla sottostante cripta. L'epoca di tale rifacimento è tradizionalmente ancorata all'anno 1108, inciso sullo stipite sinistro del portale e sulla cui interpretazione si sono dibattuti numerosi studiosi.

    La chiesa, ridotta ad edificio cimiteriale, è stato oggetto di recenti restauri che hanno portato alla luce i resti dell'edificio preesistente.

    All'interno si conserva il ricco e pregevole ciborio, eretto sull'altare dalla celebre bottega di Ruggiero e Roberto.

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    La tradizione ne attribuisce la fondazione, intorno all’874, ad Ermengarda figlia dell’imperatore Ludovico II, già fondatore di San Clemente a Casauria. La struttura subì un primo restauro nel 1100, per volere dell’abate di Montecassino, assumendo le attuali forme del romanico abruzzese.

    Gli scavi, però, hanno messo in luce i resti dell’originaria costruzione, oggi visibili dal pavimento a vetro della chiesa, che sono molto antecedenti il IX sec. La facciata presenta due robusti contrafforti di sostegno e vi si apre un notevole portale architravato in pietra. L’interno è a tre navate, terminanti in absidi semicircolari.

    Il pezzo più famoso ed importante dell’intero complesso è certamente il maestoso e ricco ciborio, uno dei più belli ed importanti d’Abruzzo, eseguito da Roberto e da suo padre Ruggiero, artisti di formazione normanna, che hanno unito influssi orientaleggianti a quelli classici. Da non dimenticare anche l’altare, che risente delle stesse influenze del ciborio, la statua in legno policromo di San Clemente, del ‘700, e gli affreschi quattrocenteschi della navata sinistra.

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    Abbazia di Santa Maria di Propezzano

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    Il territorio comunale di Morro D'Oro, località collinare situata a pochi chilometri dalla costa adriatica, custodisce una delle più antiche e belle abbazie dell'intera regione: la grandiosa S. Maria di Propezzano (inizi VIII secolo), tempio romanico di scuola atriana, che mostra affreschi di varie epoche ed un magnifico chiostro a pianta quadrata con avanzi di pitture di Sebastiano Majeski.E’ di stile romanico e sorge sul luogo dove la leggenda dice che il 10 maggio dell’anno 715 sia apparsa la Madonna. Si può dire che la facciata sia divisa in tre parti: quella centrale è arricchita da un sobrio portico che precede il portale, la parte di destra è accorpata al convento, mentre la parte di sinistra ha un ricco portale più ampio, detto “Porta Santa”, che viene aperto solo il 10 maggio ed il giorno dell’Ascensione. Una massiccia torre campanaria quadrangolare è accorpata con l’intero edificio. L’interno presenta tre navate di quasi uguale ampiezza, separate da imponenti archi a tutto sesto.

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    Morro D'Oro (210 m. s.l.m.)



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    Antico borgo (210 m. slm) di circa 3.000 abitanti situato su un colle circondato da verdeggianti vigneti ed uliveti.

    Morro D'Oro conserva numerosi splendidi monumenti di varie epoche storiche, tra cui spiccano la chiesa di S. Salvatore (1331), nel centro del paese, che custodisce una pregevole Madonna in terracotta policroma e alcune pitture su tela del seicento di Francesco Ragazzino. A qualche chilometro dal centro abitato il territorio di Morro D'Oro rifulge per la presenza della stupenda Abbazia di "S. Maria di Propezzano", fondata agli inizi dell'VIII secolo sotto Papa Gregorio II. La chiesa, uno dei Templi del cattolicesimo più belli ed antichi dell'intero Abruzzo, è Monumento Nazionale dal 1902. L'abbazia era molto apprezzata nel medioevo per la sua attività spirituale e diversi Pontefici la vollero premiare con la concessione di privilegi ed indulgenze.

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    convento di S. Antonio

     
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12 replies since 21/10/2010, 11:45   4990 views
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