GIGLIOLA CINQUETTI..

Biografia.Discografia. news..Foto...Ecc...

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    Tuttintorno - 1991

    Tracce:

    Odor Di Maggio

    Notte Di Stelle
    Abbassando
    Come Viviamo Questa Età
    Luna Vagabonda
    Le Storie
    Le Amiche
    Quel Tuo Cuore Da Re
    Prima Del Temporale
    Io Sono Tua



    ...clikka sul titolo per evidenziare i video




    Prima del temporale


    Questo fiume silenzioso
    che mi porta più lontano
    non sarà percorso invano
    se tu partirai con me.
    Se la notte si avvicina
    mi potrai trovare sveglia
    sulla luce che ti abbaglia
    io ci metterò un foulard.
    Ci sarò
    quando vorrai chiamarmi io verrò
    e per addormentare te
    io ti potrò cantare
    quello che vorrai sentire.
    Ci sarò
    prima del temporale io verrò
    per ripararti sulla via
    io ti potrò coprire
    ed aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.
    Mentre passano stagioni
    che trascinano ricordi
    non è detto che sia tardi
    se non guardi che ora è.
    Tra i percorsi accidentati
    che ci possono cambiare
    c'è una foto da guardare
    quelle facce siamo noi.
    Ci sarò
    dentro alla nostra stanza ti dirò
    tutte le favole che so
    ma le farò cambiare
    inventando un lieto fine.
    Ci sarò
    prima del temporale porterò
    questo soprabito che ho
    e ci nasconderemo
    ad aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.
    Ci sarò
    prima del temporale riuscirò
    a rimanere qui con te
    e resterò in silenzio
    ad aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.
    Non avremo freddo più.




    Io sono tua


    In un sogno antico
    ti ritroverò
    acerbo e un po'sbiadito
    e accarezzerò
    gli occhi di un bambino
    le tue ambiguità
    trasparenti e ardite
    giochi di voluttà.
    Uomo evanescente
    con quale intensità?
    Essere importante
    con quanta crudeltà?
    Poi la farai finita
    che cosa inventerai?
    Guardandomi negli occhi
    che cosa troverai?
    Io sono tua
    io sono tua
    io sono tua.
    Nei profondi istinti
    della tua complicità
    confusa e straordinaria
    la tua abilità.
    Vorrei che in un momento
    mi assomigliassi un po'
    per porre fine al gioco
    per dirti che sarò
    sarò per te orizzonte
    la tua libertà
    ma scoprirò i tuoi fianchi
    la tua fragilità.
    Guardando nei tuoi occhi
    mi riconoscerei
    sperduta e un po'bambina
    e ancora ti direi:
    "Io sono tua
    io sono tua
    io sono tua
    io sono tua
    io sono tua
    io sono tua



    Edited by gheagabry1 - 18/6/2020, 21:44
     
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    Gigliola-Cinquetti


    Gigliola Cinquetti (foto Olycom)



    EUROSONG 2012, Gigliola Cinquetti racconta a Sorrisi le emozioni della prima vittoria dell’Italia




    di franco bagnasco
    da:sorrisi.com


    Sono passati quasi 50 anni da quando Gigliola Cinquetti, classe 1947 e allora poco più che bambina, vinse (unica donna in Italia) l’Eurofestival (oggi Eurovision Song Contest, la cui serata finale è in programma sabato su Raidue) con la celeberrima «Non ho l’età». Ma il ricordo è ancora vivissimo, indelebile.

    «Era il 21 marzo 1964» racconta «e mi trovavo a Copenaghen, in Danimarca. Avevo appena vinto Sanremo con la stessa canzone e partecipavo di diritto. Faceva un freddo incredibile e c’era la Guardia reale, con quei grandi colletti bianchi, che diventava parte della scenografia della serata. Non mi sembrò neppure così strano essere lì, perché dopo Sanremo credevo che tutto o quasi a quel punto mi potesse succedere».

    Una strada segnata…

    «All’epoca era tutto più codificato: appena vincevi Sanremo, c’erano automaticamente una serie di tappe obbligate. Infatti prima di andare in Danimarca presenziai a una cosa a Parigi e ne avevo in programma un’altra subito dopo in Germania».

    Che ricordo ha di quel momento?

    «Fu una bella esperienza, con un problema tecnico da risolvere: un’ipotesi di contestazione per la durata del pezzo, che per regolamento non poteva andare oltre i tre minuti. Il nostro durava dieci secondi in più, e il direttore d’orchestra lavorò per staccare il tempo più velocemente e rientrare nel minutaggio. Ricordo che era molto impensierito per questo, dal momento che tutta la responsabilità ricadeva su di lui. Alla vittoria provai una grande gioia e al contempo il dispiacere di non essere a casa con i miei familiari a festeggiare me stessa».

    E poi?

    «Poi transitai in Germania, alla tv inglese e a quella spagnola. Entrai nel frullatore per un anno. E nel ’65 nei teatri in Giappone. Terra dove sono poi tornata più volte».

    Tornò in gara una seconda volta nel ‘74, ma senza vincere…

    «Sì, ma arrivai seconda dopo gli Abba… Avevo appena vinto “Canzonissima” (in quel periodo partecipava all’Eurofestival chi si era aggiudicato questo programma) con “Alle porte del sole”, e portai un pezzo intitolato “Sì”, con versione anche inglese e tedesca. Per l’Inghilterra c’era anche Olivia Newton John al suo debutto. Sia lei che gli Abba li ritrovavo poi puntualmente a ogni ospitata nelle tv europee».

    Infine, nel ’91, la conduzione, in coppia con l’altro vincitore, Toto Cutugno, che se l’era aggiudicato nel ’90.


    «Andò bene, con un grosso ascolto, ed era complicata la conduzione in un contesto internazionale. In Italia il management e la Rai hanno sempre fatto il tifo contro gli italiani in gara, per non avere l’obbligo di farsi carico dell’organizzazione dell’evento l’anno successivo, in caso di vittoria. È un peccato che da noi l’Eurofestival sia così sottovalutato o di nicchia, perché nei Paesi del Nord Europa e dell’Est è qualcosa di veramente importante. Del resto noi abbiamo sempre avuto Sanremo a schiacciare tutto il resto».

    Per l’Italia quest’anno a Baku, in Azerbaijian, partecipa Nina Zilli. La conosce?

    «Le faccio i miei migliori auguri. L’ho vista a Sanremo e mi sembra interessante».
     
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  3. tomiva57
     
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    Dalla nascita al 1964

    Gigliola Cinquetti nasce a Verona il 20 dicembre del 1947...
    Ma perché non lasciamo che sia Lei stessa a raccontarci la sua vita ? Almeno fino a qualche mese dopo la notte dell'1 febbraio 1964, in cui il firmamento della canzone italiana e internazionale acquista una nuova stella! Il racconto che vi proponiamo è quello fatto da Gigliola e pubblicato da "ALBI BOLERO FILM" nell'agosto del 1964... leggiamolo:

    "Sono nata nel dicembre del 1947 a Verona in una palazzina di via Pascetti 1.
    Vi presento la mia famiglia: mio padre Luigi, disegnatore edile, la mamma Sara, specialista in torte di mele... e mia sorella Robbi (Rosabianca più grande di venti mesi), compagna inseparabile di giochi e di studi. Avevo sei mesi e la mamma afferma che ero molto allegra….di giorno, di notte invece la mia inclinazione verso il canto già si rivelava imperiosa e i miei strilli la tenevano sveglia per un bel po'…
    Sono stata sempre un po' ribelle da piccola…a quell'epoca la mia preoccupazione maggiore era che le mie bambole non prendessero freddo, anche in piena estate le coprivo letteralmente di lana, poi le prendevo tutte e le mettevo a letto accanto a me. So che dovevo provvedere anche alle bambole di Robbi, perché Lei non se ne curava troppo!

    Passavamo le nostre vacanze estive a Cerro, un piccolo paese di mille abitanti che ancora adesso (sta parlando la Gigliola fresca dei trionfi di Sanremo e Copenhagen) è la nostra meta preferita, ma spesso ci recavamo anche al mare, a Bellaria o a Cesenatico.

    A cinque anni feci la mia prima esperienza teatrale. Partecipai ad una rappresentazione per bambini e mi affidarono la parte della Madonna. Dovevo cullare Gesù Bambino, ma poiché era troppo pesante per me, lo sospesero al soffitto per mezzo di fili. Ma sul più bello i fili si ruppero e mi trovai a dover sostenere il peso completo sulle mie deboli braccia di bambina… ogni volta che ci ripenso ricordo il tuffo al cuore che provai allora! Tutto finì bene… la mia presenza di spirito si rivelò fin d'allora… e i primi applausi piovvero abbondanti. In quell'occasione i miei nonni mi portarono in Piazza delle Erbe a mangiare i bomboloni, che, tra parentesi, mi piacciono ancora adesso… e la nonna mi regalò un canarino che vive tutt'ora: ha la bellezza di tredici anni!

    Scoperto il talento musicale, i miei genitori mi iniziarono allo studio della musica. Prendevo lezioni di pianoforte da una simpatica suora che adesso si è trasferita in America. Ricordo le lunghe ore di solfeggi ed esercizi insieme a Robbi. Una frase che ho sentito spesso nei miei riguardi: "com'è brava la nostra Gigliola" (durante le piccole rappresentazioni canore in famiglia…), la nostra…la mia... sembra che io sia un po' di tutti! E questo mi procura indubbiamente una grande gioia, perché sento intorno a me l'affetto sincero di tutti...

    Vi racconterò quali erano i miei giochi preferiti da piccola. Nel giardino di casa nostra Robbi e io ci travestivamo servendoci di foglie e di tralci di edera che strappavamo dal muro, con grande disappunto dei vicini! Quando riuscivamo a farla franca il nostro gioco preferito era Giulietta e Romeo. Il nostro Romeo era purtroppo l'unico bambino della compagnia e, vi assicuro, aveva un bel daffare a tenere a bada tutte quelle Giuliette…ma a lungo andare il rampicante si fece sempre più sparuto ed i vicini, per farci star tranquilli, pensarono di affidarci un pezzetto di terra che noi trasformammo in orto. Fu veramente una bella trovata! Piantammo un po' di tutto ma la riuscita migliore la diedero le patate. Il nostro ricevimento a base di patate fritte fu un successone!
    D'inverno andavamo spesso a sciare sui monti della Lessinia, ma mi piacevano di più le belle volate sulla slitta! Gli sport non sono davvero il mio forte! Ho tentato invano di divenire una provetta nuotatrice, ho fatto qualche tiro di tennis e qualche traballante corsa coi pattini a rotelle ma, sempre con risultati…poco brillanti! Al contrario, riuscivo bene nel disegno e nel canto!


    Il primo ad incoraggiarmi nelle mie inclinazioni ed a convincere i miei genitori fu il commendator Gerosa, un caro amico di papà. Per merito suo iniziai a studiare sotto la guida del maestro Ravazzin e nel 1959 mi avventurai con un po' di tremarella su di un vero palcoscenico: quello del teatro Ristori di Verona. Confesso che il cuore mi batteva forte, ma per fortuna la voce mi uscì ugualmente limpida e sicura, e dopo le prime note mi rinfrancai (Gigliola vinse la gara di canto e tra i vincitori anche Dino Zimbelli, in seguito solo Dino). Tutto andò bene e da quel giorno continuai a partecipare alle rivistine promosse dalla E.N.A.L. Ma la nuova passione per il teatro non mi fece trascurare lo studio. Per studiare caricavo la sveglia alle quattro della mattina, ma gli occhi non mi si volevano mai aprire e così la ricaricavo alle cinque, poi alle sei e così via, finchè mi riducevo all'ultimo momento a dover studiare sul tram, durante il tragitto! Nonostante ciò, me la cavavo sempre benino, per fortuna mia, perché altrimenti papà non mi avrebbe permesso di continuare sulla via…della canzone! Mia sorella Robbi era spesso mia compagna sulle scene delle solite rivistine e nella mia vita queste erano le esperienze più entusiasmanti, ma le più divertenti erano le gite di fine settimana fatte in compagnia di mia sorella e dei nostri amici. La nostra meta preferita era Cerro, il paesino dove eravamo soliti andare in campagna. Lassù non ci sono ritrovi né sale da ballo ed allora ci rifugiavamo nei garages a ballare frenetici twist. Naturalmente, ad un certo punto, mi facevano cantare. Ma quello che ascoltava le mie canzoni in anteprima era sempre Michelino (un pappagallo) che gorgheggiava con le mie ultime novità. Povero Michelino! Non so proprio come abbia fatto a resistere nelle nostre mani….mi ricordo che un giorno gli abbiamo perfino tagliato le unghie, perché a nostro parere erano troppo lunghe…
    Ma torniamo alla mia….carriera musicale! Un fatto che da principio mi sconcertò un poco era il silenzio del pubblico che mi accoglieva alla mia entrata in scena. Questo atteggiamento mi intimoriva perché non sapevo se era un bene o un male. Gli applausi però mi rassicurarono ben presto! Era un bene! A dirvi la verità a me bastava tutto questo, la mia vita era perfettamente felice e la mia sola ambizione era quella di apparire almeno una volta alla televisione, sapete come siamo noi ragazzi. Per questo accettai i suggerimenti del maestro Ravazzin ed ebbi l'approvazione dei miei genitori per partecipare al concorso di Castrocaro."


    Sospendiamo per un momento questo dolcissimo racconto di Gigliola per inserire qualche altra notizia biografica. Nell'estate del 1963 Gigliola fece un'audizione alla RAI di Venezia per partecipare alla selezione preventiva dell'équipe veneta della trasmissione televisiva Gran Premio. Tra i membri della commissione, il baritono Gino Becchi ebbe modo di dire ai genitori di Gigliola "Questa ragazza mi piace perché ha una voce bene impostata nelle note basse e nelle medie: in quelle alte non deve forzare, ma abituarsi a cantare come parla". Un suggerimento davvero prezioso!


    In Agosto la RAI la invita a presentarsi a Milano per la prova finale…ma gli avvisi rimasero sotto la porta di casa, perché Gigliola era in vacanza con i genitori. Il maestro Ravazzin riesce a contattarla alle 14 del giorno stabilito e partono in quattro con la seicento del padre (detta la "Filippa") che non supera i novanta chilometri all'ora. La giuria aveva già smobilitato…ma Gigliola riesce a fare il suo esame... dopo il trionfo di Castrocaro non parteciperà più a Gran Premio e ringrazierà pubblicamente quei signori della giuria che avevano acconsentito a farle fare l'esame fuori tempo. Gigliola dice di aver avuto l'approvazione dei genitori a partecipare a Castrocaro, ma più volte si è detto che papà Cinquetti ha voluto fortemente questa partecipazione. Papà Luigi diventa subito un "personaggio" accanto alla figlia che ha cercato di imporre nel mondo dello spettacolo fin da piccola... Gigliola ha sempre ricordato un'altra audizione in RAI, quando per apparire meno giovane, si mise i tacchi a spillo... .ma fu bocciata perché qualcuno della commissione notò "i suoi denti larghi"!!!
    Ritorniamo, dunque, a Castrocaro, al "concorso di voci nuove" che il patron Gianni Ravera ha "inventato" e che sta diventando un trampolino di lancio per i giovani cantanti. I due vincitori andranno a Sanremo! Castrocaro ha già rivelato cantanti come Carmen Villani e l'anno precedente aveva lanciato Eugenia Foligatti che al Festival di Sanremo aveva poi conquistato un terzo posto... per non parlare di una certa Iva Zanicchi, presente tra i finalisti. Gigliola supera tutte le eliminatorie. Quattromila circa i concorrenti, 128 i selezionati, 10 i finalisti che domenica 22 settembre si contendono i due posti per il XIV Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
    Un altro debutto, quel 22 settembre, Pippo Baudo nelle vesti di presentatore della manifestazione musicale.
    Riprendiamo, dunque, il racconto di Gigliola: "Feci allora conoscenza con Giorgio Gaber che fu il mio padrino in quella occasione…."Affido a te la mia canzone 'Le strade di notte'! Gigliola abbine cura, è nelle tue mani! O meglio nella tua gola!"... "Stai tranquillo, Giorgio! Farò del mio meglio"... .Io, perfetta sconosciuta, mi trovai di fronte tutti i grossi calibri del mondo della canzone (oltre a Gaber, Tony Renis, la grande Petula Clark e la sofisticata cantante francese Françoise Hardy con cui Gigliola viene subito accostata, per il suo stile nell' interpretare i due delicatissimi pezzi scelti "Le strade di notte", appunto, e "Sull'acqua").
    Il solito timor panico mi tagliò le gambe prima di andare in scena, ma una volta uscita mi rinfrancai, vedendo Giorgio Gaber che mi sorrideva fiducioso. Certo non avrei mai immaginato di vincere! Fu questa la mia prima vittoria e la condivisi con Bruno Filippini, un simpaticissimo ragazzo con il quale mi divertii molto in quel periodo. Prendemmo parte insieme a gare di bicicletta e ci esibimmo, senza molto onore in verità, sui pattini a rotelle. E sempre insieme, comparimmo per la prima volta alla televisione con Mike Bongiorno nella trasmissione "La Fiera dei sogni".
    In effetti tutti quei macchinari freddi e inerti m'incutevano un po' di soggezione. Mi facevano sentire sola e indifesa, in mezzo a strani mostri dalle lunghe braccia. "Penso alle cose perdute" fu il primo disco che incisi. E' un motivo che mi piace particolarmente, perché rispecchia perfettamente un lato del mio carattere: mi dispiace infatti che il tempo fugga e gli avvenimenti si susseguano a un ritmo così veloce! Quando cammino per le strade della mia città e rivedo i luoghi della mia infanzia, dico la verità, mi piacerebbe ritornare ai miei giochi di bambina, ai primi anni di scuola, alle prime amicizie….del resto tutte le canzoni che hanno affidato alla mia interpretazione mi calzano a pennello. A pensarci bene, forse è proprio questa la ragione della mia fortuna: quando le canto, mi sento così profondamente viva e sincera! Odio ogni falsità e non mi sentirei perciò d'interpretare oggi una canzone non adatta a me. Mi piacque molto anche la seconda canzone che incisi "Quando vedo che tutti si amano". Mi dava un senso di dolce tristezza che senz'altro giovava alla mia interpretazione.
    Il lavoro mi metteva un appetito! Ricordo ancora le scorpacciate di pastasciutta che feci con Mike Bongiorno e Filippini…sembravamo tre affamati. Fu per me il periodo televisivo! Infatti fui invitata allora anche alla televisione spagnola, dove presi parte ad un importante show. Si avvicinò così l'avvenimento più importante della mia vita: Sanremo!



    E qui interrompiamo ancora il racconto della nostra Gigliola, per ricordare questo magico Sanremo. E' il capolavoro di Gianni Ravera, il Festival che passerà alla storia della nostra canzone perché rappresenterà il culmine, mai più raggiunto, di questa manifestazione. Per la prima volta gli interpreti italiani vengono abbinati a quelli stranieri e così calcheranno le scene del Casino personaggi come Paul Anka, Gene Pitney, Frankie Avalon, Los Hermanos Rigual, il mitico Frankie Laine, Peggy March, Ben E. King... e una certa Patricia Carli, francese, che viene accoppiata alla nostra Gigliola nell'interpretazione di "Non ho l'età (per amarti)", firmata da Panzeri-Nisa, ma in realtà scritta da Gene Colonnello.
    Quando Gigliola esordisce al Festival, il 30 gennaio, Vincenzo Buonassisi scrive"La settima canzone in gara era un motivo molto amabile di Panzeri e Nisa, felice anche nel tema e nelle parole: 'Non ho l'età per amarti', eseguito con dolcezza da Gigliola Cinquetti". L'Italia tutta si innamora di quella sedicenne così per bene e le attribuisce un inatteso trionfo…la sua partner, quando sa della vittoria crolla a terra svenuta, Gigliola no. E' pronta a reinterpretare la canzone davanti alle telecamere e a dispensare sorrisi ai fotografi. "Ho vinto anch'io - dichiarerà la Carli,- ma il merito è tutto di Gigliola".
    "Una diva che arrossisce. Forse i tempi cambiano. In meglio." è il commento di Gigi Vesigna su Bolero. Dal canto suo la grande Mina, presente in platea in compagnia di Corrado Pani, aveva pronosticato: "Voi magari penserete tutti a Modugno, a Paul Anka o agli altri grandi, ma state attenti alla Cinquetti: al pubblico piace più lei".
    E'anche la professionalità di questa sedicenne che colpisce tutti. "Dicono che abbiamo vinto"- le dice il maestro Monaldi - "Mike ti sta cercando. Allora è vero. Bongiorno è un grande professionista"... la sua partner, quando sa della vittoria crolla a terra svenuta, Gigliola no. Viene letteralmente portata sul palcoscenico a reinterpretare la sua canzone davanti alle telecamere bombardata dai flash dei fotografi e sommersa dagli applausi e dal calore del pubblico…e lei è pronta a sorridere. "Ho vinto anch'io - dichiarerà la Carli,- ma il merito è tutto di Gigliola."
    Le polemiche però non potevano mancare, soprattutto per la mancata vittoria di Bobby Solo con la sua "Una lacrima sul viso". Il cantante viene escluso dalla finalissima a causa di una laringite che gli impedisce di eseguire la canzone dal vivo (alcuni sostengono in realtà che si tratti solo della paura di affrontare il palcoscenico). Il capo ufficio stampa della sua casa discografica aveva chiesto e ottenuto un'esibizione in playback ma questo aveva irrimediabilmente escluso la canzone dalla finale, pur decretandone poi il successo discografico.
    Ma leggiamo come Gigliola ricorda quei momenti:
    "Conobbi in tale occasione molti cantanti stranieri, avvicinai Mina che ebbe subito fiducia in me e sostenne la mia possibilità di vincere contro il mio stesso parere. Ricordo i momenti d'emozione dietro le quinte. Antonio Prieto non ricordava più le parole della sua canzone, Frankie Avalon con Paul Anka e Rydell, al colmo del nervosismo, inscenarono una vera sarabanda nel sottoscala. Io avevo un tremito convulso ai lati della bocca. La mia paura era che in un primo piano televisivo tutti se ne accorgessero. Alla fine arrivò il mio turno e una calma completa m'invase. Ma quando rientrai tra le quinte non riuscii a trattenere le lacrime. Quando mi annunciarono la vittoria per poco non svenni. Patricia Carli fu tanto sorpresa quando le dissero che avevamo vinto che ruppe il registratore con il quale stava giocherellando nell'aspettativa del risultato. Mi girava la testa, ma non persi la calma. Mentre Patricia Carli piangeva commossa, io mi sentii trasportare da una gioia irrefrenabile, sprizzavo gioia da tutti i pori. Dopo Sanremo cominciò per me una girandola di impegni. Feci il mio primo volo e il comandante, sapendolo, volle festeggiare l'avvenimento. Fu un volo tranquillo e non ebbi mai un momento di paura. Posso dire anche che fu molto divertente! Giunta a Parigi cantai all'Olympia (insieme a Jacques Brel) e me ne andai in giro per la città che avevo sempre sognato, alla ricerca di pittori ed ebbi modo di conoscere alcuni importati personaggi della televisione francese (Silvie Vartan, il presentatore Albert Resnais…).
    Incominciai a pagare il prezzo del successo…due panini mangiati in fretta e furia invece dei soliti buoni pranzetti della mamma! A volte la notorietà è soffocante, ma in certi casi commovente, la calda simpatia del pubblico mi rende felice. Ebbi il piacere, in quel periodo, di cantare a fianco di Mina e della Vanoni, in una trasmissione televisiva. Benché così diverse da me, ammiro molto queste due cantanti!
    E venne così il gran giorno di Copenaghen!
    Il 21 marzo scorso ebbi la gioia di portare per la prima volta alla vittoria i colori italiani nel Gran Premio Europeo, e vi assicuro che è stata una dura lotta, senza esclusione di colpi. Infatti a due ore solamente dall'inizio della trasmissione ci capitò un bel guaio ("Non ho l'età" aveva la durata di 3 minuti e 19 secondi e rischiava l'eliminazione perché il regolamento diceva che le canzoni avrebbero dovuto avere la durata di 3 minuti)... ma Monaldi fece miracoli! Riuscì a tagliare quei 19 secondi di troppo e, bene o male, si arrivò alla sera, sfiniti per le prove continue. Ma sapete che preoccupazione! Prima di entrare in scena l'emozione era tale che mandai in frantumi un bicchiere! Per fortuna mi rinfrancai e la mia canzone giunse in porto felicemente. La serata fu molto emozionante anche perché, ad un tratto, si fece avanti sul palcoscenico un dimostrante (politico pare) con un gran cartello…ma fu presto allontanato dalle guardie danesi. La cosa creò un certo trambusto, ma tutto è bene quel che finisce bene…e per me finì proprio benissimo!
    Dopo la vittoria di Copenaghen i miei impegni aumentarono sensibilmente. Ritornata a Parigi per lavoro, fui invitata da Chevalier a cantare una canzone insieme a lui: "L'italiano".
    (Il duetto con Maurice Chevalier rimane nella memoria per il clamore che suscitò. Il grande chansonnier aveva cantato una sola volta con un'altra donna, Mistinguett, e Gigliola ricorderà spesso questo incontro. Ancora il suo francese non era perfezionato e non poche erano le difficoltà di dialogo... ma suo padre, Luigi, non sì preoccupò più di tanto e, con grande familiarità, instaurò un dialogo con Chevalier... parlando addirittura in veneto! Ma c'è un altro incontro "storico" di Gigliola in questo periodo. In Inghilterra incontra i Rolling Stones, allora agli esordi, e lei già stella internazionale... non ne avrà un bel ricordo!!)
    A Parigi ebbi modo di far visita anche al noto pittore Lorjou, che mi fece il ritratto, ed io naturalmente da buona allieva del Liceo Artistico, lo feci a Lui….e il bello è che gli piacque! Gli parlai dei miei studi, e mi piacque molto scoprire che i nostri gusti in fatto d'arte collimavano: la scultura graca, l'arte etrusca, Giotto furono i nostri argomenti preferiti. Purtroppo la nostra conversazione fu limitata per il fatto che io non conosco altre lingue se non l'italiano e il…..veronese! Dovrò provvedere a colmare questa lacuna poiché anche quando sono andata a Londra mi sono trovata a disagio. L'unica frase che ho capito è stata questa: "Oh, Gigliola Cinquetti!".



    A proposito d'Inghilterra, anch'io non ho resistito alla tentazione di vedere da vicino le famose guardie che non battono ciglio... E' proprio vero! Sembra che il mondo intorno a loro non esista! Se vi capita di andare a Londra, sappiate che, contrariamente a quanto si crede, ci sono degli enormi gelati... che sono una meraviglia! Vi sarete accorti che sono un po' golosa, eh? A me piacciono i gelati di fragola e di caffè e la torta di mele che fa mia madre. Ecco, non ho molto tempo per starmene in pace a chiacchierare! Mi fotografano in tutte le maniere, mi fanno fare da indossatrice, da fotomodella…hanno perfino dato il mio nome ad una bambola! Recentemente ho ricevuto in dono la riproduzione in argento della scheda d'iscrizione da me inviata all'organizzazione Gianni Ravera per il concorso di Castrocaro (porta la data del 13 Aprile 1963) che è stata per me l'inizio di una nuova vita. Nella stessa occasione la mia casa discografica mi ha consegnato un disco di platino per i due milioni di dischi della canzone "Non ho l'età" che si sono venduti in tutto il mondo. Questa canzone è stata al primo posto nelle vendite in Francia, Svizzera, Belgio, Danimarca,Spagna, Messico. Al secondo posto in Argentina ed a Hong Kong e al terzo posto in Germania e Inghilterra. " ("Non ho l'età" infatti era stata tradotta in diverse lingue, sempre interpretata da Gigliola ad eccezione di poche versioni "esotiche" Diventerà, insieme a "Volare", la canzone italiana più conosciuta e più venduta nel mondo tirando ben 5 milioni di copie).
    Mi hanno anche offerto di fare la parte di protagonista in un film intitolato "Non ho l'età", ma ho rifiutato perché non mi sento ancora pronta per affrontare lo schermo e poi mi piacerebbe magari fare una particina piccola ma in un film importante, diretta da un buon regista.
    La mia vita ora è intensissima. A volte devo fare autografi e firmare dischi per un intero pomeriggio. Non ho più orari, devo trascurare gli studi. La mamma e il papà, per starmi vicino hanno sconvolto tutti i loro programmi. Intorno a me sono tutti mobilitati per evadere la mia corrispondenza. Immaginate che sono millecinquecento lettere al giorno per me che ricevevo sì e no una cartolina al mese! Ora sono, come si suol dire, sulla cresta dell'onda, ma so che tutto questo finirà un giorno e ciò non mi spaventa. La mia maggiore ambizione rimane sempre quella di sposarmi e di avere tanti bambini."
    Qui si chiudono i ricordi di Gigliola…e riprendiamo noi, allora.
    Dopo Sanremo arriva un nuovo disco e scegliere i pezzi non è facile. Il clamore del nuovo personaggio che prepotentemente si è imposto ad un pubblico mondiale, la ragazzina all'"acqua e sapone", non accenna a placarsi e così occorre andare cauti. Viene pubblicato il 45 giri "Il primo bacio che darò/Non è niente lasciami stare" che subito conquista i primi posti della hit parade, mentre ancora è presente "Non ho l'età", e poi arrivano anche "Quando passo il ponte conte", versione italiana di una delicata canzone di Brassens, e "Prima o poi…telefonerai".
    E' necessario creare un repertorio e le incisioni proseguono con "Caro come te/Barbablù". Quasi tutti questi brani verranno tradotti in diverse lingue mietendo successi anche all'estero.
    Gigliola in estate partecipa da protagonista per ben 8 settimane al varietà "Johnny 7", condotto da Jonny Dorelli. Con lei ci sono un'esordiente Paola Pitagora e la simpaticissima Anna Maestri. Gigliola, introdotta da una sigla che è anche una sua nuova canzone "Tutte meno una", ripropone tutti i brani da Lei incisi fino ad allora, sia quelli proposti sotto forma di 45 giri, sia quelli inseriti nel suo primo LP dal titolo "Gigliola Cinquetti". Stranamente Gigliola non incide "Le strade di notte" con la quale ha vinto Castrocaro, ma solo il secondo motivo presentato al Festival del suo debutto "Sull'acqua", che apparirà anche in versione francese col titolo "Reste la".
    Dopo la partecipazione a "Johnny 7" seguono altri 45 giri , un omaggio a Verona con due deliziosi brani "Sui scalini dell'Arena/Se a Verona ghe fusse il mar" e poi "Le mie poesie preferite", in cui Gigliola si rivela anche fine dicitrice di poesie.



    E la scuola? E' chiaro che la vita della giovanissima diva è stata messa a soqquadro, ma nonostante le assenze, è riuscita a studiare ugualmente e non abbandona gli studi. Alla fine dell'anno scolastico viene rimandata in Storia dell'Arte, ma a settembre riparerà brillantemente e ad ottobre ritorna in aula con le sue compagne a frequentare il quarto corso del Liceo Artistico "Accademia Cignaroli" a Verona. Le sue compagne non stanno nella pelle ad avere insieme a loro la diva di cui tutti parlano ma che in realtà è rimasta la ragazza semplice che era prima del suo trionfo a Sanremo e poi a Copenaghen.
    Gigliola dovrà sacrificarsi non poco se vorrà diplomarsi in disegno, perché i suoi impegni, ormai, sono tantissimi. Il 13 ottobre è ancora a Parigi per partecipare a una trasmissione televisiva e a fine mese è , per due settimane, protagonista all'Olympia di Parigi. In Italia, invece, è attesa la sua partecipazione all'edizione 1964 di Canzonissima che quell'anno si intitola "Napoli contro tutti". Affidato alla conduzione di Nino Taranto, il programma rappresenta la sfida partenopea a tutte le canzoni del mondo. Gigliola sarà l'unica cantante a portare in finale ben due canzoni, consacrando il successo di "Non ho l'età", seconda, e classificandosi quarta con "Anema e core", prima sua incisione di un brano napoletano. "Napoli contro tutti" la ripaga della sua mancata partecipazione al festival di Napoli, dove avrebbe dovuto interpretare la splendida canzone vincente di Modugno "Tu si 'na cosa grande", poi assegnata a Ornella Vanoni. Modugno, subito dopo la vittoria di Gigliola a Sanremo, si era schierato con i suoi detrattori definendo il suo trionfo "una buffonata". Cambierà idea da lì a un paio d'anni.

    fonte:Archivio di Gigliola al Museo Storico di Trento





    Dal 1965 al 1969


    Sull'onda del successo Gigliola nel 1965 ritenta l'avventura di Sanremo presentandosi in coppia con Connie Francis e proponendo la canzone "Ho bisogno di vederti". Il brano, di Ciampi-Ramsete, è bellissimo sembra voler dimostrare la raggiunta maturità della giovane sedicenne che lo scorso anno "non aveva l'età". "Ho bisogno di vederti, di sentire la tua voce, di abbracciarti.. .e di dirti quello che sei per me"…un amore "maturo" cantato da una giovanissima, ma anche un "amore" cantato da una donna "matura" e l'accoppiata con Connie Francis è, in tal senso, clamorosa. La grande cantante italo-americana è una delle grandi presenze femminili di questo Festival. Ne citeremo alcune: Timi Yuro (l'interprete di "A chi"), Petula Clark, Dusty Springfield, Milva e le "esordienti di lusso" Ornella Vanoni e Iva Zanicchi. Gigliola è dunque la favorita, anche per questa edizione sanremese, e , in effetti, trionfa nel corso della prima serata. "Ho bisogno di vederti" è prima. Ma in finalissima è Bobby Solo a vincere con "Se piangi, se ridi" ma Gigliola non se la prende più di tanto. "Se avessi vinto di nuovo - dichiarerà - avrebbero detto che sono un piccolo mostro, non una professionista". E Rodolfo D'Intino su Sorrisi e Canzoni scrive "La sconfitta le ha dato una dimensione più umana: ora può anche perdere come accade alle migliori colleghe, da Mina a Rita Pavone". Anche "Ho bisogno di vederti" le porta comunque un discreto successo internazionale (in Germania diventerà "Ich muss immer an dich denken", in Francia "Dans l'eglise de lumière" ed in Spagna "Necesito verte"). E non solo in questi paesi, ma nel resto del mondo, Gigliola mieterà, in questo anno, grandissimi successi. Infatti, pochi giorni dopo la conclusione del Festival è in Spagna, da dove arriva per la prima volta la notizia, subito smentita, di un suo fidanzamento. Sarà questo un motivo ricorrente su di Lei. Si riparlerà di fidanzamento quando viene fotografata in compagnia del figlio del suo editore discografico. Ancora una immediata smentita. Tutti vogliono sapere se questa ragazza non sia segretamente innamorata e c'è il sospetto che il suo candore sia soltanto una parte affidata al personaggio. Si capirà col tempo che Gigliola è una ragazza come tante altre della sua età che il fidanzato, ancora, non ce l'aveva. I suoi impegni non si contano più e le sue tournèes, sempre trionfali, la portano in tutti i cinque continenti. Ma c'è l'impegno degli esami di maturità. Quest'anno, infatti, Gigliola si diploma al Liceo Artistico della sua città. Questa esperienza ce la facciamo raccontare proprio da lei.
    "Lassa che te toca, te si tanto fortunà!" - mi dicevano i compagni prima di entrare in aula, per l'esame di maturità artistica. Era il 1965, l'anno precedente avevo vinto i festival di Castrocaro, Sanremo e Copenaghen, francamente non potevo considerarmi una ragazza sfortunata. Ma temevo che qualcuno pensasse che dessi l'esame per farmi pubblicità o, peggio, per prendere in giro la scuola. Durante le mie prove orali la sala era affollata di fans e di curiosi, come un teatro, e ne ho avuto piacere perché così tutti si sono resi conto che i commissari non mi hanno usato alcun trattamento di favore. Avevo affrontato l'esame per una questione di orgoglio, e poi perché non amo lasciare le cose a metà. Le ultime settimane studiavo dodici ore al giorno dovendo recuperare il tempo perso cantando. Il terzo trimestre non ero quasi mai andata a scuola: da metà aprile a metà maggio ero stata a Parigi, all'Olympia, uno spettacolo ogni sera, due al giovedì e al sabato e tre alla domenica. Da metà maggio a metà giugno in Giappone...
    É la prima tournèe di Gigliola nel paese del Sol Levante, dove è gia una star e i nipponici impazziscono per Lei. Si racconta che i tassisti, durante le Olimpiadi del 1964 svoltisi a Tokio, per salutare e chiedere ai clienti se fossero italiani, dicessero "Non ho l'età ?". Questa tournèe trionfale tocca, oltre a Tokio, le città di Kyoto, Osaka e Kokura e con Gigliola ci sono la mamma Sara e il cantante Luciano Tajoli, che festeggia i 25 anni della sua carriera.
    Continua a raccontare Gigliola: "Nel diario avevo consumato tutte le pagine riservate alle assenze, che mio padre, dopo una discussione in famiglia per trovare la formula più opportuna, dichiarava fatte "per motivi personali", e che il preside, benevolmente, giustificava. Tante assenze che ad un certo momento temetti di non essere nemmeno ammessa all'esame. Considero questa esperienza una delle più belle della mia vita, mi ha dato più soddisfazione conquistare il diploma che vincere un festival. Anche perché, siamo sicuri, l'esame costa fatica e sudore, mentre un festival, in fondo, resta un gioco. A me poi gli esami, chissà perché, fanno venir fame. Ricordo che durante gli scritti di architettura - chiusi in classe otto ore al giorno, per una settimana, a redigere un progetto - divoravo ogni giorno una decina di panini e bevevo quattro bottiglie di Coca-Cola. 'Come fai ad avere tanto appetito?' - sospiravano le mie pallide compagne, imbottite di simpamina e di endovenose - 'Lassa che te toca, te si tanto fortunà!' poi correvano in chiesa ad accendere un cero a sant'Antonio. Io non prendevo simpamine né dicevo giaculatorie. Mi pare poco serio scomodare il cielo per queste cose, tanto meno lo prego per vincere un festival, mi sembrerebbe una profanazione. Finiti gli esami noi studenti, per scaricare la tensione nervosa, siamo andati in gita sul Carega, una montagna vicino a Verona, abbiamo cotto le bistecche sulle braci di pino, bevuto fiaschi, cantato e ballato. Al ritorno trovai il regalo di mia nonna: una bicicletta con le manopole di madreperla"
    Dopo gli esami Gigliola ritorna star internazionale. Sul finire dell'anno è ancora una volta in Spagna, dopo aver toccato anche i paesi sudamericani, e proprio in Spagna iniziano le riprese del suo primo film musicale da protagonista. Il titolo provvisorio è "Ho bisogno di vederti", ma, subito dopo il suo secondo imminente trionfo sanremese, verrà cambiato in "Dio, come ti amo". Ha paura di non poter essere a casa per Natale, poi ci riesce, e approfitta, qualche giorno prima, di una sosta della lavorazione per volare a Verona, e preparare l'albero, come ha sempre fatto.



    Nel 1966 Gigliola, prima di affrontare di nuovo la platea sanremese, è protagonista di uno show televisivo in tre puntate dedicato interamente a lei dal titolo "Io, Gigliola". Lo spettacolo viene trasmesso da sabato 8 a sabato 22 gennaio e rifugge dagli effetti spettacolari dei varietà del sabato sera volendo essere la sincera confessione di un'adolescente arrivata al successo prima di "avere l'età" e desiderosa di fare il punto della sua vita artistica e di ragazza diciottenne. E'il racconto, divertente e spesso ironico, della vita di Gigliola che affida ad un diario i suoi ricordi e le nostalgie. Gigliola reinterpreta i suoi precedenti successi e presenta due inediti: "Un bel posto" e la bellissima "Sfiorisci bel fiore" di Enzo Jannacci (che inciderà poi anche in Francia con il titolo "Les filles et les roses"). Inoltre balla, imita Brigitte Bardot e Marilyn Monroe e intrattiete ospiti importanti quali Virna Lisi, Vittorio Gassman, Monica Vitti e Renato Rascel. Suoi partner sono Ubaldo Lay, il famoso Tenente Sheridan, che le dedicherà graziose stornellate come a una moderna Giulietta, ed il complesso dei "Les Surfs".



    Il sabato successivo, terminato lo show, Gigliola è di nuovo a Sanremo dove continua il suo nuovo corso. Vuole proprio scrollarsi di dosso il clichè della ragazzina che "non ha l'età" e dimostrare al suo pubblico di essere cresciuta, di essere una donna capace di dichiarare il suo amore ad un uomo dicendogli "Dio, come ti amo". Autore del brano è Domenico Modugno che sul personaggio di quella ragazzina si è proprio ricreduto, tanto da dichiarare di aver scritto la canzone pensando all'interpretazione che ne avrebbe dato Gigliola. La critica approva la sua scelta, anche se con parole non troppo lusinghiere per il cantante: "Se Modugno dovesse ancora vincere a Sanremo, stavolta il merito va a Gigliola" - scriveranno i giornali.
    Il 1966 si profila un anno difficile per Sanremo. Sono di moda lo yè-yè e i capelloni e le giurie sono composte soprattutto di giovani. Si teme quindi che per le "vecchie glorie" e le canzoni melodico-tradizionali ci siano ben poche speranze.
    E invece sono proprio queste a trionfare. Gigliola e il Mimmo nazionale vanno in finale classificandosi quarti nella loro eliminatoria. Prime saranno Ornella Vanoni e Orietta Berti con "Io ti darò di più". Tra gli eliminati a sorpresa Bobby Solo e il tenore Giuseppe di Stefano nella sua prima ed ultima partecipazione a Sanremo. La seconda serata vede invece le promozioni di Milva, Pino Donaggio e Iva Zanicchi mentre vengono eliminati Adriano Celentano con "Il ragazzo della via Gluck", Gino Paoli e la bravissima ma sfortunata Luciana Turina.
    L'eliminazione dei "capelloni" provoca tensioni, Nella serata finale vi sono schiamazzi in sala per l'esibizione dei Ribelli (unico complesso rimasto in gara che si classificherà ultimo) , dietro le quinte si assiste ad alcuni svenimenti dovuti all'emozione e sul palco sviene addirittura la presentatrice Carla Puccini, svenimento che poi si rivelerà artefatto. Gigliola canta per ultima, indossa un abito bianco trapuntato in oro e un toupet a mo'di frangetta. E' un trionfo. Al termine della serata la canzone sarà proclamata vincitrice.
    All'annuncio della vittoria Modugno abbraccia Gigliola con calore sollevandola da terra. La gonna di Gigliola si solleva facendo intravedere le sue mutandine ed i fotografi immortaleranno l'evento in una foto che farà il giro del mondo. In Italia "Dio, come ti amo" avrà un ottimo successo sia nella versione di Gigliola che in quella del Mimmo nazionale. Diversamente andranno le cose in Europa, dove Modugno subirà una solenne bocciatura all'Eurofestival arrivando addirittura ultimo. Infuriato, il cantante lamenterà brogli mai comprovati nelle votazioni. A Gigliola il compito di risollevare le sorti della canzone, compito in cui riuscirà splendidamente portandola in giro per il mondo, incidendola in varie lingue ("Mon dieu, comme je t'aime" in francese, "Dios mio, como te quiero" in spagnolo, con titolo invariato in tedesco. Ve ne sarà anche una versione giapponese).
    "Dio, come ti amo" le apre le porte del cinema. Alla canzone, come è pratica usuale in quegli anni, viene dedicato un film che la vede come protagonista assoluta. Per Gigliola il cinema non è una novità. Aveva già fatto alcune apparizioni in altri film musicali, ma questa è la sua prima esperienza da protagonista. Interpreta il ruolo di una giovane nuotatrice napoletana, segretamente innamorata del fidanzato dell'amica spagnola. Accanto a lei l'attore Mark Damon, già protagonista di alcuni film storici, ed alcuni grandi dello spettacolo italiano quali Nino Taranto, Raimondo Vianello, Carlo Croccolo e Antonella Della Porta. Gigliola interpreta molti dei suoi successi e, nel classico lieto fine in cui i due innamorati si ritrovano all'aeroporto di Capodichino, "Dio, come ti amo". Al termine della canzone, come nella migliore tradizione, un bacio e un abbraccio suggellano il loro amore. Naturalmente i giornali si sbizzarriscono inventando un flirt tra i due interpreti e chiedendosi fino all'ultimo giorno delle riprese se la scena di quel bacio verrà girata o meno, considerato che solo due anni prima Gigliola "non aveva l'età". Il film diventerà un vero e proprio film culto, specialmente nei paesi del sudamerica. In Brasile, dove diversi anni più tardi verrà commercializzato anche in videocassetta, figura ancora come uno dei tre principali campioni d'incassi in assoluto. Gli altri due sono "Il nome della rosa" e "Titanic".



    Dopo "Dio, come ti amo" Gigliola riceve la proposta di girare un secondo film, stavolta di genere diverso, dal titolo "Testadirapa". Ma prima di questo ritorna alla sua carriera di cantante. Partecipa ad una puntata di "Studio Uno" insieme a Sandra Milo e Lelio Luttazzi in cui interpreta "Dio, come ti amo" e si esibisce in uno sketch che prevede scambio di battute al vetriolo con "Sandrocchia".
    In "Testadirapa", diretto da Giancarlo Zagni, Gigliola interpreta una maestrina dell'800. Accanto a lei Folco Lulli nella parte dello scorbutico contadino "Testadirapa" ed il piccolo Federico Scrobogna nel ruolo del figlio di quest'ultimo. Quando il padre andrà in prigione sarà proprio la maestrina Gigliola ad occuparsi del piccolo e a renderlo capace di affrontare la vita. Prima ancora di uscire nelle sale cinematografiche il film riceve il Leone d'Argento nella Sezione Ragazzi della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Purtroppo uscirà solo all'estero perchè la censura ne vieta il passaggio nelle sale italiane data l'immagine non troppo felice che dà del sistema giudiziario. Gigliola ne inciderà comunque la colonna sonora, composta da tre brani: "Testadirapa", "Cinque son le dita" e "Hai imparato da me".
    In estate Gigliola non fa tournèe ma si concede qualche bagno a Venezia e un periodo di riposo a Cerro Veronese, dove ha in mente di costruire la sua villa. Pur rinunciando a laurearsi in architettura ha comunque intenzione di progettarla personalmente e lo farà negli anni successivi.
    Il suo ritorno in sala d'incisione per un nuovo 45 giri è particolarmente sofferto. Gigliola ha già scelto per il lato B un brano molto particolare, tra il cantato e il recitato: "Tu non potrai mai più tornare a casa" che presenta in anteprima alla trasmissione di Johnny Dorelli "Johnny Sera". Come lato A vorrebbe incidere in italiano "La boheme" di Charles Aznavour, da lei ascoltata nell'esecuzione dello stesso durante un programma a Parigi di cui erano ospiti entrambi. Inizialmente Aznavour sembra negare il permesso ma poi cede ed il disco può essere realizzato. Gigliola presenterà "La boheme" alla II Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia e lo porterà anche all'estero partecipando al "Cantaeuropa", una specie di Cantagiro su scala europea organizzato da Ezio Radaelli che vede la partecipazione di molti cantanti italiani. Partirà da Venezia il 27 agosto per concludersi l'11 settembre a Sanremo dopo aver toccato le principali città europee arrivando fino in Russia. Gigliola, oltre a "La boheme" ripropone "Anema e core" e presenta l'inedita "Dommage, dommage" che porterà poi anche a "Scala Reale", edizione 1966 di "Canzonissima".
    "Scala Reale" la vede capitana di una squadra di cui fanno parte anche Johnny Dorelli, Tony del Monaco e uno sconosciuto Gianni Calone che presenta "L'amore è una cosa meravigliosa". Diventerà poi famoso più tardi con lo pseudonimo di Massimo Ranieri.
    La squadra passa il primo turno battendo quella di Nini Rosso e la celeberrima "Il silenzio", dovrà però poi cedere il passo a quella capitanata da Gianni Morandi con la sua "La fisarmonica".
    Il 20 dicembre Gigliola compie 19 anni e le arrivano regali da tutto il mondo. I pastori calabresi le inviano addirittura una giacca di pelle di pecora. Sempre a fine anno Gigliola decide di non partecipare a Sanremo. La canzone da lei prescelta, "Una storia d'amore" di Paolo Conte che l'avrebbe vista cantare insieme a Caterina Caselli, viene scartata dalla commissione selezionatrice. Gigliola, nonostante in sostituzione le presentino "L'immensità", preferisce ritirarsi. Presenterà poi "Una storia d'amore"l'anno successivo nel corso del programma "Giovani", una nuova trasmissione sull'universo giovanile che le dedicherà la quarta puntata. Si prende comunque una bella rivincita rappresentando l'Italia al I MIDEM Internazionale del Disco di Cannes.

    Gigliola approfitta della mancata partecipazione a Sanremo nel 1967 per una breve vacanza a Cortina, dove le viene assegnato il titolo di "Lady Dolomiti", e poi parte per una tournèe che la porterà in giro per il mondo. La sosta in Brasile le varrà addirittura il "Chico Viola" come migliore interprete femminile straniera.
    Al ritorno la aspetta la partecipazione alla IV edizione di "Un disco per l'estate". Il brano scelto da Gigliola è "La rosa nera", una sorta di "rhytm and blues" che non manca di suscitare qualche perplessità. Perchè"una rosa di sera non diventa mai nera"? Gigliola fornisce la spiegazione dell'autore (Panzeri) secondo cui, nonostante il male che c'è nel mondo (le guerre, l'odio, distruzioni di bellezze naturali ecc...) la speranza non può morire, proprio come una rosa che, quando scende la sera e tutto diventa buio, non cambia il suo colore. Il messaggio viene ripetuto identico anche nelle versioni francese e spagnola della canzone: nonostante quanto succede "...le soleil qui se pose fera naitre les roses" oppure "...con su perfume me viene a consolar una rosa morena en la noche serena." Un motivo quindi che esorta alla speranza e all'ottimismo.


    Il "Disco per l'estate" vede in gara 46 motivi che dal 21 Aprile vengono trasmessi quotidianamente alla radio e presentati nel corso di alcune passerelle televisive: cartoline-voto del pubblico e apposite giurie ne designano 20 per la partecipazione alle finali che vengono tenute a Saint Vincent dall'8 al 10 giugno. "La rosa nera" è fra questi: quarta nelle qualificazioni, si classifica prima nella serata del 9 giugno e seconda nella serata finale del 10. Il brano riporta Gigliola ai vertici delle classifiche e otterrà anche grande successo alla III Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.
    Tra le partecipazioni televisive del 1967 è da ricordare quella a "Eccetera eccetera", dove dialoga scherzosamente con Pippo Baudo alla maniera dei fidanzatini di Peynet e si esibisce poi con lui ballando la scatenatissima "Stasera mi butto".
    Alcuni settimanali quali "Bolero film teletutto" e "Vitt" scoprono poi l'insolito passatempo di Gigliola: lavorare alla progettazione e alla realizzazione della propria casa a Cerro Veronese, una splendida villa che Gigliola sta facendo costruire da disegni suoi sotto l'occhio vigile di papà Cinquetti. I giornali titolano: "La casa dei sogni di Gigliola" oppure "Gigliola Cinquetti, la cantante architetto".
    La popolarità di Gigliola cresce. Un sondaggio la colloca al quarto posto tra i cantanti più amati dai telespettatori, dopo Mina, Gianni Morandi e Rita Pavone. Dietro a lei Johnny Dorelli e Adriano Celentano.
    Dal mese di luglio Gigliola è protagonista della trasmissione "Gran Varietà" proprio insieme a Dorelli e ne interpreta anche la sigla "Piccola città", che riproporrà più tardi anche a "Partitissima" (edizione 1967 di "Canzonissima). Nonostante la carriera però non trascura lo studio presentandosi il 29 ottobre a sostenere gli esami di abilitazione all'insegnamento del disegno presso l'Istituto d'Arte della città di Salerno. I giornali cominciano anche a mormorare di un fidanzato pubblicando una foto che la ritrae in macchina con un misterioso accompagnatore. Gigliola smentisce. Il ragazzo faceva solo parte dello staff dello spettacolo "Appuntamento ad Asiago", cui lei doveva partecipare, e si era semplicemente offerto di accompagnarla, tra l'altro con una vettura di lavoro sulla cui portiera, tagliata nella foto. troneggiava il nome dello spettacolo stesso.
    Il settimanale "Sogno" a novembre dedica a Gigliola un servizio in tre puntate in cui lei racconta la sua vita. Successivamente, il 28, parte la seconda edizione del "Cantaeuropa" in cui presenta "Anema e core", "Cam-caminì" e "Piccola città" ottenendo un grandissimo successo soprattutto a Parigi, dove "Le Figaro" la definirà "la migliore cantante italiana". Al ritorno una nuova gara, "Partitissima", durante la quale, in squadra con Claudio Villa e Little Tony riuscirà anche a battere Rita Pavone e compagni.

    Nel 1968 Gigliola debutta come attrice televisiva interpretando il personaggio di Zanze nel teleromanzo "Le mie prigioni" accanto a Raoul Grassilli. La regia dello sceneggiato è di Sandro Bolchi. Il suo debutto "ufficiale" avviene il 14 gennaio nella seconda puntata (anche se la prima si era chiusa proprio con l'inquadratura che mostrava la sua entrata in scena). Zanze è la figlia del carceriere di Silvio Pellico durante la sua prigionia a Venezia, una ragazza semplice, dalla lingua sciolta e dal carattere esuberante che col suo sguardo luminoso e la sua spontaneità porterà un po'di sollievo al prigioniero. Il Pellico non dedica molto del romanzo a Zanze ma Bolchi, colpito dalla bravura di Gigliola, assegna al personaggio un ruolo ben maggiore, tanto da farne la protagonista femminile.



    C'è poi il ritorno a Sanremo con "Sera". Il brano è stato scelto da Gigliola stessa e porta la firma di due giovani cantautori: Andrea Lo Vecchio e Roberto Vecchioni, che si affacciano per la prima volta sulla scena della musica italiana. Per la verità ben altri pezzi le erano stati proposti: "Volano le rondini", che Gigliola inciderà poi come retro di "Quelli eran giorni", e "Quando m'innamoro" che verrà alla fine assegnata per la manifestazione ad Anna Identici. Quest'ultima canzone però verrà incisa anche da Gigliola che la porterà al successo soprattutto nei paesi sudamericani e ne proporrà versioni in più lingue (in spagnolo come "Cuando me enamoro", in francese come "Comment te dire" ed in tedesco mantenendo il titolo italiano).
    "Sera" è un pezzo difficile, sofisticato, di quelli che occorre ascoltare più volte per apprezzarne la qualità ma sarà l'occasione per Gigliola di dimostrare le sue grandi doti di interprete. Il brano si classificherà ottavo ma le critiche saranno estremamente favorevoli. Sui giornali dell'epoca si legge:"...ha colpito tutti l'interpretazione che Gigliola Cinquetti ha dato di 'Sera', la canzone di Vecchioni e Lo Vecchio: una Jula De Palma degli anni più verdi, una voce calda e sensuale come quella di una donna che conosce tutti i segreti dell'amore. 'Ma cara - le abbiamo chiesto - come fai a cantare così tu che non hai mai avuto neppure un flirt?'. Per lei ha risposto il papà: 'Il sogno è sempre più intenso della squallida realtà'. Gigliola, in silenzio, lanciava sguardi dolcissimi con occhi umidi..."
    Lyla Rocco, attrice e moglie di Alberto Lupo, dirà di lei: "...la dolce Gigliola Cinquetti. Qui il discorso diventa più vasto. Trovo che questa ragazza in qualche anno abbia fatto incredibili passi avanti: fisicamente ha acquistato uno stile, veste bene, ha imparato a recitare, la sua voce è maturata. Non è il panegirico della Cinquetti. Mi fa piacere constatare che l'intelligenza in una donna serve..."
    Anche "Sera" farà il giro del mondo: Gigliola la inciderà anche in francese ("Le soir"), in greco, in inglese ("Sunset"), in spagnolo ("Noche") e in tedesco (mantenendo il titolo italiano).
    Dopo Sanremo Gigliola parte in tournèe per la Francia mentre giunge anche la notizia del superamente dell'esame di abilitazione per l'insegnamento del disegno da lei dato l'anno prima. Il risultato è brillante: scritto 24/30, orale 43/45.
    Sabato 20 aprile è il giorno del secondo grande successo televisivo di Gigliola: l'adattamento televisivo della commedia musicale "Addio giovinezza", firmata dal duo Falqui-Sacerdote con Pier Luigi Pizzi costumista e Cesarini da Senigallia scenografo. Interpreti principali, oltre a Gigliola, Nino Castelnuovo, Ornella Vanoni e Giuliana Valci. La TV non bada a spese per questa realizzazione: costumi e oggetti d'epoca, vecchie macchine del 1918, la ricreazione scenografica della Torino del tempo. Gigliola è Dorina, sarta, fidanzata di Mario (Nino Castelnuovo) che però è concupito da una donna fatale (Ornella Vanoni). Una storia d'amore "per cuori teneri" in due puntate (la seconda andrà in onda sabato 27 aprile) che ottiene gran successo di pubblico. Gigliola interpreta diversi brani tuttora rimasti inediti. Il successo televisivo sembra aprirle nuove strade. Si parla di lei come possibile candidata al ruolo di Lucia nello sceneggiato "I promessi sposi" che la vedrebbe ancora lavorare con Nino Castelnuovo e con il regista Sandro Bolchi. Il ruolo però andrà poi a Paola Pitagora.
    Dopo "Addio giovinezza" arriva la V edizione di "Un disco per l'estate" cui Gigliola partecipa con un motivo a ritmo di charleston e dixieland intitolato "Giuseppe in Pennsylvania". Prima ancora delle serate finali della manifestazione Gigliola riceve un giudizio positivo dai lettori di "TV sorrisi e canzoni" che, nello stilare una classifica dei 56 motivi partecipanti, le conferiscono il sesto posto davanti addirittura a Caterina Caselli, Jimmy Fontana, Pino Donaggio, Iva Zanicchi, Gino Paoli, Peppino Di Capri e a un esordiente Lucio Battisti con "Prigioniero del mondo".
    Gigliola accede quindi alle finali di Saint Vincent (13/14/15 giugno) dove si presenta cantando e ballando a ritmo di charleston. Sebbene il risultato non le arrida "Giuseppe in Pennsylvania" andrà avanti partecipando anche alla IV Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia (che in quell'anno vedeva la partecipazione di stelle di prima grandezza tra cui Mina, tornata ad una gara canora per la prima volta dopo le delusioni sanremesi) e consolidando il successo di Gigliola nei paesi di lingua spagnola dove verrà incisa come "Pepito en Pennsylvania".
    E'proprio la Mostra di Musica Leggera di Venezia che porterà a Gigliola un importante riconoscimento. Il premio della mostra viene normalmente assegnato l'anno successivo in base alle vendite dei dischi. Quell'annola "Gondola d'oro" andrà a Fausto Leali, ma Gigliola sarà seconda per le vendite di "La rosa nera": 389.803 copie negli ultimi sei mesi del 1967.
    "Giuseppe in Pennsylvania" verrà riproposta in televisione anche il 24 agosto nel corso della trasmissione "Vengo anch'io", condotta da Raffaele Pisu ed Enrico Simonetti. Durante l'estate Gigliola farà parlare di sè anche per un suo presunto flirt che poi risulterà inesistente.
    Altri successi Gigliola li ottiene allo "Sporting d'ètè" di Montecarlo, alla prima edizione del "Festival dei Festival" nella suggestiva cornice della reggia di Caserta interpretando "Volano le rondini", a Castrocaro '68 dove divide la tribuna VIP con Charles Aznavour e a "Campioni a Campione" dove interpreta per la prima volta "Quelli eran giorni". Le si attribuisce anche un nuovo flirt, questa volta con Tonino dei Camaleonti, di nuovo completamente inventato.
    A fine anno torna la gara. Questa volta si tratta di "Canzonissima'68", preceduta però da una tournèe in Canada e in Sudamerica, dove "Quando m'innamoro" nella versione di Gigliola sta ottenendo un grande successo.
    La manifestazione canora quest'anno non è particolarmente tenera con i 48 cantanti in gara. Molte sono le celebrità e molte le vecchie glorie che vengono irrimediabilmente bocciate dalla giuria interna dei "giovani". Si ricorda soprattutto la clamorosa esclusione di Jula De Palma che, presentando la celeberrima "Tua", ricevette dalla giuria interna un solo punto, salendo poi a dodici con i voti delle giurie esterne. Gigliola debutta nella quarta puntata presentando "La rosa nera". Suoi avversari Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Reccardo Del Turco, Dino e Gianni Pettenati. La sua interpretazione ottiene dalle giurie solo 24 voti suscitando la reazione indispettita del pubblico in sala. Qualcuno addirittura grida: "Magnifica Gigliola". Fortunatamente le cartoline-voto le permetteranno ugualmente di superare il turno. Meno fortunata di lei sarà invece poi Iva Zanicchi.
    La sera stessa della sua esibizione a "Canzonissima" un aereo la porta al Teatro Petruzzelli di Bari per la "Caravella dei successi" dove interpreterà "Quelli eran giorni", partirà poi per il Messico dove inciderà un disco con il famoso trio messicano "Los Panchos". Prima di ripartire alla volta di "Canzonissima" farà sosta in Argentina dove, grazie alle vendite dell'album "Rosa d'amore" (inciso solo per i mercati argentino ed uruguaiano) ritirerà il primo premio del VII Festival Internazionale del Mar de la Plata per la sezione cantanti donne.
    Il 30 novembre Gigliola fa la sua seconda apparizione a "Canzonissima", questa volta interpretando "Quelli eran giorni". E'la cosiddetta "Superpuntata con i magnifici otto" che la vede accanto a Claudio Villa, Fred Bongusto, Johnny Dorelli, Marisa Sannia, Patty Pravo e Dino. Anche questa volta le giurie non saranno tenere e questa volta nemmeno le cartoline-voto potranno assicurarle l'accesso alla finale. Gigliola però non sembra prendersela: "Non m'importa di Canzonissima ma del mio nuovo disco." - aveva già in precedenza dichiarato. E "Quelli eran giorni" entra tranquillamente in classifica nonostante la concorrenza delle versioni di altri interpreti quali Mary Hopkin (che aveva lanciato la versione originale inglese), Sandie Shaw e Dalida. Gigliola la inciderà anche in spagnolo ("Que tiempo tan feliz") e in greco.
    Il 20 dicembre Gigliola compie 21 anni ed entra nella maggiore età. Festeggia il suo compleanno nella villa di Cerro Veronese, ormai terminata, insieme a parenti e amici. Con le compare per la prima volta quello che due anni dopo diventerà il suo primo fidanzato ufficiale: Vittorio Selmo.

    Il 1969 parte alla grande per Gigliola vedendola protagonista di un programma radiofonico in 13 puntate dal titolo "La bella e la bestia". La trasmissione inizia giovedì 9 gennaio alle ore 13 su Radiodue. Accanto a lei c'è Paolo Villaggio che la provocherà nell'intento di scoprirne i gusti musicali. Gigliola proporrà molti suoi successi, ma anche quelli di altri colleghi proponendosi nelle vesti di imitatrice. Sigla del programma "Zero in amore", scritta per lei da Franco Califano che diventerà lato B del grande successo sanremese di Gigliola per quell'anno: "La pioggia".
    Ancor prima dell'arrivo a Sanremo si parla di "La pioggia" come del brano che rilancerà la Cinquetti. Nonostante la contestazione giovanile il Festival quell'anno si svolge tranquillamente. I giovani si limitano a una pacifica sfilata di protesta davanti al Casinò. Partner di Gigliola sarà la francese France Gall, vincitrice dell'Eurofestival nel 1965. E'un anno di vecchie glorie e di grandi esordi. partecipano per la prima volta Rita Pavone, Lucio Battisti con "Un'avventura", Gianni Morandi come autore di "Zingara", Gabriella Ferri in coppia con Stevie Wonder e Rosanna Fratello che sostituisce all'ultimo minuto Anna Identici. Gigliola si presenta con un abito firmato dalla stilista Pia Rame (sorella di Franca, moglie di Dario Fo) e fatto di strisce d'argento a dare l'idea della pioggia. Il brano entra in finale e Gigliola convince molto di più della sua partner, le cui movenze "da marionetta" non piacciono ai critici. Gianni Morandi, prima dell'inizio della manifestazione, invierà a Gigliola un telegramma che recita: "Questo è l'anno della pioggia". "Canzonissima" era infatti stata vinta in quell'anno proprio da Morandi con la canzone "Scende la pioggia".
    La canzone si classificherà terza nella propria eliminatoria e sesta nella finale ma il successo discografico sarà al di là di ogni aspettativa: tradotta in "L'orage" conquisterà il mercato francese, di seguito verranno le versioni in giapponese, in greco ("Ki'an vrehi"), in inglese ("Tomorrow"), in spagnolo ("La lluvia") e in tedesco. Gigliola la porterà in tournèe per il mondo toccando Francia, Spagna, Canada, America Latina e Giappone. A Milano Gigliola verrà premiata con il Pirandello d'argento "per la posizione di preminenza raggiunta nel campo della musica leggera". "La pioggia", dopo "Non ho l'età" è la sua seconda canzone a conquistare le vette delle classifiche straniere.
    Sono sempre gli autori di "La pioggia" (Pace-Panzeri-Argenio-Conti) ad accompagnare la partecipazione di Gigliola alla VI edizione di "Un disco per l'estate" con il loro brano "Il treno dell'amore". Per il terzo anno consecutivo il suo brano arriva alle eliminatorie e poi alla finale di Saint Vincent (12/13/14 giugno). Esclusioni eccellenti di quell'anno Nada, Milva e Rosanna Fratello che non arriva nemmeno alle eliminatorie. Tra gli esordienti spicca un certo Franco Battiato (di cui 30 anni dopo Gigliola interpreterà il brano "E ti vengo a cercare"). "Il treno dell'amore", pur non avendo la forza di "La pioggia", convince. Viene tradotta in francese ("Le tandem") e in spagnolo ("El tren del amor") e diviene canzone portante di un album che, oltre ad altri successi di Gigliola, conterrà canzoni come "Zum zum zum" (incisa in precedenza solo per il mercato giapponese) e "Non illuderti mai" (successo di Orietta Berti),
    In attesa delle serate finali di "Un disco per l'estate" Gigliola si prende una pausa per intervenire al matrimonio della sorella Rosabianca e di nuovo i giornali si scatenano per ricercare tra gli invitati un suo presunto "fidanzato", ma nulla di fatto.
    Giovedì 24 luglio Gigliola si vede dedicare dalla RAI una intera puntata di "Senza rete". Oltre a presentare i suoi successi esegue, accompagnata dal maestro Mario Gangi, inediti di grande sensibilità come "Where the flowers have gone" e "L'acquabelle".
    Dal 18 al 20 settembre Gigliola partecipa alla V Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia presentando la raffinata "Liverpool" di Bigazzi-Cavallaro. Il brano però non ottiene il successo discografico sperato mentre invece continua ancora l'exploit di "La pioggia".
    Per il 1969 Gigliola rinuncia a "Canzonissima" ma non è l'unica. Danno forfait anche Ornella Vanoni e Caterina Caselli nonostante l'organizzazione assicuri un cambiamento nel sistema delle votazioni. Non abbandona invece Sanremo assicurando la sua partecipazione per il 1970. I giornali si occupano ancora di lei sul piano "privato". All'affanosa ricerca di un fidanzato avrebbero invece scoperto un maniaco che la perseguiterebbe.... Il settimanale "Oggi" pubblica la classifica delle cantanti che hanno venduto di più durante la loro carriera. Gigliola è terza dopo Mina e Rita Pavone.







    Gli anni '70

    Nel 1970 Gigliola sale alla ribalta delle cronache rosa per il fidanzamento con Vittorio Selmo. 23 anni, veronese, studente di legge, pare però che Selmo si opponga alla sua carriera di cantante. Il legame non è destinato a durare. Il fidanzamento verrà rotto nell'estate dell'anno successivo.
    Anche le pagine della cronaca si occupano di Gigliola per un incidente che poteva avere serissime conseguenza. Nella notte tra il 4 e il 5 maggio 1969, sulla strada che porta da Antibes a Cannes, la macchina su cui Gigliola viaggia viene coinvolta in un terribile incidente stradale, da cui per fortuna Gigliola esce illesa. Può così continuare nella sua carriera. Sono da segnalare in quell'anno diverse partecipazioni a gare canore: il Festivalbar (prima e unica partecipazione) con "Solo un momento d'amore", la Mostra di Musica Leggera di Venezia con "Il condor" di Simon & Garfunkel e "Canzonissima" in cui, oltre a "Il condor" presenterà anche "La domenica andando alla messa" che inaugurerà il fortunato filone folk. Lo stesso brano aveva fatto da sigla alla seconda esperienza radiofonica di Gigliola che avviene proprio in quell'anno, la trasmissione "Gigliola lustrissima circola con la gente".
    Tra le partecipazione televisive si segnalano "Partita doppia" (sempre con "Solo un momento d'amore") e uno show da protagonista: "Arancia e limone", al fianco di Marcel Amont, nel corso del quale eseguirà la bellissima "Un paese vuol dire", ispirata a Cesare Pavese che verrà poi da lei incisa solo nel 1978 all'interno dell'album "Pensieri di donna".
    Raf Vallone la vuole al suo fianco nella successiva stagione teatrale, ma Gigliola rifiuta.
    Anche Sanremo le presenta nuove opportunità: nuovi successi internazionali le verranno da "Romantico blues" che verrà da lei incisa anche in francese con il titolo "J'ai le coeur plus grand que l'amour" e in tedesco come "Meine Romanze mit dir".

    Nel 1971, oltre a partecipare a Sanremo con "Rose nel buio" (nella foto a destra), Gigliola è protagonista dello spettacolo televisivo "Ma l'amore si" in cui presenta tutte le canzoni dell'album "Cantando con gli amici" e inizia a girare il teleromanzo "Il bivio" con Raoul Grassilli e Carlo Simoni che verrà trasmesso l'anno successivo.
    Parteciperà anche alla VII Mostra di Musica Leggera di Venezia con "Amarti e poi morire" (versione italiana di "Je t'aime, je t'aime" di Michel Sardou) e a "Canzonissima" con "E qui comando io", "La domenica andando alla messa" e "Canta bambino". In quest'ultima manifestazione le giurie la penalizzeranno (a parte quella dei giornalisti che per "La domenica andando alla messa" le assegnerà il massimo del punteggio) ma i voti del pubblico le permetteranno di arrivare fino in semifinale dove verrà però eliminata da Ornella Vanoni.


    Nel 1972 Gigliola è di nuovo a Sanremo (nella foto a sinistra) con "Gira l'amore" che soffre i tagli della censura. Nel testo il "fidanzato" diventa "un bel biondino" e "Mariella" "una stella". Ciononostante il successo non le manca. La canzone verrà incisa in giapponese, greco, tedesco ("Simsalabim") e spagnolo ("Gira el amor"), ma sarà soprattutto la versione francese ("Un coin de terre, un olivier") a consolidare il successo di Gigliola. In Francia la TV le dedicherà un intero show dal titolo "Une vedette et son public". Gigliola potrà anche contare sul supporto di un attivissimo fans club con sede a Parigi. Grandi riconoscimenti anche in Giappone. La King Records la premia con il disco d'oro per aver venduto, con diverse sue canzoni, più di un milione di dischi. Da una tournèe trionfale al fianco di Gianni Morandi nascerà anche un disco live.
    Anche la televisione italiana le offre nuove partecipazioni. Gigliola fa la sua seconda apparizione da protagonista a "Senza rete" il 26 Agosto 1972 (la prima era stata nel 1969) insieme a Tony Renis e Mia Martini. A "Canzonissima" propone "Tu balli sul mio cuore" (già presentata nello stesso anno alla VIII Mostra di Musica Leggera di Venezia), "La boheme" e di nuovo "Anema e core". Giungerà nuovamente in semifinale letteralmente conquistando la giuria sportiva capeggiata dal pilota Agostani (i pettegolezzi cresceranno e "La Stampa" titolerà "Merckx vota la Cinquetti"). Gigliola viene però eliminata in finale da Rosanna Fratello al cui successo aveva contribuito l'anno prima rifiutando di cantare "Sono una donna, non sono una santa".
    Al successo come cantante si aggiunge quello come attrice. La televisione trasmette il teleromanzo in due puntate "Il Bivio" in cui Gigliola interpreta il ruolo drammatico di Laila. E'una Gigliola completamente diversa dal solito, che veste una parrucca bionda e un forte trucco. Viene addirittura notata dal regista Roger Vadim, ex marito di Brigitte Bardot e Jane Fonda, che le propone un film, ma lei rifiuta. Per "Il bivio" otterrà anche una segnalazione di merito della critica in occasione del premio Salsomaggiore TV 1972, organizzato da Daniele Piombi.


    Nel 1973 Gigliola, per la partecipazione a Sanremo sceglie una canzone di Claudio Mattone, "Mistero". E'un brano non facile, che si discosta molto da quelli che Gigliola aveva presentato nelle passate edizioni. La critica le è favorevole ("Le parole esprimono l’ambiguo gioco dei sentimenti: è il momento in cui non c’è più soltanto simpatia e non c’è ancora amore; già si avverte che stare insieme è più stimolante che rimanere soli…una Gigliola molto "soft" che sente particolarmente la frase -Mistero-è un mistero- sarà che tu rassomigli troppo a me…sempre gente intorno a te-ma di amici non ne hai-sei solo come me ma non lo sai") ma il brano non va in finale. Gigliola manifesta l'intenzione di ritirarsi dal partecipare ancora al festival e manterrà la parola. A parte un intervento nel 1978 come ospite per vederla ancora in gara bisognerà aspettare 12 anni. Nonostante l'eliminazione e una promozione non eccessiva "Mistero" riesce comunque a vendere. Gigliola la inciderà poi anche in francese ("Mystere") e in inglese ("Mystery") e in questa ultima versione la riproporrà anche per il mercato italiano.
    Continuano i successi in Francia. Gigliola è la vedette della popolarissima trasmissione "Midi France". In Italia si prende invece una pausa per dedicarsi ad un'attività completamente diversa. Inizia una collaborazione con lo scrittore di favole per bambini Umbertino di Caprio ed illustra per lui il libro "Il pescastelle" (illustrazione nella foto a lato). Tale collaborazione produrrà nel 1976 un secondo libro: "Inchiostrino". Entrambi i libri verranno pubblicati dalla casa editrice AMZ di Milano. C'è anche una nuova esperienza radiofonica come conduttrice del programma quotidiano "Andata e ritorno".
    In televisione Gigliola ci torna solo il 2 settembre con la trasmissione "Stasera in Europa" presentata da Daniele Piombi in cui interpreta "Avec le temps" di Leo Ferrè; al suo fianco ancora Marcel Amont. Seguono poi le partecipazioni alla IX Mostra di Musica Leggera di Venezia e a "Canzonissima" in cui Gigliola presenterà "La spagnola" e "Tango delle capinere", tratte dal suo album "Stasera ballo liscio" che sta facendo registrare un buon successo di vendite. A "Canzonissima" è un successo. Con quasi mezzo milione di cartoline-voto (456.882) riesce ad accedere alla finale.



    Il 1974 si apre proprio con la finale di "Canzonissima". Per quest'anno la manifestazione viene divisa in due parti: la prima nel pomeriggio in cui vengono presentate le canzoni e il gran finale la sera con le votazioni delle giurie e il computo delle cartoline del pubblico. Oltre a Gigliola partecipano Al Bano, Orietta Berti, i Camaleonti con "Amicizia e amore", Peppino di Capri con "Champagne", Gianni Nazzaro, Mino Reitano, i Ricchi e Poveri e I Vianella; presentano Pippo Baudo e Mita Medici.
    Superfavorito del pubblico è Mino Reitano che però non ottiene grandi consensi dalle giurie che puntano invece su I Vianella. Solo la giuria di Cosenza gli attribuirà 21 punti su 25 assicurandogli, alla fine delle votazioni in studio, un terzo posto che, sommando i voti delle cartoline, potrebbe portarlo ancora alla vittoria.
    Escludendo i voti delle cartoline I Vianella risultano primi con 83 punti, Gigliola seconda con 80 punti. Il distacco è davvero minimo. Le cartoline potrebbero ancora ribaltare tutto...
    E così avviene. I Vianella, che non ottengono il successo di pubblico sperato, precipitano al terzo posto mentre i voti popolari non riescono a risollevare Mino Reitano a cui le giurie avevano attribuito appena 65 punti. E'quindi Gigliola a trionfare con "Alle porte del sole" mettendo d'accordo sia le giurie che il pubblico. La canzone verrà tradotta e incisa in varie lingue e guadagnerà presto il primo posto nelle classifiche italiane, mantenendolo per ben 9 settimane mentre i successi dell'album "Stasera ballo liscio" aumenteranno. Il disco darà origine a uno spettacolo intitolato "Vino, whisky e chewing gum" che verrà trasmesso in televisione alla fine di gennaio e vedrà la compartecipazione di Paolo Ferrari.


    I successi del 1974 non si fermano qui. Gigliola, dopo 10 anni, ritorna all'Eurofestival presentando la canzone "Si" (nella foto qui sotto) e di nuovo ottiene un grande successo.
    La canzone in Italia era stata al centro di diverse polemiche. Presentata in piena campagna per il referendum sul divorzio era stata censurata dalla RAI che aveva proibito di pronunciare le parole "Si" e "No" alla vigilia delle votazioni. In Europa è un successo. Gigliola si classifica seconda, proprio dietro gli Abba con "Waterloo", con uno scarto di soli 6 voti e con la versione inglese del brano ("Go") scalerà le classifiche britanniche. Gli inglesi definiranno la canzone "troppo bella per vincere" e conferiranno a Gigliola, il cui nome è per loro quasi impronunciabile, il soprannome "the Italian lady".
    Tornata in Italia Gigliola parteciperà da protagonista a "Senza rete" per la terza volta sabato 10 agosto, accanto a Pippo Baudo e Gino Bramieri (di cui eseguirà un'inedita versone al femminile di "L'Armando"), farà parlare le cronache rosa per la sua storia d'amore con il medico veronese Claudio Mansino e si presenterà alla X Mostra di Musica Leggera di Venezia vincendo la Gondola d'Oro per le vendite dell'LP "Stasera ballo liscio". Presenterà in quell'occasione due inediti: una sua personale interpretazione di "L'edera" (vecchio successo di Nilla Pizzi che inciderà anche in tedesco con il titolo "Wolkenschloss") e "Ti dico addio" di Pace-Panzeri-Conti. Sempre con "L'edera" affronterà di nuovo "Canzonissima".
    E'un anno di crisi per la manifestazione canora e nemmeno l'impeccabile presentazione di Raffaella Carrà riuscirà a riscattarla, tant'è vero che "Canzonissima" chiuderà i battenti l'anno dopo. Le cartoline diminuiscono moltissimo e non sembrano più in grado di ribaltare la situazione decisa dalle giurie. Nonostante questo Gigliola passa il turno con "L'edera" ma, per la manche successiva, decide di non affidarsi ai suoi consolidati successi come "Alle porte del sole" o "Si". Interpreta invece "Ne me quitte pas". "Vuoi proprio farti eliminare..." - le dirà Gino Paoli...e così accadrà. Altri illustri colleghi seguiranno le sorti di Gigliola (per salvare Little Tony sarebbero bastate 24 cartoline in più) ma l'eliminazione non scontenta nessuno. Tutti si accorgono della crisi in corso e l'anno successivo nessuno rimpiangerà "Canzonissima".



    Nel 1975 Gigliola mantiene la sua promessa e non si presenta a Sanremo, preferendo dedicarsi a una tournèe mondiale. Il Festival del resto appare in piena crisi: molti cantanti lo disertano e sembra dover seguire le sorti di "Canzonissima". Riuscirà invece a risollevarsi ma occorreranno diversi anni.
    Il 30 marzo 1975 la carriera di Gigliola è funestata da un evento luttuoso. Muore infatti suo padre, Luigi Cinquetti, che aveva seguito la sua carriera fin dagli inizi. Ciononostante Gigliola continua la sua attività discografica incidendo "Gigliola e la banda" che viene presentato alla Bussola di Viareggio in uno spettacolo trasmesso in parte nel corso del programma "Adesso musica", condotto da Vanna Brosio.
    Data la crisi delle gare canore la televisione si affida agli spettacoli di varietà ed è di nuovo Gigliola ad essere chiamata a ricoprire il ruolo di primadonna del sabato sera. Lo dividerà con Mia Martini nello spettacolo "La compagnia stabile della canzone con varietà e comica finale". Lo show porta la regia di Enzo Trapani ed è firmato anche da Alberto Testa e Maurizio Costanzo. Ogni puntata è divisa in tre parti: l'omaggio ad un cantante, con altri quattro colleghi che interpretano le sue canzoni, il "varietè" (una vera e propria fantasia musicale in stile "commedia") e la comica finale affidata a Renato Rascel. Fanno parte del cast anche Gino Paoli, Gianni Nazzaro, Riccardo Cocciante e un esordiente Cristian De Sica.
    Nello spettacolo Gigliola interpreta vari brani tuttora inediti e offre anche prove di ballerina. Fanno scalpore soprattutto una scatenata "Tarantella napoletana" e la sua esibizione nei panni di Josephine Baker (vestita di un bikini che riproduceva il celebre gonnellino di banane della famosa soubrette, come si vede dalla foto a lato).
    Solo sul piano sentimentale le cose non vanno. Il suo legame con il medico Claudio Mansino sta per rompersi...

    Il 1976 è l'anno della crisi. Il successo di tutti i miti degli anni sessanta si affievolisce. Gigliola però continua a portare la canzone italiana nel mondo. Incide in tedesco "Reginella campagnola" che diventa "Auf Wiederseh'n amore". Le sue apparizioni televisive si diradano. Partecipa il 15 aprile 1976 a "Ieri e oggi", condotto da Mike Bongiorno, insieme a Raoul Grassilli, protagonista con lei di "Le mie prigioni" e "Il bivio". Per il resto si dedica al suo lavoro di illustratrice che produrrà il già citato "Inchiostrino".




    Nel 1977 Gigliola effettua una rentrèe televisiva in grande stile con il varietà "L'amico della notte", di cui canta e scrive anche la sigla "Un momento fa". Ne vediamo un momento nella foto a lato in cui Gigliola è insieme a Gianni Nazzaro. Lo spettacolo, non osannato dalla critica, avrà un grande successo di pubblico. Accanto a lei ci sono anche Enrico Simonetti, Ave Ninchi, Riccardo Garrone e Ric e Gian. Interpreta diversi brani rimasti finora inediti tra i quali "Serenata a Vallechiara" e una sensualissima "Tua" (vecchio successo di Jula de Palma).
    Gigliola quell'anno torna anche a Sanremo ma per partecipare come ospite, una volta terminato il Festival, al Gala per il Centenario del Disco in cui si ritroverà al fianco di Domenico Modugno. Per l'occasione interpreta, oltre alla recente "Un momento fa", i suoi principali successi: "Non ho l'età", "Dio, come ti amo", "La pioggia" e "Alle porte del sole". Un referendum indetto da "TV sorrisi e canzoni" la indica tra le dieci cantanti italiane più amate e popolari.

    Nel 1978 Gigliola è di nuovo a Sanremo e questa volta per il Festival, di cui però sarà solo spettatrice VIP. E'l'anno dello splendido album "Pensieri di donna". Gigliola eseguirà in anteprima il brano "O que serà", firmato da Chico Buarque de Hollanda, durante la puntata pasquale di "Domenica in", ma l'album uscirà alcuni mesi dopo. Tra i brani da segnalare "Ma chi l'avrà inventato quest'uomo" (presente anche nella versione inglese "When you lose what you love"), scritto da Tony Renis e arrangiato in versione "discomusic" presso gli studi di Los Angeles della CBS. Il disco riporterà Gigliola nelle classifiche e in radio e le darà l'opportunità di girare, a New York e Los Angeles, un video per i brani "Pensieri di donna" e "Parallele". Il video verrà presentato in autunno sempre a "Domenica in", durante la quale Gigliola eseguirà anche "Ma chi l'avrà inventato quest'uomo".

    Nell'aprile del 1979 Gigliola concede un'intervista a "Oggi" in cui spiega le sue idee sul matrimonio dichiarando "Io mi sposo la libertà". Circa una settimana dopo...si sposa con il giornalista Luciano Teodori. (I due sono ritratti nella foto a lato durante la loro prima vacanza al mare) Il metrimonio avviene in gran segreto venerdì 13 aprile alle 22.30 nella basilica di Santo Stefano a Verona. Gigliola si sposa in jeans e maglietta accompagnata solo dalla sorella Rosabianca e dal marito di lei, Maurizio, più un amico. Celebra don Luigi Fusina. La notizia viene data due giorni dopo dal TG1. Pare che i due si fossero conosciuti a Ponza un anno prima e che la loro storia d'amore durasse da allora. Ed è proprio a Ponza che i due si rifugiano dopo il matrimonio. Gigliola smentisce così di fatto le voci che la davano protagonista di flirt con il discografico Franco Crepax o con il famoso disc-jockey Paolo Giaccio. I giornali naturalmente si scatenano. Il settimanale "Contro" nella rubrica "Rompipalle" titola "Questa volta è il marito che non ha l'età", il giornalista Silvio Bertoldi le dedica invece una tenera "lettera al personaggio" in cui la paragona ad uno dei personaggi più noti di Verona: Giulietta e sostiene che, se Giulietta avesse potuto sposarsi lo avrebbe fatto proprio così, come ha fatto lei, Gigliola.
    La ragazza-bene che non aveva l'età per amare, come molti ancora la consideravano nonostante Gigliola avesse fatto di tutto per smentire un tale stereotipo, chiude un capitolo della sua vita e ne apre un altro: quello di moglie e, poi, di madre. Gigliola presenta il marito in TV il 10 Giugno, ospite della nottata televisiva dedicata ai risultati delle prime elezioni del Parlamento Europeo. Interpreta "Ma chi l'avrà inventato quest'uomo" dedicandola al marito. Le sue apparizioni televisive cominciano a diradarsi. La si vedrà ancora nella puntata di "TG L'Una" in onda la vigilia di Natale.




    Gli anni '80

    Il 1980 è l'anno del blocco totale. Gigliola si stabilisce a Roma col marito, vicino a Campo de'Fiori e sospende la sua attività artistica: niente dischi, niente tournèe, niente apparizioni televisive. I giornali però continuano ad interessarsi a lei e alla sua nuova vita. Il 10 ottobre 1980 nasce il suo primo figlio, Giovanni. E'un parto tradizionale, avvenuto in casa, a Verona ed è quello il suo grande successo di quell'anno.


    Nel 1981 Gigliola torna improvvisamente in TV ma non per cantare. Debutta infatti nella regia televisiva curando e conducendo alcuni servizi della trasmissione domenicale "Linea Verde", condotta da Federico Fazzuoli. Inizia in quell'anno il grande revival degli anni'60 e anche qui Gigliola è protagonista. "Dio, come ti amo" viene scelto per inaugurare il ciclo di film anni'60 "Italian Graffiti", proposto dalla RAI. Innumerevoli saranno da allora i passaggi televisivi del film. Gianni Ravera la vuole poi come conduttrice dell'edizione 1981 del Festival di Castrocaro, che aveva visto il suo debutto nel 1963. Gigliola per l'occasione intervista anche i cantanti in gara tra i quali esordienti del calibro di Zucchero ed Eros Ramazzotti. Sabato 10 dicembre 1981 debutta invece con un nuovo programma a fianco del giornalista Piero Pansa: "Io sabato". E'l'antesignano dei modermi talk-show, come si vede dal sottotitolo "90 minuti in diretta di conversazione e spettacolo". Gigliola ne interpreterà anche la sigla "Bella questa italia" e come retro accetterà di incidere una canzone scritta da lei "Gli sfrattati", musica del cantautore Renato Pareti.

    "Io sabato" durerà ben tre mesi e Gigliola intervisterà numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della cultura, tra cui Carla Fracci e Paul McCartney, quest'ultimo negli studi londinesi della EMI.
    Nel 1982 si assiste al pieno revival degli anni 60 e Gigliola ne è tra i protagonisti. Le sue partecipazioni televisive si intensificano. E'di nuovo ospite a "Domenica in", poi a "Bis", quiz televisivo condotto da Mike Bongiorno, poi a "Movie movie" insieme a Gianni Morandi. Le sue canzoni vengono incluse in diverse compilation celebrative quali "30x60" ("Non ho l'età", "La rosa nera" e "La pioggia") e "30x60 vol.2" ("Dio, come ti amo"). Gigliola riprende anche le sue tournèe organizzando un tour italiano con un suo gruppo di orchestrali. Durante una delle serate incontra Enzo Tortora che le propone di gestire il momento musicale della successiva edizione di "Portobello" che debutterà il 19 novembre 1982 alle 20:30 su Raidue. Il suo spazio musicale si chiemerà "Portoballo" e Gigliola dovrà cantare e ballare in diretta accompagnata da una coppia di ballerini. Da questa trasmissione nascerà poi l'LP "Portoballo", vera e propria storia del ballo popolare. L'LP sarà anche l'ultimo che Gigliola inciderà per la CGD segnando la fine di un contratto che a tutt'oggi rimane tra i più lunghi nella storia della canzone.


    Ed è con il successo di "Portoballo" che si apre il 1983. La trasmissione durerà per 6 mesi e dimostrerà ancora una volta la versatilità di Gigliola che, nel corso di essa, si esibirà dei balli più disparati: charleston, polka, mazurka, hully-gully, can-can e molto altro.
    "Portoballo" però non è l'unico successo di quell'anno. Gigliola partecipa come corista a "Amico è", l'inno dell'amicizia interpretato da Dario Baldan Bembo e Caterina Caselli, con lei altre tre voci d'eccezione: Ornella Vanoni, Giuni Russo e Pupo. Il brano diventa la sigla del programma "Superflash", condotto da Mike Bongiorno, ed è legato anche ad un concorso che chiede ai telespettatori proprio di individuare chi siano i quattro coristi. Mike Bongiorno, svelato il mistero, ospiterà a "Superflash" proprio Gigliola che presenterà un medley di brani dal recente "Portoballo", sempre accompagnata dai suoi ballerini.
    Continua l'operazione revival. Questa volta sono di scena gli anni'70 ed è "Alle porte del sole" ad essere inserita nella compilation 30x70 della CGD. Gigliola viene anche invitata a "Bliz", trasmissione condotta da Gianni Minà, in una puntata celebrativa degli artisti che hanno reso grande all'estero la musica italiana. Il 1983 vede anche la pubblicazione di due compilation interamente dedicate a Gigliola: "Non ho l'età" e "Alle porte del sole". La prima, più volte ristampata, contiene delle vere e proprie rarità quali "Penso alle cose perdute" e la bellissima "Sfiorisci bel fiore" di Enzo Jannacci, che Gigliola non riproponeva più da tempo.



    Il 1984 è solo un anno di successi "privati" per Gigliola. Il 22 agosto nasce in una clinica di Verona il suo secondo figlio, Costantino. La CGD sfrutta questo momento, che riporta Gigliola agli onori della cronaca, per ripubblicare l'album folk "Cantando con gli amici". L'anno si chiude con un grande annuncio: Gigliola nel 1985 tornerà al festival di Sanremo, questa volta come cantante in gara.

    E cosi avviene. Convinta dal discografico Freddy Naggiar, Gigliola firma un contratto con la "Baby Records" per incidere un nuovo singolo: "Chiamalo Amore" che verrà presentato in gara a Sanremo. Pubblico e critica sono dalla parte di Gigliola che, secondo i pronostici, parte favorita. A gara terminata i giornali la definiranno una "signora della canzone". E lei si presenta proprio da vera signora debuttando nella prima serata con un'acconciatura firmata da Rolando Elisei che esalta il lato romantico della canzone e presentandosi nella serata finale con un look fresco e spumeggiante. Ad una prima parziale lettura dei voti data da Pippo Baudo subito dopo l'esibizione dell'ultimo cantante in gara Gigliola è in testa. Alla fine si classificherà terza e verrà anche insignita del premio del "Radiocorriere TV" quale personaggio più rappresentativo della storia del festival: un cavallo d'oro che le viene assegnato per "tanti successi senza età" e per il suo essere "ancora vincente".
    "Chiamalo amore" riporta Gigliola in hit parade e molte sono le partecipazioni televisive che le vengono offerte. Lei però si lascia tentare in particolar modo dalla radio. Radiodue le offre una trasmissione tutta per lei dal titolo "Gigliola, Gigliola" che viene trasmessa la domenica mattina dalle 11 alle 12 a partire dal 30 giugno fino al 12 settembre. Durante la trasmissione Gigliola ripercorre diverse tappe della sua straordinaria carriera.
    Alla televisione Gigliola non si concede in modo fisso. Si parla di lei come possibile conduttrice del programma preserale "Italia Sera" ma la cosa non va in porto e la trasmissione verrà assegnata ad Enrica Bonaccorti.


    Nel 1986 Gigliola sembra eclissarsi ancora limitandosi a poche partecipazioni televisive. Sanremo però la ricorda ancora nel libro fotografico "Il Festival di Sanremo da Nilla Pizzi... ai Ricchi e Poveri", tratto dalla trasmissione di Giancarlo Governi "Le mille bolle blu". E'ospite a una puntata da "Il bello della diretta", spettacolo condotto da Loretta Goggi; partecipa poi il 5 giugno a "Pentathlon", gioco a quiz condotto da Mike Bongiorno. Quest'ultima partecipazione ha una ragione particolare. Dal 22 maggio è campione in carica un giovane laureando in legge, Massimo Giacomazzi, che risponde a domande proprio sulla carriera di Gigliola. Mike Bongiorno la invita a sorpresa per il 5 giugno e Gigliola dedicherà a Giacomazzi un'interpretazione del suo ultimo successo "Chiamalo amore".
    Il 16 luglio il settimanale "Oggi" dedica la copertina a Gigliola creando un piccolo "scandalo". La immortala infatti a seno nudo durante una vacanza al mare con il figlio Giovanni, il marito e i suoi due nipoti. Per contro "Intimità" le dedica invece un servizio che la vede indossatrice di abiti di gran classe.
    Dal 29 giugno al 21 settembre Gigliola torna su Radiodue con "Gigliola, Gigliola bis" replicando il successo dell'edizione precedente. Sul piano discografico esce la compilation "Donne in hit parade", dedicata a 13 primedonne della musica italiana, in cui viene anche incluso un brano di Gigliola.
    Un ritorno più stabile alla televisione si ha a fine anno, quando Gigliola partecipa all'edizione 1986 di "Premiatissima", un programma condotto di Canale 5 condotto da Johnny Dorelli che riprende la formula delle vecchie canzonissime. Il brano da lei presentato è la bellissima "Una donna distante", firmato da Mario Castelnuovo, che porterà fino alle semifinali venendo eliminata, per la seconda volta nella sua carriera, da Rosanna Fratello, forte del consolidato successo del brano da lei scelto: "Amore scusami".
    Tra una "Premiatissima" e l'altra Gigliola trova il tempo di condurre l'edizione 1986 del festival di Castrocaro insieme a Daniele Piombi e di partecipare a diverse trasmissioni televisive per promuovere "Una donna distante". Il suo successo continua anche oltralpe con lo show francese "Champs-Elysèes", dedicato allo scomparso cantautore Joe Dassin, in cui Gigliola si esibisce con un'inedita "Les petits pains au chocolat".
    La partecipazione televisiva più discussa di Gigliola è però quella del 21 novembre al "Maurizio Costanzo show" su Canale 5. Tra gli ospiti c'è Marco Pannella, leader di un Partito Radicale in grossissime difficoltà economiche. Gigliola raccoglie l'appello di Pannella e, come tanti altri personaggi famosi, si iscrive al partito per sostenerlo, atto che le attirerà l'anno successivo un polemico attacco da parte del giornale veronese "L'Arena".



    All'attacco di "L'Arena" Gigliola risponde pacatamente dalle pagine del settimanale "Gente". La rottura con la testata veronese verrà ricomposta solo alcuni anni più tardi, quando a Gigliola verrà offerta una rubrica stabile dal titolo "Pensieri al video" ospitata ogni mercoledì sulle pagine della cultura.
    Il 1987 vede la partecipazione di Gigliola alla puntata di "Piccoli fans" del 2 febbraio e, subito dopo, il suo ritorno a Sanremo, questa volta come giornalista. E'infatti l'inviata speciale di "Uno mattina" e scrive in quell'occasione articoli per diversi giornali quali "La Nazione" di Firenze e la "Gazzetta del Sud". Durante il festival viene proposto un sondaggio sulle canzoni più amate delle passate edizioni e "Non ho l'età" si classifica tra le prime. La serata finale della manifestazione coincide con la scomparsa del grande Claudio Villa, che a Gigliola aveva dedicato un bel ricordo nelle pagine del suo libro "Una vita stupenda".


    Nell'ottica del revival la Fabbri Editori pubblica una raccolta in 80 fascicoli intitolata "La canzone italiana", dedicata ai personaggi che la resero celebre. Naturalmente Gigliola è fra questi.
    Continuano anche le partecipazioni televisive: domenica primo marzo è ospite di Federico Fazzuoli a "Linea verde" ed interpreta sia "La domenica andando alla messa" che "Una donna distante"; il 13 aprile intervista Enzo Tortora, reduce da travagliate esperienze giudiziarie, per il programma "Tivù Tivù" di Arrigo Levi, in onda su Canale 5. La sua carriera di cantante viene anche ricordata da Loretta Goggi nella puntata del programma "Canzonissime" dedicata alla CGD.
    In estate un nuovo servizio "scandalistico" la ritrae ancora a seno nudo durante una vacanza al mare, questa volta sulle pagine di "Eva Express". Torna anche, per il terzo anno consecutivo, l'appuntamento con "Gigliola, Gigliola". Il programma va in onda su Radiodue dal 28 giugno al 20 settembre e la vede anche nelle vesti di ideatrice. Cambia anche la sigla che, questa volta, è "Una donna distante".
    Il 27 luglio Gigliola è ospite di Gianni Mina su Raitre nel programma "Campioni, le più belle partite della nostra vita". Si ricorda la finale della coppa dei campioni Inter-Real Madrid del 27 maggio 1964 e Gigliola interviene quale personaggio rappresentativo di quell'anno insieme al campione di allora Sandro Mazzola.
    Il 2 settembre Raiuno trasmette per la prima e unica volta il film "Testadirapa", il 3 novembre Italia 1 risponde programmando "Dio, come ti amo", il 5 novembre Gigliola è ospite di Loretta Goggi in "Ieri, Goggi, domani" e riceve i complimenti del giornalista Giampiero Mughini che fa rivedere alcuni suoi filmati d'epoca. L'anno si chiude con un nuovo passaggio televisivo di "Dio, come ti amo" il 19 dicembre, sempre su Italia 1.

    Il festival di Sanremo del 1988 viene preceduto da un ampio revival delle edizioni passate. Tutti i giornali pubblicano inserti speciali ricordandone la storia, gli scandali ,le follie, i protagonisti, pubblicando foto d’epoca, classifiche, anche di vendite discografiche, copertine di dischi, ecc… Naturalmente Gigliola viene citata in ognuno di essi, anche se il festival di quell'anno non vede la sua partecipazione. Del 1988 si ricordano soprattutto alcune sue esperienze di giornalista è conduttrice.
    Il 5 marzo è ospite al "Raffaella Carrà Show" su Canale 5 in una puntata interamente dedicata alla festa della donna. Con lei altre donne che sono emerse nei rispettivi campi: la giornalista Paola Fallaci, l'imprenditrice Marisa Brambilla, l'attrice Ottavia Piccolo e la campionessa di scherma Dorina Vaccaroni. Gigliola per l'occasione torna al suo primo amore, la pittura, presentando alcuni suoi lavori.
    Un sondaggio di "TV Sorrisi e Canzoni" la colloca tra le cantanti più popolari e conosciute, addirittura prima di Orietta Berti, Milva, Raffaella Carrà, Rita Pavone, Patty Pravo e Ornella Vanoni. Il 18 maggio Rete 4, in occasione della morte di Enzo Tortora, ripropone l'intervista fattagli da Gigliola l'anno prima per il programma "Tivù Tivù".
    Il 29 ottobre Gigliola ritorna al festival di Castrocaro in qualità di madrina per i trent'anni della manifestazione. Contemporaneamente festeggia i 25 anni di carriera e si vede assegnare da "TV Sorrisi e Canzoni" il Telegatto D'Oro. "Dio, come ti amo" viene di nuovo trasmesso in televisione il 22 dicembre, due giorni dopo il 41° compleanno di Gigliola, che di lì a poco annuncia la sua prossima partecipazione al festival di Sanremo 1989.


    Il ritorno di Gigliola a Sanremo viene preceduto dalla sua partecipazione alla puntata di "TG l'una" del 12 febbraio insieme ed un mito del cinema: Alberto Sordi. Il conduttore, Giuseppe Breveglieri, la accomuna a Gianni Morandi come "personaggio che ha attraversato le generazioni e per il quale non esiste una precisa collocazione temporale". Segue poi una partecipazione a "Mixer" di Giovanni Minoli in cui Gigliola spiega cosa ha rappresentato per lei Sanremo.
    E a Sanremo fa nuovamente centro. Gigliola si presenta con un nuovo e inatteso look, raffinatissimo e sexy preceduta da una schiera di "amici" che fanno da coro al brano sudamericaneggiante "Ciao" che interpreta ballando con i suoi "boys". Il settimanale "Stop" la fotografa con l'abito indossato durante le prove che, però, le viene negato dalla censura per le riprese televisive. Gigliola lo sostituisce con un tailleur nero abbinato ad una minigonna che le valgono l'approvazione dei giornalisti che la indicano come una delle cantanti meglio vestite del festival. La canzone non convince, ma Gigliola si. I giudizi dei giornali sono entusiasti: Paola Fallaci la definisce "l’immagine della vera donna in carriera", Mario Luzzato Fegis nel sottolineare l’efficace coreografia realizzata con i cinque ballerini, esalta il sorprendente look della cantante, riconoscendo che una Cinquetti sexy ad oltre vent’anni da "non ho l’età", non se l’aspettava nessuno; Michela Tamburino de "Il Tempo" riconosce che Gigliola è riuscita ancora a sorprendere con la sua nuova immagine; Giorgio Consolini dalle pagine di "Stop" le fa i complimenti per la sua invidiabile forma fisica.
    Si assiste nel complesso ad un'inversione di tendenza da parte dei giornali: se negli anni ‘60/’70 la presenza di Gigliola a Sanremo veniva data come un "fatto scontato" e spesso si leggevano dei commenti un po’ "stantii", oggi la sua presenza viene sottolineata con aggettivi da "apoteosi": da veterana del Festival a personaggio storico, da gran signora e mito della canzone a colonna storica di Sanremo. Gigliola dichiarerà che Sanremo l’ha trattata, ancora una volta, come una signora della canzone: fiori, telegrammi, lettere e dimostrazioni di affetto di ogni genere.
    In occasione della partecipazione a Sanremo Gigliola firma anche un contratto con la WEA Italiana da cui però non nascerà un nuovo album ma solo un'antologia dei suoi vecchi successi arricchita del brano sanremese e intitolata "E inoltre ciao".
    Il 27 febbraio parte il tour mondiale "Sanremo in the world" e Gigliola riscuote un grande successo soprattutto a Tokyo il 1° marzo. Al ritorno le partecipazioni televisive non si contano: é al Teatro Argentina di Roma in occasione della consegna del premio Braille e interpreta "Parlez-moi d'amour" esibendosi per la prima volta nella sua città di residenza; è ospite per un'intera settimana del programma "Via Teulada 66", condotto da Loretta Goggi; partecipa a "Una notte d'estate", serata per l'assegnazione del premio Fiuggi 1989, che vede tra il pubblico ospiti illustri quali Giulio Andreotti e Sofia Loren.
    Tra un programma e l'altro Gigliola trova anche il tempo per presenziare al matrimonio dell'amico Roberto Vecchioni. La sposa, Daria, faceva parte del coro di amici che accompagnarono l’esibizione di Ciao a Sanremo.
    Il 16 luglio, da San Pietro a Maida in Calabria, parte il tour estivo di Gigliola, che il 3 agosto viene intervistata da "La Repubblica" in un articolo intitolato "La nuova età di Gigliola". Nel tour viene proposta un'inedita versione di "La vie en rose". La RAI registrerà una delle serate tenute a Verona trasformandola in uno special dal titolo "Gigliola Cinquetti torna a Verona" che verrà trasmesso il 13 novembre alle 23.15 su Raiuno. Il capostruttura della RAI, Maffucci, dichiarerà: " Era un omaggio ad un personaggio così amato dal pubblico". Il concerto viene aperto sulle note di "Casta Diva" interpretata da Maria Callas perchè, come Gigliola dichiarerà poi a Claudio Lippi nella trasmissione "Ci vediamo", la Callas è l'unica donna a cui avrebbe voluto somigliare.
    Il 1989 vede anche il ritorno di Gigliola in classifica con il brano "Per te Armenia", scritto da Charles Aznavour ed interpretato da un folto gruppo di cantanti. Il ricavato del disco viene devoluto alle vittime del terremoto che ha devastato giorni prima la regione armena. Altra incisione dello stesso anno è una nuova versione di "Quelli erano giorni" presentata nel programma "Una rotonda sul mare". Il brano arriva fino alle semifinali e Gigliola raccoglie i complimenti di Nino Ferrer e di una giovanissima del pubblico intervistata dal conduttore, Red Ronnie.
    Gigliola partecipa anche ad uno dei concerti di Enzo Jannacci, che festeggia in tour i suoi 30 anni di carriera. Per l'occasione interpreta "Sfiorisci bel fiore". A Red Ronnie, che interroga Jannacci sul perchè di tale partecipazione il cantautore risponde: "questa Signora ha portato in tutto il mondo un mio pezzo" (appunto "Sfiorisci bel fiore") e Gigliola, simpaticamente, rimprovera Red appellandolo come "poco conoscitore degli anni ‘60".
    Il 25 ottobre Gigliola è di nuovo ospite al festival di Castrocaro, condotto da Fabrizio Frizzi e giunto alla sua trentunesima edizione. Accompagnata dal maestro Righello ripropone "Le strade di notte", il brano che l'ha portata al successo 26 anni prima su quello stesso palcoscenico. Durante la trasmissione vengono riproposti brani delle sue interviste a Zucchero ed Eros Ramazzotti nel corso delle passate edizioni.
    Dal 20 novembre Gigliola è ospite per un'intera settimana di Claudio Lippi nel programma "Ci vediamo". Con lei Massimo Giacomazzi che ripercorre le tappe della sua carriera di cantante. Un'ulteriore partecipazione televisiva vede Gigliola ancora concorrente di una gara canora. Nel 1990 il festival di Sanremo compirà 40 anni e Canale 5 festeggia la ricorrenza affidando a Mike Bongiorno il programma "C'era una volta il festival" che rimette in gara fra loro molti grandi successi delle passate edizioni. Il programma ha un vesto successo di pubblico ma verrà impietosamente stroncato dalla critica. Enrico Vaima parlerà di "trasmissione da Redipuglia, ovvero da ossario dei caduti in guerra... una sorta di sadomasochismo da parte di chi prova piacere a rivedere quanto sia invecchiato l’uno o l’altro cantante". Gigliola appare in forma perfetta e presenta una nuova versione di "Non ho l'età" che però non accede alla finale. Tra i grandi esclusi anche Nilla Pizzi che con la sua "Grazie dei fior" si classificherà addirittura penultima.





    Gli anni '90

    Nel 1990 anche la RAI e la stampa specializzata festeggiano il compleanno del Festival di Sanremo. "TV Sorrisi e Canzoni" e "Oggi" dedicano ampie retrospettive al Festival e ai suoi protagonisti. Nelle librerie compare il libro "Sanremo racconta", scritto da Gigi Vesigna, e la Fonit Cetra pubblica "Gli anni d’oro di Sanremo", quattro videocassette che ripercorrono la storia dei mitici Festival degli anni ’50 e ’60, come proposta dal programma televisivo di Giancarlo Governi "Le mille bolle blu" (già ampiamente saccheggiato da molte rievocazioni storiche dedicate al festival). Qui rivediamo lo storico trionfo di Gigliola del 1964 e la spendida interpretazione (non completa) di "La pioggia". Le quattro videocassette sono accompagnate da altrettanti fascicoli con notizie, classifiche e canzoni partecipanti a tutte le edizioni del Festival dal 1951 al 1989. Spiccano anche diverse foto di Gigliola.
    Anche Raiuno mette in cantiere un programma celebrativo sull'onda di "C'era una volta il festival". Il programma avrebbe dovuto intitolarsi "Aspettando Sanremo" ma la RAI, battuta sul tempo da Canale 5, decide di fare tesoro dell'esperienza dell'emittente privata apportando alcune modifiche alla formula della trasmissione. Nasce così "Il caso Sanremo", che riporta come sottotitolo "Dibattimento con uso di televisione su quaranta anni di Festival della canzone italiana a Sanremo". La trasmissione viene affidata a Lino Banfi e Renzo Arbore che ripropongono la storia di Sanremo con ironia e divertimento. Gigliola, ospite dell'ultima puntata il 24 febbraio, interpreta "Dio, come ti amo" e "La pioggia".
    I giornali rispolverano anche il Sanremo 1989 di Gigliola, questa volta però per una faccenda dai risvolti giudiziari. Risulterebbe infatti una fattura scoperta relativamente al soggiorno a Sanremo della sua compagnia l'anno precedente. Il marchese Antonio Gerini, allora manager della cantante, contesta l'entità della fattura e rifiuta di pagarla. La questione finisce in tribunale ma viene ben presto dimenticata.
    Il 5 maggio Gigliola perde il suo primato di unica cantante italiana ad aver vinto l'Eurofestival. Quell'anno infatti risulta vincitore Toto Cutugno con "Insieme...1992". Gigliola gli telefona dicendo: "Vuoi vedere che il prossimo anno ci faranno presentare l’Eurofestival?"... Niente di più profetico.
    In estate i giornali scandalistici fotografano nuovamente Gigliola al mare a seno nudo, ormai un appuntamento fisso dell'estate, esortandola a fare uso di crema solare per evitare le "tette biscottate". Nell'agosto del 1990 Gigliola partecipa poi al "Festival delle cantautrici" presso il teatro Romano di Verona esibendosi in un vero e proprio recital di un'ora e mezza durante il quale propone, tra gli altri, tre brani inediti che verranno incisi solo l'anno dopo nell'LP "Tuttintorno": "Abbassando", firmata dagli Avion Travel, e le bellissime "Notte di stelle" e "Prima del temporale", scritte da Enrico Ruggeri. In "Free Doc", programma televisivo dedicato al compianto regista televisivo Enzo Trapani viene trasmessa la sua interpretazione di "Bravo" tratta da "La compagnia stabile della canzone..."



    Il 1991 è l'anno dell'Eurofestival. Come Gigliola aveva previsto sono lei e Toto Cutugno a presentarlo. I due vengono ospitati insieme a "Scommettiamo che...", condotto da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci e conducono la kermesse il 4 maggio. I commenti su Gigliola sono positivi: "un fascino colto, sottile, molto intrigante, come piace ai francesi"; "La poetica cantante dei primi turbamenti d’amore è diventata ormai una donna sexy, dalla bellezza estremamente raffinata, oltrecchè una grandissima professionista che si scopre disinvolta presentatrice".
    Nel 1991 Gigliola dà anche alle stampe un nuovo LP "Tuttintorno", prodotto da Mimmo Locasciulli che è anche autore della maggior parte delle canzoni. L'album conoscerà ben tre differenti edizioni e verrà commercializzato anche nei paesi di lingua spagnola con il titolo "Todos juntos". La promozione parte subito dopo l'Eurofestival: propone "Abbassando" al programma "Festa di Compleanno", condotto da Loretta Goggi su Telemontecarlo; il 12 maggio presenta a "TG L'Una" il video di "Io sono tua" di cui è regista il marito. Le scene sono rigorosamente in bianco e nero e Gigliola si muove come una creatura surreale tra immagini di carattere metafisico che ricordano i quadri di Magritte. Vengono poi le partecipazioni a "Mattina 2" (condotto da Alberto Castagna), "Il gioco dei 9" , "Serata d’onore" a Montecatini per festeggiare Modugno e nell’ultima puntata di "Domenica in" dove ripropone "Il treno dell’amore", "La spagnola" e "Quelli eran giorni". Seguono su Telemontecarlo "Ho fatto 13" e su Canale 5 "Il gioco dei giochi", condotto da Lino Banfi con la figlia Rosanna.
    In estate "Novella 2000" pubblica l'ennesimo pettegolezzo: Gigliola aspetterebbe il terzo figlio e starebbe per abbandonare definitivamente la canzone. Viene di fatto smentita dalla partecipazione televisiva del 23 agosto ad "Un'estate al massimo", programma condotto da Massimo Ranieri, in cui Gigliola esegue nuovamente "Abbassando". Canale 5 ripropone "C'era una volta il festival" e TeleMontecarlo vara "La più bella sei tu" in cui Luciano Rispoli ripropone per intero le serate finali degli ultimi dieci festival di Sanremo invitando il pubblico a votare la canzone più bella di ciascuna edizione per riproporle poi tutte e dieci in una serata speciale. Di Gigliola si parla sia nella puntata dedicata al 1985 (in cui Claudia Vinciguerra rievocherà il suo ritorno con "Chiamalo amore"), sia in quella dedicata al 1989 che va in onda il 10 settembre e vede la sua partecipazione. Gigliola riceve dai presenti (tra cui Fred Bongusto e Adriano Aragozzini, organizzatore degli ultimi festival) i complimenti per la sua straordinaria carriera. In particolare il giornalista Mario Luzzatto Fegis afferma che oggi Gigliola è più bella e più brava di vent’anni fa. Lei risponde prontamente e in maniera ironica: "Perché allora non lo scrivi?", concedendogli poi un lento per farsi perdonare.


    Ed il 7 ottobre Gigliola diventa conduttrice proprio per TeleMontecarlo, sostituendo Loretta Goggi al timone di "Festa di Compleanno". Per l'occasione riesce ad avere accanto a sè un altro "grande assente" dalle scene televisive, Lelio Luttazzi. Il primo ospite della trasmissione è l'onorevole Renato Altissimo, seguiranno poi la Nazionale Cantanti con Morandi e Ramazzotti in testa e molti altri. Per "Festa di Compleanno" Gigliola è costretta a disertare la serata finale di "La più bella sei tu" durante la quale "Chiamalo amore" viene proclamata la più bella canzone del festival 1985. E'l'unica dei premiati a non presenziare, ma Rispoli si collega con lei proprio dagli studi di "Festa di Compleanno" raccogliendone le dichiarazioni, semplici ma sicure. "..perché ho vinto?, perché "Chiamalo amore" era la più bella canzone del Festival 1985" - dirà semplicemente Gigliola.
    Vale la pena di menzionare la puntata di "Festa di Compleanno" del 20 dicembre 1991. In quell'occasione la festeggiata è proprio lei, Gigliola, che lascia il suo ruolo di presentatrice per una sera lasciando condurre il programma a Lelio Luttazzi. Tra i presenti il paroliere Pilat, il marito Luciano, i figli Giovanni e Costantino e l'on. Silvia Costa che condurrà l'intervista conclusiva. Il ritratto che emerge di Gigliola è quello di una donna straordinariamente inserita nel suo tempo, e un’artista sempre alla continua ricerca di novità, seppur sempre portatrice nel mondo della immagine più bella e fantastica dell’Italia e della sua Verona. Il successo di "Festa di Compleanno" è tale che TMC la trasforma il 31 dicembre in "Festa di Capodanno" affidando a Gigliola il compito di dare il benvenuto al 1992 in una serata fiume con moltissimi ospiti.



    Terminata la kermesse di San Silvestro "Festa di Compleanno" riprende le sue trasmissioni normali. L'edizione condotta da Gigliola durerà ben sei mesi (fino all'11 marzo) totalizzando ben 120 puntate. Molti sono i festeggiati, provenienti dal mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. Tra gli altri Marina Ripa di Meana, Marta Marzotto, l'architetto Paolo Portoghesi, Rossella Falk, Rita Pavone, Nino Manfredi, Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Johnny Dorelli, Leopoldo Mastelloni, il gastronomo Luigi Veronesi, Sylva Koscina. Pippo Baudo interverrà in collegamento telefonico e tra gli amici dei festeggiati compariranno anche Renzo Arbore e Giulietta Masina. Gigliola indossa minigonne mozzafiato con tubino di velluto e tailleurs delle più grandi firme: Balestra, Missoni, le sorelle Fontana (tutti suoi ospiti) e riesce a mettere tutti a proprio agio. Si esibisce anche più volte come cantante duettando con Lelio Luttazzi o con l'ospite di turno in veri e propri gioielli rimasti tuttora inediti. La trasmissione si chiuderà con una grande festa a cui parteciperanno molti degli ospiti delle precedenti puntate.
    L'estate porta il solito servizio scandalistico con Gigliola a seno nudo, l'ennesimo passaggio televisivo di "Dio, come ti amo" e le repliche di "Una rotonda sul mare". In settembre "Eva Express" la ritrae col marito ad una serata "vip" che si svolge al Casinò Municipale di S. Pellegrino Terme (Bergamo) e il commento è il seguente: "per la saggia Gigliola basta un’apparizione ufficiale al fianco del marito per attrarre su di sé, come se si trattasse di chissà quale evento, l’affettuosa attenzione di tutti".


    Sabato 18 febbraio 1993 Gigliola, nel corso della trasmissione di Pippo Baudo "Partita Doppia", annuncia la sua partenza per una tournèe in Giappone insieme a Mimmo Locasciulli. Da questa tournèe nascerà un doppio CD intitolato "Live in Tokyo" che però verrà commercializzato solo in oriente.
    Poche le partecipazioni televisive di quell'anno. La RAI però le rende ampiamente giustizia nel corso di una grossa operazione "revival" che vede la programmazione di "Dio, come ti amo" su Raiuno il 19 giugno e la messa in onda nelle prime ore del mattino (ore 6:00) di tutte le edizioni di "Senza Rete". Si possono così rivedere le tre puntate di cui è stata protagonista.
    Gigliola torna in TV dal vivo solo alla fine dell'anno partecipando a "Mattinadue" come personaggio misterioso al centro di un gioco a quiz. Durante la trasmissione annuncia il suo ritorno alla radio con un programma domenicale dal titolo "Tornando a casa" che partirà domenica 26 dicembre alle ore 17:30 protraendosi fino alle 24. Verrà trasmesso in condemporanea da Radiodue e Radio-Verde RAI.

    "Tornando a casa" prosegue fino a tutto febbraio 1994 ed è un vero e proprio contenitore: alterna informazioni sul traffico al varietà e dà la possibilità agli automobilisti di mettersi in comunicazione con il CISS per segnalare qualsiasi problema o chiedere informazioni. Gigliola, insieme al giornalista Carlo Sacchettoni, instaura un dialogo utilissimo con gli automobilisti e i radioascoltatori. Molti le chiedono di tornare a cantare e lei lo fa proponendo alcuni brani del suo CD giapponese quali "Sotto le stelle del jazz" di Paolo Conte (che fa anche da sigla alla trasmissione) e la sua interpretazione di "La donna cannone" di Francesco De Gregori, cui Gigliola è legata da un buon rapporto di amicizia. Molti sono gli ospiti famosi del programma tra cui anche gli amici Roberto Vecchioni e Mimmo Locasciulli. Gigliola riceverà anche i complimenti degli addetti ai lavori dalle pagine del mensile "Quattroruote".
    Il 6 aprile è ospite a "Il Tappeto Volante" di Luciano Rispoli e di nuovo i telespettatori le chiedono di tornare a cantare. Lei lo farà l'8 maggio su Raiuno nel corso di una serata dedicata alla festa della mamma trasmessa dall'Antoniano di Bologna. Accanto a lei conduce Gianfranco D'Angelo. Gigliola apre la serata interpretando "Nel blu dipinto di blu" insieme al Piccolo Coro dell'Antoniano. Indossa un lungo abito di pizzo che lascia intravedere una mini cortissima ed accoglie con disinvoltura numerosi ospiti quali Alberto Tomba, la missionaria Amelia Barbieri e Andrea Bocelli. Topo Gigio le dedica addirittura una poesia. Gigliola, sempre accompagnata dal Piccolo Coro, eseguirà anche "Chiamalo amore" e una personalissima versione di "Il mio canto libero" di Lucio Battisti, tuttora inedita.
    Nel 1994 il settimanale "Oggi" compie 50 anni e Gigliola non poteva mancare alla festa di una rivista che l'ha sempre "coccolata e protetta", come lei stessa affermerà. Per l'occasione "Oggi" diffonde la lista delle cantanti che hanno avuto più copertine e Gigliola è terza, superata solo da Mina e Milva.
    Per rivederla in televisione bisognerà aspettare il 3 dicembre, nella trasmissione "Harem", condotta da Catherine Spaak. Accanto a lei c'è Serena Grandi, allora all'apice del successo. Annuncia la prossima realizzazione per TMC di un programma sulle città d'arte che però, date le vicende travagliate dell'emittente, non vedrà mai la luce. Il 27 dicembre Pippo Baudo, organizzatore del Festival di Sanremo, comunica ai media la lista dei partecipanti all'edizione 1995. Gigliola è fra questi con un brano scritto da Giorgio Faletti: "Giovane vecchio cuore". Gigliola dirà che l’emozione provata nell’ascoltare il brano è stata talmente forte da convincerla che non sarebbe stato giusto lasciarlo in un cassetto. Il suo ritorno a Sanremo - continuerà -avrebbe potuto avere un senso, dopo 32 anni di carriera, solo se avesse avuto l’opportunità di interpretare un pezzo che, prima tra gli altri, avesse emozionato Lei.

    In attesa della kermesse sanremese Gigliola è di nuovo ospite di Luciano Rispoli a "Il tappeto volante" e conduce per TMC la trasmissione "C'era una volta il festival di Napoli" accanto ad Andrea Giordana. I giornali, occupandosi nuovamente di Sanremo, menzionano più volte Gigliola. "Tv Sorrisi e Canzoni" le dedicherà addirittura una copertina, condivisa con altri due inossidabili della canzone, anch'essi partecipanti al festival: Gianni Morandi e Massimo Ranieri. La "Bebas Record" le dedica una compilation intitolata "Gigliola Cinquetti: il meglio" che altri non è che una ristampa del suo primo album integrato di "Ho bisogno di vederti" e "Grazie amore".
    Il 2 febbraio Gigliola è ospite del programma di Pippo Baudo "Luna Park" in cui ripercorre la sua carriera e i suoi 11 Sanremo. Vengono proposti per l'occasione veri e propri pezzi da teleteca. Quella del 1995 è la dodicesima partecipazione a Sanremo di Gigliola. Ecco un breve riepilogo della sua carriera sanremese:


    Anno Canzone Note
    1964 Non ho l'età in coppia con Patricia Carli
    1965 Ho bisogno di vederti in coppia con Connie Francis
    1966 Dio, come ti amo in coppia con Domenico Modugno
    1968 Sera in coppia con Giuliana Valci
    1969 La pioggia in coppia con France Gall
    1970 Romantico blues in coppia con Bobby Solo
    1971 Rose nel buio in coppia con Ray Conniff
    1972 Gira l'amore
    1973 Mistero
    1985 Chiamalo amore
    1989 Ciao
    1995 Giovane vecchio cuore


    Gigliola appare sul palcoscenico di Sanremo martedì 21 febbraio senza un apparente filo di trucco, capelli quasi incolti, avvolta in uno splendido abito nero corto. Il microfono trema nelle sue mani. "Giovane vecchio cuore" è un pezzo non facile: seducente, un po’ malinconico, tutto teso tra passato e presente. Il giorno dopo la critica esalta la sua interpretazione come una delle più intense di tutto il festival. Mario Luzzatto Fegis, sulla pagella di "Oggi" le assegna un bel 9. Vari sono i commenti, ma quasi sempre favorevoli: "Gigliola perfetta", "...promozione a pieni voti per Gigliola Cinquetti", "Tutto perfetto.", "...trucco invisibile, abito corto per scoprire le belle gambe e, soprattutto, una grande classe... ora che ha l’età può permettersi tutto, ha "charme" e grande carisma... ma che pelle, che passo, che classe, che mistero vero, che trasgressione naturale, che femminilità, tante ventenni che fanno le strafi osservino e imparino...". Oltre al Sanremo della critica Gigliola vincerà anche quello di Internet risultando al primo posto nelle votazioni indette da "Video On Line" e batterà numerosi campioni quali Massimo Ranieri, Drupi, Toto Cutugno, Sabina Guzzanti e la Riserva Indiana, Loredana Bertè e Patty Pravo, tutti dietro di lei. Non mancano però le polemiche. Sembra che per la composizione delle giurie si siano scelte fasce di età troppo basse che hanno relegato i big della canzone negli ultimi dieci posti esaltando i giovani (unica eccezione Gianni Morandi).
    Un mese dopo la manifestazione, il 5 aprile, esce il nuovo album di Gigliola, sempre intitolato "Giovane vecchio cuore" e firmato quasi interamente da Giorgio Faletti. Una ristampa dell'album è presente ancora oggi sul mercato. La promozione del disco prevede vari passaggi televisivi. Gigliola è ospite a "Domenica in..." per ben due volte, poi a "Cuori d'oro" con Enrica Bonaccorti ed infine al "Maurizio Costanzo Show". Raiuno ripropone nottetempo tutte le edizioni di "Canzonissima" ed il programma di Pippo Baudo "Emozioni" la vede il 10 maggio nuovamente protagonista e interprete di vari successi degli anni '60 tra cui "Riderà" di Little Tony.
    Domenica 14 maggio è di nuovo a "Domenica in..." per interpretare vari pezzi del suo repertorio. La giornata è rattristata dalla notizia della morte di Mia Martini, data dal telegiornale proprio poche ore prima dell'inizio del programma. Gigliola, prima di esibirsi, ne fa un toccante ricordo.
    Continua la promozione di "Giovane vecchio cuore". Gigliola interpreta "Rosa rosae" nel corso del programma "Io e Handy", in agosto partecipa a "Il quizzone" ed il 3 e il 10 settembre conduce per Raiuno "Napoli prima e dopo", programma dedicato alla canzone napoletana. La casa discografica "Fremus" propone la raccolta "Luna nel blu... con amore" che racchiude diversi brani introvabili registrati in prevalenza per il mercato estero. L'ultimo appuntamento televisivo dell'anno per Gigliola è "Una sera c'incontrammo", condotto da Iva Zanicchi. Iva confesserà la sua delusione per non aver potuto interpretare a Sanremo "Dio, come ti amo" in quanto pezzo "pensato e scritto proprio per Gigliola", come lo stesso Modugno le disse. Il brano verrà inciso da Iva solo diversi anni dopo all'interno dell'album "Care colleghe".

    In occasione del festival di Sanremo del 1996 iniziano le pubblicazioni a fascicoli di "La vera storia del Festival di Sanremo", ideata dallo storico direttore di "TV Sorrisi e Canzoni" Gigi Vesigna. Ad ogni fascicolo sono allegati un CD o una musicassetta con i primi tre classificati di ogni edizione. Gigliola è presente con "Non ho l'età", "Dio, come ti amo" e "Chiamalo amore". E' poi ospite della quarta puntata del programma rievocativo "Mille lire al mese", condotto da Pippo Baudo, in cui indossa abiti d'epoca e interpreta brani quali "Violino Tzigano", "Chitarra romana", "Com'è bello fa'l'amore quanno è sera", "Non ti scordar di me", "Non dimenticar le mie parole" e "Rosamunda". Accanto a lei Alba Parietti.
    "Scherzi a parte" la sceglie come vittima di uno scherzo piuttosto pesante che simula addirittura la caduta di un aereo sulla sua villa di Cerro Veronese. La sua reazione è estremamente adirata, salvo poi ridere quando lo scherzo le verrà rivelato. Lo scherzo in questione viene scelto dal pubblico come uno dei 12 più belli proposti dal programma.
    In maggio "Intimità" dedica a Gigliola un servizio intitolato "Gigliola, ritratto di una donna felice" in cui la contrappone alla regina Elisabetta come esempio di donna malinconica. Il servizio è corredato da un'intervista e sale agli onori della copertina. In estate "Evatremila" le dedica addirittura due servizi "scandalistici" dove, per la prima volta, accanto a lei appare il marito. Il 20 agosto Gigliola è ospite di Paolo Limiti a "...e l'Italia racconta", il primo programma di successo del popolare presentatore. Nel corso del programma un filmato d'epoca: l'interpretazione di "La bohème" alla Mostra di Musica Leggera di Venezia del 1966. Al programma di Limiti interverrà anche dal 7 all'11 ottobre proponendo brani del suo nuovo album "Live in Tokyo", versione ridotta del disco live registrato per il mercato giapponese che segna l'inizio del suo rapporto con la NAR International, sua attuale casa discografica. Nella stessa occasione annuncerà anche la sua prossima partecipazione alla commedia musicale "L'uomo che inventò la televisione" ma solo due giorni dopo, a "Domenica in...", renderà noto il nome del protagonista maschile: Pippo Baudo. Sempre a "Domenica in..." Gigliola parlerà della sua partecipazione ad una fiction televisiva: "Il medico dell'impossibile" al fianco di Antonello Fassari e Natasha Hovey (a tutt'oggi ancora sepolta negli archivi della RAI) ed interpreterà oltre a "La donna cannone" gli inediti "Nel blu dipinto di blu" e "Le mille bolle blu". E'ancora ospite da Limiti il 26 novembre in una puntata in onore dell'amica Caterina Caselli.
    Anche la sua carriera di giornalista continua. Gigliola firma un contratto di collaborazione quinquennale con il giornale veronese "L'arena", che l'aveva selvaggiamente attaccata nove anni prima segnando così la fine delle ostilità. Da questo sodalizio nascerà una rubrica fissa dal titolo "Pensieri al video" che verrà pubblicata ogni mercoledì sulle pagine dedicate a "Cultura e società". La rubrica ospiterà il pensiero di Gigliola sui più importanti temi di attualità del momento.







    Edited by gheagabry1 - 1/7/2020, 21:21
     
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  4. tomiva57
     
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    2000

    Per tutto il 2000 continua l’impegno giornaliero di "Vivendo Parlando", ma Gigliola trova il tempo anche per intervenire in diversi altri programmi. L'8 gennaio partecipa a "Made in Italy", condotto da Federico Fazzuoli, il 20 gennaio è ospite del settimanale di comunicazione religiosa "A sua immagine" che trasmette la registrazione dello speciale in occasione del Giubileo degli Artisti durante il quale Gigliola legge "La lettera del Papa".
    Anche il battage pubblicitario di Sanremo continua a riproporre i suoi celeberrimi brani. Il 7 febbraio "La Stampa" inizia la pubblicazione dei 18 fascicoli che ripercorrono la vita del Festival e dell’Italia a partire dal 1951. Gigliola verrà intervistata nel fascicolo n.5 e la sua interpretazione di "Non ho l'età" al Festival del 1964 sarà inserita in una delle due videocassette che completeranno l'opera.
    Durante le giornate del Festival il TG4 intervista Gigliola riproponendo filmati d'epoca. Un sondaggio On-Line la colloca al quarto posto, tra le cantanti protagoniste del mezzo secolo di Sanremo. Gigliola, dalle pagine del "Giornale", ringrazia e dichiara: "Mi accusano di essere un’assenteista, eppure il pubblico ha di me un ricordo forte".
    Arriva anche un'antologia dal titolo "50 anni di musica italiana": si tratta di 10 CD pubblicati dal settimanale "TV Sorrisi e Canzoni". Nell'8° compare "Non ho l'età".
    Il 1 marzo Gigliola torna in TV nelle vesti di giornalista: ospite a notte fonda di Stampa Oggi, parla di politica, di Prodi, di Bertinotti..e di Sanremo appena concluso. Merita anche di essere ricordata la puntata del 4 maggio di "Vivendo Parlando", in cui Gigliola ospite l'eterna amica-rivale Rita Pavone insieme con l'inseparabile Teddy Reno.
    L'11 e il 12 maggio Gigliola è ospite di Paolo Limiti a "Alle 2 su Rai Uno". E'una partecipazione "shock". Gigliola risponde alle domande più maliziose di Limiti con il sorriso sulle labbra e fornendo risposte altrettanto maliziose ("Vuoi sapere quando l’ho data?" - arriverà addirittura a chiedere scherzosamente al conduttore).
    A giugno Sorrisi e Canzoni pubblica le prime foto del film di Avati: "I cavalieri che fecero l'impresa" tratto da un romanzo scritto dallo stesso Avati. Gigliola vi interpreterà il ruolo-cammeo di una Madre Superiora.
    In settembre, a "Momenti di Gloria", programma condotto da Mike Bongiorno su Canale 5 e basato sull'imitazione di personaggi famosi da parte di dilettanti accuratamente selezionati, una concorrente sceglie di imitare proprio lei cantando "Non ho l'età" con lo stesso modello di abito indossato da Gigliola a Sanremo ’64. Nello stesso mese Gigliola partecipa, il 19, a "Trenta ore per la vita" e "Oggi" le dedica un'intervista intitolata "Ho ancora l’età per sedurre con acqua, sapone e malizia".
    Il 20 ottobre Gigliola è per la terza volta ospite a "Porta a Porta", a sostegno di Francesco Rutelli. Il 6 dicembre invece torna a Sanremo per "Sanremo si nasce", programma in cui interpreta "Non ho l’età", "Dio come ti amo" e "La pioggia". E'anche al centro di una gag con Massimo Lopez che, imitando Domenico Modugno, la solleva da terra imitando la famosa foto del 1966.




    2001




    Anche nel 2001 continua l'impegno di "Vivendo Parlando". E'da segnalare in particolare la puntata del 7 febbraio, interamente dedicata a Sanremo, che vedrà la partecipazione di Sergio Bardotti (selezionatore delle canzoni), Dario Salvatori e Fabrizio Zampa. Tanti i filmati storici su Sanremo, tra cui quello di "Non ho l'età". Bardotti ricorda il trionfo internazionale di Gigliola e dice che ancora oggi è lei la cantante italiana più famosa nel mondo. Anche Zampa conviene e rafforza il concetto, infatti sono circa 120 i paesi in cui sono stati pubblicati i dischi di Gigliola e 7/8 le lingue in cui ha cantato le sue canzoni. Il successo giornalistico di Gigliola però è tale che sembra proprio lei non pensi di tornare alla canzone, tesi sostenuta anche da "Novella 2000" in un servizio dell'8 marzo.
    Il 6 aprile esce nelle sale cinematografiche "I cavalieri che fecero l'impresa", il 5 maggio Gigliola è ancora ospite di Fazzuoli a "Made in Italy", questa volta però sullo sfondo di Verona.
    Paolo Limiti nel corso della sua trasmissione "Ci vediamo su RAIUNO" proporrà un gioco musicale che vedrà tra i cantanti più gettonati Mina, Gianni Morandi e Gigliola. A seguire Orietta Berti, Adriano Celentano e Claudio Villa. La classifica finale verrà pubblicata in giugno su "TV sorrisi e canzoni".
    E finalmente un ritorno alla canzone. Il 23 settembre per la prima trasmissione della nuova edizione di "Domenica In", che quest'anno diventa "Dom&Nika In", Gigliola è ospite a sorpresa. Si esibisce assieme ai giovani Gazosa in "Stai con me (forever)" e loro, in omaggio a lei, interpretano "Non ho l'età". Graditissima questa accoppiata tanto da far dire a Carlo Conti "dovete andare insieme a Sanremo" e il successo è confermato dalle tante telefonate del pubblico. Gigliola ha, tuttavia, l'opportunità di esprimere il suo parere sull'attentato dell'11 settembre alle torri gemelle a New York e di eseguire sul finale la sua "sublime" (come la definisce Conti) interpretazione dello splendido pezzo di Franco Battiato "E ti vengo a cercare", che ha inciso nei due CD "Il Meglio" e "Non ho l'età: i successi".
    Più che un ritorno però questa sembra "un'incursione" nel mondo della canzone, perché Gigliola, a partire dal 1 ottobre riprende il suo talk show quotidiano "Vivendo Parlando" giunto ormai alla quarta edizione. L'argomento della prima puntata è di strettissima attualità "L'Euro", la moneta che dall'1 gennaio 2002 sostituirà, in Italia, la lira.
    Alla fine del 2001 termina anche il contratto di Gigliola con la Athesis Distribuzione e quindi, dopo cinque anni di attività, "L'Arena" e gli altri giornali della casa editrice chiudono la rubrica "Pensieri al video".
    E' sempre del 2001 l'entrata di Gigliola nel mondo di Internet. Il 2 febbraio infatti debutta ufficialmente il nostro sito, cresciuto nel corso del tempo ed ancora in espansione. Creato dal webmaster Erminio Serio e consistente di poche pagine si arricchisce ben presto di una corposa biografia, (opera del biografo ufficiale del sito, Vincenzo Vizzari) e di contributi di tanti fans che è difficile citare uno per uno (Angelo Albanesi, Pier Giorgio De Simone, Alberto Bassi e moltissimi altri...). Il sito ha risvegliato un grande interesse intorno al personaggio Cinquetti. Tanti, tantissimi gli ammiratori, e tanti giovani, si ritrovano a dialogare, a scambiarsi notizie e informazioni sulla loro cantante preferita. La stessa Gigliola ne rimane sorpresa e manifesta tutto il suo apprezzamento definendo il lavoro "veramente stupefacente e straordinariamente dettagliato". E gli amici del sito, da tutte le parti del mondo, nell'occasione del suo compleanno, il 20 dicembre, le inviano un messaggio augurale.


    2002

    Si potrebbe dire che il 2002 si apre con un interrogativo. Chissà che dopo il passaggio da cantante a giornalista non avvenga, per Gigliola, anche quello da giornalista a donna della politica? Questa domanda, che non avrà una facile e immediata risposta, nasce a seguito di alcune partecipazioni della cantante al famoso programma di Bruno Vespa "Porta a Porta", del quale era stata già ospite più volte. La prima è quella del 31 gennaio, tra gli ospiti Piero Fassino, nuovo segretario dei DS. Ulivista convinta e prodiana dichiarata, Gigliola oggi, politicamente, è schierata al fianco di Francesco Rutelli e della formazione politica della Margherita fin dalla sua costituzione. Nei suoi interventi è chiaro il desiderio di un'unità fra le varie anime della coalizione e tra tutti gli schieramenti del centrosinistra. Gigliola si esprime con pacatezza ma con tanta determinazione, non dimostrando alcun imbarazzo nel "duellare" con i vari opinion maker.
    Qualche giorno dopo, l'11 febbraio, arriva la seconda partecipazione. Unica presenza femminile, Gigliola è chiamata per portare la sua esperienza del raduno di sabato 2 febbraio in Piazza Navona a Roma organizzato dall'Ulivo. Quella "manifestazione per la giustizia" aveva provocato un profondo dibattito in tutta la sinistra italiana, e non solo, dal momento che il regista Nanni Moretti aveva urlato dal palco, dove era presente anche la nostra Gigliola, "Con questi dirigenti non si vince". In quella circostanza Gigliola ebbe a dire : "La democrazia non è un marketing, o sondaggi. E' scelta culturale e di metodo". Sulle altre poltrone del salotto di Vespa sono seduti : Giulio Borselli, Alfonso Pecoraro Scanio, Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro e in collegamento esterno Emilio Fede e Marcello Veneziani. Gigliola sottolinea la sua connotazione politica di stampo "prodiano" ma sostiene la positività dell'intervento di Moretti, servito a vivacizzare i contenuti per rilanciare il rinnovamento da tutti auspicato. Con un tono tra la maestria e l'educanda spara, poi, una cannonata a Bertinotti rimproverandogli di "piacere troppo alle donne di destra" e provocando l'orgogliosa replica del leader di Rifondazione Comunista. Alla fine della puntata Bruno Vespa sottolinea gli interventi della cantante definendoli "da vero leader politico" e conclude affermando "Per ora si è conquistata il seggio di Porta a Porta"... che per molti è la terza Camera del Parlamento!
    Gigliola, come scrive SETTE, il settimanale del Corriere della Sera, diviene la rivelazione della stagione movimentista della sinistra italiana, muovendosi a suo agio tra opinioni simili o avverse sia a "Porta a Porta", sia nei "girotondi" di piazza, anche se sono in molti a pensare che sul coinvolgimento di Gigliola nella politica ci sia lo zampino del marito, il giornalista Luciano Teodori, in lizza per la candidatura di un seggio nel nuovo CdA della RAI… candidatura in seguito sfumata.
    E se politica deve essere….lo sia pure, ma la canzone? L'appuntamento annuale col Festival di Sanremo riporta, puntualmente, Gigliola tra i grandi protagonisti della manifestazione. I giornali specializzati ci ricordano i suoi trionfi, i record detenuti, le 12 partecipazioni, i milioni di dischi venduti. Il giornalista Nino Pirito in "Come Sanremo" su RaiSat Album, parla del trionfo di Gigliola a Sanremo '64 e riascoltando "Non ho l'età", confessa che già allora la ragazza aveva dichiarato di non condividere il contenuto della canzone, ma tutti erano convinti, Gianni Ravera per primo, che avrebbe conquistato il pubblico... anche se nessuno pensava a un vero e proprio trionfo. Pirito ricorda poi anche la splendida interpretazione di "Chiamalo amore" a Sanremo 1985.
    Gigliola viene chiamata in causa anche nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo, quando la "sessuologa" Anna Marchesini che incentra il suo intervento sulla rilettura in chiave hard di brani come "Non ho l'età" e "Dio come ti amo". La stessa vincitrice tra i giovani, Anna Tatangelo, viene ribattezzata subito "la nuova Cinquetti".
    Gigliola però a Sanremo non si fa vedere, impegnata nelle registrazioni di "Vivendo Parlando" in cui sua unica concessione al mondo della canzone è la sigla finale "Per nome", grande pezzo di Battisti-Panella, mai pubblicato. Anche quando, il 4 aprile, ospita gli Avion Travel che ripropongono "Abbassando", da loro scritta e incisa da Gigliola in "Tuttintorno", lei non si fa tentare. Non lo canta insieme a loro ma si limita a sussurrarlo in disparte durante l'esecuzione.
    Il 25 marzo è ancora a "Porta a Porta", unica presenza femminile a rappresentare la Margherita accanto a Francesco Rutelli. Sull'altro fronte dello schieramento politico intervengono invece il giornalista Carlo Rossella e, in collegamento esterno, Ignazio Larussa con il direttore de "La Stampa", Marcello Sorgi. La puntata è dedicata alla manifestazione tenutasi al Circo Massimo, a Roma il 23 marzo, per protestare contro l'abolizione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. La manifestazione, indetta dalla CGIL e capeggiata da Cofferati, ha radunato pacificamente circa 3 milioni di persone. Gigliola dice di avervi preso parte anche perché lei abita proprio dietro il Colosseo, e la descrive con toni entusiastici, definendola "civile e moderata". Parla anche di terrorismo e della vecchia democrazia cristiana da vero leader politico.


    Nella puntata del 5 aprile di "Vivendo Parlando" ospita il marito, il giornalista Luciano Teodori, docente di Geopolitica presso la cattedra di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma. È la prima volta dopo 700 puntate, come precisa lei stessa. Argomento del giorno "L'Europa oggi". Gli altri ospiti sono: l'amico giornalista Federico Fazzuoli e Alessandro Ovi, consigliere del presidente della Commissione Europea, Romano Prodi.
    Il 15 maggio SAT 2000 trasmette l'ultima puntata di "Vivendo Parlando". L'argomento è "Il narcisismo". Iniziano poi le consuete repliche estive. Da più parti si sussurra che il suo recente impegno politico tra le fila del centro-sinistra non sia stato gradito ai vescovi italiani, da quì la conclusione del contratto.
    Che sia vero o no Gigliola sembra non prendersela affatto. Trascorre come al solito le vacanze a Ponza e viene immortalata nuovamente a seno nudo dai soliti paparazzi. Proprio durante l'estate ODEON TV trasmette, per la seconda volta in assoluto dal 1966 ad oggi il film "Testadirapa" che va in onda il 13 luglio.
    Gigliola continua anche il suo impegno politico. Partecipa ancora a diversi raduni dei "girotondi" e il 12 settembre è a Orvieto, nell'ambito della settimana dedicata al rilancio della Margherita, quale coordinatrice di un convegno dal titolo "Mondo donna" al quale partecipano noti esponenti femminili della politica italiana.
    Navigando su Internet si scoprono notizie e anticipazioni sulla futura attività artistica di Gigliola. Alcune non avranno conferma, come uno show in tv con la regia di Pupi Avati o la conduzione televisiva di un programma giornalistico che dovrebbe sostituire il varietà di Paolo Limiti. Assolutamente vera invece è la sua decisione di donare al Museo Storico di Trento tutti gli abiti di scena indossati a Sanremo e il suo archivio di lettere dai fans. Si tratta di circa 150.000 lettere scritte da ammiratori in un arco di tempo che va dai primi anni sessanta fino alla seconda metà degli anni settanta e provenienti da ogni parte del mondo. L'idea della donazione è stata del curatore del Museo, Quinto Antonelli, che, ospite di Gigliola in una puntata di "Vivendo Parlando", ebbe a dire che quelle lettere, spesso semplici e ingenue, rappresentavano una testimonianza dell'Italia di allora e che meritavano di essere destinate all'Archivio della Scrittura Popolare. A questa interessante iniziativa dedica un ampio servizio il settimanale "Oggi" cui Gigliola però precisa: "Non sono mica da mettere in naftalina, con la storia del museo...". Nello stesso articolo il figlio Costantino interviene con una notizia che testimonia la continuata popolarità di Gigliola nel paese del Sol Levante (come si può vedere anche dal bellissimo sito a lei dedicato in Giappone e citato nella pagina dei link). "La pioggia" è infatti stata scelta come sottofondo musicale dello spot televisivo giapponese dell'auto Toyota.
    In autunno una nuova sorpresa... la rivista "VIP" presenta una Gigliola cantautrice, decisa ad incidere una serie di proprie canzoni. Si prospetta a presto un nuovo album?




    2003

    All'inizio del 2003 Improvvisa si diffonde la notizia che Gigliola è nella lista dei probabili big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo che sarà condotto da Pippo Baudo, ma alla gioia della notizia si sovrappone, per i suoi ammiratori, la delusione per l’esclusione che tocca anche ad altri grandi come Albano, Reitano, Spagna, la Berti e Milva. Seguono le ovvie polemiche perché alcune esclusioni appaiono clamorose, tra cui proprio quelle di Gigliola e di Albano, i quali (lo conferma lo stesso Baudo) avevano dei brani stupendi. Il Pippo nazionale parla di “certe logiche della commissione selezionatrice”. Lei, da gran Signora, non rilascia nessun commento e si rituffa nel suo impegno politico. Il mondo sta vivendo un momento drammatico e la posta in gioco è altissima. Si profila all’orizzonte una guerra contro l’Iraq. L’America e i suoi alleati Inglesi e Spagnoli sono pronti per un’azione militare al fine di destituire il dittatore Saddam Hussein, perché in possesso di armi di distruzioni di massa mai però trovate. Il Governo italiano è pronto ad appoggiare (come forza di pace, ci viene detto) l’iniziativa militare. Nel mondo e in Italia cresce, intanto, la mobilitazione contro la guerra. A Udine, nel corso del progetto “Europamondo: obiettivo Pace”(dal 2 al 9 febbraio) organizzato dalla Margherita, Gigliola, oltre a coordinare il convegno “Comunicare al femminile”, partecipa alla fiaccolata per la pace per manifestare il suo netto rifiuto della guerra “Sono contro la guerra perché sono una madre. Ho due figli e su di loro ho investito tutto…”. Ed è presente anche all’altra grande giornata di mobilitazione contro la guerra che si svolge a Roma sabato 15 febbraio, alla quale partecipano personalità della cultura, della politica e dello spettacolo oltre a migliaia e migliaia di comuni cittadini. Non saranno sufficienti, purtroppo, neanche gli appelli del Papa per fermare la guerra, che ci sarà e sarà sanguinosa soprattutto dopo l’annuncio della sua fine.
    Nella puntata del 24 febbraio di “Porta a Porta”, Gigliola è ospite di Bruno Vespa. E’ la puntata dell’ultimo incontro tra Baudo e Sgarbi prima della definitiva rinuncia di quest’ultimo a condurre il “Dopo Festival”. Le polemiche riguardano il disaccordo tra i due su alcuni ospiti del Dopo Festival che Sgarbi vorrebbe, tra essi il presidente Cossiga e il duo del Tatù (coppia di ragazze russe che si esibiscono sul palco baciandosi). Altri ospiti sono la Parietti, Mario Luzzatto Fegis, Manuela Arcuri, Peppino Di Capri e I Ricchi e Poveri. L’ingresso di Gigliola è salutato da un grandissimo applauso e riceve i complimenti di Vespa per la sua forma smagliante (ancora una ragazzina!) mentre sul video passano le immagini di “Non ho l’età” e “Dio, come ti amo”, una vera emozione. Gigliola, tra l’altro, parla delle cantanti di oggi, troppo tecniche, ed esalta una interprete come la Vanoni “un’artista che racconta la donna”. Anche Sgarbi esalta cantanti come Gigliola riconoscendo nella sua interpretazione di “Non ho l’età” la forza della verità e la invita al Dopo Festival. Gigliola ringrazia e lo sprona a “tirar fuori la sua intelligenza” nel corso del Dopo Festival , lasciando l’anticonformismo per la politica…. anche se i suoi non l’hanno capito e lo hanno cacciato! Gigliola si rivede anche in un filmato di “Senza Rete” assieme a Tony Renis e Mia Martini e poi interviene Mannaimer con i suoi sondaggi dichiarandosi subito amante delle canzoni di Gigliola, mentre la sua “Non ho l’età” si riconferma tra le più amate delle canzoni vincitrici del Festival. Altre polemiche accompagneranno quest’anno il Festival che registra un calo negli ascolti e riguardano la presenza di minorenni come Alina. Pronte le repliche di Del Noce (direttore di Raiuno) e Baudo che ricordano la presenza di Gigliola minorenne ai tempi di “Non ho l’età”…ma qualche mese dopo viene annunciata la regola del divieto di partecipare al Festival ai concorrenti con meno di 14 anni. Gigliola la rivediamo il 2 marzo a “Quelli che il calcio” ospite di Simona Ventura assieme al figlio Giovanni e all’amica Camilla dallo stadio di Verona per la partita Chievo-Torino. I suoi interventi sono tutti introdotti da sottofondi musicali come “Non ho l’età”, “La domenica andando alla messa” e “Alle porte del sole” che Simona invita Gigliola ad accennare e lei lo fa, così come quando Platinette la invita a cantare “La rosa nera”.
    Sembra proprio, però, che sia ormai la politica l’impegno prioritario di Gigliola. Il 3 e 4 maggio partecipa a Rimini al “Forum nazionale dei portavoce dei circoli della Margherita” intervenendo nel dibattito assieme a leader consumati come Castagnetti, Mancino, Letta ecc…ma qualche giorno dopo, domenica 11 maggio, è a Strà a Villa Pasini, Salone del Tiepolo, per rendere omaggio a Léo Ferré nel 10° anniversario della morte. Nella locandina si legge “Concerto con… e la partecipazione straordinaria di Gigliola Cinquetti”. La manifestazione vuole rendere omaggio alla poetica del grande chansonnier con la partecipazione di artisti a lui vicini per cultura e sensibilità. Gigliola è una delle pochissime cantanti italiane ad aver inciso canzoni di Ferrè e per l’occasione è interprete intensa e partecipe del brano simbolo, “Avec le temps”, del grande compositore francese.
    Per Gigliola un altro tuffo nel passato. Il 24 maggio è a Cava dei Tirreni per presenziare assieme a Carlo Croccolo e al regista Giancarlo Zagni alla proiezione di “Testadirapa” (dopo tanti anni ancora un esempio di bel cinema) nell’ambito della II Rassegna de “Il cinema per la scuola”. Per rivederla in TV bisogna accontentarsi delle repliche di “Commesse” (ancora un successo per Raiuno) il 15 e il 22 giugno, anche se qualche ammiratore fortunato ha avuto modo di vederla all’Arena di Verona, sabato 23 agosto, nel corso della rappresentazione della “Carmen”. Una grande serata di gala con 200 vip invitati al ricevimento nell’androne di Palazzo Barbieri tra il primo e il secondo atto dell’opera. Doveva essere l’incontro di tre leader politici: Prodi, il cancelliere Schroeder e Berlusconi. Quest’ultimo dà forfait suscitando un vespaio di polemiche. Gigliola, a cena, è accanto a Bruno Vespa (così raccontano le cronache). E poi ancora la politica. Domenica 7 settembre è a Lerici nel ruolo di coordinatrice del convegno “Le donne tra Lavoro e Famiglia:la proposta della politica” nell’ambito di “Europamondo-Giorni di Europa” organizzato dalla Margherita; il 15 novembre a Bologna partecipa all’Assemblea Nazionale della Margherita per aderire all’appello di Romano Prodi per la costituzione di una lista unica dell’Ulivo con la quale presentarsi alle prossime elezioni Europee. Gigliola conclude il suo intervento dicendo “Anche se la destra somiglia ad un carro di Tespi con le ruote sgangherate, non vanno sottovalutati”.
    A questo punto sorge davvero spontanea una domanda. Ma che fine ha fatto o farà la Gigliola cantante? Per fortuna c’è qualche ammiratore che lo ricorda via Internet. Infatti sia “Sorrisi e Canzoni” che “Radioscrigno” segnalano questo sito e mettono in rete il borsino dei dischi rarità di Gigliola. Proprio sul sito di Sorrisi e Canzoni vengono pubblicate le top ten delle copertine di Sorrisi degli anni ’60,’70 e la top ten di sempre. Nella prima Gigliola occupa l’ottava posizione, nella seconda la quinta (seconda solo a Mina tra le cantanti) e undicesima in quella di sempre (quarta assoluta tra le cantanti dopo Mina, Patty Pravo e la Vanoni che la supera solo di una copertina)…e Gigliola cosa fa? Il 18 dicembre viene diffusa la notizia della sottoscrizione dell’appello di Romano Prodi per la lista unitaria del centrosinistra alle prossime europee da parte di centinaia di nomi eccellenti della Politica, della cultura e del mondo dello spettacolo. Tra questi : Rita Levi Montalcini, Vittorio Foa, Gad Lerner, Giuliano Amato, Nicola Piovani, Roberto Vecchioni….e la nostra Gigliola! Ci chiediamo, dunque, alla fine di questo 2003: sarà la politica il futuro di Gigliola? Forse stavolta lo scopriremo davvero!


    2004

    La politica, ci si chiedeva! Gigliola, definita da Marco Marozzi di Repubblica la “superprodiana”, il 14 febbraio 2004 è a Roma al Palalottomatica ad applaudire Romano Prodi.
    Eppure, qualche giorno dopo, è ospite di Giletti e Malgioglio a Casa Rai Uno e se Giletti non vuole parlare di lei al passato, perché, dice “Gigliola è la storia, la leggenda della canzone”, sono ancora i ricordi legati ai suoi festival a far scaturire applausi calorosissimi. Si schernisce per salvarsi dalle “bordate” di Malgioglio che l’accusa di non voler più cantare, perché così, secondo lui, non si rispetta il pubblico. Gigliola spiega le ragioni della sua lontananza dalla canzone, ma non dal pubblico col quale continua il dialogo attraverso altri linguaggi, come la conduzione televisiva e annuncia la messa in onda su Raisat Extra di un nuovo programma di cui sarà conduttrice, titolo “Di che sogno sei”. Salvatori apprezza la scelta di Gigliola di aver rifiutato il carrozzone del revival anni ’60 che le avrebbe fatto guadagnare un bel po’ di denaro e Ola aggiunge che lo ha fatto per rispetto del suo pubblico “ perché occorre pudore e sensibilità nel rivisitare quel periodo e quelle canzoni, pudore che spesso manca”.
    Sanremo è alle porte e anche quest’anno grandi polemiche. Se ne parla anche a Porta a Porta nella puntata dell’1 marzo con un omaggio ai grandi protagonisti della storia del Festival. Tra gli ospiti Gigliola (accolta con un grandissimo applauso e che ricorda con commozione quel famoso Festival del 1964). Peppino Di Capri, Al Bano, e Wilma De Angelis. Uno splendido servizio ricorda “chi ha vinto di più a Sanremo” con una grande cavalcata che va da Modugno a Villa, dalla Pizzi a Gigliola e alla Zanicchi. Si parla della crisi di Sanremo e della canzone, e Gigliola, tra l’altro, sottolinea l’assenza oggi di una industria discografica che una volta, invece, sosteneva la canzone italiana. Per il gran finale, tutti intorno al pianoforte. per cantare “Volare”. A Sanremo Gigliola ci ritorna per partecipare alla seconda serata di Speciale Sanremo-Porta a Porta. Si dice emozionata di essere sul palco che…100 anni fa (ironizzando) la vide trionfare. Vespa la “butta anche in politica” sponsorizzando la candidatura di Gigliola alle prossime elezioni europee e con riferimento ad un altro ospite Mariano Apicella, che ha cantato le canzoni di Berlusconi, Gigliola commenta “io in politica, lui a Sanremo”! Non canta, ma si emoziona rivedendo ancora i filmati di “Non ho l’età”, “Chiamalo amore” e “Giovane vecchio cuore” accolti da un’autentica ovazione dal pubblico in sala. Visibilmente commossa, si alza e si porta, accompagnata da Vespa, al centro del palcoscenico la dove iniziò il suo percorso artistico. È così che Gigliola festeggia i suoi 40 anni con la canzone!
    Ancora in odor di Sanremo la sua partecipazione a Cominciamo bene il 5 marzo. Il conduttore Pino Strabioli, nel presentare l’intervista a Gigliola, dice: "per sfogliare la sua televisione". Una bellissima intervista tra passato, presente e futuro. Si avverte una Gigliola più in armonia col suo passato che, parlando delle sue più recenti scelte artistiche quali la conduzione televisiva, non esclude che quest’ultima possa di nuovo introciarsi con la canzone. Dice di sentirsi una privilegiata nel sapere di essere nella memoria di tanta gente e fa autocritica quando afferma di sembrare una persona che sparisce e che dimentica, lei però non è così…ma occorrerebbe farlo sapere!
    A Mantova, intanto, il senatore della Margherita Nando Dalla Chiesa organizza quello che la stampa definisce “Controfestival”, in realtà il “Musica Mantova festival” che sul circuito Odeon raggiunge i 3,5 milioni di contatti. Una sorta di festival alternativo a Sanremo e al quale partecipano grandi personaggi come Guccini, Lauzi, I Nomadi, la Zanicchi e Gigliola, non per cantare ma per ricevere il 6 marzo il premio speciale “Non ho l’età”.
    Il lunedì successivo alla conclusione del festival è ancora a Porta a Porta assieme ai vincitori del festival ed altri ospiti. Argomento “La svolta di Sanremo, c’è stata o no?” Inevitabilmente riaffiorano tutte le polemiche che hanno accompagnato questa edizione. La prima riguarda la direzione artistica affidata a Tony Renis, tanto clamore hanno suscitato le cosiddette “amicizie americane” del cantautore e altrettanto le sue lamentele sul “boicottaggio nei suoi confronti” operato dalle grandi case discografiche che non hanno mandato i loro artisti al festival e sull’“abbandono degli amici” che si sono rifiutati anche di partecipare alla famosa serata del venerdì. In conferenza stampa Renis aveva fatto i nomi di Gigliola e della Zanicchi, le quali, a suo dire, pretendevano un cachet rispettivamente di 60.000 e 75.000 euro. Su quest’ultimo punto Gigliola non parla, parla però di lui e fa capire che quelle critiche egli stesso se l’è procurate (delle “amicizie americane” era stato proprio lui a parlare promettendo strars internazionali che poi non sono intervenute) e dice di un’atmosfera pesante che aleggiava su questo festival. Salvatori contesta la svolta e si chiede perché alcuni artisti come Gigliola o Marcella (altra ospite) non possano essere tra i partecipanti alla gara, piuttosto che essere solo ospiti di una serata revival. Simpatico il Vespa che rivolgendosi a Gigliola dice….”se la sciagurata di Gigliola tornasse a cantare!”....lei lo blocca subito ricordando che oggi è una conduttrice televisiva e lo invita al suo “Di che sogno sei”. Continua a parlare del Festival, dicendo che vorrebbe ritornasse ad essere un luogo d’identità nazionale, un luogo dove sentirsi rappresentati Auspica un ritorno della canzone al binomio melodia lingua italiana, intesa come sentir comune, espressione di sentimenti condivisi dal pubblico. Pensa questo sia un Festival di transizione.
    Sembra propria una parentesi, una ubriacatura da festival, perché subito dopo, un tuffo nella politica per appoggiare la lista per l’Europa voluta da Romano Prodi, come dimostra un suo articolo dell’11 marzo dal titolo “L’europa ha bisogno della nostra cultura politica”.
    Il 5 aprile la ritroviamo a "L’Italia che va". Insieme alla conduttrice Ilaria D’Amico, Gigliola va in giro per far conoscere la sua Verona, da Castel Vecchio a Piazza Erbe (la fontana, gli affreschi dei palazzi circostanti), il Palazzo del Governo, oggi della Prefettura, e ancora l’Arena, dove da ragazzina andava a vedere le opere e da grande anche a cantare.
    Giovedì 29 aprile RaisatExtra mette in onda la prima puntata del nuovo programma condotto da Gigliola Di che sogno sei, un magazine di attualità ideato dalla stessa Gigliola e da Valentina Amurri, per la regia di Mimma Nocelli, e si avvale anche della collaborazione del figlio, Giovanni Teodori. Il programma viene introdotto dalla stessa Gigliola….“i sogni riguardano tutto: l’amore, i soldi, la pace, il benessere e vogliamo raccontare la leggerezza e la fatica enorme per realizzarli, come inseguire un palloncino spinto dal vento”. Nel corso delle varie puntate Gigliola incontra personaggi della vita politica, protagonisti di un sogno condiviso del nostro tempo, di rilevanza sociale e individuale. Solo alcuni nomi: Vittorio Zucconi, Bennato, Bruno Vespa, Veltroni, Monicelli e Aldo Busi. Ma è l’intervista a Romano Prodi, “Il sogno Europeo” messo in onda il 5 maggio, che suscita anche qualche polemica, data la vicinanza con le prossime elezioni europee.
    E a tale proposito, dopo la parentesi "sportiva del 21 maggio in cui Gigliola premia le classi dell'87 giro d'Italia nella 12° tappa: Cesena-Treviso km 210, ecco giungere la sua candidatura a queste elezioni che vedono affacciarsi nelle liste del centrosinistra famosi giornalisti televisivi che hanno subito una sorta di “epurazione” per le loro idee politiche come Michele Santoro (caso più clamoroso assieme a Enzo Biagi) e la notissima Lilli Gruber. Gigliola rifiuta la candidatura “per onorare gli impegni televisivi” ma non si sottrae a quello di appoggiare i candidati del centrosinistra come quando partecipa assieme a Prodi al Teatro Romano di Verona il 3 giugno all’incontro dibattito “Viaggio nell’Italia che vuole cambiare”. La lista Prodi le vincerà queste elezioni ma si aprirà, all’interno della coalizione di centrosinistra, un dibattito sulle primarie per scegliere il leader. Per Gigliola “l’unico vero leader dell’Ulivo” è Romano Prodi, così scandisce dal palco della grande sala del Centro Congressi Papa Luciani a Padova il 27 luglio.
    E la canzone? “Una rentrée mi viene proposta in continuazione, ma ci vorrebbe la motivazione giusta. Non mi interessa tornare a cantare solo perché sono una cantante” è ciò che dichiara nel corso dell’intervista pubblicata da La Stampa di Torino nella quale parla soprattutto della sua esperienza di conduttrice televisiva con riferimento al recente “Di che sogno sei” la cui ultima puntata viene trasmessa giovedì 8 luglio.
    Un ondivagare tra politica e “mondo dello spettacolo”, ormai quasi una costante per Gigliola, che continua anche in autunno. Da una parte la notizia che Prodi vorrebbe Gigliola nella sua squadra per le grandi elezioni politiche del 2006, dall’altra una Gigliola che insieme al Pippo nazionale (anche lui fuori dalla RAI per dissidi con la dirigenza) partecipa l’11 settembre a Castrocaro (insieme hanno iniziato qui) a un convegno sulla storia della canzone italiana nel ruolo di relatore… e poi improvvisa e imprevedibile il ritorno alla canzone nel corso del varietà "50 Canzonissime" presentato da Carlo Conti dal Palazzotto 105 Stadium di Rimini interpretando “Senza fine” e “Un mondo d’amore”. I grandi complimenti di Conti, gli applausi del pubblico e il suo “a presto” chiudono un ritorno lungamente atteso…mentre il 26 novembre la NAR pubblica “Gigliola Cinquetti- Collezione Privata” che comprende 3 CD contenenti brani tratti da “Tuttintorno”, “Giovane vecchio cuore” e “Live in Tokyo”. Il ritorno si ripete il 10 dicembre, questa volta a "50 Canzonissime Sanremo". Gigliola canta la sua “Non ho l’età” con classe ed eleganza… ed esegue una personalissima interpretazione di “Nessuno mi può giudicare”.


    2005

    Il 14 gennaio 2005, su Internet, viene diffusa la notizia che Gigliola sarà tra gli ospiti della seconda edizione di “Music Farm”, il reality show di Raidue condotto da Simona Ventura. Si fanno altri grossi nomi, ma questa eventuale partecipazione suscita già qualche perplessità tra i fans della cantante che oggi non riescono a vederla in un reality seppur musicale... sarebbe comunque uno straordinario ritorno alla canzone.
    Così non sarà, anche perché sabato 5 febbraio alle ore 22:00 (con diverse repliche nel corso della settimana) su Raisat Extra inizia la programmazione di Sliding Doors. Il programma, ideato dalla stessa Gigliola, da Curzio Maltese e Nino Criscenti, per la regia di Mimma Nocelli, prende titolo e spunti dall'omonimo film interpretato da Gwineth Paltrow: "Sliding Doors", ovvero le porte che si aprono o non si aprono e la vita che può prendere una direzione oppure quella opposta. In ogni puntata due personaggi affermati che in passato hanno attraversato strade comuni per poi ritrovarsi agli antipodi. Una trasmissione di TV della parola, di assoluta sobrietà. Argomento della prima puntata è “Essere editore”, ospiti Carlo Caracciolo e Fedele Confalonieri.
    L’11 febbraio Gigliola riappare a “Uno Mattina”, ospite di Enza Sampò, per parlare del prossimo Sanremo…e di Modugno, del quale vuole raccogliere il passaggio generazionale. Dice di avere un progetto su questo, ma parla anche del suo nuovo programma “Sliding Doors”, appunto, che prosegue con successo la sua programmazione. Personaggi famosi come Kaled Fauad Allam e Magdi Allam, Giovanni Sartori e Arturo Parisi, affrontano. dal loro punto di vista, gli argomenti delle varie puntate “Arabia infelix” ed “Essere politologi”. Il 25 febbraio, proprio a ridosso di Sanremo, un incontro straordinario, Gigliola intervista Patty Pravo (altro mito come lei della musica degli anni ’60) e Katia Ricciarelli. Titolo della puntata “Essere dive”.
    Festival di Sanremo 2005: 4 marzo, quarta serata. Gigliola è tra gli opinionisti assieme ad Ambra Angiolini, Iva Zanicchi, Marino Bartoletti, Dario Salvatori, Aldo De Luca e altri. Una partecipazione a sorpresa e Bonolis, nel presentare aggiunge “impreziosita dalla meravigliosa presenza della signora Cinquetti”. Parecchi i suoi commenti, alcuni dei quali molto apprezzati, soprattutto quelli riferiti ai duetti, “Splendida idea”, dice, a lei sarebbe piaciuto farli ("ma ho fatto in tempo a cambiare mestiere", aggiunge). Ammette di aver proposto più volte a Loredana Bertè di fare uno spettacolo teatrale insieme, ma non c’è riuscita per la diffidenza di chi sta attorno al personaggio. Una partecipazione apprezzata dai giornalisti della carta stampata, così come il suo rifiuto a far parte del cast di Music Farm “Tornerei nel mondo dello spettacolo solo per condurre Sanremo”, dichiara “Ma la canzone dovrebbe riprendere a essere importante”. Insomma una Gigliola controcorrente…..eppure sabato 12 marzo è proprio all’Ariston di Sanremo per partecipare a Sanremo contro Sanremo, una serata speciale dedicata al Festival presentata da Carlo Conti.. Una gara tra i decenni che hanno segnato la storia della nostra canzone. “Sanremo contro Sanremo”, cioè le canzoni e gli interpreti degli anni ’60,’70,’80 e ’90 contro il Sanremo 2005. Una gara che ripete la formula del recente Festival. Per ogni decennio la categoria uomini, donne, classic, gruppi e giovani. Ecco la composizione della squadra degli anni ’60: giovani (Gigliola per essere stata la più giovane partecipante al Festival) uomini (Bobby Solo) , classic (Gigliola, Bobby Solo, I Giganti e Wilma De Angelis), donne (Wilma De Angelis), gruppi (I Giganti). Grossi nomi anche nelle altre squadre, cantanti che hanno davvero segnato un’epoca.
    Gigliola apre la serata interpretando la sua “Non ho l’età”con la consueta classe. Alla fine dell’esibizione va a rendere omaggio alla regina Nilla Pizzi cui è dedicata la serata. Sfilano gli altri interpreti, tra cui un Al Bano con super acuti e un Reitano urlante. Bobby Solo interpreta “Una lacrima sul viso”, ed ecco la prima classifica del televoto. Clamorosamente Gigliola e Bobby Solo balzano al primo posto. Un successo inatteso, che continuerà nel corso della serata. Altro brano che Gigliola canta, offrendo una personalissima interpretazione è “Il ragazzo della via Gluck”. Wilma De Angelis, anche lei applauditissima con la sua “Quando vien la sera”, confesserà che insieme a Gigliola guardavano il tabellone incredule per il successo che stava maturando. E alla fine la vittoria arriva. Una gioia tangibile con una Gigliola saltellante.
    Il giorno dopo è a Domenica In , ospite nello spazio occupato da Rosanna Lambertucci, per testimoniare la sua rinite allergica. E’ l’occasione per pubblicizzare il suo “Sliding doors” che, afferma la Lambertucci, sta ottenendo un grande successo.
    Ancora ospite su Raiuno il 24 marzo a La prova del cuoco-Speciale Pasqua, condotta da Antonella Clerici. In una gara di cucina tra VIP Gigliola , in giuria, da i voti dell’”eleganza” al piatto preparato dai concorrenti.
    Sliding Doors prosegue, intanto, la sua programmazione ospitando personaggi come Giovanni Minoli e Giorgio Gori e il 23 aprile, ultima puntata del primo ciclo, Paolo De Nardis e Ilvo Diamanti.
    Il 20 aprile, Gigliola ritorna a cantare a Dolo nell’ambito dell’iniziativa “Volare con Mimmo”. Ospite d’eccezione, accompagna solisti e gruppi nella rivisitazione di canzoni di Domenico Modugno. Il 30 si trova invece ad Asti per l'inaugurazione della 53a edizione della Fiera Regionale Cittá di Asti.
    Se ne parlava da tempo e il 20 maggio viene inaugurata al Castello di Riva del Garda la mostra dedicata ai favolosi anni ’60 con l’archivio di Gigliola donato qualche anno fa al Museo Storico di Trento che in ottobre vedrà l’apertura ufficiale al pubblico.
    I recenti successi televisivi di Gigliola nel ruolo di giornalista e conduttrice televisiva, le fanno guadagnare la terza rete televisiva. Viene annunciato, infatti, in questi giorni il suo esordio su Raitre in Pronto Elisir , versione estiva del famoso programma di Michele Mirabella. Inizia così un’altra avventura televisiva e con lei ci sarà il prof. Carlo Gargiulo. La prima puntata va in onda domenica 5 giugno alle ore 20,20 e prosegue fino alle 21,00. Venti settimane che riportano Gigliola alla ribalta televisiva e alla popolarità. Riconquista le copertine dei maggiori settimanali, numerosissime le interviste e i servizi fotografici. Il successo è immediato. Premiata per la simpatia e la comunicativa, viene apprezzata per l’intuizione e la capacità di ascoltare la gente. Bella, elegantissima e raffinata, Gigliola si muove con disinvoltura nello studio che ospita medici e specialisti di chiara fama che di volta in volta affrontano temi interessantissimi di medicina che coinvolgono il pubblico televisivo.
    Tra una puntata e l’altra Gigliola trova il tempo di partecipare a due eventi importantissimi.
    Il primo è la serata amarcord “Non ho l’età” di “Cortina, Cultura e Natura” il 9 agosto condotta da Gigi Marzullo. Riprende anche il microfono per accennare poche note, ma bastano per accendere i cuori del PalaVolkswagen. Sono passati un po’ di anni e i filmati di Gigliola in bianco e nero scorrono tra gli applausi del numerosissimo pubblico abbandonato ai ricordi e nel buio c’è anche qualche occhio umido. Tanta è la curiosità di conoscere la metamorfosi di un personaggio che, da cantante, s’è fatta giornalista e poi politica. E lei, fiera di questa lunga parabola, regala un’altra serata di emozioni ai suoi tanti fans.
    L’altro appuntamento è alla Festa dei Ceramisti il 16 luglio nel corso della quale viene premiata con il Premio Città di Gualdo Tadino, che viene assegnato ad operatori del mondo dell’informazione che si sono particolarmente distinti.
    E la politica? Rieccola, dal TG1 e TG2 del 7 settembre, a Roma, madrina dell’inizio della campagna elettorale di Romano Prodi per le primarie del centrosinistra. Questa iniziativa politica è un trionfo per il centrosinistra (Gigliola è anche protagonista di uno spot su Internet) e l’affermazione di Prodi è quasi plebiscitaria.
    Nel mese di agosto vengono riproposte su RaisatExtra le puntate di Sliding Doors e il 17 settembre viene trasmessa l’ultima puntata “La comunicazione globale”, ospiti Ettore Bernabei ed Ezio Di Mauro.
    Il 28 ritorna ospite a Porta a Porta. Un parterre eccezionale che oltre a Gigliola vede Pippo Baudo, Gigi Proietti, Irene Pivetti e il professor Zecchi. In collegamento esterno Alessandra Mussolini. La puntata è dedicata al ritorno, domenica 2 ottobre, di Baudo a Domenica In e a Proietti col suo Maresciallo Rocca. Gigliola è sempre protagonista, e di domenica, del suo Pronto Elisir. Baudo ricorda l’esordio di Gigliola a Castrocaro con “Le strade di notte” e lei accenna al brano. I due grandi protagonisti si rivedono in un filmato tratto dal Sanremo ’95 e Gigliola nella splendida e applauditissima interpretazione di “Giovane vecchio cuore”. Vespa, nel presentarla, “la butta” in politica. “In odor di Margherita” dice, lei lo corregge “per l’Ulivo, ma non mi lottizzare, sono un’artista e sono di tutti”. E’ una puntata bellissima, piena di canzoni, barzellette, argomenti interessanti e Gigliola, stavolta, si butta davvero… canta, anche in coro con Baudo e Proietti, balla con Vespa e intona insieme a tutti “Azzurro” quando sul finale entra in studio la Banda dei Carabinieri. Davvero uno spettacolo straordinario.
    Dal 7 ottobre al 13 novembre si apre a Trento la mostra con i materiali dell’archivio che Gigliola aveva donato al Museo della città: 150 mila lettere di fans, costumi di scena, ritagli di giornali d’epoca, fotografie, dischi e oggetti vari ricostruiscono uno spaccato degli anni ’60. Il titolo “Una storia romantica. Gli anni ’60 dall’archivio di Gigliola Cinquetti” .
    Un evento straordinario con la partecipazione di Gigliola nella giornata del 14 ottobre. Una giornata indimenticabile soprattutto per Erminio e Laura che ce la raccontano dalle “pagine” del sito, grazie anche alle splendide immagini delle foto di Laura.
    Domenica 23 ottobre si chiude anche l’avventura, la fortunata avventura, di Gigliola a Pronto Elisir dopo ben 20 puntate e già si annuncia un altro ritorno, sempre su Raitre e Raisat Extra con un nuovo programma dedicato ai giovani. La notizia viene data dallo stesso marito di Gigliola, Luciano Teodori, agli amici del sito Pier Giorgio, Angelo ed Erminio che incontrano Gigliola il 13 novembre a Verona, nella giornata dedicata al Liceo Classico Scipione Maffei, sede anche del Liceo musicale che Gigliola ha frequentato, anche se nel corso della sua partecipazione a Elisir del 27 dicembre annuncia la ripresa della seconda edizione di Sliding Doors. Il 30 è tra gli ospiti di Piazza grande-Speciale oroscopo 2006 per augurare ai telespettatori un felice 2006.



    2006

    Il 30 gennaio 2006 al Teatro Smeraldo di Milano, Gigliola ritira il premio speciale “Angelo dell’anno” con la seguente motivazione: “per la grazia e la misura di un percorso artistico di grande classe”. A consegnarglielo un altro “mostro sacro” della canzone, Ornella Vanoni. Per i Circoli della Margherita coordina il 23 febbraio il dibattito “Diritto d’autore e promozione: tra TV e rete” al quale partecipa anche la sua amica Caterina Caselli, mentre in libreria esce “Flavia e le altre”, un libro di Monica Setta che contiene una serie di interviste a “tutte le donne del Presidente”. Il Presidente è Romano Prodi, candidato premier alle prossime elezioni politiche del 9 e 10 aprile, Flavia è sua moglie e Gigliola è “una delle donne del Presidente”….ma questo si sapeva!
    E’ tempo di festival e Gigliola è ospite di “Personaggi e storie” il 2 febbraio su RaisatPremium. Conferma che a lei non piaceva il testo di "Non ho l’età" (convinta che amare non era un fatto anagrafico), ma quel brano, ovunque proposto e soprattutto tra i coetanei, veniva accolto con grande entusiasmo. Di Sanremo si parla anche a “Porta a porta” il 23 febbraio. Gigliola, con un look nuovissimo (capelli completamente raccolti in una treccia acconciata sulla nuca) spadroneggia in interviste, commenti, filmati dei suoi Sanremo. Stavolta non si esime dal cantare e lo fa interpretando, applauditissima, "Dio come ti amo" e, in giapponese, "Sakura", ma a Sanremo, puntualizza, oggi ci ritornerebbe solo per presentarlo. Il Festival, quest’anno, si rivela un “mezzo fiasco” e Gigliola, dalle pagine di Europa, scrive “Aridatece Sanremo”.
    Il 9 marzo inizia la conduzione di una nuovo programma televisivo dal titolo “GAP-Generazioni alla prova”. Si tratta di un talk show notturno di Raitre prodotto da Rai Educational, un programma per discutere dei grandi temi del nostro tempo attraverso il confronto fra generazioni. L'ospite di turno viene intervistato da 50 giovani italiani e stranieri, diplomati, studenti universitari e lavoratori tra i 18 e i 25 anni. Gigliola è anche autrice di questa quarta edizione del programma che mantiene inalterata la formula delle edizioni precedenti. Va in onda ogni giovedí sera, replicata poi da RAISAT EXTRA in orari diversi nel corso della settimana. 20 puntate nel corso delle quali vengono affrontati temi come il lavoro, la costituzione italiana, la magistratura, la mafia, la condizione femminile, la medicina, la cultura, il precariato, i diritti umani, ma anche la musica, il cinema, la gastronomia, la danza, la moda ecc.. con ospiti eccezionali come Ettore Scola, Nicola Caracciolo, Maria Falcone, Umberto Veronesi e tanti, tanti altri
    Gigliola riprende, così, il ruolo di giornalista e conduttrice televisiva.



    A “Unomattina” il 6 aprile, ospite di Luca Giurato, annuncia l’imminente ripresa di “Sliding doors”. L’8 aprile è ospite di “TV Talk”, programma condotto da Massimo Bernardini, nel corso del quale si parla anche del caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia (l’uccisione del piccolo Tommaso). Si parla soprattutto di GAP e dell’archivio di Gigliola ed anche Fiorello, intervistato alla Radio, le dedica un saluto accennando a “Non ho l’età”.
    Il centrosinistra, dopo una notte al cardiopalma per l’incertezza dei risultati, vince le elezioni politiche. Romano Prodi e i suoi alleati possono festeggiare e tra chi esulta c’è sicuramente lei, Gigliola, la “prodiana di ferro”.
    Il 16 aprile su Radiouno alle 21,00 va in onda “Domenico Modugno Radio Show”, un programma di Dario Salvatori dedicato al grande Modugno in cui numerosi ospiti (Arbore, Di Capri, Povia, Anna Tatangelo, Beppe Barra, Lina Sastri, ecc..) ripropongono le sue canzoni. Tra questi Gigliola che dice di essere grata a Modugno per aver voluto che fosse l’interprete della più bella canzone da lei cantata “Dio, come ti amo”, che ripropone con grande intensità. Racconta di quando, a Castrocaro del 1965, Modugno volle incontrarla da sola e le chiese se voleva cantare la sua canzone. Racconta della “preoccupazione” dei suoi discografici (“ero blindata” afferma) e quando finì di parlare con lui disse a quei signori “io canterò a Sanremo con Modugno la sua canzone”. Nel corso del programma interpreta con grande pathos un altro classico del repertorio del cantautore pugliese “Notte di luna calante”. Mentre continua con successo la programmazione di GAP, il primo maggio riprende la conduzione di “Sliding Doors” Nella prima delle cinque puntata, intitolata “Donne italiane”, Gigliola intervista Flavia Franzoni (la moglie di Romano Prodi) e Isabella Bossi Fedrigotti (editrice). Nelle altre ospita Simona Ventura e la giornalista Ritanna Armeni (La TV al femminile), Mario Botta e Massimiliano Fuksas (Architettura Glodale), Edmondo Berselli e Renato Farina (Giornalisti), Pupi Avati e Giovanni Veronesi (Fare Cinema).


    La mostra dedicata a Gigliola non si ferma. In collaborazione con il Museo Storico di Trento, il Comune di San Giovanni Lupatoto (VR) organizza una versione ridotta alla quale partecipa, il 6 maggio, la stessa Gigliola. La cronaca della giornata, raccontata da Erminio, ci conferma dell’affetto del pubblico che vuole un suo ritorno alla canzone e lei non esclude una nuova collaborazione con Mimmo Locasciulli. Per me una personale soddisfazione, quella di sapere, come riferisce Quinto Antonelli, direttore del Museo storico di Trento, che agli stagisti che lavorano sull'archivio viene distribuita copia della biografia presente sul sito in modo che possano capire qual’è il contesto di riferimento in cui si situano le diverse lettere.
    Gli impegni televisivi di Gigliola aumentano, perché l’11 giugno, dopo il successo della passata edizione, ritorna al timone della versione estiva di Elisir, la trasmissione sulla salute di Raitre dal titolo “Pronto Elisir”.Accanto a lei sempre il dott. Gargiulo. “Ho sempre desiderato parlare di alimentazione e benessere psicofisico” dichiara in una delle tante interviste che in questo periodo concede a diversi settimanali.
    Il 20 luglio l’ultima puntata di “GAP-Generazioni alla prova”, ma cominciano presto le repliche su Raiuno che proseguono fino in autunno, purtroppo nell'ambito del palinsesto notturno che vede spesso e volentieri saltarne alcune puntate per recuperare ritardi dovuti allo "sforamento nei tempi" dei programmi di prima serata. "Pronto Elisir" invece proseguirà per 14 puntate fino al 24 settembre. Grandi ospiti come Dacia Maraini, Massimo Dapporto, Sebastiano Somma, Giovanni Floris, Enza Sampò, Lello Arena e il ministro Livia Turco, oltre a famosi specialisti.
    A fine luglio si diffonde la notizia , clamorosa per certi versi, della nomina governativa fatta dal ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli a Gigliola quale rappresentante del ministero nel Consiglio d’Amministrazione dell’Arena di Verona. Un commento per tutti “ A Gigliola Cinquetti è riuscito il quarto salto carpiato della carriera: da cantante pop-sanremese, a giornalista, a donna politicamente attiva, infine a dirigente culturale di serie A, con la poltrona nel consiglio di amministrazione dell’Arena di Verona, il “più grande ente lirico all’aperto del pianeta”.
    Nella notte che precede il ferragosto Gigliola è ospite a “Sottovoce”. Divertita e ironica risponde alle domande “surreali” del conduttore, Gigi Marzullo, ma altrettanto seria e convinta si dimostra quando afferma di aver sposato il marito per amore.
    Tra una puntata e l’altra di Pronto Elisir, Gigliola trova il tempo di essere ospite a Castrocaro il 30 agosto, nelle vesti di opinionista assieme a Paolo Villaggio (al quale ricorda la conduzione del programma radiofonico "La bella e la bestia"), Dario Salvatori e Klaus Davi. Giletti, conduttore di questa 49° edizione del Festival, ricorda il suo trionfo a Castrocaro 63 con “Le strade di notte” e risuonano le immagini e le note di “Non ho l’età” dal celebre Sanremo 1964. Chiamata spesso a esprimere dei pareri, Gigliola ne esprime uno particolarmente forte nei confronti dei nuovi talenti “Se lo scopo di questo concorso è trovare delle nuove star per la canzone italiana, senza dare colpe alla televisione che ha le sue esigenze, la televisione di oggi è quasi incompatibile con l’obiettivo di coltivare dei talenti e dare loro la possibilità di esprimersi. Io faccio televisione, ma non canto più, non faccio più l’artista: sono due cose diverse”…
    Il 5 settembre ritorna moderatrice a Carole per I giorni d’Europa 2006 organizzati dalla Margherita. Oggetto del dibattito “La famiglia c’è. Vicini alle persone:infanzia, solidarietà, anziani”.Tra gli interventi quello di Rosy Bindi, Ministro delle Politiche per la famiglia.
    “Pronto Elisir” il 24 settembre, come si diceva, chiude il suo secondo ciclo.Gran finale con ospiti illustri come il Ministro della Salute Livia Turco e l’attore Lello Arena col quale Gigliola ricorda l’esperienza teatrale de “L’uomo che inventò la televisione”. Riprende, però, “Sliding Doors” il 19 ottobre con una puntata dal titolo “Essere attori”. Ospiti Lando Buzzanca e Andrea Giordana .
    Il giorno dopoGigliola è ospite a “L’Italia sul due”. Una bellissima intervista, ma quello che colpisce di più sono i grandi complimenti che riceve da tutti gli opinionisti presenti, da Giancarlo Governi a Bice Biagi (afferma che Gigliola ha rappresentato tutte le ragazze di quegli anni), dalla Pettinelli ad Andrea Biavardi, direttore di Magazine (per lui, allora ragazzino, Gigliola ha rappresentato la donna e dice di essersene innamorato) e ancora Mario Luzzatto Fegis e Federico Fazzuoli. Il prof. Meluzzi ha raccontato che 10 anni fa, grazie a Gigliola, ha riscoperto la sua seconda giovinezza perché suo fratello è il “più grande ammiratore di Gigliola” e lo ha invaso della sua opera omnia. Dal canto suo Gigliola dichiara di avere tanti progetti. Il 27 novembre ritorna conduttrice di Sliding Doors, e dopo averlo annunciato nel corso della sua partecipazione a “La prova del cuoco”, il 24 dicembre esordisce su Raiuno con “Buongiorno Gigliola”, una rubrica giornalistica in onda alle 9,30 a conclusione del programma mattutino “Sabato. Domenica &…”. Nella prima puntata, della durata di mezz’ora circa, affronta il caso Welby, a qualche giorno dalla sua morte. Il caso ha scosso le coscienze di tutto il mondo, per la richiesta del politico radicale di porre fine alla sua vita (paralizzato da decenni e tenuto in vita da un respiratore artificiale, aveva chiesto con grande lucidità di staccare la spina di quel respiratore). Splendida la conduzione di Gigliola, interessanti i commenti degli ospiti (tra cui Ignazio Marino, Presidente della Commissione Sanità del Senato), pacata la discussione, nel corso della quale si è parlato di eutanasia, suicidio assistito, accanimento terapeutico, testamento biologico, libertà individuale. In studio molti giovani, preciso segnale dell’interesse di Gigliola nei confronti delle nuove generazioni. La settimana successiva, il 31 dicembre, affronta un tema di scottante attualità che divide il mondo politico e la società civile: i PACS (Patti Civili di Solidarietà). Il Governo Prodi sta lavorando a una legge per regolarizzare i diritti civili delle “unioni di fatto”, anche tra omosessuali, ed è quest’ultimo tema che divide fortemente la politica, mentre la Chiesa afferma il suo “deciso no”. Affronta l’argomento con Adele Parrillo (compagna di Stefano Rolla, morto nell’attentato del 12/11/2003 a Nassirya e che dopo la sua morte non si è vista riconosciuta il ruolo di familiare), Don Salvatore Vitello, Silvia Stancati (avvocato matrimonialista) e Antonietta Censi (docente universitario).




    2007

    Proprio il dibattito sulla conduzione della puntata del 31 dicembre apre per Gigliola l'anno 2007 con un attacco frontale da parte del deputato dell’UDC Carlo Giovanardi. Il Corriere Della Sera, il 2 gennaio, titola “Giovanardi: Cinquetti faziosa. Raiuno: verifiche”. Si scatena la polemica, ma le reazioni a favore di Gigliola si moltiplicano, e sotto accusa, stavolta è il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, pronto, per qualcuno, dopo Mara Venier, a far fuori Gigliola. Un commento per tutti, quello di Giuseppe Giulietti “La decisione del direttore di Raiuno di aprire un’inchiesta contro la Cinquetti rappresenta un vero monumento all’intolleranza e all’oscurantismo. Ci auguriamo che il gruppo dirigente della Rai voglia porre fine a questa farsa ed esprimere la propria solidarietà alla signora Cinquetti e a milioni di italiani che non ne possono più di subire ignobili forme di censure”, intanto Gigliola, il 7 gennaio, riprende il suo “Buongiorno Gigliola” affrontando un altro tema di grande attualità “il bullismo nelle scuole italiane”. Il primo gennaio si chiude, nel frattempo, il ciclo di “Sliding Doors” , che ha riscosso un notevole successo, con una puntata dal titolo “Avanti ragazze!”. L'impegno, dunque, è tutto concentrato su “Buongiorno Gigliola” che ogni domenica mattina dalle 9,30 alle 10,00 affronta temi impegnativi come “L'effetto serra” o di tragica cronaca come “La tragedia di Erba” con ospiti in studio famosi e soprattutto esperti dei vari argomenti trattati, come il criminologo Francesco Bruno, e giornalisti del calibro di Antonio Caprarica e Piero Badaloni, Direttore di Rai International.
    C'è anche Sanremo, la cui conduzione è ritornata quest'anno al grande Pippo (Baudo, sintende!), argomento che Gigliola affronta nella puntata del 4 febbraio. Nel pomeriggio la ritroviamo ospite della Bianchetti a “Domenica Insieme” , per partecipare a un test sulla felicità. Il 21 febbraio ritorna a “Sottovoce” , spite di Marzullo, Gigliola parla di Sanremo, di come ha cambiato la sua vita e di cosa sia diventato oggi, non più Festival della canzone, bensì dei presentatori. In modo evasivo ripete che la cantante non la fa più, ma precisa che la voce c'è e che si mantiene in forma facendo palestra e studiando ballo. Marzullo più volte sottolinea il successo di “Buongiorno Gigliola”, oltre a farle i complimenti per la sua eterna giovinezza e la sua forma fisica smagliante. Gigliola si dimostra più “aperta”, più disponibile a parlare di se e del suo privato. Ad esempio dice che sta per lasciare Roma per trasferirsi in una casa in mezzo alla campagna. Certamente una gran villa, da come la descrive, circondata da alberi che le ricordano quella sua villa al Cerro Veronese (oggi venduta). Il paese è uno della “regione di Luciano”…! L'edizione 2007 del “Festival di Sanremo” vede i grandi ritorni di Dorelli, Milva e Al Bano, ma è anche il festival di Silvestri, dello sconosciuto in Italia Piero Mazzocchetti, e brillano i due giovani vincitori Fabrizio Moro con “Pensa”, nella sezione giovani, e Simone Cristicchi (che fu ospite di Gigliola in una puntata di GAP) con “Ti regalerò una rosa”. Per Gigliola e per la sua “Non ho l'età” c'è l'omaggio di Pippo Baudo e Michelle Hunziher che i due cantano in un gustoso duetto all'inizio della seconda serata. Gigliola, quest'anno, è anche protagonista delle serate sanremesi, perché dallo Studio 6 di Saxa Rubra conduce un programma di Rai Internazional che introduce e commenta la manifestazione canora per gli italiani e non che seguono il Festival da tutto il mondo. Ospiti famosi e studenti delle scuole di musica romane, insieme a Gigliola e al direttore della rete Piero Badaloni, seguono e commentano in diretta la kermesse canora. Ogni sera Pippo Baudo saluta il pubblico di Rai Internazional e tanti sono i collegamenti con altre sedi Rai, tra cui quella di New York…peccato solo che Rai International non venga ancora diffuso in Italia!
    “Buongiorno Gigliola” la vede protagonista fino al 27 maggio. Il successo è grande, infatti è tra gli spazi più seguiti del contenitore mattutino del week end di Raiuno “Sabato, domenica &….” , tant'è che il giornalista Mariano Sabatini dice che per ciò dovranno presto premiarla e si chiede “Quanto ci metterà la prodiana doc, Gigliola Cinquetti, ad avere un programma tutto suo su Raiuno?” A maggio gli impegni televisivi di Gigliola raddoppiano. Il 2 riprende “GAP-Generazioni alla prova” , il talk-show di approfondimento che offre l'occasione ad un pubblico di 50 ragazzi di confrontarsi con un ospite, rappresentante di un tema d'interesse e di una categoria professionale. E' la quinta edizione del programma e la seconda che vede Gigliola nelle vesti di conduttrice. Nella terza puntata ospita Marco Baldini, conduttore insieme a Fiorello di “Viva Radio 2” , per discutere sull'evoluzione delle trasmissioni radiofoniche e sul loro ruolo dell'informazione e nell'intrattenimento.



    Ma che ne è della Gigliola cantante? La domanda è sempre la stessa ormai da anni … e la risposta è sempre un mistero che a volte, come per incanto, si svela, o perché scopriamo un nuovo CD che raccoglie i suoi successi (recentemente ne viene pubblicato uno dal titolo “Tutti i successi di Gigliola Cinquetti” che ne raccoglie 24) o perché accade una sorta di “miracolo”. Stavolta il “miracolo” si compie il 10 luglio dal Teatro Romano di Benevento in una serata evento per rendere omaggio ad uno dei più grandi cantautori della canzone italiana: Domenico Modugno. Lo fanno ospiti del calibro di Giancarlo Giannini e della nostra Gigliola che per Modugno abbandona il ruolo di giornalista per un momentaneo ritorno alla canzone. Insieme a loro Sergio Cammariere, Antonella Ruggero, Fabio Concato, Bennato e cantanti delle giovani generazioni come Simone Cristicchi, Neffa, Morgan, Dolcenera. Raiuno trasmette l'evento qualche giorno dopo in prima serata con il titolo ”Un Uomo In Frac”. Introduce Franco Migliacci e poi è subito Gigliola ad intonare “Volare”. La cantano tutti, una strofa, ma basta per elettrizzare il pubblico. Gigliola interpreta “Dio, come ti amo” poi ritorna a cantare in duetto con Neffa “La lontananza” , altro storico brano di Modugno scritto con Enrica Bonaccorti, anche lei sul palco, e ancora un'altra grande interpretazione, “Meraviglioso”. La canta in coppia con Fabio Concato e alla fine si lascia andare in un sensuale valzer tra gli applausi per pubblico. Un successo enorme salutato dalla vittoria in prima serata con quasi quattro milioni di telespettatori.
    E poi? Il ritorno a ”GAP” fino al 24 luglio. Anche questa edizione è salutata dal successo e Gigliola da appuntamento al prossimo anno, mentre tutte le puntate ddel talk-show dal 6 agosto vengono trasmesse in replica da Rai Educational.
    Il 4 ottobre Gigliola torna nella sua Verona per presentare, insieme a Don Mazzi, il concerto conclusivo del simposio "Children in the shadow: i bambini che vivono nell'ombra" organizzato dall'Opera don Calabria per il centenario della sua fondazione e il cui ricavato andrà in beneficenza.
    Altra attività che vede impegnata la nostra Gigliola, ormai da anni, è la politica! Questa seconda metà del 2007 è cruciale per il centrosinistra italiano. Il Governo Prodi patisce le varie “anime” della coalizione e il rischio di uno scivolone al Senato è sempre presente. Una novità nel panorama della politica italiana, dove una miriade di partiti politici condizionano la governabilità del paese, è costituita dalla nascita del PD (Partito Democratico) dove confluiscono La Margherita e il PDS. Il sistema delle primarie, già sperimentato in Italia dal centrosinistra in occasione della scelta del leader della coalizione candidato Premier alle elezioni politiche del 2006, che vide trionfare Romano Prodi, verrà riproposto il 14 ottobre per scegliere il segretario del nuovo partito. La candidatura forte è quella di Walter Veltroni, sindaco di Roma, personaggio popolarissimo e molto apprezzato…. sarà suo il compito di ridare anima al centrosinistra italiano. In attesa della sua elezione, si susseguono le iniziative politiche. La prima è quella di Francesco Rutelli col suo “Manifesto per il coraggio delle riforme”. Tra le prime personalità che aderiscono all'iniziativa c'è la nostra Gigliola assieme a tanti personaggi famosissimi della nostra cultura, dello spettacolo e della politica. Solo qualche nome: Alberto Bevilaqua, Roberto Bolle, Massimo Cacciari, Marco Follini, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Michele Placido, Tiziano Treu, Pamela Villoresi, Federico Zampagliene, ecc… Per restare sempre in tema politico, le candidature a Segretario del PD crescono e tra esse le più significative sono quelle di Rosy Bindi ed Enrico Letta. Nei mesi di agosto e settembre, sui quotidiani e settimanali “impazza il totovoto”. Si va alla ricerca, soprattutto, dei personaggi dello spettacolo e della cultura per conoscere le loro intenzioni di voto. Scopriamo, così, che la nostra Gigliola appoggia la candidatura di Rosy Bindi e dichiara “E' tempo di semplificare la politica. Rosy sembrerebbe un po' come un Davide senza la sua fionda. Ma la fionda la si può costruire”. Con lei a sostenere la Bindi ci sono interpreti del calibro di Francesco De Gregori, Milva e Francesco Renga.
    Gigliola è anche la protagonista di uno spot che invita alla partecipazione al voto per le primarie. Una partecipazione che si rivela straordinaria. Il 14 ottobre, infatti, oltre tre milioni e mezzo di cittadini partecipano alle votazioni per l'elezione del segretario del nuovo partito e Walter Veltroni con una votazione plebiscitaria di oltre il 75%, è elettro segretario. Una partecipazione popolare che viene interpretata come una risposta ai sentimenti di antipolitica che in questi mesi si sono manifestati e che trovano la loro massima espressione con il “V-day” di Beppe Grillo.



    Lasciamo, per ora, la politica e ritorniamo all'attività professionale di Gigliola, quella giornalistica per la quale le viene assegnato il premio Carrara a Roccaraso in Abruzzo il 25 agosto, in particolare per la trasmissione Sliding Doors. Attività giornalistica che riprende ad ottobre, lontana, tuttavia, dalle reti nazionali e da RaiSat Extra. Gigliola ritorna alla conduzione televisiva con “Sportello Italia” , uno spazio di servizio dedicato ai problemi delle comunità italiane su Rai International…noi in Italia non potremo seguirla, ma il direttore di Rai International, Piero Badaloni, assicura che tra qualche mese sarà possibile. La prima puntata va in onda il 22 ottobre.
    Il 29 novembre il ritorno a “Porta a Porta” (il cosiddetto salotto buono della Rai), ospite di BrunoVespa. E' la puntata dedicata a Mike Bongiorno, ospite in studio, che in questi giorni ha pubblicato la sua biografia, scritta insieme al figlio Nicolò (anche lui presente in studio). Oltre a Gigliola, Pippo Baudo, Flavio Insinna, Sabina Ciuffini e alcuni storici concorrenti del Rischiatutto come la famosa signora Longari. Nel libro, Mike parla di Gigliola e delle sue vittorie al Festival che proprio lui ha presentato e non poteva mancare il video della celeberrima “Non ho l'età”. Gigliola ringrazia Mike perché a quel festival la presentò dicendo “una studentessa del Liceo Artistico di Verona”, perché, sottolinea, “quella ero e quella volevo restare”. Pippo ricorda, invece, l'amarezza “che gli diede Mike”, perché dopo aver presentato Castrocaro dove vinse Gigliola con “Le strade di notte”, pensava che avrebbe presentato il Festival del 1964…ma tra gli ospiti c'era anche Mike e così capì che non ce l'avrebbe fatta. Gigliola sottolinea, a proposito dei quiz storici di Mike, come la differenza con quelli di oggi stia nel fatto che allora si premiava “l'eccellenza”, cioè personaggi preparati e competenti.
    A conclusione di questo 2007, come facciamo a dimenticare una data “fatidica”? Il 20 dicembre Gigliola compie 60 anni! Non possiamo certo dire che “non abbia l'età”, ma quella sedicenne che nel 1964 incantò l'Italia e subito dopo l'Europa e mezzo mondo non la scorderemo mai!



    2008

    Rai International, col nuovo anno, è visibile anche su Sky per la gioia degli ammiratori di Gigliola che possono seguirla ogni pomeriggio (dal lunedì al venerdì) nella conduzione di “Italia Rai”, un grande contenitore di 3 ore circa, voluto fortemente dal direttore di Rai Internazional, Piero Badaloni, che viene anche attaccato da alcuni parlamentari di destra, che lo accusano per l'eccesivo costo (a loro dire) del programma. Polemiche che non sfiorano la nostra Gigliola che conduce, con la solita classe ed eleganza, il programma che si pone lo scopo di instaurare un filo diretto con i nostri connazionali all'estero, soprattutto con le nuove generazioni che vogliono sapere di più della nostra bella Italia, che ha dato i natali ai loro genitori o antenati. Gigliola inizia il programma salutando alcuni ascoltatori che scrivono da ogni parte del mondo. A seguire varie rubriche e le interviste a tanti personaggi italiani noti e meno noti che occupano un posto di rilievo in associazioni culturali o imprenditoriali di varie nazioni estere. L'impegno di Gigliola su Rai International prosegue fino alla fine di maggio, ma nei primi mesi di questo 2008 si concede, come è solita fare da qualche anno, alla canzone. Il 16 gennaio è ospite a “I Migliori anni” , il varietà di grandissimo successo di RaiUno condotto da Carlo Conti. Presentata come “regina” della canzone, ricordata per aver vinto tutto in Italia, da Sanremo all'Eurofestival, dal Disco per l'estate alla Mostra di Venezia, da Castrocaro a Canzonissima, Gigliola si esibisce proprio con la canzone con la quale trionfò a Canzonissima 1973, “Alle porte del sole”. Si ricorda un altro suo successo mondiale del 1974, “Sì” col quale fu seconda al l'Eurofestival, e che in Italia fu trasmesso due mesi dopo, proprio a causa della sua canzone. Si era in piena campagna elettorale per il referendum sul divorzio e Sì, pur non trattando affatto l'argomento, fu censurata!
    A Sanremo vincono Giò Di Tonno e Lola Ponce con la canzone “Colpo di fulmine” e tra i giovani si impongono i veronesi Sonohra con “L'amore” e Gigliola, a Sanremo, ritorna grande interprete a ”Sanremo dalla A alla Z Emozioni” il 7 marzo. A meno da una settimana dalla conclusione del Festival, Massimo Giletti presenta una grande serata dal Teatro Ariston per ripercorrere le emozioni dei mitici Festival. Gigliola rende un commosso omaggio al Mimmo Nazionale. Canta applauditissima “Piove”. Un'interpretazione magica e molto sentita, rivolge lo sguardo alla foto di Mimmo e si lascia andare in un breve ed elegantissimo passo di danza. Prima dell'esibizione, il ricordo di Mimmo, di quando lei a 11 anni si innamorò di questa canzone perché pensava che quella bimba fosse lei. Giletti si chiede perché “una numero uno a un certo punto decide di non cantare”, lei risponde “ve lo dirò un'altra volta”. Dopo parecchi anni, il 22 marzo, Gigliola torna anche alla TV francese per interpretare “ Non ho l'età ” e “L'orage” storica versione francese de “ La pioggia” che conquistò la Hit Parade francese. Lascia invece la “poltrona” nel CDA alla Fondazione Lirica dell'Arena di Verona, la motiverà con gli impegni quotidiani a Italia Rai che le impediscono una presenza fattiva, più realistica invece appare una “incompatibilità” con altri componenti del CDA, anche perchè in Italia si sta attraversando un altro periodo critico dal punto di vista politico. Il governo, presieduto da Romano Prodi, è costretto a dimettersi (troppi contrasti interni alla coalizione, Mastella, Dini e comportamenti ambigui dei vari leader della sinistra gli danno il colpo mortale). Vengono indette nuove elezioni. Per il centrosinistra è una vera debacle, nonostante l'impegno di Walter Veltroni. La sinistra estrema non riesce a portare in parlamento né un deputato, né un senatore e l'Italia viene riconsegnata a Berlusconi e ai suoi alleati. Il centrosinistra perde anche la città di Roma. Il 31 marzo al Teatro Ambra Jovinelli si tiene una maratona di artisti di fama internazionale a sostegno della lista di Rutelli tra cui Gigliola e Massimo Ranieri e in platea nomi altisonanti come Renato Zero, Anna Falchi, Enzo Decaro, Federico Zampaglione, ecc…., ma Rutelli viene sconfitto da Alemanno.
    Dal 21 aprile “Italia Rai” viene trasmesso in Italia dal canale 804 di SKY. Tra le interviste da segnalare, in questo periodo, quella a Gian Antonio Stella autore di “La casta” e Livia Azzariti per parlare di Rita Levi Montalcini di cui viene proposta l'intervista.
    Il 17 maggio Gigliola è ospite di “Effetto Sabato”, condotto dalla giovane e brava Elisa Isoardi, che la intervista, proponendo un profilo biografico basandosi su spezzoni di filmati presi soprattutto da vecchi show. Il 19 maggio presso la Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta” a Bolzano viene presentato il volume “Scrivere agli idoli: la scrittura popolare negli anni Sessanta e dintorni a partire dalle 150.000 lettere scritte a Gigliola Cinquetti”. Questo volume nasce dalla decisione di donare, nel 2002, al Museo storico di Trento, da parte di Gigliola, le lettere dei suoi fan del periodo che va dal 1964 al 1974. Il “fenomeno Cinquetti” fu esaminato nel 2005 nell'ambito di un seminario internazionale sulla scrittura popolare, i cui atti sono stati raccolti in questo volume. Le lettere sono una sorta di autobiografia della gioventù di quegli anni. Giovanni De Luna, nel commentare questo volume su La stampa, titola “Non ha età la fata Gigliola” E c'è un altro libro che viene pubblicato e che trae spunto sempre dalle lettere di cui sopra. Il titolo è “Non ho l'età. Giovani moderni negli anni della rivoluzione”, scritto da Daniela Calanca. A fine maggio, come si diceva, si conclude l'impegno di “Italia Rai” (di cui è da ricordare ancora l'incontro con gli Avion Travel e stavolta insieme a loro canta “Abbassando”) e riprende quello di Gap il 23. Tredici puntate che vedono Gigliola protagonista per la terza volta di questo interessantissimo programma con la presenza in studio di giovanissimi e ospiti molto importanti, per parlare di temi di attualità e dei problemi di alcune nostre città (la novità di questa edizione).
    Il 7 giugno Gigliola riceve, nella sua amata Verona, un premio importantissimo, il “Premio Giulietta alla Donna alla Carriera”. Dall'articolo di L'Arena si legge “ Una Gigliola Cinquetti in splendida forma e visibilmente commossa è quella che ieri sera ha ritirato il “Premio Giulietta alla donna alla carriera”. Ad emozionarla è stato soprattutto il fatto di ricevere questo riconoscimento a Verona, sua città natale, ma “non per il fatto di essere nata qui, bensì per quello che sono e che ho fatto”. La motivazione con cui il comitato, presieduto da Giovanni Rana, ha scelto la cantante nota in 120 paesi del mondo, è la sua capacità di “trasformarsi da debuttante acerba (quella di Non ho l'età), in professionista e artista multimediale e matura, per lo stile raffinato della sua carriera”.



    A “Gap” si susseguono ospiti importanti come Ascanio Celestini, per parlare di Torino, Luisella Costamagna di Milano, Nuccio Fava di Roma e di Aldo Moro e ancora Achille Serra, Roberto Gatto, Oliviero Beha, ma anche personaggi del “gossip televisivo” come Daniele Interrante . Una puntata speciale di GAP è quella del 17 luglio, da San Giovanni Rotondo, nella città di Padre Pio, per parlare di pellegrinaggi (verrà replicata nel mese di settembre).
    In autunno inoltrato una serie di partecipazioni televisive ci riportano “ai bei tempi” quando la presenza di Gigliola a varietà e programmi della Rai era costante (parliamo di RAI, naturalmente, perché con la conduzione televisiva sulle reti satellitari Gigliola è stata ed è molto presente). Si inizia con “I Migliori anni” il 7 novembre. Interpreta “La domenica andando alla messa” e “Sciur padrun da li beli braghi bianchi”. Grandissimo entusiasmo per una “grandissima artista” come la definisce Carlo Conti. Con l'LP Cantando con gli amici del 1971, da cui sono tratti i due brani, Gigliola superò il milione di copie vendute, un “fenomeno”, per la prima volta un LP raggiungeva quella straordinaria vendita, e per Gigliola un altro record. Segue “La vita in diretta” tre giorni dopo, ospite di Sposini insieme a Edoardo Vianello e Nicoletta Orsomando. Gigliola racconta i suoi anni '60, mentre scorrono filmati bellissimi della sua straordinaria carriera. Il 14 è a “Festa Italiana” ospite per l'intera puntata. Attraverso filmati di una certa rarità e da “lucciconi” viene ripercorsa la sua carriera. Una bambina canta in suo onore “Non ho l'età” e lei annuncia un prossimo programma su Rai International, parla dei suoi ricordi, dei suoi successi, della famiglia, ecc.. Un complimento bellissimo quando le viene detto che con Morandi sono rimasti “i ragazzini degli anni ‘60”. La sera, su La 7, è ancora ospite di Daria Bignardi a “Le Invasioni Barbariche”. Si parla di genitori e di come è giusto controllare i figli. Gigliola dichiara che pur non soffocando i suoi figli (che le hanno sempre rimproverato di essere apprensiva), ha sempre cercato di far rispettare certe regole, come per esempio non ritornare tardi la notte. Tra gli ospiti Francesco Facchinetti. Il settimanale CHI del 19 novembre le dedica un bellissimo servizio fotografico e un'interessante intervista che titola “Ho ancora l'età per sedurre”. “Seguo un'alimentazione corretta, cammino e faccio un po' di ginnastica ogni giorno. Ma la prima ricetta di bellezza è l'armonia interiore” dichiara. Gigliola oggi è una splendida 60enne senza aver fatto ricorso ai bisturi “Ho scelto di accettare gli inevitabili cambiamenti del passare degli anni. E mi sento ammirata e desiderata” confessa. E noi non possiamo che essere d'accordo con lei, ma in questa intervista scopriamo un “evento” eccezionale. Gigliola, dopo tanti anni, è ritornata in sala d'incisione per incidere un brano bellissimo “Ti amerò”, che è stato inserito nel doppio CD "Quelle piccole cose" curato dal Club Tenco. Si tratta della versione italiana di "Te amarè" dell'autore cubano Silvio Rodriguez “suonata magistralmente da un quartetto d'archi che si fonde con la magica voce di Gigliola (viola d'amore) per formarne un quintetto” come scrive il nostro amico Pier Giorgio “cinquettologo doc”, che prosegue “La lirica è di una dolcezza incisiva che riempie l'animo all'ascolto....Ascoltandola se ne trae una sensazione di morbida armonia tale da far pensare al gomitolo di lana che si srotola e si riarrotola!”. La versione proposta da Gigliola è stata tradotta da uno dei grandi sostenitori del Club Tenco Sergio Secondiano Sacchi, il quale scrive che Gigliola, già dal 1983 aveva avuto l'idea di realizzare alcuni pezzi di Silvio Rodriguez in italiano, ma il progetto non si concretizzò. Oggi ha visto la luce e il commento dell'autore è stato più che entusiasta nell'aver ascoltato la versione di Gigliola a tal punto da rimanerne "ammutolito ed emozionato". Quale migliore “regalo” Gigliola poteva farsi e farci in occasione del suo 61° compleanno? E a conclusione mi piace ricordare che, proprio in questo anno, il “biografo appassionato” (che sarei io) ha iniziato una collaborazione con Christian Calabrese, figlio del notissimo Giorgio Calabrese, autore di tanti brani entrati nella storia della nostra canzone, come “E se domani”, “Arrivederci”, “Il nostro concerto”, che gli ha consentito di scrivere sul suo visitatissimo blog http://cverdier.blogspot.com dei post che parlano di Gigliola, dei singoli incisi fin dall'inizio della sua carriera, di EP, LP incisi non solo in Italia ma soprattutto nel resto del mondo, e di raccolte di brani in francese, spagnolo, tedesco, inglese, greco, giapponese, ecc… I commenti positivi fanno pensare ad una vera “riscoperta” dell'artista da noi tanto amata!
    “Ciak..si canta!” 9 gennaio 2009. E' la prima di sei puntate condotte da Eleonora Daniele e Nino Frassica. Nove interpreti che hanno fatto la storia della canzone italiana cantano i loro evergreen in videoclip musicali. Gigliola interpreta "Non ho l'età" ed emoziona tutti con un video “importante”. Come sottolinea lei stessa, non poteva riproporre la Non ho l'età dei suoi 16 anni, e ha voluto dare al brano un significato forte, quello dei bambini maltrattati, usati per la guerra, a cui è negata l'età dell'amore. Per Gigliola (che canta circondata da 5 bambini a rappresentare i continenti della terra) un tripudio, un applauso lunghissimo e sentito. Trionfa tra le donne battendo Fiordaliso e la Spaak e va in finale. Questo video ha una vasta eco, tanto da rivederla ospite di “Domenica In - L'Arena” il 18 gennaio. Il tema della puntata prende lo spunto dalla lettera di Celentano al Corriere della Sera in cui l'artista pone l'accento sui tragici avvenimenti che avvengono nel mondo e che lo spettacolo spesso ignora, ma questo video di Gigliola dimostra che anche in un programma di varietà c'è lo spazio per la riflessione e l'impegno sociale. Tra gli ospiti anche Vittorio Sgarbi che dice “non bisogna cercare una corrispondenza tra le parole di Non ho l'età, canzone bellissima, e le immagini del video, perché c'è la poetica dell'artista che interpreta e da alle parole un significato diverso”.






    2009




    Il 28 gennaio Gigliola ritorna a “Porta a Porta” nella puntata dedicata alla scomparsa di Mino Reitano avvenuta dopo una lunga malattia la sera del 25 gennaio. Reitano è stato sempre un personaggio amatissimo dal pubblico ma non dalla critica che ha sempre ironizzato su di lui. Gigliola sottolinea come sia giusto che la critica svolga il proprio ruolo, che deve essere di stimolo ma non deve mai cadere nell'offesa personale. Definisce Reitano come un uomo che con la sua “valigia” ha rappresentato l'Italia degli emigranti che cercano all'estero il proprio riscatto, e che ha trovato il proprio con la canzone. La RHINO pubblica una collezione di grandi successi di Gigliola. Un doppio CD dal titolo “I Grandi Successi – Gigliola Cinquetti” con 24 brani tra cui la bellissima “Amarti e poi morire” per la prima volta masterizzata su CD.
    Alle “porte” di Sanremo Gigliola è ospite di “Il Caffè” il 3 febbraio. Annuncia un suo prossimo ritorno su Rai International….ma poi non se ne fa nulla! Il 13 febbraio è di nuovo tra i protagonisti della finalissima di “Ciak..si canta!” . Il suo video è stato il più votato dalla giuria di qualità e dal pubblico tra tutti quelli proposti nelle 5 puntate precedenti. Ancora un grande successo di pubblico e critica. Gigliola “opinionista”…un ruolo televisivo “saccheggiato” da molti…non da lei che si concede, tuttavia, a “Domenica In - L'Arena” il 16 febbraio. Si parla di Sanremo e della polemica suscitata da Patty Pravo che ha criticato Mina per la sua assenza dalle scene definendola “ectoplasma”, mentre la tigre si appresta a inaugurare il Festival con “Nessun dorma”.
    Sempre a “Domenica In” il 15 marzo, nello spazio condotto da Lorena Bianchetti (una gara tra brani musicali dei decenni 60,70,80), Gigliola parla di Benigni (ricorda la sua risposta a un suo biglietto di congratulazioni dopo il film "La vita è bella"), di Fellini (di quando la cercò dopo una sua intervista nella quale dichiarava che faceva sentire intelligenti gli spettatori), dei musicarelli e del suo “Dio, come ti amo”.
    Gigliola è ancora a “Domenica In” il 19 aprile. La gara è tra le canzoni di Mina e Patty Pravo. Gigliola dichiara la sua preferenza per Patty Pravo e conferma che le era stato proposto di interpretare “La bambola” di cui aveva fatto il provino.
    Il 16 giugno a Verona viene organizzato un grande evento: United Verona Artist. Tutti gli artisti veronesi di notorietà nazionale e internazionale partecipano ad una serata speciale al Teatro Romano. Tra questi Gigliola “la più amata madrina musicale della città scaligera”, Fabio Testi, Cecilia Gasdia, i giovanissimi Sonohra, i Gatti di Vicolo Miracoli, ecc.. Le cronache ci raccontano di un trionfo per Gigliola “radiosa regina della notte al Teatro Romano” (scrive L'Arena), elegantissima, in splendida forma e capace di “tenere il palcoscenico con una padronanza e una sicurezza piuttosto rare oggidì”. Un'autentica ovazione accompagna la sua esibizione in coppia con Cecilia Gasdia del classico brano di Battisti “Io vorrei non vorrei ma se vuoi”…
    Nel mese di luglio la rivista "Musica Leggera" pubblica una lunga e bellissima intervista a Gigliola di Christian Calabrese (…e debbo confessare anche una mia collaborazione, oltre ad aver commentato alcuni dischi rari dell'immensa discografia di Gigliola). Il titolo dell'intervista è “Prima essere poi apparire” che rispecchia in pieno la personalità della cantante. L'autore dell'intervista avrebbe voluto intitolarla “Ho bisogno di vederti in TV” perché viene ripercorsa la carriera televisiva di Gigliola (tant'è che in copertina il titolo è “La mia storia in TV”). “La mia vita cambiò in tre minuti, il tempo di una canzone trasmessa in TV” dichiara Gigliola… Nel corso dell'estate gira anche voce della programmazione di una sua tournèe all'estero.
    L'8 settembre muore Mike Bongiorno. L'improvvisa scomparsa del grande presentatore, padre della nostra TV, lascia tutti sgomenti e commossi. Tutte le TV trasmettono speciali e servizi giornalistici per ricordarlo. RAIUNO trasmette in prima serata la replica della puntata del 28/11/07 di "Porta a Porta" ospite Gigliola in occasione della pubblicazione dell'autobiografia di Mike. A seguire un'altra replica, stavolta di pochi giorni prima (5 settembre): la trasmissione condotta da Gigi Marzullo dal titolo "21° Secolo Testimoni e Protagonisti" interamente dedicata a Mike. Tra gli ospiti in studio la nostra Gigliola, Maurizio Costanzo, Giuliana Longari, Corinne Clery e in collegamento esterno giornalisti come Alessandra Camozzi e Marco Morandini. Telefonicamente intervengono Fausto Bertinotti e Lelio Luttazzi. Gigliola ricorda che il suo incontro con Mike avvenne a Castrocaro '63 e poi che fu lui a proclamarla vincitrice a Sanremo '64. Parla della sua modernità, della mancanza di narcisismo e di verbosità. Ricorda l'ironia di Mike che ha mostrato nell'ultima parte della vita e che non riesce a trovargli dei difetti e afferma che Mike è antiretorico.
    “I Migliori anni” 6 novembre. Un'attesa partecipazione, stavolta, di Gigliola, luminosa interprete di “La spagnola” e “Quelli erano i giorni”. Grande successo per una “autentica regina della canzone italiana” come la definisce Carlo Conti, il quale, nell'intervista tra un'esibizione e l'altra, ricorda che Gigliola ha vinto tutto ciò che si poteva vincere (Castrocaro, due volte Sanremo, l'Eurofestival, anche un secondo posto, Canzonissima, il Disco per l'estate, la Gondola d'oro) e di aver inciso i suoi dischi in 37 paesi diversi con canzoni in lingua originale. Il pubblico le dimostra l'affetto di sempre e lei è raggiante nel suo abito rosso (anche le scarpe sono rosse). “Così mi commuovete” dice quando tutto il pubblico intona “Non ho l'età”. Pochi giorni dopo (il 17) è ospite della 52° edizione dello “Zecchino d'oro” . Partecipa insieme ad altri sei vip, come “giurata”.
    Inattesa, ma “a grande richiesta”, una seconda partecipazione l'11 dicembre a “I Migliori anni”. Stavolta interpreta la sua storica “Non ho l'età” e (accompagnata dal corpo di ballo del varietà) “La pioggia”. Gigliola è magnifica, indossa un abito bianco con lo strascico da “regina”. Una presenza scenica straordinaria sottolineata dai fragorosi applausi del pubblico in sala. Carlo Conti ricorda che di “Non ho l'età” sono stati venduti nel mondo 24 milioni di dischi e fa vedere diverse copertine di dischi pubblicati in moltissimi paesi.


    Il 20 dicembre è una data “nota” agli ammiratori di Gigliola, è il suo compleanno! Glielo ricordano i conduttori di “Le amiche del sabato” di cui è ospite insieme a Mara Maionchi, Monica Leofreddi e Anna Pettinelli il giorno prima. Un momento molto bello è l'omaggio che le viene fatto rivedendo filmati d'epoca della sua televisione. La prima parte del varietà è dedicato a Sanremo, dopo la pubblicazione dei nomi dei big partecipanti. Alla domanda se ritornerebbe al festival, Gigliola non lo esclude dal momento che “sente intorno voci” che la invitano a ritornare a cantare. La seconda parte è dedicata a molti temi sociali e di cronaca, tutti argomenti che danno modo a Gigliola di esprimere le proprie opinioni. E a conclusione Mara Maionchi spiega il titolo del suo libro “Non ho l'età” che l'accomuna a Gigliola, perché Nisa (suo suocero) è stato l'autore del brano, perché questo titolo è il nome della sua casa discografica e perché nella sua vita ha spesso dovuto dire di non avere l'età. E a degna conclusione di un anno che ci ha riportato Gigliola “cantante”, la puntata speciale de “I Migliori anni” trasmessa il giorno di Natale: “I Migliori dei Migliori anni” nel corso della quale vengono riproposte le esibizioni più applaudite ed emozionanti. Tra queste, la splendida partecipazione di Gigliola dell'11 dicembre dove ha interpretato magicamente “Non ho l'età ”, e insieme a lei rivediamo Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Patty Pravo, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Charles Aznavour, Johnny Dorelli, Renato Zero…una bella compagnia, non c'è che dire!



    2010

    Il 10 gennaio 2010 Gigliola è presente al programma di Massimo Giletti “Domenica in - L'arena”. Nella seconda parte del programma vi è uno spazio dedicato alla 60esima edizione del Festival di Sanremo con le polemiche suscitate dalla partecipazione alla kermesse di Emanuele Filiberto in coppia con Pupo e dalla canzone di Povia sul caso Eluana Englaro . Ospiti di Giletti oltre a Gigliola anche Iva Zanicchi, Cristiano Malgioglio, Mara Maionchi, Jo Squillo, Marino Bartoletti e gli opinionisti fissi de L'Arena .
    Nei giorni successivi sull'emittente del Nordest d'Italia Antenna 3 viene mandato in onda un programma dal titolo “Ritratti Veneti”, un intervista a un personaggio famoso nella sua dimensione più intima, a casa. Giovanna Pastega lascia ampio margine alla protagonista della puntata Gigliola Cinquetti, non ingessata davanti alla telecamera ma libera di muoversi nel suo spazio più familiare. Sempre nel mese di gennaio, il venerdì sera su Raiuno va in onda il programma “I Raccomandati”, diretto dal vivace quartetto formato da Pupo, Giorgia Luzi, Emanuele Filiberto e Valeria Marini. Il 29 gennaio nell'occasione Gigliola si esibisce con il suo raccomandato Rick Sonata, conosciuto in precedenza a Vaughan, al Sonata Place per una cenetta all'italiana. È l'incontro ravvicinato con uno dei più quotati imitatori di Frank Sinatra, e col quale Gigliola duetterà interpretando due canzoni in lingua inglese tra cui New York New York .
    La canzone più rappresentativa della carriera di Gigliola è sicuramente “Non ho l'età” e Miguel Bosè il 18 febbraio, nel corso della terza serata del Festival di Sanremo ne dà una sua interpretazione. La nostra beniamina il 20 febbraio insieme a Claudia Enrigo, Fiordaliso, Enrica Bonaccorti, e Denny Mendez è ospite nel contenitore pomeridiano per il sabato di Raiuno “Le amiche del sabato” condotto da Lorella Landi e Danilo Fumiento.
    A quasi una settimana dalla fine del 60° Festival di Sanremo il 26 febbraio torna lo show di Rai-uno “I raccomandati” con una puntata tutta dedicata alla celebrazione del Festival della Canzone italiana. Pupo e Georgia Luzi con Valeria Marini ed Emanuele Filiberto porteranno sul palco del Teatro delle Vittorie otto vincitori delle passate edizioni tra cui Gigliola Cinquetti che canterà con Manuela Mia il brano sanremese Dio come ti amo e la canzone di Vasco Rossi Vita spericolata.
    Visto il successo come conduttori di Emanuele Filiberto e Pupo, la Rai gli affida anche la conduzione della nuova edizione di “Ciak si canta”. Nella puntata del 19 marzo Gigliola si esibirà con il filmato di “La pioggia” al quale la giuria attribuirà 38 punti permettendole di andare in semi-finale il 30 aprile questa volta interpretando “La boheme” che però non le consentirà di proseguire la gara. Con un giorno di anticipo, il 24 marzo su Raitre il programma “Cominciamo Bene” festeggia il compleanno di un “mito” della musica italiana: Mina. In studio, oltre ad una rappresentanza del Mina Fan Club, a Dario Salvatori , Mauro Coruzzi , in arte Platinette e a Rina Gagliardi anche Gigliola. Il 29 maggio dall'Auditorium di Napoli Antonella Clerici presenta la festa di “Ti lascio una canzone” nel quale Gigliola duetterà in "Non ho l'età" con Angelica Cinquantini e Giovanna Perna e in “Alle porte del sole” con Sara Schlingensiepen e Giulia Bellu.



    Il 16 luglio Fabrizio Frizzi conduce su Raiuno la 53° edizione del Festival di Catrocaro, il vincitore sarà Nicola Traversa, che con ''Almeno tu nell'universo'' e l'inedito ''Gabbia'' ha convinto la giuria di esperti composta da Michele Torpedine, Fio Zanotti, Alessandro Greco, Gigliola Cinquetti e Luca Barbarossa, vincitori del medesimo festival nel 1963 e nel 1980. Sempre nel luglio 2010 Gigliola poi condurrà l'anteprima “Opera Carmen” per la “Fondazione Arena di Verona”. Il 9 e 10 agosto Gigliola è a Cortina d'Ampezzo per la manifestazione “Cortina InConTra”. Il primo giorno la cantante e conduttrice televisiva si racconta a Mario Luzzatto Fegiz , critico musicale e a Giancarlo Governi, giornalista Rai. Nella locandina del programma si legge: “Alzi la mano chi non conosce 'Non ho l'età' di Gigliola Cinquetti. Se rivolgessimo questa domanda al nostro pubblico siamo sicuri che nessuno (a parte i minori sotto i cinque anni) tirerebbe su il braccio. Perché Gigliola non è solo una cantante di successo, ma è anche un'autentica istituzione della storia della musica italiana. Ha attraversato Italie diverse, ha collaborato con artisti straordinari e poi ha fatto televisione di qualità”. Un mito della canzone nostrana intervistata da uno dei più grandi critici musicali e da un importante giornalista esperto di spettacolo: serata imperdibile.
    Il giorno successivo Gigliola interviene a “Buon compleanno Sanremo”. Il Festival della canzone italiana ha compiuto 60 anni, nel corso dei quali è stato lo specchio del Belpaese. nel bene e nel male.
    Cresce l'attesa per conoscere i nomi dei vincitori della XVI edizione del “Film Festival della Lessinia”. La cerimonia di premiazione è prevista per sabato 28 agosto al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova di Verona. Madrina della manifestazione sarà la nostra amata Gigliola.
    Ad agosto la Rai manda in onda dei promo per un nuovo varietà “Non sparate sul pianista”.
    Nel gioco musicale condotto da Carlo Conti si sfidano due squadre vip capitanate da due cantanti pianisti, Paolo Vallesi e Paolo Belli, alle prese con un pianoforte col quale dovranno suonare ed improvvisare i pezzi. Da una parte Luisa Corna, Biagio Izzo e Matteo Becucci, dall'altra Benedetta Valanzano, Gabriele Cirilli e Gigliola Cinquetti. Il programma sarà mandato in onda il 4 settembre e Gigliola oltre ad interpretare un medley di canzoni assieme agli altri protagonisti si esibirà cantando “ L'immensità ”, e la toccante “ Almeno tu nell'universo ” di Mia Martini.
    Il 9 ottobre, a quanto riporta un famoso sito politico di “destra” Gigliola fa la diva. Chiamata, in quanto veronese, ad esibirsi al 25° anniversario dell'associazione veronesi del mondo in Belgio a Marcinelle, Gigliola ha deluso tutti gli italiani immi-grati che l'aspettavano. Arrivata con il marito, la Cinquetti dopo essersi lamentata per l'albergo ha disertato (fermandosi solo per le foto di rito) il pranzo ufficiale e il tavolo vip con il console e il presidente dell'associazione. Quindi al concerto ha cantato solo 4 canzoni rispetto alle 10 previste rifiutando bis e autografi agli emigrati italiani andati da lei con vecchi dischi in vinile. « Sono stanca » si giustificava. A quella platea di italiani, ha parlato solo in francese. « Ormai sono una conduttrice non sono più una cantante » ha detto. Però non si è dimenticata di Romano Prodi: « Sono qui per salutare il mio amico Romano Prodi » ha esordito. Questo è quanto è apparso su un famoso sito di “destra”, ma le cronache ufficiali dell'evento riportate anche dalla rivista “Veronesi del mondo” sembrano smentire tale diceria. A ricordare la partecipazione alla miniera del Bois du Cazier, ci penserà anche Carlo Conti ospitando la cantante il 15 ottobre nel corso del programma “I migliori anni”. Durante la serata Gigliola si esibirà con due sue canzoni “ La rosa nera ” e “ Dio come ti amo ”.


    Il 18 ottobre cinema e musica a confronto al meeting “Cercatori della verità 2010” . Due ospiti d'eccezione Paolo Villaggio e Gigliola Cinquetti. Ad Andria i due protagonisti, che hanno attraversato negli ultimi decenni la storia della televisione, della musica, del cinema e della letteratura in Italia, dialogano sullo stato attuale di questi settori.
    L'11 dicembre Gigliola è ospite insieme a Katia Ricciarelli, Ela Weber e Roberta Lanfranchi alla prima puntata della nuova edizione di “Le amiche del Sabato” di Lorella Landi.
    Il 26 dicembre infine Gigliola è protagonista della rubrica: “È già Sanremo” a Domenica in, condotta da Lorella Cuccarini. Oltre a reinterpretare i suoi storici successi sanremesi Gigliola comunica felicissima che il 21 dicembre il figlio si è laureato per cui ha festeggiato bene il suo compleanno pochi giorni prima. Gigliola canta Dio come ti amo e Giovane vecchio cuore affermando che quando cantò questa canzone la considerava la chiusura di un periodo molto bello, era una dichiarazione del suo col rapporto col tempo, la voglia di crescere prima e di invecchiare dopo. Infine canta “ Non ho l'età ” con la conduttrice.




    2011

    Il 2011 si apre per Gigliola con la partecipazione il 6 gennaio al varietà televisivo “I Migliori anni” condotto da Carlo Conti. Per l'occasione si esibisce con la canzone “Alle porte del sole” col quale nel 1974 vinse Canzonissima. Il 15 gennaio invece è ospite di Salvatore Maria Fares a “Compagni di viaggio” su RAIUNO. Dall'8 gennaio Gigliola farà parte come giurata fissa del varietà televisivo di Raiuno “Attenti a quei due - la sfida”. È un programma in prima serata condotto da Fabrizio Frizzi e Max Giusti, per sei pun-tate fino al 12 febbraio. Il meccanismo consiste nella sfida tra i due conduttori, giudicati da personaggi famosi in giuria e dal pubblico in studio. Alla fine, vince chi ha vinto più prove. Gigliola nelle sei puntate sarà aiutata nel giudizio delle prove da diversi personaggi televisivi: nella prima puntata da Mara Venier e Paola Perego, nella seconda da Gloria Guida e Paola Barale, nella terza da Lorella Cuccarini, Catherine Spaak e Lino Banfi, nella quarta da Massimo Ghini e Simona Izzo, nella quinta da Rossella Brescia, Cristiano Malgioglio e Tosca D'Aquino, nell'ultima da Gloria Guida, Elisa Isoardi e Nino Frassica. In veste di giurata Gigliola è molto pungente e severa e dimostra di avere anche molte spirito ironico, ma la vera sorpresa avviene nella puntata del 5 febbraio in cui la cantante duetta con i conduttori in due delle sue canzoni. Con Fabrizio Frizzi “Non ho l'età” e con Max Giusti “Alle porte del sole”. Il pubblico in sala, chiamato a giudicare le due esibizioni, con il 70% darà la vittoria alla canzone cantata in coppia con Max Giusti.
    Nel mese di febbraio in occasione del Festival di Sanremo il settimanale “Oggi” dedica alla manifestazione un numero speciale da collezione: “Sanremo: le regine, gli amori, gli scandali”. All'interno del numero verrà riproposta l'intervista che il settimanale “Oggi” fece a Gigliola nel 1997, arricchita tuttavia da nuove foto. Il 17 febbraio la cantante è a “Sottovoce” da Gigi Marzullo, mentre il 19 sarà da Lorella Landi a “Le amiche del sabato” a ripercorrere il suo amore per il Festival e a commentare insieme a Silvana Giacobini, Denny Mendez e Emanuela Falcetti la 61° edizione della manifestazione, cosa che farà anche il giorno successivo da Massimo Giletti a “Domenica In” dal teatro Ariston di Sanremo. Il 26 marzo è di nuovo a “Le amiche del sabato”, con Silvana Giacobini, la Falcetti , e Laura Freddi. Il 20 aprile su Raidue va in onda un documentario su Domenico Modugno “Il grande volo” realizzato da Silvio Governi e Giancarlo Settimelli. Gigliola verrà intervistata nel documentario dando modo così a tutti di conoscere ciò che lei pensa di questo artista che è diventato uno dei più grandi protagonisti della musica italiana. Il 7 maggio una nuova partecipazione a “Le amiche del sabato” con Eleonora Giorgi, Alessia Mancini e Justine Mattera. Questa volta però Gigliola non si limita solo a discutere in studio ma ripercorre insieme a immagini e aneddoti i frammenti della sua vita. Inoltre interpreta anche dal vivo, accompagnata dal maestro Flavio Mazzotti, alcuni dei suoi grandi successi: “ Non ho l'età” , “ Chiamalo amore” , “ Dio come ti amo” e “ La pioggia”.



    Dopo tredici edizioni di assenza, l'Italia nel 2011 torna all'Eurovision Song Contest così che diversi settimanali nel mese di maggio tornano a parlare della competizione che Gigliola vinse nel 1964.
    Dopo il grande successo televisivo de “I migliori anni”, Carlo Conti affiancato da Roberta Morise e Elena Ossola riproporrà lo spettacolo a Montreal il 7 giugno, alla Salle Wilfrid Pelletier, PdA. Una festa di musica e spettacolo che vedrà partecipare anche Gigliola insieme a tanti suoi colleghi. Al concerto Marina Capitti e Vittorio Giordano intervisteranno la cantante per la rivista “Il cittadino canadese”.
    Questo che segue è l'articolo apparso sulla rivista per gli italiani in Canada:
    "Standing ovation per Gigliola Cinquetti appena ha intonato 'Non ho l'età'. L'ultima volta che è stata a Montréal - ci racconta in camerino - era inverno, meno venti grandi, andò a pattinare e 'soprattutto avevo venti anni e non voglio nemmeno pensare quanto tempo è passato - dice ridendo -. All'epoca pensavo che avrei smesso di cantare al massimo a 21 anni perché mi dicevo che non volevo diventare una vecchia che canta canzoni di altri tempi'. Ma le belle canzoni non hanno tempo e le grandi artiste non invecchiano mai.


    'Trovo magico che la musica possa diventare come un'eredità che passa di generazione in generazione - dice con emozione - e che mi abbia permesso di imparare ad amare ancora di più il mio Paese soprattutto quando ho cantato all'estero anche grazie all'amore che gli italiani emigrati hanno per la nostra terra e per la musica italiana'. Ecco perché Gigliola Cinquetti sta pensando a un programma che parli proprio di questo: degli artisti che portano la nostra musica nel mondo e che cantano in italiano. 'I migliori anni - ci lascia con un messaggio di speranza - sono ancora quelli che devono venire e dopo un decennio che è stato pesante per tutto il mondo, sento che c'è un risveglio, anche in Italia. Si respira un forte sentimento di consapevolezza e la voglia di reagire, una nuova primavera'. Magari ritorneremo alle 'Porte del sole', come canta uno dei suoi grandi successi."
    A luglio premi per professionisti e giovani promesse alla 23° rassegna di Cinema e Socialità di Pergine Valdarno (Ar) promossa il 10 luglio dallo Spi Cgil. Riconoscimenti a Pupi Avati, Paolo Bonacelli e a Gigliola Cinquetti per l'impegno professionale e artistico profuso nella loro lunga e proficua carriera. Sempre nel mese di luglio, il 15 Fabrizio Frizzi presenta la 54° edizione del Festival di Castrocaro. La giuria del concorso ha come presidentessa Gigliola Cinquetti (che rimbrotta Frizzi, colpevole di aver detto la verità, cioè che lei debuttò nel '63, non specificando di quale secolo, peraltro), ed è composta da Alessandro Greco, Fio Zanotti, Marco Masini e Marco Maccarini. La vittoria del Festival va ad Andrea Manchiero, in arte Kiero, che ha convinto tutti con la sua canzone dal titolo “Superlovers”. Il 25 luglio per TV2000 Gigliola si racconta a Paola Saluzzi nel programma televisivo “Novecento Controluce”.
    A settembre, il 3, Gigliola insieme a Serena Autieri è da Bruno Vespa al Teatro “ La Fenice ” di Venezia per la serata finale della 49° edizione del “Premio Campiello Letteratura. La sua è solo una partecipazione come ospite ma che anticiperà per l'anno seguente la sua conduzione. Il 24 invece appare come spettatrice al concerto per i 30 anni di carriera della sua amica Fiordaliso.
    Il 9 ottobre riprende la nuova serie su TV 2000 “Un vescovo, una città” di Pupi Avati. Ogni puntata è ricca d'immagini che illustrano la città, il territorio e la vita del vescovo. Gigliola nella prima puntata è chiamata ad intervistare Mons. Giuseppe Zentila. Il 21 ottobre è ospite come di consueto al programma di Carlo Conti “I Migliori anni”. Si esibisce cantando “Il Tango delle Capinere” e lo fa in maniera eccezionale, in alcuni momenti anche ballando. Come secondo bravo riproporrà “La pioggia”. Nell'ultimo appuntamento della stagione del programma di Carlo Conti, il 9 dicembre, Gigliola tornerà ad esibirsi con “Non ho l'età” e il conduttore le fa un augurio per il concerto che lei terrà il 15 dicembre a Gradisca D'Isonzo. Gigliola, accompagnata da un ensemble vocale tutto al femminile, si avvale dei nuovi arrangiamenti per orchestra del M° Valter Sivilotti e presenta un programma in cui trovano spazio, accanto alle sue hit storiche, omaggi ai grandi della canzone italiana ed internazionale: Modugno, Battisti, Conte, Lennon-Mc Cartney, Trenet, De Gregori, Faletti.
    L'ultima apparizione in teatro di Gigliola per quanto riguarda l'Italia è stata la commedia musicale "L'uomo che inventò la televisione" nel 1997. A 14 anni di distanza però Gigliola ha accettato di tornare nei teatri, stimolata dalle riletture orchestrali del M° Sivilotti, per un concerto che, come lei stessa confessa, racchiude “la mia passione civile e la consapevolezza di ciò che ho attraversato dentro e fuori di me nel lungo tragitto che mi separa, che ci separa, da una giovinezza non solo individuale ma, sembrerebbe, del mondo intero”.
    Due giorni dopo, il 17 dicembre, un nuovo appuntamento con “Le amiche del sabato”, su Raiuno da Lorella Landi. Ad aprire la puntata la figlia di Mino Reitano che racconterà la vita familiare e la carriera del suo grande papà. In studio oltre a Gigliola Cinquetti interverranno Manuela Villa e Rosita Celentano, anche per discutere di attualità. In particolare si parlerà del prossimo Natale e di come lo affronteranno le famiglie italiane in un momento di crisi economica internazionale.










    fonte : bigcobra.net



    Edited by gheagabry1 - 1/7/2020, 21:29
     
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  5. tomiva57
     
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    2012

    Il 27 gennaio 2012 dall'auditorium di Napoli va in onda su Raiuno la terza puntata di “Attenti a quei due” condotta da Paola Perego affiancata da Biagio Izzo. La serata vede sfidarsi due protagonisti della musica leggera italiana: Albano e Pupo.



    I due cantanti si sfideranno per portare nelle case delle due famiglie in gara i premi in palio. Nella quarta prova “Duetti impossibili” a sostenere i due capitani vengono chiamate Gigliola Cinquetti e Orietta Berti che si esibiranno con due interpretazioni. Albano canta con Gigliola Cinquetti “Ti lascerò”, mentre Pupo con Orietta Berti “Non amarmi”. Il pubblico in studio chiamato a votare premia con il 71% la coppia formata da Pupo e Orietta Berti.
    Il 7 febbraio sulla rete ammiraglia Rai Tiberio Timperi conduce “ Socrate - Il merito in tv”. Lo scopo del programma è portare in tv persone che nella loro vita si sono distinte per meriti personali e per capacità indubbie: niente reality dunque, ma l'idea di affermare il merito come valore fondante per la società moderna. Tanti gli ospiti musicali previsti nel corso della serata tra cui Gigliola Cinquetti che dopo essere stata introdotta con dei suoi dipinti si esibirà cantando “La donna cannone” di De Gregori. Sempre nel mese di febbraio, il 12, “Domenica in - l'Arena” dedica gran parte della sua puntata a Sanremo, al via il martedì successivo. Gigliola interverrà come opinionista insieme ad altri ospiti tra cui Pupo, Marcella Bella e Paolo Limiti. In collegamento con Sanremo anche Emma Marrone. Sempre a Domenica in, ma questa volta nella seconda parte del programma condotta da Lorella Cuccarini, interverrà anche il 26 febbraio. Dal 17 al 24 febbraio gli "Amici di Telechiara", collaboratori e telespettatori di questa tv cattolica organizzano per la terza volta un pellegrinaggio in Terra Santa. Tra i partecipanti in visita nei luoghi di Gesù anche la cantante Gigliola Cinquetti.
    Il 2 marzo Gigliola è ospite di Mara Venier a “La vita in diretta” per parlare della morte di Lucio Dalla venuto a mancare il giorno precedente. Il 24 marzo nella tarda notte di RAIUNO Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime conducono “Di che talento sei?”, nel programma verranno proposti immagini di repertorio musicale di Gigliola (Non ho l'età, Alle porte del sole, Dio come ti amo, La pioggia).
    Il 14 aprile alle ore 21.15 su RAIUNO va in onda “Avevo un cuore che ti amava tanto”, un programma condotto da Massimo Giletti e dedicato a Mino Reitano, il cantautore scomparso tre anni fa. In studio, oltre alla moglie Patrizia e alle due figlie, ci saranno numerosi ospiti, tra i quali i due migliori amici di Mino, Gianni Morandi e Massimo Ranieri, inoltre, tante testimonianze di chi ha conosciuto Reitano nel campo musicale e televisivo: da Mara Venier a Franco Battiato , da Piero Chiambretti a Gigliola Cinquetti. I cantanti ospiti si esibiranno con un brano di Reitano. Gigliola canterà “Meglio una sera piangere da solo”. Il giorno successivo Gigliola è ospite di Lorella Cuccarini a Domenica in. Il filmato di Paolo Limiti ne ripercorre la carriera internazionale iniziata con la vittoria all'Eurofestival 1964. Limiti interviene parlando di lei e del successo che ebbe il brano “Dio come ti amo” che nel corso del programma verrà riproposto in duetto con Gianni Nazzaro chiamato in studio a testimoniare la sua amicizia con la cantante. L'amicizia di Gigliola con i colleghi è confermata anche dal collegamento con Roberto Vecchioni che ha per lei parole di immensa stima. Al termine del programma Gigliola si esibirà in alcuni dei suoi maggiori successi, tra cui “Quelli eran giorni” , “Chiamalo amore” e “La pioggia”. Da segnalare come l'emozione di Gigliola nel corso dell'esibizione sia forte da farle dimenticare a un certo punto anche le parole della canzone "Chiamalo amore". Il 25 aprile Bruno Vespa dedica una puntata di Porta a Porta alle canzoni degli anni 60'. Ospiti in studio: Orietta Berti, Gigliola Cinquetti, Edoardo Vianello, Bobby Solo, Little Tony. Gigliola si esibirà con un medley delle sue canzoni: “Alle porte del sole”, “La pioggia” e “Dio come ti amo”, quest'ultima in versione spagnola. Pochi giorni dopo, il 28 sarà ospite nel programma “Le amiche del sabato”.
    A maggio, in occasione dell'Eurovision Song Contest 2012 il sito internet di TV Sorrisi e Canzoni intervista Gigliola per farle raccontare 48 anni dopo le emozioni della prima vittoria dell'Italia all'Eurofestival. Sempre in quella settimana è in edicola con un'intervista rilasciata ad “A” dal titolo “Gigliola Cinquetti: Io torno a cantare ma i miei figli sono precari”. Nell'intervista di Cristina Bianchi la cantante confronta la sua generazione con quella dei ventenni-trentenni del 2012, parla dei suoi figli e anticipa che in autunno sarà nei teatri per cantare. Il 25 maggio, a Padova nell'aula magna dell'Università una giuria di letterati, seleziona la cinquina finalista al 50° Premio Campiello organizzato da Confindustria Veneto. Gigliola è presente alla selezione in quanto, insieme ad Anna Valle e Bruno Vespa sarà tra i conduttori della serata conclusiva della manifestazione con proclamazione del vincitore del Premio Campiello il 1 settembre 2012 al teatro La Fenice di Venezia.


    Il 9 giugno a Castrocaro vi è l’inaugurazione del Long Life Voice, centro all’avanguardia dedicato al benessere e alla cura della voce. Alla presenza dei più importanti specialisti della voce a livello internazionale anche Gigliola è presente al taglio del nastro che inaugura la struttura.



    Raiuno nella tarda serata del 28 giugno riproporrà la puntata di Senza rete del 24 luglio 1969 che vide partecipare Gigliola per l'intera puntata.
    Anche nel 2012 si rinnova l'appuntamento con “Invito all'Opera a Verona”, un ciclo di 10 appuntamenti con la lirica organizzati da Unicredit in collaborazione con Istituto Grandi Marchi. Le serate si terranno dal 5 al 15 luglio e ognuna vedrà come protagonisti i vini di due aziende vinicole dell'Istituto. Nella suggestiva cornice di Palazzo della Gran Guardia di Verona, ogni serata Gigliola Cinquetti, insieme al Maestro Fabio Fapanni e ai lirici della Fondazione Arena di Verona introdurranno l'opera con un momento unico di musica. Ci sarà poi uno spazio dedicato alla presentazione delle due aziende vinicole sponsor della serata e a seguire una cena buffet accompagnata dai vini offerti delle Cantine selezionate. La serata poi proseguirà in Arena con la visione dell'opera in programma.
    Nell'estate di Raiuno a prendere il posto de “La prova del cuoco” dopo tanti anni torna alla conduzione televisiva Paolo Limiti con il programma “E state con noi in tv”. Il programma ha come obiettivo quello di far comprendere il mondo dello spettacolo. Ci sono, inoltre, filmati e confronti tra persone di generazioni differenti. Tra gli argomenti trattati, nel corso delle puntate, un ruolo importante lo riveste la musica e Gigliola interverrà insieme a Giancarlo Magalli nella puntata del 2 agosto. Gigliola dichiarerà a Limiti che la chiamavano “la Francoise Hardy col filtro”; inoltre nel corso della trasmissione si parlerà del suo talento artistico e del libro “Inchiostrino” e verrà proposto il filmato di “La rosa nera” a colori. A “E state con noi in tv” Gigliola tornerà il 14 agosto, per un intera puntata dedicata alla sua carriera e al quale parteciperà insieme a suo figlio Costantino. Nel corso della puntata verranno raccontati diversi aneddoti: il conduttore chiede alla cantante come mai in passato non le piacesse il testo della canzone “Non ho l'età”, lei risponde che a quell'epoca esistevano già diverse canzoni sull'età e che, come tutte le ragazze adolescenti, non aveva nessuna intenzione di tirarsi indietro all'amore. Tuttavia risentire la canzone dopo tanti anni le dà sempre una sensazione diversa. Paolo Limiti farà vedere anche un documentario francese girato a seguito del successo di Gigliola nel '64 che la vede per le strade di Parigi con l'intera sua famiglia. Alla domanda del conduttore fatta a Costantino su come fosse sua madre caratterialmente, il ragazzo risponde che è stata dolcissima, affettuosa, bellissima, un esempio d'arte e d'ispirazione. Gigliola ringrazia suo figlio dei complimenti e dice che anche lui da piccolo è stato sempre un ragazzo bellissimo e affettuoso. Dopo aver dato saggio di bravura recitando la poesia di Manzoni “Il cinque maggio”, alla vista della foto di Domenico Modugno che solleva in aria Gigliola, si parlerà della sua vittoria con “Dio come ti amo”. Gigliola racconta divertita a distanza di anni il suo primo provino in Rai e come i suoi denti “a fessura” non gli avessero portato fortuna, anche se successivamente furono valorizzati anche da imitazioni fatte da Loretta Goggi. Gigliola in passato ha fatto parte del consiglio d'amministrazione dell'Arena di Verona, e al conduttore dice che in automobile mentre guida fa spesso degli esperimenti per imparare a cantare lirico; la sua aria preferita è “Casta diva”. Parla del concerto che ha tenuto con l'orchestra sinfonica dell'Accademia Naonis e dice che oltre a cantare “Non ho l'età” ha interpretato con suo figlio “Yesterday”. Infine Paolo Limiti le chiederà quale sia il suo attore preferito e Gigliola dirà che è George Clooney perché le sembra il nipotino di Cary Grant, suo attore preferito da ragazzina. Nel corso del programma, inoltre, verranno proposti vari filmati di sue canzoni: Anema e core , Non ho l'età, E qui comando io, La donna cannone, Dio come ti amo, Tango delle capinere, La pioggia, Amor dammi quel fazzolettino, Alle porte del sole. Gigliola ad agosto si esibirà anche sul palco del Festival show 2012, una manifestazione itinerante estiva di Radio Birikina e Radio Bella & Monella che si svolge dal 2000 in diverse località di Veneto e Friuli. L'edizione 2012 è condotta da Serena Autieri. Gigliola prende parte a due tappe dell'edizione 2012, tenute a Lignano Sabbiadoro il 13 agosto e a Mestre il 24 agosto. Accompagnata dall'orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta da Diego Basso, davanti ad un pubblico di migliaia di persone, l'esibizione tenuta a Lignano di Gigliola viene collocata al centro dello spettacolo ed è l'unica artista ad esibirsi in ben cinque canzoni. Inizia con "Dio, come ti amo" per poi accennare "Yesterday", passa quindi a "Non ho l'età", che viene cantata anche dal pubblico. Chiude con "La pioggia" e "Alle porte del sole". Sempre ad agosto poi appare su “Techetechetè-il nuovo che fu” un programma di Raiuno fatto di spezzoni televisivi e cinematografici di tre artisti noti dello spettacolo. Nella puntata del 21 agosto intitolata “Mike, le Bellegioie e la Senzaetà ”, oltre a Gigliola vengono riproposti immagini anche di Mike Bongiorno e di Cochi e Renato.
    Il 1 settembre dal teatro “La Fenice” di Venezia, in onda su Raiuno alle 23.30, Bruno Vespa e le due vallette Anna Valle e Gigliola Cinquetti conducono il 50° Premio Campiello che andrà al termine della serata a Carmine Abate. Gigliola dialoga spesso con gli autori finalisti e azzarda anche a chiedere loro "Come si sta su quelle sedie ?". Nel 2013 pubblicherà infatti il suo primo romanzo "Storie brevi" (Datanews), in cui racconta fatti e situazioni che hanno attraversato i tanti anni di attività, viaggi ed esperienze. ''Ho sognato di scrivere un libro da quando un libro mi è sempre stato accanto''. Compete a Gigliola introdurre l'ospite musicale: Arisa e proprio l'intervento di Arisa è al centro di diverse polemiche scoppiate su internet all'indomani della manifestazione. I due conduttori vengono accusati di aver fatto di tutto per mettere in soggezione la cantante, che come sempre ha risposto a tono contro ogni ipocrisia da circostanza. Prima Vespa ha ricordato com'è cambiata rispetto alla ragazzina che andò da lui a Porta a Porta. E Arisa l'ha liquidato con un gelido “si cresce”. A questo punto la Cinquetti ha raccolto l'assist del collega umiliando l'ospite: “Dalla voce però non si direbbe. Lei è sempre un po' infantile”. E qui Vespa ha sottolineato sadicamente la reazione: “Oddio, una collega che dice una voce un po' infantile… Un gran complimento?”. La Cinquetti ha replicato: “E' un complimento… C'è tutto il tempo”. Arisa presenta due canzoni: "La notte" e "L'amore è un'altra cosa". Gigliola ricorda che è anche una scrittrice. Ha infatti pubblicato per Mondadori "Il paradiso non è un granchè - storia di un motivetto orecchiabile" Ma anche Gigliola propone un proprio intervento musicale e sceglie per l'occasione una canzone che non cantava da molti anni "La legende de la nonne", musicata da George Brassens su un testo di Victor Hugo nell'arrangiamento del maestro Valter Sivilotti che l'accompagna al pianoforte. A settembre va anche in onda su RAITRE il programma “Il viaggio” condotto da Pippo Baudo. Il conduttore viaggia con un camper in varie regioni italiane per far scoprire le bellezze paesaggistiche del posto e per incontrare, nelle loro terre d'origini, i personaggi del mondo dello spettacolo, della tv e della musica. Nella puntata del 10 settembre Pippo Baudo incontra a Castrocaro Terme Gigliola Cinquetti che ricorda il festival che negli anni '60 e '70 fu una delle vetrine più importanti della musica leggera.
    Dopo il successo della prima edizione a settembre 2012 torna il programma " Tale e Quale Show ", in diretta da Roma a partire dalle 21.15 su Raiuno. Dal 14 settembre al 9 novembre 2012 per otto puntate, otto personaggi famosi dovranno sfidarsi per dimostrare la loro abilità nel trasformarsi in diverse icone musicali, imitandole in tutto e per tutto, senza tralasciare alcun particolare. Gli otto vip, della seconda edizione, pronti a calcare il palcoscenico, nelle vesti di alcune delle più celebri star del panorama musicale, sono: Pamela Camassa, Gabriele Cirilli, Paolo Conticini, Barbara De Rossi, Giò Di Tonno, Mietta, Flavio Montrucchio e a sorpresa anche la nostra beniamina Gigliola Cinquetti. A loro il compito di interpretare star che potranno essere idoli dei più giovani o vecchie glorie, uomini o donne (potrà capitare che un concorrente uomo debba imitare una star femminile e viceversa). Nessuna eliminazione ma solo un vincitore, che devolverà la somma vinta in beneficenza. Un team composto da stilisti, truccatori e parrucchieri lavorerà per rendere le otto celebrities il più possibile uguali alle star che andranno a imitare. Durante tutta la settimana, gli otto vip in gara saranno seguiti anche da quattro vocal coach: Emanuela Aureli, Maria Grazia Fontana, Daniela Loi e Silvio Pozzoli - che li aiuteranno nelle loro performance di ballo e canto, visto che anche timbro di voce, tonalità e passi delle coreografie dovranno essere del tutto fedeli agli originali imitati. Durante le puntate, le esibizioni dei personaggi in gara, tutte rigorosamente live, saranno valutate da una giuria composta da Loretta Goggi, Christian De Sica e Claudio Lippi. Anche i concorrenti potranno esprimere la loro preferenza, assegnando dei punti a un altro partecipante. Al termine della puntata, sommando le votazioni dei giudici e dei concorrenti, si verrà a creare una classifica che decreterà il vincitore della seconda edizione. Nel corso delle puntate Gigliola imiterà otto cantanti tra cui Domenico Modugno in “Vecchio Frack” nella prima puntata e Milva nell'interpretazione de “La Filanda” nella seconda. Con 55 voti, 12 in più del secondo classificato Flavio Montrucchio, Gigliola si aggiudica la terza puntata del programma convincendo sia la giuria che i colleghi con l'interpretazione di “Sei nell'anima” di Gianna Nannini. Le altre imitazioni delle puntate seguenti sono: Gloria Gaynor “I will survive” nella quarta, Laura Pausini “La solitudine” nella quinta, Loredana Berté “Il mare d'inverno” nella sesta, Cher “Believe” nella settima e Nada “Ma che freddo fa” nell'ultima puntata. Il vincitore dell'edizione sarà Giò di Tonno, ma a Gigliola verrà assegnato un premio speciale della giuria, una menzione come rivelazione dell'anno. Dopo la finale, il programma andrà ancora in onda per quattro puntate con un torneo in cui i primi cinque classificati della prima edizione si scontreranno con i primi cinque di quest'anno per eleggere il super vincitore di "Tale e quale show". Ai voti della puntata dello show del 2 novembre vanno sommati i punti accumulati nelle puntate precedenti. La classifica generale vede al primo posto Giò Di Tonno e all'ultimo Pamela Camassa mentre Gigliola è al quinto posto. Nella finale però il verdetto è nelle mani del pubblico e del televoto e la classifica finale viene quasi ribaltata: all'ultimo posto Barbara De Rossi e Gigliola a pari merito, al sesto posto Mietta che vengono così escluse dal torneo dei campioni, cui Gigliola assisterà solo come pubblico nella finale che avverrà il 30 novembre.
    Sul “Corriere della Sera” di sabato 3 novembre, in un pezzo di Renato Franco, l'articolista ricorda il passato prodiano di Gigliola, con una dichiarazione che in effetti a suo tempo non sfuggì neppure a noi: “Il vero ulivista è prodiano, perché Prodi è fedele all'Ulivo”. Lo stesso giornalista chiede poi alla cantante se oggi confermerebbe quanto detto un pò di tempo fa, ovvero che tornava a cantare per aiutare i figli, precari. Ecco il virgolettato della risposta: "era una provocazione, è un problema di tutte le nuove generazioni. Io a 16 anni volente o nolente ero una professionista. Ora è molto più difficile. I miei figli non fanno eccezione. Loro, come tutti, non avranno un posto fisso, saranno precari tutta la vita".
    Va in onda il 15 dicembre il programma registrato “Penso che un sogno così”, condotto da Massimo Giletti, un ricordo di Domenico Modugno, nel quale interveranno diversi personaggi del mondo musicale e non che hanno conosciuto personalmente il cantante. Gigliola chiamata a interpretare il brano “Dio come ti amo” con il quale vinse il Festival di Sanremo insieme a Modugno risponderà poi alle domande di Giletti su come nacque l'accoppiata Modugno-Cinquetti al Festival del 1966. Giovedì 20 dicembre 2012, Gigliola è ospite nel programma di Mara Venier “La vita in diretta”, parla della sua esperienza a “Tale quale show” e interviene nei collegamenti mandati in onda con i diversi ospiti in studio. Per festeggiare il suo compleanno inoltre, Radio Italia 60 Trentino Alto Adige la ricorda passando sulle proprie frequenze alcune delle sue canzoni più celebri.




    2013



    "Tale e Quale Show", il programma musicale condotto da Carlo Conti che ha ottenuto un successo non immaginabile in termini di ascolti nella passata stagione autunnale verrà riproposto il 12 gennaio 2013 in una serata speciale su Raiuno in cui i più bravi concorrenti delle prime due edizioni dello show si sfideranno in coppia: tra questi Gigliola Cinquetti e Gabriele Cirilli che si trasformeranno in Gianna Nannini e Edoardo Bennato per cantare “Un'estate italiana”. Nell'occasione Gigliola riproporrà anche “Sei nell'anima”. La cantante nell'imitazione della Nannini, oltre ad aver conquistato la giuria del talent, convince anche la redazione del sito di Repubblica, che in un incidente di percorso pubblica per pochi minuti sul suo sito la foto di Gigliola scambiandola per Gianna Nannini. Il 14 gennaio Artisti Associati di Gorizia, dopo averlo proposto nel 2011 a Gradisca d'Isonzo, riproporranno al Teatro Nuovo di Verona "Tuffo al cuore”. Il concerto, ideato da Luciano Teodori con gli arrangiamenti e la direzione di Valter Sivilotti, vedrà Gigliola esibirsi con l'orchestra dell'Accademia musicale Naonis e l'ensemble vocale ArteVoce. Le nuove orchestrazioni di Valter Sivilotti aggiungono alle storiche hit di Gigliola atmosfere a volte orientali, a volte dell'Occidente estremo, oppure barbare o delicatamente contemporanee. Tra musica, poesia, aneddoti e racconti il concerto svelerà anni di allegria, cambiamento e orgoglio grazie ad autori che hanno scritto quest'epoca: Modugno, Battisti, Conte, Pace, Panzeri, Lennon McCartney, Trenet, De Gregori, Faletti e tanti altri. Uno spettacolo fortemente teatrale per il suo impatto emotivo, culturale, a volte drammatico, spesso gioioso e spensierato. Dopo la parentesi teatrale il 22 gennaio Gigliola è ospite insieme a Carlotta Tedeschi e Rino Barillari nel programma di Radiouno “Citofonare Cuccarini”; il 26 gennaio invece racconta storie e aneddoti della sua carriera a “Uno mattina in famiglia”, il programma di Raiuno condotto il sabato e la domenica da Tiberio Timperi e Miriam Leone. Oltre a Gigliola nella puntata saranno ospiti anche Stefania Orlando e Massimo Giacomazzi, lo storico concorrente di “Penthaton” che rispondeva a domande sulla sua carriera e che ora è autore di programmi televisivi.
    La Rai, in occasione del Festival di Sanremo 2013, manda in onda il video del promo girato da Gabriele Salvatores. Nel video un padre e un figlio salgono a bordo di un'auto sulle note di Non ho l'età di Gigliola Cinquetti e ripercorrono quasi 50 anni di musica, ritrovandosi alla fine del viaggio invecchiati ma soddisfatti. Al Festival, che quest'anno sarà condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, Gigi Marzullo dedica una puntata speciale del suo programma “Sottovoce” cui Gigliola interverrà insieme a Francesca Alotta, Mariella Nava e Irene Ghiotto. Riguardo al 63° Festival di Sanremo Gigliola scrive per “Leggo”: Se uscendo dalla stazione in cui vi trovate o da una delle prossime, un soffio di primavera vi investe, beh quello è Sanremo. Fazio promette canzoni da ricordare a futura memoria. Promessa impegnativa. E anche se non fosse? Sanremo è Sanremo. A prescindere, come diceva Totò. Gilbert Becaud e Paolo Conte rivisitati da Crozza cancellano per ora ogni memoria futura. Ma è presto per dire. Prima di sabato anche a noi teste dure qualche motivo entrerà nell'orecchio. Crozza è il migliore, a livello di Va' Pensiero. Tutto il resto - per il momento - ancora si sta cercando. Pessimo lo spettacolo degli idioti che contestavano la satira, cosa degna di un paese incivile e senza ritorno. Littizzetto e Fazio sono perfettamente a loro agio, certo il copione è quello solito di Fabio. Non ci sono sorprese, ma è una riuscita miscellanea del ”soft air”.


    L'idea della doppia canzone - che funzionava sulla carta, per il richiamo garbato al vecchio caro 45 giri, facciata A e B - invece alla prova dei fatti non sembra interessare più di tanto." Nella tarda serata del 14 febbraio Raiuno dedica a Gigliola la puntata di “Sette note - musica e musiche”, la rubrica ideata da Gigi Marzullo e condotta da Elisa Silvestrin.
    Parte il 2 marzo da Chalon-sur-Saône, in Francia, il tour Âge Tendre et Tête de Bois, giunto alla sua ottava edizione, che attraverserà Francia, Belgio e Svizzera fino alla primavera del 2014. Il tour, che prende il nome da una popolare trasmissione radiofonica degli anni Sessanta dell'emittente Europa 1, è diretto ai nostalgici di ogni età, visto che offre la possibilità di vedere e ascoltare dal vivo molti artisti la cui fama è stata all'apice negli anni Sessanta e Settanta. Stavolta una delle ospiti più gradite sarà la nostra Gigliola Cinquetti, che la vedrà esibirsi insieme a tanti altri come Michelle Torr, Danyel Gérard, Hervé Vilard, François Valery, Jean-Jacques Debout. La serata sarà presentata da Julien Lepers. Le altre date del mese di marzo sono il 7 marzo a Dijion, l'8 a Nancy Maxeville, il 9 ad Amnéville, il 14 a Cournon d'Auvergne / Clermont-Ferrand, il 15 a Limoges, il 16 a Tours, il 22 a Toulon, il 23 al «Dôme» di Marseille e allo Zénith d'Orléans. Il successo di Gigliola è inaspettato, tanto che l'11 e il 12 marzo viene invitata a partecipare al programma televisivo “Les années bonheur” che verrà trasmesso successivamente su France 2 il 13 aprile. In Italia invece torna ad esibirsi di nuovo con lo spettacolo “Tuffo al cuore” in programma il 27 marzo alle 21 al Teatro Giacosa di Aosta nell'ambito della “Saison culturelle” - la rassegna curata dall'assessorato regionale all'Istruzione e Cultura della Valle d'Aosta. Ad accompagnare la cantante saranno i solisti dell'orchestra dell'Accademia musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti.
    Ad aprile è in edicola il magazine “Occhio alla spesa” e Gigliola nella rubrica “Occhio al vip” svela ai lettori i suoi segreti di brava cuoca e giardiniera: quali prodotti sceglie per l'igiene della casa, a quali prodotti presta più attenzione quando fa la spesa e quali sono i privilegi del vivere in campagna, dichiarando: “ Il giardino è la mia passione. Ci sono pini, cedri del Libano, betulle, faggi, ortensie, rose e persino ulivi, dai quali ricavo una modesta quantità di olio genuino prodotto da un frantoio vicino casa”.
    A maggio Gigliola torna in Francia per riprendere il tour Âge Tendre et Tête de Bois. Il 24 maggio è al Parco delle Esposizioni di La Rochelle, il 25 ad Angers, il 31 a Bourg-en-Bresse.
    Le date del mese di giugno poi saranno le seguenti: 1 giugno a Grenoble, il 7 a Lille e l'8 a Dunkerque. Nello storico contesto della Milano Art Gallery il 27 giugno viene inaugurata la mostra d’arte di Alessandra Turolli "Panta Rei". La serata inaugurale della personale, ha visto la partecipazione di tante personalità di spicco del panorama culturale tra cui Gigliola Cinquetti e il suo amico Roberto Vecchioni. A incorniciare l’evento, la presentazione del libro “L’impossibilità di essere paranormale” dello scrittore Luciano Maria Teodori, ovvero il marito di Gigliola.
    Pochi giorni dopo, il 4 luglio Gigliola è alla Casa del Cinema di Roma per il convegno "Nuovo IMAIE puntoeacapo"; un’intera giornata per raccontare attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti le ragioni che hanno determinato l'estinzione del vecchio ente e la nascita del nuovo Istituto.
    Il 3 agosto su Raiuno nella cornice del Museo Castel Nuovo Maschio Angioino di Napoli Pupo e Gloriana presentano la trentunesima edizione di "Napoli prima e dopo", un appuntamento annuale con la musica partenopea in cui diversi cantanti, tra cui quest’anno Anna Oxa, Amii Stewart, Peppino Di Capri, Alexia e Manuela Villa, interpretano classici della tradizione napoletana. In questa edizione è presente anche Gigliola con un brano di Pino Daniele " Napule è ". Al termine dello show Pupo invita sul palco tutti gli artisti che cantano ‘A città ‘e Pulecenella'. Ad agosto Gigliola è per la prima volta in Colombia. Il 6 agosto a Medellin, la Memorias Carpa Cabaret presenta"Concerto Apasionado", in cui Gigliola divide il palcoscenico con Tormenta, Amanda Miguel e Marisela. Giovedì 8 agosto invece nel Teatro Jorge Gaitan di Bogotà Gigliola accompagnata dai solisti dell’orchestra dell’Accademia Naonis di Pordenone diretti da Valter Sivilotti proporrà al pubblico colombiano un vasto repertorio tra cui Sì, Ciquitita, La lluvia, Cuando me enamoro, No tengo edad, Volare, Dio come ti amo, Maria Elena (Tuyo es mi corazon), A las puertas del cielo, Una rosa morena. La battaglia che “Ferite a morte” porta avanti per sensibilizzare la politica e la società civile al tema del femminicidio non smette di arruolare alleate e sul palcoscenico del Teatro Romano di Verona, il 27 agosto, arruola anche Gigliola Cinquetti che ha accolto con entusiamo l’invito di Serena Dandini e Maura Misiti promotrici dell’evento.

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    Ai primi di gennaio del 1997 iniziano, presso il Teatro Gerini di Roma, le prove della commedia "L'uomo che inventò la televisione", che ottengono subito l'attenzione dei giornali con diversi servizi fotografici. Il debutto è previsto in anteprima il 14 febbraio al teatro "La Gran Guardia" di Livorno. la prima invece si terrà il 17 nella stessa sede per proseguire all "Augusteo" di Napoli il 21, allo "Smeraldo" di Milano il 21 Marzo e al "Sistina" di Roma il 18 Aprile.
    La commedia conquista subito i favori della critica. Questi i commenti dei principali giornali:
    "La Repubblica": Pubblico in delirio... strepitoso successo... Gigliola Cinquetti, nei panni di Lisa, la moglie di Tito, sembra una figurina femminile uscita fuori dai romanzetti di Pitigrilli.
    "Il Messaggero": Bravi, senza riserve, gli interpreti. Gigliola Cinquetti, canta, recita, esibisce un corpo da modella e gambe da copertina, senza dimenticare il "sopra le righe" che caratterizza lo spettacolo momento per momento.
    "Il Corriere della Sera" (per il debutto a Livorno): Gigliola Cinquetti, al suo vero debutto in scena, ha strappato gli applausi più intensi al pubblico livornese.
    "Il Corriere della Sera" (per il debutto a Milano): ...il folto pubblico di vip tv ha plaudito con calore...[Gigliola] è una bella sorpresa scenica: naturalmente canta bene, ma ha anche un bel profilo da Ertè e il suo refrain di moglie borghese frustrata lo espone con ironia e pulizia.
    "Il Giorno": Gigliola Cinquetti è una piacevolissima sorpresa.
    "La Stampa": Gigliola Cinquetti appare in una forma fisica strepitosa.
    "Il Mattino di Napoli": ...la sorpresa, è la debuttante (in teatro) Gigliola Cinquetti che, nel ruolo di Lisa, esibisce – insieme con un fisico invidiabile – una duttilità espressiva tale da candidarla ad ulteriori e più rilevanti prove... e per una debuttante non c’è che dire!.
    "Il Tempo": Gigliola Cinquetti, debuttante in teatro, sfodera una sicurezza straordinaria utilizzando una splendida voce dai toni robusti come cantante e maliziosa e tenera come attrice. Per Lei applausi a scena aperta.
    "Il Giornale": [Gigliola Cinquetti ha la capacità] di accoppiare alle sue già apprezzate doti canore una sorprendente duttilità, caratteristica indispensabile per un'interprete della commedia musicale.
    I giornali "scandalistici", dal canto loro, non perdono l'occasione di spettegolare bonariamente su Gigliola e Pippo. "Evatremila" li ritrae addirittura vicino a un pagliaio.
    Il successo di critica però non è accompagnato da un uguale successo di pubblico al Teatro Smeraldo di Milano, dove, dopo la grande affluenze delle prime sere, la commedia stenta a decollare. Si riscatterà però al Teatro Sistina di Roma, premiata sia al pubblico che dai VIP. Il camerino di Gigliola al termine della commedia è affollato di ammiratori e lei si dimostra disponibile con tutti. Michele Placido e Franco Nero si complimentano con lei dicendo "E'nata una stella".
    Il successo della commedia viene ripreso anche dalla televisione. La trasmissione di Fabio Fazio "Quelli che il calcio" si collega in diretta con il teatro, la compagnia viene ospitata a "Buona Domenica" da Maurizio Costanzo e a "Il Tappeto Volante" da Luciano Rispoli per eseguire brani dello spettacolo; a "I fatti vostri", condotto da Massimo Giletti, invece Gigliola va da sola cantando e ballando con gli abiti di scena.
    Al termine della tournèe teatrale Gigliola appare ancora sui giornali: in estate per il solito servizio "scandalistico" e a settembre sul settimanale "Oggi" che le dedica un articolo sull'argomento "Impariamo l’arte di sfidare il tempo: incontro con i vip inossidabili". "“Non ho l’età per invecchiare, l’avrò forse fra cinquant’anni” dice Gigliola, che sta per compiere 50 anni, e gli esperti sentenziano che non li dimostra assegnandogliene ben dieci di meno.
    In TV torna per la festa dei 40 anni dello "Zecchino d’oro” in occasione della quale vengono riproposte alcune delle canzoni che hanno fatto la storia di questo Festival dei bambini. Gigliola interpreta la celeberrima “44 gatti" e la fa vincere conquistando la giuria di grandi e piccini che doveva eleggere la canzone regina delle 40 edizioni.
    E' del 7 dicembre il ritorno a "Domenica In...", condotta da Fabrizio Frizzi, dove è protagonista dell’intera puntata come "Donna della Domenica". Tra le varie esibizioni canta e balla (anche il twist), gioca a fare la concorrente in una divertente rievocazione di "Il Musichiere", canta alcuni storici successi come "Sciur padrun da li beli braghi bianchi", "Qui comando io", e "La pioggia" e si lascia infine andare in una splendida intervista cha fa una Gigliola disinvolta e per nulla preoccupata di dire, ad esempio, che quando le chiedevano se era romantica, volevano sapere "se la dava o no".
    Il 20 Dicembre, in occasione del suo 50° compleanno il settimanale "Oggi" le dedica un articolo che recita: "Affascinante e seducente come non mai, Gigliola Cinquetti festeggia con noi il mezzo secolo: un traguardo che non la mette in crisi, anzi... A 50 anni mi sento sexy: che cosa ne dite, non ho più l’età?".



    Nel 1998 appare un nuovo servizio giornalistico, questa volta sulla rivista "Club". Sembra poi che per Gigliola ci siano solo poche altre partecipazioni televisive. Su Rete 4 per S.Valentino; viene intervistata nella casa di Giulietta mentre premia la vincitrice del premio "Cara Giulietta"; partecipa a "Buona domenica" il 22 febbraio interpretando "Dio, come ti amo" e duettando con Luca Laurenti in "Prima del temporale"; il 26 febbraio è al "Maurizio Costanzo Show" ancora con "Dio, come ti amo" in occasione di un vero e proprio controfestival con molti ospiti, tra cui Gianni Borgna che riconosce il merito di Gigliola e di altri artisti per aver portato negli anni '60 il festival di Sanremo ad acquistare una dimensione mondiale.
    In realtà Gigliola non ha affatto abbandonato la televisione per limitarsi a poche e sporadiche partecipazioni. Il 1998 rappresenta per lei un vero e proprio anno di svolta che la vede protagonista su canali ancora poco noti al pubblico italiano: quelli della TV satellitare.
    RAI International le affida infatti un programma estivo in cinque puntate da 45 minuti ciascuna dal titolo "Donne - Viaggio nella storia delle donne italiane". Il debutto avviene il 29 luglio. Il programma racconta gli ultimi 50 anni di storia delle donne: dal dopoguerra fino ai nostri giorni e sono le donne stesse a raccontare la loro avventura parlando di scienza, di politica, di cultura, di medicina e di molto altro. Gigliola le intervista alternando al colloquio testimonianze visive girate in tutta Italia, brani di repertorio della RAI, stralci di inchieste realizzate negli anni dai giornali al femminile, musica e canzoni.
    La scaletta del programma è decisamente impegnativa. Ogni puntata racconterà un decennio.
    I puntata: Gli anni' 50, teatro delle prime conquiste politiche e sindacali. Ospiti principali sono la senatrice Marida Dentamaro e l'onorevole Maria Luisa Rodano. Intervengono molte altre donne celebri quali Miriam Mafai, Nicoletta Orsomando, Silvana Pampanini e Nilla Pizzi.
    II puntata: Gli anni '60, il boom economico che porta un nuovo modello nella vita delle donne e la crisi del rapporto uomo-donna. Ospiti: Adriana Poli Bortone e Tina Anselmi. Intervengono tra le altre Ida di Benedetto e Paola Pitagora.
    III puntata: Gli anni '70, il femminismo, il nuovo diritto di famiglia e la legge sul divorzio. Ospiti la senatrice Patrizia Toia e l'onorevole Laura Cima. Tra gli interventi Sabina Ciuffini.
    IV puntata: Gli anni '80. Le donne iniziano a ricoprire posizioni di rilievo nel lavoro e nella politica e il modello femminile cambia in tutto il mondo industrializzato. Ospiti il ministro Livia Turco e l'onorevole Silvia Costa.
    V puntata: Gli anni '90. La centralità della questione femminile viene ribadita, nascono gli integralismi contro le donne. Gigliola parla della Conferenza di Pechino, con documenti dagli archivi RAI e intervista a lungo il Ministro per le Pari Opportunità Anna Finocchiaro.
    Il programma in Italia non è molto seguito causa la scarsa diffusione delle parabole, ha comunque un buon successo e attira l'attenzione di un'altra emittente satellitare, il network cattolico SAT 2000 che propone a Gigliola di condurre addirittura un talk-show quotidiano dal titolo "Vivendo Parlando". Ideatori del programma sono Pupi Avati e Manuele Dilani ed esso si propone come un programma di approfondimento giornalistico e culturale.Viene realizzato con la presenza in studio di giovani, perché dedicato soprattutto ai loro problemi e all’attualità. Va in onda dal lunedì al venerdì, e ogni punata vede ben due repliche: una in tarda serata e una la mattina dopo. Via partecipano ospiti eccezionali che appartengono al mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e della politica. La diffusione del programma è inoltre più massiccia di quella di "Donne" dal momento che i programmi di SAT 2000 vengono ripresi anche da diverse emittenti locali cattoliche.
    La prima puntata del programma andrà in onda il 12 ottobre 1998 ed il successo sarà tale da farne programmare ben 4 stagioni per un totale di 587 puntate. Parteciperanno ad esse circa 1500 ospiti tra cui: Rita Levi Montalcini, Ennio Morricone, Carla Fracci, Giulio Andreotti, Ettore Scola, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Gigi Magni, Edoardo Sanguineti, Valeria Moriconi, Massimo Boldi, Bruno Vespa, Sergio Zavoli, lo scrittore israeliano meir Shalev, la giallista Mary Higgins Clark, il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù, Suso Cecchi D'Amico, Dacia Maraini, Enzo Siciliano, Piera Degli Esposti e Mario Luzi. Gigliola sembra aver acquisito una nuova dimensione nel mondo del giornalismo televisivo in cui appare totalmente a proprio agio.
    E la Gigliola dei vecchi tempi? A ricordarla ci pensano i palinsesti televisivi: Raiuno ripropone "Dio, come ti amo" il 22 febbraio e il 19 agosto e la notte partono le repliche di "La compagnia stabile della canzone..." e "Vino, whisky e chewing-gum". "TG2 Dossier" dedica un servizio al collezionismo di dischi d'epoca e scopre che Gigliola risulta essere una delle cantanti italiane più collezionate.

    Gigliola torna a cantare l'anno successivo a "Domenica in..." il 17 Gennaio. Durante la trasmissione, condotta dal trio Solenghi-Magalli-Falchi, Gigliola non solo reinterpreterà "Dio, come ti amo", "La pioggia" e "Alle porte del sole" ma darà anche una sua personalissima versione di "Quelli della mia età", vecchio successo di Catherine Spaak, introducendo così il suo nuovo album "Il meglio", in uscita per la DVMore Records. Non mancherà però di parlare dell'esperienza di "Vivendo Parlando", ormai punto centrale della sua carriera. e della sua prossima partecipazione ad una fiction televisiva dal titolo "Commesse", esperienza di cui parlerà anche in un'intervista concessa al settimanale "Confidenze".
    Il 23 gennaio RAIDUE trasmette nuovamente "Dio, come ti amo", il 12 febbraio Gigliola è ospite di Michele Cucuzza a "La vita in diretta". Durante il programma Gianfranco Agus le dedica un intervista dal titolo "Cara Gigliola", quasi un tributo a un personaggio "della nostra musica, dei nostri sogni, della nostra vita" (come sottolinea il programma stesso). Gigliola viene intervistata nella sua casa romana, accanto al figlio Costantino e al cane Michelone. Vengono riproposti diversi filmati "storici" e Gigliola interpreta in diretta "La pioggia" e "Chiamalo amore".
    Il 13 febbraio è di nuovo in televisione a fianco di Michele Cucuzza ma questa volta sono entrambi ospiti ad "Harem", il programma di Catherine Spaak. Accanto a loro Rosa Russo Iervolino e Justine Mattera, moglie di Paolo Limiti. Il tema della puntata è "Dietro la maschera". Gigliola ricorda che agli inizi della carriera una domanda ricorrente era se il suo aspetto fisico corrispondesse alla sua personalità e ricorda anche la sua "sofferenza" nel voler piacere agli altri, sofferenza oggi del tutto superata.
    Altre tre partecipazioni televisive precedono l'uscita di "Commesse": il 19 febbraio è ospite di Davide Sassoli nel programma "Prima" insieme a Livia Azzariti, il 26 marzo è ospite a "Telesogni" su RAI TRE, dove parla sia dell’imminente messa in onda di "Commesse" sia delle sue esperienze di giornalista passate (tra cui quella a Mosca ai tempi di Gorbaciov come inviata speciale di Arrigo Levi) e presenti ("Vivendo Parlando"), il 4 aprile è ospite a "Geo & geo doc" su Raitre.
    La prima puntata di "Commesse" va in onda il 12 aprile. Gigliola fa solo alcune brevi apparizioni ma è praticamente la protagonista della seconda, insieme a Ray Lovelock e Nancy Brilli. Interpreta Clara Massimi, una moglie tradita che, tuttavia, nel momento del dolore riesce ad accantonare i suoi sentimenti feriti per darsi di nuovo all’uomo che ama. Il successo della fiction è grande. Il secondo episodio verrà visto da più di 10 milioni di telespettatori e gli altri non saranno da meno, tanto da indurre la RAI a metterne in cantiere una replica per settembre. I giornali scandalistici partiranno da questo successo per dare il titolo al solito servizio estivo che ritrae Gigliola al mare a seno nudo. "Gigliola nuda per conquistare Hollywood" - titolerà "Evatremila".
    Il 22 aprile il "Messaggero" annuncia l'entrata di Gigliola in politica come candidata alle europee per i Democratici dell'Asinello. La notizia però risulta infondata. Gigliola dimostra comunque la sua competenza in fatto di politica partecipando a ben due puntate di "Porta a porta", condotto da Bruno Vespa. Nella prima, il 6 ottobre, intervista assieme al conduttore e agli ospiti (Pippo Baudo, Irene Pivetti e Sandra Bonsanti) il nuovo segretario del PPI, Pier Luigi Castagnetti. Ritorna il 1° novembre in una puntata speciale dedicata al papa del secolo Giovanni Paolo II insieme a Francesco Cossiga e Lech Walesa.
    La collaborazione con Pupi Avati, iniziata con "Vivendo Parlando", si estende anche al grande schermo: il settimanale "Gente" annuncia che Gigliola avrà una parte nel prossimo film del noto regista. La RAI le offre di intervenire in qualità di ospite il 17 novembre a Sanremo per festeggiare i 50 anni del Festival, ma Gigliola rifiuta.


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    In viaggio con lei





    Gigliola Cinquetti si racconta in un libro.
    Da volto simbolo della musica anni Sessanta, la "ragazzina della musica" italiana ora si racconta in un libro.


    «Da bambina ero una lettrice appassionata, giravo il mondo con un libro in mano e sin da allora sapevo che prima o poi ne avrei scritto uno anche io». Gigliola Cinquetti, che a 16 anni divenne una cantante conosciuta in tutto il mondo, racconta così come ha portato a compimento un percorso verso la scrittura che è sedimentato in lei per anni, arrivando in libreria in questi giorni con la pubblicazione “In viaggio con lei” (Datanews).


    «Avevo scritto un breve racconto», racconta l'autrice, «e decisi di farlo leggere a Paolo Mieli. Fu lui a suggerirmi di partire proprio da quelle poche pagine per costruire attorno il resto del libro, facendo di quel singolo racconto un tassello per un'opera composita». E ancora una volta il giornalista e saggista Mieli ci aveva visto giusto. «All'inizio il titolo doveva essere “Storie brevi”», continua la cantante, attrice e presentatrice, «un omaggio a Hemingway. Ma poi abbiamo preferito connotare diversamente la pubblicazione». In copertina campeggia una foto originale della Cinquetti bambina assieme alla madre, entrambe dietro a due paia di occhialoni stile Thelma e Louise, pronte ad intraprendere il proprio viaggio esistenziale.

    Il libro è autobiografico, ma la scelta è stata quella di non raccontare una carriera, bensì la parte più inedita dell’artista che trionfò al Festival di Sanremo con “Non ho l’età”. «Nel ripensare alla mia giovinezza», continua la cantante di origini veronesi, «ho trovato uno sguardo lucido, persino ironico. Mi sento tanto diversa da quella ragazza, che la vedo com se fosse un'altra persona». Lo stile della Gigliola scrittrice è accordato alla delicata soavità del racconto, una prosa pittorica che colora a tinte lievi ma decise le esperienze della giovane protagonista.

    «Credo di aver scritto questo libro», riflette l'autrice, » per risarcire quella ragazza della sua solitudine». “In viaggio con lei” è un libro che non prende per mano il lettore, introducendolo ad una trama ad orologeria, bensì una serie di immagini narrative, capitoli come frammenti di uno stesso dipinto: un libro che lascia al lettore persino la possibilità di iniziarlo da un punto scelto a proprio piacimento. Di saltare ad altre parti e trovare così un proprio percorso.

    «Il mio lettore», spiega la Cinquetti, «non deve essere passivo. Non volevo che le mie parole fossero facili omogeneizzati. Per arrivare alla forma definitiva del libro ho impiegato due anni, ma ora sento di aver compiuto un passaggio di riconciliazione con una parte di me stessa». “In viaggio con lei” non racconta solo del percorso di crescita della giovane, ma lascia filtrare il contesto storico di un'Italia profondamente diversa da quella contemporanea. Un'Italia fatta di melodie e possibilità, di note emotive vicine agli indimenticabili successi della cantante veronese. E sono citati come personaggi e interpreti
    Vasco Rossi, Walter Chiari, Carlo Campanini, Bobby Solo, Sylvie Vartan, Yves Montand, Simone Signoret, Ornella Vanoni e altri artisti che hanno incrociato la strada di Gigliola. Alla presentazione di Treviso partecipano Andrea Tomat e l’architetto Alfonso Vesentini.


    Nicola Cecconi
    http://tribunatreviso.gelocal.it/


    Edited by gheagabry1 - 1/7/2020, 21:29
     
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