LE PIANTE GRASSE.. piante succulente

tutte le varieta' e querllo che c'e da sapere..

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  1. gheagabry
     
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    Quattro vegetali sono indispensabili per il benessere dell’uomo: il frumento, la vite, l’olivo e l’ aloe. Il primo lo nutre, secondo le rinfranca lo spirito, il terzo gli reca armonia, il quarto guarisce.
    (Cristoforo Colombo)


    A L O E



    Le piante appartenenti a questo genere sono tutte originarie delle zone aride e semiaride dell'Africa, del Madagascar e dell'Arabia. Si tratta di piante succulente, della famiglia delle Asphodelaceae, del genere Aloe.Il genere aloe conta alcune centinaia di specie di piante succulente, diffuse in natura in Africa, nel bacino mediterraneo e in gran parte delle zone mediorientali
    Sono piante sempreverdi di cui alcune sono acauli (prive di fusto) con le foglie disposte a rosetta, altre con il fusto alto, semplice o ramificato;sono molto simili esteticamente alle agavi, che invece in natura si sviluppano soltanto nel continente americano.Hanno fitte rosette di foglie, più o meno triangolai e carnose, spesso appuntite solo all’apice, e talvolta munite di spine anche lungo la pagina inferiore
    Fiorisce dalla primavera all'autunno a seconda della specie e delle varietà. I fiori si formano alla sommità di un lungo stelo, che può essere semplice, ramificato o a grappolo e la pianta non muore dopo la fioritura a differenza di quanto avviene con l'agave. I fiori sono riuniti in infiorescenze ad ombrella, pendenti, tubolari, di colore tendente al rosso, all'arancio o al giallo.Sono piante autosterili, i fiori maschili e femminili della stessa pianta non possono incrociarsi tra loro o con piante della stessa varietà, occorrono piante di diverse varietà per poter ottenere dei semi fertili, perciò si riproducono con impollinazione incrociata.
    Nel parenchima delle foglie è presente un succo aromatico, molto amaro che a contatto con l'aria si indurisce ed è insolubile in alcool molto usato per le sue proprietà terapeu-
    tiche.

    Da un punto di vista chimico, si possono distinguere tre grandi classi di componenti nell'aloe: gli zuccheri complessi - in particolare glucomannani tra cui spicca l'acemannano - nel gel trasparente interno, con proprietà immuno-stimolanti; gli antrachinoni nella parte verde coriacea della foglia, ad azione fortemente lassativa, e svariate altre sostanze, come sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, lignine e saponine.

    L'etimologia non è molto chiara. Potrebbe derivare da una parola di origine orientale (araba probabilmente) che significa «amaro» o dal greco àls-alòs che significa «sale», per ricordare il suo sapore amaro simile a quello dell'acqua di mare.

    ...storia....



    Da oltre cinque millenni, l'aloe è considerata una pianta magica, capace di risolvere tutti i mali umai. nL'uso dell'aloe è molto antico, come testimoniato dal testo cuneiforme di alcune tavolette d'argilla ritrovate sul finire dell'Ottocento da un gruppo di archeologi nella città mesopotamica di Nippur, nei pressi di Bagdad, Iraq, e databili attorno al 2000 a.C. Nel testo si legge "... le foglie assomigliavano a foderi di coltelli".
    Per gli antichi Egizi, l'Aloe vantava proprietà addirittura immortali: questa pianta aiutava i faraoni defunti a trovare il cammino verso la terra dei morti. L'Aloe assicurava una lunga vita al corpo mummificato del faraone. Nel Papiro di Ebers (datato all'incirca 1500 a.C ) sono elencate le innumerevoli proprietà di questa pianta. Per Cleopatra, l'utilizzo dell'Aloe, associato ai bagni di latte, era prodigioso per la sua bellezza.
    Citata svariate volte nella Bibbia (es. Giovanni 19, 39: "...e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre") quale pianta aromatica o per la preparazione degli unguenti prima della sepoltura.
    Ne parla Ippocrate (460-337 a.C.) nei suoi innumerevoli libri di medicina elogiandone le sue proprietà antinfiammatorie, rigeneranti e antisettiche. Ne parla Discoride (20-70 d.C.) nel De materia medica elencando le sue proprietà cicatrizzanti, antifiammatorie e per le infezioni cutanee.
    Gli antichi romani sfruttavano l'Aloe per le sue proprietà: era utilizzato sottoforma di balsamo lenitivo e cicatrizzante per il trattamento delle ferite di guerra dei soldati. Nel trattato “Historia Naturalis” di Plinio il Vecchio, venivano descritte le proprietà terapeutiche dell'Aloe per i disturbi di stomaco, per accelerare la guarigione delle ferite, per il mal di testa, per i problemi di stipsi, per le irritazioni cutanee e addirittura per la calvizie.
    I Maya utilizzavano l'Hunpeckin-ci (l'Aloe) per contrastare il mal di testa.
    L'Aloe riveste un'importanza tale da essere citata persino nel Kamasutra, guida sessuale di fama mondiale, per le sue proprietà afrodisiache.

    I primi studi scientifici su questa pianta iniziarono in Europa intorno al 1850 ad opera di due inglesi .Lo studio sistematico di questa pianta tuttavia iniziò solo nel 1959, grazie a un farmacista texano, Bill Coats, che mise a punto un processo per stabilizzare la polpa aprendo la strada alla commercializzazione dell'aloe senza più problemi di ossidazione e fermentazione. Parallelamente il governo americano dichiarò ufficialmente le proprietà curative di questa pianta per il trattamento delle ustioni. Da allora gli studi sull'Aloe sono molto attivi in tutto il mondo.


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15 replies since 17/10/2010, 19:50   20136 views
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