GRATTACIELI

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  1. gheagabry
     
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    Tutto a inizio così.....
    “Un tempo tutta l’umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Emigrati dall’oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione della Mesopotamia e vi si stabilirono. Si dissero l’un l’altro: ‘Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco!’. Pensarono di adoperare mattoni al posto delle pietre e bitume invece della calce. Poi dissero: ‘Forza! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!’. Il Signore scese per osservare la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Disse. ‘Ecco, tutti quanti formano un sol popolo e parlano la stessa lingua. E questo non è che il principio delle loro imprese! D’ora in poi saranno in grado di fare tutto quel che vogliono! Andiamo a confondere la loro lingua: così non potranno più capirsi tra loro’. E il Signore li disperse di là in tutto il mondo; perciò furono costretti a interrompere la costruzione della città. La città fu chiamata Babele, cioè Confusione, perché fu lì che il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo.


    I GRATTACIELI

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    ..così il mito biblico della Torre di Babele... l’uso babilonese di costruire le ziggurat, alte torri destinate all’osservazione del cielo; e l’idea che i babilonesi, storici nemici del “popolo eletto”, fossero per questo invisi a Dio, e dunque andassero considerate maledette le loro usanze. Compresa quella, appunto, di voler costruire edifici così alti, quali mai l’antichità ne avrebbe conosciuti di eguali. Non solo nel geloso monoteismo ebraico, tuttavia, l’idea di “avvicinarsi al cielo” attraverso costruzioni era considerata empia. Anche nella mitologia greca c’è la storia dei titani che ammucchiano montagne una sopra all’altra apposta per dare l’assalto al trono di Zeus, sull’Olimpo. In modo meno umoristico e più crudo, rispetto al mito biblico, il sovrumano piedistallo fu abbattuto dal dio del cielo a colpi di fulmini, e le eruzioni dell’Etna non sarebbero altro che le esplosioni di ira del capo-ribelle, rimasto sepolto dal crollo sotto il vulcano siciliano. Si può d’altronde ricordare che non solo gli alti palazzi ma un po’ tutte le costruzioni erano considerate dagli antichi violazioni dell’ordine stabilito nella natura, cui bisognava porre riparo con scongiuri e sacrifici, di cui resta ancora oggi un retaggio nell’annuale benedizione delle case fatta dalla Chiesa Cattolica.

    Sarebbe facile oggi irridere a queste “superstizioni”, ma profondamente sbagliato. Sia che le si consideri inerenti all’Universo, sia che le si consideri manifestazione di una superiore intelligenza divina, le leggi della fisica infatti esistono, e vanno conosciute a fondo, se si vuole “correre verso il cielo” con la vetta di un edificio, senza vederselo crollare al suolo. Un esempio dall’esito fortunosamente felice, ma comunque eloquente di ciò a cui può condurre un progetto velleitario non sorretto da un’adeguata cultura costruttiva, è rappresentato dalla Torre di Pisa. Divenuta “pendente” proprio per essere stata costruita su un terreno sbagliato. .....Il Tempio di Salomone, le ziqqurat, i menhir e i dolmen delle culture celtiche e pre-celtiche, le piramidi, i campanili e la cattedrali gotiche del cristianesimo, i minareti del mondo islamico, i templi induisti, le pagode buddiste: come si vede, malgrado l’eco di sacrilegio del mito della Torre d Babele, gran parte degli edifici che in passato hanno sfidato il cielo avevano un interesse e un significato di tipo religioso. ....Altre volte, le alte costruzioni avevano invece un interesse militare. Una torre medioevale era infatti un effettivo mezzo di difesa, che consentiva ai suoi occupanti di scorgere il nemico da lontano e, quando si avvicinava, di bombardarlo con proiettili che l’altezza rendeva micidiali. Sempre nel Medio Evo, altre volte ancora l’altezza di un edificio aveva funzioni di prestigio. Dalla Bologna comunale ci arriva la nota storia delle due famiglie degli Asinelli e dei Garisendi che si sfidarono a chi faceva la torre più alta.


    1852:
    è questa la data in cui viene inventato quello che, stando alle statistiche, è tutt’ora “il più sicuro mezzo di trasporto del mondo moderno”. Ovvero, l’ascensore. Ed è la combinazione tra questo nuovo ritrovato tecnologico e il sovraffollamento delle grandi città degli Stati Uniti, a partire dal boom industriale del secondo ‘800, a far nascere il moderno grattacielo. In italiano, traduzione letterale dello scherzoso inglese sky-scraper, in cui però resta sempre come un’eco della maledizione biblica. Non si sfida più il cielo, ma si cerca comunque di fargli il solletico! Per la cronaca, il primo vero grattacielo moderno fu la torre di dieci piani della Chicago Home Insurance, costruita nel 1883, e purtroppo demolita nel 1927. Fu il primo saggio di quella scuola architettonica ribattezzata appunto “Scuola di Chicago” e il capostipite di molti altri eretti in città come New York e Dallas, e il cui profilo, spinto fino alle nuvole, ha da allora caratteristicamente contraddistinto l’aspetto delle grandi città degli stati Uniti. E dagli Stati Uniti si sono poi diffusi in altre regioni del mondo, anche se non particolarmente in Italia, che sembra in qualche modo diffidente verso questo tipo di architettura. Non senza precise conseguenze, a proposito di estensione del tessuto abitativo. Roma, ad esempio, è la municipalità più estesa d’Europa, ed ha una superficie che è equivalente a quella di New York City. Ma con meno di un sesto dei suoi abitanti.
    (Maurizio Stefanini)


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    L'etimologia del termine, deriva dall'inglese skyscraper, che significa letteralmente "coloro che grattano il cielo". La parola skyscraper veniva utilizzata nel XVIII secolo per indicare gli altissimi alberi maestri che reggevano le vele nelle navi inglesi. Sin dagli inizi del XX secolo e in tutta l'era moderna e contemporanea, il termine skyscraper indica tuttavia una particolare tipologia di edificio, la più imponente costruzione fisica concepita dagli esseri umani: la torre moderna caratterizzata da una struttura metallica con scansione in piani.


    Il grattacielo è una creatura ibrida e in evoluzione, frutto di un darwinismo progettuale ed economico che parte faticosamente da una storia che quasi sconfina nel mito. Il mito della catastrofe, in questo caso, come quella causata dal Great Fire del 1871 a Chicago, dalla cui distruzione si generò l’impulso a costruire in altezza utilizzando l’innovativo telaio metallico sperimentato in Europa vent’anni prima nell’avanguardistico Crystal Palace di Joseph Paxton per l’esposizione universale di Londra del 1851....Nei primi edifici per le esposizioni, infatti, nelle serre e nei giardini d’inverno, nelle arcades e nei passages, nelle stazioni ferroviarie delle capitali industriali europee va ricercata l’origine del tema, la nuova possibilità offerta dalla tecnologia del ferro e del vetro al superamento del limite. Fu d’altra parte Decimus Burton (autore della Palm House ai Kew Gardens di Londra, 1845-48) a proporre il rimontaggio del Crystal Palace non più in orizzontale ma secondo la verticalità di una torre telescopica, forse impossibile da erigere, ma chiara e leggibile nella sua definizione di un edificio ad andamento verticale. Se il know how era europeo, la sua traduzione in operabile realtà non poteva non essere debitrice dello spregiudicato pragmatismo americano. Così che la storia dei primi grattacieli – anzi dei "commercial buildings" è la storia oscura, e non sempre gloriosa, di imprenditori e speculatori, di investitori, di self made men e di committenti attenti al profitto e alle regole della rendita urbana. Una storia "melmosa" come la Chicago descritta da Sullivan quando giovanissimo arriva nella capitale del Midwest con i suoi genitori. Una storia dove i pionieri non sono architetti ma ingegneri e tecnici, come William Le Baron Jenney, il primo a comprendere immediatamente il valore risolutivo della tecnologia del ferro nell’espansione di una tipologia costruttiva che doveva sfidare il fuoco, oltre che i limiti del cielo....

    Il Leiter Building (1879) o l’Home Insurance Building (1885), assieme al Manhattan Building a Chicago sono i tozzi progenitori di una razza di colossi per uffici che Sullivan per primo cercò di teorizzare nell’incertezza della loro identità: goffe applicazioni dello schema del palazzo rinascimentale o della cattedrale gotica, gli embryoskyscrapers della fine del XIX secolo .... Fu proprio l’invenzione dell’ascensore a capovolgere le sorti del palazzo per uffici, rivalutando le posizioni alte, connotate sempre di più dal simbolismo della gerarchia e permettendo in pochi decenni l’incredibile "crescita" dell’altezza media delle costruzioni in America. Fu invece merito di Sullivan riconoscere in quest’"altezza" il principio simbolico del grattacielo e a codificarne la sua forza espressiva in edifici come il Wainwright Building di Saint Louis (1891) e il Guaranty Building di Buffalo (1895), dove tutto, dalla distribuzione delle finestre in verticale alla folta decorazione vegetale, rimanda all’idea trionfante di una risalita che si assimila alla metafora vegetale della linfa lungo il fusto di un albero.
    (Maria Vittoria Capitanucci)


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    Edited by gheagabry1 - 11/11/2023, 20:35
     
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  2. gheagabry
     
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    Il grattacielo più alto del mondo


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    Fra 5 anni in Arabia svetterà il palazzo più alto di sempre: hotel, uffici e case a più di un km di quota…Più alto di qualunque altro grattacielo mai costruito. E’ talmente slanciato da riuscire a “bucare” le nuvole. La Kingdom Tower svetterà per più di un km sulla città di Jedda in Arabia Saudita. Progettata dallo studio statunitense Adrian Smith e Gordon Gill Architecture, e voluta dal miliardario principe saudita Al-Walid bin Talal, nipote del Re Abdullah, la torre ospiterà anche il punto di osservazione panoramico più alto del mondo.
    Il grattacielo supererà di almeno 173 metri il Burj Kalifa, il colosso di 828 metri che sovrasta Dubai, e sarà parte di una città, la Kingdom City, di 5,3 milioni di mq di superficie. I collegamenti saranno garantiti da 59 ascensori, di cui 5 “double-deck”, in grado di servire contemporaneamente due piani, che viaggeranno a una velocità di 10m/sec, e da 12 scale mobili.
    Le facciate esterne schermeranno dal calore, riducendo il consumo energetico interno, e speciali rientranze scavate su ogni lato creeranno zone d’ombra per riparare la struttura dal sole.
    I lavori dureranno 5 anni ..solo la torre costerà 1,2 miliardi di dollari.
    (Elisabetta Intini, focus nr.229)

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    Edited by gheagabry1 - 11/11/2023, 20:38
     
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  3. gheagabry
     
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    “Il sole non conobbe la sua magnitudine fino al momento in cui
    incontrò il fianco di un edificio.”
    (Louis I. Kahn)


    Il CHRYSLER BUILDING

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    Il Chrysler Building è alto 319 m e ha 77 piani, oggi è la costruzione cittadina più alta soggetta a vincolo monumentale.
    Il 30° piano, riservato alle attrezzature tecniche, è senza finestre ed al loro posto vi è un fregio bicolore in mattoni che rappresenta ruote di automobile con tanto di parafanghi in metallo. Gli angoli dell'edificio sono invece ornati da fregi che riproducono, enormemente ingranditi, i tappi dei radiatori delle vetture della Chrysler.
    La parte più alta del grattacielo, prima della punta in acciaio, è ornata agli angoli da enormi doccioni che riproducono una testa d'aquila, anch'essi in acciaio inox. Tutta la parte alta del grattacielo è rivestita in acciaio inox ed ha una forma tanto caratteristica da essere unica. In puro stile Art Decò, è composta da una serie di archi sovrapposti per ogni lato con le caratteristiche finestre triangolari, che durante la notte vengono illuminate. Infine troviamo la guglia di 60 metri di altezza che fu montata per ultima in gran segreto, la leggenda vuole che ci si impiegasse meno di due ore. All'interno della base della guglia fu realizzata una lussuosa suite di due piani per lo stesso Chrysler.
    Se l'esterno di questo prestigioso edificio è tanto particolare, l'interno non può essere da meno. L'atrio fu progettato come un immenso salone per esporre le automobili, nel 1978 fu restaurato e ancora oggi si possono ammirare le decorazioni in marmo, granito e acciaio cromato....Le pareti dell’ingresso sono ricoperte da un sontuoso marmo rosso marocchino mentre il pavimento è in marmo giallo di Siena con una cornice in ambra e blu.
    Il soffitto è rivestito da un enorme murale di Edward Turnbull intitolato Energia, risultato, mestiere e trasporto (Energy, result, workmanship and transportation). Altri elementi degni di risalto sono gli ascensori, le cui porte in legno pregiato intagliato sono considerate veri e propri capolavori dell’Art Déco. Nello stesso stile è anche la scala che porta all’ammezzato e al seminterrato, che presenta una magnifica balaustra cromata.
    L’osservatorio situato sotto la guglia è un altro spazio spettacolare all’interno del Chrysler per le sue finestre triangolari inclinate verso l’interno. Notevoli sono i 18 ascensori le cui porte sono in legno pregiato decorate a intarsio con motivi che ricordano un loto stilizzato. Si può anche ammirare un soffitto dipinto da Edwardrumball che rappresenta i mezzi di trasporto innovativi del XX secolo. Particolarità da notare del Chrysler Building è che al contrario di altri edifici dell'epoca, non presenta nè una terrazza panoramica, nè ristoranti nei piani più alti.


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    La caratteristica cupola in acciaio di Nirosta (NIchtROstender STAhl: un acciaio creato dalle acciaierie Krupp all’inizio del ‘900) è sicuramente l’elemento più affascinante di questo edificio. Il rivestimento in acciaio inossidabile è stato disposto in una forma radiante con numerose finestre triangolari che seguono le sette curve paraboliche concentriche sui quattro lati della cupola. Le facciate dell’edificio sono meno originali, con motivi orientaleggianti in bianco, nero e grigio.
    Su richiesta di Walter Chrysler, Van Alen aggiunse decorazioni che richiamavano la casa automobilistica, come il motivo di automobili stilizzate e quello ispirato ai cerchioni delle auto, mentre nelle rientranze ai piani più alti aggiunse enormi aquile in acciaio, le cui ali erano il simbolo della società, e alcuni finti doccioni in stile gotico.


    Nel 1928 Walter Chrysler aveva già tutto, ma per fortuna non gli bastava. Fu così che nacque il Chrysler Building.
    Walter Chrysler aveva fondato la Chrysler Corporation nel 1925, a 50 anni di età e al culmine di una straordinaria carriera in campo manageriale nel settore automobilistico che lo aveva consacrato come uno degli uomini più ricchi d'America. Nel giro di soli 3 anni, dal 1925 al 1928, la Chrysler era poi passata dal 32° al 3° posto nella classifica dei maggiori produttori americani di auto. Così, alla fine del 1928, Walter Chrysler era sulla copertina di Time, con uno dei riconoscimenti ancora oggi tra i più ambiti: "Uomo dell'Anno". A quel punto, Chrysler decise che la sua società meritava una sede adeguata. Incidentalmente, decise anche che quella sede avrebbe dovuto essere il grattacielo più alto di New York. E diede il via al progetto Chrysler Building. William Van Alen, architetto con la reputazione di showman, era l'uomo giusto per condividere l'ambizione di Chrysler e trasformarla in realtà. Ma Chrysler e Van Alen non erano soli nella corsa verso il grattacielo più alto. Nei canyons di Lower Manhattan, più precisamente nel Financial District, il 34enne banchiere George Ohrstrom (soprannominato "the kid") stava realizzando, al numero 40 di Wall Street, il grattacielo destinato ad ospitare la sede della sua banca, la Bank of Manhattan. L'architetto di Ohrstrom era H. Craig Severance. Particolare curioso: in passato Severance e Van Alen erano stati soci dello stesso studio di architettura, il che acuiva la competizione, aggiungendo un elemento di sfida nella sfida. Alla fine, con il palazzo della Bank of Manhattan ufficialmente ultimato e il Chrysler Building in dirittura d'arrivo, non sembravano esserci più dubbi: 40 Wall Street era il più alto!

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    VAN ALEN E IL SEGRETO DELLA GUGLIA La partita sembrava persa, ma Van Alen aveva in serbo un colpo di teatro. In gran segreto, aveva ottenuto l'autorizzazione per costruire in cima al grattacielo una guglia a spirale alta circa sessanta metri. La guglia venne realizzata di nascosto all'interno del palazzo, nel vano ascensori, assemblando i singoli pezzi provenienti dall'esterno, in modo che nessuno potesse sospettare quello che stava per accadere. Poi, mentre ancora tutti i media cittadini stavano celebrando la vittoria di Severance e della Bank of Manhattan, bastarono 90 frenetici minuti per montare la guglia e riscrivere la storia dell'architettura mondiale.
    Walter Chrysler e William Van Alen ce l'avevano fatta: il loro era il grattacielo più alto di New York. A onor del vero, il primato così faticosamente raggiunto durò poco, perchè un anno dopo la sua inaugurazione (avvenuta il 27 maggio del 1930) il Chrysler fu superato in altezza dall'Empire State Building, che divenne così il numero uno dei grattacieli di Manhattan. La superba eleganza e la suggestiva raffinatezza architettonica del Chrysler Building: quelle, però, erano destinate a durare per sempre. Un particolare che merita ampiamente di essere evidenziato: grazie agli elevati standard di sicurezza adottati, nessun operaio perse la vita durante la costruzione dell'edificio.
    (newyorkgrattacieli.blogspot)

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    Edited by gheagabry1 - 11/11/2023, 21:03
     
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  4. gheagabry
     
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    L'EMPIRE STATE BUILDING


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    Probabilmente il più famoso grattacielo in assoluto, non solo della città di New York. E’ stato il grattacielo più alto del mondo fra la sua costruzione (1931) ed il 1973. Progettato in stile Art Deco dagli architetti della Shreve, Lamb & Harmon and associates. La storia dell’edificio, sorto dove un tempo, c'era la prima sede del Walford Astoria Hotel, è quella dei suoi record: 102 piani (in realtà 85 più i 17 virtuali della torre per l’ormeggio dei dirigibili), per una superficie complessiva di 204.385 metri quadrati.... 381 metri di altezza (443 m se si considera anche l'antenna televisiva sulla sua cima), oltre a 6400 finestre, 67 ascensori etc.
    Il record più stupefacente è la velocità con cui il grattacielo è stato realizzato: dal primo contratto firmato con gli architetti nel settembre 1929 alla festa di inaugurazione del 1 maggio 1931 trascorrono appena venti mesi. “Un piano il giorno”: così era scandito l’impressionante ritmo dei tempi di realizzazione. Grande successo ebbero le terrazze panoramiche aperte al pubblico. Per la prima volta, infatti, si pensò di dotare un edificio di quell'altezza di un osservatorio panoramico aperto ai turisti. Alle terrazze, come ai piani superiori, ci si accedeva con gli ascensori in grado di arrivare all'ultimo piano in meno di un minuto. In un secondo momento si pensò di dotare l'edificio di un pennone di attracco per dirigibili, ma l'operazione risultò più complessa del previsto e così questo divenne una torre per la ricezione di programmi radiotelevisivi. Il pennone alto 46 metri ancora oggi trasmette i programmi di diverse reti tv e radio.


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    Il dirigibile Hindenburg sorvola Manhattan al suo arrivo dalla Germania negli Stati Uniti l'8 agosto 1936
    (AP Photo)



    NEW YORK - E' il primo maggio del 1931. Il presidente Hebert Hoover preme l'interruttore che accende le luci dell'edificio più alto di New York. Oggi, compie 75 anni (1 maggio 2006) l'edificio-monumento, simbolo della Grande Mela e dei sogni della città più famosa del mondo. Fin dalle fondamenta, e dalla sua fondazione, l'Empire State Building ha raccolto record straordinari e incidenti memorabili: come quello del 28 luglio del 1945, quando un bombardiere B-25 Mitchell si schiantò contro il grattacielo, tra il 78mo e il 79mo piano.
    Quando iniziarono i lavori di costruzione, nel 1929, l'Empire era straordinariamente avanzato. Era il primo edificio a non avere una cisterna d'acqua sul tetto, ma si serviva di pompe sistemate ogni 20 piani. Gli operai - in certi giorni in cantiere c'erano più di tremila persone - potevano contare su misure di sicurezza all'avanguardia per l'epoca e nei 13 mesi che furono necessari per costruirlo, si contarono 'solo' 12 incidenti mortali.
    Chi aveva predetto che avrebbe catalizzato intorno a sé il quartiere degli affari, si sbagliava. Mentre aveva ragione chi sosteneva che sarebbe stato a lungo l'edificio più alto della città e che da quel momento in poi non sarebbero state più tollerate architetture dozzinali. Oggi, alcuni dei più autorevoli studiosi della storia dell'Empire sono convinti che fra 25 anni, quando festeggerà il centesimo compleanno, sarà ancora "il re di New York".
    C'è chi, come John Tauranac, autore del libro L'Empire State Building: la costruzione di una pietra miliare, pensa che potrebbe essere trasformato in un condominio, come è successo all'Hotel Plaza e al Met Life ha detto, "in fondo era stato costruito anche per ancorare i dirigibili, cosa che poi non è stata possibile". Secondo Carol Willis, direttrice del museo del grattacielo, "anche quando compirà cent'anni, nessun edificio potrà mettere in discussione la sua supremazia". "E' il primo vero grattacielo - afferma Neal Bascomb, autore di Storia della corsa al cielo - ha incarnato l'idea stessa di New York e oggi, con la perdita delle Torri Gemelle, ancora di più".

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    La "punta" dell'Empire State Building nel 1950
    (Fox Photos/Getty Images)



    Travolto dalle acque, incenerito dagli alieni, abbattuto dai cattivi, ridotto a un immenso ghiacciolo: in 75 anni l'Empire State Building ne ha viste di tutti i colori, sulla carta e sul grande schermo. Il primo a "conquistare" l'edificio, appena due anni dopo l'inaugurazione, fu King Kong: nel 1933 il bestione si arrampicò fin sulla cime e spiccò, colpito a morte, un salto che il regista decise di tagliare dal film proprio per non istigare gli uomini a fare altrettanto. Nello stesso anno, nel film catastrofistico Deluge, New York veniva sommersa da uno tsunami e il crollo dell'Empire simbolizzava il collasso della città.
    Alla fine degli anni Trenta fu Superman a salvare la città dal crollo de grattacielo, colpito dai raggi ultrapotenti di uno scienziato pazzo e nel 1964, in A prova di errore, Henry Fonda nei panni del presidente Usa faceva sganciare una bomba atomica sull'Empire per risarcire i sovietici della distruzione di Mosca. La prima volta degli alieni, invece, fu nel 1962, quando nelle figurine Mars Attacks i marziani verdi attaccarono New York e spaccarono a metà il grattacielo. Mentre nel 1996 gli invasori di Indipendence day usarono l'Empire come 'miccia' per bruciare la città.
    (La Repubblica, 1 maggio 2006)


    Ogni sera si accende regala alla notte di New York colori sempre diversi. Blu, rosso e bianco, come i colori della bandiera americana; blu, bianco e arancio, come i colori della città di New York; ma anche verde per il Saint Patrick's Day piuttosto che verde, rosa e giallo per Pasqua o tutto verde per il giorno della Terra. Ogni sera l'Empire State Building onora gli eventi più importanti della città, e non solo quelli, diventando un elemento vivo e partecipe della vita newyoekese.



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    Un fulmine colpisce l'antenna dell'Empire State Building nel 1957
    (Keystone/Getty Images)


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    Un pupazzo gonfiabile a forma di gorilla installato sulla sommità dell'Empire State Building per il 50esimo anniversario di King Kong, nell'aprile del 1953
    (AP Photo/Ron Frehm)



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    Edited by gheagabry1 - 1/5/2021, 16:44
     
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  5. gheagabry
     
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    "Il 2 maggio scorso hanno avuto inizio i primi lavori di demolizione dei vecchi fabbricati di Brusada, sull'area dove vedremo sorgere la grande torre di trenta piani, destinata ad accogliere gli uffici della Sede Centrale della nostra Società e di altre del Gruppo.
    Il Comm. Olivieri, che ha seguito da vicinol'immenso lavoro degli architetti e dei progettisti, ci ha fornito alcuni dati generali di grande interesse: il nuovo complesso edilizio si comporrà di tre fabbricati di cui due, bassi, saranno situati rispettivamente agli angoli di via Galvani e di via Pirelli con via Filzi mentre il terzo, altissimo, sorgerà partendo da una collinetta verde, parallelamente alal via Pisani.La facciata della torre, dell'altezza di 125 metri circa, sarà tutta in materiali leggeri, probabilmente in vetro, posto, in strisce alternate, in una intelaiatura di duralluminio".
    Il seme è posto: di lì a cinque anni nascerà l'" albero di trenta piani" che diventerà il simbolo di Milano.
    (Sul numero di maggio 1955, Fatti e Notizie)



    Il grattacielo PIRELLI


    "Pazzesco per quei tempi, ardito. Sì, eravamo consapevoli che quel palazzo avrebbe cambiato il profilo della città,che sarebbe diventato un mito. Era il primo pavimento flottante, nel senso che poggiava su pannelli di masonite per consentire l'alloggiamento dei cavi, e incollarci sopra fogli di gomma e linoleum a quei tempi era un problema. E' stata una bella emozione tornare a lavorarci dopo quarant'anni: sostegno e rinforzo delle strutture danneggiate, soprattutto pilastri e soffitti; messa in sicurezza delle facciate e rifacimento dei pavimenti con materiali identici agli originali,in fogli di linoleum e gomma gialla e nera fatti ad hoc. Il Pirellone per me simboleggia il legame , la continuità di rapporto mio e della mia famiglia con Milano''. (Brano tratto dall'intervista con Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei)
    Le parole del dr. Squinzi, milanese doc, se possibile, tolgono qualsiasi dubbio sul misto di orgoglio e affetto che circondò allora la costruzione di quello che divenne subito per tutti il Pirellone.
    La sua storia ha inizio negli anni 50 quando Alberto e Piero Pirelli decisero di realizzare il nuovo centro direzionale della loro società nell'area dove i bombardamenti del 1943 avevano distrutto il vecchio complesso produttivo della Cascina Brusada, localizzato vicino alla Stazione Centrale: proprio qui venne costruito il Grattacielo Pirelli tra il 1956 e il 1960. L'opera venne affidata all'architetto Gio Ponti che propose ai committenti un progetto assolutamente all'avanguardia, un edificio dalle linee ardite che sarebbe divenuto nel tempo l'espressione del nuovo spirito d'impresa che risorgeva a Milano dopo gli anni tragici della guerra. L'architetto Ponti, per quello che riguardava la parte strutturale, volle essere affiancato dai massimi esperti del settore di quel periodo, gli ingegneri Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso.
    L'edificio, che “sconvolse” lo skyline di Milano sia per l'altezza (il più alto d'Italia grazie ai suoi 127 metri e ai suoi 30 piani) che per la cubatura di 122mila metri, affascinò immediatamente i milanesi per la sua
    leggerezza strutturale. L'architetto Ponti riconfermò, anche in quella che viene considerata la sua opera più famosa e conosciuta, la forma della pianta a “diamante”: infatti il Grattacielo Pirelli ha una pianta a
    sei lati, di forma molto allungata e stretta. L'armatura dell'edificio è formata da due imponenti pilastri di cemento armato, larghi alcune decine di centimetri e profondi alcuni metri, che scandiscono le facciate e che attribuiscono al grattacielo la familiare struttura tripartita: Punta Galvani,Corpo centrale e Punta Pirelli. L'alto edificio si rastrema verso i piani superiori: infatti i setti sono più larghi ai piani bassi e si
    assottigliano salendo verso l'alto.
    Il Grattacielo Pirelli venne inaugurato il 4 aprile 1960 e ospitava circa 2000 persone: 1.200 dipendenti dell'azienda e il resto occupati negli uffici e nei negozi affittati a terzi. Nel 1978 la Regione Lombardia acquistò sia il grattacielo che i corpi bassi e l'autorimessa per 43 miliardi di lire. Da allora il grattacielo è divenuto il Palazzo della Regione, anche se per tutti i milanesi vecchi e nuovi è rimasto il Pirellone.(mapei)


    ....l'incidente aereo.....



    Il 18 aprile 2002 Luigi Fasulo, pilota di 64 anni, decollò a bordo di un Rockwell Commander A112 HB-NCX dall'aeroporto di Locarno alle ore 17:15, con destinazione Milano-Linate, dove avrebbe dovuto effettuare uno scalo per poi rientrare a Locarno alle 18:15. Il piano di volo prevedeva due possibili rotte: Locarno-Saronno-Torre della Telecom di Rozzano-Rogoredo-Linate, oppure Locarno-Lago Maggiore-Varese-Milano-Linate.
    Intorno alle 17:35, Fasulo chiese all'ATC di Linate l'autorizzazione all'atterraggio alla pista 36R, autorizzazione che gli viene negata per problemi di traffico. Alle 17:42, mentre stava compiendo una holding di attesa prima dell'atterraggio, Fasulo comunicò, prima all'ATC di Locarno e poi alla torre di controllo di Linate, la presenza di un'anomalia al carrello. L'ATC di Milano ordinò a Fasulo di circuitare sull'anello di attesa Ata, un percorso aereo a forma di ellisse che si sviluppa lungo la periferia della città.
    Fasulo, probabilmente impegnato nel controllo dei vari comandi (spie del carrello, comando manuale di apertura di emergenza, fusibili dell'impianto elettrico), non si accorse di aver sbagliato rotta, e, invece di dirigersi sul circuito di attesa, andò verso il grattacielo Pirelli. Nell'ultimo tratto della rotta il pilota aveva il sole in faccia, particolare che può aver contribuito a nascondergli il grattacielo.
    Alcuni testimoni riferirono di aver visto l'aereo accennare una virata con il motore al massimo, ma ormai era troppo tardi per evitare l'ostacolo. Alle 17:46, l'Aero Commander di Fasulo si schiantò contro il 26º piano del grattacielo Pirelli, sprigionando immediatamente un vasto incendio che sarebbe stato spento solo dopo alcune ore.
     
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  6. ZIALAILA
     
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    Torri Petronas
    Kuala lumpur



    Le Torri Petronas (Petronas Towers), dette anche Menara Petronas per via del nome che porta la compagnia petrolifera che le ha costruite, sono due torri gemelle edificate fra il 1995 e il 1998 nel centro di Kuala Lumpur, capitale della Malesia

    kuala-lumpur



    Sono state progettate dal celebre architetto argentino Cesar Pelli e sono alte 452 metri che si distribuiscono su 88 piani. La struttura delle due torri ha una forma a stella che richiama una particolare simbologia islamica.
    È composta di due quadrati (simbolo del mondo materiale) ruotati e sovrapposti a formare una stella iscritta in un cerchio (simbolo della diffusione della religione islamica). Questo particolare simbolo geometrico, molto usato nell'iconografia islamica, racchiude insieme anche i significati di unità, armonia, stabilità e razionalità.

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    Un ponte (detto Skybridge) a 171 metri di altezza dal suolo che unisce i due edifici consentendo agli utenti del complesso di passare liberamente ed indifferentemente da una torre all'altra senza dover scendere al piano terra dell'edificio.

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    Posizione del ponte di collegamento (skybridge) ai Piani 41 e 42 .
    Lunghezza dello skybridge : 58,4 metri .

    Trasporto verticale : 29 ascensori veloci a doppia cabina in ogni torre .

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    Al livello inferiore, si trova il teatro da 864 posti " Dewan Filharmonik PETRONAS ", sede della Malaysian Philharmonic Orchestra, e un'ampia biblioteca sull'energia, sul petrolio e le industrie collegate.


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  7. ZIALAILA
     
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    Transamerica Pyramid

    San Francisco





    transamer



    Anche San Francisco ha i suoi grattacieli : in Montgomery Street, si trova il simbolo della città - il grattacielo Transamerica Pyramid , alto circa 260 metri con 48 piani .
    La sua costruzione ,completata in soli 3 anni, risale all’anno 1972 ed il progetto venne affidato all’architetto William Pereira.

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    Il grattacielo possiede una forma a piramide con base quadrata, con una linea slanciata e una guglia che sovrasta il panorama di San Francisco; altre caratteristiche particolari sono la sua relativa "semplicità" e la prospettiva.
    L'edificio è composto da due 'vele' che contengono due dei 18 ascensori dell'intera costruzione e dalla guglia alta 64.6 metri; si distingue inoltre per avere ben 3.678 finestre

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    oggi é un'icona incontrastata dello skyline di San Francisco .


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    Le piramidi, tipologia architettonica regina dei tempi antichi, continuano ancora oggi ad affascinare schiere di architetti, ingegneri e artisti, che da un capo all'altro del mondo non si stancano di metterle al centro dei loro progetti - più o meno realistici - di città e centri del futuro.

    Dice il suo architetto : "La piramide è la configurazione ideale per un edificio a molti piani in un'area urbana densamente popolata: ha il vantaggio pratico di lasciare più luce e aria alle strade circostanti e poi forma una silhouette originale ed elegante contro il cielo"

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  8. gheagabry
     
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    Grattacielo di 30 piani costruito in 15 giorni.
    SHANGHAI - Un grattacielo di 30 piani e' stato costruito in soli 15 giorni a Changsha, la capitale della provincia cinese centro meridionale dell'Hunan.
    Lo ha riferito la stampa locale. Si tratta di un palazzo prefabbricato le cui parti sono state per il 93% costruite in fabbrica. In base a quanto fatto sapere dall'azienda costruttrice, la Broad Sustainable Building, il palazzo, destinato ad ospitare un hotel, e' stato edificato utilizzando un processo di costruzione assolutamente innovativo e sicuro, che riduce in primo luogo i rischi connessi ai ritardi nella costruzione. I pezzi costruiti in fabbrica infatti vengono poi portati gia' completi sul posto e vengono assemblati con estrema rapidita'. Tuttavia non mancano le critiche e le preoccupazioni legate alla sicurezza dell'edificio. ''Un lavoro fatto velocemente non e' necessariamente un lavoro ben fatto - ha commentato Zhang Li, un architetto di Pechino - grande velocita' spesso significa anche grandi rischi. Solo il tempo ci dira' quanto sia grande il rischio''. Secondo Zhang, con lo scopo di terminare presto le loro opere, alcune societa' di costruzione saltano alcune fasi, alcune ispezioni che normalmente richiedono tempo. Ma i responsabili della Broad Sustainable Building rassicurano. ''Questo e' il palazzo piu' alto di questa contea - dice con orgoglio Rong Shengli, uno dei costruttori, ed anche quello che e' stato costruito piu' velocemente. Possiamo fare ancora di meglio. Il prossimo sara' un palazzo di 50 piani, poi ne verra' uno di 100 e costruiremo sempre piu' velocemente''. ''E' il piu' alto ma anche il piu' sicuro - aggiunge Zhang Yue, direttore esecutivo del gruppo - costruire in fabbrica consente poi anche di ridurre i rischi ambientali''. La Broad Sustainable Building ha gia' portato avanti progetti di questo tipo in passato. Prima dell'hotel a Changsha ha costruito un palazzo di 15 piani in una sola settimana e un padiglione di sei piani all'interno dell'Expo di Shanghai in un solo giorno.[/color]
     
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  9. gheagabry
     
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    La Tokyo Skytree

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    Martedì 22 maggio nel quartiere Sumida di Tokyo ha aperto ufficialmente al pubblico la Tokyo Skytree, la struttura più alta costruita in Giappone. La torre di osservazione è alta 634 metri ed è stata costruita tra l’estate del 2008 e lo scorso febbraio. L’antenna per la trasmissione di segnali radio fu collocata sulla sua sommità nel 2010, operazione che consentì alla costruzione di battere il record di altezza. L’edificio ha due punti principali di osservazione: uno a 350 metri e uno a 450 metri, rispettivamente con una capacità massima di duemila e novecento persone. L’altezza complessiva di 634 metri non è stata scelta a caso: i tre numeri pronunciati in giapponese (6 – mu, 3 – sa, 4 – shi) ricordano la parola “Musashi”, l’antico nome della regione in cui si trova la Tokyo Skytree. La costruzione dell’edificio è costata 350 milioni di euro.
    (ilpost.it)

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  10. gheagabry
     
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    Taiwan, la nuova torre è un albero



    La Taiwan Tower International Competition ha trovato un vincitore nel progetto 21st-Century Oasis, realizzato da Sou Fujimoto in collaborazione con la ditta di costruzioni Fei & Cheng e ispirato alla struttura di un albero autoctono, il fico del Banyan.
    Un’idea che mette curiosità già solo per la sua origine, ma che a livello realizzativo diventa qualcosa di davvero stupefacente. La torre ideata da Fujimoto è infatti una struttura flottante, realizzata con un perimetro di mura porose che contengono al proprio interno un intreccio labirintico di tubi (verticali, orizzontali e trasversali) che ripropongono le ramificazioni del fico del Banyan.




    Progettata secondo i dettami della più moderna architettura ecosostenibile, 21st-Century Oasis svetterà 305 metri sopra la città di Taiwan, presentando una serie di aree verdi sul tetto e un atrio centrale di forma conica, con spazi secondari e terziari adibiti ad uso culturale e pubblico. Inoltre, le colonne daranno vita di giorno a una serie di giochi di luce utilizzando la luminosità naturale, mentre di sera saranno illuminati con appositi riflettori.



    Il costo del progetto è di 220 milioni di dollari e se – come sembra – la città di Taiwan darà la sua approvazione per la realizzazione, sarà costruito entro il 2017, diventando una nuova attrazione turistica e culturale sui cui introiti il governo locale ha intenzione di puntare molto.

















    .kreathink.it
     
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  11. gheagabry
     
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    New York, Stati Uniti

    Il grattacielo One World Trade Center di Manhattan, costruito dove sorgevano le Twin Towers. L’edificio è vicino al completamento
    (TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages)

     
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    The Mile-High Illinois, Il grattacielo alto un miglio

    milehigh1grande

    Progetto di Frank Lloyd Wright, 1956.

    Scrive Bruno Zevi: "Con dieci [grattacieli] Illinois si può radere al suolo l’intera isola di Manhattan. Utopie ?...". L'Illinois [il grattacielo] è una proposta così ben fatta che potrebbe non sembrare una provocazione. Wright ha studiato nei minimi dettagli la sua "Città cielo" di 528 piani, ecco alcuni dettagli: 130'000 abitanti, 76 ascensori ad energia atomica, 15'000 posteggi, terrazze per 150 elicotteri, membrature in alluminio e acciaio inossidabile, fondazione antisismica a radice rastremata.

    vitruvio.ch
     
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  13. gheagabry
     
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    THE SHARP

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    Oggi viene inaugurato a Londra “The Shard” (“la scheggia”, “il frammento”), un grattacielo di un’ottantina di piani nel centro di Londra. Il grattacielo, con i suoi 309,6 metri di altezza, è l’edificio più alto d’Europa, superando di una decina di metri la torre più alta del complesso City of Capitals di Mosca. Il record di grattacielo più alto del mondo è comunque parecchio lontano, visti gli 830 metri del Burj Khalifa di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. È comunque probabile che anche il record di The Shard in Europa non duri a lungo, dato che entro la fine dell’anno potrebbe essere completata a Mosca – dove si trovavano tutti i grattacieli più alti d’Europa dal 2005 ad oggi – la Mercury City Tower, che supererebbe The Shard di una ventina di metri.

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    The Shard è stato disegnato dall’architetto genovese Renzo Piano, in collaborazione con Richard Rogers, autore del Centre Pompidou di Parigi. Piano ha voluto, per l’esterno, un rivestimento in vetro particolarmente riflettente. L’altezza prevista inizialmente è stata abbassata di circa un terzo a causa delle preoccupazioni dell’ente britannico dell’aviazione civile, che temeva perché gli aerei ci si potessero scontrare. Al suo interno ci sarà un hotel a 5 stelle con oltre 200 stanze, tre piani di ristoranti e uffici. Nei piani più alti ci saranno dieci appartamenti di lusso, ciascuno dei quali occuperà uno o due piani, ma anche uno spazio panoramico a 360° aperto al pubblico, per cercare di contenere le critiche sul fatto che si tratti di un’operazione commerciale destinata solo ai super-ricchi e senza alcuna ricaduta positiva sulla popolazione.


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    I piani per la costruzione di un nuovo grattacielo proprio sopra la stazione di London Bridge, nel centro di Londra, vennero presentati per la prima volta nel 2000 dal costruttore Irvine Sellar. Sellar aveva acquistato il terreno vicino a London Bridge nel 1998, su cui sorgeva allora un edificio di 24 piani degli anni Settanta chiamato “Southwark Towers”, senza avere idea (a quanto dichiara) che nell’arco di pochi anni ci sarebbe stato un progetto governativo per incoraggiare grandi sviluppi edilizi vicino a stazioni ed altri centri importanti per i trasporti.
    Sellar ha 69 anni e insieme al figlio James, 35, ha un patrimonio personale stimato in circa 210 milioni di sterline (260 milioni di euro). Ha iniziato la sua carriera come imprenditore tessile. Possiede, attraverso il Sellar Property Group, alberghi, uffici e centri commerciali, e attualmente è proprietario di circa il 20 per cento di The Shard, il cui valore complessivo è intorno ai 2 miliardi di sterline (2,5 miliardi di euro).

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    L’altezza annunciata inizialmente per il nuovo grattacielo era di 1.400 piedi, circa 420 metri. Durante gli oltre 10 anni passati tra la presentazione del progetto e la sua realizzazione, Sellar ha più volte faticato a trovare i finanziamenti per la costruzione, vista la crisi finanziaria che ha causato anche problemi al mercato immobiliare del distretto finanziario londinese, la City. Dopo aver affrontato una causa legale con i suoi primi partner commerciali, lunghe procedure di valutazione da parte delle autorità e il ritiro di Credit Suisse dal progetto, la situazione si è sbloccata solo quando Sellar ha trovato il sostegno di un consorzio di quattro banche del Qatar (Qatar National Bank, Q-Invest, Barwa International e Qatar Islamic Bank).

    La costruzione è iniziata nei primi mesi del 2009, con una tabella di marcia piuttosto serrata che ne ha permesso la realizzazione in circa tre anni. In realtà, del complesso fa parte anche un altro edificio vicino al grattacielo, per un totale di oltre 2 milioni di metri quadrati. I costi di questi spazi, ad ogni modo, sono destinati ad essere parecchio alti, dato che i soli costi di costruzione sono stimati intorno ai 400 euro al metro quadro.

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    Per l’inaugurazione, oltre a spettacoli con raggi di luce e fuochi d’artificio intorno alla struttura, ci sarà questa sera un concerto della London Philharmonic Orchestra davanti a un pubblico di cui faranno parte sia il primo ministro che il governatore della banca centrale del Qatar.
    La costruzione ha causato diverse critiche nel corso degli anni, sia per il suo aspetto – ma c’è chi lo ritiene comunque dotato di una certa eleganza, e tutto sommato non così disastroso, come Rowan Moore sul Guardian – che per il “senso” del progetto, accusato di essere “una cittadella dei megaricchi che sovrasta tutti i poveracci sotto”. L’Independent si chiede polemicamente, in un articolo di oggi, chi comprerà tutti quegli appartamenti e uffici, al di là degli annunci di Sellar che saranno interamente occupati entro il 2014.

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    ilpost.it

    Edited by gheagabry - 6/7/2012, 12:24
     
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  14. gheagabry
     
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    Miami, Florida, Stati Uniti (AP Photo/Lynne Sladky)


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    Madrid, Spagna (AP Photo/Paul White)


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    San Paolo, Brasile. In primo piano una scultura dell’artista britannico Antony Gormely (AP Photo/Andre Penner)



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    Denver, Colorado, Stati Uniti (AP Photo/U.S. Fish and Wildlife Service, Walter Derr)



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    Marinai sul ponte della portaerei George Washington, sullo sfondo Manila, Filippine (AP Photo/Pat Roque)



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    Francoforte, Germania (AP Photo/Michael Probst)



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    Dubai, Emirati Arabi (Chris Jackson/Getty Images)




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    Tokyo e il monte Fuji, Giappone (KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)



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    Busan, Corea del Sud (TED ALJIBE/AFP/GettyImages)



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    Doha, Qatar (PATRICK BAZ/AFP/GettyImages)



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    Bangkok, Tailandia (CHRISTOPHE ARCHAMBAULT/AFP/GettyImages)




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    Hong Kong, Cina (PHILIPPE LOPEZ/AFP/GettyImages)




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    Mumbai, India (PUNIT PARANJPE/AFP/GettyImages)




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    Città del Messico, Messico (John Moore/Getty Images)




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    Pechino, Cina (Lintao Zhang/Getty Images)



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    Chicago, Illinois, Stati Uniti (SAUL LOEB/AFP/GettyImages)



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    Los Angeles, California, Stati Uniti (FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images)




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    Londra, Regno Unito (Dan Kitwood/Getty Images)




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    Shanghai, Cina (PHILIPPE LOPEZ/AFP/Getty Images)



    107189519_10
    Shenzhen, Cina (Daniel Berehulak/Getty Images)




    147340282-1
    Mosca, Russia (NATALIA KOLESNIKOVA/AFP/GettyImages)




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    Sydney, Australia (Lisa Maree Williams/Getty Images)






    ilpost.it
     
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  15. gheagabry
     
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    IL PIU' ALTO.......SARA' IN CINA





    La società di costruzioni cinese Broad Sustainable Building ha di recente annunciato che tra dicembre e gennaio inizieranno i lavori per costruire - in soli tre mesi - Sky City, una struttura di 838 metri che sorgerà a Changsha, nella Cina sudorientale.

    Se tutto andrà come previsto dai progettisti, l'edificio, composto da 220 piani, diventerà il più alto del mondo: sarà infatti quasi 10 metri più alto dell'attuale detentore del record, il Burj Khalifa di Dubai (829,8 metri).

    Secondo quando annunciato dai costruttori però, lo Sky City dovrebbe costare decisamente meno rispetto al suo torreggiante omologo negli Emirati Arabi Uniti: "solo" 1.500 dollari per metro quadro contro i 4.500 spesi per erigere il Burj Khalifa.

    L'aspetto più impressionante del progetto però forse non sta nell'imponenza della struttura - progettata per ospitare 5.000 abitazioni in cui potranno vivere 17.400 persone, oltre che hotel, scuole, uffici e perfino un ospedale - quanto la rapidità con cui la BSB dichiara di riuscire a completare l'opera, e cioè soli 90 giorni: ovvero, l'opera di costruzione procederà al ritmo di cinque piani al giorno.



    Ciò sarà possibile, dichiara la società, grazie all'impiego per il 95 per cento della costruzione di unità prefabbricate, che verranno poi assemblate sul posto da circa 3.000 operai.

    Nonostante non siano disponibili i dettagli strutturali della costruzione, alcuni architetti che non hanno partecipato al progetto hanno avanzato dei dubbi sul fatto che un edificio così alto, costruito con una tecnologia modulare, sia effettivamente in grado di sopportare vento o altre sollecitazioni senza ondeggiare in maniera insostenibile; d'altro canto, una struttura in cemento ultra forte non potrebbe essere realizzato in tempi così brevi.



    national geographic
     
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