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ARTE DIGITALE
L’arte digitale non è un fenomeno esclusivamente contemporaneo. Dal punto di vista storico la nascita della digital art risale agli anni ’50. In questo periodo Ben Laposky e Manfred Frank hanno un’idea: generare una funzione matematica in movimento, resa disponibile agli spettatori attraverso uno schermo.
L’aspetto di questa funzione può mutare grazie all’utilizzo di particolari luci proiettate all’interno del tubo catodico, all’epoca non erano presenti i moderni schermi piatti. Nel corso dei decenni gli esempi di arte digitale si moltiplicarono, ma la disciplina iniziò a diffondersi sul serio a partire dagli anni ’80.
In questo periodo è iniziata la diffusione dei personal computer, permettendo a molte più persone di cimentarsi con ciò che riguarda l’ambiente digitale. Il tutto fino ad arrivare ai giorni nostri, dove si sono moltiplicati gli strumenti attraverso cui si esplica l’arte digitale. Non solo: come vedremo nelle prossime righe si è tornati al concetto di arte come unicità.
La digital art può essere generata completamente dai computer, come per i frattali, o presa da altre sorgenti, come la scansione di una fotografia o un'immagine disegnata con l'ausilio di un software di grafica vettoriale, usando un mouse o una tavoletta grafica. La disponibilità e la popolarità di software per il fotoritocco e la manipolazione delle immagini ha prodotto una vasta e creativa libreria di immagini altamente modificate, che hanno poco o nulla a che vedere con le immagini originali. Usando versioni elettroniche di pennelli, filtri e ingrandimenti, questi "neografi", producono immagini non ottenibili attraverso i convenzionali strumenti fotografici. Gli artisti digitali possono manipolare scansioni di disegni, dipinti, collage o litografie, o usare le tecniche sopra menzionate in combinazione.
La grafica tridimensionale viene creata attraverso il processo di disegnare immagini complesse a partire da forme geometriche, poligoni o NURBS, per creare forme tridimensionali realistiche, oggetti e scene utilizzabili in diversi media, come film, televisione, stampe ed effetti speciali visivi.. -
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INGO LINDMEIER
Ingo Lindmeier è un artista tedesco il cui lavoro è fortemente influenzato dal surrealismo . Crea molte opere, ma la maggior parte inizia con la sua passione per il surreale e il suo amore per il gioco delle parole. Spesso accompagnato dalla creazione di immagini colorate utilizzando Adobe Photoshop, trova ispirazione da fiabe e miti oltre che da musica, natura, arte.. -
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Josh Dykgraaf
Fotografo e artista con sede a Melbourne Josh Dykgraaf combina immagini reali di animali ed elementi naturali come foglie, fiori e rami per creare fantastiche composizioni visive.. -
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Demaio Benedetto
Nel corso della sua carriera lavorativa si appassiona alla tecnologia informatica e ai new media, fonde la conoscenza delle arti figurative tradizionali con le tecniche grafiche digitali, rielaborando un linguaggio visivo che trova il suo spazio ideale all’interno di canali social come Instagram e Facebook. Intraprende così l’attività di artista digitale, collaborando con brand e aziende alla realizzazione di contenuti creativi dallo stile personale e immediatamente riconoscibile. Partecipa perciò a numerose campagne pubblicitarie e progetti creativi per diverse aziende, tra cui anche Disney, Samsung, Lavazza, Braun, Jaguar, Timberland, Google e Swatch.. -
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RICHARD SAUNDERS
Per anni, l’artista digitale Richard Saunders si è ispirato al suo amico felino, Tolly.
Dopo aver individuato un cespuglio che sembrava un gatto addormentato, l’artista di Stapleford, Hertfordshire, ha iniziato la creazione di una serie di incredibili e surreali montaggi fotografici basati sul suo gatto.
Le opere mostrano una versione migliorata digitalmente di Tolly tranquillamente sdraiato tra splendidi giardini o tra paesaggi pittoreschi. La sua pelliccia è sostituita da foglie ed erba, diventando così un vero personaggio: il gatto Topiary..