Marche ... Parte 3^

FIRMUN PICENUM…LA ROCCA TIEPOLO...LA VIA SALARIA … ASCOLI PICENO…E I MONTI SIBELLINI

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    BUONGIORNO...FELICE RISVEGLIO A TUTTI


    “... Lunedì ... le Marche sotto la nostra mongolfiera… immense, variegate con i suoi colori... voliamo verso sud, attraverso questa meravigliosa regione, per raggiungere le sue province più meridionali ... è meraviglioso questo viaggio, l’Italia si mostra in tutta la sua bellezza .....osservo ogni giorno questo naturale donare carezze e condividere emozioni e ne sono felice ed emozionato ... un fiume che condivide le sue acque con altri e corre fino al mare a fondersi in una immensità di acque ... pensieri liberi nelle nostre menti, vola libera la mogolfiera verso la meta del nostro viaggio di oggi ... eccole Fermo ed Ascoli Piceno.. Buon risveglio amici miei ... il viaggio riprende anche oggi ..Buon inizio settimana."


    (Claudio)



    FIRMUN PICENUM…LA ROCCA TIEPOLO...LA VIA SALARIA … ASCOLI PICENO…E I MONTI SIBELLINI


    “Fermo….è ben visibile con il suo profilo inconfondibile da qualsiasi parte si arrivi…il Duomo, costruito nel punto più alto della città (320 metri), svetta con la sua mole e i pini marittimi secolari che lo attorniano…..Il più antico insediamento si fa risalire all’Età del Ferro (X-III secolo a.C.)…Nel 264 a.C. si ha la prima colonizzazione romana, con la costruzione di Firmum Picenum….La città risulta forte ed indipendente, tanto che in epoca repubblicana ha potere di coniare moneta…La sua fedeltà a Roma era notevole, tanto da meritare in dono una menzione che ancora oggi campeggia nello stemma di Fermo: “Firmum firma fides Romanorum colonia”…Era il capoluogo di un vasto e ricco territorio, che arrivava fino a quella che oggi è la città di Amandola. Aveva un porto fluviale alla foce dell’Ete e intratteneva rapporti commerciali con le altre città del versante adriatico e tirrenico, grazie alla fitta rete stradale….Nell’825 d.C. l’imperatore Lotario vi fondò uno studium generale, promosso ad Università nel XIV° secolo da Bonifacio VIII° e che continuò a esistere fino al 1826…Per tutto il medioevo conobbe un notevole benessere economico grazie ai rapporti commerciali instaurati con Venezia e la Dalmazia, per mezzo dei quali giunsero nella città numerosi artisti di fama internazionale come Carlo e Vittore Crivelli….Durante la signoria di Francesco ed Alessandro Sforza, furono realizzati numerosi e notevoli interventi urbanistici, fra i quali quello della Piazza del Popolo…Legata fortemente allo Stato Pontificio ha anche una forte presenza di ordini religiosi che, segnano una fitta rete di chiese, conventi ed oratori…Palazzo dei Priori, risalente, nelle sue strutture architettoniche, alla fine del 1200, ingloba in sé i locali di una più antica casa privata, una torre gentilizia e la struttura dell’antica chiesa di San Martino, che diede, per lungo tempo, nome alla piazza stessa. Ospita al suo interno: la Pinacoteca, che custodisce, fra le altre opere, la Natività del Rubens, le “Storie di Santa Lucia” di Jacobello dal Fiore, un polittico di Andrea da Bologna e due opere di Vincenzo Pagani; la cosiddetta “Sala del Mappamondo”, in cui sono conservati un pregevole mappamondo del 1713 e il fondo antico della biblioteca comunale della città, originato dalla donazione di Romolo Spezioli (medico personale della Regina Cristina di Svezia)”

    “Porto San Giorgio si era guadagnata il nome di “perla dell’Adriatico”, per l’ambiente accogliente e gradevole e le bellezze del paesaggio. E’ stata per decenni un fiore all’occhiello.. con una storia antica, testimoniata dalla sua meravigliosa Rocca Tiepolo…nel 1200, il nostro secolo d’oro! In quel tempo fu eretta Rocca Tiepolo e il podestà di Fermo fu chiamato a diventare Doge di Venezia…. Il Fermano è una zona bellissima, che spazia dal nostro mare ai monti Sibillini. E’ fatta di piccole città che sono scrigni tutti da scoprire, borghi medievali di rara bellezza, un ambiente ancora in larga parte incontaminato e opere d’arte importanti…”

    “Un vecchio poeta, un giorno, mi disse: “Ogni città è una persona. Le vie sono arterie, la piazza è il cuore.”.. Situata nelle Marche, là dove il fiume Tronto confluisce nel torrente Castellano, Ascoli Piceno si presenta come una conca attorniata da colline, tra cui la montagna dell’Ascensione, il Colle San Marco e la Montagna dei Fiori, e da due parchi naturali: a nordovest il parco dei Monti Sibillini, a sud quello dei Monti della Laga……ha un fascino particolare per il colore bianco-avorio del travertino con cui è costruito tutto il suo centro storico; travertino che abili artigiani hanno scalpellato finemente nel corso dei secoli per ottenere i preziosi portali, i rosoni, le bifore, le decorazioni sulle facciate delle case, le caratteristiche iscrizioni sulle architravi…E’ bello girovagare per le sue vie, affacciarsi alle botteghe artigiane, scoprire gli angoli nascosti ma ricchi di fascino e di suggestione…Piazza del Popolo, che è una delle più belle piazze d’Italia…Piazza Arringo è l’altro luogo rappresentativo della città con il Palazzo dell’Arrengo che ospita la ricca Pinacoteca Comunale, la Cattedrale di Sant’Emidio, il Battistero romanico, il Palazzo dell’Episcopio e il Museo Archeologico. Pieno di fascino.. il percorso fino al fiume Tronto, attraverso le “rue” del quartiere medioevale, con le torri gentilizie e le chiese romaniche, dove il tempo sembra essersi fermato secoli fa.”

    “Ascoli Piceno, fu in origine città dei Piceni, popolazione che nel IX a.C. controllava una vasta area del Medio Adriatico tra Marche e Abruzzo. Il controllo sulla importantissima via che collegava il versante tirrenico con quello adriatico, che diventerà poi la via consolare Salaria, spinse i Romani a stringere rapporti con i Piceni, fino alla conquista romana della città nel 89 a.C. Da questo momento Ascoli rinasce, sotto la guida dell’imperatore Augusto e si arricchisce di ville, templi, teatri, terme, ponti e fortificazioni…La civiltà Picena è testimoniata da i numerosi reperti archeologici….vasellame, armi, monili e una importante stele funeraria di Castignano sono oggi esposti al Museo Archeologico Statale di Ascoli. Il museo conserva inoltre bellissime pavimentazioni a mosaico appartenenti a domus romane….Porta Gemina, la più antica della città, il ponte augusteo (1° secolo a.C.), uno dei più grandi ponti romani rimasti intatti, tuttora percorribile all’interno…Anche il passaggio delle popolazioni Longobarde ha lasciato ad Ascoli una rarissima testimonianza con il ritrovamento della Necropoli di Castel Trosino risalente al VI secolo…Di epoca medioevale, oltre alle fortezze e alle porte di ingresso alla città, una delle più rappresentative caratteristiche di Ascoli sono le torri gentilizie con cui le signorie testimoniavano il loro potere. In origine se ne censivano almeno 200, oggi se ne possono ancora individuare circa 50, alcune inglobate nelle abitazioni, alcune perfettamente integre, come la Torre degli Ercolani, alta 35m…o le Torri gemelle in travertino, originarie del XII e oggi insediate davanti alla chiesa di S.Agostino….Una passeggiata fra le viuzze antiche..da Porta di Borgo Solestà si snoda la via chiamata “rrete li mierghie”, cioè dietro i merli, che in epoca medioevale sormontavano le mura di cinta della città dal lato del fiume Tronto. L’aspetto armonico e compatto, di colore ambrato che caratterizza gran parte delle costruzioni di Ascoli Piceno è dovuto all’uso del Travertino, materiale lavorato nelle botteghe ascolane da almeno duemila anni….curiosa per chi visita il centro storico di Ascoli Piceno, sono le iscrizioni incise sugli architravi delle porte di molti palazzi della città. L’usanza ha origine nel rinascimento, periodo in cui Ascoli visse una ricchissima fase culturale. Fra Corso Mazzini e via Solderini si concentrano un centinaio di motti e proverbi, citazioni colte o detti popolari, in latino e in volgare.”
    “Ascoli celebra nel nome l'antico popolo di stirpe sabina, che durante l'età del ferro, abitava le Marche: i Piceni. Furono così chiamati perché veneravano il picchio, loro animale sacro.”

    “Ascoli, città ribelle ed anticonformista! Qui nacque Cecco d'Ascoli, astrologo bruciato nel duecento come eretico dall'Inquisizione. Il ponte di Cecco, di origine romana, che attraversa il torrente Castellano, si vuole sia stato costruito in una buia notte dall'alchimista, con l'aiuto di diavoli! Da Ascoli partì, inoltre, nel 91 a.C., la guerra sociale, sommossa popolare che richiedeva a Roma di riconoscere per gli ascolani i diritti di cittadinanza propri della civitas latina.”
    “Un modo non efficiente di gestire l'ordine pubblico? Il bel Palazzo dei Capitani esibisce una particolare foggia gotica con interessanti elementi tardo-rinascimentali: l'originale struttura medievale subì infatti gravissimi danni quando il Capitano Giambattista Quieti, per stanare dei sovversivi che lì si erano rifugiati, appiccò volontariamente un incendio nel palazzo. I sovversivi furono stanati, ma il palazzo ebbe bisogno... ehm, di qualche ritocco!”
    “Piazza dell'Arringo è così detta perché qui si tenevano le arringhe degli oratori che, durante le pubbliche discettazioni, all'ombra di un grande olmo, "arringavano" la cittadinanza.”

    “Visso elegante borgo medievale, Comune di cui Ussita fu per secoli una delle cinque Guaite…. La Piazza dei Martiri Vissani circondata da palazzetti quattrocenteschi, la Collegiata di Santa Maria (la “lunetta” è opera di Paolo da Visso), nel cui interno si trova l’interessante cappella romanica del Battistero, dalla trecentesca Chiesa di Sant’Agostino ..ora Museo, ove sono conservati importanti manoscritti leopardiani…..Fiastra sulle rive dell’omonimo lago, un bacino artificiale alimentato dalle torrentizie acque del Fiastrone.. la Grotta dei Frati, un eremo abitato fino al ‘600 dai frati minori, posto all’interno di una grotta situata in prossimità delle Gole del Fiastrone… stupende pareti di roccia ..nella parte più interessante delle Gole si cammina nell’acqua.”

    “I Monti Sibillini fanno parte degli Appennini centrali e si sviluppano tra Marche e Umbria. A comporre il massiccio sono il Monte Vettore, la cima più elevata della catena, il Monte Priora, il Monte Bove e il Monte Sibilla, che da il nome all’intera catena montuosa. Secondo la leggenda, la famosa veggente Sibilla si rifugiava in una grotta ai piedi del monte che porta il suo nome, cavalieri erranti, stregoni e pellegrini avrebbero attraversato i sentieri ancor oggi visibili per decifrare l’oracolo della profetessa…Visitare il parco dei Monti Sibillini è molto più che percorrere i sentieri della natura, è un ritorno al passato, un riavvicinamento ad uno stile di vita che si sta allontanando sempre più ad un ritmo incontrollabile…..Si ritrovano profumi e colori di piante dimenticate, e visitando gli innumerevoli centri storici e musei situati all’interno di questa area si viene a contatto con la cultura dei popoli che ci hanno preceduto, creando ancora una volta quell’importante legame fra presente e passato. Fra i comuni della provincia di Ascoli Piceno alle pendici dei monti Sibillini va ricordato Arquata del Tronto. Il piccolo borgo si distingue in quanto è l’unico comune d’Europa racchiuso fra due Parchi Nazionali, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga a Sud e il Parco dei Monti Sibillini a nord.”


    "Sono convinto che anche all'ultimo istante della nostra vita ognuno di noi può cambiare il proprio destino."


    Giacomo Leopardi










    Fermo

    è una città di 37.859 abitanti dell'Italia centrale, capoluogo della provincia omonima, nelle Marche centro-meridionali. È sede arcivescovile. Comune fra i più estesi del Piceno, dista circa 6 km dal mare Adriatico, in una zona ad alta concentrazione demografica che include anche i centri litoranei di Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio e la cosiddetta area calzaturiera (Montegranaro, Monte Urano, Sant'Elpidio a Mare). E' comune capofila e sede della Zona Territoriale n. 11 di Fermo dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche (in sigla Z.T. n. 11 - A.S.U.R. Marche).





    Storia

    Scavi archeologici condotti a Fermo, in tre distinte aree, hanno restituito materiale funerario risalente sino ai secoli IX-VIII avanti Cristo, appartenente alla tipologia proto-etrusca, tanto che gli studiosi hanno definito l'area di Fermo una isola culturale villanoviana. Colonia romana nel 264 a. C., Fermo partecipa a varie campagne di guerra, ed i suoi abitanti ottengono la cittadinanza romana nel 90 a.C. Annessa al regno longobardo, e poi Libero comune nel 1199, conobbe successivamente l'avvicendamento di diverse signorie. Divenne il centro ed il capoluogo della "Marca fermana", un'ampia area che si estendeva dal Musone ad oltre Vasto (Chieti) e dagli Appennini al mare.
    « ...come un tempo veniva chiamato Fermo Piceno, così in altri tempi la Marca fu detta Fermana, essendo Fermo la prima Città che in questa provincia esistesse »
    (Bolla di Sisto V del 24 maggio 1584 per l’elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana )
    Nel periodo napoleonico, fu capoluogo del Dipartimento del Tronto, uno dei tre Dipartimenti in cui erano divise le Marche - gli altri Dipartimenti erano quelli del Metauro con capoluogo Ancona e del Musone con capoluogo Macerata - a cui erano soggette Ascoli ed inizialmente anche Camerino. Nel 2004 è stata istituita la Provincia di Fermo.

    Le origini del nome

    Il suo nome sembra derivante dall'aggettivo latino firmus, con il senso di “fedele” oppure “dai certi confini”. Altre ipotesi indicano una provenienza dal sabino Perwom ovvero dall'etrusco Permu, con il significato di storto, da porre in relazione con la pianta iniziale della città.





    Palio dell'Assunta - Fermo -

    è una antica manifestazione che si svolge annualmente nella città di Fermo. Si incentra sull'omonima Cavalcata dell'Assunta.

    Il Palio o Cavalcata dell'Assunta rievoca un atto del 998 con il quale il vescovo della sede fermana, Uberto, concede un appezzamento di terra sulla strada per Cossignano, in cambio di 400 soldi annui da pagarsi in occasione della festa dell’Assunta.La Cavalcata dell'Assunta consite di una corsa al galoppo tra le dieci contrade di Fermo per aggiudicarsi il Palio.
    La festa del Palio dell'Assunta è composta dal corteo in costumi sforzeschi, dallo spettacolo degli sbandieratori ed infine dalla cavalcata.
    La cavalcata dell'Assunta è una prova di più gare tra cui il gioco dell'anello e la Quintana e viene fatta ogni anno a ferragosto.
    Le 10 Contrade che si sfideranno:
    Contrada San Martino,Contrada San Bartolomeo,Contrada Pila,Contrada Castello,Contrada Campiglione,Contrada Fiorenza,Contrada Campolege
    Contrada Capodarco,Contrada Molini Girola,Contrada Torre di Palme..








    Visitare Fermo significa anche ammirare questo panorama....



    (ENTROTERRA Marchigiano visto da FERMO in serata tarda)



    Porto San Giorgio

    è un comune italiano di 16.243 abitanti della provincia di Fermo, nelle Marche.



    Il lato est di Fermo



    Fermo - panorama


    Vista di Porto San giorgio (AP)......il mattino prima di una partenza ...




    FERMO.....



    Per compiere un viaggio nella storia della splendida città di Fermo, potete visitare le sue bellezze storico-artistiche quali: le Cisterne Romane, il Palazzo dei Priori, la Cattedrale con il Museo diocesano, il Teatro dell'Aquila e Villa Vitali



    Fermo, città intrisa di storia e dalla stupefacente bellezza, offre la possibilità ai visitatori di entrare nel vivo delle peculiarità del suo territorio attraverso la visita delle sue strutture museali per compiere un viaggio nella storia: partendo dalle testimonianze delle civiltà picene e villanoviane si entrerà nel vivo dell’architettura romana attraverso le Cisterne Romane, per poi apprezzare le mirabili imprese artistiche di Andrea da Bologna, Jacobello del Fiore, Peter Paul Rubens, Giovanni Lanfranco e moltissimi altri artisti di cui è ricca la Pinacoteca Civica.



    Porto San Giorgio: Castello


    Monti Sibillini - Da Forca di Presta panorama verso il Gran Sasso [/size] [/color]



    Porto Sant'Elpidio

    E' il più giovane dei comuni della provincia di Ascoli Piceno ed uno dei centri più importanti del "distretto calzaturiero". La sua autonomia risale al 1952. Un documento in pergamena, datato 886 e attribuito all'imperatore Carlo il Grosso, cita il "porto". Il rinvenimento di una necropoli protovillanoviana, nei pressi della frazione Corva, rivela insediamenti urbani già nel IX sec. a.C.. Nel 1035 il porto fu donato dai privati al vescovo di Fermo e rimase proprietà fermana fino al 1247, anno in cui S.Elpidio a Mare ne ottenne, dai rappresentanti del Papa, il controllo. Nel 1616 il porto diventa scalo marittimo, con propria dogana e contingente militare atto a respingere eventuali attacchi di pirati.



    Porto San Giorgio -

    Porto San Giorgio - in spiaggia


    Ascoli Piceno

    (Asculum in latino ed Ascule in dialetto ascolano) è una città delle Marche con 51.264 abitanti, quarta nella regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro e Fano; capoluogo dell'omonima provincia e sede vescovile. La città si trova nella parte meridionale delle Marche e dista 28 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato per tre lati da colline, tra cui vi sono la montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest.



    Le campagne intorno ad Ascoli Piceno ...



    Il Palazzo del Popolo




    PORTO SAN GIORGIO..IN FESTA..BELLO VERO....





    Ascoli Piceno ... i monumenti ....



    ... i colori ....


    ...
    in bianco e nero ...



    ... i vicoli ...

    Chiostro Maggiore



    ASCOLI PICENO Piazza del Popolo



    La Campana



    Ascoli Piceno

    Garden Show - Allestimenti vivaistici in Piazza del Popolo




    Visso

    è un comune italiano di 1.238 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche. Già 907 anni prima di Roma si hanno notizie di un villaggio chiamato Vicus Elacensis alla confluenza dei fiumi Ussita e Nera. Nel 576 Visso passò sotto il ducato di Spoleto per via dei Longobardi che intorno al 575 avevano occupato quelle zone. Nella prima decade del 1200 le popolazioni che abitavano sulle montagna vissane scesero a valle probabilmente per comodità di commercio, dando vita ad un centro indicato con il nome di Visse. In seguito Visso venne affidata ai Da Varano, duchi di Camerino, che la tennero ad intermittenza fin quando i papi non la affidarono definitivamente a dei cardinali. La mancanza di spazi coltivabili in un terreno così montuoso spinse da sempre i vissani a spostarsi su territori distanti dal centro, fu così che nacquero delle dispute con Camerino, Norcia, Montefortino, Montemonaco e Acquacanina (celebre la battaglia del 1522 - Battaglia del Pian Perduto - contro Norcia per accaparrarsi i terreni di Gualdo e del Pian Perduto).Fin dall'inizio della sua costituzione, e finché non venne invaso dall'esercito napoleonico, il comune di Visso fu diviso in "guaite": Pieve: Guaita Plebis (il centro), Guaita Uxitae (Ussita), Guaita Montana (Castelsantangelo sul Nera), Guaita Villae (Villa Sant'Antonio), Guaita Pagese (Cupi, Macereto, Aschio). A presiedere il governo centrale di Visso vi erano i Priori, rappresentanti ognuno di una guaita. Nel 1799 Napoleone Bonaparte assoggetto Visso prima al dipartimento del Clitunno e poi a quello del Trasimeno, accorpando al comune le frazioni di Saccovescio,Castelvecchio, Sant'Eutizio, Campi, Ancarano, Croce, Orvano, Fematre, Riofreddo, Chiusita, Mevale e Rasenna. Nel 1822, dopo il congresso di Vienna (1815), Visso che era tornato sotto lo stato pontificio, ottene la nomina a "Città", per via dell'importanza che rivestiva nel territorio Umbro. Dopo la proclamazione del Regno d'Italia Visso venne staccata dall'Umbria e accorpata alla provincia di Macerata e nel 1985 passò dalla diocesi di Spoleto a quella di Camerino. Nel 1922 le frazioni di Castelsantangelo sul Nera e Ussita vennero elevate a sede comunale distaccate da Visso.



    Castello di Visso

    Natale



    Monti Sibillini

    sono un massiccio situato a cavallo tra Marche e Umbria, nell'Appennino umbro-marchigiano lungo l'Appennino centrale centrale. Si trova tra le province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia. I Monti Sibillini sono fondamentalmente costituiti di rocce calcaree, formatesi sui fondali di mari caldi. Le cime superano in molti casi i 2.000 m di quota, come la maggiore del gruppo, il monte Vettore (2.476 m s.l.m.), il Pizzo della Regina o monte Priora, il monte Bove e il Monte Sibilla.

    « ...E che pensieri immensi,
    che dolci sogni mi ispirò la vista
    di quel lontano mar, quei monti azzurri,
    che di qua scopro, e che varcare un giorno
    io mi pensava, arcani mondi, arcana
    felicità fingendo al viver mio! »


    (Giacomo Leopardi Le ricordanze)





    ANCONA...

    Monti Sibillini



    Ecco da dove scatto le foto ...

    tramonto monti sibillini



    Il cielo sopra i Monti Sibillini



    Ancora notturna sui Sibillini



    E ora due passi ... sui Monti Sibillini ...




    Il Lago di Pilato - Monte Sibillini -



    MARCHE...............jpg

    <b>

    Castellucio - Monti Sibillini -



    Castelluccio - Monti Sibillini -






    Questa la trovo stupenda ... sempre Monti Sibillini






    I colori della natura ... sono stato molte volte per lavoro sui monti sibillini ... queste foto ne raccontano solo in parte la meraviglia di questi luoghi ...





    Anche questa immagine è stupenda ...



    Passeggiando per Foce.......



    Il Lago di Pilato


    Cavalli in libertà ....



    Piano Grande



    Montefortino



    Camoscio dell'appennino

    Castelluccio casa forestale



    Edited by gheagabry1 - 17/9/2018, 22:03
     
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