ELSA MARTINELLI

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  1. gheagabry
     
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    "D'altronde ho il fisico del ruolo: sono così alta, così magra, così altera,
    non potevo certo fare la suora o la nonna..."




    ELSA MARTINELLI

    Elsa Martinelli è stata un'ex modella e attrice cinematografica italiana. È morta nella sua casa romana l'8 luglio 2017.
    Era nata a Grosseto nel gennaio del 1935 ed era approdata con la famiglia nella capitale quando aveva nove anni. Gli studi si erano fermati alla quinta elementare, poi subito al lavoro. Prima in un negozio di cappelli, poi come commessa in un bar del centro, poi cassiera in un altro bar, dalle parti di via Po. Ma qualcosa in lei la destinava a un futuro diverso da quello di tante ragazze dell'epoca. Un fisico longilineo e lontano dal cliché della "maggiorata" che sarebbe esploso di lì a breve, un'eleganza naturale. Rivoluzionaria fin nell'altezza, un metro e 76, non proprio una statura da italiana dell'epoca. La svolta arrivò quando - così raccontava - un giorno in una boutique di via Frattina viene notata dallo stilista Roberto Capucci. Il couturier perde la testa per lei. Il colpo di fulmine la catapulta al volo sulle passerelle dell'alta moda. Il salto nel glamour internazionale è dietro l'angolo. Kirk Douglas la vede sulla copertina di Life e la vuole per Il cacciatore di indiani. È il 1955 e lei conquista Hollywood a soli vent'anni. Inizia una carriera lunga una settantina di film. Ai registi piace quella ragazza originale, quasi androgina, sofisticata e un po' maschiaccio, che conosce le lingue ma le parla con una voce roca, profonda, sensuale, sa muoversi davanti alla macchina da presa e si mostra perfettamente a proprio agio sul palcoscenico del jet set internazionale. È "moderna" e anticonformista, un po' Audrey Hepburn ma decisamente molto più cool. "È stata la più sexy di tutte", disse una volta di lei Carlo Vanzina.


    1975-photographed-by-leombruno-bodi


    Da attrice convince anche la critica più severa, nel 1956 vince l'Orso d'argento al Festival di Berlino come migliore attrice grazie a Donatella di Monicelli, in cui interpreta una ragazza romana la cui vita cambia radicalmente grazie all'incontro con una ricchissima signora americana. Un anno dopo - è il 1957 - cambia anche la sua vita privata: sposa il conte Franco Mancinelli Scotti di San Vito dal quale ha una figlia, Cristiana, nata nel 1958, anch'essa attrice. Poi divorzia e dieci anni dopo ha un nuovo marito, il fotografo e designer Willy Rizzo. In mezzo, una vita di viaggi, party, eventi internazionali, mondanità. Serate di champagne con Gary Cooper. Notti di passione con Frank Sinatra.




    Nella sua carriera commedie e film drammatici e d'avventura, sempre in volo fra Cinecittà e Hollywood. Un curriculum che comprende Costa Azzurra di Vittorio Sala (1959) e Un amore a Roma di Dino Risi (1960), Hatari! di Howard Hawks (1962), Il processo di Orson Welles (1962), La decima vittima di Elio Petri (1965), Sette volte donna di Vittorio De Sica (1967) per citare solo alcuni dei titoli della sua lunga filmografia. Fra i suoi partner di scena Robert Mitchum, Anthony Perkins, Charlton heston, Richard Burton, Gerard Philiphe, Jean Marais. Incide un disco come cantante, si cimenta come presentatrice del Festival di Sanremo nel 1971 insieme a Carlo Giuffrè, si diverte come giornalista. Dagli anni Settanta comincia a dire molti no e lascia quasi del tutto il grande schermo ma continua a essere presente in tv, spesso ospite di talk show o con cameo di lusso nelle fiction.

    Nel 1995 si racconta nell'autobiografia Sono come sono. Dalla Dolce vita e ritorno. Dopo una lunga assenza (l'ultimo film fino ad allora era stato Sono un fenomeno paranormale, 1985, regia di Sergio Corbucci) nel 2005 torna in tv, in prima serata su RaiUno nella terza stagione della miniserie Orgoglio..
    (www.repubblica.it)




    Filmografia



    Se vincessi cento milioni, episodio "L'indossatrice", regia di Carlo Campogalliani e Carlo Moscovini (1953)
    L'uomo e il diavolo (Le Rouge et le noir), non accreditata, regia di Claude Autant-Lara (1954)
    Il cacciatore di indiani (The Indian Fighter), regia di André De Toth (1955)
    La risaia, regia di Raffaello Matarazzo (1956)
    Donatella, regia di Mario Monicelli (1956)
    Quattro ragazze in gamba (Four Girls In Town), regia di Jack Sher (1957)
    Manuela, regia di Guy Hamilton (1957)
    La mina, regia di Giuseppe Bennati (1958)
    I battellieri del Volga, regia di Viktor Turžanskij (1959)
    Ciao, ciao bambina! (Piove), regia di Sergio Grieco (1959)
    Tunisi top secret, regia di Bruno Paolinelli (1959)
    Costa Azzurra, regia di Vittorio Sala (1959)
    La notte brava, regia di Mauro Bolognini (1959)
    I piaceri del sabato notte, regia di Daniele D'Anza (1960)
    Il sangue e la rosa (Et mourir de plasir), regia di Roger Vadim (1960)
    Il carro armato dell'8 settembre, regia di Gianni Puccini (1960)
    Il capitano del re (Le Capitan), regia di André Hunebelle (1960)
    Un amore a Roma, regia di Dino Risi (1960)
    La minaccia (La menace), regia di Gérard Oury (1961)
    Hatari!, regia di Howard Hawks (1962)




    Pranzo di Pasqua (The Pidgeon That Took Rome), regia di Melville Shavelson (1962)
    Pelle viva, regia di Giuseppe Fina (1962)
    Il processo (Le procès), regia di Orson Welles (1962)
    International Hotel (The V.I.P.S.), regia di Anthony Asquith (1963)
    Il grande safari (Rampage), regia di Phil Karlson (1963)
    Gli inafferrabili (The Rogues) - serie TV, 1 episodio (1964)
    La calda pelle (De l'amour) regia di Jean Aurel (1965)
    Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio) (La fabuleuse aventure de Marco Polo), regia di Denys de La Patellière, Raoul Lévy e, co-regista, Noël Howard (1965)
    Da New York: la mafia uccide! (Je vous salue Mafia!), regia di Raoul Lévy (1965)
    Allarme in 5 banche (Un milliard dans un biliard), regia di Nicolas Gessner (1965)
    L'or du duc, regia di Jacques Baratier (1965)
    La decima vittima, regia di Elio Petri (1965)
    Come imparai ad amare le donne, regia di Luciano Salce (1966)
    Dossier Marocco 7 (Maroc 7), regia di Gerry O'Hara (1967)
    L'amore attraverso i secoli, episodio "Les nuits romaines", regia di Mauro Bolognini (1967)
    Sette volte donna (Woman Times Seven), episodio "Super Simone", regia di Vittorio De Sica (1967)
    Qualcuno ha tradito, regia di Franco Prosperi (1967)
    Manon 70, regia di Jean Aurel (1968)
    Il mio corpo per un poker, regia di Pietro Cristofani (1968)
    Un dollaro per 7 vigliacchi, regia di Giorgio Gentili (1968)
    Candy e il suo pazzo mondo (Candy), regia di Christian Marquand (1968)
    Se è martedì deve essere il Belgio (If It's Tuesday, This Must Be Belgium), regia di Mel Stuart (1969)
    Maldonne, regia di Sergio Gobbi (1969)
    Una sull'altra, regia di Lucio Fulci (1969)
    Katmandu (Les Chemins de Katmandou), regia di André Cayatte (1969)
    L'amica, regia di Alberto Lattuada (1969)




    OSS 117 prend des vacances, regia di Pierre Kalfon (1970)
    L'araucana, massacro degli dei (La araucana), regia di Julio Coll (1971)
    L'ultima rapina a Parigi (La part des lions), regia di Jean Larriaga (1971)
    Garofano rosso, regia di Luigi Faccini (1976)
    Il ritorno di Simon Templar (Return of the Saint) - serie TV, 1 episodio (1979)
    Astuzia per astuzia - miniserie TV, 2 episodi (1979)
    Sono un fenomeno paranormale, regia di Sergio Corbucci (1985)
    Atelier - miniserie TV, 8 episodi (1986-1987)
    Pigmalione 88, regia di Flavio Mogherini (1988)
    Arrivederci Roma, cortometraggio, regia di Clive Donner (1990)
    7 criminali e un bassotto (Once Upon A Crime), regia di Eugene Levy (1992)
    Alles Glück dieser Erde - serie TV (1994)
    Il barone - miniserie TV (1995)
    Cabiria, Priscilla e le altre, cortometraggio, regia di Fabrizio Celestini (1999)
    Orgoglio - serie TV (2005)

     
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