CONSIGLI in cucina

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  1. gheagabry
     
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    Piccoli segreti e curiosità in cucina



    Se scongeliamo il pesce immergendolo nel latte, non noteremo assolutamente la differenza con il pesce fresco.

    Per chi confeziona marmellate in casa: lavare i recipienti versandovi acqua bollente e poi asciugarli bene con un phon per capelli e per mantenere elastica la gomma del coperchio, pulirla con un panno imbevuto di glicerina.

    Se la minestra è troppo salata, immergervi per dieci minuti due o tre fette di patata cruda che assorbirà l'eccesso di sale.

    Non conservare mai la farina in un luogo troppo umido poiché si ridurrebbe la sua capacità di lievitare.
    Per ottenere più succo da un limone, immergerlo in acqua bollente prima di spremerlo.
    I funghi secchi si conserveranno meglio mettendoli in un vaso con sopra uno strato di sale grosso.
    Per attenuare l'odore sgradevole dato dalla cottura di cavoli o cavolfiori, aggiungere all'acqua di cottura un pezzo di pane raffermo.

    Per togliere la pellicina dalle nocciole, occorre tostarle leggermente in forno e poi sfregarle energicamente.

    Per cuocere meglio insalata belga o cavolini di bruxelles, incidere il torsolo con un taglio a croce.
    Per sbucciare facilmente i pomodori, farli prima sbollentare per 30 secondi in acqua bollente.
    Per sformare meglio il dolce, capovolgere lo stampo su un piatto e scaldarlo con un canovaccio immerso in acqua bollente e ben strizzato.
    Per dare più sapore all'uvetta che usiamo per i dolci: ammorbidirla con un po' di brandy.
    Se il cespo d'insalata è un po' avvizzito, metterlo a bagno per una mezz'ora in acqua tiepida con il succo di un limone: si ravviverà.

    Per togliere il fastidioso odore che si forma in una teiera o caffettiera che non si usa da tempo: lavarla, asciugarla e lasciarvi dentro una zolletta di zucchero per un giorno. Nella sola caffettiera si può usare un cucchiaio di caffè in polvere.

    Quando si rassodano le uova, toglierle dal frigorifero almeno due ore prima, si eviterà così di crepare il guscio gelato al calore del fuoco. Se invece il guscio è già incrinato, aggiungere all'acqua di cottura un cucchiaio di aceto, si eviterà che l'albume esca e si spanda nell'acqua.

    Per spellare al meglio i peperoni: farli abbrustolire sul fuoco, chiuderli in un sacchetto di carta e ancora in una busta di plastica per dieci minuti in tutto, quindi pelarli e lavarli.

    Per togliere l'odore di aglio dalle mani, strofinarle con il prezzemolo.
    Per mantenere verdi i fagiolini in cottura, aggiungere un pizzico di bicarbonato, in alternativa aggiungere un pizzico di farina.

    Per eliminare bestioline indesiderate nel cavolfiore, immergerlo in acqua per circa mezz'ora con un po' di aceto e gli "ospiti" usciranno allo scoperto finendo nell'acqua.
    Per salare bene le patatine fritte: scolarle dall'olio e metterle in un sacchetto di carta da pane, spolverizzarle di sale e chiudere il sacchetto scuotendolo ripetutamente. Il sale si distribuirà in maniera uniforme e l'unto verrà assorbito dalla carta.

    Per togliere dalle mani lo sgradevole odore di cucina è sufficiente mettere un cucchiaio di senape nell'acqua tiepida in cui vengono lavate.

    Per sgrassare perfettamente le stoviglie, usare l'acqua di cottura delle patate.


     
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  2. tappi
     
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    GRAZIE.....QUANTE COSE CHE NON SAPEVO
     
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  3. tomiva57
     
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    grazie gabry..consigli sempre utili..



    Erbe aromatiche



    Spesso l'aggiunta di erbe aromatiche durante la preparazione di sughi o piatti di carne o pesce, possono fare di un piatto anonimo un piatto saporito e pieno di personalità.

    Purtroppo non è sempre stagione per avere a disposizione erbe aromatiche fresche ed è necessario preparare delle erbe aromatiche secche da conservare in vasetti di vetro.

    Potremo prepararci da sole, basilico, salvia, rosmarino, origano, timo, erba cipollina e maggiorana facendo seccare durante l'estate le erbe che preferiamo da usare al momento giusto separatamente o secondo miscugli precedentemente dosati.
    Ricordare che le erbe aromatiche con il tempo perdono sapore e profumo, quindi rinnovarle ogni estate!

    Noi consigliamo di preparare i seguenti miscugli facilitano la vita in cucina:



    Preparato per carni

    Mescolare del sale fine con salvia, rosmarino ed origano seccati e triturati grossolanamente ed usarlo invece del sale comune al momento adatto.



    Preparato per Sugo al pomodoro per Pasta asciutta o Carne alla pizzaiola, umido o spezzatino


    Mescolare salvia, rosmarino ed origano secchi con un preparato per sugo all'arrabbiata che si trova facilmente in commercio già pronto, contenente, oltre le solite erbe il prezzemolo, il peperoncino e dell'aglio seccato.

    Se avete bambini è meglio sostituire il preparato contenente il peperoncino con uno chiamato "alle erbe di Provenza" o similare.



    Preparato per brodo, minestre e verdure cotte e crude

    Mescolare, basilico, erba cipollina, rosmarino, prezzemolo ed alloro secchi e tritati.



    Naturalmente le proporzioni ed i miscugli saranno fatti rispettando i gusti di ognuno, ma, trovata la formula giusta, il poter disporre di un composto naturale e che, con un paio di cucchiaini, riempia di sapore un piatto, sarà di grande aiuto per una cucina veloce e sana.

    L'utilizzo delle erbe aromatiche aiutano anche a diminuire l'apporto di burro ed olio durante la cottura, cosa utilissima durante le diete ipocaloriche.





    Il momento giusto per mettere il sale!



    Non tutti sanno che a seconda del cibo che si sta preparando, esistono diversi momenti in cui mettere il sale. Infatti, nelle minestre e negli umidi il sale va messo subito, mentre invece nelle carni alla griglia va messo solo alla fine. Nei legumi è bene aggiungere il sale quasi a fine cottura ed infine sarebbe opportuno salare sempre le verdure verdi affinchè non perdano il loro colore.
     
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    grazie ivana
     
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  5. tomiva57
     
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    Farina

    Non conservare mai la farina in un luogo troppo umido poiché si ridurrebbe la sua capacità di lievitare.



    Dolce

    Per sformare meglio il dolce, capovolgere lo stampo su un piatto e scaldarlo con un canovaccio immerso in acqua bollente e ben strizzato.



    Sfoglia perfetta

    Se desiderate una sfoglia a regola d'arte, tenete quanto preparato in frigorifero fino al momemto d'infornarla. Riesce molto meglio cotta da fredda.



    Briciole?

    perchè la torta non si sbricioli mentre la tagliate, utilizzate un coltello passato sotto l'acqua freddissima.



    Uva passa

    Per dare più sapore all'uvetta che usiamo per i dolci: ammorbidirla con un po' di brandy.


    Spumante

    Se lo spumante ha perso le bollicine, non buttatelo. Versatelo negli stampini per il ghiaccio e mettetelo in frezeer. Avrete sempre a disposizione comodi cubetti per insaporire il pesce o il risotto.



    Caffè?

    Mettete un pò di polvere di caffè in acqua, se sale tutta in superficie significa che è di qualità.



    Mattarello

    Per tirare bene una frolla si può utilizzare anche una bottiglia di acqua ghiacciata ben tappata



    Pasta lievitata

    per accelerare la lievitazione della pasta, riscaldate una ciotola di vetro immergendola in acqua bollente, asciugatela infarinatela e quindi
    riporvi il panetto.

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    Riciclare la pasta che avanza



    Spaghetti: battuti con uova, latte e farina, uniti a un pizzico di erbe verdi (basilico, prezzemolo ecc) possono essere usati ottimamente come base per una squisita frittata, da cuocere a gran fuoco, in olio, e da consumare calda o fredda a piacere.

    Pasta corte: a strati, alternati con ragù, o con béchamel, o con fette di formaggio, in tortiera o in pirofila bene imburrata e cosparsa di pangrattato, si trasformano in "pasta al forno": se l'avanzo è poco, potrete usare un recipiente piccolo, oppure potrete abbondare in sugo, formaggi a fette e altro, in modo da far bastare la dose per i commensali.

    Pastine avanzate: riciclatele unenedo a sufficiente brodo delle verdure tritate, a piacere e secondo le vostre disponibilità di frigorifero. In ultimo, un istante prima di levare dal fuoco, unirete la pastina già cotta, e un cucchiaio di panna di latte, perchè tutto si leghi bene (in mancanza, un pizzico di farina nel brodo, cinque minuti prima di levare dal fuoco). La pastina alle verdure sembrerà fatta al momento!
     
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  6. tappi
     
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    GRAZIE QUELLA DELLO SPUMANTE E DE L CAFFE' NON LI CONOSCEVO PROPRIO
     
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  7. tomiva57
     
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    PER CHI USA IL MICROONDE


    Per un corretto utilizzo del N/s forno a microonde è meglio utilizzare recipienti di vetro, vetroceramica, ecc.... in quanto questi materiali lasciano passare le onde e quindi permetto la cottura dei cibi.
    Non utilizziamo mai pentole di metallo o fogli di alluminio, ecc.
    Per verificare se il recipiente è adatto alla cottura nel forno a microonde possimao fare una piccola prova: prendete il recipiente, mettete dell'acqua dentro e fate partire il microonde alla mazzima potenza. Se alla fine il recipiente è caldo allora non va bene per questo tipo di cottura, se invece il recipiente è freddo ..... allora è perfetto per il nostro forno a microonde.
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    Pulire il nostro forno a microonde è semplicissimo!
    Prendete un bicchiere, riempitilo con acqua, non copritelo, mettete in forno a microonde e provate a cuocere alla massima temperatura per 1 minuto.
    Ora passate sulle pareti del forno con una spugna e vedrete che tutto lo sporco è li sulla spugna!

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    Stiamo preparando una squisistissima mousse o torta e dobbiamo fondere il cioccolato a bagnomaria?
    Proviamo nel microonde, sicuramente risparmiamo un sacco di tempo!
    Tagliate a quadrettini il cioccolato, mettetelo in un contenitore di vetro, per gr. 100 di cioccalata da sciogliere serve 1 minuto a potenza di cottura.

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    Pelare i pomodori: Per pelare agevolmente un pomodoro una pesca, ecc., passatelo per 30 secondi nel "microonde" a potenza 70%. La pelle verrà via da sola.

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    Uova al microonde: La cottura delle uova nel "microonde" richiede alcune precauzioni. Innanzitutto non fate cuocere le uova nel loro guscio, scoppierebbero perché tra la membrana che circonda l'albume, il tuorlo e il guscio c'è dell'aria che, scaldandosi, esercita una forte pressione sul guscio e lo fa scoppiare. Dunque, niente uova alla coque! Sarà difficile fare un soufflè. Gli albumi montati a neve si gonfieranno molto rapidamente, per sgonfiarsi immediatamente appena tolto il preparato dall'apparecchio. In questo caso, sarà preferibile usare le uova intere, sbattute a mano (la frusta incorpora troppa aria) ed effettuare la cottura sul programma [20%]. Nessun problema per le uova strapazzate o in camicia. Coprite durante la cottura. In linea di massima, togliete le uova dal "microonde" prima che sia raggiunto il grado di cottura desiderato, perché continueranno a cuocere ancora un po' per conduzione.
    :___________
    La pressione negli alimenti

    Per evitare che le patate, il fegato, le salsicce e altri alimenti ricoperti da una sottile pelle scoppino, bisogna fare dei piccoli fori con la forchetta o con lo stuzzicadente.




    CONSIGLI

    Se volete adattare le ricette tradizionali alla cottura al microonde:
    -***ridurre il tempo di cottura di circa la metà;
    -***ridurre la quantità di liquidi in quanto l'evaporazione
    è minore;
    -***ridurre la quantità di sale e di spezie;
    -***ridurre la quantità di olio e di grasso.

    ______________________________________________________
    Avolte capita che, dopo aver scongelato il pesce o cucinato quest'ultimo, all'interno del nostro microonde permanga un forte odore: per eliminarlo basta spremere il succo d un limone in un bicchiere, e mettere lo stesso all'interno del forno alla max. potenza per circa 2 minuti.

    _____

    Per seccare del pane fresco, in modo da poter essere grattugiato, tagliatelo a fette disponendolo sopra un foglio di carta da cucina ed inseritele nel forno alla massima potenza per 4 minuti

    :_________________

    Se dovete lavorare il burro ma è troppo freddo e quindi duro, lo potete ammorbidire facilmente mettendolo in una terrina e scaldandolo per 30 sec. alla massima potenza.



    Se riscaldate del fritto raffreddato, stendetelo su dei fogli di carta da cuina: assorbiranno l'umidità rendendolo più croccante. Il suggerimento vale anche per le patatine fritte.
     
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  9. gheagabry
     
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    La temperatura del forno


    FORNO_1

    Per buona parte della storia dell’uomo, chi si è occupato di cucinare e infornare il cibo ha avuto molto poco controllo sulla temperatura dei forni e dei focolari, e ne era consapevole. I primi forni erano spesso enormi e alimentati con carbone o legna e si poteva fare ben poco per regolarne con precisione la temperatura. I progressi nella loro costruzione, con l’utilizzo di camere di combustione di ceramica o mattoni, attenuarono il problema, ma sostanzialmente fino all’inizio del 20esimo secolo la tecnologia dietro ai forni rimase la stessa.
    A quelle condizioni, la temperatura corretta per cuocere il cibo era stimata in maniera molto approssimativa e con metodi empirici rudimentali. I fornai sparpagliavano un po’ di farina sul fondo del forno dopo averlo scaldato: se diventava nera senza incendiarsi significava che la temperatura era stata raggiunta (lo fanno spesso ancora oggi i pizzaioli con i forni a legna). Altri collocavano una striscia di carta nel forno e contavano i secondi che impiegava a prendere fuoco. Un altro metodo comune era quello di infilare il braccio nel forno e di tenerlo fino a quando il calore era tollerabile: se si riusciva a contare fino a un certo numero, il forno non era ancora in temperatura per cuocervi il pane.
    Consapevoli di questa limitazione, nel 1800 gli autori dei libri di cucina erano soliti indicare solo tre tipi di temperatura: bassa, per i cibi più delicati, media per i biscotti e alta per il pane e altri cibi con la crosta. Le cose non cambiarono nei primi decenni del 1900: furono introdotti i primi forni a gas ed elettrici che permettevano di modulare meglio il calore, ma le indicazioni sulle manopole rimasero le stesse: bassa, media, alta. Non dava l’idea di essere un sistema molto preciso, ma non per questo i prodotti da forno persero popolarità.
    Alla fine della Seconda guerra mondiale, i produttori di forni iniziarono a mettere le temperature sulle manopole dei loro prodotti, con tacche che indicavano un incremento di qualche decina di gradi per volta. Il cambiamento, spiega Palmer, avvenne non a caso in quel periodo negli Stati Uniti: avevano vinto la guerra, anche grazie ai progressi nella scienza e nella tecnica, e si erano convinti di poter controllare ogni minuto e ogni aspetto delle loro esistenze. Nel Regno Unito avvenne qualcosa di simile, ma invece di indicare i gradi fu perfezionato il sistema precedente, inserendo sulle manopole dieci tacche per altrettanti livelli di temperatura. Non era un sistema standard, ma era usato da molti produttori e sulle ricette iniziarono a essere indicati i numeri delle tacche per la cottura al forno dei cibi.
    Nei decenni seguenti, gli ulteriori progressi della tecnologia permisero di realizzare termostati più affidabili, spingendo tutti i produttori di forni a indicare le temperature sulle manopole. I modelli più recenti hanno sistemi digitali per impostare i gradi del forno e consentono di inserire variazioni anche minime, di poche unità di grado. Il problema è che i 180 °C indicati sulla manopola non possono corrispondere a una temperatura esatta nel forno. Quando il forno viene impostato a una data temperatura, in realtà non c’è un solo angolo all’interno che mantiene quei gradi per tutto il processo di cottura del cibo.
    I forni moderni, a gas o elettrici, hanno un termostato automatico progettato per consentire alla temperatura di abbassarsi di diversi gradi prima di far partire nuovamente il riscaldamento. Quando riparte, il forno raggiunge una temperatura superiore a quella impostata con la manopola prima di spegnersi di nuovo in attesa del ciclo successivo. I forni che abbiamo in casa, quando vengono impostati a 180 °C, oscillano quindi di continuo tra i 170 °C e i 190 °C, a patto che siano in buone condizioni e ben calibrati, cosa che accade di rado. La temperatura è inoltre riferita al punto in cui si trova il termostato interno, perché per il resto del forno le cose vanno diversamente. Ci sono punti più freddi e più caldi e rendere omogeneo il riscaldamento non è per nulla semplice, come sanno bene i progettisti che si occupano di queste cose.
    Gli chef e i libri di ricette consigliano di acquistare termometri extra, da inserire nel forno per avere una rilevazione più affidabile della temperatura, ma anche questi sistemi sono insufficienti proprio perché non c’è un punto del forno che abbia la stessa identica temperatura di un altro. I più impallinati spendono soldi ogni anno per ricalibrare il loro forno, ma anche questo sistema non è risolutivo, per le stesse ragioni.
    Allo stato attuale non c’è una soluzione sufficientemente affidabile per garantire una temperatura costante in un forno domestico e, conclude Palmer, gli appassionati di cucina dovrebbero farsene una ragione, ricordando anche che quando cuociono cose sui fornelli usano manopole per regolare l’intensità del calore, senza conoscere i gradi. I termometri da inserire nel cibo per monitorarne la temperatura non sono sempre affidabili e danno comunque la lettura di un’area limitata di ciò che è in cottura.
    Come spiega anche il giornalista della sezione “Cucina” del New York Times, Mark Bittman, le temperature del forno sono più una convenzione che qualcosa di serio e preciso: «Chi cucina dovrebbe abituarsi a vedere e sentire gli indizi che invia il cibo mentre si sta cuocendo». Il problema della temperatura dei forni ci ricorda che la cucina non è quasi mai una scienza esatta e che le indicazioni sulle ricette andrebbero seguite senza particolari ossessioni.





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  10. gheagabry
     
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    Conservare il cibo più a lungo


    Cipolle. Messe in un paio di vecchie collant (pulite!) e appese in un luogo asciutto, fresco e buio, come un armadio o una soffitta, dureranno fino a 8 mesi. Inserite le cipolle una a una nelle "gambe" delle calze, e separate un ortaggio dall'altro con un nodo. In questo modo saranno libere di "respirare" e prolungheranno la loro vita. Quando ve ne servirà una, sarà sufficiente tagliare con un paio di forbici lo scomparto della cipolla più bassa.

    In ogni caso, tenete le cipolle della dispensa lontano dalle patate: i gas prodotti dalle prime fanno germogliare le patate più velocemente.
    Photo by funtik.cat, Flickr


    Asparagi. Per mantenerli freschi e croccanti più a lungo vanno tenuti come i fiori: tagliate di un centimetro i gambi, e riponete l'intero "mazzo" in un vaso pieno d'acqua fresca.

    Cipollotti. Interi e freschi marciscono in fretta. Ma se li tagliate e li mettete in una bottiglia di plastica da mezzo litro, potrete facilmente congelarli, e utilizzarne nelle giuste quantità ogni volta che vi servono.

    Broccoli. I broccoli andrebbero consumati entro pochi giorni dall'acquisto, perché sono ortaggi che "respirano" - cioè consumano ossigeno e zuccheri per produrre nutrienti utili alle proprie cellule - molto velocemente. Per prolungare la loro vita, può essere utile avvolgerli in un foglio di alluminio, o in una pellicola che li isoli dall'atmosfera, limitando il contatto con l'ossigeno e rallentando di fatto la respirazione.

    Una valida alternativa è quella di surgelarli, dopo averli lavati bene con acqua, sale e aceto, e dopo un'accurata bollitura. Una volta raffreddati, cotti e insacchettati, dureranno anche nove mesi.

    Zenzero. Tenute in freezer, le radici di zenzero saranno più facili da grattuggiare e pelare al momento opportuno, perché meno fibrose di quando lo zenzero è fresco. Unico inconveniente: una volta congelate, saranno difficili da tagliare. Se dovete farlo, meglio dividerle in pezzi prima di riporle in congelatore.

    Banane. Le banane fanno parte dei cosiddetti "frutti climaterici": frutti, cioè, che continuano a maturare anche dopo essere stati staccati dalla pianta e che nella fase finale della maturazione aumentano la produzione di etilene. In un'ora un chilo di banane lasciato a una temperatura di 15 °C produce 5 microlitri di etilene, e ne bastano pochi microgrammi per accelerare il processo di annerimento dei frutti.
    Avvolgendo un po' di pellicola intorno al picciolo si eviterà al gas di diffondersi, facendo maturare prematuramente anche il resto del frutto. Anche conservare le banane separatamente l'una dall'altra e non in un unico casco può prolungare la loro vita.


    Fragole. Preparate in un'insalatiera una soluzione con 10 parti d'acqua e una di aceto bianco o di mele. Tuffateci le fragole, mescolate qualche volta, scolate e risciacquate. L'aceto eliminerà batteri e muffe, e la frutta durerà quasi due settimane (senza sapere di aceto, poiché la soluzione è molto diluita).




    www.focus.it

    Edited by gheagabry1 - 16/11/2023, 15:00
     
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    da giuliascardone

    Dalle uova alle banane: ecco i cibi che non
    sapevamo di poter congelare e come



    ROMA - Il congelatore ci aiuta in molte circostanze: per non sprecare il cibo che potrebbe andare a male e per mangiare con comodità la roba conservata senza cucinarla, ma ci sono degli alimenti che non sapevamo di poter surgelare.

    Secondo Helen White della campagna 'Love Food Hate Waste' "si può congelare praticamente tutto. Ci sono solo un paio di eccezioni, come il formaggio a pasta molle". "Quando metti qualcosa nel freezer è come se spingessi il tasto 'pausa' per un cibo" sottolinea l'esperta, aggiungendo però che "la qualità inizia a deteriorarsi dopo tre mesi. In teoria dovresti consumarlo entro 6 mesi, ma niente panico se è trascorso più tempo".

    Dalle banane ai pomodori, ecco cosa non mettere (mai) in frigo

    Uova - Non possono essere congelate con tutto il guscio, perché possono esplodere. Meglio separare il bianco dal rosso prima di congelarle, oppure batterle e conservarle in un contenitore di plastica prima del congelamento con data e quantità: saranno perfette per frittate e omelette. L'ideale è aggiungerci un pizzico di sale o di zucchero a seconda dell'uso che se ne farà.

    Formaggio - Non tutti i tipi di formaggio possono essere congelati. La crema di formaggio rischia di diventare acquosa, ma se grattugiate una varietà a pasta dura e lo conservate in un sacchetto, sarà perfetto al momento di utilizzarlo in cucina. Va bene anche mettere in freezer un pezzo intero ma l'uso diventa più complicato una volta tirato fuori.

    Avocado - Non è sempre facile trovare un avocado giunto a maturazione perfetta. Congelarlo rende questa operazione più facile! L'importante è dividerlo, togliere il nocciolo e spruzzare qualche goccia di limone o lime prima di metterlo in un sacchetto.

    Spezie ed erbe aromatiche - Le erbe aromatiche hanno spesso 'vita breve' e non capita di rado che nel frigorifero marciscano. Tritate e congelate manterranno inalterato il loro sapore. Basterà metterle su un piatto prima di utilizzarle una volta tritare fuori dal freezer. Anche per lo zenzero, tagliato finemente e congelato, è preferibile il freezer: il frigo infatti lo secca.

    Hummus - Molte marche si mantengono meglio in freezer. Meglio se messe in un contenitore con un sottile strato di olio sulla parte superiore che gli impedisce di diventare secco.

    Patate - Si sa che alle patate il frigorifero non piace. E' possibile invece farle bollire 5 minuti, lasciarle raffreddare e poi congelarle. Scongelandole durante la notte, saranno perfette per l'arrosto. Anche il purée può essere congelato.

    Funghi - Oltre a essere seccati, i funghi possono anche essere congelati. L'unica cosa è che, dopo averli tagliati, bisogna adagiarli su un piatto in modo che nessuna fettina sia sovrapposta e metterli così per 2 ore in freezer. Trascorse le 2 ore, potranno essere messe in un sacchetto o in un contenitore e congelate: solo in questo modo le fettine non saranno attaccate tra loro.

    Burro - Se pensate di non riuscire a utilizzare entro la scadenza tutta la confezione di burro acquistata, potete tranquillamente congelarlo anche a dadini o fettine.

    Vino - E' avanzato del vino e non siete dei gran bevitori? Congelatelo nei contenitori del ghiaccio: saranno perfetti per aggiungerli alla cottura di un piatto.

    Caffè - Anche il caffè pronto avanzato può essere congelato in cubetti, rinfresca e dà energia.

    Qualche altro consiglio? Anche il latte congelato in cubetti è utile ad esempio da mettere nel tè, meglio utilizzare i contenitori di plastica e nel caso dei pomodori che perdono acqua è preferibile congelarli già passati. Una volta scongelato un alimento, meglio consumarlo entro 24 ore.

    (Mercoledì 13 Aprile 2016, 17:29:37)




    FONTE:
    © www.leggo.it/societa/cucina/cibi_co...hi-1667711.html,
    web,www.imbalstock.it,www.deabyday.tv
     
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11 replies since 9/10/2010, 13:17   591 views
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