LE RIFLESSIONI DEL NOSTRO CAPITANO CLAUDIO

Da molti giorni il cattivo tempo caratterizza le nostre giornate. La pioggia, e il vento sono sempre presenti e poi quel cielo grigio che fa presagire sempre temporali o acquazzoni. Che bello sentire il sole sulla pelle, vedere gli oggetti illuminarsi e colorarsi di tinte smaglianti; i volti si illuminano mostrando un sorriso naturale e tutto intorno a noi sembra avere armonia e leggerezza. E’ bello quando nel letto la mattina un tenue raggio di sole entra, filrato dalla tenda; sembra una mano gentile che ti carezza e riscalda allo stesso tempo, sembra un bacio dolce della persona amata. Il sole come energia come luce che allontana le tenebre... mi capita spesso di osservare l’ombra che lentamente recende all’avanzare dei raggi del sole ... il sole motivo di amore quando, scende la sera e si nasconde alla nostra vista e prima di farlo, resta immobile all’orizzonte come a volerci lasciare un’immagine forte da imprimere nella mente, e allo stesso tempo sembra dare un’ultimo sguardo a quella parte del mondo prima di andare a coricarsi. Intanto fuori piove, e da lontano fulmini segnano l’orizzonte. Mi fermo ad osservare questo spettacolo consapevole che lì, da qualche parte, il sole starà osservando tutto questo in attesa di entrare in scena ... è solo questione di tempo, tanto presto, una mattina di queste, sentirò di nuovo quella mano calda che mi sfiora al mio risveglio ....

(Claudio)

Un uomo fece chilometri per respirare l’aria che la sua donna stava respirando in quel momento...non poteva vederla, non gli era concesso, così dopo tanta attesa vana, decise, prese la sua piccola auto e fece chilometri e chilometri. Quando giunse nel piccolo paesino era l’alba; aveva viaggiato tutta la notte. Un istinto forte lo guidava, occhi fermi a fissare il buio con i piccoli fari della sua auto a forarne quel infinito nero...Appena giunto a destinazione, scese dall’auto e mettendo le mani sui fianchi, fece un respiro più profondo che poteva. Senti in un attimo le mani della sua amata che lo carezzavano, e le sue labbra che dolci sfioravano le sue... le lacrime scesero dai suoi occhi, mentre un sorriso si stampò luminoso sulle sue labbra. Respirò profondamente, più volte e ogni volta il suo cuore sobbalzava di gioia..passò delle ore a guardare verso l’infinito respirando quell’aria con la consapevolezza che le stesse particelle di quell’ossigeno avevano sfiorato la sua amata che era lì, in quel paese, poco distante da lui. Sazio di questa ebrezza, salì in macchina e riprese la strada per tornare a casa; era felice come non era mai stato, felice di provare amore e passione così grandi da non poter essere descritte... perchè la passione, rende viva una persona, la passione per un’amicizia, per un ideale, per un amore... la passione è la molla che ci fa staccare da terra e permettere di volare... le persone senza passione sono tristi perchè non potranno mai comprendere e assaporare un alito di vento, un respiro profondo e sentire il cuore salire per la gioia in gola.

(Claudio)

Il nostro giornale ...condividere un sogno...

L’isola rappresenta per tutti coloro che la vivono con gioia e passione un angolo di paradiso, un luogo dove i sentimenti positivi sono evidenziati e alla base della quotidianità. Al centro del nostro mondo è stato posto l’individuo e la sensibiltà per costruire un luogo libero dai fanatismi e dall’accentramento di attenzioni. Ci avviciniamo al primo mese di pubblicazioni di questo giornale, e ogni volta mi colpisce e sorprende l’entusiasmo e la freschezza che si respira ogni mattina; sembra realmente di trovarsi al bar, o nella piazza del paese ed incontrare gli amici di una vita con i quali scambiarsi il saluto, qualche chiacchiera oppure leggere il giornale. Sento gli sguardi entusiasti di chi leggendo le cose che trovano scritte sul nostro giornale, trova spunti di riflessione, o risposte ad una curiosità sempre avuta, una carezza nascosta in qualche poesia, piuttosto che una melodia scoperta e canticchiata poi per l’intera giornata. Soffi di rinvigorente energia per il cuore e per l’anima.. se questo giornale è riuscito anche solo in parte a fare questo, ne sono fiero ed orgoglioso, ed è un merito che deve essere diviso con tutti, uno per uno, coloro che con i loro contributi ogni giorno arricchiscono la nostra giornata. Condividere e vivere un sogno a volte è più forte e reale della realtà stessa. Grazie a tutti !

(Claudio)

(Claudio)

Ieri gurdavo la tv il programma dei talenti, artisti sconosciuti e a volte improbabili che si cimentano per coronare il proprio sogno, per vedere realizzata la propria personale favola. E già, la propria personale favola ... allungare il proprio sguardo al di là della realta e vedere ciò che, in mondo parallelo, accadrebbe se la nostra favola si realizzasse. Due fiumi che scorrono paralleli,a volte, distanti altre, e rappresentano ciò che siamo e ciò che saremmo se la nostra favola si realizzasse. La favola è custodita gelosamente nella nostra mente e appartiene a quello scrigno nel quale sono custoditi i sogni, e la polvere magica che si nasconde tra le piume delle nostre ali e quando le dispieghiamo si disperde nell’aria facendo in modo che i nostri sogni si tingano dei colori della favola. Ognuno di noi possiede lo scrigno dei sogni con all’interno la favola personale, tutti hanno ali sulle quali è la polvere magica della favola ... chiunque può aprire il proprio scrigno, può dispiegare le proprie ali e riuscire ad assaporare il gusto dei sogni colorati dalla nostra favola personale. Auguro a tutti almeno per una volta di provare ... i sogni, le favole sono l’essenza della nostra vita.

(Claudio)

Poche lettere in sequenza formano una parola dal significato e dal senso infinitI. V I T A sequenza di immagini che si accodano in un film di emozioni senza tempo. Attimi, secondi, minuti battono il loro trascorrere incessante raccogliendo il filo di una matassa; una clessidra si capovolge e la sabbia inizia a scendere, granello dopo granello e ognuno di essi è un attimo, un battito di ciglia che se ne va ...molte volte mi sono chiesto quale sia il senso della vita, quale significato dare alla mia presenza e al mio esistere. Credo che lo scopo di una vita sia riuscire a dare ad essa un motivo per essere vissuta, uno scopo per poter essere raccontata. Credo che una vita debba essere piena di quelle diapositive, perchè questo significherebbe che di essa ne abbiamo raccolto molti ricordi, e l’abbiamo costellata di tanti momenti degni di essere ricordati. Credo però che lo scopo della nostra vita in ultima analisi, sia quello di non doversi mai guardare indietro, perchè così facendo avremmo dei rimpianti, ma dovremmo riuscire a vivere una vita talmente piena e di scopi da raggiungere che le immagini del passato non dovremmo andarle a cercare, ma si presenteranno a noi a sugello e simbolo della felicità raggiunta.

(Claudio)

Un lampo di luce scocca nel buio, flebili immagini e in fondo una luce forte ... un’idea che sgorga dal nulla prende lentamente forma, nella mente. La fantasia mette le ali a quell’idea che produce in quella mente immagini sempre più delineate; esse rendono sempre più concreta quella scintilla dalla quale è nata quell’idea che la mente razionalizza. Ma cosa è quella scintilla? Un uomo da solo davanti ad un foglio bianco cerca, scovando nella propria mente, immagini, ispirazioni; ecco ad un tratto la scintilla e la penna inizia a scorrere veloce sul foglio tracciando segni che poco alla volta diventano parole che rappresentano e descrivono quella scintilla. Ogni giorno siamo alla ricerca di quella scintilla, tutti ... la scintilla altro non è che la genialità, la molla dalla quale perndono vita le idee. Ci sono persone che trascorrono gran parte della loro vita alla ricerca di quella scintilla, ma essa si manifesta quando meno ce l’aspettiamo; essa non va pretesa, va attesa con pazienza e serenità. Un saggio diceva:”Potranno rubarti le idee...ma non riusciranno mai a rubarti la genialità”. Provo tenerezza per quelle persone che cavalcano le idee altrui facendole proprie...a me piace guardare quelle scintille..come piccole lucciole che illuminano il mondo.

(Claudio)

Ieri sera nel nostro angolo di paradiso si è parlato di antichi mestieri, di sapori e di profumi legati al passato. E’ stato come viaggiare nel tempo e andare alla ricerca di immagini che ne hanno connotato il profilo... era come fotografare un’epoca, come fermare per un attimo il tempo e perdersi nella semplicità di quei gesti. Ricordi lontani di un tempo passato, sapori che mai sono riuscito ad assoporare di nuovo. Il latte appena munto, quel sapore quel profumo inconfondibile e inimitabile ... le foglioline della menta stropicciate tra le dita e quel profumo inebriante che saliva come dal nulla e solleticava i sensi. In quelle immagini, in questi ricordi c’è un’unico comune denominatore ... la felicità ... la semplicità e la pulizia di quei gesti e di quei tempi. Un uomo senza ricordi non ha presente nè futuro, ma la ricerca della felicità non può prescindere dall’essenza di essa che è la semplicità.

(Claudio)

Spesso la felicità e la tristezza si nascondono dietro cose semplici e a volte difficilmente comprensibili e descrivibili. Stasera davanti alla tv ho visto sorrisi e bandiere al vento, ho visto e sentito i cuori di milioni di persone battere forte per gioia o dispiacere. La vittoria in una manifestazione sportiva ha complesse radici e motivazioni; anche il modo in cui si manifesta può cambiare a seconda dei modi di essere di chi la vive. La tristezza per una sconfitta, allo stesso modo della gioia nella vittoria, sono emozioni che sgorgano dal profondo, a cui spesso non si riesce a porre un freno. Ho visto, e io stesso l’ho fatto, gente piangere dopo una vittoria, così come dopo una sconfitta. Quando vinci nello sport, senti per un attimo la tua gioia espandersi senza limiti, senti che in quel momento il tempo e lo spazio non esistono, e un film di una stagione sportiva inizia a scorrere davanti ai tuoi occhi; dopo una sconfitta una sofferenza sottile e continua ti avvolge, non c’è modo di farla attenuare, non c’è parola che lenisca quella sofferenza. L’uomo di sport positivo però sia nel caso di una vittoria, sia dopo una sconfitta, aspetta la stessa quantità di tempo e poi riprende a lavorare, a costuire un’altra vittoria... perchè la prossima conquista sarà migliore di quella appena ottenuta..

(Claudio)

(Claudio)

(Claudio)

Volare liberi senza limiti nè catene; spaziare con la mente e col corpo sentendo i colori del mondo entrare lentamente dentro fino a colorare con essi il cielo della nostra anima. Questo accade quando siamo piccoli, non sentiamo i vincoli della razionalità, dell’opportunità di dire o fare le cose. Ridere al battito del cuore del mondo senza chiedersi del domani, dell’oggi di ieri... non dico mai frasi di rimpianto dei tempi andati perchè ho imparato ad accettare ed apprezzare ogni attimo del mio presente... ma la cosa che mi è rimasta forte dentro è quel desiderio di volare, di non contare il tempo che passa, di non pesarlo ... ma di viverne ogni singolo attimo come fosse il primo di tanti altri che seguiranno. Spesso la parola “crescere” viene intesa come necessità di cambiare, impellente bisogno di essere diversi da ciò che eravamo prima; io non credo che crescere sia questo, io credo che la parola crescere non significhi in se nulla... crescere altro non è che un diverso stadio della nostra anima, un diverso ordine delle nostre tonalità preferite...ma tutto questo avviene mantendo intatti i principi su cui è avvenuta quella crescita... noi cresciamo quando accettiamo non lo scorrere del tempo, ma quello che in realtà siamo sempre stati ... bambini col bisongo di volare liberi...

(Claudio)

Le stagioni si susseguono..una dietro l’altra… scorrono come le lancette di un orologio… e in questo loro balletto ….rappresentano il tempo che scorre…l’inverno…dove tutto sembra sopito..la candida neve che cade silenziosa..poi tutto magicamente si risveglia…il bucaneve si affaccia…ed ecco che un pennello dipinge i colori della primavera… le menti si risvegliano dal torpore… tutto rinasce....grazie all’inverno che l’ha protetta ora la natura può esplodere.. tutto diventa accelerato …i peschi, i mandorli sbocciano..in un turbinio, uccelini indaffarati preparano il loro nido….il bruco ha fretta di diventare farfalla…poi cade la quieste ed ecco affacciarsi l’estate sonnolenta… calma…ora tutto deve maturare ed i fiori si trasformano in succosi frutti…..qua e là volteggiano i passeri….le api lavorano nei campi dove il giallo è padrone..ma in un attimo…il lavoro è finito…bisogna prepararsi al riposo…ed un altro pennello dipingere di rosso e giallo ogni cosa che incontra..il vento si alza e aiuta la natura …le foglie cadono ad una ad una…..il tasso inizia a preparare la sua tana…..i colori iniziano a spegnersi ed ecco di nuovo l’inverno…ed il tempo senza che noi ci accorgessimo è volato ..preparandosi a nuove stagioni… cosi gli anni passano…voglio citarvi il pensiero di Gibran Kahlil “E un astronomo disse: Maestro Parlaci del Tempo.E lui rispose: Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni. Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi. E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio[…]E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre..E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.”

(Claudio)

Seguendo stasera la tv ho visto un altro esempio nel quale l’arte quando arriva alla sua massima espressione alcune volte può sfociare nella pazzia o nel paradosso. Spesse volte la ricerca della perfezione può portare alla perdita del contatto con la realtà. Si racconta di una cantante, Sally Oldfield che nel ricercare la perfezione al suo canto, impazzì ... ho sentito dal vivo questa artista, la sua voce era un soffio di magia, era una melodia ipnotica che carezzava fino in fondo l’anima...Mozart, chi non conosce il suo genio? Eppure anche lui al culmine della sua geniale creatività, perse completamente il contatto col reale ed iniziò a scrivere melodie splendide ma i suoi testi erano ricchi di volgarità... ho visto atleti che ripetevano fino allo sfinimento movimenti per raggiungere il massimo ... la perfezione! L’uomo spesso quando va alla ricerca del massimo risultato, quando vuole tendere al perfetto, si perde ... è come se la mente superasse il limite del consentito proiettandola in un limbo dove tutto è mescolato, il bianco ed il nero...il genio e la follia...è come se la mente si ribellasse a quel condizionamento... perchè l’unico modo di assaporare la perfezione...è non desiderare di raggiungerla, ma essere consapevoli di aver fatto il massimo delle nostre possibilità.

(Claudio)

Vite che si incrociano portando con se esperienze e ricordi personali.. parabole che partendo da lontano percorrono traiettorie distanti, a volte inimmaginabili da incontrare, e che in un attimo giungono in contatto mescolandosi in una fantasia di colori caldissimi. Un treno, un’automobile porta con se i sogni coltivati in giornate davanti ad un monitor, con le dita solcate da leggeri contatti con i tasti di una tastiera amica. Volti che prendono forma e suoni che lasciano spazio alle parole tante volte scritte. E’ la magia che si celebra, è il salto dalla fantasia alla realtà, la consacrazione di un’idea che non è più tale perchè è reale tangibile e vissuta. Occhi che si incrociano e mani che si stringono, cuori che battono forte all’unisono per l’emozione nello stesso identico luogo. E’ l’incontro, ancora una volta tra amici di questa isola, e ogni volta che accade io mi emoziono, perchè un’altra pagina di questa meravigliosa favola è stata scritta; la favola nostra di quelli semplici, quelli di sempre e per sempre, quelli che hanno imparato ad essere amici, a volersi bene, a cercarsi e a desiderare di incontrarsi e stringersi finalmente la mano. Ecco perchè questo nostro angolo di paradiso è unico, magico ... xchè proprio come nelle favole accadono cose che nessuno avrebbe mai pensato potessero accadere. Grazie amici miei per questa emozione, questa altra pagina indimenticabile della nostra favola.

(Claudio)

Oggi dopo tanti giorni di pioggia e di tempo incerto, finalmente il sole ha brillato alto nel cielo.. ho pensato immediatamente alla campagna senese, ai suoi colori e ai profumi della terra quando dopo una pioggia forte, viene riscaldata e carezzata dai raggi del sole. Un’altra immagine nei miei occhi, un’altra emozione, una criniera fluente e la mia mano che carezzandola sollecitava quel cavallo in una corsa lungo quegli spazi verdi e colorati di immacolata natura. Il suono degli zoccoli di quel destriero, il mio respiro che assaporava ogni singolo attimo di quella magia. Giunti nei pressi di un laghetto la corsa si è arrestata, sono sceso da cavallo e tenendolo dolcemente per le briglia, ci siamo avvicinati a quello specchio d’acqua. Un prato fiorito davanti a me sembrava chiamarmi...mi sono tolto le scarpe e, scalzo, ho iniziato dapprima a camminare, avendo quasi paura di rovinare con il mio passaggio quell’opera della natura...poi ho iniziato a correre correre correre, mentre sentivo la mia gioia espandersi e diventare una sola cosa col mondo intorno a me ... un rumore, il bagliore del sole ... ero nella mia stanza, era stato un sogno, ma la gioia di quelle emozioni era ancora vivo in me. Sorridendo, mi sono allontanato dalla finestra, ma, guardando i miei piedi...un sorpresa grandissima..ero scalzo, e avevo un piccolo filo d’erba tra le dita. Le emozioni si nascondono nelle piccole cose, così come le gioie e sono tanto più grandi quanto più difficili da comprendere e spiegare...

(Claudio)

Seduto su uno scoglio ascolto il suono dolce e ritmato delle onde che si adagiano, sfiorandola l’ntera scogliera intorno me. Osservo quel moto continuo dell’acqua partita chissà da dove che in quel momento finisce quel viaggio, pronta a ripartire da quel punto verso altre coste, altri scogli altri luoghi del mondo. Come in una stazione, piccole minuscole particelle di acqua che partono da un luogo e, sospinte da una forza generata dalla natura, viaggiano alla volta di un luogo, dal quale poi ripartono non appena arrivati. Un moto continuo, quello generato dalla natura, un dolce continuo e incessante movimento che dall’alba dei tempi continua senza sosta. Vedo, come brividi sulla pelle nuda, piccole increspature sulla superfice del mare; un lieve vento soffia causando brividi di freddo al mare che si lascia carezzare da quel soffio dolce ricco di amorevole tenerzza. Uno spettacolo, di suoni quello delle onde che giungono sugli scogli, di immagini le dolci increspature dell’acqua che quel vento gentile crea, di colori con il contrasto del bianco creato dalle onde sugli scogli col turchese dell’acqua. Il mio cuore è gonfio di emozioni, di gioia incontenibile, ancora una volta grandi emozioni si nascondono in cose piccole ... ma non sono le cose ad essere piccole, siamo spesso noi a non dare la giusta attenzione alle cose, che così ai nostri occhi sembrano piccole pur essendo veri e propri spettacoli ....

(Claudio)

Maggio ci ha salutato e oggi ci da il benvenuto un nuovo mese ... ogni volta che arriva il primo giorno del nuovo mese è come voltare la pagina ed iniziarne un’altra, una nuova che porta con se tutta la gioia e la freschezza che sono intrinseche alle novità. Una enorme clessidra si volta e la sabbia inizia a scendere lentamente consumado granellini di sabbia del tempo. E’ il primo giorno di scuola, nel quale si conoscono nuovi amici e la classe che ci accompagnerà per tutta la durata di quel tempo... Giugno, porta con se i colori e la luce della nuova stagione che in esso inizierà ... Giugno da oggi ci prende per mano e ci porta verso la stagione del sole, delle vacanze ... della spensieratezza. Giugno ci accompagna verso l’estate che ci attende a braccia aperte. Sono pronto, tra poco inizia il nuovo mese con i suoi caldi e luminosi colori e le nuove emozioni...

(Claudio)

L. Rini

Chi di noi da bambino non ha sognato o fantasticato di poter volare su di una nube e guardare dall’alto il nostro mondo? Quante volte al mare o in un prato ci siamo distesi a fissare il cielo e a fare gara di fantasia con gli amici attribuendo ad esse figure e immagini a cui esse assomigliavano? Io, tante tante volte ... spesso ho sognato di essere sopra una nube ed assaporare la dolcezza e soavità del suo abbraccio. Per me hanno sempre rappresentato l’immagine della purezza, del candore e della leggerezza…. Che meraviglia, nei giorni di vento forte, vedere le nuvole sfrecciare sopra di noi... che spettacolo vedere all’orizzonte cumuli di nubi nere addensarsi e preannunciare il temporale. Ogni volta che questo accade realizzo quanto sia imponente la natura e quanto siamo ciechi e sordi davanti alla sua bellezza ….Ogni cosa che ci circonda ha il suo alfabeto…il suo codice…vuole dialogare con noi e se ci fermassimo ogni tanto..ad ascoltare potrenmmo riuscire a capire quei piccoli segnali…e finalmente saremmo in armonia col mondo….

(Claudio)

Parole che scavano solchi profondi sul cuore; carezze forti e segni scolpiti nella pietra che non lasciano spazio ai dubbi. Una mano scivola sulla guancia e si sofferma sul mento, occhi che fissano altri fino a perforarli entrando fino in fondo al cuore. Labbra sospirano parole che gonfiano il cuore di gioia. Promesse come lacci di rose che pervadono l’aria intorno di aromi e profumi teneri e soavi. Promesse come spuntoni nella roccia che permettono di scalare montagne impossibili perfino da immaginare. Promesse come lampi nel buio che segnano la strada che porta alle certezze alla sicurezza. Promesse specchi sui quali scriviamo, col dito inumidito dalle lacrime, parole che non possono essere cancellate. Le promesse sono il preludio alla verità e devono essere fatte sempre col cuore e con la mente in perfetta armonia. Non c’è cosa più brutta di una promessa non mantenuta, di una promessa rinnegata.

(Claudio)

Non sempre nella vita è facile fare scelte, ci sono delle volte in cui ci troviamo di fronte a bivi e scegliendo una strada piuttosto che un’altra si possono far gioire o rattristare persone a noi care. A volte si sceglie la strada che al momento ci sembra più giusta sapendo in cuor nostro che quella nostra decisione farà soffrire altri. Saggezza, coerenza e obbiettività guidano le nostre azioni e la nostra scelta. Credo che in quel momento la cosa più bella e giusta da fare sia quella di non mentire a noi stessi al momento della decisione e sopratutto parlare con chiarezza alle persone coinvolte nella nostra decisione, sia che ne siano avvantaggiati o ne siano colpiti. Si la lealtà, questo dovrebbe essere uno degli ingredienti più importanti in un rapporto umano tra persone. La lealtà e la sincerità sono lo zucchero che rende accettabile un boccone amaro, sono la molla che rende indissolubile un’amicizia come pure un amore... perchè sono sempre stato convinto che è meglio dire o ricevere una brutta verità che una bella bugia...

(Claudio)

Correre fino a sentire il cuore che scoppia e le tempie che pulsano ... spostare l’asticella più in alto cercando con un balzo di superarla, di andare sempre più in alto. Spesso dopo una gara, dopo che il clamore per la vittoria o la sconfitta si era placato , mi sono ritrovato da solo a pensare lo scopo di quella competizione, il sapore e il gusto che essa lasciava attaccato alla mia pelle. Competere per arrivare, questo sembra essere oramai il nostro destino; non solo per nello sport, ma nella vita. Lo sport oramai ha modulato e trasferito alla vita questo concetto; lo sport che però non è sempre buon maestro, perchè dalla vita lo sport ha imparato il trucco, il barare per arrivare a tutti i costi. Questo travaso, questa osmosi di valori dalla vita allo sport e viceversa ha avvelenato entrambi i mondi. Lo sport contaminato dalle strategie della vita dove si insegna che è importante arrivare a tutti i costi, ha imparato il trucco del doping, chimico ed amministrativo; la vita invece nella quale la competizione è divenuta asse portante, ha appreso dallo sport questo spirito competitivo che ha esasperato un pò tutto ... mentre questi pensieri mi incuriosiscono, alla tv la “nostra” Schiavone, la tennista, mette in terra la palla che le fa aggiudicare il prestigioso Torneo Tennistico Francese, la vedo rotolarsi sulla terra rossa del campo da tennis, la vedo in ginocchio baciare la terra ... una lacrima scende sul mio volto, la competizione quando ha il sapore pulito dell’entusiasmo genuino è sempre e comunque fonte di enorme gioia .... di indescrivibile emozione ... Grazie Francesca Schiavone ... oggi eravamo tutti nei granelli di quella terra rossa che hai baciato ....

(Claudio)

Ieri parlavamo del viaggio, del senso di movimento e trasformazione che accompagna la nostra vita sin dai primi giorni della nostra vita. La trasformazione spesso porta cambiamenti, anzi la mutazione è alla base del concetto stesso di trasformazione. Molte volte però i cambiamenti fanno paura, perchè con essi si lascia ciò che avevamo consolidato per passare ad un altro stato, ad un altra situazione che, proprio perchè nuova porta con se tante incognite. Già, la novita, il nuovo spesso sono percepiti come passi verso l’ignoto, l’incerto. C’era quel detto che sentivo dai miei nonni ... “chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa ciò che lascia e non quello che trova”. La saggezza popolare porta con se tante verità, ma credo che le cose debbano essere sempre ascoltate ma adattatate alla realtà che viviamo. Io credo che accettare le novità, ricercarle solo per il gusto di cambiare e non per una normale conseguenza dei propri sogni aspirazioni o crescita, sia un errore; invece trovo straordinariamente bello e giusto accettare i cambiamenti e le novità quando sono naturali e non ricercati a tutti i costi, ma sopratutto ogni volta che si cambia qualcosa nella nostra vita, portare con noi il meglio di ciò che abbiamo acquistito per far si che il cambiamento sia arriccchito con una buona dose di passato ... perchè non esite futuro credibile e stabile senza una buona dose del nostro passato...

(Claudio)

La nostra vita è continuo movimento. Il concetto stesso di vita è in realtà un sinonimo di viaggio, un tragitto che parte dalla nascita. Spesso nel corso della nostra esistenza quindi ci troviamo nel bel mezzo di un viaggio. Un viaggio all’interno di noi stessi e delle emozioni che albergano nel nostro cuore ... un viaggio nel cuore delle persone a cui si vuole bene per trovare quel calore che ci fa sentire felici di essere al mondo. Viaggiamo quando i nostri pensieri, le nostre speranze, le nostre paure ci catapultano nella dimensione dell’ignoto dell’irrazionale. Spesso ricorriamo al viaggio quando abbiamo bisogno di staccare la spina e rilassarci ... quante volte il solo soffiio di un treno che muove aria ed oggetti intorno vi ha fatto sognare? Quante volte il pennacchio del comignolo di una nave che si allontana all’orizzonte, oppure il segno bianco lasciato nel cielo da un’aereo in volo, ci hanno immediatamente fatto sognare, desiderare di essere a bordo di quei mezzi? Tante volte, quasi sempre direi ... perchè forse il viaggio per noi rappresenta novità, cambiamento, vita ... ed è per questo che ne siamo inconsciamente attratti e desiderosi di iniziarne ... Viaggiare è vivere ... viaggiare ci riporta all’essenza della nostra vita ... che è essa stessa IL VIAGGIO ...

(Claudio)

Ci sono maschere che a volte non riusciamo a riconoscere; volti che sembrano naturali e che invece altro non sono che maschere, finzioni. Ho incontrato nella mia vita spesso incantatori di serpenti, persone capaci con la loro loquela di far fuoriuscire parole con tale velocità e con una tonalità così ripetitiva da divenire ipnotizzante. Ho visto parole divenire serpenti che stritolavano la verità e la giustizia nelle loro spire. Maghi che con trucchi creavano realtà immaginarie e così verosimili da far sembrar possibili o addirittura vere le cose più improbabili da pensare. Sono convinto però che come Ulisse riuscì a non sopperire al richiamo delle sirene, così i cuori puri ed impavidi alla fine sanno discernere il vero dalla finzione, la recita dalla realtà. Ogni magia ha un trucco, basta aprire gli occhi del cuore che non temono abbagli e si riesce a vedere con chiarezza ciò che accade... Per fortuna non ci sono solo maschere cattive o maghi malvagi ... esistono maghi e magie che ci emozionano e ci fanno sognare, così come maschere che ci fanno sorridere ... io amo sognare, amo ridere ... adoro i maghi buoni ... perchè spesso attraverso le loro magie o le loro maschere, capisco che poi volare è solo una questione di volontà ...

(Claudio)

Nasi rivolti verso l’alto all’insù e bocche aperte per lo stupore. Zampilli che segnano il cielo scuro come la pece con traiettorie luminose seguite da zampilli di luci e boati che squarciano il silenzio creato da quella meraviglia. Passo lungo la costa di una città e mi soffermo tra la folla partecipando al quell’attesa. C’è nell’aria quel sapore che sa di buono, ha il sapore della genuina attesa e della speranza che la sorpresa, la prossima, sarà ancora più forte di quella precedente. Fuochi d’artificio nell’aria, nel cielo di questa estate che ci regala le prime calde ore ... fuochi d’artificio nel cuore scatenati da quell’attesa da quel silenzioso aspettare il colore più bello piuttosto che le forme più fantasiose che il fuoco d’artificio creerà. Un mormorio di sorpresa che prelude all’ennesimo scroscio di applausi, accompagna quel baffo luminoso che sale nel cielo buio ... pochi attimi e la fontana di luci colorerà l’orizzonte, pochi istanti e il mio cuore battera, emozionato, all’unisono con quello di quanti sono al mio fianco col naso rivolto all’insù ... fiuochi d’artificio che nella loro luminosa semplicità mi hanno regalato colorate emozioni ...

(Claudio)

Un cerchio nero, tante righine sottilissime ne segnano la superfice, un forellino al centro ... pollici e indici sui bordi esterni, lo sollevo con la delicatezza di un gesto importante, e come un rituale lo poggio su di un piano della stessa grandezza e dimensione ... inizia a ruotare, con la mano tremante poggio una sottilissima punta su di esso e per magia la musica inizia a fuoriuscire. Fruscio e piccoli crepitii accompagnano i suoni riprodotti. Che emozione, ascoltare il vecchio vinile, l’lp o 33 giri –come meglio ci piace chiamarlo- chiudo gli occhi e quel suono così puro nella sua imperfezione mi riporta indietro nel tempo e mi assaporare la bellezza dell’imperfezione che ha l’inconfondibile sapore delle cose reali, vere. In quel momento penso a tutte quelle cose che la tecnologia ci ha donato, perfezionando ciò che nella nostra infanzia ci aveva accompagnato e segnato con emozioni più forti del tempo. Osservo la puntina che sul disco avanza lentamente, il suo muoversi irregolare accompagna il disco e riproduce fedelmente suoni. Che bello ogni tanto vedere o vivere emozioni assaporate e rese indelebili da quelle imperfezioni che le rendono vere e non artefatte. Penso ai dischi in vinile, le radio a valvole e i jukebox e mi sento così vero così felice di aver potuto godere delle emozioni che quegli oggetti nella loro semplicità hanno saputo donarmi ....

(Claudio)

Un suono continuo, un insetto fastidioso che continua a risuonare nelle mie orecchie; spengo la tv dopo aver assistito alla gara del campionato del mondo di calcio. Quelle trombette che emettono senza soluzione di continuità un suono monocorde ed ossesivo, i colori delle persone in festa sono forti emozioni che mi hanno colpito molto. Da poco si sono sopiti gli echi delle Olimpiadi recenti in Cina e oggi attraverso lo sport si aprono le porte di un altro continente finora poco conosciuto al grande pubblico. Trovo straordinaria la semplicità e la gioia che ogni cosa fatta durante la cerimonia di apertura del mondiale oggi ha messo in mostra. Mi sono emozionato nel vedere volti sorridenti e coloratissimi accompagnare questo avvenimento globale; oggi si sono ufficialmente aperte le porte su un continente antico e ricco di storia e tradizioni; oggi questo avvenimento ha definitivamente sancito l’entrata dell’Africa e dei suoi luoghi e persone nell’immaginario di tutti. Da oggi scopriremo, così come è stato per le Olimpiadi a Pechino, giorno dopo giorno qualcosa di più di questi luoghi e delle usanze di questo popolo. Lo sport ancora una volta è stato ambasciatore del mondo ed è strumento di unione tra i popoli. Auguro al popolo africano e a questo meraviglioso continente una nuova stagione di felicità e di progresso ... il mondiale di calcio è iniziato ... la storia con esso scrive un’altra pagina...

(Claudio)