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giufab62.
Donatella Rettore
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Gli esordi
Figlia di una nobildonna e attrice goldoniana, Teresita Pisani (che ha lavorato anche nella compagnia di Cesco Baseggio[2]), e del
commerciante Sergio Rettore, dopo essersi diplomata col massimo dei voti come interprete parlamentare, Donatella Rettore
affronta una lunga gavetta, che la vede trasferirsi, giovanissima, da Castelfranco Veneto a Roma.Anni '70
Il primo singolo inciso dalla cantautrice risale al 1973: Quando tu, inciso per la Edibi, storica
casa discografica di proprietà delle edizioni musicali Bideri, seguito pochi mesi dopo dal secondo singolo Ti ho preso con me
scritto da Gino Paoli, ma distribuito quasi esclusivamente a scopo promozionale per la stampa e come biglietto da visita per
l'imminente Festival di Sanremo 1974: il 45 giri peraltro risulta tutt'oggi essere il più raro in assoluto di tutta la produzione
discografica dell'artista ed è uscito con due copertine differenti: la prima è lo stesso scatto fotografico del precedente singolo
Quando tu; nella seconda un disegno che rappresenta due mani con le manette e sul retro un disegno del volto della cantante
stessa. Nel 1974, debutta al Festival di Sanremo con Capelli sciolti. Il brano - così come il primo long playing in cui il pezzo è
contenuto, Ogni giorno si cantano canzoni d'amore pubblicato a quasi un anno di distanza dalla partecipazione sanremese -
passa praticamente inosservato, nonostante la qualità della proposta e nonostante un'ampia promozione. La Edibi dal 1974
viene distribuita dalla RCA Italiana. Dal primo album, vengono infatti inseriti anche gli altri due sopracitati 45 giri, considerando
che i lati B dei 3 singoli sono rappresentati da altrettante canzoni dell'album. L'artista tenderà comunque a promozionare in tv
il b-side del singolo sanremese, cioè Il tango della cantante e soprattutto Maria Sole e 17 gennaio '74, sera. Nella label interna
dell'etichetta discografica, risulta che l'lp è stato stampato nel dicembre 1974, ma uscirà nel febbraio 1975. È proprio nel
1974 che la cantante incontra in un locale di Taranto il musicista Claudio Rego (nome d'arte di Claudio Filacchioni): tra i due,
poco dopo, si instaurerà un rapporto sia sentimentale che di lavoro che durerà fino ai giorni nostri.
Nel 1976, dopo essere passata alla Produttori Associati, pubblica un 45 giri intitolato Lailolà, che riscuote un enorme successo
commerciale in molti paesi europei, su tutti Germania e Svizzera, con oltre 5 milioni di copie vendute. Sul lato B,
un'anticipazione dal 33 giri successivo, con il brano intitolato La Berta.
« Carmela regalava caramelle colorate, ma erano caramelle avvelenate »
(Carmela - 1977)
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