Marche ... Parte 1^

IL MONTE TITANO..SAN MARINO..URBINO..PESARO E INFINE..GIUNGIAMO A FANO ...

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  1. tomiva57
     
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    Fano, piccola citta' dalla grande storia
    Incastonata fra le colline marchigiane e l’Adriatico, è una gradevole sorpresa




    (Di Eugenia Romanelli)
    da:ansa.it


    Non tutti la conoscono. Fano, incastonata fra le colline marchigiane e l’Adriatico, è una gradevole sorpresa nelle sue molteplici sfaccettature di città d’arte, di mare e di terra. Città di mare, soprattutto, e con una lunga storia: abitata per secoli da pescatori e marinai, continua oggi la sua tradizione di accoglienza e ospitalità offrendo numerose strutture ricettive di alto standard nel rispetto della quiete e della natura. Infatti, attenta alla conservazione e alla tutela ecologica dell’ambiente, è stata più volte premiata per la qualità della vita e dell’ecosistema - la purezza dell’acqua, la pulizia delle coste, il livello dei servizi urbani, la sensibilità e il rispetto per il paesaggio e i beni naturali – dalla Bandiera Blu d’Europa alla segnalazione nella Guida Blu di Legambiente. Le spiagge intorno alla città si dispiegano per un lungo litorale protetto da colline ricoperte dalla macchia mediterranea che colorano di verde il mare sottostante. Sabbia fine e dorata o ciottoli tondi e levigati offrono ai visitatori ambienti accoglienti e protetti. Dall’azzurro del mare, spostandosi nell’entroterra, si colgono le varie gradazioni cromatiche dei diversi paesaggi, coltivati o più selvaggi del vicino Appennino. Il territorio è ricco di castelli e rocche difensive, chiese, conventi, città medievali rimaste intatte che si inseriscono armoniosamente nel contesto naturale.

    Anche se la sua origine risale probabilmente a popolazioni preromane, la denominazione più antica della città, Fanum Fortunae, rimanda al Tempio della Fortuna, forse inizialmente solo un piccolo sacello a ricordo della famosa battaglia del Metauro che nell’anno 207 a.C. vide sbaragliato dalle legioni romane l’esercito del cartaginese Asdrubale, intorno al quale si sarebbe poi sviluppato il centro abitato. Dal periodo di Roma antica e dell’imperatore Augusto Fano eredita la struttura urbana e imponenti vestigia come le mura e l’arco di Augusto (9 d.c.), antica porta di accesso alla città dalla via Flaminia proveniente da Roma.

    Secoli di vicende alterne di guerre e di pace portano la città ad arricchirsi di un gran numero di chiese, conventi e importanti palazzi. Dell’epoca medievale il monumento più significativo è la cattedrale dell’Assunta, precedente al Mille e rimaneggiata nelle epoche successive, di cui si possono ammirare il bel portale romanico e sedici splendidi affreschi del Domenichino (all’interno della Cappella Nolfi). Nel periodo rinascimentale sorgono opere d’arte di grande bellezza, soprattutto grazie al benessere e alla prosperità legati alla signoria malatestiana dei secoli XIV e XV, come le tombe di Paola Bianca Malatesta e suo marito Pandolfo III. Di grande impatto è anche la Rocca Malatestiana, costruita su una struttura difensiva di epoca romana, per volontà di Sigismondo Pandolfo Malatesta fra il 1438 e il 1452, esempio di fortificazione atta a resistere ai colpi delle prime armi da fuoco. Il Seicento e il periodo barocco donano alla città altre opere d’arte di grande valore come gli stucchi dorati e gli affreschi di Antonio Viviani nella Chiesa di San Pietro in Valle.

    All’eleganza del periodo neoclassico si deve il Teatro della Fortuna, originariamente ospitato all’interno della sala maggiore del trecentesco Palazzo del Podestà (come “Sala della Commedia”), poi trasformato in teatro vero e proprio ad opera del celebre scenotecnico fanese Giacomo Torelli (1677) e ricostruito, fra il 1845 e il 1863, dall’architetto modenese Luigi Poletti. Dopo lunghe e travagliate fasi di restauro per i danni subiti nel periodo della seconda guerra mondiale, oggi il monumentale teatro rivive nel suo splendore. A pochi passi, nella piazza centrale, si può ammirare la bella Fontana della Fortuna, della fine del Seicento, che celebra la dea bendata e che aveva dato alla città il suo nome.
     
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20 replies since 5/10/2010, 10:19   10420 views
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