BRUNO ZANIN

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  1. gheagabry
     
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    BRUNO ZANIN



    Nato a Vigonovo, un paese della campagna veneta, figlio di contadini e penultimo di sette fratelli, ha studiato in un collegio di preti Salesiani dalla quarta elementare fino alla terza media. La sua vita è stata ed è estremamente movimentata, ma difficile da ricostruire perché notoriamente Zanin ama abbellire la sua biografia di particolari scabrosi e avventurosi. Secondo quanto lui dice, e pare sia vero, ebbe un'adolescenza ribelle durante la quale, oltre il collegio sperimentò anche il carcere minorile. Passò un anno nell'isola di Lipari vivendo da hippy.

    Capitato per caso a Cinecittà per accompagnare un amico che doveva fare la comparsa, veniva notato da Federico Fellini che lo scritturava per interpretare il Titta di Amarcord, film che doveva iniziare giusto lì a qualche giorno e che nel 1975 prese un Oscar quale migliore opera straniera.



    Dopo quell' esperienza, veniva scelto da Luca Ronconi e quindi Giorgio Strehler per interpretare il giovane innamorato in opere di Carlo Goldoni. Tra cinema e teatro ha preso parte ad altri film, recitato in opere teatrali e diversi sceneggiati televisivi con registi italiani e stranieri come: Giuseppe Ferrara, Marco Tullio Giordana, Giuliano Montaldo, Franco Brusati, Luigi Faccini e Lina Wertmuller. In teatro oltre che con Giorgio Strehler, Luca Ronconi, ha lavorato con Marco Sciaccaluga, Gianfranco De Bosio, Sandro Sequi, Alfredo Arias. A Parigi ha recitato in lingua francese al Théâtre de la Ville in due commedie di Eugene Jonesco: Jacques ou la soumission e L'avenir est dans les œufs con la regia di Lucian Pintilié. Con la commedia di Carlo Goldoni, I pettegolezzi delle donne, regia di Sandro Sequi è stato al Festival dei Due Mondi Charleston, USA, 1982.

    Nel 1992 Zanin abbandonò il mondo dello spettacolo per seguire altre strade. Per tre anni è in Bosnia ed Erzegovina corrispondente di guerra per Radio Vaticana e contemporaneamente responsabile della N.G.O. Emmaus Internazionale dell'Abbé Pierre. Come free lance scrive articoli per il Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Der Spiegel. Ritornato in italia al termine del conflitto si dedica alla scrittura.




    Nel 2007 Zanin ha pubblicato il suo primo romanzo a carattere autobiografico Nessuno dovrà saperlo Tullio Pironti Editore, menzione speciale al premio letterario città di Latisana per il Nord Est anno 2007. Il libro, aspro e crudele, con contenuti anche scabrosi, è stato tradotto e pubblicato anche in spagnolo da Trotta editorial (Madrid) con il titolo "Que no se entere nadie"
    Bruno Zanin nel 2009

    Ha due figli, Francesco e Fiorenzo. Vive attualmente alcuni mesi all'anno in una baita tra i boschi a Vanzone con San Carlo, paesino delle Alpi alle pendici del monte Rosa, Piemonte. Il resto del tempo viaggia, zaino in spalla, sacco a pelo, quaderno di appunti, macchina fotografica, preferendo il cammino lento a piedi ad altri mezzi di trasporto e fermandosi a lavorare qua e là nelle fattorie agricole del WWOOF dove trova ospitalità.



    Filmografia

    Amarcord, regia di Federico Fellini (1973)
    Un uomo, una città, regia di Romolo Guerrieri (1974)
    La prova d'amore, regia di Tiziano Longo (1974)
    Danza d'amore sotto gli olmi, regia di Gianluigi Calderone (1975)
    La polizia ha le mani legate, regia di Luciano Ercoli
    L'Agnese va a morire , regia di Giuliano Montaldo (1976)
    La padrona è servita, regia di Mario Lanfranchi (1976)
    Mille e una vita, regia di Gianfranco Mingozzi (1978)
    Marco Polo, regia di Giuliano Montaldo (1982)
    Il buon soldato, regia di Franco Brusati (1982)
    Notti e nebbie, regia di Marco Tullio Giordana (1984)
    Occhei, occhei, regia di Claudia Fiorio (1984)
    Inganni, regia di Luigi Faccini (1985)
    Il caso Moro, regia di Giuseppe Ferrara (1986)
    L'isola del tesoro, regia di Antonio Margheriti (1987)
    Francesca e Nunziata, regia di Lina Wertmüller (2000)
    Reame del nulla, regia di Razi Mohebi (2009)



    Televisione

    1976 Una ragazza da salvare, regia da Mario Caiano.
    1979 La mano sugli occhi, Regia di Pino Passalacqua
    1982 Il mercante di Venezia , regia di Gianfranco De Bosio
    1981 La brace dei Biassoli, Regia di Giovanni Fago
    1983 Delitto di stato,regia di Gianfranco De Bosio
    1983 Marco Polo,regia di Giuliano Montaldo.
    1986 Atto d’amore, Regia di Alfredo Giannetti.
    1987 L'Isola del Tesoro, regia di Antonio Margheriti.




    Teatro

    1975: Il Campiello, regia di Giorgio Strehler
    1977: Jacques ou la Soumission / L'Avenir est dans les oeufs, regia di Lucien Pintilie.
    1978: Pene d'amore perdute, regia di Marco Parodi.

     
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